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venerdì 29 novembre 2013

La Chiesa e il 'mondo'

Riprendo un testo da Infinito quotidiano. La riflessione di un giovane, che ha pensieri e parole che mostrano la Verità.

In quel tempo, mentre alcuni parlavano del tempio, che era ornato di belle pietre e di doni votivi, Gesù disse: «Verranno giorni nei quali, di quello che vedete, non sarà lasciata pietra su pietra che non sarà distrutta».
Gli domandarono: «Maestro, quando dunque accadranno queste cose e quale sarà il segno, quando esse staranno per accadere?». Rispose: «Badate di non lasciarvi ingannare. Molti infatti verranno nel mio nome dicendo: “Sono io”, e: “Il tempo è vicino”. Non andate dietro a loro! Quando sentirete di guerre e di rivoluzioni, non vi terrorizzate, perché prima devono avvenire queste cose, ma non è subito la fine».
Poi diceva loro: «Si solleverà nazione contro nazione e regno contro regno, e vi saranno in diversi luoghi terremoti, carestie e pestilenze; vi saranno anche fatti terrificanti e segni grandiosi dal cielo.
Ma prima di tutto questo metteranno le mani su di voi e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e alle prigioni, trascinandovi davanti a re e governatori, a causa del mio nome. Avrete allora occasione di dare testimonianza. Mettetevi dunque in mente di non preparare prima la vostra difesa; io vi darò parola e sapienza, cosicché tutti i vostri avversari non potranno resistere né controbattere.
Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto.
Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita». [Lc 21,5-19]
«Sarete traditi perfino dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici, e uccideranno alcuni di voi; sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma nemmeno un capello del vostro capo andrà perduto. Con la vostra perseveranza salverete la vostra vita». 

Temo che Gesù non conoscesse i tempi moderni, i quali, avendo fatto a meno di Lui e della Sua Verità, vivono tutti in “pace” serenamente. Gesù ha fondato la Chiesa su Pietro, ma la Chiesa di oggi par predicare cose diverse da questo Vangelo. I cattolici, laici o consacrati che siano, sostengono (e quel che è peggio è che ne sono convinti!) che il nome di Gesù porti pace sulla terra. Costoro, eretici, ignorano il peccato originale e l’ovvietà del fatto che molti non riconoscono Gesù. E per molti, il solo santissimo nome di Gesù, è causa di morte. Professarsi cattolici, in molti Paesi, è motivo di condanna. Noi, bamboccioni, predichiamo un cattolicesimo facile facile, caramelloso e zuccheroso che oltre ad essere ridicolo e assurdo, stride pesantemente con il confronto con la realtà.

La realtà, ovviamente, è quella descritta e profetizzata da Gesù: tradimenti, persecuzioni, odio e violenza. Noi, invece, che siamo più maturi di Gesù Cristo che, poverino, non ha conosciuto la modernità e il Concilio Vaticano II, descriviamo la realtà e profetizziamo il futuro come: amicizia, amore, pace, concordia e perdono. Una persona sana di mente impazzisce, ma noi imperterriti insistiamo. Scioriniamo discorsi e scriviamo libri per dimostrare l’indimostrabile. 

La sequela di Gesù, così come Gesù la descrive, è fatta di dolore e sacrifici. Nella Chiesa SpA, dove non si può parlar di morte e di dolore perché sono poco commerciali, si pubblicizza il proprio prodotto (la fede) facendolo passare per quel che non è. Solo così, si crede, il mondo, la folla, le genti, verranno a noi. Certamene vengono da voi, ma da voi cattolici apostati, che avete rinnegato Cristo e la Sua Chiesa per fondare una società per azioni (tra quanto l’ingresso in Borsa?). 

Tra la Chiesa e il mondo c’è una scissione, una frattura incolmabile, basta ricordare chi è il principe di questo mondo. E dopo aver capito questo scegliere da che parte stare. Dalla parte della Chiesa cattolica, anche a costo di rimetterci la vita, per poterla poi salvare in eterno; o dalla parte della Chiesa SpA, con tutti i benefici mondani del caso, a costo di perdere la vita. Per sempre.

