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venerdì 21 giugno 2013

Il cardinal Dolan ai musulmani: "Non perdete la vostra fede!"

Riprendo la notizia da Rorate Caeli.
Siamo costretti a registrare l'ennesima dichiarazione - ma come definirla se non apostasia? - di un prelato cattolico, che se ben ricordate era uno dei più quotati papabili. Il trito 'dialogo' a tutti i costi, unidirezionale, che oltre a rappresentare una contraddizione, si risolve paradossalmente in un monologo, che genera disprezzo da parte dell'interlocutore e non arriva da nessuna parte.
Ricordo di aver letto che, in una delle frequenti circostanze conviviali come quella in cui è ritratto, egli raccontava - a mo' di barzelletta - che durante una recente udienza Papa Benedetto gli aveva rivolto una frase in latino che, ovviamente, il cardinale non aveva assolutamente capito... Scherziamo: il latino? Sia mai!
Rorate pubblica anche il video, e un link con riferimenti alle citazioni più dirette del Cardinale (il cui portavoce "chiarisce" ancora una volta quello che Sua Eminenza davvero ha inteso).

Il Cardinale Timothy Dolan, Arcivescovo di New York e capo della Conferenza Episcopale Statunitense, questa settimana ha detto a un gruppo di infedeli che non dovrebbero convertirsi alla Chiesa Una, Vera, Cattolica e Apostolica e salvare le loro anime.

In una recente visita ad una moschea, ha detto ai musulmani presenti che la loro situazione era simile a quella di immigrati cattolici 150 anni fa, e che essi si trovano ad affrontare la stessa sfida di "come diventare fedeli, responsabili, patriottici americani  senza perdere la loro fede ".

Sua Eminenza ha continuato dicendo come i musulmani prendono seriamente la loro "fede" nel Dio uno e vero, come fanno i cattolici, perché condividiamo lo stesso Dio [vedi precisazioni al riguardo].

Non posso non ripetere qui la dichiarazione - di tutt'altro segno - di Mons. Louis Raphaël I Sako, patriarca di Babilonia dei Caldei nei giorni scorsi, in Vaticano :
« Io credo anche che il dialogo con i musulmani ora debba cambiare. Ho una lunga esperienza. Talvolta si utilizzava il Corano, i dati dell’Islam per condurre un dialogo islamo-cristiano. Oggi, essi, si aspettano da noi che presentiamo la nostra fede com'è, senza compromessi, e senza cercare di renderla, diciamo, un po' più compatibile con i loro concetti. Dunque, dire, per me, come cristiano, come credo che Cristo è il Figlio di Dio ! E non utilizzare versetti coranici o parole della tradizione musulmana ».

38 commenti:

  1. Non perdete la vostra fede! Non finite come la Chiesa cattolica ufficiale!

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  2. Questa esortazione a non perdere la propria fede varrà anche per i tradizionalisti?

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  3. CCC n. 841 - Le relazioni della Chiesa con i musulmani. « Il disegno della salvezza abbraccia anche coloro che riconoscono il Creatore, e tra questi in primo luogo i musulmani, i quali, professando di tenere la fede di Abramo, adorano con noi un Dio unico, misericordioso, che giudicherà gli uomini nel giorno finale ». (Concilio Vaticano II, Cost. dogm. Lumen gentium, 16: AAS 57 (1965) 20; cf Id., Dich. Nostra aetate, 3: AAS 58 (1966) 741-742.)

