Sul Numero 120 della Rivista francese di riflessione politica e religiosa Catholica, 28 giugno 2013 è apparsa una intervista a don Ariel Levi di Gualdo: Domande su una lobby. Una lobby che ha suscitato le reazioni spesso aggressive e soffocanti dei media sotto il pontificato di Benedetto XVI, della quale inopinatamente, senza che nulla sia accaduto o accenni ad accadere al riguardo, ora si tace completamente. E così continua indisturbata e deleteria la sua azione disgregatrice.
Intervista. Negli anni successivi al Vaticano II, siamo tornati al periodo che ha preceduto il concilio di Trento, con le sue corruzioni e le sue allarmanti lotte di potere interne. La rinuncia di Benedetto XVI ha costituito un evento singolare, e come punto di pausa al culmine di una crisi, nel momento stesso in cui si celebra il cinquantesimo anniversario d’un concilio che intendeva ringiovanire le istituzioni ecclesiali. Questo gesto rimane ancora abbastanza indecifrabile. Molti hanno parlato di ingovernabilità, ad un momento in cui numerose tensioni e lotte di potere si sono progressivamente evidenziate, col caso Vatileaks come particolare indizio.
Tra gli autori che la situazione ha indotto ad esprimersi, ha attirato la nostra attenzione un prete romano per il suo parlar chiaro. Si tratta di don Ariel Levi di Gualdo, autore di un libro dal titolo E Satana si fece trino[1], che evoca la trinità satanica esplicitata nel sottotitolo : relativismo, individualismo, disobbedienza. Uno dei nostri corrispondenti romani gli ha proposto di rispondere a diverse domande su alcuni aspetti degli attuali disordini. Volentieri ne pubblichiamo qui le risposte.
Catholica – Nella sua ultima opera, lei evoca il ruolo di certi dicasteri romani dietro le denunce di molti gravi scandali. Potrebbe chiarire questa situazione, soprattutto esplicitando in cosa consista la mancanza di serietà di alcuni servizi di Curia e di cosa implicherebbero le più inquietanti compromissioni?
Don Ariel – In questo libro, spiego che abbiamo fatto il concilio Vaticano II, ma che, in pratica, negli anni successivi, siamo tornati al periodo che ha preceduto il concilio di Trento, con le sue corruzione e le sue allarmanti lotte di potere interne. Dopo discorsi abbondanti fino alla nausea sul dialogo, la collegialità – ormai da mezzo secolo –, sono apparse forme inedite ci clericalismo e di autoritarismo. I campioni progressisti del dialogo e della collegialità usano aggressività e coercizione contro chiunque la pensi al di fuori di questo religiosamente corretto. E' sempre possibile infischiarsene dei dogmi della fede, di decostruirli secondo una logica antropocentrica, ma guai a chi osi metter in dubbio il carattere « sacro » e « infallibile » del magistero esercitato da alcuni teologi imbevuti di hegelismo e della teologia di Karl Rahner, pensieri che li conducono al fianco del modernismo e di eterodossie di ogni genere : costui sarà messo al bando da questa consorteria unita e potente tanto nella Curia romana quanto nelle Università pontificie. A ciò bisogna aggiungere che a partire dagli anni 1970, c'è stato l'inserimento di ecclesiastici omosessuali il cui numero, per cooptazione, si è considerevolmente accresciuto negli anni. Oggi essi costituiscono una vera lobby di stampo mafioso, potente e pronta a distruggere chiunque si opponga loro. Si sono evidenziati processi d'inversione dei valori – il bene diviene male, la virtù cambiata in vizio, e viceversa – che sono arrivati a trasformare la sana dottrina in eterodossia quando uno di questi ecclesiastici viene denunciato all'autorità, con prove e testimonianze d'appoggio; perché la condanna di uno solo basterebbe a mettere in pericolo l'insieme del sistema. Si sono visti allora, in molti casi, innocenti puniti, messi ai margini; e protetti colpevoli di gravi condotte morali. Quando si è rivelato opportuno estrometterne qualcuno dalla Curia romana, essi sono stati accolti e protetti dai vescovi nella cui diocesi hanno instaurato cerchie d'influenza, circondandosi prevalentemente di omosessuali. Ancora una volta, corrotto com'è il sistema, non è possibile agire diversamente, perché se un colpevole è punito, si vendicherebbero trascinando nella sua caduta tutti gli altri membri di questa mafia : bisogna dunque proteggerlo costi quel che costi.
L’impressione d'insieme è quella di una incoerenza nel governo della Chiesa: questo sembra manifestare la promozione di alcuni prelati.
Quali sono, secondo lei, le ragioni che limitano in maniera così costrittiva la libertà dell'autorità ?
E' paradossale che sia sotto il pontificato del « papa teologo » che si sia vista moltiplicarsi la nomina, a posti chiave del governo della Chiesa, di personaggi in totale contraddizione con ciò che rappresentavano le premesse teologiche di Benedetto XVI : prelati di dubbia teologia o di scialbo profilo rispetto alle attuali sfide, come quello della nuova evangelizzazione. Un tratto comune le caratterizza : dietro un'umiltà di facciata, la preponderanza, non della Chiesa, ma della propria persona. Non so come, tra qualche decennio, si giudicherà questo pontificato dalla dottrina splendida, ma nei fatti smentita dalla presenza di queste persone. Ma, attualmente, mi chiedo come l'influenza nascosta (nel modo dei burattinai) di alcuni sia divenuta così potente da arrivare a ridurre all'impotenza il nostro Pietro, navigatore senza ciurma, in una barca squassata dalle onde e dalle raffiche della tempesta. Quel che è certo, per contro, è che il Vangelo non lascia spazio ad equivoci del genere : Dio non ci giudicherà sulle nostre parole, ma secondo la saggezza delle nostre opere (Mt 11, 19). Dovremo rispondere davanti a Dio dei talenti che ci ha dato, ed eventualmente di quel talento sotterrato per paura dei ladri (Mt 25, 12). Credo che il Sovrano Pontefice abbia ricevuto da Dio un talento nello stesso tempo pesante e prezioso, che deve far fruttificare : « Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa ». Un talento che impone, per colui che lo ha ricevuto, di impegnarsi innanzitutto perché « le porte dell'inferno non prevalgano contro di essa » (Mt 16, 18). Senza dubbio alcuno, quando gli storici studieranno questo pontificato delineatosi in un'epoca così difficile e dolorosa, in questo contesto di profonda decadenza che pesa sulla Chiesa, dimostreranno come Benedetto si sia sforzato di agire al meglio per la Chiesa di Cristo, in base a ciò che le circostanze gli hanno lasciato la possibilità di fare. Le folle, alla sua morte, non grideranno senza dubbio « santo subito », ma è probabile che egli sarà, entro qualche decennio, « santo sicuro ». [...]
. Ariel S. Levi di Gualdo, E Satana si fece trino. Relativismo Individualismo disubbidienza analisi sulla Chiesa del terzo millennio, Bonanno editore, Roma 2011. [↩]
L'Autore, Ariel Levi di Gualdo è prete della diocesi di Roma
L’olio di nardo ed il Vescovo di Limburg, Mons. Franz-Peter Tebartz-van Elst(di Mauro Faverzani)
RispondiEliminaFa discutere la rimozione del Vescovo di Limburg, Mons. Franz-Peter Tebartz-van Elst, decisa formalmente a causa delle spese sostenute per la costruzione della sede vescovile, spese ritenute eccessive. C’è chi ritiene che contro di lui si sia abbattuta una campagna mediatica. C’è chi, come il quotidiano “Die Welt”, solleva dubbi di procedura e di diritto circa le modalità seguite, trovando quanto meno strano che «sia stato non il Vescovo, ma il Capitolo della Cattedrale ad approvare la costruzione».
Perplessità ampiamente documentate dall’agenzia d’informazione cattolica tedesca “Kath-net”, mentre in Diocesi, tra clero e fedeli, cresce l’impressione che, in realtà, l’intera vicenda ed il clamore ad essa riservata siano stati semplicemente un pretesto, «per cacciare l’uomo», come pubblicato ancora da “Die Welt”.
Perché? Di certo il fatto che Mons. Tebartz-van Elst si collochi da sempre su posizioni tradizionali lo ha posto non solo in minoranza all’interno della Conferenza Episcopale Tedesca, bensì inviso ai soliti ambienti catto-progressisti. In una Chiesa, quella di Germania, ove sempre più forti si levano le voci liberaleggianti di chi, contro la Sacra Scrittura e contro il Magistero, chiede che i preti si sposino, che i Vescovi vengano eletti “democraticamente” dal popolo e che le donne accedano al sacerdozio, non stupisce che gli scandali si abbattano su chi canti fuori dal coro.
...
http://www.corrispondenzaromana.it/lolio-di-nardo-ed-il-vescovo-di-limburg/
Perdonatemi l'OT - ma forse non tanto. Desidero segnalare due 'super' omelie (per chi conosce l'Inglese) che sicuramente ci tireranno su di spirito in questo periodo così deprimente :)
RispondiEliminahttp://www.audiosancto.org/sermon/20131020-Christ-is-the-Point.html
http://www.audiosancto.org/sermon/20131027-Spiritual-Contraception.html
Sono su PF e toccano gli argomenti discussi su questo blog.
Benedetto XVI è corresponsabile e, forse, anche una delle cause del disastro attuale:
RispondiElimina- durante il CVII faceva parte dei rivoluzionari;
- da Prefetto è stato sempre "soft" verso gli estremisti e duro verso gli oppositori delle deviazioni conciliari e post-conciliari;
- da Papa ha parlato tanto e (quasi) sempre bene, ma non ha governato, come sarebbe stato suo dovere; non per nulla ha tolto la tiara anche dallo stemma pontificio;
- non sono cambiati i criteri per le nomine dei vescovi, modernisti o moderatamente conservatori, ed i cardinali che ha creato ... hanno eletto Bergoglio;
- si è smascherato durante l'ultima udienza al clero romano, dove, invece di ribadire con forza i diriitti della Tradizione, ha difeso l'indifendibile.
Qualcuno lo ha definito un "hegeliano" e non a torto.
La Chiesa fino a Pio XII rapprsenta la tesi, il CVII ed il primo post-concilio l'antitesi. GPII e BXVI la sintesi, che è diventata a sua volta una nuova tesi. Bergoglio è la nuova antitesi.
Pezzo "che non la manda a dire" come si dice dalle mie parti, molto coraggioso.
RispondiEliminaMi sembra che Rahner-l'indiscutibile, e l'uso che ne è stato fatto, piaccia al nostro sacerdote quasi quanto piace a me...
Sembrerebbe tra l'altro che la potente lobby omosex abbia tra i suoi interessi anche il mantenimento 'dogmatizzato' di certe frange ideologiche del concilio e postconcilio...
nelle blande e fumose teorie postonciliari, che negano i veri Dogmi e Verità della Fede, anche gli omosex trovano probabilmente la propria autogiustificazione.
Il vero coraggio sarebbe quello di fare i nomi dei membri della lobby omosessuale, si dice senza dire, si fanno fini allusioni che dovrebbero portarci sulla strada, sarebbe ma so che non si può farlo, non si osa farlo, chi sa, sa anche quanto forte e "pericoloso" sia il potere della lobby gay intra e extra muros, allora si pensa al bene superiore della Chiesa, allo scandalo, si pensa alla propria sicurezza, perchè non si tratta di "semplici"sacerdoti ma di prelati con tanto di potere fra le mani, potere costruito da decenni, una specie di altro cavallo di Troia, infiltrati nella Chiesa sono arrivati ai posti di comando, si raccomandano e si proteggono a vicenda.
RispondiEliminaMa il bubbone di questa immonda schifezza di cui ogni tanto si alza un angolo dello spesso velo che la ricopre, prima o poi scoppierà e il pus stomachevole che ne uscirà sporcherà una volta ancora la Chiesa, e ferirà i cattolici, ma forse mio sto solo illudendo, nemmeno la morte dei più vecchi sanarà la situazione visto che hanno promosso i loro protetti, forse un certo piano di distruzione e di asservimento della Chiesa deve seguire il suo corso fino a quando il Signore lo permetterà, perchè quei loschi personaggi senza fede dimenticano che la Chiesa non è loro ma di Cristo.
Gradirei si firmasse l'anonimo delle 11.27, che spara col kalashnikov sul predecessore del vdr, la tiara sullo stemma c'era, il triregno era già stato sbolognato da altri, al concilio vat2, pur mostrando simpatie per i novisti, era pur sempre solo un 'peritus', un prete che compilava i testi in latino insieme con altri periti, non era un padre conciliare e non aveva poteri decisionali; se vogliamo passare tutto al setaccio, ha fatto senza dubbio degli errori nelle nomine, ma in tutti gli 8 anni gli è praticamente stato impedito di svolgere le riforme che aveva in mente, anche don Stefano, che non è tanto tenero nei suoi confronti, lo riconosce, e nell'articolo, e nel libro, tra l'altro molto bello.La invito cortesemente a darsi un nick, sparare alle spalle senza farsi vedere, non è bello, si può dissentire, non trovarsi d'accordo, fucilare senza processo no.Lupus et agnus.
