Chiedo in anticipo scusa per la banalità delle considerazioni che seguono. Mi sono risolto a riportarle semplicemente perché continuo a ritrovare argomentazioni lunari intorno alla necessità di armarsi per difendersi dalla Russia. Perciò, vista la posta in gioco, forse è meglio ribadire anche l'ovvio.
TEMA: Dobbiamo davvero avviare una corsa agli armamenti per difenderci da una possibile aggressione russa?
SVOLGIMENTO:
1) Quali sono gli asset, i valori materiali che la Russia potrebbe desiderare dall'Europa?Giacimenti minerari? Scorte di uranio?
Depositi di gas naturale? Giacimenti petroliferi? Terra coltivabile?
No, è del tutto evidente che in tutte queste cose è l'Europa ad essere carente, oltre ad essere un importatore netto dei relativi prodotti.
L'unico asset europeo desiderabile per la Russia è la sua capacità industriale, la manifattura.
Ma ovviamente per appropriarti della manifattura di un paese non ci fai la guerra contro, visto che una guerra tende a distruggere capacità produttiva e visto che sfruttare l'altrui capacità produttiva in maniera coattiva è impossibile (funziona solo per la manodopera servile).
Manifattura e industria a parte, l'Europa può solo offrire ai russi luoghi di villeggiatura.2) La Russia ha un territorio di oltre 17 milioni di chilometri quadrati, l'Unione Europea tutta insieme supera di poco i 4 milioni di chilometri quadrati.
Dunque il territorio russo è più di 4 volte quello dell'UE. La densità della popolazione UE è di 105 abitanti per chilometro quadrato, la densità della popolazione russa è di 8 abitanti per chilometro quadrato. Dunque la Russia ha già un rilevante problema ad occupare il proprio territorio. Da quando in qua un paese con terra infinita, popolazione comparativamente scarsa, ma risorse minerarie ed energetiche colossali, vuole conquistare un'area territorialmente piccola, sovrappopolata e senza risorse? Invero, storicamente è sempre stato l'opposto: l'Europa occidentale ha ripetutamente cercato di conquistare l'oriente russo, secondo la ferrea logica geopolitica per cui aree ad alta densità di popolazione, e scarse risorse cercano di espandersi in aree a bassa densità di popolazione e vaste risorse.
3) Il riarmo è forse necessario perché la spesa militare russa è aggressivamente superiore a quella europea?
In pieno conflitto, con un'economia quasi convertita in economia di guerra, la Russia nel 2024 ha destinato il 6,7% del PIL alle spese per la difesa. Questo è percentualmente molto più della spesa media europea che rimane sotto il 2%. Tuttavia in termini assoluti la spesa russa è pari a 145,9 miliardi di dollari, mentre quella europea (+ UK) ammonta a 457 miliardi di dollari (il triplo). (Gli USA da soli stanno a 850 miliardi di dollari). Ergo, affermare che c'è un gap di investimenti da colmare è semplicemente falso. Forse si tratta semplicemente di spendere meglio.
4) Se davvero siamo angosciati per la minaccia bellica rappresentata da una possibile aggressione russa quale atteggiamento sarebbe raccomandabile?
Esiste una regola universale nei rapporti tra i paesi, ed è che la migliore garanzia di sicurezza è fornita dalla cointeressenza: se hai interessi, investimenti, forniture in un paese, hai un fondamentale disincentivo a mettere tutto ciò a repentaglio con una guerra.
Ergo, se - ed è un grande se - le dirigenze europee volessero ridurre il pericolo di una minaccia russa, il modo di ottenerlo è facilissimo: togliere le sanzioni, riaprire commerci e investimenti, riaprire il North Stream 2. Di colpo le ragioni di un conflitto diminuirebbero verticalmente, e simultaneamente, con materie prime e risorse energetiche a basso costo, aumenterebbe la capacità europea di fornire beni interessanti per il resto del mondo (Russia inclusa).
5) Conclusioni.
Premesso che sul piano geopolitico l'UE ha ragioni per attaccare la Russia, mentre la Russia non ha ragioni per attaccare l'Europa, la strategia dell'UE, di a) incrementare una spesa militare esplicitamente orientata in funzione antirussa e b) mantenere sanzioni e blocco permanente dei rapporti commerciali con la Russia, rappresenta precisamente la più efficace strategia per massimizzare i rischi di un conflitto.
Nel nome delle esigenze di sicurezza stiamo aumentando l'insicurezza.Andrea Zhok
Condivido pienamente lo splendido articolo di Andrea Zhok. Non è affatto la Russia che vuole attaccare l'Occidente arcobaleno, bensì esattamente il contrario. Lo scopo ovviamente è l'appropriazione delle immense ricchezze della Russia, l'instaurazione del nuovo ordine mondiale e di una religione universale, quella promossa dalla setta conciliare. Che il Signore, per intercessione di Maria, sua Santissima Madre, annienti l'Occidente arcobaleno, senza mezze misure!
