Per far crescere il tasso di natalità,
dobbiamo guardare a soluzioni spirituali
I tassi di natalità sono in calo ovunque. La maggior parte degli analisti cita cause materiali per la mancanza di bambini. Le difficoltà economiche, l'insufficienza dei servizi di assistenza all'infanzia e l'incertezza politica sono tutte citate come ragioni per cui le persone non vogliono avere figli.
Chi ha una mentalità materialista non riesce a concepire altre ragioni. Pertanto, propone maggiori sussidi governativi, agevolazioni fiscali e programmi di sostegno all'infanzia nella speranza di invertire la tendenza. Sebbene tali programmi possano aumentare leggermente i tassi di natalità , di solito non hanno il necessario impatto per evitare il collasso demografico. Inoltre, sono programmi estremamente costosi.
Purtroppo, nessuno vuole prendere in considerazione le ragioni o le soluzioni spirituali che potrebbero contribuire ad aumentare il tasso di natalità.
Alcuni analisti ammettono che la religione è un fattore che contribuisce all'aumento dei tassi di natalità. I fatti dimostrano molto chiaramente che più una società è secolarizzata, più basso è il tasso di natalità. Sta emergendo un numero crescente di prove che non lasciano dubbi sul fatto che quelli che frequentano regolarmente la Chiesa, in particolare i cattolici, hanno più figli.
Tuttavia, gli analisti laici che ammettono questi fatti insistono nel vederli attraverso il prisma materialista. Concludono che le parrocchie e le comunità religiose della Chiesa forniscono alle famiglie i beni materiali che mancano. Le parrocchie sono ridotte a reti di sicurezza e di sostegno che rendono più facile per i genitori far fronte a un numero maggiore di figli.
In altre parole, la Chiesa fa ciò che dovrebbe fare il governo, e lo fa a basso costo.
La Chiesa cattolica, ad esempio, forniva suore che gestivano scuole e ospedali. L'economista della famiglia Kasey Backles ha dichiarato alla rivista Newsweek che «quando il numero delle suore diminuì drasticamente in Europa nella seconda metà del XX secolo, scomparvero gli ospedali, le scuole e i servizi di sostegno alle famiglie che quelle suore fornivano e ciò portò a un forte calo della fertilità tra i cattolici europei».
Si tratta di una prospettiva materialista che riconosce anche i benefici sociali della religione come fattore di aumento della fertilità tra i fedeli. Il demografo Lyman Stone, direttore dell' Institute of Family Studies’s Pronatalism Initiative, ha affermato che "la comunità religiosa è molto utile per i genitori, poiché riduce il peso della genitorialità, fornisce modelli di riferimento di famiglie numerose e aiuta i genitori a scambiarsi idee e pratiche".
Cioè, per gli analisti materialisti, la soluzione sta nella creazione di "ambienti favorevoli" in cui le persone si sentano sicure nell'avere figli. Si tratta dunque più di sicurezza finanziaria che di amore genitoriale.
Ma nessuno vuole considerare che le considerazioni spirituali potrebbero essere l'unico modo per aumentare la fertilità e i tassi di natalità. Crescere un figlio è sempre stato costoso e lo sta diventando sempre di più. Tuttavia, la genitorialità non è mai una decisione puramente finanziaria.
L’incentivo che la Chiesa cattolica ha sempre fornito ad avere figli supera di gran lunga qualsiasi cosa possa proporre il materialismo moderno. La Chiesa sostiene che ogni bambino ha un'anima con un destino eterno. Ogni essere umano è creato a immagine e somiglianza di Dio. Ogni bambino esiste per conoscere, amare e servire Dio in questa vita ed essere felice con Lui nella prossima.