RispondiEliminaPerò le foto del vescovo tradizionalista tedesco, dovrebbero farvi ricredere, invece.
RispondiEliminaMic ma non provi un profondo senso di vegogna a pubblicare e appoggiare certi post.
Fino a quando il Papa vi sopportera senza dire nulla?
La Vergine Maria protegga la Chiesa di Suo figlio da gente come te.
Attilio
RispondiElimina« …questo pontificato dalla dottrina splendida … »
Je mettrais, pour ma part, un grand bémol à cette affirmation de D. Ariel, Ratzinger n'ayant jamais, hélas, cessé d'être un vrai moderniste, aux thèses souvent contradictoires, et d'abord contradictoires, sur de nombreux points, de la Tradition.
Outre sa lamentable démission, la déception que son pontificat a finalement suscitée n'a pas d'autre origine.
Quant au tableau, proprement atterrant mais exact, que D. Ariel fait de l'Église cinquante ans après l'ouverture du concile, il faut le mettre en contraste avec, par exemple, la délirante affirmation du père Congar, selon laquelle "jamais l'Église n'a été plus chrétienne que depuis Vatican II"…
J'ai entendu cette idiotie de sa propre bouche, à Strasbourg, à la fin des années soixante.
Elle en dit long sur la vanité et même l'orgueil de ces prétendus réformateurs.
Attilio, mi pare logico che io debba rispondere di quello che scrivo negli articoli e normale che io lasci una certa libertà di espressione nelle discussioni; il che offre anche un ventaglio di posizioni diverse.
RispondiEliminaNon sempre ho il tempo di smussare alcuni spigoli, eliminando peraltro già a monte una marea di millenarismi, provocazioni, insulti, esasperazioni di vario genere; ma penso che i lettori di questo blog siano abbastanza adulti e vaccinati per fare la loro cernita.
Resto ancora sorpresa da chi impiega il suo tempo a prendersela con me, focalizzando un dettaglio marginale della discussione, senza entrare nel nocciolo degli argomenti proposti.
Il Papa non vedo perché non debba sopportarci, dovrebbe esserci grato che siamo filialmente coinvolti nel mettere in risalto le verità ricevute nella Chiesa.
Attilio, perchè ce l'ha con le foto del presule tedesco ? Le foto non sono un video. Si scattano tante immagini, poi si pubblica quella che in qul momento fa comodo a sostenere una certa idea, una certa tesi, e si scartano tutte quelle che possano nuocerle. Non c'è una sequnza, non c'è un audio. Anche certe foto del papa, di ora e di quando era a B.Aires, fan pensare... Personalmente sulla vicenda del vescovo tedesco ho sospeso il giudizio, appartenendo oltrettutto ad una diocesi da cui avrei personalmente cacciato almeno 2 dei responsabili. Ma chi siamo noi per giudicare ? Certo il fatto che la stampa gli desse addosso mi dà alquanto da pensare. Ormai se i media dicono "rosso", io penso sempre "nero".
RispondiEliminaRosa
Caro Lupus et agnus,
RispondiEliminatemo che l'anonimo di oggi sia lo stesso commentatore che si firma "una fede con", e sospetto che sotto ci sia il Don Camillo di un tempo, sempre molto critico-probabilmente per motivi personali, non dogmatici o pastorali - con BXVI.
Rosa
Il nocciolo è questo.
RispondiEliminaTu pensi che sia un complotto contro il vescovo spendaccione oppure Il Papa ha fatto bene a sospenderlo?.
Se la pensi come me, la correttezza che vanti di avere, non ti obbliga a dirlo.
Infine il fatto di non commentare quasi tutti gli articoli critici verso il Papa, che pero pubblichi, non pensi sia un modo puerile e implicito di dire velatamente quello che non dici per dare cosi l'impressione di essere fedele al Pontefice.
Scusa ma da questa impressione nasce la mia critica.
Attilio
Sopporta Scalfari, non dovrebbe sopportare noi?
RispondiEliminanon pensi sia un modo puerile e implicito di dire velatamente quello che non dici per dare cosi l'impressione di essere fedele al Pontefice.
RispondiEliminaScusa ma da questa impressione nasce la mia critica.
Attilio
Premesso che secondo me è questo ragionamento ad essere puerile, oltre che contorto, perché nelle mie critiche sono sempre molto circostanziata e diretta, oltre che addolorata e rispettosa.
Dunque non ho bisogno di veli né di stratagemmi.
Di fronte a quello che sta succedendo nella Chiesa a livello dottrinale e di "rivoluzioni copernicane" non più nemmeno mascherate, il caso del vescovo su cui mi richiama in causa mi pare una minuzia, da qualunque parte lo si voglia guardare. E francamente me ne infischio sia di commentarlo che di registrarlo.
Sciocca io a dar voce a questi troll.
l'articolo di corrispondenza romana può anche essere (in teoria)sbagliato, comunque fa suonare un'altra campana.(ed in ogni caso per altre "scivolate" di prelati in terra tedesca-austriaca non è stata presa alcuna decisione né si è sentita mezza parola...)
RispondiEliminaNessuno di noi è un bambino.. ciascuno resta libero di farsi la sua idea, dov'è la "scandalo"? m
Cara Mic,
RispondiEliminaho appena visto un video su Rorate coeli di una Messa celebrata, non so se in Svizzera o in Germania,ma credo in Svizzera,che definire allucinante, se non veramente blasfema, è dir poco. Di fronte a simili scempi, un vescovo più o meno spendaccione, ammesso che sia vero, mi sembra il minore dei mali. Che si profani la S. Messa, che si lzsci insultare Nostro Signore, va tutto ben, Madama la Marchesa...ma se si spende un po' più del solito, apriti, cielo! Chissà quanto costa S.Marta ? dove, apparentemente, ci dev'essere un cuoco molto bravo, a giudicar dalle pancette di bianco vestite che si vedono sempre più in giro...
Rosa
S.Marta è un 5 stelle, fatevi un po'di conti...Rosa, per lei: http://josephmariam.wordpress.com/2013/11/03/la-cruz-ignominiosa-de-francisco/.....messe così'innovative' le pubblicava anche MIL, poi ha smesso; Colafemmina si è svegliato dal torpore, leggersi l'articolo sulla ferula (che è peggio della temutissima ferula del maestro di Orazio)....Grazie per l'attenzione e lo spazio.Lupus et Agnus.
RispondiEliminain Germania i fedeli di ogni confessione devono OBBLIGATORIAMENTE versare il decimo del loro reddito alla chiesa di appartenenza.In questa situazione un vescovo spendaccione diventa un grave problema Rosa. Se aggiungiamo il falso detto sotto giuramento..
RispondiEliminaRosa posso fare una battuta così per rendere qualche volta lieve un’aria che di lieve non ha nulla se pensiamo a cosa sta succedendo( nel leggere il tuo commento mi sono fatta una sana risata ). “Non sono le pancette che crescono sono i vestiti che sono più stretti così si risparmia dal sarto e quei soldi si possono dare ai poveri!!!!!”
RispondiEliminaTornando seri condivido in parte quello che ha detto Luisa, il vero coraggio sarebbe quello che finalmente qualcuno si decidesse a farli questi benedetti nomi. Possibile che nemmeno un giornalista come Nuzzi pur avendo a portata di mano lo scoop del secolo lo abbia avuto questo coraggio pur avendo tutte le prove ( così dice lui ). Ma quanto forti sono queste lobby ? ma come si fa a parlare di primavera e dire che va tutto bene quando queste cose sono risapute a tutti i livelli ? ma come possiamo fidarci di ministri ( dai sacerdoti in su ) se non hanno nemmeno il coraggio di denunciare il marcio che c’è in nome di Gesù Cristo nella loro stessa casa? Vero che siamo umani ma insomma c’è un limite a tutto!!! Saluti Vighi
L'argomento trattato da Don Ariel è molto importante...
RispondiEliminache possiamo fare quando la nostra diocesi diventa un club di omossessuali mafiosi?
che non vuole sopportare Cattolici, fideli, vocazioni o religiosi che combattono loro?
Come San Paolo ci ha detto nelle sue lettere, "Dopo me verranno i lupi vestito con la pella di pecora"...
La battaglia contro questi disonesti è stata da sempre...
non perdiamo speranza perchè Dio è coi fideli Cattolici...
ma mi para che l'ora in quale non è possibile più per cattolici fideli che hanno vocazione al sacerdozio o alla vita religosa non corrotta, di trovare accoglienza tra le instituzione ecclesiastiche è ormai arrivato...
Mi dispiace tanto che la FSSPX ha scelto un percorso di compromisi e non la strade di battaglia universale...sembrano di avere più paura di essere nominati "scismatici" che per salvare le anime di tutti i fideli nel mondo...
Romano
E' solo l'8% per i redditi più alti,la metà per i bassi, cmq non stanno così le cose, il vescovo in questione ha ficcato il naso dove non doveva ed è ratzingeriano e tradi, soprattutto nelle liturgie, poi la residenza di Marx (nomen omen) non è che sia un pièd à terre, per ristrutturazioni e mobili, si sono spesi mln di euro, ma lui è nel G8.....nuzzi è solo un piccolo giuda, mai avrebbe le p..... per fare nomi.Anonymous
RispondiEliminasu questo Bergoglio ha niente da dire?
RispondiEliminahttp://www.lanuovabq.it/it/articoli-scuole-come-campi-di-rieducazione-al-gender-7653.htm
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-non-puoi-piu-scegliere-come-formare-i-tuoi-figli-7654.htm
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-sopraffazione-gaysi-e-superatoqualsiasi-limite-7658.htm
Per Barilla non sono bastate le scuse: dovrà fare degli spot riparatori...
RispondiEliminaS.ra Mic. se le mando un commento un po' piu' lungo avra', dopo averlo letto, la bonta' di pubblicarlo?
RispondiEliminaNon ho molto tempo in questo periodo, pero' mi interessa la vostra opinione.
Grazie. saludos.
Mauro
Percorso di "compromisi"? ma dove??
RispondiEliminaNon so Bergoglio che pensi degli articoli comparsi su Bussola Quotidiana, ma sarei dell'idea che o non si occupa del problema o è favorevole alle lobbies gaie. Fin qui ha dato da pensare questo.
RispondiEliminaDel resto già ieri diceva che ogni peccato sarà sempre e sempre comunque perdonato
(e il peccato contro lo SS? e i rigettati-riprovati di cui l'Apostolo dice "cani tornati al loro vomito"? nulla, ora si può)
Nel merito di un articolo, questo
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-scuole-come-campi-di-rieducazione-al-gender-7653.htm
faccio notare che alcune battute fatte recitare ai bambini sono le stesse parole del Presidente del Senato Pietro Grasso.
cfr. dall'art.
«Sono d’accordo! Dobbiamo combattere ogni forma di discriminazione… Tutti devono sentirsi tutelati dalla nostra Costituzione, nessuno può venire escluso perché sceglie di amare una persona del suo stesso sesso»
«Non è accettabile che, in un paese che si dichiara moderno, le coppie gay non vedano riconosciuti pienamente i loro diritti… il loro amore è forse di serie B? Chi siamo noi per decidere cosa è giusto e cosa non lo è ?».
e ancora (quasi letterale)
«A te povero egoista che vivi senza amore - Auguro che il nostro sentire arrivi fino al cuore».
qui Grasso:
http://www.huffingtonpost.it/2013/05/17/grasso-omofobi-malati_n_3291263.html
« …questo pontificato dalla dottrina splendida … »
RispondiEliminaJe mettrais, pour ma part, un grand bémol à cette affirmation de D. Ariel, Ratzinger n'ayant jamais, hélas, cessé d'être un vrai moderniste, aux thèses souvent contradictoires, et d'abord contradictoires, sur de nombreux points, de la Tradition."
Perfettamente d'accordo, Raoul de Gerrx!
D'altronde, anche restando SOLO ai discorsi di BXVI durante i suoi incontri ecumenici e interreligiosi, è chiaro che, come scrive anche don Curzio Nitoglia, l'appellativo "modernista" mi pare ampiamente guadagnato sul campo. Non so a chi o a cosa può servire negarlo, dato che Gesù ci dice apertamente. "La verità vi farà liberi". Frase che, di fronte a dati oggettivi, deve valere anche nei riguardi di tutti i papi, senza esclusione per preferenze personali, che pur ci possono legittimamente essere.
