Sono senza parole. Sono le immagini a parlare. E non è altrettanto caritatevole con la Santa Messa usus antiquior... La tenebra, anziché diradarsi, aumenta. Mi viene in mente: "...così percossa, attonita la terra al nunzio sta". Vedremo.
Auxilium Christianorum, ora pro nobis!
È chiaro che questo nuovo Papa Francesco (non ci metterei il numero, visto che per ora è l'unico) ha fatto troppo poco, da Papa, per poterne trarre conclusioni ben fondate. Ma quel poco che ha fatto mi sembra fin troppo eloquente - senza contare che parla anche ciò che ha fatto prima dell'elezione.
RispondiEliminaPrimo: si è chiamato Francesco. Mi sembra che ci possano essere pochi dubbii sul riferimento al "poverello di Assisi" - cioè, per come viene visto S. Francesco oggi dai progressisti, di cui il Papa è un esponente: la teologia della liberazione, che non ha l'esclusiva sui poveri ma è centrata su di loro; e l'ecumenismo.
Quello che forse non si è notato abbastanza, però, a mio parere è un'altra cosa. "Francesco" è un nome di totale rottura, né preconciliare né postconciliare. Ora, considerando che nel 2005 fu il candidato dei fautori del card. Martini, quello della Chiesa (postconciliare!) in ritardo di 200 anni e del Concilio Vaticano III, io un nuovo concilio me lo aspetterei a breve. Qualcuno ha fatto notare che è piuttosto anziano. Ma a Giovanni XXIII, che lo era ancora di più, non ci volle molto per indire il Vaticano II.
Secondo: si è spogliato quanto più ha potuto delle insegne da Papa, e pure del nome. Ma questo è stato già notato e commentato.
Se Dio a volte infligge un Papa, si vede che ce lo meritiamo, ovunque ci si volti si vede la supremazia dei propri interessi rispetto al bene delle anime, nemmeno nella tradizione si è esenti da tale cattiva tendenza, dunque abbiamo il Papa che meritiamo, finchè il nostro cuore non vorrà veramente essere al servizio del Buon Dio e del bene delle anime, ma cercherà sempre un po' del proprio interesse invece di abbandonarsi al volere della Divina Provvidenza dovremmo batterci il petto e dire Mea Culpa.
RispondiEliminaDobbiamo prima convertirci se vogliamo che la Chiesa torni al suo splendore. Che il Buon Dio abbia misericordia di noi e che trasformi Papa Francesco in un Santo Papa.
Dobbiamo prima convertirci se vogliamo che la Chiesa torni al suo splendore. Che il Buon Dio abbia misericordia di noi e che trasformi Papa Francesco in un Santo Papa.
RispondiEliminaCondivido toto corde.
io al posto vostro non gli appicciccherei troppo in fretta il titolo di papa, lui si è ben guardato dall'utilizzarlo durante tutta la sua umile quanto inutile lagna alla città ed al mondo. facciamo che abroghiamo anche questo orpello del medioevo già che ci siamo? e poi passiamo direttamente alla Camera dei Vescovi ed al Senato dei Cardinali, così il 1789 avrà compiuto la sua missione definitiva, contenti adesso?
RispondiEliminaSi Doccia Fredda, sono daccordo con te.
RispondiEliminabernardino
09.15 - PAPA: PREGHIERA IN SILENZIO DAVANTI ALL'ICONA DELLA MADONNA
RispondiEliminaSono stati minuti di intensa preghiera in silenzio quelli di Papa Francesco davanti all'icona di Maria Salus
Populi Romae, nella Cappella Borghese della Basilica di Santa Maria Maggiore, dove il Pontefice si e' recato di prim'ora per una visita di preghiera privata. In tutto erano una cinquantina di persone quelle ammesse a questo evento, tra cui il cardinale Vallini, vicario per la diocesi di Roma, il cardinale Abril y Castello, arciprete
della Basilica. Il Papa era accompagnato dal prefetto della Casa pontifica, monsignor Georg Gaenswin, e dal vice prefetto, Leonardo Sapienza.
... temo che dovremo rimpiangere amaramente Benedetto XVI, sulla cui abdicazione qualcuno a breve inizierà a porsi dei dubbi...
RispondiEliminaPrima o poi qualcuno ricomincerà a nominare Benedetto nel Canone... ammesso che rimanga ancora la possibilità di dire la Messa tridentina, e che non si cerchi di ridimensionare il Motu Proprio sotto speciosi pretesti.
Pessima tempora currunt.
Caro Baronio,
RispondiEliminaperdonami se ho censurato la prima parte del tuo post. Ma sono cose che oltre a non dire non voglio neppure pensare, anche perché non mi risultano direttamente e non possiamo dar fede ad ogni "sentito dire".
Anche per me è stata una doccia fredda, simile a quanto provato in occasione del discorso di Benedetto ai parroci, se non peggio, perché le derive ecumeniste e sincretistiche sono ben più accentuate, mentre di diverso c'è l'indifferenza per la liturgia (verificheremo).
Preghiamo e armiamoci di pazienza e di fortezza, pregando il Signore che custodisca la nostra fedeltà e non ci faccia mancare il discernimento e la guida di sacerdoti secondo il suo cuore.
la stampa (americana e lo stesso obama) che fino a un mese fa attaccava il papa oggi celebra Francesco. A me pare tutto molto strano e singolare.