16 commenti:

  1. Dalla parte della Chiesa cattolica, anche a costo di rimetterci la vita...

    giustissimio, santa esortazione al discernimento.
    Ma qui sta il busillis: l'attuale papa E' o non E' da ravvisare come capo visibile della Chiesa cattolica ? è o non è il Vicario di Cristo da seguire e obbedire, secondo l'ottimo blogger?
    papa Bergoglio è o non è parte integrante di quella vera Chiesa cattolica di cui il giovane ci esorta a rimanere a qualunque costo ?

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  2. ha ragione il giovane di Infinito quotidiano: non ha senso mettere la testa sotto la sabbia per non vedere ciò che è lapalissiano.
    quanto a per capirci... sembra che papa Bergoglio non faccia alcunché per accreditarsi come depositario della fede apostolica ed anzi proclami meno dottrina, meno gerarchia, meno eticismo... le insegne del papato sono state volontariamente deposte ad una ad una dai papi, da Paolo VI ad oggi: sono dei segni anche questi

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  3. Rispondere a queste domande credo sia difficile, comunque dico la mia: io credo, del tutto personalmente, che se egli dovesse portare ad ulteriori estreme conseguenze dichiarazioni ed atti, che in questo momento non so e non voglio pronosticare compiutamente, in quel momento ci dovremo tutti ancor più di adesso seriamente interrogare.
    Ma penso anche che a quel punto almeno (visto che finora son stati quasi tutti zitti) dovrebbe comunque essere principalmente qualche vescovo e cardinale a esprimersi in modo netto e cercare di indicare una strada per trovare una soluzione efficace.

    Nell'attesa preghiamo molti rosari e offriamo. Anche questa lacerante sofferenza, insieme a tutte le altre nostre. E stiamo però anche con le antenne dritte e vigilanti sempre:

    "Sulle tue mura, Gerusalemme,
    ho posto sentinelle;
    per tutto il giorno e tutta la notte
    non taceranno mai.
    Voi, che rammentate le promesse al Signore,
    non prendetevi mai riposo"
    (Is 62, 6)

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  4. Ma qui sta il busillis: l'attuale papa E' o non E' da ravvisare come capo visibile della Chiesa cattolica ? è o non è il Vicario di Cristo da seguire e obbedire, secondo l'ottimo blogger?

    Più di una volta abbiamo ricordato che si obbedisce a Pietro e non a Simone.
    Infatti Pietro, nella sua alta funzione è in comunione con Cristo; ma quando il suo parlare si discosta dalla Rivelazione che il Signore ha lasciato ai Suoi Apostoli, che Pietro deve confermare insieme a tutto il gregge, egli parla come Simone ed a Simone si può resistere perché la prima obbedienza è a Cristo. Ferma restando la necessità di pregare perché Simone si ravveda.
    In ogni caso il metro di giudizio non appartiene alle nostre opinioni o gusti personali, ma alla corrispondenza o meno con il Magistero perenne, sulla base del quale ci sentiamo spinti a parlare.

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  5. Non so che visione abbia l'autore del testo, ma a nessuno sfugge la scomodità del Vangelo. Chi nei commenti ha nominato il Papa vada a leggere cosa dice, prima di parlare. Un esempio: http://www.vatican.va/holy_father/francesco/angelus/2013/documents/papa-francesco_angelus_20130818_it.html
    Bisogna stare attenti quando si parla del "mondo": http://www.vinonuovo.it/index.php?l=it&art=1128

