La risposta della Fraternità San Pio X al Preambolo dottrinale consegnatole dal cardinal Levada il 14 settembre è stata ufficialmente consegnata il 10 dicembre.
Questa informazione è stata recentemente resa nota ai Superiori di Distretto della Fraternità.
Il preambolo dottrinale era una proposta "temporanea" [definita "testo provvisorio" da fonti Vaticane intervistate da La Croix - ndR]; il Superiore Generale della Fraternità San Pio X ha reso note nella sua intervista di fine novembre e nella sua omelia dell'8 dicembre le sue opinioni sul preambolo.
Il forum Francese Fecit, da cui proviene la notizia, commenta che le dichiarazioni di Mons. Fellay, trovano corrispondenza nelle medesime affermazioni di Mons. Gherardini e di Jean Madiran.
Ora non resta che attendere le reazioni Vaticane.
Le reazioni vaticane?
RispondiEliminaFacili a prevedersi: come lo "spirito del concilio" docet, non parleranno più nemmeno di tradizione "vivente", ma di tradizione "a geometria variabile"...
Non è detto. Spes, ultima dea. Molto dipenderà dalla risposta di mons. Fellay, dal suo tono, dalle modifiche richieste, che potrebbero non esser assurde. E molto dipende dal giudizio che su di esse pronuncerà il Papa.
RispondiEliminaSono d'accordo e credo che Mons. Fellay - del resto lo ha dichiarato - si aspetti molto dal Papa.
RispondiEliminaCertamente la comunicazione di Mons. Fellay è chiara ma serena ed equilibrata.
RispondiEliminaNon c'è dubbio che si sia espresso in termini di dialogo e non di contrapposizione, anche se i problemi emergono tutti dalle sue dichiarazioni a ridosso della risposta.
A questo punto, poichè non sembra si possa pensare a cambiamenti di rotta, molto - forse tutto - dipenderà dal Papa.
testo del Comunicato della Sala Stampa Vaticana del 14 settembre.
RispondiEliminaNon si parla di "testo provvisorio", ma di principi dottrinali e criteri di interpretazione della dottrina cattolica, necessari per garantire la fedeltà al Magistero della Chiesa e il "sentire cum Ecclesia", lasciando nel medesimo tempo alla legittima discussione lo studio e la spiegazione teologica di singole espressioni o formulazioni presenti nei documenti del Concilio Vaticano II e del Magistero successivo.
Speriamo che la situazione la prenda in mano il Papa in persona, perche' a questo punto, sono sicuro ci stiamo infilando in un vicolo cieco. Dunque la Chiesa ha bisogno della Fraternita' e la Fraternita' ha bisogno della sua Chiesa. Pertanto Il Santo Padre ed il Vescovo Fellais devono parlarsi e guardarsi negli occhi e decidere il tutto per il bene della Chiesa Cattolica e Apostolica. Qualsiasi incomprensione potrebbe portare la Chiesa sempre di piu' ad affondare come diceva B.XVI nella Via Crucis del 2005. dobbiamo fare ogni sforzo per la salvezza della Chiesa.
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