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    1. Bravo. Ma questo passo non e' ambiguo al limite dell'eresia? Poniamo che io creda nella religione politeista degli antichi romani. Se nel mio cuore mi rivolgo a Dio, chiedendogli la grazia per mio figlio malato, mentre supplico Giove in realta' sto pregando il vero Dio, l'unico esistente, ma la mia falsa religione non mi permette di conoscerLo cosi' come Egli e', anzi e' piu' un ostacolo che un aiuto a raggiungere e conoscere Dio. Ora, o e' falso il Cristianesimo o e' falso l'Islam, non possono essere vere entrambe. O Gesu' e' Dio o non lo e'; se la Rivelazione si e' chiusa con la morte di San Giovanni Maometto il Corano non l'ha ricevuto dall'angelo Gabriele, ma se lo e' inventato. Con questo voglio dire che quando un islamico (o il membro di una qualsiasi altra religione) indirizza il suo cuore con sincerita' a Dio si rivolge all'unico Dio, ma la sua religione non mi rivela il vero volto di Dio, anzi puo' diventare un ostacolo per conoscerLo, perche' l'unico che mi puo' rivelare il volto di Dio e' Gesu' Cristo, cosi' come me Lo fa conoscere l'unica Chiesa di Cristo, che e' la Chiesa cattolica, apostolica e romana, indipendentemente da cio' che mi raccontano papa Francesco, il cardinal Dolan e il concilio Vaticano II nei loro pronunciamenti non garantiti dall'infallibilita'. Felice

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    2. Eh quindi.... Hai citato il Conciliabolo vaticano secondo e il Catechismo di Giovanni Paolo secondo, fautore di Assisi, una delle più grandi offese fatte a N. S. Gesù Cristo e alla sua Chiesa. E dunque... Che dovremmo fare, apostatare anche noi?

      Juan de San Mattia

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  4. http://www.raymondibrahim.com/islam/christendoms-greatest-cathedral-to-become-a-mosque/

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  5. Sura V, 73 "Sono certamente miscredenti quelli che dicono: “Allah è il Messia, figlio di Maria!”. Mentre il Messia disse: “O Figli di Israele, adorate Allah, mio Signore e vostro Signore”. Quanto a chi attribuisce consimili ad Allah, Allah gli preclude il Paradiso, il suo rifugio sarà il Fuoco. Gli ingiusti non avranno chi li soccorra!"

    Dimostrazione pratica che L.G. ci sono delle sane boiate

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  6. Quindi, quando Gesù diceva "andate e ammaestrate tutte le genti" intendeva tutti, tranne i musulmani che vanno lasciati nel loro brodo, guai a cercare di convertirli facendo loro conoscere Gesù Cristo l'unica Via, Verità e Vita!

    Quindi l'anno della fede andrebbe inteso come anno di qualunque fede...

    ah siamo messi bene!!!!

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  7. Ora, o e' falso il Cristianesimo o e' falso l'Islam

    Secondo me sono veri tutti e due

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  8. Secondo Dolan, evidentemente. Non secondo te ;)

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  9. No, cara Mic, io sono tradizionalista in tutti e due i sensi

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  10. Tu sei solo quello delle continue "spruzzatine" provocatorie, che gli altri non conoscono perché ovviamente non sono pubblicabili ;)

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  11. Riassumendo:

    Roma che ha perso la fede (La Salette dixit ) chiede alle altre religioni di tenere saldamente la loro, nell'anno della (nostra?) fede...

    miii che gioia.

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  12. L'Islam, secondo me, va ammirato: Dio è uno, Cristo è (quasi) Dio e giudicherà gli uomini, Maria è Vergine, esiste l'inferno, ci sono gli angeli. Tutte cose che il cattolico medio neppure immagina, oggi.

