Vediamo un attimo, in attesa di comprender meglio anche in base ad ulteriori riferimenti, a cosa può portare il recente e sorprendente atto di governo del nuovo papa. In sostanza vengono espressi realistici timori, che saranno tuttavia da verificare in base agli effettivi sviluppi nel corso dei prossimi mesi, soprattutto dopo l'estate.
Inserisco in apertura il testo che aveva preparato Don Camillo (che mi perdonerà se sorvolo sulle "belle omelie") e, di seguito, le considerazioni lette e tradotte da Le Forum Catholique, che ritengo realistiche e da prendere in considerazione. Diciamo subito che c'è un dato che accomuna in partenza tutti questi "consiglieri": l'avversione al Summorum Pontificum...
Ed ecco la versione di Le Forum Catholique:Smentite le voci per un cambiamento dell'elezione del presidente della CEI, ecco che Papa Francesco istituisce un Organo Consultivo (non è la prima volta che i Pontefici romani si servono di consiglieri) costituito da un gruppo di otto cardinali. Coordinatore sarà l'arcivescovo di Tegucigalpa (Honduras), cardinal Oscar Andrès Rodrìguez Maradiaga. Questo Organo Consultivo avrà il compito di consigliare Papa Francesco per una revisione della Costituzione Apostolica Pastor bonus sulla Curia Romana.
Ovviamente i giornali e i vaticanisti, pagati sempre tot al kilo, non fanno che dire sciocchezze su questo atto definendolo "una rivoluzione" oppure "è la costituzione di un primo consiglio dei ministri" oppure il primo "atto di governo democratico", ecc. Sappiamo infatti molto bene che quando si vuole far vedere che si fa qualcosa quando in realtà non si fa proprio niente, nel curialese corrente (che i giornalisti ancora non conoscono bene), si creano sempre delle "Commissioni", giudicando anche dalla tempestività e dall'urgenza dell'inizio dei lavori. La prima riunione collettiva del gruppo di porporati si terrà, infatti, dall'1 al 3 ottobre 2013.Gli altri sette Cardinali sono: Giuseppe Bertello, l’ex nunzio in Italia e San Marino e presidente del Governatorato del Vaticano; Francisco Javier Errazuriz Ossa, arcivescovo emerito di Santiago del Cile (ha lasciato l'incarico per raggiunti limiti d'età); Oswald Gracias, arcivescovo di Bombay e presidente della Conferenza episcopale dell'Asia; Reinhard Marx, Arcivescovo di Munchen und Freising (Germania); Laurent Monswengo Pasinya, arcivescovo di Kinshasa (Repubblica Democratica del Congo); Sean Patrick O'Malley, arcivescovo di Boston (Usa); George Pell, arcivescovo di Sidney (Australia). Si affiancherà anche monsignor Semeraro Arcivescovo di Albano come Segreterio.
Non può che destare inquietudine il fatto che coordinatore di questo consiglio di riforma sia il bizzarro cardinale honduregno: documentatevi su Google et youtube.Si parla molto di riforma della Curia, a torto e a ragione. La struttura in sé non richiede grandi cambiamenti, se non si sostanziano in una chiarificazione come quella di San Pio X.La causa principale delle derive osservate da molti anni non è la struttura, ma coloro che sono scelti per animarla :
- Giovanni Paolo II si fermava poco a Roma e poi la sua malattia l'ha progressivamente debilitato dando ancor più spazio ad una Curia senza vero capo, frammentata in feudi non sempre tra loro concordi.
- Benedetto XVI invece di porvi rimedio ha quasi scrupolosamente mantenuto questa semi-anarchia curiale : col cardinal Bertone che secondo avviso unanime non è stato all'altezza del compito, e prefetti di orientamento diverso cioè divergente: ad esempio, Piacenza e Ravasi o Koch e Burke.
E il cardinal Maradiaga è proprio il personaggio più idoneo per riportare ordine ed efficacia? I suoi video suscitano piuttosto dubbi al riguardo. Egli passa come il più bizzarro dei prelati latino-americani... vederlo scelto per questa funzione è quasi comico...Ora se le cose stanno così, è ancor più legittimo il dubbio che questo Consiglio sia una preparazione ad una sorta di Santo-Sinodo su base continentale/geografica che duplicherebbe il ministero del papa, pardon del vescovo di Roma. Verificare, dopo secoli, i risultati di questo vicolo cieco ecclesiologico presso gli Orientali, non può che raddoppiare l'inquietudine.PS. notiamo che, oltre al cardinale honduregno, il papa ha nominato un cardinale tedesco, cioè di una delle chiese da anni e anni più apertamente ostili alla Curia romana e che ha resistito apertamente alla revisione delle erronee traduzioni liturgiche volute da Giovanni Paolo II e Benedetto XVI. Il buon cardinal Pell sembra presente unicamente perché rappresenta l'Oceania.
Mah, Bertello e' un fedelissimo diBertone, Grande elettore...
RispondiEliminaPotrebbe essere un diversivo per lasciar decantare... Pero' le grida allo scandalo sono improvvisamente cessate..
Restano i rischi per il primato petrino.
Cantuale Antonianum riprende la versione dell'analogia con l'organizzazione dei gesuiti
RispondiEliminaVedremo se si trattera' solo di organizzazione.
Se questo è un atto di governo importante, vedremo che cosa ne pensa mons. Gherardini, che disse di voler vedere "un primo atto da papa" per dare un giudizio su di esso.
RispondiEliminaSecondo quanto riferisce il sito del Santuario di Fatima " Il 13 maggio, in occasione del 96° anniversario della prima apparizione della Madonna a Fatima, per richiesta del Sommo Pontefice Papa Francesco, tutto il Pontificato dello stesso Pontefice sarà consacrato a Nostra Signora di Fatima ".
