Continuo a ripetermi di tacere. Ho pensato perfino di smettere di scrivere sul blog; ma poi come si fa a tacere? Mi imbatto nell'ultimo exploit di Tornielli (cultura e grancassa egemone) che rende pubbliche considerazioni del card. Piacenza sulla crisi del clero. Sintetizza un testo di circa 200 pagine edito recentemente da Cantagalli, che occorrerà leggere per vedere se risponde alle domande che ho formulato alla fine, suscitate da questo articolo:
Solo alcune domande:[...] Piacenza riconosce che «soprattutto nei primi decenni immediatamente successivi alla promulgazione della Presbyterorum ordinis, si sono cercate nuove forme di esercizio del ministero sacerdotale che fossero più rispondenti alle esigenze della cultura contemporanea e più efficaci dal punto di vista della missione. Tuttavia, tale ricerca ha purtroppo visto non pochi unilateralismi, che hanno occupato le menti ed i cuori di chi ha lasciato che i criteri del mondo entrassero nell’orizzonte della fede, trovandosi, così, più che con un mondo nuovamente evangelizzato, con una fede, e talvolta perfino con esperienze comunitarie, totalmente mondanizzate».Il cardinale nel commento rileva come «ogni percorso di autentica riforma non può prescindere, nella Chiesa, dal fondamentale contributo dei sacerdoti. Se è vero che lo Spirito Santo è libero di disegnare, in ogni epoca, il volto della Sposa di Cristo, soprattutto suscitando santi, donne e uomini totalmente pervasi da Cristo e capaci, perciò, di evangelizzare con la propria stessa vita e di rinnovare la Chiesa e il mondo, non di meno, nel concreto e quotidiano esercizio del ministero pastorale, i sacerdoti declinano, per il popolo santo di Dio, quanto la Chiesa universale, ed in essa l’autorità suprema, indica come cammino di necessaria riforma». In questo non facile compito, osserva ancora il Prefetto del clero, «un criterio deve sempre prevalere: quello del bene delle anime. Su ogni possibile modo di attuazione di una riforma, deve sempre regnare sovrana la domanda: “Questo aiuterà la fede? Susciterà un più grande attaccamento a Cristo?"...«Se questo semplice ed immediato criterio fosse sempre tenuto presente - afferma Piacenza - non ci sarebbero né pericolosi stravolgimenti dottrinalmente infondati, né nostalgici irrigidimenti di dubbia utilità missionaria».
- Quale riforma è ancora necessario fare e perché? Non basta la riforma liturgica di Paolo VI e tutti gli altri stravolgimenti? Sono in grado di vedere l'antropocentrismo di questa riforma e le conseguenze sulla lex credendi insieme a tutto il resto?
- Chi prepara sacerdoti che, più che "declinare il cammino di una necessaria riforma" non meglio identificata, sappiano essere dei veri maestri e santificatori?
- La salute delle anime non è strettamente legata alla Fedeltà alla Verità che è il Signore?
- Chi ci preserva e ci garantisce - e come - da "stravolgimenti dottrinalmente infondati" e da "irrigidimenti di dubbia utilità missionaria"? Quali sarebbero e per quali motivi appartengono all'una o all'altra definizione?
- Perché questi discorsi generici, alla fine demagogici, senza mai specificare e motivare le pecche buttate lì, sembrerebbe, al solo scopo di difendere il mitico Concilio? Un esempio di bergoglite che fa scuola?
- Da verificare se attribuibile soltanto all'estensore dell'articolo o se non sia una tendenza inarrestabile.
RispondiEliminaCondivido le tue domande, cara mic.
E il cardinale non teme di dire che:
"L'emorragia di clero, seguita all’epoca del Vaticano II, «non è in alcun modo ascrivibile al Concilio, né alla sua, talvolta, ambigua ricezione. È necessario riconoscere che la crisi era precedente, aveva radici profonde e remote e, probabilmente, le riforme conciliari ne hanno arginato i devastanti effetti."
