Intervista
“ Ci sono dei rumori che circolano ma la cosa ufficiale è che i cardinali ed i vescovi della Congregazione della Fede hanno esaminato il testo proposto da me. È tutto, non so altro. Hanno detto che lo avevano consegnato al Santo Padre, che il Santo Padre avrebbe preso una decisione....leggi tutto
Mons. Fellay a Villepreux |
Importante: riprendo da Rorate Caeli di oggi. Il testo conserva lo stile del linguaggio parlato, dato che è stato tradotto dalla trascrizione dell'audio nell'originale francese ascoltabile qui. Non faccio commenti. Le incognite della situazione restano immutate, immutati gli spiragli positivi, immutata la fortissima opposizione. La soluzione appare nella volontà e nelle mani del Santo Padre. L'attesa è sofferta e vissuta nella preghiera.
Nel corso di un lungo sermone pronunciato ieri, Domenica di Pentecoste a Villepreux, Francia, durante il pellegrinaggio dei sacerdoti e fedeli a Orléans (quest'anno non Parigi, in occasione del 600° anniversario della nascita di S. Giovanna d'Arco), il Superiore Generale della Fraternità San Pio X, il Vescovo Bernard Fellay, ha detto alcune parole su temi di attualità con Roma. Il contesto generale del discorso è la nascita della Chiesa nella Pentecoste e la fiducia nella Divina Provvidenza, quando tutto sembra perduto, come appariva in Francia a Giovanna, anche se (e soprattutto perché) il futuro è ignoto.
Rorate riporta la propria traduzione della parte del sermone che riguarda questi temi, che ha cercato di mantenere la maggior fedeltà possibile al tono generale orale e al senso delle parole, che riprendo di seguito:
« Un'altra cosa molto simile è la deplorevole, quasi disperata, situazione, non di un paese, ma della Chiesa. La Chiesa, la Sposa di Cristo in una situazione del genere! Chi poteva immaginarlo? La demolizione, i colpi subiti, dal Concilio, durante e dopo, sono lì, proprio davanti a noi. Triste. Deplorevole. Abbiamo il coraggio di pensare: "come potrà la Chiesa risorgere?" E, osiamo dire, umanamente, è finita. Ma non abbiamo il diritto di dire "umanamente" quando si parla di Chiesa, perché la Chiesa resta, rimane, la Chiesa di Nostro Signore Gesù Cristo. E, anche se la vediamo in questo stato deplorevole, non abbiamo il diritto di associare questo deplorevole stato con la Chiesa e poi dire, "la Chiesa non è più". No! La Chiesa rimane, ma come sfigurata, come se avesse un cancro generalizzato, e non abbiamo questa certezza che risorgerà....
Quando diciamo che Roma vorrebbe darci un riconoscimento canonico, siamo pieni di diffidenza. Vedendo il modo con cui le autorità hanno trattato la Tradizione e tutto ciò che ha un po' di sentire tradizionale, o tendenze tradizionali, quando vediamo come sono stati trattati, siamo pieni di diffidenza. E anche con la paura. La paura del futuro, e diciamo: "ma come sarà possibile che ciò accada?" Ma abbiamo il diritto di sentirci in questo modo? È un vero reale sentire o troppo umano? ...