Prima di estrapolare appena qualcuno, tra gli innumerevoli discorsi tratti da quegli incontri, mi permetto di ricordare però qualche frase dell’eretico Martin Lutero:
-Per Lutero, “la messa non è un sacrificio, o l’azione del sacrificatore... Chiamiamola benedizione, eucarestia, mensa del Signore o memoriale del Signore. Le si dia qualunque altro nome, purché non la si macchi col nome di sacrificio”. Per Martin Lutero, infatti, parlare di Sacrificio era “il più grande e più spaventoso abominio” nonché una “maledetta empietà”
-“L'affermazione che il Papa, i vescovi, i preti, i religiosi compongono lo stato ecclesiastico, mentre i principi, i signori, gli artigiani, i contadini compongono lo stato secolare, è una pura invenzione e una menzogna"
-"Se un Papa o un vescovo dà l'unzione, fa delle tonsure, ordina, consacra o dà un abito differente ai laici o ai preti, crea degli imbroglioni"
1)Domenica, 14 marzo 2010 – Visita alla chiesa evangelica luterana di Roma, Omelia dal pulpito di Benedetto XVI durante la celebrazione:
“ […] Oggi ascoltiamo molte lamentele sul fatto che l’ecumenismo sarebbe giunto a un punto di stallo, accuse vicendevoli; tuttavia penso che dovremmo anzitutto essere grati che vi sia già tanta unità. È bello che oggi, domenica Laetare, noi possiamo pregare insieme, intonare gli stessi inni, ascoltare la stessa parola di Dio, insieme spiegarla e cercare di capirla; che noi guardiamo all’unico Cristo che vediamo e al quale vogliamo appartenere, e che, in questo modo, già rendiamo testimonianza che Egli è l’Unico, colui che ci ha chiamati tutti e al quale, nel più profondo, noi tutti apparteniamo. Credo che dovremmo mostrare al mondo soprattutto questo: non liti e conflitti di ogni sorta, ma gioia e gratitudine per il fatto che il Signore ci dona questo e perché esiste una reale unità, che può diventare sempre più profonda e che deve divenire sempre più una testimonianza della parola di Cristo, della via di Cristo in questo mondo.
[…] Cari amici, ancora una volta desidero ringraziarvi per questo invito, che mi avete rivolto, per la cordialità, con la quale mi avete accolto – anche per le sue parole, gentile signora Esch. Ringraziamo per aver potuto pregare e cantare insieme. Preghiamo gli uni per gli altri, preghiamo insieme affinché il Signore ci doni l’unità e aiuti il mondo affinché creda. Amen.
2) Venerdì, 23 settembre 2011-Incontro di Benedetto XVI con i rappresentanti del consiglio della “Chiesa evangelica in Germania” nella Sala del Capitolo dell'ex-Convento degli Agostiniani di Erfurt
“Per me, come Vescovo di Roma, è un momento di profonda emozione incontrarvi qui, nell’antico convento agostiniano di Erfurt. Abbiamo appena sentito che qui Lutero ha studiato teologia. Qui ha celebrato la sua prima Messa”.
Neanch'io come può vedere ho molto tempo in questo periodo, pero' mi incuriosisce la sua proposta.
RispondiEliminaNon ho nessuna preclusione a pubblicare interventi lunghi o anche dissenzienti, purché siano intelligenti e in buona fede.
Intanto il 7 dicembre,la vigilia della festa dell'Immacolata è stata indetta a roma una manif pro gay contro l'omofobia quando manifesteremo noi per essere difesi da questi lobbisti?....
RispondiElimina@Rosa
RispondiEliminascrivi "Caro Lupus et agnus,
temo che l'anonimo di oggi sia lo stesso commentatore che si firma "una fede con", e sospetto che sotto ci sia il Don Camillo di un tempo, sempre molto critico-probabilmente per motivi personali, non dogmatici o pastorali - con BXVI".
Se ti riferivi a me (il mio nick è in realtà "una sola fede" e non "una fede con"), ripeto, se ti riferivi a me, stai sbagliando: ogni volta che ho scritto qualcosa non ho mai avuto problemi a farlo con il mio usuale nick. E perchè mai dovevo cambiare stamattina? Anche pochi minuti fa ho scritto un commento di appoggio a ciò che ha scritto in giornata Raoul a proposito di BXVI e mi sono firmato come "una sola fede". Non so se sarà pubblicato, perchè ciò compete alla proprietaria del blog (anche se riportava praticamente solo dati verificabili, come sempre), ma questo non cambia di una virgola la questione. Non sono abituato ai giochetti e ciò che ho da dire, lo dico postando praticamente sempre dati di fatto, del tutto verificabili. E i dati parlano chiaramente di una fortissima continuità di parole e di azioni (talvolta mescolati ad altri più vicini alla tradizione, ovviamente, quando più, quando meno) da parte dei pontefici soprattutto degli ultimi 35 anni, quindi compreso l'attuale.
E in più non so proprio chi sia tale don Camillo, a cui tu accenni, avendo io scoperto questo blog da pochissimo tempo.
Se invece, Rosa, non ti riferivi al sottoscritto, ti prego di non tener ovviamente conto di quanto ho appena scritto.
OT: a Roma sabato, domenica e lunedi pv assemblea generale di UnaVox Internationalaias com messe u.a. e conferenza. Su Rorate coeli il programma. Celebreranno Brandmuller, Castrillon Hoyos, Pozzo
RispondiEliminaRosa
Ok. Grazie. Sei gentile.
RispondiEliminaPero' non ha nulla a che vedere con l'attuale post.
Che faccio, aspetto il prossimo anacronistico? ;)
Mauro
Jorge Bergoglio è un uomo molto colto, il suo linguaggio semplice, da parroco di campagna che martella quei quattro o cinque chiodi, sempre gli stessi, non deve trarre in inganno, fa quella scelta e senza dubbio lui sa perchè, alcuni siti argentini lo definiscono un attore consumato...
RispondiEliminaChi ha letto anche solo il libro " Il cielo e la terra" dove discute con il rabbino suo amico Skorka, constata molto facilmente quanto elaborato possa essere il suo pensiero, un linguaggio il suo che deve molto anche alla psicologia, a tratti potrebbe essere uno psicologo umanista a parlare, se oggi da Papa non si pronuncia in modo chiaro e Urbi et Orbi su aborto, eutanasia, matrimonio gay, lo ha fatto in quel libro.
Sull`ABORTO, pensa che il problema dell`aborto precede per natura la questione religiosa e afferma:
" abortire, è uccidere colui che non può difendersi".
Parole chiare, dunque.
Sul "MATRIMONIO" OMOSESSULALE, condanna l`harcèlement ( molestie?) spirituale operato dai sacerdoti che priva l`altro della sua libertà, dice che bisogna parlare dei valori, dei limiti dei comandamenti, dopo aver detto che gli omosessuali sono sempre esistiti, menziona Lesbos, afferma che mai si è pensato a dare loro lo stesso statuto delle coppie eterosessuali, aggiunge che un`unione di tipo privato non colpisce nessun terzo, ma se si accorda uno statuto giuridico con possibilità di adottare saranno colpiti i bambini e per lui è una marcia indetro antropologica.
Sull`EUTANASIA, è chiaramente contro quella attiva, dice che quando la fine è inevitabile bisogna fare il necessario senza uscire dall`ordinario e che anche se c`è una speranza di sopravvivenza i mezzi staordinari non sono obbligatori perchè...e qui aggiunge una frase che mi sconcerta perchè troppe volte l`ho sentita dire da persone favorevoli alla morte assistita ... non bisogna trattenere una vita di cui già si sa che non ne è più una.
Finisce dicendo che i mezzi straordinari devono servire solo se c`è speranza di guarigione.
Ancora una cosa, sappiamo che uno dei suoi leitmotiv è che l`uomo deve uscire da sé stesso, in molti abbiamo reagito dicendo che prima di uscire già l`uomo deve abitare sé stesso, deve entrare in sé stesso, ebbene quale non fu la mia sorpresa leggendo alla pagina 19 che papa Bergoglio pensa la stessa cosa!
"Quel che bisogna dire ad ogni uomo è fondamentalmente di entrare in lui stesso.
La dispersione è una frattura interiore, non lo condurrà mai a ritrovare sé stesso, e lo priva di quel momento che consiste a guardarsi nello specchio del suo cuore.
È il primo seme : contenere se stesso.
È là che comincia il dialogo.
Direi all`uomo di oggi che cerchi di entrare nella sua propria intimità per provare l`esperienza, conoscere il volto di Cristo."
Per Mauro,
RispondiEliminase hai un reale interesse ad esprimerti e a chiedere, perché non farlo senza tante storie?
Luisa, quello che dici è sorprendente
RispondiElimina.
RispondiElimina"Mi dispiace tanto che la FSSPX ha scelto un percorso di compromisi e non la strade di battaglia universale...sembrano di avere più paura di essere nominati "scismatici" che per salvare le anime di tutti i fideli nel mondo...".
Romano, ma cosa dici? Leggiti il resoconto dell'ultima conferenza di Mons. Fellay a Kansas City l'11 e 12 ottobre 2013, in cui ha detto del 'Vescovo di Roma' Francesco:
"Abbiamo davanti a noi un vero modernista!","la situazione della Chiesa è una vera catastrofe e il Papa attuale fa in modo che il suo stato sia 10.000 volte peggio."
Più chiaro di così...
http://www.sanpiox.it/public/index.php?option=com_content&view=article&id=1102:conferenza-di-mons-fellay&catid=34&Itemid=274
Non so se la fonte possa essere considerata attendibile, però quattro risate me le sono fatte:
RispondiEliminahttp://www.dagospia.com/rubrica-3/politica/virt-cardinale-bergoglio-potrebbe-nominare-una-donna-nel-collegio-cardinalizio-65831.htm
Miles
Puo' aver cambiato idea, o pensare che dire certe cose e' oggi impopolare, e vuole prima conquistare una popolarita' tale, che poi potra' anche parlare di quelle...oppure e' semplicemente come scriveva Pio x: una pagina tutta ortodossia, quella dopo tutta eresia. Non e' quello che vediamo da 50 anni ? ecumenismo, fratelli maggiori, riforma liturgica, pero' no aborto, no eutanasia, no matrimonio omo, ma si' dialogo interreligioso, corani, assisi...
RispondiEliminadai frutti lo riconosceremo. a me personalmente non importa affatto di quel che ha scritto co un rabbino. Avrei voluto sentire uan sua parola quando in francia stavano per votare la legge sul matrimonio omo, o adesso per ricordare i 40 giorni per la vita in USA
Rosa
e' una "notizia" che sta passando da un sito all' altro
RispondiEliminatanto per tener viva l' attenzione sul Papa
Rosa
Urge la necessità di capire l'uomo Jorge Mario Bergoglio nel suo preciso contesto culturale e sociale. Qualche amico argentino colto ( magari un docente di letteratura ) farebbe cosa molto utile se ci spiegasse se quel "Buonasera" iniziale che ha lasciato sgomenti molti, me compreso, dipenda dallo stile individuale di Bergoglio, magari anche come segnale scelto a ragion veduta per comunicare in modo tranchant una volontà di cambiamento antitrionfalistico, oppure corrisponda a un uso caratteristico argentino. Esemplifico: i Romani antichi davano del "tu" anche all'imperatore, mentre oggi in Italia il "tu" detto da un estraneo risulta urtante come omissione della "forma di rispetto" "Lei". E' stato scritto che Bergoglio come insegnante di Lettere dimostrava di amare molto Jorge Luis Borges, grande scrittore ( premio Nobel mancato ) che aveva una visione metaforico-labirintico-caleidoscopica del mondo,suscettibile di osservazione da molteplici, anzi infiniti punti di osservazione ( e qui c'è forse un aggancio con l'idea che "ciascuno ha una sua visione del bene" ). Su Wikipedia c'è un elenco di temi borgesiani caratteristici che dà da pensare: la metafora; i libri e le biblioteche; l'infinito spaziale e temporale; gli specchi; il labirinto; gli scacchi; le tigri; la rosa; il sogno; la forma della spada; i miti nordici... e via di questo passo, con un andamento erudito-gnostico-ultrabarocco.
RispondiEliminaQuesto potrebbe ipoteticamente spiegare un certo parlare per frammenti difficilmente componibili. Anche i Tedeschi puntano all'erudizione universale, ma non riescono a fare a meno di organizzare i dati in strutture ultrasistematiche e insieme rigorose, secondo una logica ferrea ( quella di Ratzinger... o no?). Invece i Francesi sono solitamente di una nitidezza ed eleganza cristallina, dovuto a classicismo + spirito cartesiano "chiaro e distinto". Recentemente sono rimasto ammirato leggendo e ascoltando alcuni discorsi del generale De Gaulle: si esprimeva con la solennità di un personaggio di Racine.Occorrerebbe analizzare le prediche di papa Francesco anche dal punto di vista retorico. Sospetto che il suo successo derivi dall'accoppiata effervescenza del carattere - uso di metafore tratte dalla vita quotidiana: ad esempio "Non si è mai visto un funerale con un CAMION per portare dall'altra parte i beni del defunto..."