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  6. Parlo anch'io a titolo strettamente personale, la mia impressione già dal primo giorno è rimasta tale, anzi peggiorata, da ciò che dice e dal comportamento fuori dagli schemi, forse sarò io che non capisco e non vedo, ma qui non solo tacciono, anche su evidenti 'incidenti dottrinali', gaffes e quant'altro, ma tutti ne tessono le lodi, gli eretici 'soliti noti' continuano a girare per fare apologie del vat2, ultimamente si è scomodato pure il bettazzi, che, more solito, il vdr lui sì che.....a domande sul giovane perito tedesco di allora, casualmente eletto al soglio di Pietro, è colto da inspiegabili amnesie....intanto ognun per sé e Dio per tutti, qua regna l'anarchia libera, vai in 100 chiese? 100 modi diversi di celebrare, alcuni ignobili....W la libertà di espressione, ma chi saremo mai noi per????4 gatti imbalsamati, quasi quasi faccio domanda al museo del Cairo per essere esposto.<;( Lupus et Agnus.

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  7. Credo che l'autore del testo abbia scritto prima dell'angelus citato.
    Sul quale, mi permetto di dire che una rondine non fa primavera. Perché da Bergoglio abbiamo sentito affermare cose cattolicissime ma anche l'esatto contrario.

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  8. l'angelus citato è del18 agosto
    ma questo dire cose cattoliche non cambia nulla. l'eresia da sempre si fa bella di cento verità. non critichiamo le cose giuste, critichiamo gli inviti a rompere col passato e gli epiteti lanciati a chi lo difende. non cederemo: la Chiesa è Una, Santa e indefettibile. chi dice che c'è una Chiesa tridentina/costantiniana/arroccata da demolire, chiunque egli sia, dice cose irricevibili da un cattolico.
    San Pio X: nei loro libri si incontrano cose che ben direbbe un cattolico; ma, al voltar della pagina, si trovano altre che si stimerebbero dettate da un razionalista. per questo il Santo Padre condannò il modernismo e tutti i suoi seguaci di ieri, di oggi e di sempre.
    le parole di Pio X, ispirate da GC, non passeranno. Inutilmente siaffannano a costruire una nuova Chiesa; dice la Emmerich:
    “una strana chiesa veniva costruita contro ogni regola [...] Non c’erano angeli a vigilare sulle operazioni di costruzione. In quella chiesa non c’era niente che venisse dall’alto [...] C’erano solo divisioni e caos. Si tratta probabilmente di una chiesa di umana creazione, che segue l’ultima moda, così come la nuova chiesa eterodossa di Roma, che sembra dello stesso tipo [...] Ho visto di nuovo la strana grande chiesa che veniva costruita là [a Roma]. Non c’era niente di santo in essa [nella strana chiesa] tutto il lavoro veniva fatto meccanicamente. Tutto veniva fatto secondo la ragione umana [...] Ho visto ogni genere di persone, cose, dottrine ed opinioni. C’era qualcosa di orgoglioso, presuntuoso e violento in tutto ciò”

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  9. un mio componimento:

    ROSSO POSTICCIO IN PIAZZA SAN PIETRO

    “ Il proselitismo?
    Solenne sciocchezza! “

    E i martiri allora
    di tutta la Chiesa?

    A dar loro forza
    è sempre e soltanto
    la gloria di Dio
    unita alla sete
    d’eterna salvezza,
    fosse anche alla fine
    di un’anima sola!

    E a quel chierichetto
    col cuore in attesa
    - le mani in preghiera – :
    “Si sono incollate??”
    E gliele separa…

    “Ma chi scandalizza
    anche uno soltanto
    dei miei piccolini
    con fede innocente…”

    Poi vedi portare
    nel sacro splendore
    del grande santuario
    qualcosa che sembra…

    …no, è proprio un pallone!

    E giunto all’altare
    lo va ad addossare
    laddove risiede
    il Figlio di Dio
    per noi fatto pane.

    “E quando vedrete
    la desolazione
    - con sé il suo abominio –
    entrare nel tempio…”

    Attende prudente
    il mistico Corpo
    che Cristo si è scelto,
    ma intanto che ammira?

    Un naso posticcio
    che brilla di rosso
    in piazza San Pietro:

    lo stesso colore
    del sangue versato
    dai cari fratelli
    col corpo là sotto.

