Le cose importanti accadono dietro le quinte, non già dell'Una Santa, ma di chi sta ora in Vaticano e la sta oscurando e sovvertendo.
Con "Luce", il pupazzo mascotte del giubileo, la chiesa cattolica ritiene di avvicinarsi ai giovani attraverso la cultura pop, con l'idea di levarsi il cosiddetto vecchio mantello di istituzione bacchettona.
La chiesa, o meglio chi sta in Vaticano, sta portando alla deriva tutti i buoni insegnamenti della tradizione cattolica sostituendoli con immagini, linguaggi, concetti da comunicazione marketing.
Dov’è più il Santo Vangelo?
"Luce", oltretutto dai tratti femminili... direi impossibile vederci "Lumen de Lumine, Deum verum de Deo vero...
Nel cercare di conformarsi al mondo, si dimentica la chiamata a essere “nel mondo ma non del mondo.” Se la Chiesa diventa indistinguibile dalla cultura secolare, perde l’essenza stessa che la rende unica, e con essa, la speranza, l’amore e la verità che ogni anima cerca davvero ed è proprio funzione della Chiesa quella di continuamente riorientarla. Guardate, in calce, la differenza con il simbolo del Giubileo di Pio XII del 1950.
Aggiungo un efficace commento di Zarsh Imelda Neno
C’era una volta un giocattolo chiamato Huggy Wuggy, tutt’altro che innocuo. Con i suoi denti aguzzi e un aspetto inquietante, è riuscito a diventare popolare tra i bambini. Molti genitori, lo compravano per i loro figli senza comprendere l’impatto psicologico di un oggetto così cupo e sinistro, venduto come giocattolo. Ora, quando vedo la mascotte del Giubileo, Luce, provo un disagio simile. Sapere di più sulle sue origini e sugli ideatori mi ha profondamente turbato, e ciò che sorprende è vedere alcuni cattolici difenderla, dicendo che i bambini la adoreranno.
Questa prontezza ad abbracciare qualsiasi cosa venga etichettata come “moderna” sembra aver offuscato il discernimento di chi la sostiene senza riflettere. Vedere i cattolici schierarsi a favore di questa mascotte e dei suoi creatori mi fa domandare se stiamo perdendo di vista i nostri valori fondamentali, accettando tutto in nome del progresso senza riconoscere i possibili rischi spirituali.
Inoltre, nell’immagine del Giubileo, vedere da un lato Tokidoki e dall’altro i simboli di un evento spirituale così profondo lascia spazio a domande serie. È davvero giusto? Dov’è il discernimento della Chiesa? Come possiamo accettare che si associ con un brand che produce addirittura giocattoli di carattere sessuale? Questa scelta sembra allontanare dai valori cristiani che il Giubileo dovrebbe rappresentare e rischia di inviare un messaggio confuso, soprattutto ai giovani e alle famiglie.
Ci sono domande serie da fare riguardo a queste scelte: stiamo davvero discernendo con attenzione le influenze che scegliamo di associare agli eventi sacri della nostra fede? È appropriato che la Chiesa collabori con brand noti per contenuti che non rispecchiano i valori cristiani? In un mondo sempre più orientato al consumismo e alla superficialità, stiamo perdendo la capacità di preservare la profondità spirituale della nostra fede? E quale messaggio stiamo inviando ai giovani associando simboli sacri a figure commerciali? Questi sono interrogativi che meritano una riflessione profonda.
Questo solleva una domanda più profonda: stiamo perdendo di vista il vero scopo del Giubileo? È ancora un tempo di autentica conversione e rinnovamento spirituale o sta diventando un evento come tanti, plasmato dalle tendenze mondane? Il Giubileo dovrebbe essere un invito universale alla riflessione, un richiamo profondo per le persone di tutte le età a riconnettersi con la propria fede, non uno spettacolo commercializzato.