RispondiEliminahttp://traditiocatholica.blogspot.it/2013/04/fatima-consacrazione-del-pontificato-di.html
La riforma della curia di Paolo VI nel 1967 mirava prevalentemente a eliminare gli uomini di Pio XII (es. Ottaviani) imponendo i suoi. Così fece nel Sacro Collegio.
RispondiEliminaIl Papa sta preparando una operazione analoga?
Quanto al Sacro Collegio che è quello voluto dal suo predecessore, un segnale importante saranno anche le nomine cardinalizie.
Poco tempo fa, in un`emissione della tv svizzera italiana, era presente da Roma Magister che già ipotizzava la creazione di quel "consiglio" che avrebbe introdotto il governo collegiale della Chiesa, ebbene un sacerdote argentino, presente in studio, che conosce molto bene Jorge Begoglio, ha emesso molti dubbi sulla sua capacità di governare in collegalità, non è quel che ha fatto e mostrato come primate della Chiesa in Argentina.
RispondiEliminaMi sembra che si stia conducendo la Chiesa a vista, la confusione è aumentata, vedremo se ciò che danno per scontato i commentatori di cose vaticane, e quel che i segni, messi uno dopo l`altro da Papa Bergoglio, ci indicano come direzione, troveranno un riscontro nella realtà.
Anche l'onnipresente e molto quotato (dai media e dalla cultura egemone) Enzo Bianchi ha detto la sua e, naturalmente, ha esaltato la "rivoluzione" della sinodalità permanente che rafforzerà (o affosserà) il Papato, da tempo auspicata dai modernisti e notato che si tratta di prelati che raccolgono consensi nel loro contesto. Tra l'altro li accomuna il fatto di essere elementi di spicco delle rispettive Conferenze Episcopali.
RispondiEliminaLombardi è stato molto prudente, ma la vulgata mediatica che si sta diffondendo - e dunque anche la percezione della maggioranza dei cattolici - a torto o a ragione è la stessa.
Certo, nel concreto opererà ciò che davvero il papa, sapendo già quello che vuole o navigando a vista anche lui, alla fine deciderà attraverso gli atti che seguiranno, che speriamo non introducano ulteriori concrete evoluzioni del Papato in "democrazia rappresentativa".
Nessuno potrebbe negare che, in questo caso, sarebbe snaturarne la funzione primaziale e primigenia.
Un altro segnale verrà fuori dal tener d'occhio ciò che "faranno" i consiglieri, se non si limiteranno a "relazionare". Perchè da questo si potrà dedurre se hanno ricevuto carta bianca su qualche ambito o questione.
RispondiEliminaCreare un'altra struttura potrebbe esser anche il classico cambiamento perchè tutto (o tutti quelli che interessano) resti/no come prima (in Curia).
RispondiEliminaCara Mic ho apprezzato grandemente anche questo tuo articolo domenicale.
RispondiEliminaCirca il " dato che accomuna in partenza tutti questi "consiglieri": l'avversione al Summorum Pontificum..." staremo a vedere : chi ha la mia età è abituato ad andare contro corrente nell'attesa che " tempora bona veniant ". Per ora rallegriamoci per un'ulteriore fioritura di " gruppi stabili " che nel nome del Magistero della Chiesa ( Tradizione,Bolla Quo primum e Motu proprio Summorum Pontificum chiedono la grande forza santificatrice racchiusa nella Messa nella forma antica.
Ho scritto e lo ripeto : non ho paura di mia madre ( la Chiesa ) ne' di mio padre ( il Papa ) ho molta paura di vuol essere più papalino del papa e dell'umana tentazione ( un po' di tutti ) di volere il papa a propria immagine e somiglianza ! Preghiamo, preghiamo e preghiamo ! Buona domenica.
Mah, Bertello e' un fedelissimo di Bertone, Grande elettore...
RispondiEliminaE Sodano, Grande elettore anche lui insieme al massone Re?
Sodano, non è colui che, tra l'altro, ha coperto per anni lo scandalo Maciel? L'hanno dimenticato tutti, papa per primo?
"Ho scritto e lo ripeto : non ho paura di mia madre ( la Chiesa ) ne' di mio padre ( il Papa )"
RispondiEliminaAl punto in cui stanno le cose io ho solo una Madre e un Padre certi: la Vergine Maria e il Suo Figlio Gesù, nostro Signore e nostro Dio.
La Chiesa è sempre "Mater et Magistra", Anonimo. Non è mica nata nel 1965... Stiamo desti; ma non disperiamo.
RispondiElimina... Salutare questo atto di Bergoglio come un passaggio rivoluzionario – come qualcuno si è affettato a
RispondiEliminafare, sull’onda che interpreta in questa chiave qualsiasi parola e gesto del papa – è prematuro: di
commissioni ce ne sono state diverse, alcune hanno prodotto dei risultati, altre sono state ignorate,
altre ancora hanno fatto da paravento ad una sostanziale immobilità. Il gruppo nominato da
Bergoglio è un ulteriore segnale di discontinuità, soprattutto rispetto alla Curia. Ma per i risultati
bisognerà attendere.
http://www.finesettimana.org/pmwiki/uploads/Stampa201304/130414kocci.pdf
@ mic
RispondiEliminaVedo che non ha pubblicato un mio limpido sillogismo sul Catechismo della Chiesa Cattolica (675), riguardante la "impostura religiosa" prevista da NSGC alla fine dei tempi.
Arguisco dalle sue argomentazioni e dalle risposte che dà che la sua conoscenza teologica e scritturistica e quantomai limitata.
Propone delle analisi, con criteri sociologici, ma poi impedisce che altri le possano leggere alla luce della Rivelazione e del Magistero.
Come potrà essere possibile leggere i fatti inquietanti che sono sotto gli occhi di tutti, se impedisce di analizzarli alla luce della Verità rivelata?