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  10. Il Papa: la fede non è un fatto privato, adorare Dio fino alla fine, nonostante apostasia e persecuzioni

    Ci sono “poteri mondani” che vorrebbero che la religione fosse “una cosa privata”. Ma Dio, che ha vinto il mondo, si adora fino alla fine “con fiducia e fedeltà”. È il pensiero che Papa Francesco ha offerto durante l’omelia della Messa celebrata giovedì mattina in Casa S. Marta. I cristiani che oggi sono perseguitati – ha detto – sono il segno della prova che prelude alla vittoria finale di Gesù. Il servizio di Alessandro De Carolis:RealAudioMP3
    Nella lotta finale tra Dio e il Male, che la liturgia di fine anno propone in questi giorni, c’è una grande insidia, che Papa Francesco chiama “la tentazione universale”. La tentazione di cedere alle lusinghe di chi vorrebbe averla vinta su Dio, avendo la meglio su chi crede in Lui. Ma proprio chi crede ha un riferimento limpido cui guardare. È la storia di Gesù, con le prove patite nel deserto e poi le “tante” sopportate nella sua vita pubblica, condite da “insulti” e “calunnie”, fino all’affronto estremo, la Croce, dove però il principe del mondo perde la sua battaglia davanti alla Risurrezione del Principe della pace. Papa Francesco indica questi passaggi della vita di Cristo perché – sostiene – nello sconvolgimento finale del mondo, descritto nel Vangelo, la posta in gioco è più alta del dramma rappresentato dalle calamità naturali:
    “Quando Gesù parla di questa calamità in un altro brano ci dice che sarà una profanazione del tempio, una profanazione della fede, del popolo: sarà la abominazione, sarà la desolazione della abominazione. Cosa significa quello? Sarà come il trionfo del principe di questo mondo: la sconfitta di Dio. Lui sembra che in quel momento finale di calamità, sembra che si impadronirà di questo mondo, sarà il padrone del mondo”.

    Ecco il cuore della “prova finale”: la profanazione della fede. Che tra l’altro è ben evidente – osserva Papa Francesco – da ciò che patisce il profeta Daniele, nel racconto della prima lettura: gettato nella fossa dei leoni per aver adorato Dio invece che il re. Dunque, “la desolazione della abominazione” – ribadisce il Papa – ha un nome preciso, “il divieto di adorazione”:

    “Non si può parlare di religione, è una cosa privata, no? Di questo pubblicamente non si parla. I segni religiosi sono tolti. Si deve obbedire agli ordini che vengono dai poteri mondani. Si possono fare tante cose, cose belle, ma non adorare Dio. Divieto di adorazione. Questo è il centro di questa fine. E quando arrivi alla pienezza – al ‘kairos’ di questo atteggiamento pagano, quando si compie questo tempo – allora sì, verrà Lui: ‘E vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nube con grande potenza e gloria’. I cristiani che soffrono tempi di persecuzione, tempi di divieto di adorazione sono una profezia di quello che ci accadrà a tutti”.

    Eppure, conclude Papa Francesco, nel momento in cui i “tempi dei pagani sono stati compiuti” è quello il momento di alzare il capo, perché è “vicina” la “vittoria di Gesù Cristo”:

    “Non abbiamo paura, soltanto Lui ci chiede fedeltà e pazienza. Fedeltà come Daniele, che è stato fedele al suo Dio e ha adorato Dio fino alla fine. E pazienza, perché i capelli della nostra testa non cadranno. Così ha promesso il Signore. Questa settimana ci farà bene pensare a questa apostasia generale, che si chiama divieto di adorazione e domandarci: ‘Io adoro il Signore? Io adoro Gesù Cristo, il Signore? O un po’ metà e metà, faccio il gioco del principe di questo mondo?’. Adorare fino alla fine, con fiducia e fedeltà: questa è la grazia che dobbiamo chiedere questa settimana”.
    http://it.radiovaticana.va/news/2013/11/28/il_papa:_la_fede_non_%C3%A8_un_fatto_privato,_adorare_dio_fino_alla_fine,/it1-750683
    m





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  11. Continuano i peana enfatici, oggi è di nuovo il turno di padre Lombardi, riporto alcuni passaggi di un articolo che riporta un suo intervento.

