C'è chi su un altro blog ha riportato scandalizzato il link al Sito d'Informazione cattolica Internazionale (DICI) della FSSPX. Lo scandalo si riferisce al fatto che l'articolo parla di confusione dottrinale e di sincretismo.
Ma non è stato particolarmente inquietante anche per noi assistere, anche dietro ad uno schermo, a certe prestazioni in una chiesa cattolica? Chi ha visto quelle immagini ha forse ricevuto un messaggio chiaro e inequivocabile ? O, se già era un pò disorientato o, al contrario, già immerso nell'ecumenismo e dialogo interreligioso fai da te, ha visto la sua confusione alimentata o le sue convinzioni rafforzate nel vedere ed ascoltar risuonare quelle preghiere animiste e induiste? Del reso non si possono ignorare le preghiere=incantazioni=invocazioni fatte davanti al Successore di Pietro in una chiesa cattolica, né le conseguenze di tali gesti nonché la potenza evocativa di quelle immagini.
Forse che DICI ha tutti i torti quando scrive che, in quella chiesa, in quel momento, il Verbo di Dio è stato messo allo stesso livello di Olokun, la Parola di Dio al livello dei Véda, la Saggezza divina su un piede di eguaglianza con il sincretismo umanista?
Certo ad Assisi non si sono riprodotti gli orrori precedenti, ma se leggerete più avanti vedrete solo un piccolo esempio delle applicazioni di Assisi in Francia: in una chiesa cattolica, si svolge una processione multi religiosa, con il cero e i libri sacri portati da vari rappresentanti delle "diverse religioni", con Mohammed che porta sull'altare il corano.... Quello è solo un esempio delle applicazioni concrete dello "spirito di Assisi" che si sono svolte il 27 ottobre, applicazioni che proliferano da decenni e che non cesseranno dopo Assisi 2011, purtroppo.
Ed ecco il testo e l'immagine dell'evento, preso direttamente da Perepiscopus.
Mercoledì 26 ottobre, si è svolto ad Arras, nella Chiesa del Santo Salvatore un incontro interreligioso. E' una fedele tradizione di ciò che ha voluto fare il Papa ad Assisi. Mons. Jeager ha accolto musulmani, ebrei, ortodossi, protestanti, anglicani.
Ognuno ha fatto di questa cerimonia, con la sua preghiera, una pura invenzione relativista. Ed ogni religione ha posto un oggetto sacro sulla mensa-altare. Ed è così che, a fianco di una icona e della Bibbia, vi si può vedere il Corano.
«La cerimonia è iniziata con una processione: il cero pasquale, i libri sacri, l'icona portata dal membro di ogni comunità: chiesa ortodossa, culto musulmano, chiesa riformata, chiesa cattolica.» Notare come siano tutti "libri sacri" allo stesso titolo. Se il Corano è sacro per i musulmani, non lo è certo per noi. E si osa mettere la Bibbia ed il Cero Pasquale, simbolo del Signore Risorto allo stesso livello...
Questa è la Chiesa-pathcwork, alla quale vorrebbero farci abituare, nella quale l'Opera e la Presenza del Signore non hanno più il valore e il ruolo immenso che Lui stesso ci consegnato nell'istituire la Sua Chiesa, quella Una Santa Cattolica Apostolica e sì, anche Romana, che è viva nel mistero della Grazia che può scaturire solo dalla Persona del Signore, così inopinatamente messo da parte in questi eventi che sarebbero da dimenticare, ma che sono lo specchio di un'ambiguità e di una confusione che hanno provocato e continuano a provocare danni incalcolabili nella percezione e nell'alimentazione della retta fede.
"Spirito di Assisi", "Spirito del Concilio"... Forse, a conti fatti, il pericolo è proprio questo: è più pericoloso lo 'spirito' del documento stesso; quando ci si discosta dal sì-sì no-no viene a mancare la chiarezza, sostituita dal vago e dall'indefinito, che finisce per legittimare le 'interpretazioni', con le conseguenza che ben conosciamo.