Dalle risposte che dà, vedo che lei se la cava sempre con battute vagamente rassicuranti. Ebbene, di rassicurante nella situazione in cui versa la Chiesa, da un mese a questa parte, non c'è nulla.
Mi faccia sapare - se crede - se il mio pensiero, "non omologato" al suo, può essere ancora espresso su questo blog, tenuto anche conto che i miei commenti sul post riguardante il card. Scola di ieri sono stati ritenuti "interessanti" da altri suoi lettori, tanto da richiedere una copiatura da altro blog (fides et forma).
Grazie.
Don Camillo che mi perdonerà se sorvolo sulle "belle omelie"...
RispondiEliminaPerchè non si può dire che abbia fatto delle belle omelie? Semplici e genuine, che devo dire mi hanno molto confortato e incoraggiato a non perdere la fiducia in Dio, spronando il mio ministero nell'Annuncio e nell'incoraggiare nella FEDE!
Sì lo dico le lo ripeto! Come molto rassicurante è il suo desiderio, LA SUA FERMA VOLONTÀ di Consacrare il suo Pontificato a Nostra Signora di Fatima (da vero PAPA MARIANO!) il 13 maggio prossimo!
ECCO!
Detto questo, andiamo al sodo! Che un Cardinale che non abbia mai avuto neanche un segretario, oggi da PAPA voglia avvalersi di un organo come un "passo verso la Collegialità", il tutto fa molto ridere... conoscete molto poco gli ambiti clericali e gerarchici da dove proviene.
B16, quello sì che era/è schiavo della Collegialità, ed è per questo che l'hanno votato, ed è per questo che s'è andato. Da Arcivescovo di Colonia nei suoi pochi anni, non fece neanche una nomina a Parroco. E nella Congregazione era famoso più per i suoi libri che per il suo prendere decisioni.
Il teorema proposto da Cantuale seppur interessante regge poco, OGGI il "Consiglio" dei religiosi è più influente anzi determinante, anzi ricattante per certi versi. Infatti da quando hanno riformato il diritto dei Regolari, tutti gli ordini Religiosi sono entrati in una specie di coma irreversibile che li porterà all'estinzione tra due, massimo tre generazioni. Ma questo è un altro discorso.
Ci si lamenta che Maradiaga sia nemico del Summorum (anche se non vedo prove) e fautore delle bizzarrie liturgiche, ebbene chi, anzi quale cardinale si può considerare "senza colpa". Lo stesso Cardinale Ranjith a Colombo assiste a Messe con ballerine mezze nude che ballano danze singalesi prima durante e dopo la Messa.
Una riforma della Curia è necessaria specie per quel che riguarda la Congregazione dei Religiosi... e Bergoglio sa bene, infatti ha messo Segretario una vera e DEGNA persona: padre Jose' Rodriguez Carballo... questa sì che è una vera Rivoluzione (altro che Commissione) per una Congregazione piena di problemi aggravati anche dalle nuove SOTTOSEGRETARIE che non piacciono nemmanco alle suore Salesiane.
Concludo: mi spieghi chi è e chi dirige Le Forum Catholique, che tu metti ogni tanto come se mettessi l'oracolo dei Tradizinalisti? Chi è che ha scritto questo articolo, chi rappresenta?
@ mic
RispondiEliminaBene. Comprendo che il mio pensiero non passa.
E' perfettamente inutile continuare a provare a scrivere qualche altra riga su un blog "autoritario" come il suo.
Le consiglio comunque di leggere meno i siti e i giornali, e più la Bibbia e quel ponderoso volume intitolato "Catechismo della Chiesa Cattolica".
Ne verranno sicuramente articoli più interessanti.
Saluti
spirito immondo, esci da quel corpo e rendici il vero don Camillo...
RispondiElimina"Infatti da quando hanno riformato il diritto dei Regolari, tutti gli ordini Religiosi sono entrati in una specie di coma irreversibile che li porterà all'estinzione tra due, massimo tre generazioni. Ma questo è un altro discorso."
RispondiEliminaDon Camillo, so che è solo un inciso e probabilmente vado "fuori tema", ma sono personalmente interessato a questo problema. Può dire una parola in più al riguardo?
Concludo: mi spieghi chi è e chi dirige Le Forum Catholique, che tu metti ogni tanto come se mettessi l'oracolo dei Tradizinalisti? Chi è che ha scritto questo articolo, chi rappresenta?
RispondiEliminaChi ha scritto questo articolo rappresenta la verità nella misura in cui la mostra ed ha la stessa attendibilità che abbiamo io e te, che siamo riconoscibili e acquistiamo credibilità da quel che diciamo e da come lo diciamo.
Mi faccia sapare - se crede - se il mio pensiero, "non omologato" al suo, può essere ancora espresso su questo blog, tenuto anche conto che i miei commenti sul post riguardante il card. Scola di ieri sono stati ritenuti "interessanti" da altri suoi lettori, tanto da richiedere una copiatura da altro blog (fides et forma).
RispondiEliminaGrazie.
Evidentemente li ho ritenuti interessanti anch'io se li ho pubblicati.
Se non ho pubblicato l'ultimo, non significa che io non condivida il suo pensiero alla luce della Rivelazione e del Magistero.
Quel che non condivido, ed è per questo che non intendo mettere l'accento più di tanto su discorsi così apodittici, è che sia esattamente questo il tempo storico, comprese le persone - pur con tutta l'evidente problematica che non ignoriamo - nei quali queste previsioni si realizzano.
Se ne fossi sicura non mi sognerei di fare discorsi attendisti. Insomma, non ho certezze apodittiche. Al momento cerco solo di distinguere quel che è cattolico da quel che non lo è.
Bene. Comprendo che il mio pensiero non passa.