    "Con Papa Francesco abbiamo assistito a un “cambio di atmosfera”, in virtù del quale “la Chiesa non viene più vista come una serie di proibizioni, ma come un’annunciatrice di amore e di misericordia”, ha detto padre Federico Lombardi, mettendo l’accento sul “capovolgimento”, sul “cambiamento di equilibrio tra il più ed il meno”,
    Conversando con gli ambasciatori - ha rivelato padre Lombardi - mi dicono che il peso della Chiesa cattolica è cresciuto molto rapidamente: la Chiesa è di nuovo una potenza che si fa sentire a livello internazionale”.


    http://www.toscanaoggi.it/Italia/Assemblea-Fisc-padre-Lombardi-cosi-comunica-papa-Francesco

    Come se con Benedetto XVI la Chiesa non fosse annunciatrice di amore e di misericordia!
    Ma riflettere, e scendere dalla nuvoletta rosa, prima di parlare, no?
    E così l`atmosfera è cambiata, è vero, chi esulta ad ogni passo di papa Bergoglio, chi lo sta esaltando su media vari, martella che il Papa ha messo in sordina la rigidità dottrinale per privilegiare la misericordia.
    Via le proibizioni, i precetti morali, che ingessano e imbalsamano, via le certezze dottrinali e liturgiche, evviva la libertà, la creatività, l`audacia.
    È forse quello il ruolo di un Papa?
    È quello il mandato che ha ricevuto?
    È quello il prezzo da pagare per piacere al mondo? Per essere accettati, per essere una "potenza che si fa sentire"?
    Raccogliere consensi e applausi, se è gradevole e gratificante, è diventato un obbiettivo? È forse la via giusta da percorrere?

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  12. Qual non fu la mia sorpresa nel vedere che un-a blogger, probabilmente multinick, che commenta sul blog di padre Augé, ha citato il blog "Infinito quotidiano", evidentemente per deriderlo, non è lo scherno che mi ha stupito, su quel blog è cosa comune, ma la conferma di quanto e come taluni, che sono al dilà della definizione di "cattolici progressisti", monitorano con estrema attenzione e vigilanza i blog detti tradizionali.
    Sputano il loro veleno, il loro disprezzo, il loro odio, detestano i cattolici tradizionali, ma li seguono da vicino, devono averne una gran paura, non devono essere così sicuri della loro "vittoria", non devono essere poi così fiduciosi che quegli imbalsamati ai quali va tutto il loro disprezzo sono inocui e appartengono ad un passato morto e sepolto.

    Detto questo, quando leggo i post di Grillo, e i commenti di taluni, non posso che dirmi che non condivido la stessa Fede, che quelle persone parlano di una Chiesa e di una religione che non sono le mie.
    Forse è vero che la religione cattolica è stata geneticamente modificata.
    Come non pensarlo se quel che mi è stato insegnato non ha più corso, se essere fedele all`insegnamento di Cristo cosiccome la Chiesa lo ha ricevuto, è essere sterile. imbalsamato, incartapecorito, statua da museo.

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  13. cara Luisa,
    il comportamento dei bloggers e loro commentatori che tu descrivi, fa venire in mente la " hasbara" . mi auguro che sia solo un caso, e che non ci sia invece un' organizzazione dietro, perche' se fosse cosi, saremmo gia' in pieno 1984
    rosa

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  14. Il movimento pentacostale dell'Impero
    http://www.movisol.org/milizia.htm

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  15. Il movimento pentacostale dell'Impero
    http://www.movisol.org/milizia.htm


    Sindrome da caos?

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  16. la massima nemica è "ordo ab chao". Comunque i pentecostali ed il "rinnovamento" sono "movimenti" (siamo nell'era dei "movimenti", spesso creati a tavolino) come minimo dubbi.

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