I genitori che amano Dio comprendono che i loro figli possono rendere gloria a Dio se cresciuti bene. Per questo motivo, si sforzano di avere molti figli e di dare un senso e uno scopo a coloro che sono affidati alle loro cure. Confidano nella Provvidenza di Dio per provvedere alla famiglia. Il loro obiettivo non è solo quello di provvedere ai loro bisogni materiali, ma anche di aiutare i loro figli e se stessi nella santificazione. La meta finale è il paradiso, non la terra.
Per questo motivo, la Chiesa fornisce quelle magnifiche risorse materiali ammirate da studiosi laici della famiglia, come quelli citati. Le sue reti di sicurezza e le sue strutture sono orientate al raggiungimento dell’obiettivo spirituale di dare gloria a Dio. Essa fornisce modelli di riferimento nei santi. Tutto questo avviene in un'atmosfera di carità in cui tutti danno liberamente per ottenere l’obiettivo comune. Sappiamo che in un'atmosfera del genere, tutto diventa possibile.
La Chiesa ha sempre valorizzato i bambini perché è sollecita per le loro anime. Le culture pagane (come la società postmoderna) non credono nelle anime e non danno alcun valore ai bambini, promuovendo così l’aborto e l'infanticidio.
Per aumentare il tasso di natalità, la soluzione è guardare verso l'alto, verso queste verità spirituali. Allora le persone supereranno gli ostacoli che fanno diminuire il tasso di natalità.
John Horvat
I bambini vanno anche educati. Chi li educa oggi?
RispondiEliminaMentre in Italia manifestano e distruggono stazioni per i teatranti della Flotilla, nella Francia di Macron scioperano per le misure del governo e all'estero non mostrano interesse.
RispondiEliminaI giovani tra i propal italiani che manifestato si stanno scavando la fossa.
Sono troppo stolti ed ignoranti per capire che la cultura giudaico-cristiana a fondamento della dichiarazione universale dei diritti dell'uomo diventerà presto minoritaria anche in Europa e loro tra 50 anni dovranno vedersela con orde di islamici intolleranti e tagliagole che detestano gli occidentali.
Quarant’anni fa abbiamo scelto io e mia moglie di mettere al mondo due creature. Sono nate 2 splendide figliole, oggi mamme. Per offrir loro il meglio sempre e una istruzione adeguata, sono due ingegneri, ci sono volute risorse serie e non chiacchiere. Oggi sono due manager di alto livello e vivono in Francia, scelta purtroppo obbligata per non essere considerate e retribuite come due semplici pizzaiole. Dovessimo scegliere oggi se mettere al mondo delle creature vivremmo grossi dubbi, considerando il mondo che si prospetta e non sarebbero certo gli eventuali aiuti a facilitare la scelta. I nipoti sono due e credo che tali rimarranno proprio per le stesse considerazioni.
RispondiEliminaLei e sua moglie avete fatto una scelta, legittima e rispettabile ma è la vostra. A me invece l'aspetto economico a me non è mai passato per la testa. Certo, se ogni figlio deve avere un iPhone ultimo modello, scarpe nuove e vestiti nuovi di marca, connessione internet, posto fisso e mantenimento fino ai 30 anni allora è ovvio che crolla tutto. La nostra società, prima di morire, si è semplicemente "seduta", e ciò è generato dalla mancanza di una prospettiva spirituale. Su un mero orizzonte terreno si vede solo una cosa: una ricerca del proprio piacere (in senso anche lato) che è inevitabilmente costoso e i figli sono quindi una distrazione di risorse (fisiche, economiche, psicologiche, etc...). I figli sono di Dio, e sono frecce scagliate nel futuro, un futuro che non ci appartiene (parafrasando molto liberamente Gibran) e che però mi lascia un brivido ogni volta che lo scorgo. Un brivido positivo, un tremore non di paura ma più simile a quello del suddito davanti al Re.
EliminaSommessamente mi chiedo: ma cosa vuol dire "il meglio"? Avrebbe fallito come genitore, se le sue figlie fossero diventate (come lei scrive) pizzaiole invece di manager di alto livello? L'articolo qui postato esprime un punto di vista autenticamente cattolico.
