Scorrete questa piccola galleria: anche solo a guardare le immagini, il cambiamento è epocale. Non è solo questione di forma, la sostanza, sta inesorabilmente adeguandosi. Ma c'è un'Essenza immutabile che che nessuno può cambiare e sarà custodita.
Benedizione Urbi et Orbi Natale 2010 |
Benedizione Urbi et Orbi Natale 2011 |
Urbi et Orbi Natale 2012 |
Urbi et Orbi Natale 2013 |
Benedizione Urbi et Orbi Natale 2013 |
Cara Mic penso che hai sbagliato nel postare la foto della Benedizione Urbi et Orbi del Natale 2012. Non è quella !
RispondiEliminaIl Papa nel 2012 difatti indossava solo la mozzetta e la stola papale. Auguri di Buone Feste !
Andrea
( Sulla mia pagina di FB ci sono decine di commenti al riguardo ... )
Sembra solo un vescovo vestito di bianco, che non onora neppure la dignità vescovile.
RispondiEliminaAndrea, è evidente che la foto non è proprio del momento della benedizione, ma è tratta da una sequenza in quella circostanza.
RispondiEliminaL'ho inserita perché mette in risalto diversi elementi: le vesti liturgiche; la ferula; l'atteggiamento solenne ieratico; la folla oceanica che non mancava neppure allora e non è prerogativa dell'oggi come volutamente sottolineano...
Non avrei voluto polemizzare, ma mi ci tirano per i capelli....ieri giuro che non l'avrei seguita per tutto l'oro del mondo e da quando sono adolescente, non ne abbiamo, io e la mia famiglia d'origine,e quella attuale, persa una, ma ho visto di sfuggita le 'immagini' in differita la sera, e mi sono venute le lacrime agli occhi e non solo perché BXVI non c'era, ma per la sciatteria, la ostentata nonchalance (eufemismo) con cui si è presentato, bianco per caso...avesse indossato una giacca bianca sui pantaloni neri sarebbe stato uguale, poi la solennità della benedizione, i saluti in varie lingue, la mozzetta rossa bordata di bianco, che non fa elegante, ma liturgico, insomma, detto fuori dai denti, che sono 10 mesi che ho 'sto peso sullo stomaco, ieri la piazza era tutt'altro che trabordante....un Natale triste, spoglio di significato e di simboli,tanto valeva mettere il pupazzone gonfiabile di babbo natale in piazza. Scusate lo sfogo, ma la tristezza e la nostalgia hanno il loro peso (e si sente eccome!).Lupus et Agnus.
RispondiEliminaScarsa preparazione teologica, superficialita' dei messaggi, sciatteria liturgica, volubilita' di carattere, volonta' di distinguersi dai predecessori (perche' si e' rifiutato di proseguire la bella tradizione avviata da GPII e proseguita da BXVI di accendere un lume la sera di Natale??) intolleranza alle critiche (vedansi i continui richiami al chiacchiericcio). Ecco quello che ci ha portato il 2013 e che purtroppo continueremo a portarci sulle spalle negli anni futuri. Triste Natale se non fosse per la nostra fede. D'altronde un vecchio detto spagnolo dice: no hay mal que por bien no venga. Affidiamoci al Signore: solo lui sa il motivo di quanto e' successo.
RispondiEliminaConcordo Mic, ed è per questo che, con tutto l'impegno del mondo, mon riesco proprio a capire chi dice che sono uguali, che non è cambiato nulla...
RispondiEliminaJohn
Non ho visto la benedizione Urbi et Orbi, come non ho più sentito un Angelus non ce la faccio proprio! Ma da queste foto che differenza...Che sciatteria. Il Natale senza Benedetto è stato per me un Natale triste.
RispondiEliminaNeri
RispondiElimina"Scusate lo sfogo, ma la tristezza e la nostalgia hanno il loro peso (e si sente eccome!)."
