Condivido con voi questa notizia appena letta e tradotta da Le Forum Catholique. Mi meraviglio che qui in Italia la notizia non abbia fatto scalpore e nessuno ne abbia parlato, almeno così mi pare, se non TM News nell'agenzia di cui al link. Ho appena trovato da Google anche questa informazione: lo spettacolo sarà a Milano dal 24 al 28 gennaio 2012.... Siamo ancora in tempo per fare qualcosa o daranno degli integralisti anche a noi?
Potete vedere la scena incriminata.
"Le scene incriminate sono soprattutto quelle in cui alcuni ragazzi lanciano pietre e oggetti (che con grande probabilità rappresentano escrementi) sulla gigantografia del volto di Cristo, il Salvator Mundi di Antonello da Messina. L’opera teatrale mette in scena la storia di un figlio che si occupa di assistere pazientemente il padre incontinente, sotto lo sguardo del volto del Cristo. Castellucci s’interroga fin dove può andare l’amore e l’impegno di un uomo nei confronti di una persona cara che non controlla più il suo corpo e la cui umanità appare sfigurata."
Il dramma dell'uomo sfigurato dal dolore è innegabile, ma le domande ineludibili e le risposte che chi non ha fede tenta di darsi non giustificano l'oltraggio al volto di Cristo, che riguarda la sua Persona e non la sua 'figura' come improvvidamente detto da quei vescovi... I vescovi parlano di cristiani che si sentono 'denigrati'; ma il denigrato, anzi l'oltraggiato non è nostro Signore? Lascio le osservazioni alla discussione e vi invito a leggere con attenzione il resoconto e le osservazioni del Forumista francese.
"La Croix" sembra fare un resoconto abbastanza imparziale sui pareri diversi che manifestano i vescovi francesi riuniti a Lourdes - a proposito dello spettacolo di Castellucci - citando sullo stesso piano coloro, tra essi, che hanno una posizione cerchiobottista... e coloro che si espongono apertamente in prima persona. Il vero consenso al riguardo risiede nel fatto che - cito - "tutti i vescovi fanno la stessa constatazione: il cerchio dei cattolici esasperati oltrepassa quello dei gruppuscoli integristi ed attivisti". Eccone gli estratti principali:
"Riuniti a Lourdes per l'Assemblea plenaria d'autunno, i vescovi francesi in margine ai loro lavori hanno richiamato l'attualità. Essi prendono sul serio le manifestazioni di gruppi di giovani contro una rappresentazione teatrale data a Parigi. Mettono in guardia contro la « riposta aggressiva » utilizzata da certi cristiani quando si sentono denigrati. Senza pertanto accettare la banalizzazione degli attacchi contro la figura del Cristo.
A Lourdes, le manifestazioni di giovani a Parigi contro lo spettacolo Sul concetto del volto del figlio di Dio". i rischi di sconfinamento e di confusione nell'opinione pubblica con altre risposte violente in nome della religione, come l'attentato copntro i locali del settimanale satirico Charlie Hebdo , sono presi sul serio dai vescovi.
Il cardinal André Vingt-Trois, presidente della Conferenza, riconosce e si rammarica dei comportamenti eccessivi dei gruppi fanatici « siano essi musulmani, ebrei, cristiani»
« Gesù non ha sfoderato la spada », così ricorda Mons. Laurent Ulrich, arcivescovo di Lille .
Con l'imminente rappresentazione della pièce Golgota picnic e la ripresa del Vicario di Rolf Hochhuth (sul comportamento di Pio XII durante la Seconda Guerra mondiale), essi sanno che nelle prossime settimane il problema si porrà di nuovo. « Il rischio, è quello di farsi intrappolare in una risposta aggressiva », così s'nquieta Mons. Benoît Rivière, vescovo d’Autun.
« E' vero che talvolta siamo sommersi di attacchi », rincara la dose Mons. François Garnier, arcivescovo di Cambrai, che giudica la situazione paradossale : « Da un lato delle autorità favorevoli e disposte a collaborare con noi. Dall'altro, rigurgiti di anticlericalismo militante, ed un comportamento nei confronti della religione cattolica niente affatto normale. » E l'arcivescovo fa l'esempio di una cappella ospedaliera trasformata in luogo di culto interreligioso, nella quale i cattolici non hanno potuto mettere una croce, ma sui muri della quale è tracciata la direzione de La Mecca.
"La Croix" rimarca la collera dell'arcivescovo di Dijon, Mons. Roland Minnerath, il quale ritiene che è responsabilità del vescovo, come pastore, di tener conto dello smarrimento del popolo cattolico, « scioccato dalla violenza di alcune aggressioni contro i simboli del cristianesimo ».
