L'Unione Europea si vergogna delle dodici stelle della Madonna
di Giuliano Guzzo
Tu chiamale, se vuoi, figuracce. Una politica che alle gaffe risulta saldamente abbonata - è ormai ai livelli dell'indimenticabile Jean-Claude Juncker e in scia a Joe Biden - è Ursula von der Leyen la quale, essendo presidente della Commissione dell'Unione europea, ha pensato bene di segnalare a tutti che, udite udite, ignora perfino la più recente storia europea. La spettacolare performance si è consumata sui profili social ufficiali della von der Leyen, che due giorni fa ha scritto: «Il 29 giugno 1985, i leader europei scelsero un simbolo che avrebbe resistito alla prova del tempo. Dodici stelle dorate in un cerchio. Un simbolo potente di ciò che siamo e di ciò che rappresentiamo: unità e pace, democrazia e solidarietà. Oggi celebriamo i 40 anni della nostra bandiera comune».
Ora, già accostare allegramente all'Unione europea a parole impegnative quali «unità e pace, democrazia e solidarietà», se non un azzardo, appare comunque un esercizio temerario. Ma, non già da passante bensì da presidente della Commissione europea, pure dimostrare al mondo di non sapere - o censurare volutamente, scegliete cosa sia peggio - il significato delle «dodici stelle dorate in un cerchio» che rappresentano la bandiera europea, ecco, è inqualificabile. Urge pertanto ricordare alla signora von der Leyen, come le «dodici stelle dorate in un cerchio» non siano un omaggio ad «unità e pace, democrazia e solidarietà» - tutte cose importanti, sia chiaro, soprattutto quanto vere e non citate tanto per -, bensì una scelta precisa.
Quale scelta? Quella compiuta da chi la bandiera europea l'ha realizzata, vale a dire il cattolico Arsène Heitz (1908-1989), il quale, da devoto alla Madonna, pensò alle dodici stelle sul blu mariano che tutti conosciamo. Per la precisione, Heitz ammise di essersi ispirato ad un passaggio dell'Apocalisse che per i cattolici anticipa la figura della Madre di Dio: «Un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle». Rimane vero che tale interpretazione non è mai stata convalidata dalle istituzioni europee, ma è anche vero che - se era il 29 giugno 1985 quando la Comunità economica maturò la scelta definitiva d'adottare quella che sappiamo come bandiera dell'Europa unita - la bandiera fu per la prima volta adottata dal Consiglio d'Europa proprio l'8 dicembre 1955: la Festa dell'Immacolata. C'è di più.
Sappiamo che Heitz fu molto esplicito nel dichiarare la genesi della sua opera, raccontando a padre Pierre Caillon nel 1987 quanto segue: «Mi sentii ispirato da Dio nel concepire un vessillo tutto azzurro su cui si stagliava un cerchio di stelle, come quello della medaglia miracolosa. Cosicché la bandiera europea è quella di Nostra Signora». Chiaro? Con tutto il rispetto per «unità e pace, democrazia e solidarietà», il senso originale di quella bandiera è questo. Ma, a ben vedere, la gaffe - o la censura - di Ursula von der Leyen non sorprendono. L'Unione europea che la bionda signora tedesca presiede, infatti, è pur sempre la stessa che chiuse le porte in faccia a Papa San Giovanni Paolo II, allorquando chiese il riconoscimento delle radici cristiane del Continente. Un riconoscimento che chiunque di intellettualmente onesto avrebbe dovuto fare all'istante, ma i cervelloni di Bruxelles la pensavano diversamente. Ed oggi Ursula von der Leyen si colloca perfettamente in questa tradizione cristianofobia che pure si presenta come tollerante ed inclusiva. A parole. - Fonte
Regina sine labe originali concepta, ora pro nobis.
RispondiEliminaHo scritto nella barra di ricerca "unione europea e massoneria" ed ecco il risultato dell'AI:
AI Overview
La Massoneria e l'Unione Europea sono due entità distinte, ma con alcune connessioni storiche e ideali. La Massoneria, con le sue radici nel pensiero illuminista, ha contribuito alla diffusione di concetti come libertà, uguaglianza e fraternità, che sono anche alla base dell'ideale europeo. Esiste anche un'Alleanza Massonica Europea che mira a promuovere il dialogo tra la Massoneria e le istituzioni europee.