RispondiEliminaNon è vero che Bergoglio sostenne Ratzinger nel 2005 altriment la curia e i martiniani non l'avrebbero votato. I woitilyani erano forti e sostennero l'unico successore possibile per papa GPII. Oggi i ratzingeriani sono ingenui e deboli. La rottura si è vista da ieri sera nelle parole e nell'abbigliamento da vescovo tra i vescovi, vescovo di Roma con suo vicario. Questo da subito. Preghiera per il passato...al VOSTRO vescovo emerito...e poi la fratellanza...etc..e il nome di Francesco santo dei poveri e della fratellanza, mesericordia, incontro e dialogo tra le fedi... solo i ciechi non vedono in Bergoglio il profilo delineato da Sodano il giono prima, nell'omelia alla missa pro eligendo. Bergoglio è stato il candidato forte, opposto a Scola, tenuto nel silenzio. Altrimenti non sarebbe stato eletto in 24 ore.
Per noi è IL PAPA regnante. Per tanti di noi BENEDETTO resta il NOSTRO PAPA AMATO. I più, i cattolici di oggi tiepidi e aperti al mondo, purtroppo presto dimenticheranno papa Ratzinger. Francesco è un conquistatore del popolo col sorriso e l'amore ai poveri, la sobrieta e semplicità delle vesti e la croce di ferro.
Confidiamo nella Provvidenza che tutto guida verso il Bene della Chiesa.
Cara Mic, apprezzo il tuo equilibrio e la tua prudenza. Spero solo che i miei timori si rivelino infondati... Preghiamo sempre! Ora più di prima.
RispondiEliminaPrima o poi qualcuno ricomincerà a nominare Benedetto nel Canone... ammesso che rimanga ancora la possibilità di dire la Messa tridentina, e che non si cerchi di ridimensionare il Motu Proprio sotto speciosi pretesti.
RispondiEliminaE' uno scenario apocalittico. Attenzione a ciò che significa. Non sono questioni da tirare in ballo senza tremare.
E comunque non abbiamo il vaglio della verifica.
Sono d'accordo con doccia fredda.
RispondiEliminaW il nostro Papa, Benedetto XVI!
Nessuno dice che questa elezione potrebbe sembrare un disconoscimento di Benedetto XVI e del suo rispetto per la Messa tridentina.
RispondiEliminaSe è così altro che "raggelati", mic!
Sin da ieri sera cerco di farmi una ragione della scelta fatta dai cardinali... ma non ci riesco. Frequento per l'Argentina per vari motivi e so quanto Bergoglio (perdonatemi non riesco ancora a chiamarlo Papa: ma d'altronde sembra che tale titolo non piaccia neanche a lui..) abbia osteggiato la Messa di sempre. Per curiosità sono andato ora a visitare il sito di una chiesa di Buenos Aires ove, almeno sino a gennaio scorso, era prevista la celebrazione della Messa tridentina ogni domenica. Ebbene non ve n'è più traccia...
RispondiEliminaNel frattempo ho recuperato il libro-intervista "El Jesuita" che gli avevano dedicato tre anni fa due giornalisti (uno italiano, l'altra argentina) e che avevo comprato per pura curiosità. Cercherò di rileggerlo con calma, ma non sarà facile.
Speriamo soltanto che il Signore conservi a lungo Papa Benedetto e che la Sua presenza serva nei limiti del possibile a tamponare il disastro.
certo che si profilano due papi in contrasto; allora contano qualcosa le profezie.
RispondiEliminaDilemma terribile sarà per molti (milioni) di poveri fedeli sbandati capire CHI sia il papa autentico da seguire, e chi l'antipapa !
tra l'altro, TUTTI E DUE vestiti di bianco, senza i segni dell'autorità di PONTEFICE . Qui ora ci sono fatti che accadono, si impongono e chiedono risposte, ci riguardano direttamente, non possiamo "tirarci fuori" lavarcene le mani (come qualche mio familiare dice, me ne infischio, facciano quel che vogliono ecc.), e soprattutto DECISIONI su che strada prendere.
Non vi pare ?
e soprattutto DECISIONI su che strada prendere.
RispondiEliminaLa strada l'ha già tracciata il Signore. E saranno i nostri sacerdoti ad indicarcela.
Dimenticavo: non so se qualcuno lo ha già fatto notare: ma si tratta del primo Papa che è stato oridnato sacerdote dopo il Concilio....
RispondiEliminaCiò che mi turba è che da un lato c'è un Papa che ha rinunciato alla sua carica e, dall'altro, un Papa che ufficialmente sembra non aver preso la sua, dato che si presenta come il vescovo di Roma!
RispondiEliminaPoi lo spirito di povertà di San Francesco è molto più esigente di un "pauperismo" anni 70.
San Francesco impersonava l'obbedienza al Vangelo alla Chiesa e al suo magistero e sicuramente non aveva fobie per la tradizione...
esatto, Jacobus! e poi, come hanno detto già tanti, quando mai S. Francesco andava a pregare con eretici, chiedendo loro di essere BENEDETTO da loro ? quando mai S. Francesco è stato sincretista ?
RispondiEliminaquesta è l'iummagine che ci vuole imporre una certa vulgata che imperversa da decenni, e che fa mettere le bandiere iridate dei pacifisti nel mondo francesecano (Assisi e dintorni) quel pauperismo, pacifismo egalitario (di colore marxista) che ha ispirato anche i meeting di Assisi.
Così dall'alto faranno credere alla gente che è Gesù stesso che VUOLE che il Vicario si abbassi e che non si chiami più papa ma vescovo, che non VESTA LE VESTI del POntefice, ma sia ridotto a uomo qualunque, DEGRADATO.
Affinchè Gesù stesso sia degradato, gettato a terra....come uomo qualunque, degradato, appiattito, per democrazia tipo 1789; finchè diventerà "uno dei tanti maestri antichi"...
e si avvereranno le parole della Madonna, lette e ripetute dal card. Pacelli:
"...il Figlio di Dio diventerà un SIMBOLO, una filosofia come le altre...."
Sull'appiattimento del papa, fratello tra uguali, dicevo all'anonimo le mie impressioni (3d prec.)