Da genitore, questo suscita serie preoccupazioni riguardo alle influenze che lasciamo avvicinare ai nostri figli. È essenziale vigilare su ciò che plasma la loro comprensione della fede, assicurandoci che incontrino simboli spiritualmente nutritivi, non distrazioni superficiali. In un mondo in cui tutto è confezionato per un consumo rapido, temo che persino le nostre tradizioni sacre rischino di essere diluite. Stiamo guidando i nostri figli verso autentici incontri con la fede, o stiamo offrendo loro un’altra esperienza passeggera, non diversa dalle distrazioni superficiali che il mondo già propone? Il Giubileo dovrebbe essere un richiamo alla trasformazione spirituale genuina, non solo un altro evento dettato dalle mode.
Scrive Silvio Brachetta:
Altri giubilei. Altra serietà. Altri pontefici. Altra classe. Altra fede. Altra delicatezza. Altra... religione.
Infatti eccone l'immagine eloquente
Ma che problema ha una mascotte?
RispondiEliminaUna mascotte dj per sé che problemi vuoi che abbia?
EliminaIl problema è la realtà a cui viene abbinata e come...
Primato dello spirituale vuol dire che non vi è nulla al mondo che realmente importi, se si eccettua la salvezza dell'anima nostra, e che nell'attuazione di questa salvezza lo spirituale deve regnare sul temporale, l'anima deve avere la prevalenza sul corpo, la Grazia sopra la natura, Dio sopra il mondo. La religione, o significa questo, o non significa nulla!
Elimina(Fulton J. Sheen, da "La più grande urgenza")
La mascotte ha meno problemi di chi si domanda che problemi abbia la mascotte
EliminaL'image du catholicisme réduite à cela… C'est nul, c'est débile, c'est minable… Ça en dit long sur l'incroyable indigence mentale, spirituelle et esthétique des promoteurs de cette niaiserie… Ô Michel-Ange, ô Andrei Roublev, ô Piero della Francesca… Au secours !
EliminaED ORA PER LOR SIGNORI, MASCOTTE RICCHI PREMI E COTILLON, VENGHINO, VENGHINO...! PREMETTENDO CHE È GIÀ QUANTOMENO CURIOSO E PER QUANTO MI RIGUARDA MOLTO POCO RISPETTOSO DELLA SACRALITÀ, PRESENTARE UNA "MASCOTTE" DI UN GIUBILEO, CHE NON DOVREBBE ESSERE UN EVENTO DA SPONSORIZZARE IN QUESTO MODO, OVVIAMENTE SALTANO ALL'OCCHIO TUTTE LE CARATTERISTICHE CHE DI SACRO E DI CATTOLICO NON HANNO NULLA MA ANZI SBEFFEGGIANO E BANALIZZANO I SIMBOLI CRISTIANI ,STRAVOLGENDO IL SIGNIFICATO DI CIÒ CHE DOVREBBE ESSERE L'ANNO SANTO ..!! SÌ, PERCHÉ NON BASTA GIUSTIFICARE QUESTA RIDICOLA BAMBOLA CHE RICHIAMA I MANGA E LE "ANIME" GIAPPONESI, CON LA SOLITA IDEA DELLA STRACITATA "INCLUSIONE" IN QUESTO CASO DELLE NUOVE GENERAZIONI, SPACCIANDOLA PER UNA OCCASIONE DI EVANGELIZZAZIONE, PURTROPPO SIAMO DI FRONTE A UN SIMBOLISMO PERICOLOSISSIMO, CHE DI CATTOLICO NON HA NULLA, MA CHE INVECE RICHIAMA LA NEW AGE, GIÀ DAL NOME DI QUESTO PUPAZZO, "LUCE", CHE SI PRESTA AD INTERPRETAZIONE ESOTERICHE , LUCE COME LUCIFERO, LUCE COME GUERRIERI DELLA LUCE E