Connessioni Ideali:
Principi Fondamentali:
La Massoneria, fin dalle sue origini, ha promosso principi come la libertà, l'uguaglianza e la fraternità, che sono anche al cuore dell'Unione Europea.
Diritti Umani:
La Massoneria, come l'UE, ha una lunga tradizione di difesa dei diritti umani e della pace tra i popoli.
Cooperazione Internazionale:
L'idea di un'Europa unita, con istituzioni sovranazionali, trova un precedente nella visione massonica di cooperazione e fratellanza tra le nazioni.
Ruolo della Massoneria nell'Unione Europea:
Alleanza Massonica Europea:
Questa organizzazione rappresenta un tentativo di creare un canale di comunicazione tra la Massoneria e le istituzioni europee, al fine di promuovere i valori condivisi e di collaborare su temi di interesse comune.
Influenza Ideologica:
Alcuni sostengono che i principi massonici abbiano avuto un'influenza indiretta sulla formazione dell'identità europea e sulle scelte politiche che hanno portato all'integrazione.
Ricerca di un Ruolo:
Alcuni gruppi massonici, come il gruppo di ricerca menzionato nel rapporto di Brèves d'Europe, cercano di influenzare le scelte dell'Europa, promuovendo i valori massonici.
Controversie e Critiche:
Segretezza:
La Massoneria, pur avendo abbandonato la segretezza, è stata oggetto di critiche e sospetti, soprattutto in passato, per la sua natura associativa e per la presenza di logge "coperte".
Accuse di Eterodossia:
La Chiesa cattolica, ad esempio, ha sempre avuto una posizione critica nei confronti della Massoneria, considerandola incompatibile con la fede cristiana.
Proposte di Legge:
In Italia, sono stati presentati disegni di legge per vietare ai massoni di ricoprire incarichi pubblici, a causa del timore di conflitti di interesse e di influenze occulte.
In sintesi, mentre non c'è una correlazione diretta e provata tra Massoneria e Unione Europea, i due enti condividono alcuni principi e valori fondamentali. La Massoneria, attraverso iniziative come l'Alleanza Massonica Europea, cerca di promuovere i propri ideali a livello europeo e di collaborare con le istituzioni comunitarie, ma incontra anche critiche e resistenze.
Nella parabola detta del buon samaritano (Gesù la dice per rispondere a un dottore della legge che chiede chi è il prossimo) ci sono diversi personaggi: il malcapitato derubato e pestato, i briganti, l’albergatore e i tre passanti. Il Signore chiede chi sia stato il prossimo per il malcapitato. Il dottore risponde che è colui che ha avuto compassione per il suo stato. Al che Gesù gli dice di fare lo stesso.
RispondiEliminaIl che non si risolve nella banale lettura moralistica dell’essere solidali, ultimamente usata per esaltare lo straniero buono e i sacerdoti cattivi…
C’è un sistema… I briganti aggrediscono, gli aggrediti patiscono, l’albergatore fa il suo, come chi passa per la strada indifferente.
Fuori sistema c’è chi si commuove, compatisce e consola, mosso da un altro Spirito.
Il Prossimo dell’aggredito è chi ha questo Spirito e lo da’ coinvolgendo l’albergatore, che si fida dovendo anticipare ciò che riceverà solo al ritorno del Prossimo.
Anche l’albergatore diventa parte della prossimità uscendo dallo schema del sistema. Nel sistema restano i briganti e i rappresentanti del sistema che passano oltre i malcapitati, tutelando se stessi.
Che cosa deve fare il dottore della legge per fare come dice Gesù? Chi è il prossimo del dottore della legge che ama Dio e il suo prossimo?
Il Prossimo è colui che è fuori dal sistema di potere terreno che scende dalla Gerusalemme celeste nella depressione di Gerico, le cui mura caddero al suono delle trombe in un agire liturgico più forte delle strategie militari.
Il Prossimo dei malcapitati è Gesù! E all’albergatore sarà retribuito il lavoro al Suo ritorno. Il dottore della legge deve essere capace di riconoscersi amato da Dio prima di amare Dio, soccorso prima di soccorrere…
“Fare lo stesso” è riconoscersi bisognosi di salvezza. L’albergatore è colui che agisce in nome del Prossimo divino, in vista del Suo ritorno, conquistato da quel modo di agire che abbatte il sistema e rende persino i malviventi occasione di sperimentare la Grazia: beati gli afflitti perché saranno consolati.