Ma c'e' qualcuno che si ricorda delle visioni della Beata Emmerich
RispondiEliminadei due vescovi vestiti di bianco. Risentite il discorso di Francesco di ieri sera, guardate il suo abbigliamento e riflettete.
DOVE E' IL ""TU ES PETRUS""?
Il saluto dei Cristiani e' SIA LODATO GESU' CRISTO E NON BUONA SERA.
Bernardino
Cara Mic,
RispondiEliminaVorrei sapere se sei a conoscenza di studi specifici sulla validità dei "nuovi sacramenti". Mi pare che su questi temi i contributi più seri --ovviamente di parte "tradizionalista"-- siano quelli di Mons. Tissier e di Mons. Guérard des Lauriers. Mi potreste dare, se ne siete a conoscenza, i riferimenti? Grazie.
Caro Marco,
RispondiEliminano, non ho conosco questi studi e finora non me ne sono mai occupata. D'altronde mi citi un noto sedevacantista e sai che non mi abbevero a quella fonte.
La sede non è vacante, se anche vi si fosse insediato un papa eretico. E, a prescindere anche dal sedevacantismo, non mi sembra il caso di fare fughe in avanti prima di aver elementi diretti in base ad atti e detti di questo pontificato.
Ha subito defintito Benedetto XVI "vescovo emerito" e non "Papa emerito".
RispondiEliminaNon credo che l'abbia fatto perché d'accordo con quanti sono rimasti perplessi per quel titolo.
Caro Marco,
RispondiEliminano, non ho conosco questi studi e finora non me ne sono mai occupata. D'altronde mi citi un noto sedevacantista e sai che non mi abbevero a quella fonte.
La sede non è vacante, se anche vi si fosse insediato un papa eretico. E, a prescindere anche dal sedevacantismo, non mi sembra il caso di fare fughe in avanti prima di aver elementi diretti in base ad atti e detti di questo pontificato.
E' forse probito chiedere e studiare? Excusatio non petita...
Ad ogni modo, leggendo don Nitoglia, mi pare che egli citi un decreto tridentino (o comunque vinclante) in cui effettivaamente si dice che un eretico è da considerarsi papa. Ebbene, per quel che può valere la mia opinione, ciò mi sembra assurdo: un non cattolico a capo della Chiesa cattolica?
Diceva San Vincenzo di Lerins:
RispondiEliminache il Signore Dio -
certi Papi, li dona;
certi, li tollera;
certi li infligge.
""" da 50 anni ce li ha solo inflitti """.
Sara' ora che ci perdoni e ci doni il Santo Padre Suo Vicario?
C'era di meglio. Ma, tra i realisticamente eleggibili, sotto certi aspetti forse è il meno peggio.
RispondiEliminaE speriamo che, di fronte alle sue responsabilità "petrine", le senta come tali e abbia quel guizzo della Grazia di stato che può aiutarlo a discernere uscendo dalle visuali parziali che abbiamo visto gli erano proprie. Altrimenti si accentuerà l'aspetto di chiesa-patchwork...
Non resta che attendere con equilibrio e pazienza e vigile fiducia (nel Signore).
1) C'era di meglio.
RispondiElimina2) tra i realisticamente eleggibili
3) sotto certi aspetti
4) forse
5) è il meno peggio.
In altre parole, fuori da ogni equilibrismo: l'elezione di Francesco è una notizia terrificante.
E' forse probito chiedere e studiare? Excusatio non petita...
RispondiEliminaNon sono certo io che mi tiro indietro se e quando è il caso di mettersi a studiare e approfondire qualcosa che diventi necessario.
L'Excusatio non petita non c'entra, perché non sono per nulla scontate le conclusioni che sono in molti a trarre superficialmente e credo che nella confusione che regna sia necessario assumere una posizione.
Quanto al Papa eretico, ricordi l'epoca dell'arianesimo?
Quanto al Papa eretico, ricordi l'epoca dell'arianesimo?
RispondiEliminaQuesto è vero, ma rimane un fatto assurdo.
In altre parole, fuori da ogni equilibrismo: l'elezione di Francesco è una notizia terrificante.
RispondiEliminaNon parlerei di equilibrismo Antonio. Io lo vedo equilibrio entro ragionevoli confini. Ovvio che ci sono momenti e situazioni in cui le scelte si impongono. E, quando dovesse avvenire, non sarò certo lì a parlare di pazienza e di attesa, perché potrò ragionare su dati di fatto attuali e precisi.
Il meno peggio, mic? Perché? Forse per ciò che si legge di certe sue posizioni su alcuni "principii non negoziabili"? Se è per questo non era certo l'unico, se no non capisco che cosa ci sia di buono.
RispondiEliminaAd ogni modo ho la sensazione che presto ci sarà un nuovo concilio - il suo voler essere vescovo tra i vescovi, il suo essere espressione dei martiniani, e poi il nome di rottura con tutto, vecchio e nuovo. E ancora quel cardinale anonimo che avrebbe detto a Tornielli: "Quattro anni di Bergoglio e cambia tutto".
Se così fosse, le sue idee personali su questo o quello finirebbero in secondo piano: la parola passerebbe ai vescovi, e tanti augurii. Certo, il concilio si esprime sub Petro, ma qualcuno ce lo vede a dire: "No, qui comando io"?
E con un nuovo concilio non ci sarebbe nemmeno più bisogno di discutere sul Vaticano II - vista la sua natura e il suo scopo di ricollocare la Chiesa nel mondo moderno, sarebbe semplicemente superato. Chiusa per sempre l'era Ratzinger. E ho l'impressione che un nuovo concilio tornerebbe per un'ultima volta all'anatema.
Aspettiamo e vediamo.