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  13. Le dichiarazioni di Sua Eminenza (ma non era considerato un "conservatore"?) sono chiaramente inaccettabili e dimostrano ancora una volta la vastità e la profondità dei guasti che il concilio e il post concilio hanno procurato alla Dottrina, alla preservazione della Fede e all'economia della Salvezza. Oltretutto, l'affermazione concernente la sua preoccupazione su: "come diventare fedeli, responsabili, patriottici americani senza perdere la loro fede" suona ridicola e intrisa di quel bizzarro "patriottismo della Costituzione" statunitense che è caricatura del vero patriottismo, che è storia, tradizione, religiosità, etnia, cultura, radici e narrazioni condivise.
    Purtuttavia, anche se l'autore è inconsapevole, le dichiarazioni di Nolan un problema lo pongono: per non scadere in un anti-islamismo volgare, ignorante e straccione, giustamente stigmatizzato da cattolici e tradizionalisti quali, ad esempio, Franco Cardini, dobbiamo sempre precisare "in nome di cosa" un cattolico deve combattere l'Islam: in nome della laicità, del progresso, dei "diritti umani", del femminismo o in nome della Verità e della conseguente retta Dottrina? Dobbiamo riconoscerci o anche solo accettare come "male minore", perché "utile" (e dialetticamente più accettabile al mondo moderno) un anti-islamismo illuminista e progressista alla Oriana Fallaci o alla Ida Magli? Io non lo credo. Voglio essere provocatore e "politically uncorrect" fino in fondo (perché il "rasoio di Occam" talvolta va usato): tra un mussulmano che, al suo paese, segue piamente i dettami della sua religione e della sua etica morale e sociale, e un intellettuale progressista e democratico (e mi riferisco anche a "cattolici" alla Sant'Egidio, per intenderci) di questo Occidente imbelle e al tramonto, io preferisco decisamente il primo. Entrambi vorrebbero impedirmi di parlare e di credere, entrambi finiranno all'inferno, ma almeno il primo è esteticamente - e persino eticamente - più presentabile. E almeno crede nell'esistenza di una Verità.

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  14. Sono d'accordo, Silente.

    Quoto per intero la tua ultima distinzione.

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  15. Anch'io sono perfettamente d'accordo con Silente. Parole sante. Sono stato a lungo in Marocco, e pur sapendomi cattolico, nessuno mi ha mai mancato di rispetto. Ricordo che quando in francese nominavo Cristo o la Vergine, TUTTI (e non erano certo a favore del dialogo, anche se poi tutti parlavano amichevolmente con me), dicevano: "Pace e benedizione su di Lui/Lei", o qualcosa del genere. Ricordo anche che mi raccontarono che un tizio una volta maledì la Vergine: ebbene, fu sottoposto a pene corporali non certo piacevoli. Da noi, invece, cose del genere costituiscono materia per "arte contemporanea" e conferenze di dubbio gusto (e non parlo solo di cattolici "di sinistra": pensate a Socci e la sua difesa di quella blasfema rappresentazione di Castellucci, o come diavolo si chiamava). L'Islam non può insegnare nulla al Cristianesimo, ma può insegnare molto a molti cristiani moderni.

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    1. Aver rispetto, e anche stima, per chi crede in un'altra religione non significa rinunciare a credere che la nostra sia l'unica vera, e quindi, per non mancare di rispetto neppure al principio di non contraddizione, che tutte le altre siano false! Inoltre, quando parliamo dell'Islam, ricordiamo non solo che rispetta Gesu' e Maria, ma anche che macella i Cristiani in Nigeria e tiene prigioniera Asia Bibi da piu' di quattro anni con l'accusa di blasfemia. Felice

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  16. A proposito, proprio oggi leggevo su Le Forum Catholique che manifestanti contro lo spettacolo blasfemo di Castellucci, suo tempo denunciato anche qui, ono stati condannati.
    Bisogna anche ingoiare l'offesa a nostro Signore.
    Per Maometto, invece...

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  17. "Allah", comunque, significa semplicemente "Iddio". Forse Maometto ricapitola davvero il ciclo profetico, che ci era necessariamente "sfilacciato" (pensiamo alle varie sette del Cristianesimo). E' vero però che il Cristianesimo contiene verità che non sono altro che esplicitazioni ed approfondimenti (storici) dei misteri pagani: ecco perchè esso è la verità assoluta, mentre l'Islam è una mezza verità, di cui dobbiamo però avere sempre rispetto (pensiamo al passo biblico sulla "benedizione alla stirpe di Ismaele"). Il nemico sono i liberali e gli occidentalisti, non i musulmani; non a caso, i terroristi musulmani, quando non sono invenzioni dei giornali, sono pagati dalla CIA o dal Mossad.

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  18. http://www.tempi.it/piero-gheddo-jared-diamond-antropologo-star-sviluppo-occidente-cristianesimo#.UcTBtthIOpU

    Padre Gheddo la pensa all'opposto: il Cristianesimo sarebbe responsabile del mondo moderno. Come si possono scrivere queste assurdità? Mi pare contradditorio, perchè il mondo moderno è il prodotto del cd. "Rinascimento" e della Rivoluzione francese, fenomeni evidentemente anticristiani. Mi sembra un delirio, simile a quello di Baget Bozzo (pace all'anima di questo folle sacerdote, che riucì nell'opera incredibile di farsi sospendere a divinis da GPII).