RispondiEliminaStefano Rocca
RispondiElimina«Il “tradimento” di Trump verso l’Europa. In Italia e altrove, gli apologeti del riarmo europeo insistono con l’idea che il presidente americano abbia lasciato sguarniti gli ex sodali europei contro una possibile invasione russa. Ma è difficile immaginare una propaganda bellica più infantile di questa.
La realtà della corsa al riarmo dell’Europa è ben altra. Per decenni i paesi Ue hanno agito nel ruolo di veri e propri vassalli dell’impero americano. Dove la NATO impinguata dall’America muoveva le sue milizie, lì si creavano occasioni d’affari per aziende americane in primis, ma in subordine anche per imprese britanniche, francesi, tedesche, italiane. Dall’ex blocco sovietico, all’Africa, al Medio Oriente, è stata questa la storia dell’imperialismo atlantico nella fase che ci stiamo lasciando alle spalle.
E’ evidente allora che nel momento in cui la crisi del debito forza l’impero americano a ridimensionare l’area d’influenza e a espropriare anche gli antichi vassalli, il problema principe delle diplomazie europee diventa uno solo: progettare un imperialismo autonomo, in grado di accompagnare la proiezione del capitalismo europeo verso l’esterno con una potenza militare autonoma. [...] I rapporti di potenza si modificano, le modalità di spartizione del mondo debbono mutare di conseguenza.»
Chi gioca a scacchi sa benissimo che il cavallo è uno dei pezzi più insidiosi. Mangia saltando le caselle. È quello che Trump sta cercando di fare accordandosi direttamente con la Russia per la fine del conflitto. Salta a piè pari gli Stati della UE. Questo lo potremmo anche accettare a fin di bene se non ci fosse un “mah” grosso come una casa. E cioè che gli USA sono stati la causa e l’effetto del conflitto che ora vogliono spegnere. Nel 2014 hanno orchestrato un colpo di Stato, acceso una guerra civile nel Donbass perseguitando i russofoni e uccidendone quattordici mila. Hanno poi armato e addestrato per otto anni l’esercito ucraino che non faceva parte della NATO creando le premesse di una reazione militare della Russia, come poi c’è stata. E adesso? “Scansatevi tutti!” che arriva il nuovo presidente americano che pensa di cavarsela dando semplicemente dell’idiota al suo predecessore e a chi gli ha dato retta. Una bella mossa del cavallo con tanto di scacco alla regina Europa. Signori miei, ben venga la marcia indietro degli Stati Uniti e la volontà di fare la pace (per andare all’incasso con le terre rare dell’Ucraina e riavvicinare la Russia allontanandola dalla Cina), ma teniamo memoria dei fatti. In un decennio gli USA sono stati capaci di rompere il partenariato e le relazioni commerciali tra noi e la Russia. Hanno sabotato (con la collaborazione dei norvegesi) la principale fonte di energia – North Stream2 – costringendoci a rifornirci del loro GNL al quadruplo del gas russo mettendo in ginocchio il nostro apparato industriale. Dulcis in fundo, vogliono imporci pure i dazi. Tutto questo dicendo che vogliono fare l'Europa grande tenendo in testa il cappellino con la scritta "Make America Great Again". E il paradosso dei paradossi, è che già vedo tanti amici pronti a sventolare le bandierine in mano a stelle e strisce, al coro “sono tornati i liberatori!”…
RispondiEliminaCiò non toglie che, al di là di questo, la ventata del cambiamento auspicabile per alcuni aspetti socio-antropologici, non sarà così efficace per l'Europa, che ha rinnegato le sue radici ed è impastoiata nei disvalori della decadenza dell'Occidente Europeo, peraltro tuttora presente, al momento sotto traccia, in quello Atlantico...
EliminaBen fatto.
RispondiEliminaDa Napoleone a Hitler sono passati circa 130 anni.
La UE ha bisogno di un nemico, come di cicliche crisi, per avanzare nel suo cammino.
Il sempreverde Prodi non a caso sostiene che l'esercito europeo (il vero obiettivo) sarà in funzione antirussa. In realtà, servirà anche quando non saranno più sufficienti le armi della menzogna per comprimere libertà. Pensiamo a quanto sta avvenendo in Romania, ad esempio, a come potrebbe essere utile alle élites un esercito europeo.
Per "lorsignori" il nemico è la Russia, ma il modello è l'URSS.
