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sabato 12 gennaio 2013

Sciopero dell'obolo della Messa

Sta spopolando su Facebook questo appello:
Dopo l'appoggio ufficiale del cardinal Bagnasco al pupillo della Alta Finanza, Mario Monti,  [in realtà sembra ci sia stato una sorta di dietro front, ma non c'è nulla di chiaro] ho deciso di effettuare una protesta silenziosa, continuerò ad andare tutte le domeniche a Messa, ma mi asterrò dal versare l'Obolo incrociando le braccia al passaggio del cestino.
Questo sciopero continuerà fino a che il cardinale Bagnasco non dichiarerà ufficialmente che la CEI non appoggerà più Mario Monti, chiedendo scusa ai cattolici italiani ed alle famiglie italiane tutte, per la sua erronea ingerenza nella vita politica della Nazione.
Trovo tale appello degno di una breve riflessione su alcuni fatti concreti.

(1) "I don Abbondio son diventati tutti vescovi". La CEI capitanata da Bagnasco pare più sensibile ai soldi che ai dogmi, e le sue manovre (per esempio l'appoggio a Monti per evitare che l'IMU dissangui parrocchie sinistrate, conventi semivuoti e "case di spiritualità") sono come la pecora che implora un minutino di tregua ai lupi.

(2) "Disunione tra clero e popolo". L'autore dell'appello non considera necessario spiegare al parroco il proprio gesto.

(3) "La Chiesa ridotta a circo equestre". Le offerte alla Chiesa vengono percepite dai fedeli e dal clero come pagamento di un noioso servizio di intrattenimento, come il canone Rai. Per cui se il laico pensa allo sciopero dell'obolo, il parroco sarà allarmato solo dal calo degli incassi; se il governo inventa una nuova tassa, la CEI intrallazzerà per evitarla o tamponarla senza minimamente riflettere sulla sempre più forte persecuzione amministrativa-giudiziaria-mediatica dei cattolici italiani.

9 commenti:

  1. Bagnasco e il suo appoggio a Monti sono inqualificabili. Credo inoltre che ora non vi sia una posizione chiara per poter poi saltare sul carro del vincitore: una vecchia tattica italiana. Il lettore ha tutte le ragioni: sbaglia solo a continuare ad andare a messa, se la messa cui si riferisce, come è probabile, è il novus ordo. Sarebbe interessante approfondire, oltre che le mutazioni liturgico-dottrinali, anche quelle politiche, altro segno inequivocabile dello sfascio della Chiesa e del suo asservimento ai potenti del mondo. Tutto torna, tutto è connesso.

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  2. Concordo sul fatto che nessun cardinale o esponente di spicco della Chiesa Cattolica dovrebbe appoggiare pubblicamente alcun politico, non fosse altro per il fatto che nessun politico presente oggi nella scena italiana può rappresentare i valori non negoziabili e di fede di noi cattolici.
    Spiace solo registrare che quando Ruini appoggiava Berlusconi, nessuna voce di noi cattolici legati alla Tradizione, abbia mai preso le distanze.
    Poi non lamentiamoci se ci identificano in una certa area politica. Oppure, noi tradizionalisti dichiariamo apertamente, a prescindere dai soggetti politici del momento da che parte stiamo.

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  3. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  4. Sarebbe bene, seconodo il mio modesto e inutile parere di semplice fedele Cattolico, che la Santa Chiesa emettesse un "non expedit" riguardo la partecipazione alla immonda politica di questa Società!

    Partecipare a questo immondo e criminale sistema politico, che è immondo in se stesso e non a causa di persone che "tradirebbero" i suoi "principi", è secondo me da definire come immorale

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  5. Ormai non funziona più il detto vizi privati e leggi buone pubbliche, viste le ultime dichiarazioni dei politici in materia dei cosiddetti "diritti per le coppie omosessuali".
    Questo vale per la destra, la sinistra ed il centro.

    Ormai i partiti classici non garantiscono più leggi conformi alla norma suprema: la Legge di Dio.

    Anche sul "non expedit" si può discutere.

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  6. Bisognerebbe che i politici di tutti gli schieramenti si specchiassero con queste recenti parole del Papa:
    "Se preoccupa l’indice differenziale tra i tassi finanziari, ‒ ha detto il Papa ‒ dovrebbero destare sgomento le crescenti differenze fra pochi, sempre più ricchi, e molti, irrimediabilmente più poveri. Si tratta, insomma, di non rassegnarsi allo “spread del benessere sociale”, mentre si combatte quello della finanza"

    Tuttavia, allo squilibrio del dominio tecnico-economico sulla politica, occorre aggiungere il conseguente progressivo aumento del cinismo e dell'indifferentismo e dunque la crescente eclissi dell'etica, per effetto dell'oblìo della sua vera e sola scaturigine: la Sorgente vera della vita sia spirituale che materiale.

    Nello stesso discorso al Corpo Diplomatico, il Papa afferma:
    " ...nell’ottica cristiana esiste un’intima connessione tra la glorificazione di Dio e la pace degli uomini sulla terra, così che la pace non sorge da un mero sforzo umano, bensì partecipa dell’amore stesso di Dio. Ed è proprio l’oblio di Dio, e non la sua glorificazione, a generare la violenza. Infatti, quando si cessa di riferirsi a una verità oggettiva e trascendente, come è possibile realizzare un autentico dialogo? In tal caso come si può evitare che la violenza, dichiarata o nascosta, diventi la regola ultima dei rapporti umani? In realtà, senza un’apertura trascendente, l’uomo cade facile preda del relativismo e gli riesce poi difficile agire secondo giustizia e impegnarsi per la pace".

    E la violenza non è solo quella di chi uccide il corpo, ma anche quella che promuove fino ad imporre i disvalori in luogo di ciò che edifica davvero la persona e non la mortifica o la devia dal suo fine ultimo.

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  7. C'è analogia:

    "" A proposito della Messa di sempre, il bollettino delle missioni estere dei Cappuccini liguri afferma testualmente: " ritorniamo a liturgie ed espressioni del passato che non comunicano più (?) e non facciamo sforzo per cercare alla luce dello Spirito di leggere i segni dei tempi; non vogliamo sentire i profeti che ci dicono che siamo in ritardo di 200 anni". Niente offerte finchè non tornano a maggiore ragionevolezza. ""

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  8. Guardate come vi tratta Andrea Carradori su messainlatino

    http://blog.messainlatino.it/2013/01/sovvenire-alle-necessita-materiali.html

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  9. Però! Vedo ora che così si esprime il nostro "amico" Carradori (almeno ce lo avesse detto qui)

    Il cosiddetto sciopero della questua è un’ iniziativa demoniaca, sotto le mentite spoglie dello scandalo dato dagli - sbagli degli uomini di Chiesa- .
    Non gli si dovrebbe dare cassa di risonanza soprattutto negli spazi internet cattolici!”


    Addirittura!
    Demoniaca la nostra goliardata presa da facebook, che ci ha dato modo di fare alcune riflessioni...

    In ogni caso parla del precetto di "sovvenire alle necessità materiali della Chiesa"... ci possono essere tanti modi di rispettare il "precetto".

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