EliminaRoberto
"Abbiamo scelto io e mia moglie..." di farne due.
EliminaQui sta l'errore. Questo ragionamento, tipico delle coppie anche cattoliche ahimè, fa a pugni con le promesse matrimoniali, dove gli sposi promettono di essere aperti alla vita e a tutti i figli che il Signore vorrà concedere loro. Cosa alternativa è chiaramente la decisione degli sposi di concedere loro al Signore di creare uno, due, massimo tre figli (Bergoglione docet) e per di più credendosi generosi e nel giusto.
Sono tutte credenze false e peccaminose, molto spesso incoraggiate da un clero ipocrita, che quando tiene l'obbligatorio corso prematrimoniale afferma la dottrina (e i fidanzati promessi sposi tutti zitti), mentre poi in confessionale dà indicazioni eretiche, da morale di situazione, che avvallano il ricorso ai metodi anticoncezionali i piu vari fino all'aborto (Sic), oppure inversamente la fecondazione artificiale (che implica l'aborto degli embrioni prodotti in eccesso, oltre che altre aberrazioni).
Questo clero che non crede più alla dottrina dovrebbe correggersi, o almeno auto-spretarsi. Se non lo fa, lo scandalo che sparge a piene mani sarà un fardello molto pesante da portare quando si presenterà a NSGC.
Anonimo delle 22:59. Sommessamente le rispondo. Dare sempre il meglio voleva dire aver fatto tutto il possibile per rendere loro la vita migliore, per assecondare i loro propositi anche a costo di sacrifici da parte nostra, che nell’arco di trent’anni non sono stati pochi. Non avremmo certo fallito se diventare pizzaiole fosse stata una loro scelta, ma chi studia sacrificandosi per raggiungere un traguardo definito poi non può non essere valutato di conseguenza.
Eliminaa giudaico-cristiana? Contraddizione IN TERMINI! LE Somiglianze tra islam e giudaismo sono ben maggiori delle differenze. Storicamente i. e g. hanno fatto spesso causa comune contro i Cristiani .
RispondiEliminaFaccio presente che Padre Pio insegnava che Dio ha STABILITO " QUANTI" figli donare ad ogni coppia. E aggiungeva che i genitori che si presenteranno di fronte a Dio con un numero di figli inferiore a quello stabilito, si troveranno in forte imbarazzo e ne dovranno rendere conto. Padre Barrielle (di S. & Venerabile Memoria), prima di essere (contiua)
EliminaTutta questa insistenza sulla quantità non deve farci dimenticare l'importanza della qualità dell'essere umano. Mi sembra che i commenti dei due anonimi delle 14:26 e 14:29 centrino il problema.
RispondiElimina¥¥¥
Come se la quantità fosse in contrasto alla qualità. Se fosse così, allora i migliori figli dovrebbero essere i figli unici. Sommessamente mi permetto di dire che probabilmente per tirar su bene i figli, aiuta molto averne tanti.
EliminaRoberto
"Le culture pagane (come la nostra attuale)non credono nelle anime e promuovono l'aborto e l'infanticidio" scrive l'autore dell'articolo in chiusura.
RispondiEliminaUn'affermazione così radicale è storicamente inaccettabile. Le "culture pagane", come quelle dei greci e dei romani, credevano nell'esistenza dell'anima, anche se in modo ancora un po' confuso.
E promuovevano le famiglie prolifiche, almeno in Italia. Presso gli italici c'era già allora il culto della famiglia, romani compresi. Per una matrona, in epoca repubblicana, fare dai sei agli otto o nove figli era abbastanza normale. L'aborto e l'infanticidio cominciarono a diffondersi con la decadenza dei valori, provocata dalle guerre civili e dal diffondersi di una mentalità cosmopolita ed edonistica nella classe dirigente, sempre più lontana dai valori italici tradizionali.