Certo, è necessario agire con tutta la prudenza, certamente, analizzando i pericoli, per vedere se è possibile o no, ma fino ad ora, miei cari fratelli, possiamo dire che una certa direzione sembra apparire, che potrebbe dire che potrebbe forse essere possibile che ci venga riconosciuto, che si continui, ma, fino a questo momento, io stesso non ho tutti gli elementi, cioè gli elementi finali, che possono permettere di dire, "sì o no". E così fino ad oggi, e siamo a questo punto... Questo è tutto. Se abbiamo elementi sufficienti per decidere che, sì, è possibile, bene, allora, possiamo giungere alla conclusione. E se si giunge alla conclusione che, no, non è possibile, è troppo pericoloso, allora, no, è impossibile, non si può andare avanti. E diremo "no". Tutto qui. Non siamo noi che cercheremo di imporre al Buon Dio la nostra decisione, la nostra volontà. Al contrario, tentiamo di cercarla, attraverso gli eventi, le cose che procedono, qual è la Sua volontà, che cosa vuole, il Buon Dio? È così sorprendente che siamo arrivati a questo punto. Non siamo stati a cercar questo. Oggi, almeno io ho conseguito la certezza, che colui che vuole riconoscere la Società è, in fin dei conti [ bel et bien ], il Papa. Vedo che, a Roma, tutti non sono della stessa idea. A Roma e altrove. Ma il Papa, sì. E allora si va fino alla fine? Riuscirà a cedere di fronte alla pressione, all'opposizione? ... Preghiamo, continuiamo a pregare, chiediamo questa luce per tutti. Che si possa rimanere molto uniti. Perché è vero che una tale decisione, ed è anche uno dei motivi di questa paura, implica un cambiamento di prospettiva.... Da alcune parti si sente: "è possibile?". Con tutti gli elementi che ho nelle mie mani, io dico, "sì, sembra possibile per me", ma, ancora una volta, a condizione che ci si lasci liberi di agire. Sembra chiaro che, se ci vogliono, se si reintroduce la Tradizione nella Chiesa, si può parlare in questo modo. Quindi non per noi soltanto, ma anche per tutta la Chiesa, in modo che tutta la Chiesa può ottenere da essa, da questa cosa magnifica, la vita cristiana.
Ci sono certamente molte domande che restano aperte. Questa questione di una non-intesa su alcuni punti del Concilio, non siamo d'accordo. È proprio questo che è sorprendente: perché, allora, perché allora ci offrono questo percorso, ci deve essere un motivo. ... il motivo è questo stato della Chiesa. »
il fatto che pur non essendoci sintonia sulle valutazioni del Vaticano II, e nonostante questo il papa vuole dare una sistemazione canonica alla FSSPX, vuol dire semplicemente una cosa: per essere cattolici non è necessario credere un "unum concilium".
RispondiEliminaE io credo che la FSSPX farebbe molto ma molto più bene alla Chiesa, avendo un riconoscimento canonico.
Antonello.
http://www.dici.org/actualites/reportage-mgr-bernard-fellay-a-villepreux/
RispondiEliminaInteressante ascoltarlo tutto...Che il Signore aiuti la FSSPX! per il bene della Chiesa
Forse non riesco più come una volta a legger nelle pieghe d'un discorso: ma non mi sembra ci siano novità di rilievo.
RispondiEliminaPurtroppo, a causa della melma che viene a galla in questi giorni dai sotterranei del Vaticano, ho paura che la decisione del papa circa la S. Pio X si allontani. A meno che Benedetto XVI non giunga a capire che ha bisogno per la Chiesa di sacerdoti e vescovi che magari dissenton pubblicamente su qualche punto del Vaticano II ma non traman nell'ombra.
Non capisco come non si capisca che tutto questo ragionamento sia terrificante.
RispondiEliminaMons. Fellay parla di Chiesa in stato deplorevole, la associa ad un corpo affetto da cancro, e poi si accontenterebbe di entravi con una sorta di riconoscimento solo formale, ma comprendendo benissimo che lo stesso Benedetto XVI lo vincolerebbe al suo magistero e a quello di Paolo VI e di GPII?
Non le avete lette le paginette trafugate? la frase per cui non solo dovrebbe essere accettato il concilio, ma soprattutto quanto da esso hanno tratto i papi seguenti?
ce lo vediamo Mons. Fellay accettare che Paolo VI e GPII hanno, secondo una ermeneutica della continuità, tenuto fede al Magistero interpretando il concilio vaticano II?
Mi scusi Dante Pastorelli, ma lei ritiene davvero che se Benedetto XVI volesse dissentire pubblicamente su qualche punto del CVII, non lo farebbe lui stesso?
Lui è il Papa!!!! Se dice che da oggi il concilio si interpreta in un modo, così sarà seguito.
perchè i Papi hanno abdicato questo dovere di guidare, a favore di una collegialità fra vescovi che è solo fatta di tante parole?
Io mi sono stancato di ascoltare anche Mons. Fellay, che per un piatto di lenticchie sembra gettare alle ortiche l'unica possibilità che ha di parlare liberamente. ma davvero credete che dopo l'accordo lui potrebbe dire ancora queste cose, con questa sincerità? sarà imbavagliato, lui stesso sentirà una sorta di freno, perchè sarà sotto i riflettori e non gli consentiranno di sgarrare un attimo. Mi sembra che tutto ciò serva solo a dare una nuova casa a coloro che non hanno il coraggio di criticare apertamente il CVII e ciò che ne è seguito.