Scrive Tornielli:
RispondiElimina"Anche la scelta di apparire al balcone accompagnato dal Vicario di Roma, il cardinale Agostino Vallini, e l’insistenza con cui ha sottolineato il legame di vescovo con la diocesi della Città Eterna, è un segnale importante. Il segnale di un pontificato che sottolinea innanzitutto il legame con la Chiesa locale, quello del pastore con il suo popolo. "
Ed i cattolici che non sono a Roma?
Non ho sentito pronunciare la parola "Papa" ma solo vescovo di Roma
Il dovere del Conclave era quello di dare un Vescovo a Roma, ha detto il nuovo Papa, ok, è uno dei numerosi titoli del Papa, ma era il mondo intero, erano i cattolici del mondo intero ad ascoltarlo, era il loro nuovo Papa a parlare, o no?
Sarà stata l`emozione, anche se Valli al tg1, ( ma non è il solo) non ha mancato di sottolineare quelle parole e il loro contenuto profondo, son lì tutti a esultare perchè certi che il successore di Papa Benedetto cambierà la natura del Papato e il governo della Chiesa.
E poi, lasciatemi dire quanto mediocre, assordante e monocorde sia il coro laudatorio sull`umilità, la semplicità, la vicinanza al popolo, del nuovo Papa, sarà anche vero, ma il troppo storpia, e poi quell`accento messo su quelle qualità come se Papa Benedetto non fosse umile e semplice!
Dei media non mi son mai fidata, della loro onestà intellettuale e correttezza nemmeno , ma stanno veramente confermando la loro mediocrità.
Facciamo attenzione.
RispondiEliminaPaolo VI, osannato papa del concilio, fu criticatissimo, e ancora lo é, per l'enciclica Humanae vitae.
Papa Francesco, ora osannato dai progressisti, sarà pure lui criticatissimo il giorno in cui vorrà ribadire la sua contrarietà al matrimonio di persone dello stesso sesso!
D'altronde, probabilmente, abbiamo il pontefice che ci meritiamo.
E anzi, magari anche di più di quel che ci meritiamo se la sua lotta per la famiglia sarà coerente come sino ad ora.
Credo che quello della famiglia sia una delle priorità della Provvidenza.
Per il resto (in generale)il papa é scelto tra i cardinali e tra questi non mi pare fossero molti coloro che brillassero per una particolare santità di vita e di fede.
Quindi l'esito delle nostre critiche non sia la rabbia, la delusione, lo sconforto o il lasciar perdere tutto. No, la logica conclusione deve essere la conversione personale, anche perché a questa confusione e disordine dilagante é associato un castigo.
Detto questo, un particolare non da poco delle prime parole del nuovo papa é il fatto che sin'ora si é comportato come "semplice" vescovo di Roma, tanto da indurre alcuni a chiedersi se sia anche papa!
Comunque certe profezie (non deridiamole, sono segni che possono aiutare grandemente a orientarsi)sembrano chiarirsi, per chi vuole capire (la presenza di due papi; l'uomo vestito di bianco che non si capisce bene se sia un vescovo o un papa; Pietro Romano segue il papa detto gloria olivae, ma non é chiaramente definito come papa).
Di sicuro dobbiamo vigilare e fare penitenza, perché la misura credo sia già stracolma e il castigo profetizzato non può essere lontano. Miserere nostri Domine!
Trascrivo da Wikipedia (anche se so che non é la Bibbia, certe cose sono interessanti):
RispondiEliminaDurante l'ultima persecuzione della Santa Romana Chiesa siederà Pietro Romano, che pascerà il gregge fra molte tribolazioni; passate queste, la città dai sette colli sarà distrutta ed il tremendo Giudice giudicherà il suo popolo. Fine.
Il testo non afferma che il pontificato di Petrus Romanus sia immediatamente consecutivo all'ultimo papa della lista. Proprio il fatto che le caratteristiche di questo papa siano esposte in modo diverso, cioè non sia incluso nella lista, può far sospettare il contrario. Il testo, inoltre, non contiene alcuna nuova profezia ed è un semplice memento, che, prima o poi, la sequenza dei papi sarà destinata a concludersi. Lo stesso nome, Petrus Romanus, potrebbe non indicare alcuna caratteristica del papa, e significare soltanto "il papa che siede in Roma". Gli eventi descritti, poi, sono gli stessi segnalati nell'Apocalisse, in cui la distruzione di Babilonia, una città appunto costruita su sette colli (Ap 17, 9), precede il giudizio universale.
Ora sono 2 i 'vescovi vestiti di bianco'... che tempi!
RispondiEliminaLa sede non è vacante, se anche vi si fosse insediato un papa eretico.
RispondiEliminaCosa ti ha indotto a pensarla così. Il Concilio Vaticano I chiama il papà "colonna e fondamento della verità". Mi spieghi come può un eretico essere tale?
Il sedevacantismo comunemente inteso non è una risposta alla gravissima crisi della Chiesa ma neppure queste tue convinzioni
Per Juan.
RispondiEliminaSan Roberto Bellarmino, San Francesco di Sales, Suarez, Domenico Soto, Buix, Coronata e tanti altri tra i maggiori maestri della scolastica, ammettono la tesi che un papa possa cadere nell’eresia, senza alcuna valenza di sedevacantismo, secondo quanto afferma anche Arnaldo Vidigal Xavier da Silveira.
Aggiungendo che Pietro Ballerini, il cui lavoro fu importante per la definizione dell’infallibilità nel Vaticano I, vede nell’ipotesi di un papa eretico “un pericolo imminente per la fede e tra gli altri il più grave di tutti”, di fronte al quale qualsiasi fedele può “resistergli, rifiutarlo e, se necessario, interpellarlo ed esortarlo a pentirsi”, “perché tutti possano essere messi in guardia nei suoi confronti” (De Pot. Eccl., 104/105).
Ma senza cadere nel sedevacantismo.