ANNESSI, TERMINOLOGIA MOLTO AMBIVALENTE..! PER NON PARLARE DEL ROSARIO AL COLLO , SCELTO PROPRIO NELLA FANTASIA ARCOBALENO , DELLA QUALE CONOSCIAMO BENE IL SIGNIFICATO, BEN SAPENDO COME BERGOGLIO , ESTIMATORE DEGLI IDOLI PAGANI ( PACHAMAMA & COMPANY) GIÀ IN PASSATO SI SIA DIVERTITO A RIDICOLIZZARE LA CORONA DEL ROSARIO CON LA MISERICORDINA IN SCATOLA, ED OSTENTANDO BRACCIALETTI ARCOBALENO..! I GRANDI OCCHIONI SPERDUTI E ACCATTIVANTI NELLA LORO OSTENTATA INNOCENZA, LA POSIZIONE DELLE GAMBE RiIVOLTE ALL' INTERNO CHE VORREBBE SUSCITARE TENEREZZA, E L'ABBIGLIAMENTO DA PELLEGRINA NON BASTANO A FUGARE I DUBBI DI UNA MALAFEDE EVIDENTE, E DI UN SIMBOLISMO NEANCHE TROPPO NASCOSTO, CON QUEL BASTONE CON LE DUE CORNA, A MO' DI FORCA, CHE GIÀ ABBIAMO VISTO AHIMÈ PORTARE O IN PASSATO DA BERGOGLIO COME OBBROBRIOSO PASTORALE , E QUALE OSCENA MANIFESTAZIONE DI UN CROCIFISSO CONTRAFFATTO, E DI UN SACRILEGIO EVIDENTE..! IL FATTO POI CHE SIA STATO PRESENTATA ALLA MOSTRA LUCCA COMICS, NOTA MOSTRA DEL FUMETTO, NON FA CHE CONFERMARE LA MANCANZA TOTALE DI RISPETTO E TIMOR DI DIO E LA PAGANIZZAZIONE DI' QUALCOSA DI PROFONDAMENTE RADICATO NELLA TRADIZIONE CRISTIANA, IL CINQUANTENARIO, L'ANNO SANTO, CHE CONCEDE L'INDULGENZA PLENARIA A TUTTI COLORO CHE SINCERAMENTE DEVOTAMENTENE COMPRENDANO IL SIGNIFICATO E CON CUORE CONTRITO SI PENTANO DEI LORO PECCATI... NULLA A CHE VEDERE CON QUESTA BUFFONATA PERICOLOSA E FUORVIANTE, MA CHE DIRE?? IL PIATTO È SERVITO PER TUTTI I FEDELI SEGUACI DEL FALSO PROFETA , QUEI SUPERFICIALI IGNORANTI PAVIDI E TIEPIDI, CHE CONTINUANO A NON VOLER VEDERE E SENTIRE CIÒ CHE STA ACCADENDO.. THE SHOW MUST GO ON! E NOI CONTINUIAMO A PREGARE INCESSANTEMENTE A TESTIMONIARE CON CORAGGIO CERTI CHE LE PORTE DEGLI INFERI NON PREVERRANNO MAI! LA MASCOTTE DEL GIUBILEO LASCIA PERPLESSI
RispondiEliminaPrego di non scrivere testi tutti in maiuscolo...
EliminaRivolto alla mascotte: Rupnik la vendetta ?
Elimina"LA MASCOTTE DEL GIUBILEO LASCIA PERPLESSI" ?...no no, caro amico omonimo, niente affatto, anzi ci conferma e rassicura che il tempo dei tempi, la fine delle fini (prendo a prestito i termini usati dalla nostra Madre Celeste in una sua apparizione) si avvicina senpre più; lasciamoli dare sfogo alle loro oscenità e blasfemie, sicuri che dovranno renderne conto, un giorno, a Cristo Giudice, e non sarà di certo un bel giorno, quello, per loro, come non lo sarà per tutti i loro incoscienti o disgraziati collaboratori, opportunisti, carrieristi o pavidi cagasotto (scusaste il termine). Quanto a noi, scandalizzati e offesi da tanta superba malizia e disprezzo per il sacro, il bello, il vero, seguiamo il consiglio che Virgilio dà a Dante nella Divina Commedia "non ti curar di lor, ma guarda e passa". Christus Vincit !
RispondiEliminaLa mascotte è ideata dal disegnatore Simone Legno, che ha prodotto i gadget dei Gay pride e una linea di vibratori.