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  19. Beh, non considero l'islam nemico per definizione, ma neppure si può ignorare che l'islam non è un monolite e che il terrorismo non è un invenzione di chi magari lo foraggia.
    E credo anche che l'espansionismo islamico attraverso flussi migratori e l'alta natalitá sia un rischio da non sottovalutare e da rendere responsabilmente controllabile.
    Oltre a ritrovare l'ardore e la parresia nei confronti della nostra fede.

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  20. ...aggiungendo tutte le riserve del caso sulle cosiddette "primavere arabe" e sui "Fratelli musulmani".

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  21. Romano dice,

    Purtroppo il Cardinale non capisce nè la sua religione nè la relgione mussulmana...La mussulmana non parla di fede ma di sottomissione, la quale è una ubbedienza cieca alla dittatura agli detti di Mohammed contentunti nel Corano...

    La "relgione" mussulmana è essentialmente disumana, perché constringe l'intelletto con un atto di voglia senza referimento alla verità oggetiva storica di realtà...è più una setta politica che pretende essere una religione che una religione

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  22. Frisina definiva il Corano un vangelo gnostico con l'aggiunta dei detti degli uomini del deserto.

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  23. islam significa sottomesso.

    "Ma io vi ho chiamato amici e non schiavi, perché lo schiavo non sa quello che fa il suo padrone"

    Dolan fa di tutte le religioni un fascio, abbassando la nostra.

    Per lui nessun pastore tedesco a fare il cane da guardia (Muller o Ratzinger) per ricordargli che se non accetta il CV2 non é cattolico!

    E si vede che con quello che dice lo interpreta bene il Concilio...

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  24. Se un cattolico non sobbalza sentendo queste parole del cardinale Dolan, o sta dormendo o non é più cattolico.

    Dal momento che di sussulti per queste parole se ne son letti pochi sulla stampa, io vorrei sperare che si tratti solo di un sonno profondo. La realtà invece mi suggerisce che siamo di fronte alla seconda ipotesi.
    Iniziando dal Vaticano...

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  25. A proposito di "primavere arabe":

    ....
    Prima della primavera araba, le restrizioni governative sulla religione e l’ostilità sociale relativa alla religione erano più alte in Africa del Nord e in Medio Oriente che in ogni altra regione del mondo. La situazione è peggiorata, in maniera tale che il numero di nazioni che hanno conosciuto violenze religiose o settarie è passato da cinque a dieci. Egitto, Arabia Saudita, Iran sono ai primi tre posti nel settore delle restrizioni governative , seguiti da Cina, Indonesia e Maldive. Il Pakistan invece guida la classifica relativa all’ostilità sociale. I cristiani sono maltrattati in 145 Paesi, e i musulmani in 129. I buddisti sono quelli meno perseguitati: “solo” in 23 Paesi.

    http://www.lastampa.it/2013/06/21/blogs/san-pietro-e-dintorni/primavera-araba-meno-liberta-religiosa-c95c3snzEbfoKlDqqy8m8I/pagina.html

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  26. Però, se non conoscete le cose, dovreste essere più prudenti. La "sottomissione" del musulmano ad Allah è la stessa, sostanzialmente, che è richiesta al cattolico di fronte al suo Signore. Quando diciamo che non è esiste libertà religiosa come definita con innovazione oggettiva da DH, stiamo dicendo proprio che l'uomo non ha diritto di credere a quel che gli pare, ma dovere di rendere culto alla Verità, che è Dio. Con Gesù ci può essere un rapporto di "amicizia" (non indulgerei però troppo in questi termini, altrimenti si fa la fine di CL), ma pur sempre di subordinazione: l'amicizia, a rigore, è un rapporto tra pari, o comunque, tra individui della stessa natura. E noi non avremo mai una natura consustanziale a Cristo, ma parteciperemo, se ce ne concederà la Grazia, della Sua. Al di là di ciò, ci dovremmo poi chiedere perchè l'Occidente, oggi, versa in condizioni men che comatose, mentre in molti luoghi resiste una civiltà islamica "tradizionale". La risposta, semplificando, è che la Chiesa ha ceduto, molti musulmani no.