Dal Corriere:
RispondiEliminaLe parole che descrivono il nuovo pontefice
TRADIZIONALISTI - «Paradossalmente (...) proprio se si è fedeli si cambia. Non si rimane fedeli, come i tradizionalisti o i fondamentalisti, alla lettera. La fedeltà è sempre un cambiamento, un fiorire, una crescita. Il Signore opera un cambiamento in colui che gli è fedele». (intervista a Stefania Falasca di 30 giorni, fine 2007)
http://www.corriere.it/esteri/speciali/2013/conclave/notizie/14-mar-papa-tango-fidanzata_1069e952-8c70-11e2-ab2c-711cc67f5f67.shtml
Mic: qui l'eresia non c'entra (e se anche c'entrasse, solo il collegio dei cardinli puo' definire un papa eretico). QUi c'entra il fatto che Francesco non vuole essere papa. Il conclave elegge i papi in quanto successori di Pietro e detentori del potere di ministero, magistero e governo per tuta la Chiesa, ma Francesco si considera solo vescovo della Chiesa di Roma che presiede in carita' tutte le chiese. Ora, se Francesco ha accettato di essere vescovo di Roma, ma non di essere papa, abbiamo un papa? sembra di no. Uno non vuole piu' essere papa, l'altro non ha mai voluto esserlo, dov'e' il terribile dilemma? non abbiamo un papa, ma abbiamo Gesu' che ha promesso la sua assistenza alla Chiesa, non a papa Tizio o papa Caio. Abbiamo la Madonna, abbiamo la Tradizione. Smettiamo di piangerci addosso e, visto che Francesco non vuole fare il papa, ma solo il vescovo di Roma, vuol dire che dobbiamo sgobbare di piu' noi - legge del corpo mistico di Cristo.
RispondiEliminaleggete le gravi riflessioni di una persona serissima, che prende sul serio TUTTE le Scritture
RispondiElimina(non edulcorando o eliminandone una parte, come usano fare molti cattolici dal postcv2).
Francesco Colafemmima scrive:
ERA GIA' TUTTO PREVISTO
Prima di scrivere altro sul nuovo "Vescovo" di Roma che sembra avere in spregio ogni tradizione e che magari si sarebbe pure affacciato alla loggia con un saio per dar sfogo a certo pauperismo anni '70 (magari nei prossimi giorni si farà pure confezionare un papal clergyman) leggete qui:
La strategia della tensione - post del 2009
e qui:
La vendetta dei progressisti falliti - post del 2010
Per ora non c'è molto da aggiungere. Con tutta probabilità la nostra missione finisce qui. Tutto ciò che abbiamo detto e fatto finora verrà prontamente obliterato.*
E' una definitiva sconfitta della tradizione e della riforma benedettiana. E' l'inizio dell'allegra demolizione del Papato.
Con la rinuncia di Benedetto ben 3 piccioni con una fava dunque: hanno ottenuto il Papato a termine, la resa di Benedetto e un nuovo Papa conforme ai loro desideri e forse anche ai nostri peccati.**
-------------
*tutto ciò che egli ha detto, avvisando sugli eventi previsti, verrà obliato; così gli avvisi di tanti cattolici vigili.
Vuol dire che ci avviamo alla DITTATURA del pensiero unico, quello che convoglierà molti sventurati alla falsa RELIGIONE UNIFICATA.
Per qualcuno può ancora essere utile leggere, per svegliarsi.
per gli altri,....
caro sarà il sonno,
e più l'esser di sasso ...ecc.
(ma le vergini prudenti sono sveglie e alimentano l'olio nella lampada: non lo regaleranno a quelle stolte....)
** conforme ai nostri peccati: era ciò che diceva Gesù stesso a una mistica poco tempo fa, avvertimento riportato sul web...."verrà uno che approverà i peccati come fossero cose buone" ...o qualcosa di simile, ma che importa ?
TUTTO VABEN, MADAMA LA CHIESA....
allegria, chi vuol esser lieto sia !
nt
Mic, ma "resistergli e RIFIUTARLO" non è considerare vacante la S. Sede?
RispondiEliminaComunque, con riferimento al Vescovo di Roma(?!) Francesco, se non altro, pur essendo Gesuita, non è filomarxista e non è favorevole all'unione tra persone dello stesso sesso. Da grande, potrebbe migliorare...
Ogni tanto sono d'accordo con Luisa: "Vescovo di Roma"...e il resto del Mondo?!
Mic: qui l'eresia non c'entra (e se anche c'entrasse, solo il collegio dei cardinli puo' definire un papa eretico).
RispondiEliminaLo so Luciana. Ho detto diverse volte che ad un eventuale papa eretico noi possiamo solo denunciare le storture, resistergli in coscienza, ma non spetta a noi il giudizio e l'azione, né ci compete lanciare anatemi, ma solo riaffermare - per come ci è dato farlo - la verità che abbiamo ricevuto nella e dalla Chiesa.
QUi c'entra il fatto che Francesco non vuole essere papa. Il conclave elegge i papi in quanto successori di Pietro e detentori del potere di ministero, magistero e governo per tuta la Chiesa, ma Francesco si considera solo vescovo della Chiesa di Roma che presiede in carita' tutte le chiese.
Così sembrerebbe dalle scarne parole. E, se così fosse, sarebbe gravissimo. Ho creduto opportuno però darci il tempo di una verifica.
Ora, se Francesco ha accettato di essere vescovo di Roma, ma non di essere papa, abbiamo un papa? sembra di no. Uno non vuole piu' essere papa, l'altro non ha mai voluto esserlo, dov'e' il terribile dilemma? non abbiamo un papa, ma abbiamo Gesu' che ha promesso la sua assistenza alla Chiesa, non a papa Tizio o papa Caio. Abbiamo la Madonna, abbiamo la Tradizione. Smettiamo di piangerci addosso e, visto che Francesco non vuole fare il papa, ma solo il vescovo di Roma, vuol dire che dobbiamo sgobbare di piu' noi - legge del corpo mistico di Cristo.