Il grande predicatore seicentesco padre Segneri in un suo quaresimale ebbe a paragonare la conversione che porta alla confessione al lavoro della lavandaia; similitudine ripresa nientemeno che... nel film "Pane, amore e fantasia". Con il che si tocca la questione della volontà o meno in Bergoglio di "agganciare" l'interlocutore, magari in modo un po' gigionesco, con frasi colorite a effetto, tanto più sicuro quanto più brevi e fulminanti. Lo dico per esperienza personale: per far passare contenuti importanti in classi del biennio geometri, provenineti da famiglie non acculturate, ho usato a suo tempo uno stile bergogliesco; però passando al Liceo ho dovuto darmi una regolata.
Concludo rendendo omaggio allo stile assolutamente italiano di don Ariel Levi di Gualdo. Rara, anzi rarissima avis: un prete molto spiritoso!
Se è "furbo" come dice, forse quel libro è stato un lasciapassare, fruttandogli la fiducia e i voti dei conservatori e dei neocon. Ora però non serve più.
RispondiEliminaE invece a me interessa conoscere meglio l`uomo Jorge Bergoglio, ha 77 anni, non è nato o rinato il 13 marzo, e mi interessa ancor più osservando il suo trionfo mediatico diventato trionfo popolare.
RispondiEliminaMi interessa perchè non posso ignorare il suo silenzio URBI et ORBI su temi etici fondamentali,anche quando si trovava nel contesto ideale per parlarne, a poco serve parlare più chiaro in lettere private che nessuno legge e leggerà,
perchè colpisce quel suo linguaggio che è sempre lo stesso, e poco importa che sia a Santa Marta o a San Pietro,
perchè non lasciano indifferenti certe sue scelte immediate e poi confermate, quel suo modo trasandato nel vestirsi e nel presentarsi non può essere ridotto solo ad una questione di "semplicità" e "umiltà", termini del resto che i media "infatuati" usano meno, perchè, forse, si son resi conto che dietro quella semplicità apparente si cela un uomo autoritario e furbo,
perchè colpisce la sua prima decisione in assoluto, e forse la più significativa nel successo che raccoglie presso i fedeli italiani, e cioè quella di chiamarsi "Francesco" senza il I dopo, Francesco tout court.
Per tutte queste e altre ragioni è utile conoscere meglio Jorge Bergoglio, prima che diventasse Papa, ma è importante farlo attraverso libri da lui scritti e non attraverso libri che stanno spuntando come i funghi e che sono altrettanti panegirici dei vari commentatori che vedono l`occasione troppo bella e approffittano della popolarità di questo Papa non fosse che compilando alcune sue frasi ad effetto...
Certo che quel che conta è quel che dice e fa oggi, sono d`accordo, ma se cercando a meglio conoscere il suo percorso e pensiero ante 13 marzo, ti rendi conto che se oggi, da Papa, tace, non taceva da cardinale, se ti rendi conto che la sua posizione di allora su aborto, eutanasia e matrimonio gay (qui distingue unioni private e matrimonio) era chiara, se leggi certe frasi dette quando era cardinale e che sembrano contraddire certe sue affermazioni=leitmotiv dette da Papa, e mi sono limitata a riportare il suo pensiero su temi etici, le domande sul suo agire da Papa non fanno che farsi più acute perchè basate non solo sulla coscienza personale che le detta ma anche sulla conoscenza del percorso dell`uomo che i suoi confratelli hanno eletto Papa il 13 marzo.
Qualche giorno fa un commentatore aveva riferito di come Bergoglio avesse "simpaticamente" rimproverato un chierichetto che lo attendeva con le mani giunte. Sul sito argentino Pagina Catolica leggo che il ragazzino, dopo che il Vescovo di Roma gli aveva lui stesso separato le mani, è tornato ad unirle come prevede il cerimoniale pontificio. Una lezione di stile (e non solo) impartita da un bimbo a colui che si trova al vertice della Chiea Cattolica
RispondiEliminahttp://pagina-catolica.blogspot.it/2013/11/santidad-no-me-gusta-esta-broma.html
La Lobby omosessuale in Vaticano , secondo me ,esiste come esistono e sono esistite tante altre lobby in tutti i posti di comando di tutti itempi .Prima del CVII esisteva una lobby dei modernisti ,che meritoriamente veniva tenuta a freno, come adesso spero esista una lobby dei conservatori.Il problema gravissimo e' che attualmente visto che il potere dei Papi si e' molto affievolito certe informazioni riservate ,lasciate filtrare sapientemente ,possono creare scandalo e sconcerto nell'opinione pubblica. Purtroppo non e' un bel momento per la Chiesa e questo Papa ,a mio avviso inadeguato, non ci voleva proprio. Confidiamo nel Signore che sara' con la sua Chiesa fino alla fine....Paul
RispondiEliminaRosa, scrivi:
RispondiElimina" Non e' quello che vediamo da 50 anni ? ecumenismo, fratelli maggiori, riforma liturgica, pero' no aborto, no eutanasia, no matrimonio omo, ma si' dialogo interreligioso, corani, assisi...".
Sì, è esattamente così! Giusto per rimanere in tema ecco che ti rispolvero un'affermazione che sarebbe stata incredibile pure se l'avessimo pronunciata io o te, ma che invece è uscita dalla bocca di un papa, in questo caso polacco (in occasione della sua visita a Wadi Al-Kharrar durante il pellegrinaggio giubilare in Terra Santa (20-26 marzo 2000:
"San Giovanni Battista protegga l’Islam"
fonte: http://www.vatican.va/holy_father/john_paul_ii/travels/documents/hf_jp-ii_spe_20000321_wadi-al-kharrar_it.html
Luisa, scrivi:
RispondiElimina"...se oggi, da Papa, tace, non taceva da cardinale, se ti rendi conto che la sua posizione di allora su aborto, eutanasia e matrimonio gay (qui distingue unioni private e matrimonio) era chiara..."
A tal proposito, a onor del vero (che ci deve interessare tutti), ecco un paio di lettere/appelli dell'allora cardinale Bergoglio. Ciò non significa che adesso da papa le posizioni siano molto, ma molto, ma molto più sfumate, quasi da rasentare l'opposto, direi, stando ad alcune dichiarazioni o omissioni.
Questa è la prima:
Lettera del cardinale Bergoglio ai quattro monasteri carmelitani di Buenos Aires in occasione del voto al Senato della Repubblica Argentina sulla proposta di legge intesa a legalizzare il matrimonio e le adozioni omosessuali (approvata il 15 luglio 2010).
Buenos Aires, 22 giugno 2010
Care sorelle,
Scrivo queste poche righe a ciascuna di voi che siete nei quattro monasteri di Buenos Aires. Il popolo argentino dovrà affrontare nelle prossime settimane una situazione il cui esito può seriamente ferire la famiglia.
Si tratta del disegno di legge che permetterà il matrimonio a persone dello stesso sesso. È in gioco qui l’identità e la sopravvivenza della famiglia: padre, madre e figli. È in gioco la vita di molti bambini che saranno discriminati in anticipo e privati della loro maturazione umana che Dio ha voluto avvenga con un padre e con una madre. È in gioco il rifiuto totale della legge di Dio, incisa anche nei nostri cuori.
Ricordo una frase di Santa Teresina quando parla della sua malattia infantile. Dice che l’invidia del Demonio voleva vendicarsi della sua famiglia per l’entrata nel Carmelo della sua sorella maggiore. Qui pure c’è l’invidia del Demonio, attraverso la quale il peccato entrò nel mondo: un’invidia che cerca astutamente di distruggere l’immagine di Dio, cioè l’uomo e la donna che ricevono il comando di crescere, moltiplicarsi e dominare la terra.
Non siamo ingenui: questa non è semplicemente una lotta politica, ma è un tentativo distruttivo del disegno di Dio. Non è solo un disegno di legge (questo è solo lo strumento) ma è una «mossa» del padre della menzogna che cerca di confondere e d’ingannare i figli di Dio. E Gesù dice che per difenderci da questo accusatore bugiardo ci manderà lo Spirito di Verità.
Oggi la Patria, in questa situazione, ha bisogno dell’assistenza speciale dello Spirito Santo che porti la luce della verità in mezzo alle tenebre dell’errore. Ha bisogno di questo Avvocato per difenderci dall’incantamento di tanti sofismi con i quali si cerca a tutti i costi di giustificare questo disegno di legge, e che confondono e ingannano perfino persone di buona volontà.
Per questo mi rivolgo a Voi e chiedo preghiere e sacrificio, le due armi invincibili di santa Teresina. Invocate il Signore affinché mandi il suo Spirito sui senatori che saranno impegnati a votare. Che non lo facciano mossi dall’errore o da situazioni contingenti, ma secondo ciò che la legge naturale e la legge di Dio indicano loro. Pregate per loro e per le loro famiglie che il Signore li visiti, li rafforzi e li consoli. Pregate affinché i senatori facciano un gran bene alla Patria.
Il disegno di legge sarà discusso in Senato dopo il 13 luglio. Guardiamo a san Giuseppe, a Maria e al Bambino e chiediamo loro con fervore di difendere la famiglia argentina in questo particolare momento. Ricordiamo ciò che Dio stesso disse al suo popolo in un momento di grande angoscia: «Questa guerra non è vostra, ma di Dio». Che ci soccorrano, difendano e accompagnino in questa guerra di Dio.
Grazie per quanto farete in questa lotta per la Patria. E per favore vi chiedo anche di pregare per me. Che Gesù vi benedica e la Vergine Santa vi conservi.
Con affetto
Jorge Mario Bergoglio, S.J.
Arcivescovo di Buenos Aires
...e ora, sempre per lo stesso amore per la verità (ma restando ferme le considerazioni sul suo operato e sulle sue dichiarazioni fatte da papa, già espresse precedentemente) ecco l'appello che il card. Bergoglio fece leggere in ogni chiesa alla Messa (inoltre convocò per domenica 11 luglio 2010 una marcia contro il matrimonio omosessuale). Purtroppo essendo troppo lungo sono impossibilitato a postarlo per esteso, per cui chi volesse, lo può trovare qua:
RispondiEliminahttp://www.lanuovabq.it/it/articoli-quando-bergoglio-marciava-contro-le-unioni-gay-6062.htm
L’interesse di voler conoscere e approfondire la natura dell’uomo Bergoglio è condivisibile. È la prima cosa che va fatta quando si ha a che fare con una persona che non si conosce per sapere come meglio rapportarsi e facilitare la convivenza.
RispondiEliminaQuando s’invecchia, non si cambia pelle, anzi si diventa meno malleabili e disponibili al compromesso e a settantasette anni non si è adolescenti. Soltanto studiando il passato di Bergoglio si può comprendere il presente e il perché dei suoi comportamenti.
Se oggi Bergoglio, divenuto Papa, è meno diretto su argomenti come aborto, eutanasia e matrimonio gay, rispetto a quando era cardinale un motivo ci deve essere ed è secondo me, anche piuttosto intuitivo.
Premesso che soltanto qualche sprovveduto, può dire di non conoscere l'etica cattolica su alcuni aspetti della vita e quindi la scelta del Papa di non voler continuamente proporre la validità dei principi non negoziabili è un modo intelligente di mantenere alta l’attenzione su di sé e aver così l’opportunità di non far scappare nessuno, prima di diffondere altri insegnamenti.
Il Papa non può non sapere, proprio grazie al suo passato, che nella società attuale quasi nessuno più accetta l’idea di dover rinunciare alla propria vita, sacrificandosi perché il matrimonio celebrato è andato a rotoli. Chi in coscienza oggi rinuncia ad avere un nuovo compagno o compagna con cui condividere il cammino? Qualcuno certo ci sarà, ma rappresenta l’eccezione e non a caso il numero delle persone separate o divorziate che iniziano un nuovo rapporto è un esercito che giorno dopo giorno ingrossa le proprie fila. Numeri di cui la Chiesa non può non tener conto.
E altrettanto accade per le convivenze e la pianificazione delle nascite che oggi soltanto in minima percentuale rispecchiano l'insegnamento cattolico, anche tra coloro che si dichiarano tali. Discorso diverso è l’aborto, che salvo rarissimi casi, potrebbe quasi scomparire se le persone fossero un po’ più responsabili e consapevoli di ciò che fanno.
Scusatemi se riprendo ancora qualche parola mirata di Rosa dal suo post precedente: "ecumenismo, fratelli maggiori, riforma liturgica [...], si' dialogo interreligioso, corani, assisi..."