!?!
Vorrei sapere in che modo le riforme conciliari hanno arginato l`emorragia del clero e delle vocazioni!
Il CVII sempre e comunque innocente.
Resta comunque da vedere quanto sia da attribuire a Piacenza e quanto a Tornielli...
A pensare che era il candidato italiano al conclave di MiL! Mai piaciuto!
RispondiEliminavedrete che pure papa Francesco prima o poi capirà che fare il papa, non è come fare il vescovo, di una città pur grande come Buenos Aires.Capirà che i discorsi "a braccio" per un papa sono pericolosissimi, proprio perché a braccio è difficilissimo pesare e soppesare bene ogni parola e si corre il grave rischio di esprimersi male o d'essere equivocati....Personalmente poi credo che la Chiesa abbia bisogno di meno parole e più decisioni ferme,forti, e, soprattutto, di controllo che tali decisioni vengano rispettate...
RispondiEliminaFedele
Negli ultimi articoli don Camillo si é ripreso alla grande. Ebbravo don Camillo!
RispondiEliminaAlla fine, il Concilio è sempre assolto con formula piena.
RispondiElimina19 aprile 2013 - ore 12:00
RispondiEliminaLa curia trasloca in periferia
Spazio alle chiese locali, governance orizzontale. La riforma della chiesa che il Papa ha in mente
Il vescovo di Roma Francesco, il capo della chiesa che presiede nella carità tutte le altre chiese, apre alle conferenze episcopali locali. Dovranno essere più autonome, dovrà essere loro concesso un più ampio spazio di manovra, non solo consultivo. Una direzione auspicata in modo particolare dai cardinali tedeschi (Walter Kasper e Karl Lehmann su tutti) e già emersa con forza nelle settimane precedenti il Conclave. Un progetto che riguarda anche la Cei:
ecc............
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vi rendete conto di ciò che sta succedendo ?
La curia trasloca in periferia
Spazio alle chiese locali, governance orizzontale. La riforma della chiesa che il Papa ha in mente
la mutazione genetica della Chiesa è un fatto compiuto e IN FIERI: non c'è più da illudersi su "nuove prossime mosse a pro della Tradizione" ecc. di fronte alla devastazione permanente, che avanza come un panzer.
Spero che anche don Camillo lo abbia capito.
Attila marcia su Roma e nessuno lo ferma!
dopo il successo di
RispondiEliminaIl Reno si getta nel Tevere
la Council-V-Production ha il piacere di annunciarvi
Il Tevere torna nel Reno
per la gioia dei teutonici Kasper e Lehmann... (e la disperazione di Don Camillo)
Attila marcia su Roma e nessuno lo ferma!
RispondiEliminaL'immagine rende bene l'idea di ciò che sta avvenendo non solo ora ma già da alcuni decenni.
Tutti siamo chiamati in causa.
Ma é innanzitutto importante sapere cosa vuol dire "fermare" i devastatori della Chiesa.
Ancor più importante é il parallelo che possiamo fare con il passo di Vangelo in cui Nostro Signore impone a Pietro e agli altri di rimettere la spada nel fodero.
Probabilmente la nostra "attiva partecipazione" a questo mistero non é semplicemente qualcosa di esteriore, ma é la nostra conversione. Ed inoltre come tutte le tentazioni cui siamo sottoposti é un modo per provare la nostra fede.
Tempi difficili davvero! Anch'io sarei più portato ad agire come Gesù coi venditori nel tempio. Ma io non sono Gesù e forse la mia conversione interiore é prioritaria, affinchè anch'io possa testimoniare Cristo nell'ambito in cui mi trovo a vivere.