Certo che non smettiamo di radicarci nel Signore e di attingere all'Una Santa, che è perennemente viva e vivificata da Lui...
Presto sapremo ancor meglio cosa ci aspetta e fino a che punto avremo da soffrire ancora.
Gesu' che ha promesso la sua assistenza alla Chiesa, non a papa Tizio o papa Caio
RispondiEliminaCondivido. Sarà un dettaglio, ma l'assistenza é prima di tutto alla Chiesa!
Mic, ma "resistergli e RIFIUTARLO" non è considerare vacante la S. Sede?
RispondiEliminaNo, se è un Papa legittimamente eletto. Siamo tenuti ad essere in comunione con Pietro, ma non con Simone quando sbaglia... Questo implica che non si disconosce la funzione, ma si respinge ciò che eventualmente non fosse in linea col Magistero perenne.
Sono d'accordo con mic.
RispondiEliminaVediamo come vanno le cose. Una cosa per volta. Aspettiamo intanto la nomina dei nuovi responsabili della Curia.
Bertone e Re ieri ridevano allegramente alle finestre accanto a Bergoglio mentre Marini sembrava sull'orlo di una crisi di pianto
RispondiElimina
RispondiEliminahttp://the-hermeneutic-of-continuity.blogspot.it/2013/03/old-rite-mass-in-argentina.html
...Santa Messa in Cappella Sistina... Francesco ha rivoltato l'altare...e tolto il Crocifisso...
RispondiElimina..siamo tornati al "glorioso tavolo"...
RispondiEliminaA me sembra che il crocifisso sul "tavolo" ci sia...
RispondiEliminaLe reciproche felicitazioni con il rabbino...
RispondiEliminahttp://roma.repubblica.it/cronaca/2013/03/14/news/papa_francesco_scrive_al_rabbino_capo_insieme_per_un_mondo_pi_in_armonia-54564929/
Forse è cattolico.
RispondiEliminaNell'omelia semplice e essenziale è andato al sodo.
In base alle letture tre movimenti:
-camminare alla presenza e alla luce del Signore
-edificare la Chiesa
-confessare Cristo
accento sulle pietre vive, robuste
e colui che non confessa il Signore professa il diavolo.
se non confessiamo Cristo siamo mondani.
Se non si confessa Cristo in Croce si può essere vescovo, cardinale, Papa, ma non si è discepoli di Cristo.
RispondiEliminaDopo il papa filosofo e il papa teologo, adesso il papa catechista.
Se non si confessa Cristo in Croce si può essere vescovo, cardinale, Papa, ma non si è discepoli di Cristo.
RispondiEliminaDopo il papa filosofo e il papa teologo, adesso il papa catechista.
Si' un'omelia semplice e non disprezzabile. Ha rifiutato un testo in latino che gli era stato preparato. Il Crocifisso e' al centro dell'altare. Ci sono solo sei candele ma immagino che per la settima si debba attendere martedi' prossimo.
RispondiEliminaSì ma mi chiedo, a prescindere dal fatto che il Concilio Vaticano I è un pronunciamento magisteriale infallibile, mentre le succitate fonti sono elaborazioni teologiche, fatte in tempi non sospetti e che vanno lette - queste si nel loro contesto storico -; tutti ci siamo accorti che Francesco non si sia riconosciuto dinanzi alla folla come Pastore della chiesa universale, ma solo quale vescovo della diocesi di Roma. Alla mi chiedo: Cliente è possibile che il fatto di non riconoscersi Papa renda la sua elezione invalida? E se così fosse da chi sarebbe garantito il potere di giurisdizione nella Chiesa?
RispondiEliminada ANSA:
RispondiEliminaPapa Francesco ha inviato un messaggio al rabbino capo di Roma, Riccardo Di Segni, per invitarlo all'inaugurazione del Pontificato. "Spero vivamente di potere contribuire al progresso che le relazioni tra ebrei e cattolici hanno conosciuto a partire dal concilio vaticano II, in uno spirito di rinnovata collaborazione. Nel giorno della mia elezione a Vescovo di Roma e pastore universale della chiesa cattolica, le invio il mio cordiale saluto, annunciandole che la solenne inaugurazione del mio pontificato avrà luogo martedì 19 marzo", scrive papa Francesco. "Confidando nella protezione dell'altissimo, spero vivamente di potere contribuire al progresso che le relazioni tra ebrei e cattolici hanno conosciuto a partire dal concilio Vaticano II, in uno spirito di rinnovata collaborazione e al servizio di un mondo che possa essere più in armonia con la volontà del creatore", conclude il messaggio.
Celebrazione Versum Populo.
RispondiEliminaAltare mobile in Cappella Sistina. Ancora qualche problema con le tovaglie (si vede tutta la parte in legno dietro...): gliele presteremo sicuramente.
Niente panche con inginocchiatoi per i Cardinali, ma comunissime sedie.
Fedeli a sinistra e a destra, dietro e davanti alla Mensa Eucaristica.
Mega Concelebrazione (mi sono perso la Consacrazione, non so se è stata fatta da tutti vicino all'altare, ma certamente vanno tutti in processione a servirsi del Corpo e Sangue di Cristo, senza che il Santo Padre li distribuisca loro, e quindi sicuramente è una concelebrazione).
Vescovo fra Vescovi.
Questo Papa non si metterebbe la Tiara neppure sotto tortura.
Certo c'è un vento conciliarista che vi dovrebbe far riflettere, o forse allarmare.