RispondiEliminama esse creano di nuovo lo spunto per focalizzare l'attenzione su questi "incontri", stavolta immortalati da tre foto: ditemi voi se non sembrano un copia-incolla in cui qualcuno ha fatto un fotomontaggio cambiando praticamente i volti dei tre buddhisti e dei tre pontefici via via succedutisi dal 1978 ad oggi:
Giovanni Paolo II (che ha aperto la breccia e pure la strada...) con buddhista in Vaticano:
http://www.google.it/imgres?imgurl=http://www.sangye.it/dalailamanews/wp-content/uploads/2011/04/dalai_lama_and_john_paul_2.jpg&imgrefurl=http://www.sangye.it/dalailamanews/?paged%3D3&h=268&w=383&sz=40&tbnid=dmeZYMGsZ_FIWM:&tbnh=114&tbnw=163&zoom=1&usg=__hMoOmr1ILxbXXw_pMNhI_5fdWq8=&docid=cUHmXG96gzx6WM&sa=X&ei=fd54UtP4ObT07Abj3YCQCw&ved=0CEQQ9QEwCQ
Benedetto XVI (che ha allargato la breccia e continuato la strada...) con buddhista in Vaticano:
http://vaticaninsider.lastampa.it/index.php?eID=tx_cms_showpic&file=fileadmin%2Fuser_upload%2Fvaticano%2FPAPA__concapireligiosi.JPG&width=800m&height=600&bodyTag=%3Cbody%20bgColor%3D%22%23ffffff%22%20style%3D%22margin%3A0%3B%22%3E&wrap=%3Ca%20href%3D%22javascript%3Aclose%28%29%3B%22%3E%20%7C%20%3C%2Fa%3E&md5=9888a9320896cddbc7773c3b6dd8bfe1
Papa Bergoglio (che pare percorrere a questo l'autostrada con il bulldozer, come ha scritto mic in un altro post giorni fa) con buddhista in Vaticano:
http://www.google.it/imgres?imgurl=http://www.laporzione.it/wp-content/uploads/2013/10/Papa-Francesco-con-buddista.jpg&imgrefurl=http://www.laporzione.it/2013/10/01/no-a-giustificazioni-religiose-della-violenza/&h=640&w=427&sz=53&tbnid=N-tRPlKDzi_7eM:&tbnh=90&tbnw=60&zoom=1&usg=__EzhA02HfmkDPen7eSfxqjk5wc-Q=&docid=ejYWKMTaL5CGVM&sa=X&ei=iWtQUrCTHerw4gTj9IDADQ&ved=0CEAQ9QEwAg
Infine un assaggio dell'idea buddhista:
«...se Dio è considerato un essere supremo puro, allora anche noi buddhisti tibetani crediamo in un tale dio...ma non accettiamo l'idea di un dio unico, bensì una molteplicità di questi dèi... possiamo dire di credere più nella parola divinità ,a tutte le divinità , personificazioni di questo dio, che si presentano a noi durante sedute spirituali o di meditazione... ecco in questo senso siamo certi dell'esistenza di Dio...»
( LEVENSON ,Il Dalai Lama )
Una sola fede:
RispondiEliminasì, ha scritto lettere ed appelli, ma alla famosa manifestazione organizzata a B. Aires, lui non andò, nè risulta abbia telefonato o scritto alla Presidente Kirchner per cercare di bloccare la legge, quella stessa presidente che ha ampiamenta baciato ed abbracciato,a ugurandole ogni bene (ed infatti pochi mesi dopo intervento d'urgenza per ematoma subdurale).
Io ho tutta una mia idea sulla "persona" (anche nel significato latino del termine) di Bergoglio, ma non ne scrivo, perchè già in passato sono stata accusata di fare dello psicologismo. Cmq, come già detto e ridetto, dai frutti lo vedremo. Intanto ha avallato la "ruina" degli FFI, ha scritto, o fatto scrivere, telefonato, o fatto telefonare, a cani e porci, ma niente, nessun messaggio suo, scritto di suo pugno, al Summorum POntificum. Silenzio su tutta la linea dei principi non negoziabili, ma fiumi di parole strappalacrime a Lampedusa, e per la Siria, e per i morti nel desero. Povertà, ma nienti croci in sempice legno, nè vita al Palazzo apostolico, ma doppie spese per tutto. E adesso il sondaggio ...speriamo che sia analizzato da un bravo esperto, che sappia di quanti e quali "bias" siano afflitti i questionari di quel tipo. Se lo analizzano come quello degli FFI, siamo freschi.
E poi: ma da quando in qua la Chiesa non è più Veritatis Magistra, ma Opiniones Quarens ?
E prendono in giro Silvio, dicendo che ha la "fissa" dei sondaggi...
Rosa
Il buddhismo lamaico tibetano è diverso dal buddhismo mahayana, cioè quello fondato da Siddharta, che non prevedeva la presenza di alcuna divinità, ma predicava solo il distacco dalle cose terrene per cercare di limitare e poi cancellare del tutto il ciclo delle rinascite o Samsara....tra l'altro questo Dalai lama va in giro prendendo soldi da tutti,Soros e massoni compresi, oltre che da tanti divi americani che del Buddhismo sanno niente, basta vedere i loro ashram....altro che distacco dai beni terreni,sono alberghi resort pieni di ogni comodità, non prendiamoci in giro facendo leva sull'ignoranza del tema da parte dei superficiali occidentali, il buddhismo tibetano è contaminato da precedenti religioni animiste e sciamaniche e dalle deità della religione Bon, per questo si parla di un dio, ma non ce ne sono, il buddhismo è una filosofia etico comportamentale fondamentalmente atea.Scusate lo sfogo, ma io sono laureato in filosofie orientali;piuttosto è interessante sapere che il vdr si faccia curare da un medico taoista....Anonymous
RispondiEliminaHay lìo en el barrìo, y ademàs en las periferias, es el viento del norte, no tengo mas palabras por bergog, solamente silencio, lo que quiere ver y oir esta atento a los gestos del obispo de roma ayyyyyyaaaay.
RispondiElimina@Rosa,
RispondiEliminapoco sopra ho scritto, infatti:
"[...]Ciò non significa che adesso da papa le posizioni non siano molto, ma molto, ma molto più sfumate, quasi da rasentare l'opposto, direi, stando ad alcune dichiarazioni o omissioni".
e più sotto:
"[...] ma restando ferme le considerazioni sul suo operato e sulle sue dichiarazioni fatte da papa, già espresse precedentemente)"
Per cui mi pare di averlo puntualizzato, pur dicendo che in quell'occasione, quando era cardinale, dette l'impressione di pensarla in un modo molto più netto su certe questioni, almeno a parole... Su altre, tipo i continui incontri ecumenici e interreligiosi che già faceva allora, sappiamo invece di una perfetta continuità, esattamente così come per ciò che concerne la liturgia, l'uso dei paramenti ecc. A questo proposito basta dare un'occhiata alla foto di una sua celebrazione per strada con accanto dei bidoni dell'immondizia a lato dell'altare (link sotto dell'articolo con foto, visibile alla fine dell'articolo stesso: non ho trovato la foto se non in questo contesto)
http://nullapossiamocontrolaverita.blogspot.it/2013/09/la-fantomatica-preghiera-per-la-pace.html
A proposito di incontri ecumenici, addirittura da card. era già andato oltre ogni immaginazione (anche se i papi in questo mezzo secolo ci hanno abituato a cose inconcepibili in questo campo, Assisi in testa), infatti ecco la ormai famosa foto con lui inginocchiato nel 2006 che si fa imporre le mani sia da carismatici (laici, a parte la presenza di p. Cantalamessa) sia da evangelici durante uno di quegli incontri.
E non basta, un evangelico pentecostale sul proprio sito, in un suo commento postato, poco sotto la foto, scrive testuale, evidentemente con soddisfazione per un evento del tutto insperato:
"Se noti nella pagina da dove è stata tratta la foto, pagina web che è cattolica e non protestante, viene appunto affermato che il CARDINALE Bergoglio, ora Papa Francesco, si è sottomesso agli evangelici".
Da brivido. Ecco il link con foto e commento giù in basso, in particolare il secondo postato, che è quello dell'autore:
http://labuonastrada.wordpress.com/2013/03/16/il-cardinal-bergoglio-ora-papa-francesco-ha-ricevuto-in-ginocchio-limposizione-delle-mani-dei-pastori-di-sacerdoti-e-laici/
Le tue osservazioni e perplessità su ciò che stiamo assistendo in questi mesi perciò sono molto, molto vicine alle mie. Mi auguro però di poter condividere pure le mie fortissime critiche e perplessità sugli ultimi pontificati che lo hanno preceduto, nessuno escluso, che su molti temi, come ho già detto, hanno aperto inevitabilmente la strada al bulldozer (talvolta mascherandosi anche da raffinata teologia...).
@Rosa.
RispondiElimina«Sì, ha scritto lettere e appelli, ma alla famosa manifestazione organizzata a B. Aires, lui non andò, né risulta abbia telefonato o scritto alla Presidente Kirchner per cercare di bloccare la legge …».
E perché avrebbe dovuto bloccare la legge, ma soprattutto con quale autorità? Al massimo poteva rivolgersi ai cattolici, e credo l'abbia fatto come tutti i sacerdoti, chiedendo loro di non usufruire di quel provvedimento. E in ogni caso nessuno è obbligato a sposare un individuo del suo stesso sesso, se non c’è a monte una libera scelta e la volontà di farlo.
L’Argentina, come qualsiasi altro paese è sovrano e così il Parlamento nel suo legittimo ruolo.
Avrebbe dovuto interferire com’è accaduto ad esempio in Italia con la famosa Legge 40, poi spernacchiata in tutti i modi sia dalla magistratura italiana sia da quella europea?
«E poi: ma da quando in qua la Chiesa non è più Veritatis magistra ma Opiniones Quarens?».
Sarà anche Veritatis Magistra, ma se le persone non ne mettono in pratica gli insegnamenti che deve fare la Chiesa, imporsi costringendole?
Il questionario non è un sondaggio. E' uno strumento per comprendere quanto i principi "non negoziabili" incidono nell'allontanamento dei fedeli e quali i comportamenti più diffusi nel popolo che si definisce cattolico.
La preoccupazione del Papa e delle gerarchie è la sempre più scarsa presenza di chi mette in pratica il Magistero. Continuare a fare affidamento soltanto sul numero dei battezzati può essere fuorviante e controproducente, come del resto è sotto gli occhi di tutti.
Mario
"E perché avrebbe dovuto bloccare la legge, ma soprattutto con quale autorità?"
RispondiElimina“L’Argentina, come qualsiasi altro paese è sovrano e così il Parlamento nel suo legittimo ruolo.
Avrebbe dovuto interferire com’è accaduto ad esempio in Italia con la famosa Legge 40, poi spernacchiata in tutti i modi sia dalla magistratura italiana sia da quella europea?”
A me questa presunta dovuta astensione di un religioso o anche dei cattolici laici dagli affari cosiddetti civili mi pare un po' un cavallo di battaglia dei soliti laicisti. Perché questa divergenza tra " vita di fede" e "vita civile" è uno strabismo che non può convincere, dato che coloro che vivono una vita di fede in Gesù Cristo devono sentire per forza di cose la necessità di impregnare la vita di ogni società civile. “Andate e predicate in TUTTO IL MONDO” dice Gesù, Lui che era venuto soprattutto per curare i malati, perché i sani non ne hanno bisogno.
E poi, come "con quale autorità?". Un cardinale in particolare(che quindi è uno stretto collaboratore del Sommo Pontefice e gli sta subito al di sotto) DEVE intervenire ogni qualvolta lo ritenga opportuno, senza alcun rispetto umano, ma solo divino, il che non significa ovviamente che non deve rispettare le persone. Con la grandissima autorità religiosa che riveste deve intervenire in ogni modo lecito, ma con fermezza, ogni volta che gli uomini, specie i capi di stato e i governi, attaccano apertamente e cercano di abolire o di limitare fortemente con le loro leggi (con la "l" minuscola) le Leggi immutabili che Dio stesso ci ha dato (quelle con la L maiuscola), a Sua maggior gloria e perché fossimo realizzati in questa e soprattutto nell'altra vita.
“Rispose allora Pietro insieme agli apostoli: «Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini”. (At 5, 29)
Caro Mario,
RispondiEliminalei ha presente le manifestazioni anti legge pro matrimonio omo in Francia ? secondo lei se il cardinale primate di francia si fosse posto alla testa di quel movimento, del milione e rotti di persone, insieme con altri cardinali, forse, dico solo forse, Hollande avrebbe per un po' sospeso la legge e riflettuto sull" opportunita' di spaccare la francia per soddisfare i desideri di un' esigua minoranza di un' edigua minoranza. E magari la signora Kirchner se il cardinale di B. Aires, non so se primate di Argentina, avesse ftto lo stesso.
La legge 40, che lei cita, e' stata discussa per anni e per almeno tre legislature prima di essere approvata, quindi sottoposta sd un referendum, che non l' ha abrogata. Se poi in Italia ci sono magistrati che invece di rispeetare non cio' che dice la chiesa, ma quel che ha liberamente deciso il aprlamento, rappresenatnte della volonta' del popolo, che lo ha liberamente espresso, non lo fanno, e' purtroppo simbolo della
decadenza di questo paese, un tempo patria del diritto.