Non sei solo Lupus et Agnus, non ho perso una sola benedizione Urbi et Orbi degli ultimi anni, non ho guardato quella di quest`anno, ho visto qualche piccolo stralcio, mi riesce sempre più difficile stare a guardare la sciatteria ostentata di papa Bergoglio che non è solo una questione di forma ma riflette e incarna una sostanza e una volontà più che palesi, talvolta penoso ascoltare e anche leggere il solito contenuto che è martellamento dei temi a lui cari, ormai sono una ripetizione a mò di imbuto, da qualunque punto egli parta, da qualunque brano del Vangelo, in qualsiasi circostanza, il punto di arrivo è sempre lo stesso, il precariato, i poveri, le periferie, con relativi condanne e duri giudizi per chi non corrisponde ai suoi criteri.
I più ardenti ammiratori di papa Bergoglio consapevoli della ripetizione e della purtroppo frequente banalità dei suoi interventi, e dell`impossibile confronto con Benedetto XVI, hanno trovato la via di soccorso definendo il linguaggio di papa Bergoglio "semplice e profondo" , un linguaggio che sarebbe quello del cuore.
Ma il linguaggio del cuore, quando e se circuita la ragione, quando non nutre la mente e la coscienza che illuminano e guidano il cuore, resta solo un refrain sentimentalista, fatto per smuovere, agitare e "entretenir" le emozioni, un linguaggio abilmente demagogico nel mondo del quale siamo ormai sommersi, viviamo ormai i tempi del tutto all`emozione, le redini sono in mano alle emozioni, finita una arriva in fretta l`altra, "sento dunque sono", "sento dunque esisto".
Ebbene di quel tipo di comunicazione, di quel psicologismo, faccio volontieri a meno, non mi interessa, o mi interessa a scopo di studio e osservazione.
Non ho personalmente bisogno di quelle carezze papali che hanno il sentore della demagogia.
Quando durante otto anni siamo stati accompagnati dalla profondità e dall`elevatezza spirituale di Benedetto XVI, quando mente e cuore sono stati nutriti con quel cibo esigente ma semplice nella sua profondità e nella sua capacità di conciliare mente e cuore,il salto è troppo grande, è vertiginoso.
Dopo circa un anno io non riesco ancora a spiegarmi come i cardinali abbiano potuto votare per una figura tanto scialba.Certo la tristezza e'tanta ma la paura delle conseguenze negative che questo Papa può avere su certi cattivi preti e' ancora più gtande. Che il Signore ci aiuti.Paul
RispondiElimina'Cuando os diga un jesuita que ha estudiato mucho, no lo creais, es como si os dijeran que ha viajado mucho uno de ellos que cada dia hace quince km de recorrido dando vueltas al pequeno de su residencia'.El bàvaro es anorado, mucho, ahora y por muchissimo tiempo màs.
RispondiEliminaIl latino dell'angelus del vescovo di Roma è a di poco straziante.
RispondiEliminaieri giuro che non l'avrei seguita per tutto l'oro del mondo
RispondiEliminanon ho perso una sola benedizione Urbi et Orbi degli ultimi anni, non ho guardato quella di quest`anno
Complimenti per avere deliberatamente rifiutato la possibilità di lucrare l'Indulgenza Plenaria annessa alla Benedizione Urbi et Orbi (valida anche se essa viene seguita tramite radio o televisione) per un motivo talmente futile quale la mancanza di qualche merletto.
Che cattoliconi!
Eh sì, anonimo qui sopra, Lupus et Agnus non ha seguito la benedizione per la mancanza di qualche merletto... ne sono proprio convinto anch'io... sì sì
RispondiEliminaGrazie per i tuoi giudizi.