RispondiEliminaSenz’altro il Vaticano ha effettuato una scelta molto ponderata
La conversione per molti è un fatto imitativo, spesso uno si converte perché così fan tutti, cioè si focalizza più l'azione comune del prossimo che non la propria interiorità, la natura, il Creato, le cause prime ed ultime. Oggi, venuto meno il vero, chiaro insegnamento della Chiesa, nella chiesa modernista molti hanno imitato quello che la propaganda mondana ha imposto ed impone attraverso i suoi persuasori occulti e/o manifesti. In questo ultimo periodo attraverso youtube sto girando l'Italia e, senza entrare ora in tanti particolari, si riscontra che spesso i vescovi parlano con le parole di JMB, che le aziende rimaste stanno attuando opinabili piani UE, che il territorio difficile non è curato da nessuno, che la cultura popolare si è fatta itinerante e anglo/americana. Pochi, pochissimi resistono sul loro pezzo di terra incuranti dei profitti. Che il Signore guardi questi resistenti sconosciuti affinché diventino per i molti esempi da imitare!
RispondiEliminam.a.
Una mascotte per il Giubileo? Non so se indignarmi o piangere! Certo é che oggi il Magistero ecclesiastico ha fantasia ma poca empatia giubilare! Tristezza infinita! Kyrie eleison!
RispondiEliminaJacqueline Masi Lanteri
Infatti in questi giorni la "cultura anglo americana" ci sta ammorbando con i richiami, i film e le varie inutili stupidaggini di allouin!
RispondiEliminaCome le olimpiadi, i mondiali di calcio o un qualsiasi evento mondano anche il giubileo avrà la sua mascotte "globalista" e mi viene in mente il "gesto di amore".
RispondiElimina...
RispondiElimina“Siamo molto onorati e felici che Lucca Comics & Games sia stata scelta dal Dicastero per l’Evangelizzazione come prima manifestazione per presentare al mondo Luce, la prima mascotte di un Giubileo ordinario”, ha commentato il direttore di Lucca Comics & Games, Emanuele Vietina: “Ci auguriamo che Lucca rappresenti solo la prima tappa di un lungo percorso all’insegna dell’inclusione, della condivisione e della speranza”. Il Padiglione del Giubileo sarà situato presso l’Arcivescovado di Lucca, in piazzale Mons. Giulio Arrigoni, 2. Sarà visitabile dal 30 ottobre al 3 novembre, offrirà l’opportunità di incontrare Luce e di informarsi attivamente sulle attività del Giubileo. ll Dicastero esprime gratitudine a mons. Paolo Giulietti, arcivescovo di Lucca, per aver offerto la sua accoglienza e collaborazione in occasione dell’evento.
Zarish Imelda Neno
RispondiEliminaC’era una volta un giocattolo chiamato Huggy Wuggy, tutt’altro che innocuo. Con i suoi denti aguzzi e un aspetto inquietante, è riuscito a diventare popolare tra i bambini. Molti genitori, lo compravano per i loro figli senza comprendere l’impatto psicologico di un oggetto così cupo e sinistro, venduto come giocattolo. Ora, quando vedo la mascotte del Giubileo, Luce, provo un disagio simile. Sapere di più sulle sue origini e sugli ideatori mi ha profondamente turbato, e ciò che sorprende è vedere alcuni cattolici difenderla, dicendo che i bambini la adoreranno.
Questa prontezza ad abbracciare qualsiasi cosa venga etichettata come “moderna” sembra aver offuscato il discernimento di chi la sostiene senza riflettere. Vedere i cattolici schierarsi a favore di questa mascotte e dei suoi creatori mi fa domandare se stiamo perdendo di vista i nostri valori fondamentali, accettando tutto in nome del progresso senza riconoscere i possibili rischi spirituali.
Inoltre, nell’immagine del Giubileo, vedere da un lato Tokidoki e dall’altro i simboli di un evento spirituale così profondo lascia spazio a domande serie. È davvero giusto? Dov’è il discernimento della Chiesa? Come possiamo accettare che si associ con un brand che produce addirittura giocattoli di carattere sessuale? Questa scelta sembra allontanare dai valori cristiani che il Giubileo dovrebbe rappresentare e rischia di inviare un messaggio confuso, soprattutto ai giovani e alle famiglie.