RispondiEliminaE' perfettamente inutile continuare a provare a scrivere qualche altra riga su un blog "autoritario" come il suo.
Cordero,
non sto collegata 24 ore su 24. Ho letto questo suo post dopo aver già scritto il precedente. Spero che abbia capito. Ci sono tante ricchezze della nostra fede da far conoscere oltre ai timori e gli allarmi da condividere.
Vedo che sono tra due fuochi: gli occhiali rosa ad oltranza di don Camillo e l'apocalittica spinta.
Mi consentite di essere quella che sono?
Non penso che ci si debba bere tutto senza discernimento, ma penso anche che non è il momento né il 'luogo' di trarre conclusioni avventate.
Mi consentite di essere quella che sono?
RispondiEliminaCerto mic, anzi ricordo che c'é anche chi apprezza il tuo equilibrio...
@ mic
RispondiEliminaGuardi che il sillogismo sul CCC (675), è stato pubblicato anche ieri (post su card. Scola). Non so pertanto chi fosse collegato a controllare l' "ortodossia" del pezzo, se non lei.
E' solo che lo volevo ribadire, visto l'argomento trattato da altri.
Tuttavia, lei sa qual è il mio pensiero su questo "papa". E non lo posso cambiare, se non in peggio.
Mi dispiace aver dovuto criticare il suo lavoro. E' che non sopporto le censure.
Saluti
Maradiaga? Ma è bravissimo a suonare il sax!
RispondiEliminaAbbattete dunque una buona volta i bastioni del vostro bieco tradizionalismo preconciliare, ed apritevi fiduciosi al nuovo Santo Sinodo della 'Chiesa occidentale' presieduto dal 'Vescovo di Roma', e che presto si unirà agli altri suoi omologhi dell'orbe terracqueo con un abbraccio pieno di bontà e di tenerezza nella nuova primavera di una diversità riconciliata...
Finira', finira', questo e' il tempo della persecuzione della vera Chiesa, checche' ne dica don Camillo, ma dopo il cuore immacolato di Maria trionfera'...... Felice
RispondiElimina"occhiale rosa", io che ospiterei demoni modernisti, queste illazioni, perchè tali sono, mi fanno un baffo e mi fanno sbellicare dalle risa.
RispondiEliminaHo già spiegato e rispiegato la mia posizione, chi vuole la va a rilegge negli articoli precedenti. Dico solo che eravamo abituati ANCHE a leggere e approfondire e criticare (alla luce della Tradizione ovviamente) le omelie del Papa, ma vedo che da quando è stato eletto FRANCESCO non una riga, NON UNA RIGA!! Anzi quando provo solo a ricordarlo in una pubblicazione vengo pure bacchettato come uno scolaretto. Capisco che Francesco vi sta antipatico, come a me sta antipatico B16, ma non per questo possiamo dobbiamo ignorare che è il nostro Papa e Vescovo.
Insomma! Se queste parole che riporto di sotto le avesse dette Papa Burke sicuramente l'avreste incorniciate con velluto rosso!!
"L'incoerenza dei fedeli e dei Pastori tra quello che dicono e quello che fanno, tra la parola e il modo di vivere mina la credibilità della Chiesa".... 'predicate con la vita e, se fosse necessario, anche con la parola'".
Ora mi chiedo: perché ogni volta che metto mano alla tastiera per commentare, lo faccio in risposta a Don Camillo?
EliminaForse perché è così stonata la sua melodia che lasciarla senza un degno contrappeso mi pesa di più che il solo ascoltarla.
Ora, caro Don Camillo le posterò uno stralcio di omelia sulla verginità di Maria SS.ma scritta da un famoso monaco, che non è San Bernardo, e poi le svelerò chi l'ha scritta. Eccola che segue:
"Noi dobbiamo stare al vangelo, che dice che lo(Cristo) partorì, e all’articolo del Credo, col quale diciamo: "il quale è nato dalla Vergine Maria". Non vi è qui alcuna illusione, ma, come suonano le parole, una vera nascita... Perciò il suo corpo ha compiuto le funzioni naturali che appartengono alla nascita; salvo che ha partorito senza peccato, senza obbrobrio, senza dolore e senza danno, come aveva concepito senza peccato. La maledizione di Eva: "Nel dolore partorirai i tuoi figli", non si è estesa a lei; ma in tutto il resto è accaduto a lei come ad una donna che partorisce... Nessuna immagine di donna dà all’uomo pensieri così puri, come questa Vergine, e reciprocamente, nessuna figura d’uomo, ad una donna, come questo fanciullo. Soltanto verecondia e purità si sprigiona, purché consideriamo in essa l’opera divina"
Che belle parole! Parlano della Verginità di Maria! Guarda un pò... Chi è l'autore?
Glielo svelerò a Don Camillo! È il nostro caro amico Lutero.
Davvero!
Eh si, però dai che bella meditazione, mi ha proprio edificato! Lasciatemelo dire:
CHE BELLA OMELIA!
Non passa una riga delle parole di papa Francesco perchè le sue sono parole cattolicissime e non c'è niente di criticabile.
RispondiEliminadon Camillo, semmai potesse consolarla, sappia che a me stanno antipatici entrambi
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaMi sento di difendere in questo frangente - di notte insonne! - don Camillo.
RispondiEliminaPer chi sinceramente cerca Dio, ebbene le parole di Papa Francesco sono infinitamente più consolanti di quelle di Benedetto XVI.
Questo non significa fare di Papa Francesco un tradizionalista: significa cogliere il bene che c'è in questo pontificato.
Il bene fatto da Benedetto XVI resta indelebile in ogni Messa resa possibile dal Summorum Pontificum, anche se è un "pasticcio giuridico": ma questo è argomento che lascio volentieri ai giuristi.
Don Camillo, continui a fare il bene e non si lasci irretire da logiche politiche. La politica è potere e nella vita ben si può non contare nulla: ogni uomo vale ciò che vale agli occhi di Dio.