Quando si parla di un periodo storico bisogna distinguere tra ascesa e decadenza, se ci sono state.
Non sembra inoltre che il prevalere del cristianesimo abbia portato al prevalere delle famiglie numerose. Ma nel IV e V secolo molte matrone dell'aristocrazia, convertitesi, preferivano darsi alla vita monastica, mettendo a disposizione della Chiesa i loro grandi (ereditati) patrimoni immobiliari, diventando così un esempio per molti altri (servi, schiavi, famigli, parenti etc). C'era la convinzione (errata) che la fine del mondo fosse ormai prossima, invece prevalsero i barbari germani e cominciariono a perseguitare i "romani" per fare spazio alle loro tribù. Il fratello di Odoacre, il regolo germanico che depose l'ultimo imperatore d'Occidente con un colpo di Stato militare, nel 476, occupò con altrettante milizie il Norico, regione tra le Alpi e il Danubio, appartenente all'impero da alcuni secoli : è rimasta una sua lettera ad Odoacre nella quale gli annuncia l'intenzione di cacciare tutti i "romani" dal Norico per fare spazio ai suoi germani.
Parte notevole dell'aristocrazia dell'impero si era distaccata dallo Stato e dalla società, vittima di una fasulla attesa messianica.
Per riportare in alto le nascite, bisognerebbe oggi cominciare con il ripulire l'ambiente fetido e torbido delle nostre società, compito della politica e dello Stato: chiudere tutti i siti porno; ristabilire che l'aborto è un crimine; smettere di foraggiare riccamente le madri singole; abolire la c.d. famiglia gay, etc.
Ma le forze politiche che potrebbero fare queste cose sono del tutto minoritarie, tale è l'obnubilamento delle menti, mentre la gerarchia cattolica appare ormai complice della rivoluzione sessuale.
Il futuro rimane pertanto estremamente cupo.
Historicus
La politica dovrebbe fare certamente il suo mestiere. Però in una società "democratica" i politici sono espressione della massa e la riflettono pedissequamente. Non possiamo dunque aspettarci politici che siano migliori e più morali o più cattolici dell'uomo della strada.
EliminaLa soluzione sarebbe che la Chiesa uno ritorni a credere nelle dottrine che ancora ufficialmente in teoria afferma; due, che ritorni a credere nella missione affidatale da Cristo di convertire il mondo.
Le leggi cambierebbero di conseguenza.
Vero, ma dobbiamo anche fare smettere di lavorare la domenica
RispondiEliminaIl problema è eminentemente educativo e spirituale.
RispondiEliminaIn Italia nel 1950 c'erano circa 46 milioni di abitanti, quindi molti meno di adesso, ed erano molto più cattolici di quelli attuali. Peraltro, con la vorticosa robotizzazione in atto tante "risorse" nel prossimo futuro saranno a spasso. Motivo in più per frenare le politiche immigrazioniste.
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Sia lodato Gesu' Cristo!
RispondiEliminaCari amici, stasera il primo appuntamento con il Rosario in
diretta dalla nostra Cappellina alle ore 21:00 sul canale youtube.
Durante il mese di Ottobre ogni Lunedì, Mercoledì e Venerdì,
in diretta dalla nostra Cappella in Roma verra' recitata la
terza parte del Santo Rosario alle ore 21:00.
Ogni Sabato, sempre alle ore 21:00 e sempre in diretta dalla
nostra Cappella, vi sara' un fervorino mariano seguito dalla
Benedizione Eucaristica con la Sacra Pisside.
https://youtube.com/live/QQzeudMeK4g
Ave Maria!