È questo infatti il vero aprirsi al mondo: conoscere sempre meglio Cristo per meglio poterlo testimoniare a chi ci circonda, ai sofferenti, ai depressi, agli scoraggiati, agli oppressi dal lavoro, dalla crisi economica o da altro, a chi cerca verità e giustizia, a chi non accetta la superficialità della vita, a chi non osa pensare al domani. C'è qualcuno che non conosce persone in una di queste situazioni o che non vive mai momenti simili? È questo il vero aprirsi al mondo ed alla portata di tutti, non l'andare in piazza a ballare con frati e suore!
Grazie Viandante,
RispondiEliminal'"attiva partecipazione", non è mai qualcosa di esteriore soltanto. Chi è autenticamente contemplativo, partecipa attivissimamente col suo silenzio orante.
Noi che siamo nel mondo ma non del-mondo, a partire dalla personale conversione, partecipiamo innanzitutto nella situazione in cui siamo e nei modi che il Signore ci indica attraverso le esperienze, gli incontri, le possibilità che ci vengono incontro; ma il tutto sempre fondato su vita sacramentale e Adorazione, altrimenti diventa "fare" velleitaristico e non è più volontà di Dio.
Personalmente mi sto sempre più interrogando proprio su questo aspetto.
Cari MIC e Viandante,
RispondiEliminase può esservi di aiuto, vi sottopongo, nel caso non lo abbiate presente in questo momento, questo brano tratta da L'imitazione di Cristo, al quale non aggiungo nulla di mio.
"E' stato detto: ogni volta che andai tra gli uomini ne ritornai meno uomo di prima (Seneca, Epist. VII, 3). E ne facciamo spesso esperienza, quando stiamo a lungo a parlare con altri. Tacere del tutto è più facile che evitare le intemperanze del discorrere, come è più facile stare chiuso in casa che sapersi convenientemente controllare fuori casa. Perciò colui che vuole giungere alla spiritualità interiore, deve, insieme con Gesù, ritirarsi dalla gente. Soltanto chi ama il nascondimento sta in mezzo alla gente senza errare; soltanto chi ama il silenzio parla senza vaneggiare; soltanto chi ama la sottomissione eccelle senza sbagliare; soltanto chi ama obbedire comanda senza sgarrare; soltanto colui che è certo della sua buona coscienza possiede gioia perfetta."
Grazie Anonimo,
RispondiEliminac'è da farne tesoro.
...un momento di Silenzio, specialmente ora, secondo me farebbe bene a tutti noi...
RispondiEliminaMi perdonate se la butto in politica?!?
RispondiEliminaL'on. Bindi affermò che, senza il Vat.II, il PD non sarebbe potuto proprio nascere.
Ed infatti, io avevo scritto che, se tutte le negatività di quel Concilio, si fossero limitate a ciò, ovvero a far da mallevadore allla nascita del PD, già solo in ciò ci sarebbe stata materia NECESSARIA & SUFFICIENTE per considerarlo la peggiore SCIaGURA della Storia della Chiesa.
Ebbene, la miseranda fine che si è compiuta ieri, di tale partito, quanto meno della sua autorevolezza (non mi impelago nel dibattito circa il fatto se autorevolezza tale partito ne abbia mai avuta), mi fa gioire. Io vi vedo un assaggio/annuncio/immagine/"profezia", dell'altrettanto miseranda FINE che, prima o poi, presto o tardi, ma certamente, quando meno se lo aspetterà, quando sembrerà sul punto di cogliere il trionfo finale, farà anche tutto il "Vaticano/secondismo".
Il fatto è, caro Stefano, che siamo innondati, sommersi, travolti, dallo tsunami mediatico che porta la quotidiana buona parola bergogliana.