RispondiEliminaStefano
...come frutto di Assisi III lo scenario non sembra cambiato; neanche stavolta, probabilmente, Iddio Vero non ascolta ma risponde...Genova...Nigeria...
RispondiEliminaMeglio scrivere spirito con la s minuscola per non crear confusione.
RispondiEliminaPerché lo Spirito (Santo) ad Assisi non credo ci sia stato e in concilio forse solo in qualche ritaglio di tempo.
...Genova...Nigeria...
RispondiEliminaanonimo, ma che cosa sta dicendo ?
lei vuol riportare in auge il vecchio Dio che castiga gli uomini...
ma Dio è così buono che comprende e perdona tutto, non castiga mai nessuno, vedendo le NUOVE necessità del mondo moderno, con TUTTE le sue diverse culture ed esigenze ed opinioni, perchè dovrebbe mandare castighi, a che pro ?
darebbe solo una cattiva immmagine di sè....non si crederebbe che Egli è buono, se mandasse castighi per così poco...sono finiti i tempi del diluvio, ora siamo più adulti e naturalmente più buoni, più capaci di auto-guidarci al bene, ci facciamo buoni da soli, con le nostre diverse idee e buone intenzioni su diverse strade alla verità e alla pace.
Siamo TOLLERANTI, noi uomini moderni, ci mancherebbe altro di riesumare quel vecchio Dio che castiga, roba per antiquati, per bambini bisognosi di guida e talvolta di severi avvertimenti (come ai tempi dell'AT, roba da matusalemme della fede....)....ma che bisogno ne abbiamo noi, di essere ammoniti ? andiamo pure tranquilli per le nostre DIVERSE STRADE, che ci porteranno tutte al vero bene, ognuno dove gli pare....
ma suvvia sia un po' aperto a capire che il male non esiste più, è una diversa forma di bene, e siccome le intenzioni di Assisi3 erano buone... si può fare qualunque cosa a fin di bene: il fine giustifica i mezzi.
A Genova e altrove non vedo il "Dio che ha spiegato il suo braccio" per castigare.
RispondiEliminaVedo che Dio Creatore e Ordinatore ha impresso una legge naturale e il suo ordine in tutte le cose. Quando, come a Genova e altrove, per incuria, ignoranza, comportamento scorretto, l'uomo infrange questa legge, la stessa natura gli si rivolta contro: le piogge torrenziali sono solo apparentemente imprevedibili; negli ultimi anni sistematicamente si ripetono in questa stagione e trovano una situazione territoriale disordinata e stravolta (letti di fiumi e torrenti non ripuliti, costruzioni in luoghi a rischio inondazioni rese ancor più violente e frequenti dalla situazione idrogeologica trascurata o modificata senza regole e rispetto per l'ambiente. Il mancato intervento nonostante i tragici precedenti ha fatto il resto.
In questi casi è la natura e l'opera stessa dell'uomo la causa del male, che poi colpisce i meno responsabili...
In ogni caso tutti gli eventi (siano terremoti disastrosi, alluvioni, accadimenti quotidiani che costituiscono prove e problemi) ci mettono di fronte alla nostra condizione umana di fragilità, di precarietà, di non autosufficienza. Diventano quindi, per chi sa 'leggerli' in chiave provvidenziale, occasioni di conversione e di rigenerazione anche nella sofferenza e nella prova.
E tuttavia, l'intervento del Signore non si può escludere in assoluto, quando il male dovesse superare certi livelli... ma in genere siamo noi, col nostro peccato la causa del nostro male, che ci fa uscire dal Progetto di Dio, e sono le conseguenze che diventano il nostro castigo...
RispondiEliminaE' bene esserne consapevoli per emendarsi con l'aiuto della Grazia e riparare per quanto ci è dato...
C'è poi l'arma della preghiera, capace di attenuare o tenere lontane o attenuare anche la calamità naturali. Questo ci dice la nostra fede. Infatti la preghiera, oltre che intercessione mette sempre in campo volontà di bene e benedizione, cui il Cuore del nostro Signore non resta indifferente. Del resto lo ha dimostrato facendosi uomo e morendo e risorgendo per la nostra Redenzione.
