Radio Vaticana, 8.4.2013 : Ieri mattina, Papa Francesco ha ricevuto in udienza il dottor Nikolaus Schneider, presidente della Chiesa Evangelica in Germania, con la consorte e il seguito. Su questo importante incontro di carattere ecumenico, ci riferisce il direttore della Sala Stampa vaticana, padre Federico Lombardi: L’incontro è stato veramente molto cordiale, e il “Präses” Schneider ha fatto al Santo Padre le sue felicitazioni, anche per l’inizio così felice ed entusiasmante del nuovo Pontificato, e ha manifestato anche il suo apprezzamento per la scelta del nome “Francesco”, perché è un nome di un Santo che parla veramente a tutti i cristiani in un modo estremamente efficace. (..)Il “Präses” ha ricordato l’avvicinarsi della memoria della Riforma nel 2017, momento estremamente importante, evidentemente, per la Chiesa evangelica in Germania, e il Papa ha colto l’occasione per ricordare i discorsi fatti da Papa Benedetto a Erfurt, nel luogo dove era vissuto e dove aveva operato Lutero: quindi, discorsi particolarmente significativi per quanto riguarda l’ecumenismo e i rapporti tra la Chiesa cattolica e la tradizione della Riforma e la figura di Lutero, in particolare. Quindi, l’incontro è stato estremamente fruttuoso e significativo dell’indirizzo ecumenico che anche questo Pontificato porta avanti senza incertezze.
Dunque siamo ancora e sempre più alle prese con il falso ecumenismo? Cos'abbiamo a che fare col 500.mo anniversario delle tesi di Lutero?
Possiamo comprendere la cortesia diplomatica dovuta ad un ospite. Ma non possiamo non diffidare di "un indirizzo ecumenico senza incertezze", ricordando inoltre che la Chiesa evangelica riconosce la legittimazione dell'aborto, del divorzio e dei matrimoni omosessuali.... è forse in questo modo che San Francesco "parla a tutti i cristiani" e anche agli evangelici? E dunque dov'è la loro conversione? Si aspettano dal Papa dallo stesso nome un francescanesimo sincretista condannato in diverse occasioni dal suo predecessore, anche se poi ha compiuto atti divergenti dalle parole (Assisi, Erfurt, ad esempio)? Siamo in piena confusione.
Che il Papa riceva un evangelico non significa che avalli le sue tesi come se si partecipa al cinquecentesimo della riforma.Lo scisma protestante è una ferita nella Chiesa che non si sanerà ritonando ad un atteggiamento dogmatico o con le scomuniche.
RispondiEliminaSe la Chiesa avesse usato un altro metodo con Lutero oggi non avremmo i protestanti.Se la Chiesa di quell'epoca non fosse stata assai più corrotta di oggi non avremmo avuto un Lutero.Lutero era un monaco cattolico il problema è la poca santità della Chiesa.
Poi voi dovreste ringraziare Lutero se non ci fosse stato lui non ci sarebbe stato il Concilio di Trento,il Messale Tridentino,il catechismo tridentino.Vedi per quanti motivi dovresti essere grati a Lutero?
Difficile chiudere una porta sfondata dal suo predecessore.
RispondiEliminaNon solo dal suo predecessore, ma dal Conciliarismo, del quale ognuno a suo modo applicano gli aspetti più "riformatori".
RispondiEliminaPoi voi dovreste ringraziare Lutero se non ci fosse stato lui non ci sarebbe stato il Concilio di Trento,il Messale Tridentino,il catechismo tridentino.Vedi per quanti motivi dovresti essere grati a Lutero?
RispondiEliminaDiscorso oltremodo superficiale e semplicista...
Ben detto don Camillo ... anche se anche questa è un'ermeneutica della continuità CONCILIARE ... come evidenziato da MIC.
RispondiEliminaComunque, chi ha stomaco può rileggersi l'elogio di Lutero ...
http://www.vatican.va/holy_father/benedict_xvi/speeches/2011/september/documents/hf_ben-xvi_spe_20110923_evangelical-church-erfurt_it.html
Ho usato impropriamente il termine "conciliarismo", che è riferito all'eresia che mette il concilio al di sopra dei Papi.
RispondiEliminaE' più esatto dire "conciliari". Il problema è che vedono il concilio "come se" fosse in continuità con la Tradizione perenne; ma in realtà - e le prove purtroppo ci sono e sono state ampiamente fornite - la continuità non è affatto garantita da tutti i testi di tutti i documenti conciliari.
Qualche breccia riguardo alla necessità di procedere ad una vera ermeneutica della continuità, appare da una recente intervista del card. Koch che dovremo esaminare. Con attenzione, però, a non sostituire l'oggettività della Rivelazione con la soggettività - e quindi la mutevolezza a seconda dei tempi - del soggetto-Chiesa, che diventa interprete arbitraria quando intende l'interpretazione esclusivamente in senso storicistico.