RispondiEliminaNon c`è giorno che passa senza che ce ne venga data una dose, siccome poi di quella parola puoi dare un`interpretazione e il suo esatto contrario, siccome l`interpretazione che ne dà la corte mediatica del Papa non solo va sempre nello stesso senso ma lo fa con una grande arroganza e sicumera, puntando il dito su chi non si lascia schiacciare e travolgere, chi, vedendo arrivare il pericolo dell`onda distruttrice si è messo al riparo, prendendo distanza e altezza, da quel punto può scegliere il silenzio ma può anche scegliere di far sentire la sua voce, non fosse che per tentare di far passare il messaggio che non siamo tutti ubriachi, mediadipendenti, amnesiaci, suggestionabili e beoti.
Poi, è vero, è più che possibile se non probabile che ad un certo punto non resterà più che il silenzio e la preghiera.
Approfitto del momento di relax offerto da Rafminim.
RispondiEliminaSperiamo solo che l'implosione del PD non consegni la Presidenza della Repubblica a Rodotà!
Da parte mia, scusate il paragone irriverente, ma per quel che riguarda lo scranno del Quirinale mi considero "sedevacantista" dalla fine del mandato del Presidente Cossiga (requiescat in pace).
E dopo il momento ludico, torno al mio silenzio.
Buon sabato e buon pranzo a tutti ... scherzavo scherzavo ... sia lodato Gesù Cristo!
Beh, restando nel momento "ludico" (si fa per dire) e per fare un parallelo, c'è da pensare che chi non doveva dimettersi si è dimesso mentre chi avrebbe dovuto se n'è guardato bene!
RispondiEliminaNOMINA DI PRELATO UDITORE DEL TRIBUNALE DELLA ROTA ROMANA
RispondiEliminaIl Papa ha nominato Prelato Uditore del Tribunale della Rota Romana il Rev.do Mons. Alejandro W. Bunge, finora Vicario Giudiziale del Tribunale Interdiocesano Bonaerense (Buenos Aires, Argentina).
RispondiEliminahttp://affaritaliani.libero.it/cronache/la-chiesa-tornata-subito-santa190413.html
http://www.avvenire.it/Chiesa/Pagine/cristiani-tiepidi.aspx
RispondiEliminaOggi Papa Bergoglio ha parlato di timore di Dio e di martirio.
Può bastare?
Questo non ne fa un tradizionalista, ma almeno smettiamo di accusarlo di supposte omissioni.
E prendiamo questa come una buona notizia.
un momento di Silenzio, specialmente ora, secondo me farebbe bene a tutti noi...
RispondiEliminaNon so cosa intenda Stefano, ma insomma secondo me il silenzio e la preghiera non sono alternativi alla parola, ma anzi ne son premessa e fonte. Sono l'humus che feconda tutto il resto e veste di castità i pensieri e le parole. Un silenzio metodico, diciamo così, autoimposto, potrebbe invece diventare uno sterile contrappasso all'overdose mediatica di cui si ammanta l'attuale pontefice. Una sterile rinuncia a pensare ad alta voce e insieme ad altri. Nonostante che spesso non condivida i vostri punti di vista, trovo che la serietà dell' impegno e la testimonianza di fede qui profusi aiutino comunque a non perdere di vista almeno certi punti fermi e in essi restare saldi.
Anch'io sento un grande bisogno di silenzio,ma anche se non siamo Pastori e non abbiamo uno stretto obbligo di parlare,non sarà questa del silenzio comunque una tentazione?Molte persone sono raggiungibili solo da altri laici.Sul versante opposto,d'altra parte, ho paura dello scandalo,temo che persone non in grado di approfondire siano portate a dubitare della santità della Chiesa,
RispondiEliminaSul versante opposto,d'altra parte, ho paura dello scandalo,temo che persone non in grado di approfondire siano portate a dubitare della santità della Chiesa,
RispondiEliminaIl timore di dar scandalo... più che sacrosanto.
E' per questo che dobbiamo sempre accompagnare le nostre denunce, critiche e/o osservazioni e puntualizzazioni, con l'affermazione che la Chiesa va ben oltre quella visibile attraverso i suoi membri, gli uomini e donne di Chiesa, Pastori o laici come noi, che non ci sentiamo esenti dal dare la nostra appassionata testimonianza.