Temo solo che Mons. fellay si aggiungerà semplicemente alla Babele e finirà per soccombere di fronte agli altri Vescovi della FSSPX che da fuori lo attaccheranno dandogli del traditore.
La mossa di dividere i Vescovi ha già dato i frutti malefici che la curia voleva.
Non capisco come non si capisca che tutto questo ragionamento sia terrificante
RispondiEliminaDi terrificante, nel discorso di Mons. Fellay, vedo solo la situazione della Chiesa, ché tale è.
Non credo che la regolarizzazione canonica imporrà un bavaglio, né credo mons. Fellay il tipo da lasciarselo mettere.
Nella sua conclusione il timore prevale sul Soprannaturale, richiamato dallo stesso Fellay.
Ciò che colpisce è l'evidente, almeno al momento, mancanza di riscontri diretti da parte di Fellay.
RispondiEliminaConsce bene le intenzioni del Papa e lo ribadisce ripetutamente. Ma l'ala dura della Curia e dei vescovi ha colpito a fondo. E tuttavia continuo a ripetere che nessuno ha fatto i conti con la Provvidenza.
C'è solo da aspettare sperando e pregando.
E, poi, davvero sia fatta al volontà del Padre!
Oh non volevo attribuire il terrificante a Mons. Fellay e al suo discorso, ma all'idea che la FSSPX possa fare il bene della Chiesa entrandovi, diciamo canonicamente perchè nella stessa c'è eccome. Invece non farà altro che normalizzarsi, sotto il fuoco incrociato dei modernisti, dei progressisti e di chi non lo seguirà. E io non riesco a dar torto a Mons Williamson che già in questi giorni spara a zero nel tentativo di convincerlo a ripensarci. umanamente parlando gli pianterei al suolo la veste pur di non farlo muovere.
RispondiEliminaNon si dovrebbe aver bisogno del carisma di mons. Fellay per cambiare le cose. E' questo che è terrificante perchè vuol dire che i cattolici oggi sono alla frutta, e io che simpatizzo per la FSSPX, non so se sia il caso di sacrificare Mons. Fellay per non ottenere poi niente, e poi per chi, per chi non ha il coraggio neppure di protestare?
In questo caso non parlo di voi signor Mic, nè degli altri che ho letto da qualche giorno su questo blog.
Non si dovrebbe aver bisogno del carisma di mons. Fellay per cambiare le cose. E' questo che è terrificante perchè vuol dire che i cattolici oggi sono alla frutta, e io che simpatizzo per la FSSPX, non so se sia il caso di sacrificare Mons. Fellay per non ottenere poi niente, e poi per chi, per chi non ha il coraggio neppure di protestare?
RispondiEliminaCapisco questo timore, che io stessa ho soppesato.
Ma penso non faccia bene a nessuno alimentarlo.
Non sarà il carìsma di Mons. Fellay a cambiare le cose, che sono già arrivate a livelli appunto umanamente terrificanti.
Che la FSSPX sia nella Chiesa intesa come Corpo Mistico di Cristo, lo credo anch'io; ma se non viene regolarizzata canonicamente, non potrà avere la stessa efficacia pastorale.
Che la Chiesa sia (o sembri) alla frutta, purtroppo dobbiamo, soffrendo riconoscerlo. Ma non sarà il carìsma di mons.Fellay a cambiare le cose. Semplicemente molte più anime assetate e in pericolo di questa generazione e di quelle future, saranno raggiunte alla Grazia!
Per Mic:
RispondiEliminaMi scuso di averle dato del lui, non mi ero accorto che scriveva al femminile.
Sa lei come si evolverà adesso il dialogo (se di dialogo si parla, io credo piuttosto di una resa di Mons. Fellay proprio per motivi pastorali)? chi ce l'ha adesso il cerino in mano? a chi spetta la prossima mossa?
Io ricorderei ciò che ha detto Mons. Fellay nella sua omelia di ieri: se Santa Giovanna d'Arco si fosse basata sulle sue possibilità umane (praticamente nulle) anziché sulla Divina Provvidenza, non sarebbe mai arrivata ad Orléans.