Ma tutti i vescovi fanno la stessa constatazione : la cerchia di cattolici esasperati oltrepassa quella dei gruppuscoli estremisti ed attivisti. Per Mons. Éric de Moulins de Beaufort, si tratta spesso di «cattolici molto semplici, smarriti, perché ci si prende gioco di ciò a cui esso credono fermamente. ». Una novità che inquieta l'arcivescovo di Bordeaux, il cardinal Jean-Pierre Ricard : « E' sempre esistita una corrente di estrema destra cattolica e politica, dall'azione violenta. Ma oggi, le loro azioni sono legittimate e giustificate da cattolici disarcionati dalla secolarizzazione, e che hanno la percezione di essere disprezzati. »
Alcune osservazioni :
- Se, come ricorda Mr Ulrich, Gesù non ha sfoderato la spada... si può anche ricordare che Gesù Cristo ha saputo tirar fuori la frusta, cosa che non ha dovuto fare molto bene... Ciò detto, finora, mi pare che le manifestazioni consistano in messe di riparazione ed in gruppi di preghiera che recitano il rosario... Quanto a violenze, c'è di meglio! Dunque io non vedo ciò a cui si allude...
- Ignoravo totalmente che sta per esser replicato "il Vicario" che è un cumulo di menzogne sul Santo Padre Pio XII. Sono davvero scandalizzato e disgustato da questa gentaglia marxista... Ecco il mio sincero parere. Non mi auguro che una cosa: che sia un'associazione ebraica ad impegnarsi per farla vietare... E' proibito sognare?
- Mons. Vingt-Trois ed altri vedono l'estrema destra e attivisti integralisti dovunque. Ne hanno ancora paura ?.. Bene. Ma che aspettano loro, allora, per "darsi una mossa"? Che meditino su questa frase di Benedetto XVI:
«Il rinnovamento della Chiesa passa anche attraverso la testimonianza offerta dalla vita dei credenti... Desideriamo che questo Anno susciti in ogni credente l’aspirazione a confessare la fede in pienezza e con rinnovata convinzione, con fiducia e speranza... la fede implica una testimonianza ed un impegno pubblici. Il cristiano non può mai pensare che credere sia un fatto privato.[dal Motu proprio Porta Fidei, per l'indizione dell'Anno della Fede]
Maria Guarini
Io mi auuguro che le manifestazioni del dissenso dei cattolici dinnanzi a tante blasfeme provocazioni restino al livello di testimonianza e preghiera. E soprattutto i giovani, se verranno in qualche modo attaccati, non rispondano con la violenza ma con una resistenza forte e motivata.
RispondiEliminaQuanto all'atteggiamento dei vescovi non credo che ci sia da dir molto: son davvero vescovi?
l'unica violenza che risulta da parte dei ragazzi francesi, che i vescovi fanno passare come pericolosi aggressivi attivisti è stato il lancio di qualche fialetta puzzolente in sala e per questo sono stati arrestati..
RispondiEliminaHo seguito la vicenda passo dopo passo, il comportamento dei vescovi francesi, a parte qualche lodevole eccezione, è semplicemente vergognoso, mi è toccato di dover leggere anche commenti di sacerdoti che non trovano blasfemo quello spettacolo.
RispondiEliminaBisogna sapere che, passando da Avignone a Parigi, non è più della merda(scusatemi ma così è)che è gettata alla fine dello spettacolo sul dipinto del volto di Cristo ma della pittura...
I giovani, che non erano solo tradizionalisti, hanno manifestato pregando il rosario, alcuni,pochi, hanno esagerato e la polizia li ha imbarcati come se fossero dei delinquenti, ma sembra che alcuni poliziotti fossero molto a disagio nell`obbedire agli ordini.
Obbligati di uscire dal loro codardo silenzio il card. Vingt-Trois e i vescovi evidentemente sono stati incapaci di avere un linguaggio chiaro di condanna di quel genere di spettacolo blasfemo, di sostegno per quei cattolici che si sono mobilizzati, noooo, hanno dovuto distanziarsi e sottolineare che le reazioni andavano al dilà di quei gruppuscoli di integristi!
Ma che si vergognino, se quei giovani coraggiosi non si fossero mossi, quello spettacolo osceno e blasfemo si sarebe svolto nella quasi totale indifferenza e nel silenzio dei Pastori francesi.
Speriamo che qualcuno ne informi per tempo il card. Scola.
RispondiEliminaLe scene incriminate sono soprattutto quelle in cui alcuni ragazzi lanciano pietre e oggetti (che con grande probabilità rappresentano escrementi) sulla gigantografia del volto di Cristo, il Salvator Mundi di Antonello da Messina.
RispondiEliminaL’opera teatrale mette in scena la storia di un figlio che si occupa di assistere pazientemente il padre incontinente, sotto lo sguardo del volto del Cristo.
Castellucci s’interroga fin dove può andare l’amore e l’impegno di un uomo nei confronti di una persona cara che non controlla più il suo corpo e la cui umanità appare sfigurata.