Per questo la credo più commosso dalle parole di sant'Agostino che dal realismo di san Tommaso (della sua filosofia, ovviamente, non della sua santità!). Per questo credo che se le circostanze lo richiederanno, non seguirà nessuna autorità, nemmeno la più lata, là dove la Fede non lo permettesse.
In altro luogo mi ha chiesto di darmi un nome: cosa vuole, volendo ad ogni post ci si può dare un nome differente. Sono diaboliche queste tecnologie!
Si avvicinano le tre, ora del Mattutino.
La mia preghiera nella tenebre anche per lei, e per tutti i buoni sacerdoti.
@ Cordero
RispondiEliminaUna sola obiezione alla sua 'lettura' del segreto di Fatima - del quale peraltro non ci sono noti tutti i dati - completata da correlazioni e riferimenti scritturistici.
Lei si riferisce alla Chiesa in questi termini:
vale a dire per la Chiesa, che è il cielo su questa terra.
Essa, a motivo della tragica copula di non pochi uomini di Chiesa col demonio, non ha più la Croce, non ha più il senso del peccato e della Redenzione.
Una Donna che si è fatta irretire dal “serpente antico”: «Moltiplicherò i tuoi dolori e le tue gravidanze, con dolore partorirai i figli» (Gn 3,16). Una Donna, dunque, che non è più dispensatrice di salvezza, che non sa generare alla vita eterna, emorroissa (Mt 9,20-22); perde continuamente "sangue" – il “sangue” di Cristo -, perde vita, accomunata in questo ad ogni nato da donna: esseri la cui esistenza va ogni giorno di più deteriorandosi.
Questa lettura, se corrisponde drammaticamente alla realtà che è sotto i nostri occhi, non può appartenere alla Chiesa nel suo mistero, l'immacolata Sposa di Cristo, che resta Una Santa e Immacolata, resa tale continuamente fino alla fine dei tempi dal suo Signore. Il fatto che esistano (come del resto in tutte le epoche) uomini di Chiesa indegni, nulla toglie alla realtà Soprannaturale della Chiesa dalla quale noi, come tutti i fedeli, attingiamo ogni grazia.
Questa realtà è presente anche nella chiesa-visibile (pur se in maniera non evidente come dovrebbe) in molte oasi di santità, che non mancano nonostante l'andazzo che conosciamo e di cui tutti soffriamo.
Don Camillo, continui a fare il bene e non si lasci irretire da logiche politiche. La politica è potere e nella vita ben si può non contare nulla: ogni uomo vale ciò che vale agli occhi di Dio.
RispondiEliminaNon credo che don Camillo sia irretito da logiche politiche. Del resto ognuno di noi vede il buono del pontificato nelle prediche del nuovo Papa.
Ma credo che un Papa debba alla Chiesa e ai fedeli qualcosa di più che gli esercizi ignaziani su scala globale (anche se riconosco che possano fare del bene a molti se, a differenza di altrettanti luminosi insegnamenti dei papi precedenti, vengono enfatizzati e moltiplicati dai media).
Il problema che ci poniamo noi, però, non è né il paragone con i papi precedenti né altro, ma il fatto che questa enfasi mediatica sembra aver improvvisamente fatto fuori tutti i problemi morali (omoeresia, pedofilia, scandali finanziari e corruttele diverse) presenti nella Chiesa a partire da una Curia che non accenna ad essere bonificata, anche perché composta da alcuni Grandi elettori di questo Papa. La stessa enfasi peraltro, da un verso 'copre' e dall'altro 'pilota' dal versante progressista egemone, i cambiamenti epocali che il nuovo papa sta imprimendo al primato petrino. Lei e don Camillo dovrebbero leggere la recente intervista del card. Kasper a Rodari e Vecchi... Penso che non potremo ignorarla. E la ignorerei volentieri se potessi pensare che si tratta di idee personali del card. Kasper e non anche della maggioranza dei cardinali che hanno voce in capitolo (che viene anzi loro data a dismisura) in questo frangente.
sembra aver improvvisamente fatto fuori tutti i problemi morali (omoeresia, pedofilia, scandali finanziari e corruttele diverse)
RispondiEliminaper non parlare del fatto che vengono totalmente ignorate, anzi accolte eresie abusi liturgici e magisteri paralleli, con un preoccupante oscuramento della verità insegnata e praticata, senza che nessuno se ne preoccupi...
"Per chi sinceramente cerca Dio, ebbene le parole di Papa Francesco sono infinitamente più consolanti di quelle di Benedetto XVI. "
RispondiEliminaMa davvero?
Parli per lei, anonimo!
Ma si rende conto dell`enormità che ha scritto?
Lei conosce non solo molto male il Magistero di Papa Benedetto ma si permette di giudicare la sincerità di chi"cerca Dio"!
A parte che ho trovato Dio nella persona di Suo Figlio Gesù Cristo, io non cerco solo consolazione nelle parole dei miei pastori, ancor meno in quelle del Pastore Universale della Chiesa, se quelle parole non sono accompagnate da parole che mi rinviano alla mia RESPONSABILITÀ!
Gesù ha detto all`adultera: " Va' e non peccare piu'", non gli ha detto: "ti perdono, ti perdonerò sempre, tanto so che non puoi far altro che peccare, è la tua natura", non gli ha detto: " so che continuerai a peccare, peccare o non peccare è la stessa cosa tanto sai che io ti perdonerò sempre e comunque"!
Di quella consolazione non so che farmene, è quello il messaggio di papa Bergoglio che sta passando attraverso ciò che i media riportano, è quello che ascolto e leggo attorno a me, è quello che dicono i "cattolici" interrogati dai media compiacenti e compiaciuti, non c`è posto per il pentimento, per la resposnsabilità, per una vera conversione del cuore.