Sul questionario: io sono molto semplice e chiara: il Vangelo dice chiarmente che cos'e' il matrimonio e che e' indissolubile. S.paolo, non io, dice chiaramente chi sono coloro che finiranno mal dopo morte, e cita esplicitamente i sodomiti e gli invertiti. quindi, su queste cose, un cattolico, se e' veramente cattolico, mi sa perfettamente cosa pensare e fare. E' difficile rimanere fedeli al proprio coniuge, e' sicuramente difficile, ma appunto per questo abbiamo bisogno delal preghiera, dei sacramenti, dell' aiuto dei nostri apstori, e soprattutto della Grazia divina.
Se per lei o altri, anche nella gerarchia, e' difficile essere cattolici cosi, smettetela di dirvi tali, e diventtae: ortodossi, anglicani, clavinisti, evangelici, battisti, puritani, quaccheri, mormoni, presbiteriani , ebrei - diverse denominazioni- , mussulmani sciiti o sunniti..
Rosa
Se ilM agistero fosse messo in pratica, il VERO Magistero, le chiese si riempirebbero di nuovo.
RispondiEliminaSe i preti stessero in chiesa a confessare la gente, se dicessero messe in grazia di Dio, se non si vergognssero a portare in processione il SSantissimo, se si occupassero direttamente del catechismo dei bambini, se fossero facilmente rovabili, e no " ricevessero" su appunatmento, se non dicessero:-ah, ma lei non e' della mia parrocchia, i corsi prematrimoniali li deve fare da un' altra parte...ah, ma suo padre non ear di questa parrocchia, anche se veniva a Messa qui, quindi per il funerale e' un po' un problema...- in sintesi se la Gerarchia ed i religiosi NON fossero i modernisti, i carrieristi, gli spendaccioni, i truffaldini e gli invertiti che sono, le Chiese sarebbero piene ! altro che quextionarii.
Ieri ho letto un articolo su un giornle acttolico inglese su San Carlo. Ecco prendessere esempio da lui...
Rosa
@Mario
RispondiEliminaLa Chiesa non deve, ovviamente, imporre coattivamente l'osservanza dei suoi insegnamenti, ma nemmeno cambiarli o oscurarli....
A cosa serve il sondaggio? Ora che si scopre ufficialmente l'uovo di Colombo, ossia che il 99% dei cattolici che vanno oggi a messa la domenica non condivide questi benedetti principi non negoziabili e nella vita privata non segue il magistero (convivendo, tradendo il coniuge, usando contracccettivi, risposandosi, rubando nei commerci, mentendo per trarre vantaggi ingiusti, ecc.), cosa si fa?
Non si insegnano più queste cose perchè inutili? Si cambia piuttosto tutto e si dà verde dove prima era rosso? Si relativizza tutto e si dice che ognuno faccia come gli pare, stile rosso-relativ o?
L'idea stessa di fare un sondaggio è per forza di cose figlia di una concezione orizzontale del Magistero, che deve piegarsi sulla base e farsi interprete delle coscienze dei fedeli (concezione modernista), piuttosto che formarle con autorità dall'alto (concezione cattolica).
Invece di fare sondaggi dovrebbero preoccuparsi di insegnare i novissimi e invitare a penitenza, altro che storie!
Dalla Divina Rivelazione sappiamo per certo che sono pochi coloro che si salvano! San Roberto Bellarmino, commentando al riguardo gli innumerevoli passi della Sacra Scrittura da cui ciò si deduce, ha detto che il giorno del giudizio si vedrà come il numero degli eletti, cioè di coloro che si saranno salvati per effetto della fede e delle opere (quindi dell'osservanza degli insegnamenti della Chiesa), sarà pari agli acinini che restano sulla vigna dopo la vendemmia, mentre il numero dei reprobi, cioè dei dannati per mancanza della fede o delle opere, sarà pari ai chicchi di uva raccolti nei cesti dopo la vendemmia...
Verità terribile! Da far tremare i polsi!
E loro cosa fanno? I sondaggi! Lo ha già fatto per loro Nostro Signore il sondaggio...
Viviamo in un mondo infernale, malvagio, dove i vizi trionfano in maniera spudorata, e loro invece di svegliare le coscienze addormentate si preoccupano di fare sondaggi che sa pure un bambino a cosa portano... Ossia ad alzare bandiera bianca ed annacquare le cose perché tanto...
Mi dispiace per loro, si vede che vogliono trovarsi nelle ceste.
Mario..."con quale autorità?"
RispondiEliminaQuella di Cristo RE
"Se per lei o altri, anche nella gerarchia, e' difficile essere cattolici cosi, smettetela di dirvi tali, e diventate: ortodossi, anglicani, calvinisti, evangelici, battisti, puritani, quaccheri, mormoni, presbiteriani , ebrei - diverse denominazioni- , mussulmani sciiti o sunniti..."
RispondiElimina... oppure, aggiungo io, se proprio proprio non vi ritrovate neanche tra tutti questi, come extrema ratio rimane pur sempre il Cortile dei Gentili.
Per quei due o tre che forse non sanno cosa sia:
Il "Cortile dei Gentili", la struttura vaticana dedicata al dialogo con i non credenti, ispirata da Benedetto XVI e inaugurata due anni fa dal Pontificio Consiglio della Cultura, alla cui guida c'è il card. Ravasi, che afferma:
"Noi vorremmo con il Cortile dei Gentili, che finora ha avuto risultati alti, picchi, quasi, sui sentieri d’altura – la riflessione filosofica, la riflessione teologica, la riflessione sociale – vorremmo farlo inoltrare lungo la valle, cioè lungo gli orizzonti più quotidiani e semplici dove abbiamo già alcune presenze, come quelle dei bambini, dei giovani: ora però vorremmo entrare proprio nella città”.
E, annoverandolo tra i succosissimi frutti raccolti, il porporato cita questo episodio:
“L’evento emblematico è stato quello di un non credente che ha fermato la macchina, mentre io camminavo sul Lungotevere, è sceso e mi ha detto: ‘Guardi, io la conosco, la seguo però non sono credente. Continuo a non credere in Dio, però incomincio ad avere – dopo il vostro Conclave – qualche sospetto sull’esistenza dello Spirito Santo …”.
http://www.news.va/it/news/cortili-dei-gentili-nuovi-appuntamenti-il-card-rav
un mio post e' stato duplicato permio errore. ne avevo inviato un altro, che nin vedo, in cui sostengo che se la Chiesa, cioe' la gerarchia tutta, dal capo fino all' ultimo pretino, insegnassero la VERA dottrina, si rifacessero al VERO magistero, i fedeli aumenterebbero, non dimunuirebbero. Faccio un esempio personale: mia figlia avrebbe voluto mia sorella per madrina di Cresima, che pero' ai tempi, non era ancora sposata, ma convuveva. IL prete responsabile dell' Oratorio, in modo gentile, garbato ed affettuoso, le spiego' perche' non era possibile, mia figlia comprese, scelse la nonna, e...dopo circa un anno mia sorella s'e' sposata.
RispondiEliminaSe il Don avesse chiuso un occhio, tanto mia sorella vive lontana, mia figlia non avrbbe capito l' imporatnza dei sacramenti rettamente amministarti, e chissa' mia sorella sarebbe ancora nubile
Rosa
Questo tuo è veramente parlar chiaro, Antonio (stessa considerazione vale per le parole di Rosa):
RispondiElimina"Invece di fare sondaggi dovrebbero preoccuparsi di insegnare i novissimi e invitare a penitenza, altro che storie![...]Viviamo in un mondo infernale, malvagio, dove i vizi trionfano in maniera spudorata, e loro invece di svegliare le coscienze addormentate si preoccupano di fare sondaggi che sa pure un bambino a cosa portano"
Allora dall'Antico Testamento e dal Vangelo possono bastare anche solo tre esempi a corroborare tali pensieri nettissimi:
- I suoi sacerdoti violano la mia legge, p rofanano le cose sante. Non fanno distinzione fra il sacro e il profano, non insegnano a distinguere fra puro e impuro, non osservano i miei sabati e io sono disonorato in mezzo a loro. I suoi capi in mezzo ad essa sono come lupi che dilaniano la preda. (Ez 22,27)
- Mi fu rivolta questa parola del Signore: «Figlio dell'uomo, profetizza contro i pastori d'Israele, predici e riferisci ai pastori: Dice il Signore Dio: Guai ai pastori d'Israele, che pascono se stessi! I pastori non dovrebbero forse pascere il gregge? Vi nutrite di latte, vi rivestite di lana, ammazzate le pecore più grasse, ma non pascolate il gregge. Non avete reso la forza alle pecore deboli, non avete curato le inferme, non avete fasciato quelle ferite, non avete riportato le disperse. Non siete andati in cerca delle smarrite, ma le avete guidate con crudeltà e violenza. Per colpa del pastore si sono disperse e son preda di tutte le bestie selvatiche: sono sbandate. Vanno errando tutte le mie pecore in tutto il paese e nessuno va in cerca di loro e se ne cura. Perciò, pastori, ascoltate la parola del Signore: Com'è vero ch'io vivo, - parla il Signore Dio - poiché il mio gregge è diventato una preda e le mie pecore il pasto d'ogni bestia selvatica per colpa del pastore e poiché i miei pastori non sono andati in cerca del mio gregge - hanno pasciuto se stessi senza aver cura del mio gregge - udite quindi, pastori, la parola del Signore: Dice il Signore Dio: Eccomi contro i pastori: chiederò loro conto del mio gregge e non li lascerò più pascolare il mio gregge, così i pastori non pasceranno più se stessi, ma strapperò loro di bocca le mie pecore e non saranno più il loro pasto. Perché dice il Signore Dio: Ecco, io stesso cercherò le mie pecore e ne avrò cura." (Ez 34)
- Quando dunque verrà il padrone della vigna che farà a quei vignaioli?». Gli rispondono: «Farà morire miseramente quei malvagi e darà la vigna ad altri vignaioli che gli consegneranno i frutti a suo tempo». E Gesù disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture:
La pietra che i costruttori hanno scartata
è diventata testata d'angolo;
dal Signore è stato fatto questo
ed è mirabile agli occhi nostri?
Perciò io vi dico: vi sarà tolto il regno di Dio e sarà dato a un popolo che lo farà fruttificare. (Mt 21, 40-43)
Pure io son convinto che tante chiese sono vuote solo perche' ci sono dei pessimi preti. Cattivo parroco uguale chiesa vuota , non si puo' sbagliare.Basta vedere come vanno in giro certi preti conciati come straccioni,trasandati e mal rasati quasi vergognandosi di essere Sacerdoti.E le omelie insulse ,lunghissime dove si parla di tante cose e non di quello che serve per salvarsi l'anima.Domenica scorsa ero in viaggio e sono andato in una chiesa che non conoscevo ed il risultato e' stato pessimo. Non staro' a dilungarmi ma ad un certo punto dopo aver sentito tante vere e proprie eresie ho avuto prepotente il desiderio di scappare via.Non l'ho fatto, ma resistere fino alla fine e' stato durissimoSaluti a tutti Paul
RispondiEliminaGentile Rosa,
RispondiEliminaio non so se il primate di Francia si fosse messo insieme ai vescovi alla testa di quel movimento che cosa avrebbe fatto Hollande e come sarebbero andate le cose. Mi preme però dire che mi capita sovente di soggiornare in Francia per motivi professionali e non mi sembra che il paese sia spaccato in due a causa delle unioni omo. Non dimentichiamo che è dal 1999 che la Francia riconosce le unioni civili tra persone dello stesso sesso. Avessimo noi l’apertura mentale e il senso dello Stato che hanno i francesi!
Il discorso è comunque assai complesso e non è questo il luogo adatto per sviscerarlo. Io sono convinto sia comunque un falso problema. Nei paesi dove da decenni il matrimonio tra persone dello stesso sesso è consentito, la percentuale non supera il 2% del totale delle unioni. In Spagna per esempio su oltre 46 milioni di cittadini si parla di appena 3500 unioni/ anno. Proporzione del 2 per cento attorno alla quale si assestano, e spesso al di sotto, anche gli altri paesi europei dov’è stato introdotto. Difficile credere quindi, siano i matrimoni tra persone dello stesso sesso la causa di tutti i mali, come molti pensano e vorrebbero far credere.
Non so se sia difficile essere cattolici: personalmente pur essendo stato battezzato, comunicato e cresimato non mi considero tale. Cresimarsi all’età di nove anni non serve a nulla ed è questo forse l’errore più grande che commette la Chiesa. D’altro canto se così non fosse, non so oggi quante persone sarebbero cresimate.