Il dramma dell'uomo sfigurato dal dolore è innegabile, ma le domande ineludibili e le risposte che chi non ha fede tenta di darsi non giustificano l'oltraggio al volto di Cristo, che riguarda la sua Persona e non la sua 'figura' come improvvidamente detto da quei vsecovi...
C'è tanto fetore in certe prese di posizione o atteggiamenti di varie conferenze episcopali che una fialetta diventa olezzo di Chanel.
RispondiEliminaNe ha parlato anche Introvigne, su La Bussola Quotidiana: Bussolahttp://www.labussolaquotidiana.it/ita/articoli-castellucci-a-parigila-battaglia-del-teatro-3538.htm
RispondiEliminaE, purtroppo, ha assunto anche lui una posizione "cerchiobottista", condannando duramente i coraggiosi giovani, cattolici e nazionalisti, che hanno manifestato, con condivisibile energia, contro lo spettacolo blasfemo. Introvigne assume sempre più spesso posizioni decisamente incomprensibili e ben lontane da quelle originarie sue e dell'associazione che rappresenta. Perché?
Caro Silente,
RispondiEliminaIntrovigne mi pare che abbia scelto, per ragioni che non conosco, di essere nel campo degli "allineati", cioè dei conservatori dello status quo.
Non lo considero a suo merito, perché non va d'accordo con la verità dei fatti e di tutto quello che è sotto i nostri occhi e che, purtroppo, ci viene incontro ogni giorno. Mentre lui, per ogni situazione, non fa altro che darci una versione addomesticata.
Mi fa doppiamente piacere aver dato la mia versione, che non avrà forse molto scalpore, ma qualcuno che ama la verità lo raggiungerà in ogni modo. E spero tanto che sia ripresa con la risonanza che merita, per l'amore e il rispetto per nostro Signore.
Ho notato che un lettore nomina il card. Scola. Almeno potremmo informare lui, intanto, per la rappresentazione di Milano!
Ormai Introvigne non riserva sorprese.
RispondiEliminaSolo per stomaci forti, se poi mic vuole censurarli...
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=P2KHuh9bulo&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=7PJMShLxkYA&feature=related
Ebbene, l`arcivescovo di Rennes considera quello spettacolo ignobile, una catechesi!
Perché censurarli, cara Luisa?
RispondiEliminaDobbiamo pur renderci conto di ciò di cui stiamo parlando.
Proprio per capire di più mi sono vista la scena disponibile nella pagina di uno dei link che ho inserito e sono rimasta oltre che addolorata, sconvolta nel vedere che chi lanciava le lordure o qualunque altra cosa fosse sul volto del Signore erano ragazzi!
Il signor Introvigne da una versione faziosa, parziale e anche inesatta.
RispondiEliminaNon è affatto vero che fossero solo gruppetti lefebvriani a manifestare,e anche se così fosse stato tanto di cappello, a loro si sono uniti non solo cattolici detti "tradizionalisti" ma anche delle parrocchie vicine, ma si preferisce parlare dei musulmani, fa più "in", chi ha manifestato in modo un pò esagerato sono solo pochissimi giovani, tutti gli altri hanno manifestato pregando, e si sa che manifestare pregando il Rosario, è un atto sovversivo da condannare!
ma insomma, ditemi, che cosa c'è di male ad oltraggiare Gesù Cristo ?
RispondiEliminapensate piuttosto ai problemi della fame nel mondo, ai disoccupati, cassintegrati ecc...
teniamo presente che:
il peccato è un'invenzione dei preti, Dio non si offenderà per così poco; l'inferno non ci riguarda, viviamo l'oggi, alla fine ci vuol ben altro per dannarsi; Gesù è tanto buono che perdona tutti prima ancora che lo offendano....
e comunque mettiamoci bene in testa che il male non esiste, ma è una diversa forma di bene, dunque questi lanci di oggetti contro quell'immagine sono una DIVERSA forma di onorare Gesù Cristo.
In nome dell'arte tutto è permesso.
Tutte le VIE sono buone per arrivare alla verità, tutte le maniere di porsi verso Dio sono DIVERSE VIE per onorarlo. (Assisi docet).
Stando nelle vie considerate di peccato (da qualche retrogrado), piano piano, CAMMINANDO CAMMINDANO, su diversi cammini si arriverà alla santità: il male minore è una via al bene, strada facendo.....
Questo che vediamo è ancora il male minore, dopo la statua frantumata e calpestata della Madonna, il peggio deve ancora venire.
Rallegriamoci del male minore.
e poi: satana non esiste, va tutto bene, Dio è sempre contento degli uomini, perchè sono tutti ragazzi, anche gli adulti, anche i pastori....non torniamo alle storie vecchie e consunte del peccato, sacrilegio ecc....cose superate; meglio di così poverini costoro non sanno fare, bisogna compatire tutti, la carità vuol dire lasciare che TUTTO vada come va, NON CI AGITIAMO, non gridiamo all'abominio, se no diamo un'immagine cattiva dei cattolici, troppo severa e legata al sacro, essagitata per un nonnulla.....troppo idolatra delle immagini e della devozione ANTICA....