Spirito di Assisi", "Spirito del Concilio"... Forse, a conti fatti, il pericolo è proprio questo: è più pericoloso lo 'spirito' del documento stesso;....
RispondiEliminaCaro Stefano il tuo documento è chiarissimo: è proprio l'aver sostituito la chiarezza ed il rigore definitorio con il vago e l'indefinito che, legittimando interpretazioni diverse, crea la confusione e il disorientamento in cui siamo immersi e che ci sforziamo di non subìre per Grazia del Signore.
Proprio come vaghi ed indefiniti sono sia lo spirito del concilio che quello di Assisi: eventi assurti ad emblema con enfatizzazioni che tendono a farne degli assoluti. Ma anche questo rientra tra le cose che non siamo disposti a subire e lo facciamo per lo meno inquadrandole nella loro giusta luce che ci è data dalla Tradizione perenne.
In ogni caso tutti gli eventi (siano terremoti disastrosi, alluvioni, accadimenti quotidiani che costituiscono prove e problemi) ci mettono di fronte alla nostra condizione umana di fragilità, di precarietà, di non autosufficienza. Diventano quindi, per chi sa 'leggerli' in chiave provvidenziale, occasioni di conversione e di rigenerazione anche nella sofferenza e nella prova.
RispondiEliminaassumendocene, in Cristo come ha fatto Lui, le conseguenze anche quando non ne siamo responsabili, ci immette in un orizzonte di Grazia indicibile, anche se non ci esime dal fare del nostro meglio per rimediare errori passati ed evitare quelli futuri.
Inutilmente ho altrove proposto di legger il fondamentale saggio del card. Journet sul Male. Ma basta un qualsiasi mediocre repertorio della dottrina cattolica, di quelli di tempi non sospetti, per venir a conoscenza che Dio non vuole il male, che è una privazione parziale del bene, ma lo permette per i suoi fini, lasciando gli uomini seguir il libero arbitrio. Far il male e permetter il male son concetti ben diversi, ma evidentemente duri da recepire.
RispondiEliminaper mic:
RispondiEliminahttp://unafides33.blogspot.com/2011/11/lautobus-successivo-parce-nobis-domine.html
Grazie Dante di averci ricordato il Saggio di Journet.
RispondiEliminaL'ho trovato in rete e, chi vuole può leggerlo o scaricarselo qui.
A Mic e Stefano G. - a Genova...... Il Signore Dio nel Vecchio Testamento, promette all'uomo (ad Israele suo popolo prediletto)e mantine sempre le sue promesse. L'uomo al contrario si dimentica spesso di cio' che promette al Signore. Quante volte l'uomo ha creduto di non aver piu' bisogno di Dio di essere autosufficiente, si e' posto come divinita', gli esempi sono innumerevoli di quante volte ha disubbidito al Signore e si e' dimenticato delle Sue Leggi, e Dio ha dovuto punirlo (vedi il diluvio oppure il castigo nella terra d'Egitto oppure la quarantena nel deserto) vedi quante volte il Signore Dio per far capire all'uomo che Dio e' Dio ed e' il creatore dell'uomo stesso e l'uomo deve sottostare alle Leggi Divine ha dovuto intervenire e punirlo. perche' l'uomo capisce solo quando viene punito e Dio gli infligge (contro la Sua volonta perche' Deus caritas est) il dolore e le sconfitte, allora si ricorda di Dio.Oggi con la confusione che c'e' nella chiesa, l'uomo non trova piu' il vero Dio, ma quando il Signore dedidera' di farsi ritrovare, allora sentira' la Sua voce e capira' come capiva nel V.T. Se ci pensi bene, quello che l'uomo sta attraversando oggi non e' molto diverso di quello che ha attraversato nel V.T. - Dio sa' quello che vuole. Anche questa e' tradizione. Ma i Padri conciliari l'avevano letto il V.T.? Come si fa' a rivoluzionare la Chiesa Cattolica se Dio non vuole e dopo i risultati sono questi?
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