M
anonimo delle 19,53 non è questione di essere cattolico oppure no e di sicuro non credo sia un'indulgenza a rendermi tale e in modo specifico data dal Papa piuttosto che da un sacerdote qualunque. E' che proprio non c'è la voglia di seguire questo Papa,manca il sacro fuoco che rende particolari i momenti quando c'è lui, è tutto normale, scialbo come se si stesse andando da un sacerdote qualsiasi e con questo non voglio mancare di rispetto a nessun sacerdote anzi. Ma lui è il Vicario di Cristo e vorrei trovare in lui qualche cosa di diverso dal mio parroco che comunque stimo tantissimo, vorrei vedere nelle liturgie papali un qualche cosa di diverso, di spirituale che mi porti in lato verso Dio accompagnata per mano dal suo Vicario. Ecco tutto questo non c'è o non lo trovo io. E non per questo mi sento meno cattolica, forse un pò orfana in questo momento della sua principale guida quello si. saluti Vighi
RispondiEliminala S.Messa di Natael a mezzogiorno di quest' anno, forse in seguito a quel che e' successo un mese fa - l' alluvione di novembre - e' stata seria, composta, ma poco solenne e festosa. Vv' erano due celbranti, uno, colui che ha consacrato, spagnolo o sudamericano, il cui italiano, a parte qualche errorre di accento, era perfetto, e cio' che ha detto, comprensibilissimo. C' era un chierico, non so se laico o religios, che aiutava, vestito di una specie di lungo camice bianco.
RispondiEliminasull' altare, una composizione floreale e due ceri, no Croce, che stainvece sul vecchio altare, settecenteso, parzialmente sopravvissuto agli anni 70. Li ci sono anche i previsti sei ceri.
La messa era ovviamente NO, ma senza chitarre.
Rosa, da olbia
chepensate del saluto natalizio dell' arcivescovo scola a TG5 il 24 sera ?
RispondiEliminarosa
Scusate, ma quando si leggono articoli del genere:
RispondiEliminahttp://www.formiche.net/2013/12/18/papa-francesco-burke-vescovi-bagnasco-piacenza/
(soprattutto la parte in cui si descrivono, diciamo così -oltretutto generalizzandole-, certe liturgie celebrate da Burke)
ha ancora senso denunciare come "anomala" l'ars celebrandi di Bergoglio?
(Lo chiedo provocatoriamente: il clima generale è ormai da pogrom anti-tradi - e anti-ratzi - , e la "continuità" è non pervenuta..)
http://apostatisidiventa.blogspot.it/2013/12/80-ben-portati.html#more
RispondiEliminapossiam sperare...?
La prima reazione a queste immagini è stata: "Mio Dio...". Tuttavia, riuscirei anche a digerire, sebbene con moltissima fatica, la rinuncia ai simboli papali se a questo corrispondesse un gesto di misericordia nei confronti dei F.I. A proposito di questi ultimi, io non vorrei essere nei panni di quei frati che hanno causato questo disastro morale. Frati che non hanno saputo obbedire al padre fondatore ed hanno protestato in Vaticano. Io credo sia anche questo il "chiacchiericcio" (di cui parla il Papa) da evitare, visto che ha causato solo divisioni, fazioni, sofferenze. Grandi risate si starà facendo il diavolo per questi danni causati alla fede, una vergogna indicibile per dei cristiani. Tuttavia, non si abbattano. Anche per loro c'è il perdono, ma si pentano e facciano penitenza per questi peccati. Per salvare i F.I. propongo la creazione di un apposito blog che aggiorni sulle notizie e soprattutto organizzi veglie di preghiere, penitenze pubbliche e private, rosari per cercare di salvare quest'ordine dalla dissoluzione e soppressione. Sia forte il grido della penitenza, più di quello delle petizioni.
RispondiEliminaAncora più eloquente questo video sulle differenze tra le benedizioni Urbi et Orbi pasquali di Francesco e Benedetto XVI:
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=ZQ4TA6-EtYs
La differenza non sembra essere solo nei merletti, come diceva l'anonimo delle 19.53, ma in una differente visione dell'autorità petrina.
Facile buttarla in caciara dicendo che sono dettagli, "merletti", oziosità inutili. Era uno slogan sessantottino: basta con il "nozionismo", le regolette da imparare a memoria, basta angariare i poveri bimbi con la grammatica e l'ortografia, lasciamoli liberi di esprimersi spontaneamente ecc. E così si sono allevate e si continuano ad allevare generazioni di analfabeti di ritorno, allo stesso modo in cui a furia di iconoclastia contro gli "orpelli", i "merletti", candelieri, croci, paramenti ecc. abbiamo allevato generazioni di analfabeti spirituali. Per che cosa? Per dire che la Chiesa "è povera"? Intanto lo Ior sta sempre là.