Dio non castigherà mai nessuno, Lui è troppo buono per farlo,
e tutto va bene....
vedrete, tutto andrà sempre meglio, con le diverse forme di bene, che una volta erano chiamate MALE.
bisogna rispettare tutto e tutti, tutti i propagatori di male e menzogna, tutti i servi di satana, ma giammai Nostro Signore.
Impero del relativismo, consacrato da Assisi3, dove il PECCATO è stato considerato inesistente.
Impero del relativismo, consacrato da Assisi3, dove il PECCATO è stato considerato inesistente.
RispondiEliminaAutosufficienza, deresponsabilizzazione, indifferenza sono le costanti che entrano in campo per chi si sottrae a Progetto di Dio.
Questa denuncia serve proprio e rompere il muro dell'indifferenza e della banalizzazione delle cose sacre.
Sì, grazie all`adattamento della Chiesa "postconciliare"che ha scelto di camminare, con un passo allegro e danzante e dialogante, a braccetto con il mondo, ci troviamo con i risultati devastanti prodotti anche da un linguaggio ambiguo, ammiccante, banalizzante, che ha provocato una diluzione progressiva e costante delle verità di fede, un`ignoranza e una deresponsabilizzazione dei cattolici.
RispondiEliminaCattolici che possono restare senza reagire, indifferenti, anche quando è la Fede cattolica, Nostro Signore o la Madonna ad essere calpestati e offesi.
Quando si vuole piacere al mondo, o non dispiacere al mondo, si arriva anche ad essere incapaci di difendere la propria fede, capaci di guardare con indifferenza spettacoli o "opere d`arte" blasfemi come un Crocefisso immerso nell`urina dell"artista", La Santa Cena trasformata in orgia omosessuale, il Golgota trasformato in luogo di picnic, il Volto di Cristo coperto di escrementi.
E sono i piccoli a reagire, i piccoli che non ne possono più di essere offesi nella loro fede, ma questi piccoli sentono l`appoggio dei loro Pastori, si sentono legittimati, incoraggiati nelle loro iniziative?
Ebbene, purtroppo, no, salvo lodevoli eccezioni,si confrontano ad un muro fatto di compromessi, di prudenza che è spesso codardia, di paura e anche di rimproveri se non rigetto.
Sì, PAURA, paura di dispiacere al mondo, paura di essere giudicati retrogradi, integralisti, fondamentalisti da quel mondo che ha gettato Dio fuori dalle frontiere, puara del giudizio di quel mondo con cui si è voluto così tanto dialogare da dimenticare o abbandonare per strada, anche la dignità.
Autosufficienza, deresponsabilizzazione, indifferenza sono le costanti che entrano in campo per chi si sottrae a Progetto di Dio
RispondiEliminaconcordo.
Ma dunque, andando al nocciolo (dolorante) della situazione in atto, cioè la condizione oggettiva della Fede cattolica, considerando tutto l'insieme di pecore e pastori della Chiesa, come suggerito dal sottotitolo interrogativo inquieto del presente vigilante blog (>dove va la Chiesa?)
mi/vi chiedo senza requie:
Assisi3, secondo voi, rientra nel Progetto di Dio o vi si sottrae ?
Ester
Come sempre, Luisa coglie molti nuclei dolorosi, con lucidità e passione.
RispondiEliminaDunque il continuato e perfido oltraggio a Cristo sarebbe per il vescovo di Rennes una catechesi.
Cioè? Indica come dobbiamo comportarci verso il nostro Salvatore? O ci dimostra come lo si crocifigge ogni momento e pertanto dobbiam cambiar vita? Non so.
Verranno a dirci, andando avanti di questo passo, che quell'oltraggio non è altro che manifestazione di un amore incontenibile che in un mopmento si percepisce tradito dal mancato aiuto in un momento doloroso della vita.
Un mio zio acquisito
bestemmiava come un turco. Quando lo riprendevamo rispondeva in dialetto brindisino: se bestemmio è perché credo che esiste e gli voglio bene!
Mi sa che i vescovi sian giunti a questa conclusione anch'essi.
Quanto ai giovani che si ribellano alla violazione della loro fede, fermo restando l'auspicio che non si lascin travolger dalla violenza, come ho scritto in altro commento, non si può pretender che si comportin sempre come capponi.
Cara Ester, e qual è oggi il progetto di Dio? Chi può penetrar nell'abisso della Sua mente?
RispondiEliminaIo so solo ch'Egli vuole che la Sua Chiesa sia arca di salvezza; che i Papi sian custodi sino al martirio del Deposito della Fede; che i vescovi sian Buoni Pastori e portin le anime alla salvezza; che a noi chiede docilità, bontà, accettazione della sofferenza s'è necessaria per il bene comune e personale, fermezza davanti al nemico di Cristo anche in talare di qualsiasi colore.