Ricevo e trasmetto da Don Alexandre dell'
Istituto Buon Pastore - Casa San Clemente -
Indirizzo: Via delle Fornaci, 203, 00165 Roma
Una volta nei tempi passati ( quando si andava in chiesa la domenica ...) gli anziani vivevano con i figli sposati e venivano da loro accuditi. A loro volta i nonni cotribuivano ad accudire i nipotini ed inoltre contribuivano con la loro pensione alle spese della famiglia . Certamente per fare questo ci vuole un alloggio a misura , e a questo ci dovrebbe pensare lo stato: invece di costruire case popolari con mini alloggi dovrebbe provvedere in tal senso. Se consideriamo i benefici futuri come la riduzione della spesa pubblica come asili nido e assistenza anziani, ci guadagnerebbe la società intera , che potrebbe così fornire un congruo assegno familiare a chi si occupa di bimbi e anziani. Affinchè la nazione italiana non scompaia a causa della de-natalità occorerebbe che ogni coppia mettese al mondo almeno tre figli.
RispondiEliminaIn Italia abbiamo un numero altissimo di borghi abbandonati, boschi e valli infiniti per non dire delle coste, tutto questo ben di Dio in parte è stato tramutato in parchi, alberghi, pensioni, b&b con l'occhio al turismo ed ora alle pale eoliche e/o ai pannelli solari. In questa scia al passo dei tempi, si trova una controtendenza minoritaria di giovani anche con bambini piccoli che tornano alla terra, ai vecchi mestieri, al vecchio modo di occuparsi di sé stessi e della natura intorno senza tanta tecnologia. Ogni lavoro ben fatto ha dignità, non esiste la graduatoria tra il dottore e il pizzaiolo. Questi sono nostri pregiudizi che proiettiamo sui giovani. Stiamo perdendo il saper fare nel quale eravamo maestri. Abbiamo un intero territorio che chiede di essere curato dalle mani esperte dell'uomo. È chiaro che tutti questi uomini e donne, che stanno tornando al piccolo e manuale, hanno sperimentato sulla loro pelle il vuoto cittadino al passo dei tempi. Cosa possiamo fare per incrementare questa controtendenza ? Basta non fare, entro la propria coscienza, una scaletta tra lavori degni e altri non.
RispondiEliminaMa perché le ragazze devono oggi studiare per diventare ingegneri, medici, avvocati, soldati etc come se fossero ragazzi? Una delle radici della denatalità è qui : nel fatto che le donne oggi vogliono ragionare come se fossero uomini. Quindi, al primo posto la laurea, un lavoro ben retribuito, il benessere individuale, lo sport etc. La costruzione della famiglia è un optional, lasciato alle circostanze. Un individualismo edonistico pervade le donne di oggi, infettate mortalmente dalla subcultura femminista, che le ha convinte di essere migliori dell'uomo e di dover pertanto governare il mondo. E quando sentono anche loro un bisogno fisico di un certo tipo, insomma il desiderio del sesso, ci sono i fine settimana, consumati con tizio o con caio, garantiti al solo piacere sensuale grazie alla "pillola".
RispondiEliminaChe vita è questa? È forse una vita degna di esser vissuta?
La globalizzazione odierna distrugge le nazioni in vari modi. La denatalità si vede anche nel fatto che tante persone preparate, di ambo i sessi, finiscono con il trasferirsi all'estero e rimanervi per sempre. Il motivo è soprattutto economico: si tratta di avidità, per chiamare le cose con il loro nome. All'estero guadagnano di più, anche se magari la vita costa di più.
Abolire il sistema Erasmus e impedire ai giovani laureati di trasferirsi all'estero, dove che sia.
Ma la testa delle donne attuali, chi la "abolisce"? Chi le guarisce dai "dogmi" del femminismo?
Ci servono donne ingegneri, medico, avvocato, magistrato, soldatesse etc? No, che non ci servono.
Ci servono vere madri di famiglie, donne che sappiano di nuovo fare le donne cioè essere valide mogli e madri, nel senso completo del termine.