Per lei il matrimonio è indissolubile ed espressione di fedeltà, perché è anche questo l’insegnamento del Vangelo. Lo è anche per me che, prescindendo dal Vangelo, sono stato educato a porre il valore della famiglia al di sopra di tutto. Sono felicemente sposato da trent’anni, padre di due figliole e da poco promosso al grado di nonno, ma non per meriti particolari: soltanto perché abbiamo avuto entrambi la fortuna, io e mia moglie, di incontrare la persona giusta al momento giusto. In caso contrario non credo avrei rinunciato a ricostruirmi la vita con un’altra persona.
Mario
Prendo spunto, senza polemiche, da un passaggio di Mauro sopra a cui avevo dato una risposta brevissima, provando ad articolare.
RispondiEliminaMauro scriveva..."E perché avrebbe dovuto bloccare la legge, ma soprattutto con quale autorità? Al massimo poteva rivolgersi ai cattolici, e credo l'abbia fatto come tutti i sacerdoti, chiedendo loro di non usufruire di quel provvedimento. E in ogni caso nessuno è obbligato a sposare un individuo del suo stesso sesso, se non c’è a monte una libera scelta e la volontà di farlo.
L’Argentina, come qualsiasi altro paese è sovrano e così il Parlamento nel suo legittimo ruolo.
Avrebbe dovuto interferire com’è accaduto ad esempio in Italia con la famosa Legge 40, poi spernacchiata in tutti i modi sia dalla magistratura italiana sia da quella europea?"
al di là del fatto contingente, una delle cose cambiate nella "modernità" nel modo di credere è proprio questo.
"Con quale autorità?"
Con l'Autorità di Cristo Re.
La Sua regalità è soprannaturale, universale, ma anche sociale, e per assurdo statale.
Negare la sovranità di Cristo sulle anime e sugli Stati (o ex-tali) e sugli ordinamenti, è un errore gravissimo. Apre la via alle storture che stiamo subendo.
L'ARgentina o altri paesi sono sovrani (finanza permettendo) secondo il mondo, per il patto sociale-orizzontale tra uomini (tanto è sempre violato),
ma Gesù Cristo rimane vero sovrano su di loro, che lo accettino o meno.
Di lì la Chiesa dovrebbe prendere posizioni chiare e non venire a patti.
Non sono nemmeno cose che dico da me.
Papa Pio XI (1857-1939) lo spiega nell'Enciclica Quas Primas (dell'11 dicembre 1925), su Cristo Re (RE dei cuori e anche delle Nazioni), che comprende anche la Regalità Sociale di NSGC contro il naturalismo e il laicismo professati e divulgati a quel tempo (e purtroppo anche oggi) dalla Massoneria e dalla "finanza internazionale"
http://www.vatican.va/holy_father/pius_xi/encyclicals/documents/hf_p-xi_enc_11121925_quas-primas_it.html
Ulteriori approfondimenti sono per es. nell'opera di Padre Fahey che spiegava l'idea centrale dell'esistenza di un programma divino anche sociale per l'umanità proclamato da Gesù. Secondo Padre Fahey, la Storia dev'essere unicamente letta come il «resoconto dell'accettazione o del rifiuto del programma sociale di Nostro Signore» e sosteneva che il sistema corporativo medievale (al di là delle condanne degli storiografi e politici successivi) era quello che più si era avvicinato al programma divino, ma che allontanandosi da quell'ideale, la società era andata in decadimento.
Le tre tappe principali di tale processo di declino erano state la Riforma protestante, la Rivoluzione Francese e la Rivoluzione d'Ottobre.
Nel Medioevo, l'Europa occidentale aveva accettato in parte il programma di Cristo Re e aveva organizzato la società su quel fondamento. L'organizzazione era imperfetta, come del resto inevitabilmente tutte le strutture sociali edificate dall'umanità decaduta e redenta, ma era la risposta all'amore condiscendente di Dio.
Dopo le "Rivoluzioni", che ne resta....una Chiesa che viene a patti col mondo.
I rivoluzionari spaccavano e sparavano (nelle ultime "rivoluzioni") contro le statue di Cristo RE: c'è un motivo, quel rifarsi l'ordinamento del mondo a modo proprio tipico di tutti i figli della ribellione.
Mario,
RispondiEliminaIl discorso è complesso e lo approfondirò ancora una volta in un articolo in preparazione perché il tema è scottante.
Ma rapidamente osservo che, quando sono in ballo principi costitutivi, basati sulla legge naturale ed è questa che si vuole sovvertire, parlare di percentuali quasi a minimizzare il danno mi pare poco responsabile.
Purtroppo, di fronte a questo dilagare avvertiamo un senso di impotenza. Ma ciò non cambia la realtà e il nostro porci di fronte ad essa.
p.s. scusate: quando ho scritto Mauro intendevo in realtà Mario
RispondiEliminap.p.s. uno dei testi citati e vagamente riassunti è
P.D. Fahey c.s.sp., "The Mystical Body of Christ and the Reorganization of Society" Browne and Nolan, Waterford 1939
E poi, Mario, se siamo allora alle mere opinioni personali....
RispondiEliminaallora per me l'unico "senso dello Stato" decente di questi tempi in Francia, e anche quello tutto da dimostrare, è Marine Le Pen, nell'augurio che riesca a frenare l'Ue e tutto il resto del marcio sistema internazionale che schiavizza i popoli.
@ Josh.
RispondiEliminaLei mi ha anticipato di poco … e comunque Mario e non Mauro!
«Con quale autorità? Con l'Autorità di Cristo Re. La Sua regalità è soprannaturale, universale, ma anche sociale, e per assurdo statale. Negare la sovranità di Cristo sulle anime e sugli Stati (o ex-tali) e sugli ordinamenti, è un errore gravissimo. Apre la via alle storture che stiamo subendo».
Non mi permetto confutare il suo pensiero e so benissimo che ciò che scrive non son cose che lei s’inventa da sé.
E tuttavia temo lei abbia del mondo e delle persone una visione ottimista e assai romantica. Se nei confronti di quella “Autorità” cui fa riferimento, ci fosse la volontà di riconoscerla e metterla soltanto in parte in pratica, le cose procederebbero in modo molto diverso e non da oggi, anche nella stessa Chiesa ma ahimè così non è e non credo lo sarà in futuro.
Mario
@Mario, scrivi:
RispondiElimina"E tuttavia temo lei abbia del mondo e delle persone una visione ottimista e assai romantica. Se nei confronti di quella “Autorità” cui fa riferimento, ci fosse la volontà di riconoscerla e metterla soltanto in parte in pratica, le cose procederebbero in modo molto diverso e non da oggi, anche nella stessa Chiesa ma ahimè così non è e non credo lo sarà in futuro."
Intanto cominciamo noi stessi a riconoscerla e a metterla in pratica, io e lei compresi, Mario.
Un buon modo infatti per iniziare a cominciare davvero a piacere a Nostro Signore è quello finalmente di metter da parte i troppi discorsi e cominciare ad agire subito secondo la Sua Volontà: amare Dio sopra ogni cosa e il prossimo nostro come noi stessi...ma come possibile? Con la Grazia di Dio e la nostra collaborazione è possibile arrivarci attraverso gli strumenti che Egli ci ha dato: rispetto assoluto dei Comandamenti, frequenza dei Sacramenti, coltivare in ogni modo, quindi anche con fatica, la propria fede attraverso la Scrittura, la Tradizione e il Magistero, la preghiera assidua, le opere di misericordia, il perdono ...); perché nessuno di noi sa quanto tempo gli rimane ancora e non possiamo sprecarne troppo a disquisire o a cavillare, ma è bene anche rinnegare se stessi, portare ogni giorno la propria croce e umilmente metterci a fare da subito ciò che Dio vuole che si faccia. Perchè davanti al tribunale di Cristo tutti dovremo presentarci e lì i sofismi non basteranno più.
E per far questo un buon punto di inizio assoluto potrebbe essere coltivare il "timor di Dio": "Principio della sapienza è temere il Signore" (Siracide 1, 12).
Tutto ciò me lo ripeto ogni giorno e anche se difficile il Signore so che non mi lascia da solo nel cammino.
Gentile Mic,
RispondiEliminail discorso è complesso e scottante ed è utile per certi versi approfondirlo, senza però infilarsi in una inutile quanto anacronistica lotta contro i mulini a vento.
È necessario cioè non perdere mai di vista la realtà nella quale siamo immersi e osservare senza stupirsi troppo, che quei principi costitutivi basati sulla cosiddetta “Legge naturale”, sono già stati ampiamente superati in tutti i campi e continueranno a esserlo sempre più.
Tempo fa, mi sembra di aver accennato qualcosa, proprio su questo blog, a proposito dell’evidente conflitto che c’è tra la “Legge naturale” e la tecnica e le sue conseguenze.
Oggi, nella nostra epoca di veramente “naturale” non è rimasto quasi nulla.
Mario
Non è una questione di percentuali, di accertamenti o accettazioni, è che queste aperture alle unioni omo, spalanca la porta d ogni tipo di sovvertimento dell'ordine etico che finora ha regolato le democrazie occidentali, perchè in USA il movimento pro gay è già sorpassato, out, adesso vi è il movimento pro libertà per ogni tipo di unione, anche con animali, poligamia ed altre amenità, in benelux si propongono leggi di eutanasia estesa a bambini ed a tutti i tipi di persone, anche non malate, semplicemente annoiate o stufe di vivere e quando non c'è più niente per cui valga la pena di morire, non c'è più niente per cui valga la pena di vivere, si sta facendo passare il concetto che ognuno può fare ciò che vuole,togliere o dare vita anche in modi non usuali, in parole povere si distrugge l'uomo come essere senziente facendogli baluginare l'idea di poter disporre di tutto, in definitiva di essere dio.Ora a laici, laicisti, agnostici o indifferenti può andar bene, ma non è così, non tutti sono disponibili a farsi manipolare il cervello da lobbies potenti e danarose, forse in percentuale saranno pochissimi,ma capaci di distinguere autonomamente,senza farsi lobotomizzare da messaggi subliminali insinuanti ed invitanti, non ne faccio una mera questione religiosa, ma di libertà di pensiero, quella che questa società apparentemente libera fino a sconfinare nel libertinaggio, non ti concede, fai solo quello che ti permettono o obbligano a fare;per quel che riguarda la Francia, quando si libererà definitivamente dal totem illuminista della 'liberté égalité fraternité' ridiventerà un faro per l'Europa, purtroppo da 200 e passa anni ne ha fatto una religione peggiore di quella che ha distrutto.Lupus et agnus.
RispondiEliminaCaro Mario,
RispondiEliminale hanno già risposto in tanti. Lei è un cristiano, ma NON è un cattolico, è un praticante non credente.Semplice. Non c'è niente di male, ma NON è un cattolico.
Lei è felicemente sposato, perchè è stato educato al rispetto della vita matrimoniale... La vita matrimoniale non era tenuta in così gran cale ad Atene e Roma, dove il divorzio era pratica comune e niente affatto disdicevole. Chi ha dato nuovo significato e valore al matrimonio, non più semplicemente un contratto tra privati? Ma Gesù e la sua Chiesa, così come per tanti altri valori che riteniamo "umani", ma che altrimenti semplicemente NON esisterebbero.Lei sicuramente non prenderebbe mai una schiava come concubina. Perchè ? e non avrebbe rapporti sessuali con una ragazzina di 14 anni. Perchè? e, Dio guardi, non deporterebbe mai nessuno solo perchè è negro o ebreo. Perchè ?
Ciò che è VERO,è vero che sia uno o 10, o 1000 o 1000000 o 10 all'ennesima potenza, a dirlo.
Il diritto naturale è vero, quello positivo no.
Checchè ne dicano tutte le lobbies (che poi è sempre quella dei "mercuriali").
Rosa
Gentile Rosa,
RispondiEliminala sua diagnosi mi rallegra ed è esatta: sono un cristiano “praticante” non credente. Sono un cristiano come del resto tutti coloro che appartengono alla cultura occidentale. Se l’Occidente è una civiltà superiore rispetto a quelle piuttosto medioevali che ci circondano, lo deve proprio al cristianesimo.
E la mentalità del cristianesimo, che inaugura un ottimismo grandioso a differenza di quella greca che è tragica, è migrata anche nelle forme laicizzate, a cominciare dalla scienza che vede nel passato l’ignoranza, il peccato originale, nel presente la ricerca, la redenzione e nel futuro il progresso cioè la salvezza. Questa visione ottimistica è ciò che caratterizza essenzialmente l’Occidente ed è conseguenza diretta del cristianesimo.
Non concordo invece sul resto. È vero che sono felicemente sposato ma questo stato di grazia non dipende dalla concezione cattolica del matrimonio o come conseguenza diretta dell’educazione ricevuta con l’esempio dai miei genitori: è merito piuttosto e soprattutto del rapporto che siamo riusciti a costruire, io e mia moglie.