Il progetto generale di Dio lo conosciamo: salvare tutti gli uomini. Nelle situazioni contingenti il Suo progetto sfugge.
Assisi III, per quanto un po' raddrizzato formalmente rispetto ai precedenti, e forse per questo ancor più insidioso perché rende meno evidente il cancro che corrode la carne della Chiesa, può rientrar nei progetti di Dio che Lui solo conosce. Un svolgimento provvidenziale nella storia non può non esserci. Certo non è la via ch'Egli ha segnato per la Chiesa.
letto su paparatzinher blog, che commenta questo testo:
RispondiEliminahttp://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201111/111104lebars.pdf
La riflessione e' molto interessante e ben strutturata. Le reazioni, anche violente, dei credenti non sono giustificabili in nessun modo. Per quanto riguarda i Cattolici (non mi permetto di parlare per altre fedi), penso che certe reazioni sempre piu' diffuse siano motivate anche dal lassismo delle gerarchie cattoliche.
La politica della "tolleranza ad oltranza" delle offese alla fede cattolica, ai suoi simboli ed al Santo Padre, operata dalle diocesi e anche dal Vaticano, ha aperto un varco ed alcuni fedeli si sono sentiti autorizzati ad agire in prima persona. Tutto cio' non ha senso ed e' anche pericoloso.
Si puo' e si DEVE reagire alle offese, colpo su colpo, ma non con la violenza bensi' utilizzando i mezzi che la legge prevede. Penso all'istituzione di una Lega antidiffamazione su scala mondiale, alla creazione di un ufficio legale presso la Santa Sede ed ogni nunziatura in grado di reagire subito (non in tempi biblici) ad eventuali calunnie, offese o attacchi.
In altre parole: occorre istituire una vera e propria organizzazione con i fiocchi, con gente giovane e volenterosa. Non si fara' fatica a trovarla in quanto i giovani sono assolutamente disposti a difendere la propria fede, i propri simboli ed il Santo Padre al contrario della generazione dei vescovi sessantenni e settantenni ancora legati ad ideologie e "spiriti" vari.
La domanda e' sempre una: si avra' mai il coraggio di andare fino in fondo e difendere a dovere il lavoro del Santo Padre? Mah...ne dubito!
Ho la sensazione che faccia comodo a tutti considerare Benedetto XVI il capro espiatorio di tutti e per tutti.
Il gioco e' rischioso perche' i fedeli non sono stupidi e quelli piu' giovani non sono disposti a bere tutto cio' che leggono e/o sentono e vedono in tv.
R.
Assisi3, secondo voi, rientra nel Progetto di Dio o vi si sottrae ?
RispondiEliminaCara Ester,
purtroppo sappiamo bene che Assisi 3 rientra nel quadro generale di buonismo, tolleranza ad oltranza, medicina della Misericordia senza Giustizia, banalizzazione del sacro attraverso la riforma dell'Antico Rito, dialogo col mondo, antropocentrismo spinto che relega in secondo piano l'Opera del Signore a partire dal suo Sacrifico di Espiazione, ecc.
E' proprio per questo che continuiamo a denunciare tutti i fatti e misfatti anticattolici e perciò stesso antiCristici, cercando anche di ricordare e ripareggiare, per dirla con Amerio, le verità dapprima diluite e poi dimenticate se non addirittura oltrepassate, alle quali restiamo ancorati con fiducia e speranza in Colui che salva continuamente la sua Chiesa. E' di questo che non dobbiamo mai dubitare, anche se le nebbie ci offuscano l'orizzonte: Cristo è qui e ci precede e ci accompagna nella Sua Via che, col suo aiuto, cerchiamo di seguire e di indicare con fedeltà!
purtroppo M. Introvigne nel commentare i fatti francesci soffre della sindrome "anti-lefebrviana". Siccome la manifestazione francese viene da ambienti vicini alla Fraternità S.Pio X ecco che da Allenza Cattolica partono i distinguo. D'altra parte questo sembra essere diventato il vero problema di Intovigne & C.: ogni volta che sentono "odor di Econe" pare che debbano per forza intervenire per divulgare il mantra. Bah! Eterogenesi dei fini: è brutto quando i figli sputano sul piatto dove hanno mangiato (leggi si sono formati)
RispondiEliminaCerto non è la via ch'Egli ha segnato per la Chiesa.