Ci sono domande serie da fare riguardo a queste scelte: stiamo davvero discernendo con attenzione le influenze che scegliamo di associare agli eventi sacri della nostra fede? È appropriato che la Chiesa collabori con brand noti per contenuti che non rispecchiano i valori cristiani? In un mondo sempre più orientato al consumismo e alla superficialità, stiamo perdendo la capacità di preservare la profondità spirituale della nostra fede? E quale messaggio stiamo inviando ai giovani associando simboli sacri a figure commerciali? Questi sono interrogativi che meritano una riflessione profonda.
Questo solleva una domanda più profonda: stiamo perdendo di vista il vero scopo del Giubileo? È ancora un tempo di autentica conversione e rinnovamento spirituale o sta diventando un evento come tanti, plasmato dalle tendenze mondane? Il Giubileo dovrebbe essere un invito universale alla riflessione, un richiamo profondo per le persone di tutte le età a riconnettersi con la propria fede, non uno spettacolo commercializzato.
Da genitore, questo suscita serie preoccupazioni riguardo alle influenze che lasciamo avvicinare ai nostri figli. È essenziale vigilare su ciò che plasma la loro comprensione della fede, assicurandoci che incontrino simboli spiritualmente nutritivi, non distrazioni superficiali. In un mondo in cui tutto è confezionato per un consumo rapido, temo che persino le nostre tradizioni sacre rischino di essere diluite. Stiamo guidando i nostri figli verso autentici incontri con la fede, o stiamo offrendo loro un’altra esperienza passeggera, non diversa dalle distrazioni superficiali che il mondo già propone? Il Giubileo dovrebbe essere un richiamo alla trasformazione spirituale genuina, non solo un altro evento dettato dalle mode.
Chi sarà in grado di far dimenticare ai pellegrini del Giubileo i trionfi del Bernini, oltre al senso profondo dell'evento?
RispondiEliminaQuesta mascotte ! 😢
https://www.radiospada.org/2024/10/uscire-vivi-dalla-valle-di-giosafat-parte-i-grande-israele-e-grandissimi-abbagli/
RispondiEliminaOra ci si arrabbia perché il pupazzo si chiama Luce, ma quando un certo arcivescovo dice che convoca i "figli della luce" va bene?
RispondiElimina... un certo arcivescovo...
EliminaDixit ergo eis Jesus: Adhuc modicum, lumen in vobis est. Ambulante dum lucem habetis, ut non vos tenebrae comprehendant; et qui ambulat in tenebris, nescit quo vadat.
Dum lucem habetis, credite in lucem, ut filii lucis sitis.
Haec locutus est Jesus, et abiit et abscondit se ab eis.
Giovanni, 12, 35-36 (Vulgata Clementina)
Disse loro Gesu: solo ancora un po' di tempo la luce è in mezzo a voi. Camminate finché avete la luce, affinché non vi sorprendano le tenebre. Chi cammina nelle tenebre non sa dove va.
Finché avete la luce, credete alla luce, affinché diventiate figli della luce. Questo disse Gesù e, andatosene, si nascose da loro.
A buon intenditor, poche parole.
Si
EliminaErrata corrige:
EliminaAmbulate
... lo smartphone...
Tutto nella norma,inutile sorprendersi. La botte dà il vino che ha....
RispondiEliminaSignore, aiutaci!!!.
RispondiEliminaMAX 75
Ma quale senso del sacro da una mascotte cartoonesca? Ma nei seminari dei decenni passati chi prendevano, ritardati?
RispondiEliminaPenso proprio che dai seminari sia uscita la feccia dell'umanità in questi ultimi decenni, almeno dal Postconcilio in poi, basti vedere che razza di chierici hanno fatto carriera, pervertiti e pervertitori, comunisti incalluti, protestanti in pectore, fino ad arrivare all' idolatra Bergoglio, ched deride ed offende Cristo e Maria SS.ma, che ha in odio la Tradizione cattolica bimillenaria e vuole distruggere la Chiesa do Cristi per sostituirla con la chiesa dell'antiCristo, la religione mondialista del NWO,
EliminaIl Lucca comics fa guadagnare tutti, quindi benvenuto, il Giubileo mi sa tanto che non sarà un successone, un pensiero, sono andato a prendere mio nipote, anni 4, all'asilo ed entrando ho visto una fila di fantasmini impiccati per asciugare i colori immagino, ma la cosa mi è parsa tristissima possibile che solo cose stupide e di cattivo esempio impariamo? Un tempo per i Morti c'erano biscotti e dolci di mandorle, non caxxate made in USA e dintorni...scusate lo sfogo.