Sul tema, sebbene da prospettiva e orticello differente, segnalo anche questo: https://therevleon.substack.com/p/a-scandalous-betrayal-of-the-soul
RispondiEliminaCit. Michele Gaslini
RispondiEliminaCome al solito, tutto trova la sua più che logica spiegazione: la von der Leyen, come riportato più sotto, è stata formata presso un'istituzione patrocinata dalla Fabian Society, quell'associazione la cui ufficiale finalità risiede nell'intendimento di trasformare la società a seconda dei dettami del socialismo, in maniera graduale, anziché tramite una rivoluzione.
A questo punto, ben si può comprendere l'ossessiva ostinazione con cui la von der Leyen si sta spendendo, per poter economicamente immiserire i cittadini europei, dietro la posticcia scusante dei più insensati e risibili pretesti. Infatti, il socialismo per potersi effettivamente attuare, quando già non ci siano, deve necessariamente creare delle masse di miserabili, per estrema sintesi, in altro non potendosi risolvere il pratico impatto di quell'ideologia, come bene è stato indicato, se non in un metodo scientifico per poter distribuire equamente la povertà ...
Cioè fatemi capire come se avessi 5 anni:
RispondiEliminaObama porta dei missili nucleari in Polonia nel 2010, a pochi km dalla Russia, che cercano di spiegare agli Europei, guardate che non stiamo in guerra, dovete togliere questi missili dal caxxx. Risposta Europea: sanzioni alla Russia.
Dal 2014 al 2016, gli Ucraini massacrano 35.000 russi, in Donbass, tra cui donne e bambini. La Russia minaccia un invasione! Risposta Europea: sanzioni alla Russia.
Nel 2019, l’Unione Europea mette un fantoccio a capo dell’Ucraina, e alle sue dipendenze. La Russia comunica all’Europa le prove che ci sono stati imbrogli elettorali e che costui vuole dotarsi di armi nucleari. Risposta Europea: sanzioni alla Russia.
A febbraio 2022 la Russia invade l’Ucraina.
Risposta Europea: sanzioni alla Russia.
L’unica cosa che ha fatto l’Europa in 11 anni è sanzionare la Russia, senza nemmeno chiedere cosa stesse accadendo. Ha fornito armi per un totale di 380 miliardi di euro, in una guerra già persa ancor prima di iniziare.
[Ma come è stato possibile solo pensare di poter battere una super potenza come la Russia? 8.000 testate nucleari! Gli IDIOTI Europei pensavano di poterli battere con l’aiuto degli americani, ignorando Cina e Corea a copertura dei russi.
Siamo alle comiche! Dilettanti allo sbaraglio!]
Risultato delle politiche Europee:
- Trump e Putin si spartiranno ciò che resta dell’Ucraina, la ricostruiranno a spese dell’Europa.
- Danno erariale ai 750 milioni di europei non quantificabile, qualcuno azzarda: oltre i 5.000 miliardi di euro tra PIL occupazione-ricostruzione-inflazione.
E adesso vogliono fare un riarmo da 900 miliardi di euro, timorosi di un attacco esterno 😂
L’Europa non esiste, in realtà non è mai esistita. È servita costituirla per azzerare i debiti di Germania e Francia, impoverire e poi comprare Grecia e Spagna, e tutti i paesi dell’est.
È praticamente impossibile uscirne! Chi ha ideato questa coalizione ridicola è un genio. Non è dato sapere chi sia stato, a oggi si vocifera un accordo segreto tra i Rockefeller, servizi segreti americani e massoni britannici.
Trump-Putin? Un mix apocalittico!
Pensare che sarebbe bastato solo cooperare con i Russi, rimediandone vantaggi. Come si fa a ignorare una nazione già dentro l’Europa da 2.000 anni? Bisogna essere apocalitticamente disagiati.
L’Italia? Si è rovinata! Non conta niente né in Europa ne nel Mondo. Ormai una barca alla deriva, come tutta l’Unione Europea.
Il resto sono chiacchiere da bar
tutto il mondo sta vedendo lo strazio di cristiani e anche di musulmani di orientamento poco gradito all'anglosfera, che ha imposto il sanguinario terrorista che vedete mandando in esilio in Russia il presidente Assad che ovviamente accusavano di "fare" le cose che invece adesso davvero fa il loro cicciobello al quale come sempre Tajani è andato a baciare la pantofola e la mano prima che impugnasse la scimitarra...
RispondiEliminaE aveva ragione lui come tutta l'UE: "rappresenta i nostri valori". In effetti sono tal quali quelli massonici dell'UE.
Dinanzi ai video della carneficina in atto per mano del terrorista insediato da turchi e Occidente al potere, sapete cosa ha risposto l'UE? Che si stavano ammazzando e torturando da soli i cristiani, alawiti, drusi... mica era colpa dei terroristi islamici col bollino UE. E infatti la Gran Bretagna ha ringraziato ritirando le sanzioni alla Siria.