Qualunqhe 'lettura' anche negativa che siamo costretti a fare, se corrisponde drammaticamente alla realtà che è sotto i nostri occhi, non può appartenere alla Chiesa nel suo mistero, l'immacolata Sposa di Cristo, che resta Una Santa e Immacolata, resa tale continuamente fino alla fine dei tempi dal suo Signore. Il fatto che esistano (come del resto in tutte le epoche) uomini (e donne) di Chiesa indegni, nulla toglie alla realtà Soprannaturale della Chiesa dalla quale noi, come tutti i fedeli, attingiamo ogni grazia.
Questa realtà è presente anche nella chiesa-visibile (pur se in maniera non evidente come dovrebbe) in molte oasi di santità, che non mancano nonostante l'andazzo che conosciamo e di cui tutti soffriamo.
Pio XII ha definito la Chiesa il “Corpo Mistico di Cristo” (Enciclica Mystici Corporis Christi, 1943), ossia una Società giuridica e visibile (Corpo), ma anche soprannaturale (Mistico) in quanto fondata da Cristo, finalizzata al Paradiso e munita di strumenti soprannaturali (Sacramenti), che conferiscono la Vita divina o la Grazia santificante.
Tempo fa su MiL - a qualcuno che notava: «definire la Chiesa come "Popolo di Dio" anziché come "Corpo Mistico di Cristo" (straordinaria l'enciclica di S.S. PIO XII ) è un segno evidente del decadimento teologico moderno» - non ho potuto fare a meno di aggiungere: «Popolo di Dio» è esatto ma generico ed è una connotazione ancora ebraica. Invece, «Corpo Mistico di Cristo» è un'identità più precisa più piena e rende perfettamente ciò che la Chiesa è ontologicamente. Non c'è solo decadimento teologico, c'è il solito annacquamento e quel "tralasciare" tipico di tante formule conciliari, che poi ha per conseguenza l'abbandonare, far cadere nel dimenticatoio: in definitiva, tradire la verità che è perfettamente veicolata da formule più pregnanti e significative...
Una contro-tendenza rispetto alla crisi clero. Sembra rientrare quella sulle vocazioni.
RispondiEliminaTosatti, su La Stampa, dà notizia di un aumento di vocazioni nel Regno Unito.
http://vaticaninsider.lastampa.it/nel-mondo/dettaglio-articolo/articolo/vocazioni-vocations-vocaciones-24206/
Sul blog di Raffaella in diversi fanno notare come l'aumento di vocazioni sia stato registrato in tutti i paesi toccati dai viaggio di Benedetto XVI, come in Spagna dopo la GMG, negli USA e in Francia.
A me fa molto male dover dire che stento a riconoscere una prassi autenticamente cattolica nel carismatismo sempre più invadente di questo papa che vede l'azione dello Spirito Santo dovunque tranne che precisamente dove la Chiesa ha sempre considerato quest'azione sicura ed effettiva, e cioè nella custodie delle sacre tradizioni. Ci vedo un'impronta del protestantesimo evangelico. Che certo ha dei lati positivi, ma anche difetti, a cominciare dal fatto di non essere più un cristianesimo sacramentale come la Chiesa ce lo ha sempre trasmesso insieme alla Rivelazione.
RispondiElimina(segue)
RispondiEliminaSeguire lo spirito non ha nulla a che vedere col seguire le mode del momento. A questo punto è normale e anche necessario che un fedele manifesti il suo dissenso, anche se il potere di legare e sciogliere è riservato ai successori degli Apostoli. Il fedele laico non legifera, ma ha il dovere essenziale di conservare intatta la fede.
...nel carismatismo sempre più invadente di questo papa che vede l'azione dello Spirito Santo dovunque tranne che precisamente dove la Chiesa ha sempre considerato quest'azione sicura ed effettiva...