Luisa ha colto proprio nel segno. Il modo subdolo con cui nelle sue omelie trionfa il modernismo è un monumento all'ambiguità conciliare.
Elimina"Più untuosa del burro è la sua bocca", per dirlo con il salmista. Il potere di iniquità che si sta sprigionando ora nella chiesa e sul mondo (media compiacenti fautori) è pari alla marcia di un esercito ben armato e determinato che non conosce rimorsi e fatiche. Miete vittime addensando di nebbia le coscienze e comprendo di zucchero le già edulcorata orecchie dei cattolici.
Le contraddizioni poi sono il filo conduttore di un azione coscientemente doppia e confusa: "camminare, edificare, confessare" le parole della sua omelia smentite nella mancata benedizione ai giornalisti. Avviene senza pudore che mentre i media orchestrano il miracolo dei confessionali non più disertati, nell'azione che segue il pensiero di Papa Francesco si concretizza l'enorme distanza che c'è tra il predicare qualcosa di vagamente cattolico e il confermare nella fede la Chiesa di Cristo.
mic: "Questa lettura, se corrisponde drammaticamente alla realtà che è sotto i nostri occhi, non può appartenere alla Chiesa nel suo mistero, l'immacolata Sposa di Cristo, che resta Una Santa e Immacolata, resa tale continuamente fino alla fine dei tempi dal suo Signore".
RispondiEliminaE' questo il punto della controversia.
A renderla "Immacolata", a darLe "una veste di lino puro e splendente" (Ap 19,8), pronta per le Nozze col suo Sposo, è l'Agnello, col suo "sacrificio di riparazione": "Quando offrirà se stesso in sacrificio di riparazione, vedrà una discendenza, vivrà a lungo" (Is 53,10).
«Per impedire tutto questo (la persecuzione alla Santa Chiesa e al Santo Padre) verrò a chiedere ... la COMUNIONE EUCARISTICA RIPARATRICE nei primi sabati» (Maria a Fatima).
In questo momento storico, la Chiesa ha una macchia grave. Sa a cosa mi riferisco.
«Finalmente il Mio Cuore Immacolato trionferà».
Per chiarire:
RispondiEliminaA lavare la macchia della Chiesa non può che essere un figlio della Chiesa. Il figlio senza macchia della Vergine Immacolata, partorito nel dolore sotto la Croce: «Ecce Mater Tua» (Gv 19,27).
Egli è il “Dolente”, a cui viene affidata la Madre Chiesa ai piedi della Croce. Ma egli è anche l’ “Amato” che torna:
«Questi è il Figlio mio, l’amato: ascoltatelo!» (Mc 9,7).
Non “successore di Pietro”, bensì “successore di Cristo”.
A Pietro le chiavi, a Giovanni la Madre
Non è stato mandato a giudicare, ma ad assolvere coloro i quali vorranno attingere gratuitamente alla sua Misericordia:
«Il calice che io bevo anche voi lo berrete, e nel battesimo in cui io sono battezzato anche voi sarete battezzati» (Mc 10,39).
Egli è donato al Padre celeste in “sacrificio di riparazione” dalla Madre Immacolata della Chiesa, che ne è Corredentrice. Un dono gradito a Dio, perché “fatto col Cuore”, il suo Cuore Immacolato.
Un uomo in carne ed ossa, che è già qui tra noi. Egli e la “Vittima”, ma anche Sacerdote, Vescovo e Papa: il legittimo successore di Benedetto: il “Vescovo vestito di Bianco”, il Capo Supremo della Chiesa. «Il Santo Padre dovrà soffrire molto». E’ il Papa che salverà la Chiesa indicato nel c.d. “Sogno delle due colonne” di S. Giovanni Bosco, che àncora la Barca di Pietro alle due colonne, l’Eucaristia e l’Immacolata: il “sangue e l’ “acqua”.
“Susciterò per loro un pastore che le pascerà, il mio servo Davide. Egli le condurrà al pascolo, sarà il loro pastore” (Ez 34,23); “Radunerò io stesso il resto delle mie pecore da tutte le regioni dove le ho scacciate e le farò tornare ai loro pascoli; … susciterò a Davide un germoglio giusto, che regnerà da vero re e sarà saggio ed eserciterà il diritto e la giustizia sulla terra” (Ger 23,3.5).
“Se qualcuno commetterà un'infedeltà e PECCHERA' per errore riguardo a cose consacrate al Signore, porterà al Signore, come SACRIFICIO di RIPARAZIONE, un ARIETE SENZA DIFETTO, preso dal GREGGE” (Lv 7,1-70).
Ma Egli non è l’Ariete, perché il suo corpo immolato al demonio da un Sacerdote empio è ancora imperfetto. Non così la sua anima. Egli è l’Agnello: non è ancora perfetto secondo la specie ovina. Egli laverà il suo Corpo nel “Sacrificio di riparazione”: “lava nel vino la sua veste (Corpo) e nel sangue dell’uva il suo manto (Chiesa)” (Gn 49,11); e così facendo, laverà la macchia della Chiesa – donandole una “veste di lino puro e splendente” (Ap 19,8) –, generata dalla situazione di peccato in cui Essa è caduta in questo preciso momento storico.
Prima della fine, Dio vuole offrire al mondo il dono della sua Divina Misericordia, mediante il “Sacrifico di riparazione” dell’Agnello immolato. Egli, in effetti, accettando di farsi strumento di Misericordia per i peccatori, “distrugge i loro peccati” (Rm 11,27) proprio mediante il suo Sacrificio redentore; addossa su di Sé i peccati degli uomini, lavandoli nel suo “sangue”.