Il Diritto naturale è certamente vero. Il Diritto naturale trova la sua legittimazione in una serie di concezioni filosofiche e politiche che precedono la fondazione stessa dello Stato: “Sta scritto nel cuore degli uomini” e comprende Il diritto alla vita, alla libertà, alla proprietà, che rappresentano il nucleo minimo del Diritto naturale, unitamente al diritto al nome, all’identità personale e alla famiglia.
Di contro, il Diritto positivo consiste nell’insieme delle norme “vigenti”, che in un dato momento storico rappresentano l’ordinamento giuridico di uno Stato. Nello Stato democratico il Diritto positivo è espressione, sebbene indiretta, della volontà della maggioranza che non sempre è conforme ai canoni del diritto naturale o della giustizia comunque intesa.
Il Diritto naturale è quindi immutabile e rimane uguale pur nel cambiamento continuo della società, dei suoi costumi, dei suoi valori e del suo stesso diritto positivo?
In questo senso si può affermare che almeno tendenzialmente il diritto naturale è immutabile, quanto alle sue affermazioni di principio, ma i principi stessi pur se immutabili, possono riempirsi e specificarsi secondo le epoche storiche. Si tratta, cioè, di un sistema chiuso di principi talmente fecondo e ricco di potenzialità da consentire ai giuristi di ricavare da esso corollari in grado di adattare il Diritto naturale alle nuove esigenze della società.
Non vi è dubbio, infatti, che l’evoluzione sociale unitamente al progresso scientifico e tecnico evidenzino problemi e questioni sempre nuove e di non facile soluzione.
Si pensi, ad esempio, alle questioni concernenti la famiglia di fatto o all’eutanasia o, ancora, a tutte le problematiche legate alla bioetica, quali la fecondazione artificiale, la famiglia monogamica, ecc..
Si può quindi affermare che la disciplina più specifica dei diritti fondamentali che derivano dal Diritto naturale, pur adattandosi in maniera diversa nei vari momenti storici e nei vari ordinamenti, va valutata come coerente e compatibile con il Diritto naturale, il quale, invece, non può dirsi attualizzato, quando le norme del diritto positivo ne ledono il contenuto fondamentale.
Tutto questo non ci consente, però di dire che il Diritto positivo non è vero.
Mario
Mario,
RispondiEliminaquando si comincia a far confusione di livelli è inutile continuare a discutere.
- io credo che la nostra cultura e civilta' siano migliori per noi europei, perche' noi le abbiam fatte cosi, e molte cose c' erano gia' prima della predicazione del cristianesimo. non sono sicura che certi ideali, valori o parametri nostri vadano altrettanto bene per le popolazioni non europee.
RispondiElimina- la civilta' e cultura greca e roman NON erano affatto tragiche. Pensose, riflessive, senza la prospettiva della vita terrena come la intendiamo noi, si, ma niente affatto tragiche. Per contro il Cristianesimo non e' risate e pinze
lacchere, tutt' altro!
- il diritto naturale, le leggi inscritte nel cuore degli uomini, non anscono nel Nulla cosmico. Ci sono perche' Qualcuno ce le ha messe. Che sia stato Zeus, come direbbero da Omero a Sofocle, o Nostro Signore e' da questo punto di vist aindifferente. CE le ha messe Dio, che si e' rivelato a noi come SSTRinita' grazie al Figlio incrnato. Ergo il diritto naturale ha una base di VERITA' asoluta, il diritto positivo NO. Infatti ora riteniamo legale cio' che fino a 20 anni fa NON lo era. e fra 10 anni sara' il contrario.
Il discorso si riduce a questo: o si riconosce che c' e' una VERITA', con cui bisogna fare i conti, o non la si riconosce. Ma in questo caso, lo si affermi chiaramente, e se ne Ffrontino le conseguenze. ognuno allora sara' libero di regolarsi come meglio crede, di dire quel che vuole e di fare quel che vuole. E se io sputo in un occhio ad un immigrato perche' e' africano, o facciio buu ad un omosessuale o pratico la soppressione degli handicappati, non mi si venga a far la morale. Con quale autorita' ? dello Stato ? dell' ONU? dell' UE? della Republique? della Nostr Costituzione la piu' bella del momdo ? ma mi faccia il
piacere, come diceva Toto'.
Rosa
Mario (stavolta l'ho scritto bene)
RispondiEliminami consenta solo un paio di passaggi. Sono però d'accordo con le cose che le risponde Rosa.
A parte questo...non possiamo dirci cristiani solo perchè occidentali e perchè il cristianesimo ha segnato bene o male la nostra cultura. Serve qualche passo in più, individualmente, ma sono sicuro lo sappia già.
Parla di civiltà 'medioevali' riferendosi a quelle che ci circondano, come dire più arretrate: senz'altro il cristianesimo ha avuto anche effetto civilizzatore, ma il Medioevo non era nemmno oscuro come hanno voluto farci credere, affatto.
Il cristianesimo inaugura l'ottimismo grandioso, ci suggerisce: nel senso forse che la morte è sconfitta...insomma ci saremmo tolti un gran peso:-)
questo però se siamo salvati, se siamo in Cristo anche individualmente, se no siamo eterni ma nel senso di spacciati per l'eternità. Ecco che mi sento già meno ottimista.
Sono in disaccordo con questa sua (abbrevio)
"....dalla scienza che vede nel passato l’ignoranza, il peccato originale, nel presente la ricerca, la redenzione e nel futuro il progresso cioè la salvezza."
C'è poco da star allegri con i tipi di "ricerca" che si fanno oggi.
"il progresso cioè la salvezza": La salvezza è una cosa in ambito cristiano, il progresso proprio tutt'un'altra.
Nemmeno la "scienza" è un monolite puro come diamante. Se indubbiamente aspetti di sapienza e perchè no riflessi di SS hanno permesso di progredire anche alla conoscenza,
esiste come ovvio una "scienza" ideologizzata e politicizzata (basti pensare al darwinismo), usata da varie forze (per inciso del tutto anticristiane), da quelle che vogliono rifare l'uomo-Frankenstein per "doppiare" malamente la vita e sentirsi come Dio.
Ecco che quel progresso lì, ammesso che sia tale, c'entra ben poco con la salvezza.
Così come c'è un "progresso" scientifico che ci vorrebbe ridurre come società alla stregua di Metropolis di Fritz Lang. Anche quel progresso è una salvezza molto poco cristiana tanto quanto disumanizzata. Ma sono persuaso che lo sappia già e un po' si diverte a giocare con le parole.
Diversamente, in etica e diritto, il prof. Veronesi ha affermato per es. di considerare i rapporti omosex più puri di quelli eterosessuali, perchè quelli gai non avrebbero l'egoismo in sè della prosecuzione della specie.
(uh ma anche ammettendo il tema, non sarebbe piuttosto un egoismo a 2 sterile, che evita scientemente il donarsi mettendo al mondo figliuoli con sacrificio?)
Come vede c'è scienza e scienza.
@Rosa.
RispondiEliminaL’uomo, dicevano i Greci, non è previsto come essere privilegiato rispetto agli altri. E Platone lo ribadisce chiaramente: “Uomo meschino, non pensare che questo universo sia stato creato per te; tu, piuttosto sei giusto se ti uniformi all’universa armonia”.
La natura, perciò, è il luogo immanente e immodificabile e questo concetto viene ripetuto anche da Eschilo quando chiede a Prometeo, l’inventore delle tecniche, se la tecnica sia più forte della natura oppure no. Prometeo risponde di no, sostenendo che la tecnica è molto più debole della natura.
Questo vuol dire che l’uomo va concepito alla maniera di tutti gli altri enti. Vale a dire: nasce, cresce e muore secondo le leggi della natura. E questa è naturalmente una visione tragica perché il Greco concepisce l’uomo mortale, subordinato alle leggi di natura.
Poi arriva il cristianesimo che dice agli uomini che non moriranno mai sia che si salvino, sia che si dannino, ma c’è sempre sotto sotto la speranza di farcela, e così infonde nella cultura occidentale un ottimismo grandioso che ribalta la tragicità greca.
@Josh.
Lamentarsi del progresso non ha molto senso oltre che controproducente, e credo lei lo sappia molto bene. Scienza e tecnica vanno viste come un potentissimo strumento nelle esclusive mani dell’uomo, che ne decide gli obiettivi e l’utilizzo.
Tutti quanti noi, volenti o nolenti, usufruiamo di ciò che la scienza e la tecnica hanno consentito all’uomo di realizzare.
Qualcuno dirà che la fisica delle alte energie ha consentito la realizzazione della bomba termonucleare, ma è altrettanto vero per esempio, che la PET, (Positron Emission Tomography) utilizza il “positrone”, che è l’antiparticella dell’elettrone, cioè antimateria.
Da poco tempo a Pavia è in funzione il CNAO, il Centro Nazionale di Adroterapia Oncologica. E' il primo centro in Italia e il quarto del mondo, dopo gli Stati Uniti, la Germania e il Giappone, dedicato al trattamento dei tumori solidi. L’apparecchiatura utilizza gli “adroni”, particelle subatomiche composte soggette alla forza nucleare forte.
Per generare gli adroni, il Centro si avvale di un sincrotrone di 25 metri di diametro, in grado di accelerare sia protoni, sia ioni di carbonio, simile ma molto più piccolo del famoso LHC in funzione al CERN di Ginevra.
E tutto questo, come tanto altro ancora non è nato dal nulla, ma è il frutto di anni e anni di ricerca scientifica ad altissimo livello.
È del tutto ovvio che ci sia scienza e scienza, ma non si può nemmeno per fare un dispetto alla consorte, tagliarsi gli attributi, le pare?
Mario
Caro Mario, adroni o non adroni, se sei destinato a morire di cancro, non c'è scienza o beneficio scientifico che tenga, mio cugino, colpito da un tumore al cervello, ha girato tutti i migliori centri dal Mario Negri fino agli USA, ma è stato inutile, se n'è andato in 2 o 3 mesi, la scienza pure avanzata non impedisce la morte, né mai potrà farlo, è umana e limitata e questo è il suo dramma, di fronte a certi casi nulla può, con buona pace dei tanti tromboni scienziati che sproloquiano come padreterni, veronesi compreso, che lucra sui poveri pazienti disperati,illudendoli, dopo essersi fatto profumatamente pagare.GR2
RispondiElimina@GR2.
RispondiEliminaEd io che cosa dovrei risponderle caro amico, e poi perché rivolge a me questa domanda?
Dovrei dirle che poiché la scienza è umana e limitata, con buona pace dei tanti tromboni scienziati, che suo cugino ha fatto male a girare tutti i migliori centri sperando di cavarsela e lei lo avrebbe dovuto convincere ad andare senza perdere altro tempo a Lourdes o al santuario di Padre Pio a pregare?
Chi mai le ha fatto intendere che la scienza seppur avanzata non impedisce la morte?
Mi sembra invece, ma potrei sbagliare, che qualche passettino in avanti, nonostante tutto si è fatto, visto che ai giorni nostri la vita media per uomini e donne si attesta sugli ottant’anni.
E comunque, lei da buon cattolico qual è dovrebbe sapere che il Signore può chiamare chiunque a sé in un qualsiasi momento e allora perché si lamenta?
Io non sono un buon cattolico, anzi, ma siccome si fa un gran parlare della scienza cui tutto è dovuto, bisogna avere l'onestà di dire anche che non tutto è possibile....mio cugino non era credente, né praticante, io non riesco a convincere neanche me stesso, quindi.....è solo questione di non affidarsi ciecamente solo in quello che l'uomo può fare.Cordialità.GR2
RispondiElimina@GR2
RispondiEliminaLe devo chiedere scusa. Il tono del suo intervento mi ha parecchio infastidito e siccome non è la prima volta che incrocio qualche aquila giuliva, che senza conoscere e capire nulla della ricerca scientifica fa dei distinguo anche piuttosto infantili, ho reagito di conseguenza. L’aspetto assai ridicolo, è che di solito chi critica è chi poi pretende, sbattendo i piedi, di avere per sé e i propri cari, i migliori ritrovati in qualsiasi campo.
Stia bene. Mario
Mi spiace se non si sia trovato lume nelle nostre ultime risposte.
RispondiEliminaD'altronde non so proprio chi siano le aquile giulive che si lasciano andare ad interventi infantili in distinguo sulla scienza, nè chi sia chi sbatte i piedi,
ma il discorso esaltativo scienza-panacea e progresso-salvezza non l'abbiamo introdotto mica noi.
È quello che mi chiedevo anch'io, Josh.
RispondiElimina@Mario, accetto volentieri le sue scuse, non è da tutti scusarsi, il mio post non aveva intenzioni provocatorie, il cugino di cui sopra è solo l'ultimo di una purtroppo nutrita schiera di parenti morti per varie patologie tumorali che ha segnato profondamente la mia famiglia di origine, la mia era solo un'amara riflessione, spero di essere capito, e con ciò la saluto.GR2
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