RispondiEliminaDalla mia personale esperienza di gruppi carismatici e non conoscendo studi seri che dimostrino guarigioni autentiche o effetti spirituali piuttosto che stati psicologici indotti dal clima di esaltazione che vi si crea, non sono in grado di esprimere un parere ben documentato.
Tendo tuttavia a diffidare di tutto ciò che tende a privilegiare il sentimento sulla "conoscenza", correndo il rischio di separare cuore e ragione, mentre la fede è il connubio di tutte le facoltà che il Signore ci ha dato.
Contrapporre cuore e ragione porta a enfatizzare l'esperienza, magari stigmatizzando gli "intellettuali". Ma non si può ignorare che se l'"intellettualismo" (da non confondere col dono dell'"intelletto" e i suoi frutti) ingabbia e storna dalla realtà, l'esperienza ha bisogno di essere 'letta' e assimilata per poter essere espressa, sia per dare le ragioni della propria fede che per trasmetterla.
E i grandi Santi e i Dottori della Chiesa che ci donano le ricchezze dei tesori preziosi che la Chiesa custodisce e ha sempre dispensato largamente a chi se ne vuole arricchire, non servono più?
"Superato" può essere ciò che è cristallizzato e non autentico, non ciò che è ancora e sempre vivo e vivificante perché mostra l'azione delle Spirito nei cuori e nelle menti dei giganti che ci hanno preceduto.
magari stigmatizzando gli "intellettuali".
RispondiEliminaSe si riferisce al Papa, ha stigmatizzato le ideologie e quindi gli "ideologi"
Cara MIC,
RispondiEliminala distinzione che tu poni è corretta, ma la modernità, e il magistero ordinario dei papi recenti, oltre che strane teologie di fondatori di potenti movimenti, ne hanno fatto una questione troppo centrale.
In realtà i grandi dottori della Chiesa non hanno mai posto con serie problematicità il rapporto tra fede e ragione o tra teologia e spiritualità.
Posso citare Agostino, Bonaventura, ma, in fondo, lo stesso Tommaso.
Un monumento a questa unità è data poi dal meraviglioso inno Jesu dulcis memoria, di san Bernardo di Chiaravalle, noto anche (non a caso) come doctor Mellifluus.
Altra cosa l'irrazionalismo che si coglie in certi atteggiamenti carismatici, che dissolve in uno stato emotivo il dogma.
La contemplazione è contemplazione della cose celesti, così come conosciute attraverso il dogma.
In sintesi: non spingerei troppo il problema di queste dualità. Già porre con insistenza il problema è una trappola della modernità. Di tutto abbiamo bisogno, e prendiamo ciò che il Signore ci manda per il bene nostro.
In Domino
Purtroppo, tra le miriadi quotidiane di "fede in pillole" dispensata anche da L'Osservatore Romano, avevo appena letto questo:
RispondiElimina"Papa Francesco ha proposto una riflessione sulla voce di Gesù, interpretata da alcuni «con il cuore» e da altri «con la testa». E ha messo in guardia proprio da chi, anche oggi, interpreta le parole di Gesù «con la testa» e non con il cuore: quegli «ideologi» che pretendono di interpretare quanto dice il Signore secondo le ideologie dominanti e finiscono per falsare il Vangelo."
A parte il fatto che di "ideologie dominanti" siamo pieni fino alla cima dei capelli... Certo, se il leggere "con la testa" esclude il cuore (e non è detto che avvenga sempre) allora poi si cade nell'ideologia. E, in questo caso non posso che dare ragione al papa. Quello che mi sconcerta è sempre questa contrapposizione netta (come del resto è solito fare) in questo caso tra "testa" e "cuore", come dicevo prima. Rischia, appunto, di privilegiare un tipo di approccio rispetto ad un altro, quando non devono far altro che armonizzarsi ed integrarsi.