Io, Bernardino, ringrazio Dio finche' mi dara' un sacerdote che mi faccia partecipare alla S.Messa Tridentina.
RispondiEliminaGrazie Fraternita' S. Pio X - Grazie Fraternita' San Pietro.
Grazie per tutto quello che fate per la Chiesa Bimillenaria, per i veri Sacramenti che elargite, Sacramenti donatici da Gesu' in persona per mezzo degli Apostoli.
La mia speranza e' riposta in Gesu' Cristo Figlio Unigenito del Dio Vero, ed e' supportata dallo Spirito Santo.
Spero che la Vergine SS.ma non mi abbandoni mai e fortifichi ogni momento la mia fede nella vera Chiesa di Cristo. E questa mia speranza e' anche per tutti voi che scrivete su questo blogg.
PREGHIERA.... PREGHIERA..... continua allo Spirito Santo.
Qualunque cosa accada, sappiamo che sopra di noi c'e' il Signore Gesu' che ci assistera' e non ci abbandonera' mai.
I preti sbagliati passano, Gesu' non passera' mai e non ci abbandonera' mai al maligno.
note di cronaca:
RispondiElimina13.10 Padre Lombardi:
"Non si è seduto sul trono per l'omaggio dei cardinali" - "Nella cappella Sistina l'atto di omaggio da parte dei cardinali, Papa Francesco lo ha ricevuto stando in piedi e senza sedersi sul seggio che era stato preparato davanti all'altare".
Lo ha rivelato il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi.
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17.26 Cardinale Mahoney: "Una nuova Pentecoste" -
"Non sentite la nuova energia nella Chiesa? Da condividere gli uni con gli altri? Faremo esperienza di una nuova Pentecoste come nel primo cristianesimo". E' il tweet di benvenuto al nuovo Papa del cardinale Roger Mahony.
http://tg24.sky.it
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la conferma di uno stile "dimesso", senza alcuna Maestà (che poi nei secoli passati non apparteneva al papa, ma a Cristo, da lui rappresentato....)
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"Non sentite la nuova energia nella Chiesa? "
Io, NO.
ancora la mitica nuova pentecoste come quella del '62 ?
Ne basta una, direi. Ed è stata anche troppo.
seguivo con tristezza ciò che dice Stefano78...
RispondiEliminaLa Messa è celebrata in latino, ma è quella di Paolo VI? spiegatemi....penso che sia tutto tristemente scontato, niente di favorevole alla Tradizione, come si poteva sperare sotto il pontificato di BXVI.
Concordo col fatto di chiamarlo "Francesco" : egli, stando alle sue parole, è il Vescovo di Roma Francesco.
Concordo con Luciana Cuppo: restiamo con fiducia stretti a Gesù e Maria, che sanno bene la nostra piccolezza di pecore confuse in mezzo a fatti così oscuri. Se ci allontaniamo da loro sì che perderemo l'orientamento.
Ricordo: "se anche fossimo in una valle oscura, il Signore è Nostro Pastore"....in qualche modo ci mostrerà la vera Via da seguire.
il Vescovo di Roma è il Papa, NON viceversa. E dopo trent'anni di papismo universalista giova ricordare che Roma non è un posto come un altro, ma la città Santa dopo Gerusalemme, c'è un legame strutturale tra Pietro-Roma e il Papa! Che poi sarà un Papato sciatto, è evidente per mere ragioni culturali; il resto non conta per la dottrina. Amen.
RispondiEliminaChissà che pensano di queste parole (e che potranno dire dopo averle conosciute) dell'allora vescovo di Buenos Aires i vari laudatores che in questi giorni fanno a gara per incensarlo?
RispondiElimina“Il popolo argentino dovrà affrontare nelle prossime settimane una situazione il cui esito può seriamente ferire la famiglia. Si tratta del disegno di legge che permetterà il matrimonio a persone dello stesso sesso. È in gioco qui l’identità e la sopravvivenza della famiglia: padre, madre e figli. È in gioco la vita di molti bambini che saranno discriminati in anticipo e privati della loro maturazione umana che Dio ha voluto avvenga con un padre e con una madre. È in gioco il rifiuto totale della legge di Dio, incisa anche nei nostri cuori. Ricordo una frase di Santa Teresina quando parla della sua malattia infantile. Dice che l’invidia del Demonio voleva vendicarsi della sua famiglia per l’entrata nel Carmelo della sua sorella maggiore. Qui pure c’è l’invidia del Demonio, attraverso la quale il peccato entrò nel mondo: un’invidia che cerca astutamente di distruggere l’immagine di Dio, cioè l’uomo e la donna che ricevono il comando di crescere, moltiplicarsi e dominare la terra. Non siamo ingenui: questa non è semplicemente una lotta politica, ma è un tentativo distruttivo del disegno di Dio. Non è solo un disegno di legge (questo è solo lo strumento) ma è una «mossa» del padre della menzogna che cerca di confondere e d’ingannare i figli di Dio. E Gesù dice che per difenderci da questo accusatore bugiardo ci manderà lo Spirito di Verità” (da lettera ai monaci della sua diocesi in occasione della legge sui matrimoni omosessuali in Argentina).
San PIetro era papa a GErusalemme e ad ANtiochia, prima di venir a ROma e diventarne vescovo. E ad Avignon i papi erano papi, ma si potevano dire vescovi di Roma?.
RispondiEliminaSe il buongiorno si vede dal mattino (video della Chanukkà e invito superspeciale al super
RispondiEliminarabbino-capo di Roma per la Messa di inaugurazione), è facile prevedere un sempre maggior influsso dei 'fratelli maggiori' anticristiani nella Chiesa allo scopo di ridurla ad una fra le diverse sette del giudaismo.