RispondiEliminaconcordo. Dunque,
se io, cristiano 1, 2 o X della Chiesa, cresciuto nella retta Dottrina, ogni giorno della mia vita di Fede, ho innazi a me la scelta tra due vie A e B e so per certo che la B non è quella che Dio vuole, cioè non è buona (è in contrasto con la RETTA via di sempre) e ne sono pienamente consapevole, capirò che DEVO prendere la A, per far piacere a Dio, credo, che mi ha già mostrato essere CATTIVA quella via B; dunque se prendo la B, e persisto a prendere la B, pur dopo aver visto e assaggiato piante e frutti velenosi su quella via, mi allontanerò sempre di più, consapevolmente, da quella che era la via migliore, la A, voluta e tracciata da Dio e sempre seguita per molto tempo, e forse giustificherò me stesso dicendo che è il male minore nella situazione attuale.
Ma Dio potrà esser contento di questa scelta, con la scusa del male minore ? io non credo proprio. E quanto ci deve importare a tutti noi, il problema di far contento Dio, cioè far la SUA volontà e non la nostra, compiacendo il mondo ?
poco, tanto o nulla ?
o forse, ad un certo momento, a forza di andar lontano su quella via B, accadrà che persino non me lo chiederò più, se Dio sia contento o no, (smorzerò la voce della coscienza, terribile rischio su cui ci ammonivano da piccoli....) e come me, tanti altri che sceglieranno una via NUOVA e "divergente" da quella sicuramente buona, seguita nel passato, imiteranno il mio esempio (soprattutto se io sto in posizione di alta e ragguardevole visibilità, ritenuta docente) e si allonteranno, CON ME e come me, in quella via sgradita a Dio.
Se io , che sia madre o padre o maestro, dalla mia posizione autorevole e "didattica", mostrerò di scegliere la via B, nuova e contrastante con quella sempre voluta da Dio, come potrò pretendere che gli allievi e/o figli non seguano il mio esempio ?
Gli esempi, buoni e cattivi vengono dall'alto.
Le parole volano, gli esempi trascinano, specie quando non c'è alcuna coerenza tra parole e azioni.
Ester
Grazie Dante, grazie Mic;
RispondiEliminaconcordo in tutto con voi, ma temo che, mentre il Signore ci "precede e accompagna", aiutando a perseverare chi resta vigile sul male che avanza, permetterà tuttavia grosse croci, (molto più pesanti di quelle vissute in epoche passate della Chiesa) enormi sofferenze, conseguenze delle deviazioni volute dalla Via maestra, in gravità crescente, in allontanamento senza sosta dalla Divina Volontà, cosa che potrà provocare un accecamento diffuso del gregge, e persecuzioni terribili a coloro che vogliono essere, come dice Mic, vigili testimoni di Cristo e della vera Fede. Il Signore ci dovrà purificare col fuoco della sofferenza di persecuzione da parte dei perversi, increduli e falsi cristiani (soprattutto), inevitabile conseguenza dei peccati dilaganti, tutti riferiti al rifiuto della sua Signoria sull'uomo e sul mondo, dichiarata da Gesù con chiare parole ("A me è stato dato ogni potere....").
Infatti, negando i diritti di Dio e la Signoria assoluta di Gesù Cristo, saranno naturalmente calpestati anche i diritti umani, mentre con l'irenismo indifferentista ci si illude del contrario: si crede che Gesù sia un ostacolo alla pace tra gli uomini, all'affermazione delle umane libertà...... e si finirà fatalmente, con superbia planetaria, a costruire un mondo senza di Lui. Non è una prospettiva allegra, ma il Signore ce ne farà scontare in pieno tutti i velenosi frutti, quelli della tremenda illusione conciliare ecumenista.
Ester
Infatti, negando i diritti di Dio e la Signoria assoluta di Gesù Cristo, saranno naturalmente calpestati anche i diritti umani, mentre con l'irenismo indifferentista ci si illude...
RispondiEliminaCara Ester, come non condividere?
La sceLta, cara Ester, è abbastanza facile: non dobbiamo seguire la via cattiva, se in coscienza, sulla base della dottrina, del Magistero ininterrotto e della retta ragione, tale la riteniamo.
RispondiEliminaIl Papa, certamente in buona fede, ha voluto Assisi III per tentar d'arginarne il male oggettivo, e qualcosa in questo senso ha fatto in concreto. Però com'ho di già detto, mi sembra che la sua scelta sia stata negativa, perché, velando gli aspetti più eclatanti dell'indifferentismo e del sincretismo che avevan caratterizzato i precedenti incontri, li lascia crescer indisturbati mentre i semplici fedeli, non notandoli più in tutta la loro blasfema visibilità, non posson condannarli e credon che il male sia stato eliminato.
Però noi sappiamo che la via cattiva non dobbiamo seguirla chiunque ce la indichi.
Tu, che sei ben più colta di quanto affermi, ed argomenti sempre con consapevolezza, sai che se anche un angelo sceso dal cielo ci portasse una verità diversa, non dovremmo accoglierlo. Allora, a maggior ragione, non soltanto non possiamo né dobbiam accettar certe cattive indicazioni di comportamento dei pontefici che non rientrano nel Magistero infallibile, ma dobbiamo respingerle apertamente. Non è ribellione al Vicario di Cristo, ma a decisioni personali pericolose per la fede perché, più si radicano, più devastano la Chiesa.