Dobbiamo anche ricostituire l'artigianato e la classe operaia e contadina, ben vengano le famiglie intese a far rivivere i nostri tanti borghi abbandonati, famiglie nelle quali la madre svolge sicuramente un ruolo centrale.
Ma quest'opera di "ricostruzione" in primo luogo morale oggi, deve esser chiaro, avrà contro anche la presente Gerarchia cattolica, per i motivi noti a tutti e che non occorre riperere qui.
Tanto meglio. L' importante è che Dio sia con noi.
ar
Il defunto Mons. Williamson (Dio l'abbia in Gloria!) era rimasto l'unico che ricordava pubblicamente quella verità lapallissiana, già notata dai Padri Latini del Mos Majorum : "Donna che lavora (sorvoliamo sul fatto che non è libera di lavorare, come le fanno credere, ma che è OBBLIGATA a lavorare dalla necessità dei soldi che non bastano mai) = CULLE VUOTE . Oggi la ragazza che alla domanda cosa vuoi fare nella vita, risponda "La moglie e la madre", si sente una via di mezzo tra un'aspirante prostituta e la scema del villaggio.
EliminaAnonimo 9:12
EliminaCondivido il suo commento. E mi sovviene l'epiaffio della lapide di mia madre, il quale recita: "donna di elette virtù sposa e madre esemplare". Tale era.
Continua da "Padre Barrielle. Prima di diventare il direttore spirituale di Econ, era stato Cappellano Militare durante le guerre mondiali e parroco in un quartiere popolare di MARSIGLIA. Uno dei suoi parrocchiani, era un povero operaio di panetteria, con già cinque figli (numero, per la Francia degli anni '50 già ragguardevole) . Con questa famiglia, aveva difficoltà a mettere assieme pranzo e cena per tutti lo stesso giorno e non ne voleva altri. Padre Barrielle gli vietò IN MODO CATEGORICO di ricorre a qualsiasi metodo di limitazione delle nascite, fosse anche non l'astinenza Periodica ma quella assoluta, ovvero la mera fine dei rapporti sessuali . Risultato? Con cinque figli faceva la fame. Con TREDICI (13) ERA IL SUO PARROCCHIANO PIù FACOLTOSO. Aveva rilevato il forno dove era stato operaio e aveva l'appalto con ristoranti ed enti pubblici.
RispondiElimina"Padre Barrielle. Prima di diventare il direttore spirituale di Econ, era stato Cappellano Militare durante le guerre mondiali e parroco in un quartiere popolare di MARSIGLIA. Uno dei suoi parrocchiani, era un povero operaio di panetteria, con già cinque figli (numero, per la Francia degli anni '50 già ragguardevole). Per il mondo di oggi, sarebbe stato considerato un record. Forse fior di preti gli avrebbero consigliato di NON averne altri.
EliminaPerò bisogna anche dire che spesso sulla donna c'è una grande pressione sociale per mandarla a lavorare fuori casa, non ultimo il marito stesso, genitori e suoceri, parenti ed amici. E di contro, se rimane a casa, fatica a capire come fare e cosa fare perché non è cresciuta con l'esempio della madre delle zie casalinghe e ormai anche le nonne hanno lavorato fuori casa. Ricordo un viaggio in metropolitana, ora di punta serale del ritorno a casa, due uomini giovani colleghi erano davanti a me e parlavano come fossero soli, uno dei due si era sposato da poco e l'altro chiese dove lavorasse sua moglie, a questo punto l'interrogato rispose pacatamente e con profonda convinzione che avevano deciso che lei, sua moglie, restasse a casa, a questo punto il brusio intorno cominciò ad affievolirsi e le orecchie si rizzarono, mentre il giovane marito iniziò a
RispondiEliminaspiegare entusiasta tutte le ragioni della loro scelta, sottolineando che con la moglie a casa risparmiavano anche. A questo punto s'era fatto proprio silenzio intorno. Io dovevo scendere, ma quel tratto di metropolitana mi è rimasto nel cuore.