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martedì 10 dicembre 2024

Dio Esiste? Il nuovo libro del cardinale Sarah

"Dio non è morto, ma all'occidente conviene pensarlo. Il nuovo libro del cardinale Sarah"

Dio esiste? Il nuovo libro del card. Sarah

Al di là di Langone che lo inserisce in un suo certo ragionare, e al di là della bruttezza della copertina, lo dice il card. Sarah nel suo ultimo libro: “Il progetto di cancellare definitivamente la messa tradizionale tridentina, e cioè un rito che risale a san Gregorio Magno, una liturgia che ha 1600 anni, una messa che ha fatto tanti Santi e che è stata celebrata da tanti Santi, se è reale, mi sembra un insulto alla storia della Chiesa e alla Santa Tradizione, un progetto diabolico che vorrebbe rompere con la Chiesa di Cristo, degli Apostoli e dei Santi”.

Citazione sempre dal libro: 
"Sono ferito dal vedere così tanti pastori che vendono dottrina cattolica e creano divisioni tra i fedeli. Dobbiamo al popolo cristiano un insegnamento chiaro, fermo e stabile. Come possiamo accettare che le conferenze vescovi si contraddicano a vicenda? Dove regna la confusione, Dio non può vivere! Quelli che annunciano il cambiamento e lo sconvolgimento sono falsi profeti! Non si preoccupano del bene del gregge. Sono mercenari all'ovile! La nostra unità sarà forgiata intorno alla verità della dottrina cattolica. Non ci sono altri modi. Voler guadagnare la popolarità dei media a prezzo della verità è come fare il lavoro di Giuda! " - Cardinale Robert Sarah.


Dio Esiste? 
Cantagalli 2024 | pp. 320 | euro 25,00
In libreria dal 22 novembre 2024
Dio esiste? Ieri come oggi, uomini e donne di ogni tempo, specie di fronte alle difficoltà e alle proprie fragilità, si sono posti questa domanda. Nel cristianesimo questo dilemma trova la sua massima estensione e pienezza, perché il cristianesimo ha la pretesa di affermare che l’esistenza Dio non dipende da un convincimento personale e soggettivo, ideale ed emotivo, ma da un’esperienza reale, sensibile e intellegibile, il Cristianesimo è infatti la religione del Verbo che si fa carne. Con la nascita di Cristo non inizia una nuova religione ma accade qualcosa «l’avvenimento del Figlio di Dio che entra nella storia, che muore e risorge per noi».
Dio ha creato l’uomo, e l’uomo, per come è stato creato da Dio, ha bisogno, per credere in Lui, di vederlo, di sentire la Sua presenza.
Non si tratta di fare speculazioni teoriche o filosofiche, né di illudersi che un’entità astratta sia presente nella nostra mente o nel nostro cuore, confusa con il nulla che ci circonda. Si tratta di osservare la realtà, cioè sentire e vedere, e avere la ragionevole certezza che anche ciò che è invisibile esiste.
In questo libro Il cardinale Robert Sarah risponde a molte domande sull’esistenza e la reale presenza di Dio nella nostra vita, sul Suo apparente silenzio, sulla morte, sulla sofferenza, sul dolore, la gioia e su molto altro perché l’uomo come Zaccheo, ha bisogno di vedere Cristo per colmare quella “mancanza” che costantemente ci ricorda che Dio esiste.

8 commenti:

  1. Ci sarebbe da ridire già sul titolo: "Esiste Dio?" e non "Dio esiste?". Va bene che il cardinale non è un filosofo, va bene che ha studiato dai gesuiti, va bene che come prefetto ha firmato di tutto, va bene che non ha problemi a chiamare "chiese" le comunità protestanti (andando così oltre lo stesso Vaticano II), ma direi anche che va bene passare oltre.

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  2. Io sono fermo al prezioso libro dell'esimio prof. Enrico Maria Radaelli "Al cuore di Ratzinger" dell'anno scorso, in cui si fa luce sulla drammatica situazione della gerarchia vaticana.

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  3. Nuovo libro sul caso Viganò e la sua scomunica.