RispondiElimina...abbiamo allevato generazioni di analfabeti spirituali. Per che cosa? Per dire che la Chiesa "è povera"? Intanto lo Ior sta sempre là.
RispondiEliminaVedono solo i "merletti" che, insieme a quando di più bello si usa nelle sacre celebrazioni, sono per il Signore (e non per chi li indossa) e non sono che un dettaglio dietro al quale ci sono secoli di fede viva e e di sostanza inalienabile, che non si fa nulla per conoscere, tanto è disprezzata soprattutto da chi dovrebbe insegnarla e trasmetterla...
Questo è il vero dramma!
Beh, nella mia diocesi gli ultimi esercizi spirituali voluti dal vescovo per i sacerdoti, si sono tenuti con l'Ipad e tablet, perchè pare che i preti non possano farne a meno, ci si confessa, si benedice, si leggono brani evangelici (?) non si sa bene se protestanti o cattolici, ma vuoi mettere twitter, ad Assisi hanno piazzato una webcam sulla tomba di S.Francesco, fissa, così ci si connette e si ottengono grazie, indulgenze e quant'altro, non gratis et amore Dei, ovvio, così godranno quei buontemponi che sciorinano idiozie antimerletti e non sanno neppure che l'indulgenza era concessa anche da semplici preti e anche con maggiore partecipazione del vdr, ma non c'è peggior sordo.....Anonymous.
RispondiEliminaintanto quest' anno a Natale, Messa ore 12, meno gente dell' anno scorso, e soprattutto molta, molta meno gente di 40 anni fa, quand' ancora la Novena e le messe erano in latino
RispondiEliminaRosa
Cari amici del blog, avete provato a digitare la parola "BERGOGLIO" su GOOGLE TRADUTTORE? http://translate.google.it/#en/it/
RispondiEliminaScoprireste una cosa stranissima quanto inspiegabile: provate a tradurre la parola "BERGOGLIO" dall'italiano in QUALSIASI ALTRA LINGUA: ebbene essa viene tradotta da Google Traduttore con "MONDO MIGLIORE" ("Better World" in inglese, "Mundo melius" in latino, "mundo Mejor" in spagnolo, ecc.) !!!
Provare per credere...
Io non considero Bergoglio papa , NON possono esserci 2 papi come mai fu, anche con 3 il vero è solo uno, ed il vero adesso con 2 è solo Papa Benedetto, quindi le sue benedizioni non le voglio perché non è ciò che si fa finta che sia. Si vive male comunque anche perché dagli amboni, dopo anni e anni di dimenticanza del Papa, pare che si debba parlare sempre del falso papa, di quanto è bravo ecc. Si sono accorti di avere 1 papa da quando c'è il falso e ci credo, da quanti anni vanno dietro alle vecchie eresie bollate come tali fin dai primi secoli ma ora rimordenate ed ab-usate?
RispondiElimina" LuigiAccattoli scrive, 28 dicembre 2013 @ 14:51
RispondiEliminaIn che senso ti senti orfana? Benedetto ha rinunciato al ministero di vescovo di Roma l’11 febbraio [declaro me ministerio Episcopi Romae, Successoris Sancti Petri, mihi per manus Cardinalium die 19 aprilis MMV commisso renuntiare] e a tale ufficio il 13 marzo è stato eletto Francesco: non c’è sede vacante."
http://www.luigiaccattoli.it/blog/2013/12/28/noi-romani-alla-messa-del-papa/
accattoli, betao lui, non conosce la differenza tra vero padre e patrigno. quando manca il vero padre, e si ha solo un patrigno, ci si sente orfani, eccome. il sentirsi orfani non dipende dal diritto canonico, ma dal proprio cuore. quello che bisognerebbe usare nella pastorale di oggi, sec. gli accattoli- ed accattoni-
RispondiEliminarosa