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  27. La risposta, semplificando, è che la Chiesa ha ceduto, molti musulmani no.

    Appunto.
    Ma il dramma sta nel cedimento, assolutamente da recuperare, non in ciò che la fede rappresenta. Le realtà intrinseche delle fedi sono e restano diverse e non sullo stesso piano, come tende a metterle la DH.
    Il fatto che i musulmani (molti di loro) non abbiano ceduto può apparire un fatto positivo in termini di principio ma non fa dell'Islam una realtà positiva, pur con tutto il rispetto per le persone.

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  28. Molti sufi affermano che l'ultima "stazione" della "via" (il sufismo, la mistica musulmana, nel quale il ruolo della Vergine e del Cristo talora raggiungono altezze vertiginose) è lo "stupore" di fronte alla Maestà divina. Questo è molto bello, ed è probabilmente analogo a quanto proviamo quando nasciamo. La fine è l'inizio, come recita l'Hagakure. Ad un sufi marocchino in fama di santità, una volta, uno stuolo di fedeli chiese: "Maestro, insegnaci la dottrina". E lui, molto modestamente, fece ombra ad una zanzara che gli si era posata sul braccio. Amare tutte le creature, anche quelle più fastidiose, perchè tutte sono creature di Dio: amare Dio, ecco la dottrina. Non è forse quel che cerchiamo di far noi cattolici (al di là delle differenze teologiche, che restano)? Continuando nella vostra (spero, in misura più modesta, anche mia) meritoria opera di cattolici rigorosi e tradizionali, vi pregherei, se possibile, di valutare il fatto che in altre tradizioni millenarie esiste così tanta bellezza da commuoversi per centomila vite. Una volta, ad es., ho assistito ad un rito degli indiani del North Dakota. Questo rito, molto semplice ma permeato di una dignità e di una profondità regale, mi ha commosso fino alle lacrime. E, al di là della "superiorità" della Messa, ogni rito celebrato con purezza d'intenzione, lungi dallo sminuire la nostra santa religione, la cui Messa (antica, sia chiaro) è e resta il sacrificio perfetto, rende gloria al Signore: e sia per i secoli dei secoli gloria a Lui, che tutti noi cerchiamo, e proprio perchè Lo cerchiamo, in qualche misura, ci ha già trovato, precedendoci in modo sublime. Quaerens me, sedisti lassus, Redemisti Crucem passus: tantus labor non sit cassus.

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    1. Il rispetto e anche l'ammirazione per le altre religioni non deve pero' farci dimenticare la differenza tra religione naturale, in cui l'uomo cerca di arrivare a Dio per dare risposta alle proprie domande di senso e alle proprie esigenze di eternita', e religione rivelata, in cui Dio stesso si e' fatto conoscere, in modo parziale e imperfetto nei patriarchi e nei profeti, e pienamente e definitivamente in Cristo Gesu'. La religione naturale non potra' mai farci comprendere il vero volto di Dio, al piu' potra' darci dei momenti di forte emozione. Nel complesso pero' le religioni naturali non rivelate sono piu' un ostacolo che un aiuto nel credere nel vero Dio. Accanto a cerimonie suggestive e coinvolgenti come quella descritta, c'e' anche lo stato costante di paura delle persone verso la divinita', da placare con ritualita' spesso disumanizzanti, paura che porta ad una sottomissione psicologica delle persone nei confronti dello stregone o sciamano di turno. Andiamo piano ad esaltare le esperienze religiose di cui poco sappiamo solo perche' abbiamo vissuto un momento di forte emozione. La nostra fede vuole capire, non e' contraria alla ragione. La cerimonia della pipa mi dara' delle emozioni, ma non mi mette davanti la presenza reale di Cristo. La Messa (anche NO, con bonghi e chitarre, che aborrisco) invece si'. Felice

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  29. Le realtà intrinseche delle fedi sono e restano diverse e non sullo stesso piano

    Ho ricevuto, Angelo.