P.S.: per ora, Papa Francesco mi sembra un ibrido: direi, ad occhio, un Papa Ronchini (o un Papa Montalli)...
i fratelli maggiori conteranno. Presto la beatificazione di Paolo VI:
RispondiElimina"su relación “carnal” con la B’Nai Brith...."
La elección del Cardenal Jorge Mario Bergoglio es, mirada desde un punto de vista meramente humano, totalmente incomprensible.
En un momento en que por la fragilidad de la vejez, que no por enfermedad, un Papa ha tenido que romper una tradición centenaria y dimitir, se elige una persona de 76 años que en ocasiones habla con dificultad por la falta de uno de sus pulmones. ¿Es este el hombre de fortaleza física y espiritual que viene a hacer lo que Benedicto no pudo?
Por otro lado, no conoce varios idiomas como dicen que es necesario (aunque no estemos de acuerdo), ni es un hombre carismático como Juan Pablo II o el Cardenal Dolan. En un mundo que se maneja por la imagen televisiva la pantalla no le ha sido favorable.
Es astuto, como lo ha demostrado cambiando de bando político cuando fue necesario. Pero su diplomacia no le ha bastado para mantener relaciones cordiales con el Gobierno Argentino, ni para impedir que nuestro país sea uno de los primeros en aprobar una ley de Matrimonio Homosexual.
Es decir, tiene poco de lo que varios cardenales dijeron públicamente que tenía que tener el nuevo Papa. Sin embargo, el Cónclave lo ha elegido para ocupar la Silla de Pedro.
No queremos hacer en estos momentos que debieran ser de júbilo para la Iglesia, una lista de las desafortunadas acciones que protagonizó el cardenal Bergoglio, ni de los frutos de su gestión que lo hacían, en opinión de muchos, uno de los menos indicados para ocupar el lugar que tiene a partir de hoy.
Nos referiremos sólo a dos aspectos particularmente preocupantes: su relación “carnal” con la B’Nai Brith, y su férrea oposición a la Misa Tridentina, que lo ha llevado a vulnerar sistemáticamente el Motu Proprio Summorum Pontificum. Aspectos que vienen a confluir en uno sólo, el desprecio por la Tradición.
El Cardenal Bergoglio ha dejado que su Catedral fuera profanada por una ceremonia litúrgica que él presidió y que fue confeccionada por el Departamento de Diálogo Interreligioso de la B’Nai Brith. Con eso basta para referirnos al primer punto. (Ver > http://pagina-catolica.blogspot.com.ar/2012/11/fue-profanada-la-catedral-de-buenos.html ).
Por otro lado, cuando el Papa Benedicto XVI promulgó Summorum Pontificum, uno de los primeros Arzobispos del mundo en erigir una parroquia extraterritorial para la atención de los fieles apegados a la Misa Tridentina, fue el de Buenos Aires:
http://pagina-catolica.blogspot.it/2013/03/francisco-i-adversario-de-la-tradicion.html
Por otro lado, cuando el Papa Benedicto XVI promulgó Summorum Pontificum, uno de los primeros Arzobispos del mundo en erigir una parroquia extraterritorial para la atención de los fieles apegados a la Misa Tridentina, fue el de Buenos Aires
RispondiEliminaSì, solo che leggendo al link indicato si viene a scoprire che la celebrazione era stata imbastardita, mentre viene sottolineata la negazione di richieste e la repressione di sacerdoti desiderosi di celebrare l'antico rito...
Nuntio vobis gaudium magnum: habemus Gustavum!
RispondiEliminaEbbene sì: dopo Hans Kung, Enzo Bianchi ed Obama, ecco finalmente anche l'atteso intervento del Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, Gustavo Raffi, che con ditirambiche lodi inneggia a Papa Francesco e alle mirabili e desiate prospettive riduzioniste che il nuovo Pontificato lascia intravedere:
Roma, 14 marzo 2013
Il Gran Maestro Raffi: "Con Papa Francesco nulla sarà più come prima. Chiara la scelta di fraternità per una Chiesa del dialogo, non contaminata dalle logiche e dalle tentazioni del potere temporale"
"Uomo dei poveri e lontano dalla Curia. Fraternità e voglia di dialogo le sue prime parole concrete: forse nella Chiesa nulla sarà più come prima. Il nostro auspicio è che il pontificato di Francesco, il Papa che 'viene dalla fine del mondo' possa segnare il ritorno della Chiesa-Parola rispetto alla Chiesa-istituzione, promuovendo un confronto aperto con il mondo contemporaneo, con credenti e non, secondo la primavera del Vaticano II". Gustavo Raffi, Gran Maestro del Grande Oriente d'Italia, commenta così l'inizio del pontificato di Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio.
"Il gesuita che è vicino agli ultimi della storia -prosegue Raffi - ha la grande occasione per mostrare al mondo il volto di una Chiesa che deve recuperare l'annuncio di una nuova umanità, non il peso di un'istituzione che si arrocca a difesa dei propri privilegi. Bergoglio conosce la vita reale e ricorderà la lezione di uno dei suoi teologi di riferimento, Romano Guardini, per il quale non si può staccare la verità dall'amore".
"La semplice croce che ha indossato sulla veste bianca -conclude il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani - lascia sperare che una Chiesa del popolo ritrovi la capacità di dialogare con tutti gli uomini di buona volontà e con la Massoneria che, come insegna l'esperienza dell'America Latina, lavora per il bene e il progresso dell'umanità, avendo come riferimenti Bolivar, Allende e José Martí, solo per citarne alcuni. E' questa la 'fumata bianca' che aspettiamo dalla Chiesa del nostro tempo".
Roma, Villa il Vascello 14 marzo 2013
http://www.grandeoriente.it/comunicati/2013/03/il-gran-maestro-raffi-con-papa-francesco-nulla-sara-piu-come-prima.aspx
A Roma dicono: 'annamo bbene'...