Vedo che i due ultimi Anonimi hanno postato contemporaneamente.
RispondiEliminaOvviamente il mio commento qui su era per il primo...
Ma un nick no, eh? proprio non ce la fate.
In sintesi: non spingerei troppo il problema di queste dualità. Già porre con insistenza il problema è una trappola della modernità. Di tutto abbiamo bisogno, e prendiamo ciò che il Signore ci manda per il bene nostro.
RispondiEliminaComprendo. Ricevuto!
Grazie Mic per il suo post delle 14:55, che segnalo per una meditata e attenta lettura a tutti i lettori. C'è una potenza nelle parole, che fanno essere le cose ciò che sono: "nomina sunt substantia rerum". Dio ha dato all'uomo questo potere, che la caduta del peccato originale ha indebolito, ma non eliminato.
RispondiEliminaCome lei ha ben rilevato, definire la Chiesa "Popolo di Dio" non è sbagliato ma teologicamente impreciso, parziale e riduttivo. La definizione "Corpo mistico di Cristo" è invece precisa e definitoriamente "rotonda" perchè, nella sua ammirevole concisione e accuratezza, è stata levigata dalla Tradizione secolare. La sciatteria linguistica, d'altronde, rivela la sciatteria dottrinaria e, in molti casi, la mala fede di chi vuole ridurre a un orizzonte meramente storico-mondano il Cattolicesimo, eliminando ogni orizzonte metafisico.
Si vuole una Chiesa che sia una sorta di simpatico, ecumenico, innocuo e accettabile da tutti Esercito della Salvezza, che entra nei pub suonando marcette, esortando a non bere troppo e raccogliendo fondi per i poveri immigrati.
Ma la Chiesa non è ovviamente questo. Ciò che ci deve confortare è che anche se molti, se non quasi tutti, possono perdere, cognitivamente, la consapevolezza di ciò che la Chiesa è, non per questo la Chiesa, ontologicamente, perderà la sua essenza metastorica e metafisica. E ciò nonostante le debolezze, e talvolta le miserie, di chi La rappresenta.
Questo è il significato profondo del nostro canto: "Christus vincit, Christus regnat, Christus imperat".
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaSpero che anche don Camillo lo abbia capito.
RispondiEliminaAttila marcia su Roma e nessuno lo ferma!
Ti assicuro che don Camillo l'ha capito molto prima di molti amici di questo blog. E ti dirò di più io sono molto più radicale: Attila è già arrivato a Roma da almeno 90 anni. E passo dopo passo ha impoverito il papato di tutte le sue prerogative, ad ultimo la paura di "confermare nella Fede" con un doloso e grottesco "silenzio" frutto ovviamente di un errore grave e sostanziale penetrato da 50 anni. Se non vogliamo dare del bugiardo a Cristo, l'unica via è un sedevacantismo mitigato proposto da don Nitoglia.
ps.
Napolitano ad 87 anni per un senso di responsabilità è di nuovo Presidente, aldilà della questione politica, mi domando cosa dirà il papa emerito?
Se non vogliamo dare del bugiardo a Cristo, l'unica via è un sedevacantismo mitigato proposto da don Nitoglia.
RispondiEliminaAndiamoci cauti.
Resistere e pregare.
Se non vogliamo dare del bugiardo a Cristo, l'unica via è un sedevacantismo mitigato proposto da don Nitoglia.
RispondiEliminaAndiamoci cauti.
Resistere e pregare.
Fermo restando che don Nitoglia ricorda esplicitamente che si tratta di una pura ipotesi, non è campata in aria.
Papa Benedetto continua la sua missione in silenzio. Papa Francesco sta adottando la via del silenzio su temi di conflitto...eppure il male avanza (vedi Francia).
RispondiEliminaIn Italia rieleggono Napolitano....come se tutto fosse normale o già previsto. Cosa sta succedendo?
Don Camillo a proposito di amici...