RispondiEliminaSe Benedetto XVI vuole così fortissimamente che la Fraternità San Pio X "rientri" nella Chiesa Romana a tutti gli effetti, deve solo fare una cosa: Siccome la Fraternità e nata all'interno della Chiesa, con tanto di decreto approvato a suo tempo dal Vescovo, se non sbaglio, di Friburgo,e poi "congelato" da Giovanni Paolo II all'atto della ignobile scomunica, ebbene prenda un bel foglio di carta e faccia un altro Motu Proprio, che cancelli quel congelamento e ipso facto reintegri la Fraternità. Per fare il Capo, a maggior ragione della Santa Chiesa Cattolica, bisogna avere autorevolezza e far applicare con autorità ciò che per la Chiesa e giusto. Ma per fare ciò bisogna essere in buona fede, siamo sicuri che Benedetto XVI lo sia?
RispondiEliminaPoi prenda un altro foglio e scriva un decreto di scomunica per se stesso e i suoi predecessori conciliari... magari ne diseppellisca il cadavere e faccia loro un processo canonico.
RispondiEliminatorno adesso dalla messa a Orleans per la chiusura del pellegrinaggio. La predica dell'abbé de Cacqueray é stata in sintesi : "la figura di Ste Jeanne d'Arc é l'immagine di chi non cede assolutamete niente in materia di fede"
RispondiEliminaqui invece intevista a mons.Fellay di ieri a Villepreux
http://www.gloria.tv/?media=294557
articolo fresco dell'abbé Simoulin
RispondiElimina"Al prete ignoto"
http://networkedblogs.com/y8EBK
mi pare di capire che i timori maggiori, se non gli unici, siano per i molti e forti tentativi di "normalizzazione" che la FSSPX subirebe con l'approvazione canonica. Per carità, non sono timori infondati, anzi. sono timori reali. Ma...allarghiamo un attimo l'orizzonte. La vita cristiana non è forse una guerra continua contro satana? E che facciamo, ci sottraiamo alla guerra per paura della guerra e di soccombere? No, non solo non lo facciamo, ma neppure possiamo farlo. Finchè siamo nel corpo dobbiamo lottare contro il peccato che come leone va in giro cercando chi divorare (san Pietro). Lo stesso dovrà fare la FSSPX una volta regolarizzata canonicamente: dovrà resistere al leone modernista. La FSSPX ha paura? Io non sono lefebriano, ma solo un grandissimo simpatizzante della FSSPX; ebbene, io da 15 anni dico nella mia diocesi e nelòla mia parrocchia, ciò che dice la FSSPX, e certamente non vengo trattato bene......ma con l'aiuto di Dio non mi sono di certo fatto normalizzare, anzi....son diventato sempre più tradizionalista. Non solo, ma io provenivo da una realtà diocesana, ero cioè un normalizzato; con l'aiuto di Dio e la tenacia sono riuscito a disintossicarmi dal neomodernismo che avevo succhiato fin da quando ero poppante, e son diventato pià tradizionalista dei lefebvriani. Questo per dire che c'è sicuramente il rischio di farsi infettare.....ma c'è pure la possibilità di "infettare" con la sana Dottrina i progressisti.Insomma: con la regolarizzazione canonica la FSSPX verrà di certo normalizzata........se deporrà le armi (Dio non voglia) e si lascerà normalizzare. Non verrà normalizzata se proseguirà, con l'aiuto di Dio, la battaglia intrapresa. E' evidente che in caso di regolarizzazione sarà richiesta una forza maggiore di quella che si ha oggi, e si richiederà una sorta di "isolamento" ancor maggiore di quello di oggi (perchè la regolarizzazione non deve significare che si dovrà andare a braccetto con le diocesi le cui iniziative sono tutte di matrice modernista). Si dovrà, vivere parallelamente; lo so che non è il massimo, ma mescolarsi coi progressisti non è possibile. Chi è contrario all'accordo credo che lo sia perchè lo vede propio in questa ottica: mescolarsi ai progressisti.
RispondiEliminaSono d'accordo con l'ultimo Anonimo, che descrive una situazione paradigmatica.