Il sacerdote e il levita invece passano oltre… non hanno bisogno di immedesimarsi nella nuova ed eterna alleanza. Restano nel sistema. Cioè nei regni di questo mondo, privi eternità.
Su questo punto 'fondamentale ' bisogna dar battaglia. Aver messo sotto i piedi Gesù Cristo e Maria Santissima non sarà senza gravi conseguenze per tutta l'umanità. La signora tinta di giallo, di cui sopra, ha proprio e profondamente sfiancato. Adesso non ricordo se fosse una canzone o un'operetta o un'opera dove una donna veniva detta 'vipera', nome che calza benissimo nel nostro caso che meglio non si potrebbe.
RispondiEliminaTorno sull'aberrante notizia della deriva totalitaria in atto in Germania, dove, se diventerà legge regionale nella Renania Palatinato, i cittadini saranno esclusi, ancorché avessero avuto la tessera di AFD nel passato (e non più adesso), da incarichi pubblici (quindi, se assunti e in funzione, saranno licenziati). E' di una gravità senza precedenti, degna del modello totalitario cinese, forse. C'è un articolo oggi di Stefano Magni su NBQ. Ovviamente, la conclusione che si può trarre è che la sinistra perde il pelo, ma non il vizio. E comunque l'iniziativa è da seguire attentamente per i risvolti inquietanti. Ormai è evidente che il nemico lo abbiamo in casa e non è Putin.
RispondiEliminaCome possono coesistere in un cuore, nella mente e nell' anima Cristo, Maria SS.ma e Satana,? ...impossibile, o si è di qua o si è di là dalla barricata, la vita è una milizia, checché ne dicano quegli sciocchi dei preti modernisti (e ovviamente vescovi, cardinali e pure papi, dal 1958 in poi). Finora la UE ha dato ampie prove di seguire l' agenda mondialista, massonica, satanista fin nelle midolla ( basti pensare alla loro tanto auspicata depopulation, altrimenti definita genocidio, sterminio di gran parte dell'umanità, sterilizzazione planetaria)
RispondiEliminaDell'intento di Arsene Heitz non si cura nessuno...'un segno grandioso apparve nel cielo: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e, sul capo, una corona di dodici stelle.' Noto anche che al momento la mezzaluna sotto i suoi piedi è ben al di là da venire visto che ne è stato riempito a più non posso il continente/casbah e non accenna a diminuire a forza di invasioni quotidiane
RispondiEliminaGli Etiopi in Russia. La cronaca del monaco Nestore narra che il Granduca Vladimiro, rendendosi conto che il paganesimo ancestrale dei suoi avi Slavi non era la vera religione, convintosi che DIO è Uno, mandò degli ambasciatori per raccogliere, tra tutte le genti monoteiste, notizie da cui giudicare quale fosse la vera fede.
RispondiEliminaCi riferisce il monaco Nestore che i legati, al ritorno, riferirono al Granduca: "Le cerimonie degli islamici, non le abbiamo capite. Quelle degli Ebrei, ci hanno fatto rabbrividire. Quelle dei Latini, ci hanno lasciato indifferenti. A Costantinopoli, dove professano la fede in cui credeva tua nonna Olga, ci è parso di stare già in Cielo."
Per tale motivo il Granduca scelse di battezzarsi, e con lui la maggior parte del suo popolo ed in particolare della nobiltà, nella fede dei Bizantini. Certo che, gli Ortodossi "vinsero facile". Le cerimonie islamiche, chissà, forse le videro presso qualche tribù Turca o Bulgara. Quelle latine, magari in qualche cittadina polacca o tedesca. Gli Ebrei presso il regno Cazaro, già in decadenza, erano per tanti motivi da reputarsi "fuori gioco" (vedere l'ultima opera di Solgenitsin: "Ebrei e Russi", Edizione italiana a cura del centro librario "Controcorrente" Via Carlo de Cesare, 111, Napoli). Forse se le cerimonie islamiche le avessero viste a Bagdad o a La Mecca, e quelle Cattoliche a Roma, il confronto sarebbe stato più bilanciato.