RispondiEliminaAvemo ancora quella bottiglia di Bordeaux (con etichetta Mons.Lefebvre) da berci insieme ma per due come noi é un po poco: famo 'na scommessina: se papa Francesco resta almeno 4 anni, lo vedremo un giorno ...in tuta.
Famo che se perdo le bottiglie di Bordeaux diventano 2, ma se vinco ne apre lei una dei Castelli (e ce la beviamo intanto che ascoltiamo "gita ai castelli" (magari nella versione Sordi)
Papa Francesco sta adottando la via del silenzio su temi di conflitto...eppure il male avanza (vedi Francia).
RispondiEliminaSui blog francesi lamentano che i vescovi si siano fatti poco sentire e si ripromettono di scuoterli uno per uno, tirandoli per le sottane (che peraltro non hanno più) per richiamarli sul fatto che sono i loro pastori...
Quanto al Papa, finora non ha detto una parola, nonostante il problema riguardi molti paesi e non solo la Francia. Prima o poi dovrà pur dire qualcosa!
Napolitano ad 87 anni ... è di nuovo Presidente, aldilà della questione politica, mi domando cosa dirà il papa emerito?
RispondiEliminaEcco cosa dice:
Papa Francesco elogia Napolitano ed esorta: "Tutti lo sostengano"
http://qn.quotidiano.net/politica/2013/04/20/876876-napolitano-papa-francesco-elogia-disponibilita.shtml
a' don cami', sta ancora in luna di miele?
Papa Francesco elogia Napolitano ed esorta: "Tutti lo sostengano"
RispondiEliminaA me, guardando la diretta, ha fatto impressione l'espressione gongolante di Monti, su cui si è attardata la telecamera... Non credo sia un segnale rassicurante. Lo è sicuramente per i poteri forti e per il 'sistema', e non per il bene comune dei comuni cittadini, del quale non mi sembrano curarsi in molti!
Beh hpoirot, Francesco che dovrebbe mai dire!... sicuramente un prova di coraggio e responsabilità! Anche se personalmente quando lo vedo guardo sempre le sue mani grondanti il sangue della povera Eluana.
RispondiEliminaAd ogni modo la biologia ci aiuterà a fare giustizia anche di Napolitano.
Però c'è da dire sempre meglio lui che quel demonio di Rodotà. Me lo ricordo ancora quando frequentavo l'Università La Sapienza, invitava vescovi e Cardinali ma solo per farli massacrare dagli studenti in aula, uno spettacolo davvero indecoroso. Uno spietato anticlericale.
Comunque se la Madonna acconsente, dovrei fare un salto prossimamente dalle parti tue. Porto il vino dei Castelli, perchè so che è una scommessa che non potrei vincere. :)
beh, il suo ingenuo(?) scusargli tutto mi stupisce proprio. io dopo l'esperienza di Ratzinger parto dell'idea che in un modo o nell'altro mi fregheranno, se poi mi sbaglio meglio...
RispondiEliminacomunque non manchi di farmi sapere della sua venuta! per pazientare nella trepidante attesa
ecco: 'i chierichetti di Bergoglio' con cui celebra Messa e a cui non fa indossare nessun tipo di veste liturgica...
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=531727663535692
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaBeh, su Rodotà convengo. Ma i candidati alternativi fanno parte del problema, o dei problemi....
RispondiEliminaPer non parlare del comportamento dei partiti... (fine dell,OT)
RispondiEliminaQuanto ai chierichetti di Bergoglio, è difficile che imparino il senso del sacro.
RispondiEliminaSembra che si stia sempre a criticare, ma ce n'è motivo ogni giorno.
Notizia O.T.
RispondiEliminaGloria.TV – News Briefs: Vatican Pronto il docuento sulla "Liturgia Neocatecumenale" ?
secondo l'articolo é per domani...
http://www.gloria.tv/?media=432121