Che ricorrenza! 500 anni dalla riforma protestante! L'unico che puo' legittimamente gioirne e' il demonio.
RispondiEliminachiunque, per qualsiasi motivo, si associasse a questo turpe anniversario, se non per condannarlo, si associera' anche alla condanna eterna di lutero e dei suoi empi seguaci, che da altrettanti anni soffrono le pene dell'inferno.
Beh, Vandeano, io il giudizio ultimo su ogni anima lo lascerei al Signore.
RispondiEliminaSul fatto che si tratti di un turpe anniversario e che quel che è da condannare debba essere condannato, anche per i rischi che comporta per la salvezza della anime, mi vede perfettamente d'accordo.
"Siamo in piena confusione."
RispondiEliminaconfusione che si presenta allo stesso modo nella così chiamata 'arte sacra'... dalla quale emerge che ne abbiamo un'altro papa nascosto! !Boh! Nascosto dentro uno scarabocchio di 'viso'!
(Visione presa dall'ultimo post di F.Colafemmina)
In realtà, tra i membri della Chiesa bisogna annoverare esclusivamente quelli che ricevettero il lavacro della rigenerazione, e professando la vera Fede, né da se stessi disgraziatamente si separarono dalla compagine di questo Corpo, né per gravissime colpe commesse ne furono separati dalla legittima autorità. "Poiché — dice l’Apostolo — in un solo spirito tutti noi siamo stati battezzati per essere un solo corpo, o giudei o gentili, o servi, o liberi" (I Cor. XII, 13). Come dunque nel vero ceto dei fedeli si ha un sol Corpo, un solo Spirito, un solo Signore e un solo Battesimo, così non si può avere che una sola Fede (cfr. Eph. IV, 5), sicché chi abbia ricusato di ascoltare la Chiesa, deve, secondo l’ordine di Dio, ritenersi come etnico e pubblicano (cfr. Matth. XVIII, 17). Perciò quelli che son tra loro divisi per ragioni di fede o di governo, non possono vivere nell’unità di tale Corpo e per conseguenza neppure nel suo divino Spirito.
RispondiEliminaPio XII - Mystici Corporis
Ci vuole un intervento Divino per rovesciare questo andazzo. Celebrare anche un modo neutro (classico telegramma di congratulazioni) è insultare il sangue dei martiri tedeschi inglesi francesi e svizzeri della ControRiforma Cattolica.
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RispondiEliminaAncora ben detto don Camillo.
Che Tommaso Moro interceda pressa il Signore.
E, chissà, che non nasca un sussulto nel cuore del Pontefice: non interessa tanto il triregno, quanto il pallio.
Tu es pastor ovium, Princeps Apostolorum: tibi traditae sunt claves regni coelorum!
IL VERO ECUMENISMO:
RispondiEliminaaprile 1944 - 9 aprile 2013: Enciclica "Orientalis Ecclesiae" di Pio XII.
"Perciò non conduce al desideratissimo ritorno dei figli erranti alla
sincera e giusta unità in Cristo, quella teoria, che ponga a fondamento del
concorde consenso dei fedeli solo quei capi di dottrina, sui quali o tutte o
almeno la maggior parte delle comunità, che si gloriano del nome cristiano,
si trovino d'accordo, bensì l'altra che, senza eccettuarne né sminuirne
alcuna, integralmente accoglie qualsiasi verità da Dio rivelata".
Badate che in queste righe si parla degli ortodossi.
.Lutero era un monaco cattolico.
RispondiEliminaIn base a studi vari, Lutero si era fatto monaco senza vocazione, per sfuggire al magistrato, poichè aveva ucciso un compagno di studi.
La Bibbia va sempre interpretata all'interno della grande Tradizione della Chiesa
RispondiElimina"E’ per questo che la nostra fede non ha al centro soltanto un libro, ma una storia di salvezza e soprattutto una Persona, Gesù Cristo, Parola di Dio fatta carne. Proprio perché l'orizzonte della Parola divina abbraccia e si estende oltre la Scrittura, per comprenderla adeguatamente è necessaria la costante presenza dello Spirito Santo che «guida a tutta la verità» (Gv 16,13). Occorre collocarsi nella corrente della grande Tradizione che, sotto l'assistenza dello Spirito Santo e la guida del Magistero, ha riconosciuto gli scritti canonici come Parola rivolta da Dio al suo popolo e non ha mai cessato di meditarli e di scoprirne le inesauribili ricchezze."
