« Restano - si legge nella riscostruzione pubblicata dal Secolo XIX- alcuni misteri su quanto avvenne nei giorni del Conclave, mentre altri aspetti emergono oggi nella loro nitidezza e mettono in luce il clima drammatico in cui si svolse il conclave del 12 e 13 marzo di quest'anno.
Fra gli episodi ancora poco noti uno in particolare: la rimozione non autorizzata di diversi sigilli - almeno 6 forse di più - posti a chiusura degli ingressi dell'appartamento pontificio.
La mattina del 14 marzo alle 12,45, (il nome del Papa è stato annunciato alle 20,12 della sera prima) i membri della "Camera apostolica" - l'organismo incaricato di "reggere" la Santa Sede durante il conclave - accompagnati da due ufficiali delle guardie svizzere, vanno per togliere i sigilli posti su alcuni degli accessi all'appartamento papale e si accorgono che sono stati già spezzati ». [...] « Il vice camerlengo ed i presenti – si legge nel testo che descrive le operazioni di scioglimento dei sigilli apposti dopo la rinuncia di Ratzinger – notano che gli accessi sopraelencati (fra questi l’accesso all’ascensore privato del Papa dal cortile Sisto V, la porta che accede alla sala Clementina e alla biblioteca privata, per un totale di 6 su 7) ad eccezione di uno, erano stati privati della sigillatura precedentemente apposta ».
Padre Lombardi in una nota precisa che "se il verbale viene letto attentamente e integralmente", si nota come la rimozione di sigilli nel Palazzo Apostolico al termine del Conclave trova risposta in sostanza nello stesso verbale da cui l'articolo prende le mosse - pubblicato in Acta Apostolicae Sedis (pp.367-368), del 14 marzo firmato dal Vicecamerlengo.
"Bisogna notare che i sigilli “già rimossi” non erano sigilli dell’Appartamento Papale (situato alla Terza Loggia, com’è noto) ma sigilli posti in ambienti della Seconda Loggia. Il Verbale poi continua notando che il Sostituto della Segreteria di Stato aveva dato disposizione alle ore 20 del 13 marzo (cioè dopo la conclusione del Conclave) che tutte le aperture degli ambienti del Palazzo Apostolico riservati al Conclave venissero riaperti".
"Per quanto riguarda l’Appartamento Papale, non vi è stato nessun accesso precedente a quello del nuovo Papa Francesco, verbalizzato nelle pagine seguenti degli Acta. Tutti gli accessi all’Appartamento erano infatti chiusi dall’interno, tranne il principale, aperto appunto dal nuovo Papa".
Notare, ell'immagine, come Bertone impugna la ferula mentre chiude...
RispondiEliminaUn mondo scomparso o solo sommerso?
«Quando noi preghiamo coraggiosamente, il Signore ci dà la grazia, ma anche ci dà se stesso nella grazia. Mai il Signore dà o invia una grazia per posta».
RispondiEliminaE' magistero questo?
ormai tutti hanno dimenticato la cosa che non si deve dimenticare...
RispondiEliminai resultati dall'indagine fatto dalla commissione dei cardinali sulla rete sodimitice nel Vaticano, compresa personaggi del alto livello....
consegnati da B16 al suo successore..
quale fine ha fatto questo documento secreto?
Mi pare l'elezione di Bergoglio era non per accogliere i risultati e consigli, ma per buttarli nel bidone e promuove la rivoluzione...
se c'erano bravi cardinali, erano tutti fregati dal suo, ormai, evidente spirito e capacità di ignanno...
Ma se hanno spezzato i sigilli è valido il risultato del conclave? Il codice di Diritto Canonico che cosa dice?
RispondiEliminaNeri
É rimasto integro solo il settimo sigillo!
RispondiEliminaQuesta notizia reca forse un messaggio nascosto?
anonimo delle 13.28 i sigilli sono stati tolti DOPO la fine del conclave
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