Ma se i messi si fossero spinti più lontano? Se fossero giunti ad Axum? O, quanto meno, se avessero visitato il convento copto che, già allora, esisteva a Gerusalemme? Se davvero si fossero convinti che gli Etiopi posseggono l'Arca dell'Alleanza (il culto delle riproduzioni di tale Arca è consentito e diffuso non solo presso la Chiesa Copta Etiope monofista, ma anche tra i Cattolici, tanto di rito copto, quanto di rito greco o latino)? Magari si sarebbero convertiti non al monofisismo ma al Cattolicesimo, appunto, nel rito copto-etiope. Prelati africani che visitano la Russia?
Alla s. Nel corso del XIX Secolo i Russi cercarono di stringere legami con l'Etiopia. Alcune curiose coincidenze, tipo il fatto che la Città Santa dell'Etiopia, si chiama AXUM, che sia graficamente che foneticamente può sembrare una sorta di anagramma di Mosca (Maskua = Aaksum), spinsero ad ipotizzare chissà quali legami ancestrali e fornirono il pretesto per un esperimento di "ecumenismo" ante litteram, in funzione anti-Romana (proprio in quel periodo, il Cardinale Massaia stava operando alla grande in Africa, tra l'altro aveva cominciato a consacrare i primi vescovi della Chiesa Copta Etiope Unita a Roma). In concreto, la Chiesa Etiope si trovava in una situazione canonicamente curiosa. Si dovranno attendere i tempi di Hailè Selassè per potere ottenere dalla Chiesa Copta di Alessandria d'Egitto l'istituzione di una vera e propria gerarchia indigena. Per secoli e secoli, per tutta l'Etiopia cristiana c'era stato sempre e solo, uno, raramente due, rarisssimamente tre vescovi. E sempre e solo Egiziani, quando non addirittura Palestinesi o, qualche volta, perfino Greci. I Russi si offrirono per consacrare vescovi dei chierici Etiopi. Approfondendo meglio le teologie reciproche, tuttavia, gli Etiopi si resero conto che i Russi non erano monofisiti come loro, ma Efesino-Calcedonesi, tale e quale i Romani (salvo il "Filioque"). Il Patriarca Copto di Alessandria, spaventato da tante manovre, consacrò vescovo un diacono Etiope, primo Etiope monofisita a diventare vescovo da secoli. Gli ortodossi russi si fecero da parte e, paradossalmente, i rapporti tra le due Chiese ripresero solo ai tempi di Menghistu.
RispondiElimina.
Santo Rosario in diretta 15/07/2025
RispondiEliminastreaming alle Ore 12:00 con la guida
delle suore FFII della Radio Buon Consiglio
https://www.youtube.com/watch?v=w0nwUAT_THM
Ave Maria!
Un grande Mons. Viganò sullo scandaloso endorsement vaticano alla frode climatica e al Great Reset, andate a leggerlo sul suo sito Exsurge Domine.
RispondiEliminaMi pongo e vi pongo una domanda: ma il nuovo pontefice è più vicino alle idee di Trump o a quelle di Ursula?
Caro amico Aninimo 15:32, temo purtroppo per noi che sia sulla stessa lunghezza d'onda della Ursula, e quindi del Club di Davos, del WEF e di tutti quei signori che vogliono ridurci in miseria, di numero (depopulation), schiavizzarci, rinchiuderci nelle loro diaboliche città dei 15 minuti e controllarci a vista, con il bastone e la carota rappresentati dalla moneta virtuale che sostituirà il circolante. Come ha detto mons. Viganò "è cambiato il venditore, ma il prodotto è rimasto lo stesso", una bufala, un cumulo di menzogne, propalate spudoratamente per imbrogliare il gregge, che dà fiducia a chi fiducia non ne merita alcuna...
Eliminahttps://www.aldomariavalli.it/2025/07/14/monsignor-vigano-sullendorsement-vaticano-alla-frode-climatica-dellagenda-2030/ : in un mondo dove tutte le autorità e i mezzi d'informazione diffondono menzogne, incluse quelle ecclesiastiche, una sola voce si leva, alta e coraggiosa, a smascherare i bugiardi e a proclamare la Verità, non solo religiosa, ma anche civile, scientifica, sociale, volta alla protezione del gregge di Cristo e dell'intera umanità. Dio salvi e conservi mons. Viganò
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