PAPA FRANCESCO
http://www.asianews.it/notizie-it/Papa:-la-Bibbia-va-sempre-interpretata-all%27interno-della-grande-Tradizione-della-Chiesa-27640.html
Pope Francis acted cordially and was clear about following the steeps of Pobe BXVI that is dialogue and search of he truth, which means a cristal clear vision that the Church of Christ subsists in the Catholic Church and that is not at all "evil ecumenism nor relativism" This kind or article risks to bring unecessary divion among Catholics.
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RispondiEliminaOggi don Camillo è in forma!
Buone le parole di Papa Francesco, speriamo che alle parole seguano i fatti ... chissà ...
La Chiesa e l'eresia.
RispondiElimina"51. 1. Il diavolo, osservando che i templi dei falsi dèi erano abbandonati e che il genere umano accorreva al nome del Mediatore che riscatta dal male, sobillò gli eretici affinché col palliativo del nome cristiano si opponessero alla dottrina cristiana, quasi fosse possibile essere accolti senza ammonizione nella città di Dio, come la città della Confusione accolse indiscriminatamente filosofi che sostenevano teorie diverse e contrarie. Coloro dunque che nella Chiesa di Cristo sostengono una opinione erronea e immorale e, avvertiti affinché ne sostengano una vera e conforme all'onestà, resistono con ostinazione e non vogliono rettificare le proprie teorie apportatrici di errore e di malcostume, ma persistono nel difenderle con caparbietà, divengono eretici e ponendosi fuori sono considerati avversari di professione. Anche così col proprio male giovano ai cattolici veri membri del Cristo, poiché Dio usa per il bene anche i malvagi e per coloro che lo amano tutto concorre al bene. Infatti tutti i nemici della Chiesa, qualsivoglia sia l'errore che li rende ciechi e la malvagità che li rende disonesti, se hanno la possibilità di affliggerla nel corpo, allenano la sua pazienza, se la contrariano con false dottrine, allenano la sua sapienza. Ed affinché siano amati anche i nemici, allenano la sua attitudine a volere il bene o anche a farlo, tanto se si comporta con loro mediante la convinzione dell'insegnamento, quanto mediante il timore della correzione. Perciò il diavolo, principe della città terrena, sia pure aizzando i propri gregari contro la città di Dio, esule in questo mondo, non ha possibilità di nuocerle in alcun modo. A lei senza dubbio dalla divina provvidenza sono garantiti il conforto mediante la prosperità, affinché non sia indebolita dalle avversità, e lo sprone dalle avversità, affinché non sia depravata dalla prosperità. Così l'una e l'altra emergenza si contengono a vicenda, affinché si riconosca che solo dalla Chiesa proviene quel grido contenuto nel Salmo: Quando ero oppresso da tanti dolori nel mio cuore il tuo conforto mi ha consolato. Dello stesso senso è il detto dell'Apostolo: Siate lieti nella speranza, pazienti nella tribolazione". Sant'Agostino, De civitate Dei, XVIII, 51
Un vero volo ad alta quota, alle altezze vertiginose del Soprannaturale.
Chiederei soprattutto al buon don Camillo una parola di commento di questo passo del grande Dottore di Ippona, sembrandomi decisamente nelle sue corde ...
ci sarà un nuovo Tempio che unisce tutte le Chiese....questo il frutto maturo del falso ecumenismo, imposto dall'alto del Soglio.
RispondiEliminaQuesto nuovo tempio, sará detto loro, è una chiesa che unisce tutti, perché "Dio ama tutti i Suoi figli". E se Dio ama tutti i Suoi figli, allora Egli vuole che si uniscano come uno; che debbano abbracciarsi l’un l’altro, qualunque sia il loro credo, la loro religione, il loro colore della pelle, la razza, le loro leggi.
Tutti si uniranno, sará detto loro, dinanzi al Volto di Dio, e saranno tutti invitati a inviare rappresentanti presso il nuovo tempio, che si troverà a Roma. Essi diranno che questa è la Nuova Gerusalemme, profetizzata nella Bibbia e protetta dal capo scelto da Dio: il falso profeta.
Molti cadranno in errore per questa grande menzogna, una finzione della Santa Parola di Dio che è stata data a Giovanni l’Evangelista. Ogni Parola data a questo profeta per la fine dei tempi, sarà presa, adattata e distorta per adattarla ai programmi dell’Anticristo.
Coloro che si rifiuteranno di accettare questa nuova cosiddetta chiesa universale, saranno considerati non Cristiani. Saranno vittime di prepotenze e indicati come folli. Senza lo Spirito Santo che li guida, essi sarebbero stati risucchiati nel tempio falso e osceno, che maschera l’orrenda verità che si trova sotto la sua superficie.