Inoltre, il Papa non ci ha mai invitato o imposto ad approvar i convegni di Assisi: dunque, nessun timore, solo il santo timor di Dio.
Il comportamento dei vescovi è piuttosto da partito politico e non da apostoli di Cristo.
RispondiEliminaSi preoccupano di più che il prossimo sondaggio li descriva come integralisti che non del giudizio di Dio.
Ma, al di là del pensiero del giudizio di, Dio è proprio il loro rapporto con Cristo che è deficitario.
Chissà quale sarà il comportamento dei vescovi italiani, ammesso che intendano occuparsene?
La carta della provocazione, viene a mio parere giocata da chi non ha granché stima delle sue doti artistiche, ed è una mossa astuta (da un certo punto di vista) perché il nome acquista in brevissimo tempo una fama che fino a pochi giorni prima, con il loro semplice lavoro, non era riuscito ad ottenere. Bisognerebbe ignorare tutta la faccenda, ma anche questo è possibile fino ad un certo punto; è una mossa astuta, appunto, ma solo per certi aspetti. Cosa fare, allora? Bello sarebbe salire in silenzio e ordine sul palco e mettersi davanti al volto di Gesù - o in ginocchio, con in mano il rosario, come le 5 ragazze alla GMG - e, pronti a tutto, aspettare che succeda quello che deve succedere.
RispondiEliminaStefano
mi pare che c'è una differenza tra tra ieri e oggi: i primi cristiani non erano gettati alle belve dai loro vescovi, che confessavano apertamente la fede e subivano il martirio con loro!
RispondiEliminaA volte al martirio i cristiani eran mandati anche dai vescovi corrotti: vedi Giovanna d'Arco. E i vescovi non ariani venivan condannati dai loro confratelli, e magari anche da qualche papa.
RispondiEliminaOggi nessuno ci manda alle belve. Però quanto martirio spirituale ci viene inflitto!
...ecco,a proposito di blasfemie varie e connesso martirio spirituale, ora che se ne parla un po' su internet, (mentre coi poveri parrocchiani oppressi e terrorizzati da chi sa come usare il potere su di loro, tutto ciò che accade di oltraggioso e blasfemo è considerato neutro e indifferente)....beh io vorrei che qualcuno di voi potesse sentire quel che ci tocca sentire nelle messe della mia città, da qualche tempo a questa parte.....
RispondiElimina...ad es. che cosa direste se, giunti alla fine della Messa, nel momento della benedizione, tutti impegnati a far il segno di Croce, sentiste il sacerdote che dice, più o meno, nell'ambito della seconda frase, rivolto ai fedeli:
"....e il Signore vi benedica e vi mandi a.....quel paese!" ?
già , proprio così, sembra una barzelletta, ma è un fatto realmente accaduto ......e voi
che cosa pensereste, dove siete capitati ?
(parlo naturalmente per chi riesce aancora a scandalizzarsi delle blasfemie che escono dalla bocca dei sacerdoti che una volta si pensava fossero santi in pensieri, parole e opere....certo che ormai dobbiamo abituarci a tutto, stiamo facendo i calli a tutti gli abomini e oltraggi a Dio, la Madonna, i Santi, il Sacrificio dell'altare....c'è ancora qualcosa di sacro ? ma chissà di quanti colori saranno le empietà che ci aspettano, a me non pare che siano in declino, ma in ascesa vertiginosa....)
...poi, dopo un attimo di orrore, con la mano alzata, e dicendo tra me "cose da pazzi!....", rivolgendomi ad una signora anziana, allibita quanto me, temendo di non aver capito bene, le ho chiesto: "senta, scusi, ma lei ha sentito quello che ha detto il prete ? che le sembra, è una cosa normale? io non l'ho mai sentita in vita mia una benedizione di quella fatta, e lei?".... e la povera signora, sgomenta e atterrita mi ha risposto: "mah, che le devo dire,....non capisco, forse a noi tocca INTEPRETARE!"
RispondiEliminacapito, cari internauti cattolici ? dobbiamo sempre interpretare: siamo nell'epoca della permanente interpretazione, obbligatoria per tutte le pecore vessate, strapazzate da preti e vescovi onnipotenti, che ammanniscono discorsi quantomento confusionari e spesso inqualificabili per contenuti e linguaggio....pecore oppresse, spaurite, che non sanno a che santo votarsi, perchè non vedono di essere protette da nessuno in alto, che le riporti su un sentiero tranquillo, dove si nutrano di alimenti buoni....non si capisce dove trovare i punti antichi di riferimento, e ci si trova in situazioni dai contorni a volte comici, a volte tragici, senza poter spiegare a nessuno l'angoscia che si sta provando della confusione totale, una babele.