RispondiEliminaLa forca in mano e una croce senza Crocifisso , i colori arcobaleno ed il vestito alla Greta... mahh .. ricordo che forse per la veggente di Dozulè, (Madeleine Aumont o Jnsr) lessi che era poco credibile perchè aveva dichiarato ultimo giubileo quello del... 1975 forse ( non ricordo quale anno avesse indicato )... ora al contrario mi chiedo se non sia un motivo di assoluta credibilità... Dio castigherà come mai prima, al più tardi nella seconda metà del ventesimo secolo ( La Salettw).
RispondiEliminaCuriosamente, c'è un punto su cui concordano il sinodalismo bergogliano (ultimo avatar del modernismo) e l'ultramontanismo: è l'obbedienza al Papa. Malinteso, s'intende. Tuttavia, per motivi diametralmente opposti, questo atteggiamento deriva dallo stesso errore di infallibilità pontificia, natura dell'obbedienza e scopo!
RispondiEliminaCriticare gli insegnamenti di un Papa, quando si svia, non è peccato, al contrario, cosa desiderabile e persino necessità secondo Benedetto XVI.
Quindi, non è un nemico del Papa o anticattolico che affronta il Magistero della Chiesa, gli insegnanti di un pontefice, un vescovo o un prete che verrebbero a deviare dalla fede.
Invece San Paolo nella lettera ai Galati ci dice: Se qualcuno, anche noi o un angelo del cielo, vi annuncia un vangelo diverso da quello ricevuto, sia anatema! (Ga 1, 7)
Per non criticare, obbedire ciecamente non è un criterio del cattolicesimo, ciò che mi rende cattolico è la mia fedeltà al Depositum Fidei, alla fede cattolica ricevuta dagli Apostoli, nella sua interezza.
Essere cattolici non significa obbedire servi al Papa (quando è Papa), ma professare e difendere fino al martirio la fede cattolica ricevuta dagli apostoli.
La bambolina della China Town.
RispondiEliminaSi parla del Giubileo , nel libro del Levitico. Al capitolo 25.
RispondiEliminaQuindi uno dei primi cinque libri della Bibbia. Le prescrizioni contenute in questo libro furono mai messe in atto ?
Sinceramente non lo so.
Nel Nuovo Testamento non si parla di Giubileo.
Quando fu reintrodotto dalla Chiesa di Roma ? Con quali scopi e per quale motivo ?
Qualcosa può trovare qui. Ma c'è molto di più... lo scriverò al più presto.
Eliminahttps://chiesaepostconcilio.blogspot.com/2015/12/aperite-mihi-portas-iustitiaehaec-porta.html
Intanto può essere utile il link che avevo messo nel testo sopra
Eliminahttp://www.nostreradici.it/giubileo.htm
Mic, sei una miniera. Documento notevole!
EliminaGrazie, davvero!
EliminaÈ un residuato di tanto lavoro di molti anni...
"I migliori degli evangelisti sono in grado di comprendere intuitivamente la cultura in cui operano. I peggiori diventano avvoltoi di cultura e falsi che possono essere avvistati a un miglio di distanza. Una recente decisione del Vaticano credo sottolinei bene questo pericolo.
RispondiEliminaNel prepararsi a celebrare l'anno giubilare 2025, la Chiesa (come ogni corporazione moderna) ritiene che per l'evento sia necessario un marchio e un logo. Scegliendo quel logo, si sono rivolti a una società di marketing laica per creare un personaggio immaginario. Quel personaggio era "Luce", un pellegrino ispirato dal pop. Hanno fatto una conferenza stampa dove un arcivescovo (quasi sicuramentd appartenente allo staff che la considera una grande idea) è salito sul palco e ha fatto una conferenza stampa con Luce sulla sua scrivania e la vista di un vescovo con un anime giocattolo sulla scrivania durante una seria conferenza stampa fa si che la barzelletta si scriva da sola."