L’anticristo è in procinto di fare il suo ingresso trionfale sulla scena del mondo e sarà lui che vorrá non solo regnare su queste chiese, ma anche ingannare la gente inducendola a credere che egli sia in possesso di speciali doni divini. Egli riceverá onori per il suo grande servizio nelle cause umanitarie. Egli, l’Anticristo, riceverà riconoscimenti internazionali per la sue opere di carità. E poi si dirà che possiede il carisma delle persone sante. Non passerà molto tempo dopo che gli saranno attribuiti miracoli che dirà finalmente di essere un profeta mandato da Dio.
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chi non vuol essere detto "folle" e non vuole essere perseguitato, dovrà decidere di entrare in questa grande "chiesa" onnicomprensiva che avrà sede a Roma.
(v. K. Emmerich: "la nuova chiesa eterodossa di Roma")
Forse potrebbe interessarvi questo articolo:
RispondiEliminahttp://ilblogdiraffaella.blogspot.it/2013/04/interpretazione-e-ricezione-del.html
Questa è una buona notizia!
RispondiEliminahttp://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/portogallo-portugal-policarpo-fatima-24031/
Anonimo, magari datti un nome, bellissimo questo brano di Agostino, ma per la verità senza togliere nulla ai suoi voli estatici e mistici (che delle volte, devo ammettere, faccio fatica a comprendere) preferisco più un concreto e realista approccio tommasiano.
RispondiEliminaGrazie Anonimo per il brano di S Agostino: è di grande aiuto nell'affrontare la malvagità che a volte sembra travolgerci.
RispondiEliminaCerto, che la Chiesa ha tesori che sono sconosciuti quasi da tutti noi!
Curiosa la notizia riportata da Tornielli e segnalata da don Camillo:
RispondiElimina"Francesco chiede di consacrare il pontificato alla Madonna di Fatima".
Ora io ricordo cha la Madonna a Fatima ha detto:
«Il Santo Padre dovrà soffrire molto...» ed altre cose poco piacevoli.
Ora vediamo un po':
Paolo VI, dopo l'Humanæ vitæ fu messo sulla graticola e se ne andò vedendo in faccia l'uccisione dell'amico Moro, Papa Luciani durò un mese e morì a quanto pare di crepacuore, Giovanni Paolo II negli ultimi anni pareva un Cristo portacroce, Bendetto è stato fatto oggetto di attacchi feroci da parte dei media fino alla sollecitata rinuncia. E Francesco?: No. Lui ride sempre. E fa ridere pure! E tutti - o quasi - applaudono i suoi numeri.
Di soffrire - a quanto pare - non sembra avere alcuna intenzione.
Auspico che questo gesto lo faccia rinsavire; che si smonti quanto prima la tenda da circo in cui la Chiesa Cattolica è stata imprigionata da un mese esatto. Non oso immaginare quali altri numeri spettacolari - ma confido nell'operato della Madre della Misericordia - ci vorrà riservare il nostro - da me poco amato - papa-Ciccio.
Ma per fortuna, sappiamo che alla fine il Cuore Immacolato di Maria trionferà!
Per l'Anonimo del primo intervento che dice:
RispondiElimina"Poi voi dovreste ringraziare Lutero se non ci fosse stato lui non ci sarebbe stato il Concilio di Trento,il Messale Tridentino,il catechismo tridentino.Vedi per quanti motivi dovresti essere grati a Lutero? "
Come è ben noto ad ogni buon cattolico timorato di Dio, il Signore sa trarre il bene anche dal male più grande che si possa immaginare. Questo ne è solo l'ennesimo esempio.
Inoltre lei dice anche:
"Lo scisma protestante è una ferita nella Chiesa che non si sanerà ritonando ad un atteggiamento dogmatico o con le scomuniche."
Quella protestante è una eresia prima che uno scisma e come tale necessita, secondo la Carità, del Dogma, che è la Verità. Qualsiasi altro atteggiamento sarebbe sbagliato e non secondo Carità in quanto davanti all'errore occorre affermare la verità, altrimenti l'errore è confermato (Veritas quae minime defensatur, opprimitur - Papa Felice III)e quindi l'errante non è aiutato. Se questa metodologia dogmatica è quella secondo Carità, quindi secondo lo Spirito Santo (che è Dio), ogni altro atteggiamento è secondo un altro spirito, che evidentemente non è santo, infatti se è vero che qualsiasi volontà viene mossa verso il bene da Dio, però poi l'uomo con la sua ragione si determinerà a volere questo, in ciò essendo docile allo Spirito, oppure diversamente sceglierà qualche cos'altro, che sarà un bene apparente ma non un bene reale, come anche nel paradiso terrestre, l'uomo scelse il bene apparente del frutto proibito, dietro suggerimento del diavolo.