Ora, quando mai si poteva pensare 50-40 anni fa, che la benedizione finale di una Messa dovesse diventare una specie di maledizione ? molti si saranno chiesti se il prete voleva fare lo spiritoso, chi sa.....ecco a che cosa è ridotta la Messa di Nostro Signore, dalla riforma di Paolo VI in poi...poi venitemi a dire che le due forme antica e moderna sono di identica natura....ma per favore, ora non ci credo più....
Infine, qualcuno tra gli esperti presenti qui mi saprebbe dire se quella "benedetta" Messa era valida oppure no, terminata così, con quel frasario da cabaret ? (coronamento di un'omelia di pari livello, tra l'altro....)
Ora, quando mai si poteva pensare 50-40 anni fa, che la benedizione finale di una Messa dovesse diventare una specie di maledizione ? molti si saranno chiesti se il prete voleva fare lo spiritoso, chi sa....
RispondiEliminaPurtroppo ne conosco tanti di "presbiteri" che usano linguaggi simili, all'inizio, durante le omelie e dopo la messa... come se la S. Messa fosse una rappresentazione e non una Liturgia, che è una cosa seria e Sacra, ma i primi a cui non l'hanno insegnato sono proprio loro, malauguratamente! Del resto quando sono in contesti che insegnano e vivono che la messa è la "festa dell'Assemblea" e che "senza Assemblea non c'è eucaristia" (il minuscolo è voluto in questo caso), cosa puoi aspettarti di altro?
Ed è così che ho smesso di frequentare la mia ed altre parrocchie del genere. Il problema è che siamo circondati, è difficile trovare un contesto non inquinato, oggi.
i vescovi francesi di cui all'articolo appartengono alla galassia dell'autocensura e del buonismo, lontani mille miglia dalla vera lotta spirituale e tragicamente lontani da Cristo Vivo.
RispondiEliminasenza dubbio, dal concilio in poi, in nome dell'arte tutto è permesso, e il vietato vietare continua, ripensando alla sacrilega immagine dell'Ultima Cena permessa dal card. Schoenborn, allegro interprete di tante messe-picnic e vari show....
RispondiEliminaA tal proposito, trovo un po' di conforto in queste luminose parole (queste sì, che sono limpide come acqua sorgiva, l'acqua della Sapienza eterna, che fluisce nella Dottrina perenne), parole imperiture del card. Siri:
Ma oggi, più che altro, il pericolo è costituito piuttosto da coloro che, non sapendo raggiungere in
arte la bellezza, vogliono emergere con la mostruosità, con la stranezza, emula della caricatura e
dell'arte dei primitivi con lo scempio delle cose e delle persone sante.
Queste sono parole di verità, serie e sante, severo ammonimento più che mai attuale.
Infatti, se in nome dell'arte tutto è permesso, questa convinzione mi ricorda quella di Dostojevsky:
Se Dio non c'è tutto è permesso.
Sempre più greve par di sentire un'aria cupa di assenza o lontananza crescente (o forse pesante oscuramento) di Dio stesso nella Chiesa di oggi, invasa dappertutto dal fumo di satana.
La Chiesa uscirà un giorno da questa crisi, perchè Cristo ha già vinto, ma in attesa di quel giorno benedetto quante se ne dovranno vedere? Con vescovi divisi tra il politicamente corretto e l'indifferenza....
RispondiEliminasul sito francese della fraternità di San Pio X , La porte latine, ho visto un video"la parole d'un pretre catholique" in cui un sacerdote della fraternità in Piazza Malraux a Parigi a conclusione della manifestazione del 29/10/2011, a capo scoperto sotto la pioggia battente parlava in difesa di Gesù contro lo spettacolo blasfemo a 5000 partecipanti.
RispondiEliminaMi sono commossa ed ho pensato :"questa è gente che ci crede veramente!"
gabri
Quante ne dovremo vedere ancora? Molte, tante, troppe. Ma è in momenti - periodi storici - come questi che si vede ed illumina di sé il mondo, la vera Chiesa. Raggi di sole nelle tenebre rifulgono. Fiori schiudon i colori magnifici delle loro corolle nel deserto.
RispondiEliminaPermettetemi un ricordo di almeno 65 anni fa.
Bimbetto, tra giugno e ottobre vivevo in campagna, senza luce elettrica, senza acqua potabile, senza...tutto ciò che oggi c'è. Ma io giravo per mattinate intere tra immense distese di ulivi e vigneti da solo, accompagnato dallo stridìo delle cicale.
I luoghi dove più sentivo la vita, tra le macerie della guerra e nella miseria? I trulli campagnoli, prima rifugio dei contadini ed ormai aride, informi montagnole di sassi, che però, tra fine agosto e ottobre, si ricoprivan di ciclamini.
Ecco, io vorrei morire come uno di quei ciclamini, ma colto da una mano non umana, nella pietraia in cui ci hanno esiliato.