RispondiEliminaMi collego anche a questo:
"E tuttavia continuo a ripetere che nessuno ha fatto i conti con la Provvidenza."(Mic)
E' questo il punto FONDAMENTALE delle "resistenze interne" alla SPX.Che sono "fortunatamente" emerse a causa della Volontà DI DIO, prima che del Papa (attraverso il processo di regolarizzazione).
E non è un punto secondario, lo ripeto. E' al fondamento dei problemi, in crescendo, generati in varie fasi di questi dolorosi momenti. E generati da vari "fronti"!
LO STESSO SUPERIORE DELLA SPX, CHE REPUTO GRANDE UOMO DI DIO, DAVVERO, è in una situazione penosa e non porta alle logiche conseguenze i GIUSTISSIMI principi che lo animano!!!!
Mons. Fellay si frena.
Perchè la logica conseguenza dei suoi giusti principi sarebbe ROMPERE GLI INDUGI LUI STESSO E SUBITO, chiedendo LUI STESSO di essere regolarizzato, accettando "l'aria fritta" che gli è stata posta come "condizione"! POICHE' SI TRATTA DI ARIA FRTTTA!
Non sono in discussione "dogmi". Non sono in discussione "dottrine" strictu sensu. Non sono in discussione accettazioni di eresie!
OGGI NON E' IERI! E la SPX dovrebbe iniziare anche a RINGRAZIARLO, il SIGNORE! Un esercizio che fanno molti nella SPX, MA PRINCIPALMENTE NEL NASCONDIMENTO! E un po' troppo "schiacciati" dal clamore dei RIBELLI alla Grazia di Dio, che stanno lottando PER SE STESSI e non per la Fede e la Chiesa di Cristo! Infatti è grazie a questi clamori che le cose si sono complicate!
Io credo, da profano naturalmente, che attualmente esiste una Grazia immensa data con Generosità alla SPX, perchè ne sia TRAMITE PER TUTTI!
BISOGNA FARE LA VOLONTA' DI DIO!
Esistono tutte le possibilità di questo mondo, come quella di una scissione interna (CHE SEPARERA', PERO', I SEDEVACANTISTI MASCHERATI!)! Ma innanzi alla VOLONTA' DI IDDIO, non si può fare altro se non la Volontà di DIO!
Infatti Cristo non è venuto a portare la pace (umana), ma la SPADA!
Quindi BASTA CON LE ESITAZIONI! BASTA! Stiamo tutti aspettando la SPX! Perchè l'OPERAIO E' STATO CHIAMATO A GIORNATA!
FORZA!
Stefano78 calma!
RispondiElimina1) mons Williamson chiarisce nei suoi stessi commenti "Eleison" che la sede NON é vacante. Dire che l'ala refrattaria é sedevacante é una grossa semplificazione...
2)Willianson &Co a livello della fede valgono da soli il 90% del clero MONDIALE! Stiamo tutti aspettando la SPX... si TUTTA pero' perché se cominciate a smembrarla i soli vincitori saranno i nemici. E dove li trovate prelati della qualità di Tissier, Gallareta... nella S.Pietro???
3) come puoi essere sicuro che la Provvidenza vuole l'accordo? questa certezza non ce l'ha nessuno, nela che Mons.Fellay che l'ha infatti ribadito nel sermone domenica.
4) piccolo esempio del casino nero che potrebbe essere un rientro lo abbiamo coi pellegrinaggi Parigi Chartres e viceversa
Come sapete ci sono due pellegrinaggi in contemporana e entrambi di i 100 km : il nostro e quello in senso inverso da Parigi a Chartres
la cui assistenza spirituale è assicurata dai seguenti istituti religiosi tutti almeno un po' tradi-conservatori :
Abbaye Sainte-Madeleine du Barroux
Abbaye Notre-Dame de Fontgombault
Abbaye Notre-Dame de Randol
Abbaye Notre-Dame de Triors
Fraternité Sacerdotale Saint Pierre
Fraternité Saint Vincent Ferrier
Institut du Christ-Roi Souverain Prêtre
Institut des Chanoines Réguliers de la Mère de Dieu
Institut de la Sainte-Croix de Riaumont
Institut du Bon Pasteur
Il pellegrinaggio dalla SPX é il solo CHE PUO' non avere peli slla lingua. Quello ufficiale riconoscuito da Roma resta un pellegrinaggio di "serie B"
Infatti il tema é sempre scelto per non disturbare il politicamente corretto (metti che viene il card. di Parigi VingtTrois a predicare nella messa
pontificale della domenica, mica possono farlo parlare sulla regalità sociale di Cristo o sul fuori dalla Chiesa non c'é salvezza... )
Cosi' negli ultimi 2 anni i temi del pellegrinaggio S.Pietro/Cristo Re ecc sono stati:
2011:la difesa della vita e 2012:la famiglia centro della cristianità
MOLTO DIPLOMATICO complimenti !!