Saprà che il pallio indossato da Benedetto XVI all’inizio del suo Ministero petrino è stato donato al suo predecessore Celestino V. Li accomuna entrambi la “rinuncia”. Il lavoro dovrà essere portato a termine. Quel pallio verrà indossato dal “Vescovo vestito di Bianco”: “Sulle sue spalle è il potere” (Is 9,5). E il cerchio si chiude.
Chi è costui?
Si procuri un traduttore spagnolo (Gv 4,26).
In questo momento storico, la Chiesa ha una macchia grave. Sa a cosa mi riferisco.
RispondiEliminaLa crisi di fede?
@ mic
RispondiEliminaVedo che non ha capito, ma è bene che abbia pubblicato.
"Chi ha orecchie per intendere, intenda".
"Pietro si voltò e vide che li seguiva quel DISCEPOLO che Gesù AMAVA, colui che nella cena si era chinato sul suo petto ... Pietro dunque, come lo vide disse a Gesù: «Signore, che cosa sarà di lui?». Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io VENGA, a te che importa?» (Gv 21,20-22)
La saluto e la Benedico.
Cordero,
RispondiEliminarispondo così a caldo e in fretta perche' scrivo dal cell. Poi approfondirò.
La sua costruzione e interpretazione puo' apparire suggestiva, ma a me sembra che sfoci in una edizione inedita di sedevacantismo (sostituzione di Pietro con Giovanni).
Le ricordo che la Santa Vergine e' "corredentrice" per tutta la durata della sua vita terrena, non oltre
Don Camillo, so che è solo un inciso e probabilmente vado "fuori tema", ma sono personalmente interessato a questo problema. Può dire una parola in più al riguardo?
RispondiEliminaGli Abati a scadenza!
Gesù gli rispose: «Se voglio che egli rimanga finché io VENGA, a te che importa?» (Gv 21,20-22)
RispondiEliminaRicordavo questa citazione e avevo fatto la correlazione. Ma è ugualmente dura da digerire. (il mio post precedente risulta sfalsato rispetto alla sua risposta perché l'ho riscritto)
E' un momento di estrema confusione. Del resto chi dà l'investitura al "vescovo vestito di bianco" di cui lei parla? O il pallio è simbolico?
Personalmente ho un grande interrogativo sul pallio deposto (quello sulla tomba di Celestino) che simboleggia il Pastore [non solo e non tanto il Buon Pastore e "sulle sue spalle è il potere” (Is 9,5)] ma il Pastore Bello, che implica anche Vero... e quel pallio deposto era messo sulle spalle "aperto", così come aperte sono le braccia del Pastore...
Mi sono chiesta che senso ha l'aver adottato un pallio "chiuso a cerchio", con una croce in più rispetto alle cinque che simboleggiano le piaghe del Signore?
E che senso ha che il "pastore" raffigurato nella croce pettorale del nuovo papa regga l'agnello tenendo le braccia incrociate?
@ mic
RispondiEliminaVedo che lei continua a non capire. Legga benne: illuminata dallo Spirito, capirà.
Forse ci vorrà un po' di tempo.
La saluto.
aggiungo:
RispondiEliminail Pastore Bello, che implica anche Vero...
mi ha colpito proprio dal Vangelo di ieri
e
E che senso ha (avrà un senso) che il "pastore" raffigurato nella croce pettorale del nuovo papa regga l'agnello tenendo le braccia incrociate? Mentre in una nota omelia che ho commentato, quella degli "Unti d'Israele" in cui mette sul loro stesso piano l'Unico Unto, cioè il Signore, col simbolo -inquietante- riferito alla casula delle tribù d'Israele (cio' l'ephod del sommo sacerdote che è colui che ha fatto condannare il Signore?
Parlo dell'omelia dell'"odore delle pecore", per intenderci
A questo nessuno sembra aver fatto caso, soprattutto nessun sacerdote...
@ mic
RispondiEliminaPer chiarire:
Colui che deve venire, verrà dal grembo spirituale della Madre di Dio, che è Madre della Chiesa.
Il suo dono fatto al Padre "col Cuore". Il suo Cuore Immacolato.
Egli è stato partorito nel dolore dall'Immacolata, sotto la Croce (non posso dirle come in questo ambito pubblico).
Egli viene a lavare la macchia della Madre Chiesa.
Il ministero petrino termina con Benedetto.
Lo "scettro di ferro" ora appartine - de facto - al "leone di Giuda".
Rilegga i miei post e comprenderà tutto. Magari un po' alla volta.
Egli è già tra noi (Gv 4,26).
@ mic
RispondiElimina«Sono io, che parlo con te» (Gv 4,26).
No creda che io sia isolato. Sono anni che attendevo questo momento.
Chi deve sapere nella mia Diocesi, sa da anni, nell'assoluto riserbo. Ora mi trovo nel "rifugio nel deserto", sotto la protezione spirituale dell'Arcangelo Michele.
Egli mi protegge sin da quando attentarono alla mia vita. Avevo quasi dieci anni (Ap 12,4).
La Massoneria è il drago che attenta al figlio della Donna.
Non posso dirle i particolari, che sono conosciuti da chi deve sapere nella gerarchia cattolica.
Ma è bene che il Popolo di Dio sappia che l'ultimo Vicario di Cristo è S.S. Benedetto XVI.
La Parusia non confligge con i "Canti del Servo sofferente" del profeta Isaia, che raccontano la mia storia dal lato della umana sofferenza.
Cosa mi attende, mi è ben chiaro da anni.
La ringrazio per aver pubblicato tutto e la Benedico.
Grazie perché ha riscritto.
RispondiEliminaPotrebbe, se vuole e se lo ritiene scrivermi su neshama@tiscali.it ?
@ mic
RispondiEliminami dia un po' di tempo. Riflettere.
Perché sto piangendo.
Ci mancavano pure i mistici apocalittici... Mic, già c'abbiamo tanti guai!
RispondiEliminami dia un po' di tempo. Riflettere.
