Santino distribuito Giovedì Santo 2012 in Cattedrale, a Trieste |
Dopo l'intervista entusiasta di Kiko sul nuovo Papa Francesco più di uno dei responsabili Argentini ha avvertito di gran lena Francisco "Kiko" José Gómez Argüello.
Facce tese nel Seminario Redemptoris Mater di Roma e Tokyo (ex Seminario di Takamatsu, in Giappone, destinato alla chiusura per ordine di Benedetto XVI su richiesta della Conferenza Episcopale Giapponese e sorprendentemente trapiantato a Roma da Bertone contro il parere di Papa e Vescovi alla vigilia della chiusura).
Facce tese nel Seminario Redemptoris Mater di Roma e Tokyo (ex Seminario di Takamatsu, in Giappone, destinato alla chiusura per ordine di Benedetto XVI su richiesta della Conferenza Episcopale Giapponese e sorprendentemente trapiantato a Roma da Bertone contro il parere di Papa e Vescovi alla vigilia della chiusura).
A quanto pare il Cardinale Jorge Mario Bergoglio ha avuto incontri ma anche grossi scontri con questa "setta" approvata. Ovviamente ce lo potevamo aspettare visto che notoriamente i grandi oppositori del Kammino sono stati proprio i gesuiti. Come possiamo dimenticare il Cardinale Martiri che nonostante le sue imbarazzanti aperture al mondo e nuove forme di evangelizzazione abbia precluso e CHIUSO la grande Diocesi di Milano a Kiko? O come i valorosi vescovi di Giappone che hanno chiuso il Seminario di Tokio e cacciato tutti i "missionari" dall'isola? O come sia ancora forte l'opposizione dei professori, figli di Sant'Ignazio, alla Pontificia Università Gregoriana?!
Insomma Francisco Argüello pur essendosi impegnato ad "evangelizzare" con laute "buste" per la carità dei Vescovi e Cardinali, ha scoperto che il Cardinale più importante gli è sfuggito dalle mani!
Con Benedetto XVI avevano in sospeso al decisione della Feria IV sulla loro arbitraria Liturgia.
Con Benedetto XVI avevano in sospeso al decisione della Feria IV sulla loro arbitraria Liturgia.
Neanche BXVI lo era, eppure sono ancora lì a fare quel che gli pare.
RispondiEliminaInteressante... Chissa' quali saranno imvece i rapporti fra il nuovo Vescovo di Roma e l'Opus Dei.. anche in questo caso non mimsembra di poter ipotizzare una grande sintonia..
RispondiEliminadon camillo, ho l'impressione che nei prossimi mesi, in tema di liturgia -altro- apparira' arbitraio.
RispondiEliminaUn suggerimento V.... O... M....
http://infocatolica.com/?t=noticia&cod=12213
RispondiEliminaBergoglio non e' un neocatecumenale, e' peggio!
RispondiEliminaE' uno per il quale questi qui vanno bene, come vanno bene i carismatici, i focolarini, etc. etc.
Bergoglio e' per la famosa chiesa inclusiva....
Mentre tutti si sono rivolti al Santo Padre (tra cui Mons. Echevarria ), Arguello parlando del Santo Padre si rivolge ai neocatecumenali.
RispondiEliminahttp://sphotos-a.xx.fbcdn.net/hphotos-ash3/c0.0.403.403/p403x403/554952_544470242241459_2030924161_n.png
Conoscendo i precedenti si può ben parlare di millantato credito...
Neanche BXVI lo era, eppure sono ancora lì a fare quel che gli pare.
RispondiEliminaMa ha fatto del suo mettendo i puntini sulla i, ora Papa Francesco potrà proseguire con il suo modo IMPREVEDIBILE. Papa Benedetto ha parlato, istruito e rafforzato i cuori dei piccoli, infatti la piazza come lui stesso ha detto 'la chiesa era lì' non ha avuto paura degli scandali, ma ben dato valore il coraggio di averli affrontato. Ora Papa Francesco credo che spetta 'istruire' più il clero, perciò nel parlare di 'chiesa povera' ai fini di 'chiudere certi rubinetti'a causa dei quali sono stati ingannati e corrotti gran parte del clero, da qui poi riparare il resto.
E' il clero che si è lasciato ingannare e corrotto, che ha perso la fede e da qui sceso un fiume di deviazioni, mica noi che stiamo qui a lottare per difenderla (la fede)e custodire le cose di Dio.
Credo che saremmo tutti chiamati a rinunciare a qualcosa a causa di un Bene maggiore che è nei piani di Dio.
Per quanto riguarda l'Opus Dei si sa che obbedisce sempre al papa, quindi non credo che ci saranno problemi, sarebe contro la natura stessa dell'opera.
RispondiEliminaBenedetto XVI ha non solo rinsaldato la fede dei semplici, ma, soprattutto, ha dato ragionevolezza alla fede, ha istruito gli intellettuali ad uscire dalle ideologie e ad usare l'eccellenza della ragione.
Egli è stato maestro di apologetica.
Adesso Francesco potrà, con il supporto del popolo, raddrizzare il clero.
chi scrive questo articolo non capisce un tubo!!! Papa Francesco vi stupirà!
RispondiEliminaNe siamo convinti, confidiamo nel fatto che è un gesuita e dunque di spiritualità robusta!
RispondiEliminaquesto papa si definisce vescovo di roma come chiara apertura di comunione e di (futura) unione con gli ortodossi e l'autore ancora a "sparare" ad altri cattolici? che Dio lo benedica!
RispondiEliminaNé io né altri abbiamo mai "sparato su altri cattolici", ma denunciato - documentando - insegnamenti e prassi difformi dal Magistero...
RispondiEliminaFaccio notare che "apertura" non è sinonimo di "inclusivismo" e di certo richiede passi da parte di coloro ai quali si apre, dato che è la Chiesa la portatrice della Verità che E' il Signore.