Negli ultimi 2 anni i temi del pellaginaggio FSSPX sono invece stati:
2011: Vero Re Tu lo sei in quest'Ostia cioé la negazione forte dell' 80% degli errori conciliari condensati in una frase !
2012: S.Giovanna d'Arco - Dio darà la vittoria la chiesa militante contro il dialogo conciliare
il pellegrinaggio dei tiepidi... non si espone più di tanto ma potremo ancora fare queste cose "da dentro"??
io credo che attualmente esiste una Grazia immensa data con Generosità alla SPX
RispondiEliminainvece mons.Fellay parla di trappola possibile e anche probabile, la ..."generosità" é tutt'altro che scontata!
oi prenda un altro foglio e scriva un decreto di scomunica per se stesso e i suoi predecessori conciliari...
RispondiEliminaeD esattamente ciò che il defunto Abbé Goerges de Nantes chiedeva. Ogni 5 anni, dal 1973 alla sua morte, il 14- II-2010 presenteva i suoi esposti (con alleggato ogni volta un"Liber Accusationis" di relativi documenti esplicativi/probativi)IN FORMA UFFICIALE a "Pietro", affinchè processi "Simone". E, per chi non è digiuno di fede caTTOLICA, tale azione, in astratto, non da reputarsi peregrina.
L'abbé de Nantes dixit. Nuovo dogma della Chiesa.
RispondiEliminaCalende greche ...is now: SSPX Unification Postponed to summer vacation.
RispondiEliminahttp://eponymousflower.blogspot.fr/2012/05/sspx-unification-postponed.html
La fonte kreuz.net è affidabile?
RispondiEliminaDi che sponda è. Lo sai?
mic, credo la notizia sia attendibile: ne parla il TG odierno di gloriatv
RispondiEliminahttp://it.gloria.tv/?media=294897
[00:48]
Penso che le voci sul "rinvio", così come quelle sulla decisione imminente erano tutte aspettative di chi scriveva, o voci non meglio informate... del resto i comunicati della FSSPX sono stati sempre molto chiari nel dire che non c'era ancora nulla di definito.
RispondiEliminaAnche se le aspettative di tutti sono state, credo deluse non solo dai tempi normali che la questione avrebbe richiesto, ma dall'esecrabile fuga di notizie interna alla FSSPX, cui si è aggiunta l'altrettanto esecrabile fuga di notizie dal Vaticano... Ora tutto ha connotazioni di incertezza più spinte.
A meno che il Papa non sorprenda tutti. Ma forse questo è solo un pio desiderio e, a questo punto, dobbiamo rimetterci alla volontà del Signore, che Mons. Fellay sta cercando di intuire dagli eventi.
Staremo a vedere...
Ho visto il filmato.
RispondiEliminaMa dopo le facce di Zollitsch, Koch e Schoenborn, (prese dal notiziario) cosa c'era da aspettarsi di diverso?
Rinvio della decisione del Papa sulla FSSPX? Eh, già, con tutto quello che sta succedendo in Vaticano... Così saranno contenti i "fratelli maggiori". Certo, non esistono prove che ci siano loro al posto di regìa nel manovrare 'corvi' ed altri animaletti: ma non mi pare un'ipotesi temeraria, gli 'avvertimenti' che avevano lanciato al Papa nei giorni scorsi erano chiari. Se è così, questo è solo un assaggio. Oremus.
RispondiEliminaPotrebb'esser anche l'ammazzacaffè.
RispondiEliminaDante,
RispondiEliminatroppo amaro...
Ci vorrebbe invece un bel digestivo per tutti i nemici dell'accordo, "fratelli maggiori" compresi...
Somministrazione che più efficace non si potrebbe: l'autorevole parola di Pietro.
Spero che quella parola venga. Spes ultima dea.
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