Leggete qui il resto della biopsia di Kevin Tierney.
https://kmtierney.substack.com/p/luce-and-the-audacity-of-frivolity
L ' orribile pupazzetto è anche blasfemo. Infatti, gli hanno messo attorno al collo i grani del Rosario con croce anonima pendente sul petto e questi grani sono arcobaleno. Evidente accenno alla "inclusione" che la Chiesa attuale vuole professare.
RispondiEliminaIn effetti, come ha scritto Mic, "Signore, fino a quando?" - Quo usque tandem, Domine?
Si sa che la frase viene dall'incipit della prima Catilinaria di Cicerone, che attaccò in Senato il capo del partito rivoluzionario accusandolo di preparare un sommovimento violento. Ricordiamolo :
"Quo usque tandem abutere, Catilina, patientia nostra? Quam diu etiam furor iste tuus nos eludet? Quem ad finem sese effrenata iactabit audacia? [...] O tempora, o mores! Senatus haec intellegit, consul videt; hic tamen vivit. Vivit? immo vero etiam in senatum venit, fit publici consili participes, notat et designat oculis ad caedem unum quemque nostrum..."
T.
Ho visto che qualcuno (più di uno, quindi non siamo soli) ha fatto qualche considerazione su cosa succeda nei seminari di oggi.
RispondiEliminaNon so se prendano "solo ritardati" (amico del 30/10/2024 alle 13:24) o chi li frequenti in quanto a inclinazioni (amico del 30/10 alle 17:22), so solo che dal 1992 non entrano più vocazioni tardive salvo autorizzazione del vescovo da quell'anno fino al 2013 e del Pontefice in persona per gli italiani (e pare per gli spagnoli e alcuni altri, per i portoghesi vale ancora la semplice autorizzazione dell'Ordinario del luogo, sono riuscito a chiedere a un cliente che ha un amico che vive e lavora in Portogallo).
In Italia, non so in Spagna, l'età limite per entrare con la sola presentazione del parroco è 35 anni, anche se alcuni Ordini monastici, come i benedettini, hanno fissato a 40, ma per tutti, non importa da dove vengano, fin dal 1992. Prima erano solo i Certosini ad avere un limite che poteva però essere derogato dopo un periodo di prova.
Siamo proprio sicuri che tutte le vocazioni tardive siano fraudolente? E che tutte quelle giovanili siano sincere? Non so adesso, ma quando abitavo a Trieste mi avevano parlato di due sacerdoti ai capi opposti che paiono smentire quell'assunto: uno era un ex professore di liceo classico che è stato ordinato il 29/6/1985 a ben 63 anni (era nato il 15/1/1922 ed è morto il 5/10/2011), l'altro era uno psicologo di una certa fama, nato nel 1938, non so la data esatta, formato fin dalle medie in seminario minore, che nel 1987 ha chiesto e ottenuto le riduzione allo stato laicale e la dichiarazione di nullità dell'ordinazione "perchè obbligato alla carriera ecclesiastica dalla propria famiglia", quindi una vocazione non sincera. Poi è diventato specialista della psicologia delle masse. È morto nel maggio 2003 (unica cosa anomala: i funerali religiosi li ha avuti ma lo hanno tumulato in un cimitero periferico). Oggi uno come il primo sarebbe respinto sdegnosamente, mentre uno come il secondo sarebbe [ancora] accolto a braccia aperte!
Fino al 1983, poi, per entrare in seminario bastava la lettera del parroco e un colloquio col vescovo; solo dopo tale data fu introdotta una serie di test psicologici, se li si superava c'erano almeno tre colloqui vis-a-vis, superati questi un ritiro spirituale di almeno otto giorni (due domeniche) e dopo di esso diverse altre prove. Oggi c'è anche un'apposita commissione, di cui ignoro composizione e funzioni.
Ho provato a chiedere il perchè dei limiti di età; la scusa, tale mi è suonata, era che solo pochi seminari sono in grado di garantire una formazione differenziata! Eeeh? Fino al 2014 erano rimasti solo Torino e Roma. E allora come mai i soli tre ultra-35enni ordinati dopo il 2014 sono stati un ternano, un siciliano e un genovese?
Non saranno "solo ritardati" nè "feccia dell'umanità", ma nella formazione del clero, a quanto pare non solo italiano, qualcosa che non va c'è.