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  4. Sto preparando il testo con i dettagli. Pubblico domani

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  5. Era stato pubblicato un libro con identica titolazione, anche nella forma interrogativa, dall'inqualificabile Hans Küng: non è un complimento a questo libro del card. Sarah...

    http://tiny.cc/c2u0001

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  6. DIO è esistito solo cò Gesù il Cristo Teantropo. DIO non esiste: è!

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  7. Non critichiamo il libro del card. Sarah senza averlo nemmeno letto !

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  8. Bisognerebbe rivalutare anche gli argomenti razionali tradizionali che concludono all'esistenza di Dio.
    Anch'essi oggi sono caduti nell'oblio. Non possono farci acquisire la fede nella Rivelazione cristiana ma possono contribuire a preparare il terreno. La nostra adesione alla verità rivelata da Cristo coinvolge infatti anche l'intelletto. La dottrina della Chiesa non ha sempre respinto il fideismo? L'importante è conferire alla ragione il suo giusto posto.
    Uno dei concetti più tradizionali a favore dell'esistenza di Dio è quello dell'ordine esistente nel mondo della natura ed umano, tale da sembrare appunto il frutto di un "disegno intelligente" come hanno cercato di dire alcuni scienziati, una minoranza. Ci deve essere una Mente sovrannaturale che ha creato ed organizzato il tutto, altrimenti la realtà non si spiegherebbe, non avrebbe senso.
    Invece un senso ce l'ha eccome. Ora, che il tutto fosse dominato dal caso lo sostenevano già gli atomisti antichi, Leucippo, Democrito e in seguito anche Epicuro. "Gli atomi e il vuoto" sostenevano i primi, questo è ciò che esiste, e basta. In aggiunta: il "clinamen" o l'orientamento degli atomi nel vuoto, che non sarebbe però l'equivalente di una legge di natura vera e propria.
    Dominerebbero quindi il caso e l'apparenza.
    La fisica moderna ha dimostrato l'esistenza degli atomi, sviscerando addirittura la realtà fantasmagorica delle "particelle subatomiche", i quanta inquadrati nella meccanica quantistica. Di fronte a queste scoperte non possiamo che ammirare e prender atto. Ma come spiega la fisica moderna il passaggio dalla realtà delle particelle, che è quella dell'energia, a quella della materia ora informe ora dotata di una sua forma precisa, solida, proiettata nello spazio? Non lo spiega, si limita a ricorrere al caso come principio universale. Nel mondo delle particelle in perpetuo movimento la formazione della materia, in un ente o individuo concreto, dal pianeta alla pianta all'uomo, sarebbe il prodotto del caso.
    Siamo quindi ricaduti nell'atomismo antico, in una visione del mondo che appare del tutto inaccettabile. Dal caso nulla può accadere che abbia senso e logica, si vivrebbe nel caos permamente. Dal caso non può venire la regola.
    I miliardi di anni che vengono attribuiti all'esistenza del mondo (quasi 14) sarebbero stati del tutto sufficienti a far lavorare "il caso"? Questo ritengono molti ma si tratta di un ragionamento del tutto fallace: in base al calcolo delle probabilità solo per creare a caso un verso della Divina Commedia ci vorrebbe un tempo pazzesco. Sono stati fatti calcoli di questo tipo, anche se non hanno scosso l'ateismo dominante.
    Se si elimina l'idea di un fine nella natura, dovuto al fatto che essa è stata creata da una Mente sovrannaturale che mirava a questo fine, la realtà diventa inspiegabile e si cade nel nichilismo. Il bello è che le scoperte della fisica moderna favorirebbero la fede nell'esistenza di Dio. Infatti, lo studio della radiazione cosmica di base, rimasta dal supposto Big Bang iniziale, e della temperatura dell'universo, dimostra che il nostro universo permette al nostro mondo nel sistema solare esattamente quella temperatura che è necessaria allo sbocciare della vita. Un grado in più o in meno sarebbero stati fatali.
    Allora, per caso, questo fatto? Per non dover ammettere la necessità dell'esistenza di una Mente divina che ha predisposto le cose in questo modo, alcuni si inventano allora la teoria del multiverso: il nostro sarebbe solo un universo (circa 90 miliardi di anni luce di diametro!) tra i tanti, tra gli altri infiniti mondi simili al nostro - quindi, casualmente, è venuto fuori così com'è.
    Assurdità belle e buone, fantasie matematiche senza costrutto.
    Philosophus

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