RispondiEliminaPerché sto piangendo.
Vedo solo adesso la sua risposta perché stavo piangendo anch'io.
Ma è bene che il Popolo di Dio sappia che l'ultimo Vicario di Cristo è S.S. Benedetto XVI.
RispondiEliminaAlè, mica l'avevo letto! Terminata la vostra crisi di pianto, potreste farci capire su che poggia questa affermazione.
Cordero, ma quando B16 diceva e scriveva che gli ebrei si possono salvare se rimangono ebrei, e Lutero ero un "uomo di fede" e quando ha approvato la setta NC era sempre Vicario di Cristo?!?! Dica, dica!
È qui Don Camillo ha proprio ragione! Raramente accade! :) straquoto don Camillo stavolta!
RispondiElimina@ Juan DE SAN MATTIA
RispondiEliminaHo appena letto la tua mail. Grazie, penso che domani pubblicherò.
Ciò che fa Santa la Chiesa e immacolata è Cristo che l'ha fondata e sempre la purifica nel suo sangue, fino alla fine dei tempi, retta dalla giurisdizione del Sommo Pontefice quale ponte tra Dio e gli uomini secondo quanto espresso dalla tradizione e soprattutto dal Concilio di Vaticano Primo in forza del quale noi siamo tenuti a credere alla perennità del ministero petrino, come divinamente istituito da Cristo nelle modalità della tradizione apostolica in quanto alla natura e all'indefettibilità.
RispondiEliminaDon Camillo,
RispondiEliminala mia crisi di pianto deriva dall'aver compreso quanto è seria la passio Ecclesiae che ci ricorda anche mons. Gherardini e nella quale siamo immersi, al di là delle visioni apocalittiche...
retta dalla giurisdizione del Sommo Pontefice quale ponte tra Dio e gli uomini secondo quanto espresso dalla tradizione e
RispondiEliminaci soccorre anche qui Don Curzio Nitoglia
la mia storia dal lato della umana sofferenza.
RispondiEliminaCosa mi attende, mi è ben chiaro da anni.
Se letto in riferimento ad una storia personale, non è corretto. Lo diventa, se riferito ad una realtà più ampia e simbolica sul piano ecclesiale
Certamente non condivido l'affermazione che Benedetto XVI è stato l'ultimo Vicario di Cristo...
Dunque i vescovi del mondo intero potranno fare ciò che vorranno e la Curia non amministrerà più che la diocesi di Roma.
RispondiEliminaFrancesco è stato eletto per questo!
Confesso le stesse perplessità, il problema non è nell'erigere un gruppo di consiglieri, non dimentichiamo che Bergoglio è completamente digiuno di come si opera nella Curia Romana ^__^
RispondiEliminanon è un teologo, non è liturgista.... per trent'anni a governato la sua diocesi con la pastorale....
è naturale che possa e debba anche avvalersi di consiglieri fra i cardinali, che effettivamente servirebbero a questo.... furono costituiti per questo scopo...
Il problema sta nelle persone individuate e se saranno si o no all'altezza del compito, questa è la scommessa!
E' senza dubbio un "atto di governo" importante, Bergolgio NON rinuncia affatto alla sua supremazia papale, e non la sta delegando, è semplicemente il suo modo di operare: ascoltare il parere degli altri, ma alla fine deciderà lui...
Ciò che è positivo è che si conosce la sua imposizione a favore del CATECHISMO ;-)
nel 2002 ebbe a dire che chi, cattolico, non applica il Catechismo E NON LO FA CONOSCERE di proposito, non si salva ;-)
e fu ai suoi tempi un ferreo sostenitore delle encicliche di Giovanni Paolo II.... soprattutto sostenitore del celibato dei preti....
Quindi non è un incopetente e lo ha dimostrato nel Discorso, l'altro giorno alla Pontificia Commissione Biblica: non ha solo riportato affermazioni di Benedetto XVI, ma anche sostenuto che NOI NON SIAMO PER LA SOLA SCRITTURA ;-) e che la Scrittura può essere interpretata esclusivamente unita e mai divisa o separata dalla TRADIZIONE dei Padri e Dottori della Chiesa....
;-)
Ferme restando le incognite della collegialità, uno snellimento della Curia e soprattutto un ridimensionamento della Segreteria di Stato non può che essere positivo.
RispondiEliminaTutto il resto, vedremo.
Ferme restando le incognite della collegialità, uno snellimento della Curia e soprattutto un ridimensionamento della Segreteria di Stato non può che essere positivo.
RispondiEliminaChe Capi dicastero dovessero aspettare non giorni ma mesi per parlare con il Papa (con agenda gestita SOLAMENTE da Bertone) questo era un fatto arcinoto!
Ma il Papa doveva scrivere libri!
Così gli altri Cardinali che desideravano parlare a quattrocchi con il Papa sotto la tirannide della Segreteria di Stato!
Insomma ben venga una diminuzione del potere del Segretario di Stato! Faccia come PIO XII che non ce l'aveva.
Ho letto che una volta il Cardinal Ottaviani, scherzando sul fatto che non vi era una chiara evidenza scritturale per la collegialità, ne ricordò l'unica possibile ricavabile dal Vangelo: "E tutti sono fuggiti."
RispondiEliminaChe Capi dicastero dovessero aspettare non giorni ma mesi per parlare con il Papa (con agenda gestita SOLAMENTE da Bertone) questo era un fatto arcinoto!
RispondiEliminaMa il Papa doveva scrivere libri!
Troppo semplicistica e unidirezionale questa "responsabilità".
E' arcinoto il motivo dato da Paolo VI all' "enfasi" sulla segreteria di Stato e c'è da dire che Bertone & C. quel potere abnorme lo hanno esercitato a dismisura e non sempre in aiuto al Papa come si sarebbe dovuto!