    Ci tengo a dirti, ma credevo che fosse scontato, che quando parlo di "realtà intrinseche" non parlo di dottrina, ma di Cristo. E, se difendo la dottrina cattolica è perché sono consapevole che in essa, quella veicolata come 'saporosa sapienza' e non come precetti, Lui c'è.

    Il Signore ti ha fatto il dono di poter approfondire stupende esperienze delle ricchezze spirituali che non mancano nell'umanità, ma anche quello di farsi 'conoscere'. E Lo ringrazio con te.

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  30. Non volevo "criticare" il tuo riferimento alla dottrina, che pure rimane una base essenziale per "orientarsi", una sorta di "mappa spirituale" tanto più utile in tempi come questi, quando gli steccati cadono e con essi i punti di riferimento. Ma può anche trattarsi di una opportunità, terribile nei suoi esiti: "cadono i miti e le maschere, e l'anima rimane sola", diceva Borges. Per quanto mi riguarda, nelle mie preghiere confuse e disarticolate, spesso chiedo al Signore di pensarci Lui, chè io non valgo nulla, e sono un'anima in pena, sola, in fondo, come molti altri. Soli come saremo in articulo mortis, e nel Giorno del Giudizio: soli di fronte a Colui che abbiamo cercato in maniera magari contraddittoria, struggente, ansisosa, febbrile ma --oso dire-- autentica. Io credo che questo Lui lo apprezzi, e abbia tanta tenerezza (!) nei confronti delle Sue creature, pur cadute. Che Dio possa rendervi merito di quanto fate per la nostra senta religione. Grazie a te, soprattutto per la pazienza, e perdona i miei eccessi, che fanno parte del carattere da romano strafottente. Auguri di ogni bene

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  31. Che Dio possa rendervi merito di quanto fate per la nostra santa religione.

    Ci tengo anche e ribadire - ma penso che questo tu lo sai già - che la nostra non è una 'religione' ma Fede in una Persona: Gesù, il Signore.
    Certo, poi si manifesta anche in un certo tipo di religiosità; ma il fondamento, la linfa, il TUTTO è il Signore e la sua Presenza nella storia proprio attraverso la Chiesa e ogni singolo credente...

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  32. decenni di "Vvollemose bbene", di "Abbiamo tutti lo stesso Dio" e di baci
    non richiesti del Corano, che hanno
    scombussolato la grammatica. Il vero musulmano, nulla quaestio che i
    Cristiani cerchino di dimostrare la superiotà della loro Fede, ci
    mancerebbe. Altrimenti, non sarebbero Cristiani. Ripeto: lo sheikal Palazzi,
    non è il rappresentante più autorevole, di altro che di se stesso. Non
    diemntichiamoci, poi, che molti neo-convertiti italiani all'islàm, ci
    tengono a sottolineare le differenze con la Fede che hanno apostatato.
    [...]
    DIO ci benedica
    l'UomochenonfuMAI

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  33. Ma vi rendete conto da chi è rappresentata Santa Romana Chiesa? Il Sangue dei Martiri è stato inutile a sentire questo Principe della Chiesa che è anche successore degli Apostoli che hanno sparso il loro sangue in amore della Chiesa e per portare il Vangelo a ogni creatura e renderli con il Santo Battesimo Figli di Dio? Tutto questo è terribile L'Apostasia divampa nella gerarchia DIO ABBIA Di noi pietà

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  34. ecco un problema!!
    http://www.amazon.com/MONOTRINITY-Hinduism-interreligioso-induismo-ebook/dp/B00CGEZGL6/ref=sr_1_3?ie=UTF8&qid=1372062738&sr=8-3&keywords=cristian+bulai

    un libro sconosciuto (versione italiana): http://www.amazon.com/MONOTRINIT%C3%80-filosofia-ermenutica-interreligios-ebook/dp/B00CGB6SPW/ref=sr_1_8?ie=UTF8&qid=1372062738&sr=8-8&keywords=cristian+bulai

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