Pagine fisse in evidenza

martedì 8 aprile 2014

IL CENACOLO DEL GIOVEDI’ SANTO

Nell'approssimarsi del Triduo Sacro, Messa in Latino pubblica la lettera di un sacerdote, che vuole essere "aperta" ai Vescovi e al Papa su una questione che anche a noi sta a molto cuore, soprattutto dopo lo scorso anno.
Si tratta, come sottolinea Roberto, del vero significato del Giovedì Santo e del memoriale dell'Istituzione del Sacerdozio Ministeriale (strettamente ed indissolubilmente legato a quella dell'Eucarestia) e dei rischi ormai troppo diffusi, che si stanno diffondendo a seguito dello sviamento dell'attenzione dal vero fulcro teologico racchiuso nei riti santi del Giovedì Santo con banalizzazione e addirittura cambiamento di segno a quello della lavanda dei piedi, che non non è altro che l'iniziazione al Sacerdozio e riguarda gli Apostoli e i loro successori non gli infedeli, che non appartengono né a Cristo Signore né alla Sua Chiesa. 
Riporto di seguito la Lettera, felice che finalmente un Sacerdote abbia sentito l'urgenza di rendere pubblica la sua sentita esortazione.
Del Giovedì Santo dello scorso anno abbiamo parlato [qui] [qui] [e qui]

    Non mi sembra assolutamente condivisibile l’usanza di qualche vescovo di celebrare la Missa in Coena Domini non nella cattedrale, che è il cuore della diocesi (da qui anche la tradizione per il Papa come vescovo di Roma di celebrarla in S. Giovanni in Laterano sua cattedrale), ma in questa o quella cappella, o periferia che dir si voglia, per sottolineare la vicinanza del vescovo a particolari situazioni che richiedono solidarietà e comprensione.

      Nulla da eccepire, naturalmente, sulle ottime intenzioni e finalità di tale anomala prassi. Ma di un’anomalia appunto si tratta, perché la centralità del Triduo Pasquale nell’Anno Liturgico e la sua fondamentale importanza per la vita della Chiesa, non consentono deviazioni di sorta dal suo essenziale ordinamento al Mistero Pasquale di Cristo né attenuazione di quella sua luce che indirizza il cristiano vero la Croce e la Risurrezione: «Nos autem gloriari oportet in cruce Domini nostri Jesu Christi in quo salus, vita et resurrectio nostra», si canta nell’antifona di ingresso della messa vespertina del giovedì santo.

      Nulla, anche la più nobile intenzione, quale un gesto di ammirevole carità, può distrarre dal suo fine primario la celebrazione, una volta all’anno, dell’unica messa denominata in coena Domini, unica nell’Anno e unica nella sera del giorno, perché a nessun sacerdote è consentito il giovedì santo di celebrare messa senza popolo.

      Il Giovedì Santo si celebra l’istituzione dell’Eucaristia e del Sacerdozio, non la lavanda dei piedi, che di quel giorno è un importante e significativo corollario, ma non il punto focale; si celebra il sacramento dell’Amore, non l’attività caritativa dei cristiani. Quest’ultima è strettamente unita, come da esso derivante, al sacramento dell’Eucaristia e del Sacerdozio, perciò non la si può enfatizzare, spostando la celebrazione dalla cattedrale (che è il luogo prescritto dalle norme liturgiche) ad altri luoghi periferici come le cappelle dei carceri, degli ospedali , degli orfanatrofi, e via dicendo.

      D’altra parte al n. 45 delle Norme per la celebrazione del Triduo Pasquale della Congregazione per il Culto divino emanate il 16 gennaio 1988, leggiamo: «Tutta l’attenzione dell’anima deve rivolgersi ai misteri che in questa messa [si riferisce al giovedì santo] soprattutto vengono ricordati: cioè l’istituzione eucaristica, l’istituzione dell’ordine sacerdotale e il comando del Signore sulla carità fraterna: tutto ciò venga spiegato nell’omelia».

         Ora andando a celebrare la messa vespertina del giovedì santo in un carcere minorile (dove ci sono addirittura dei musulmani, cosa assolutamente in contraddizione con tutta la prassi millenaria della Chiesa) o in un orfanatrofio, c’è da chiedersi come si possa ottemperare alla suddetta norma liturgica. Né va dimenticato che al n. 41 del suddetto documento, si prescrive che la celebrazione deve essere particolarmente solenne, cosa assolutamente impossibile o che sarebbe sproporzionata in una cappella: «Per compiere convenientemente le celebrazioni del triduo pasquale, si richiede un congruo numero di ministri e di ministranti… I pastori abbiano cura di spiegare nel modo migliore ai fedeli il significato e la struttura dei riti che si celebrano e di prepararli a una partecipazione attiva e fruttuosa».

      Al n. 43, circa la non convenienza di celebrare i riti del triduo pasquale in piccole comunità, gruppi o cappelle, si dice: «E’ molto conveniente che le piccole comunità religiose sia clericali sia non clericali e le altre comunità laicali prendano parte alle celebrazioni del triduo pasquale nelle chiese maggiori. Similmente, qualora in qualche luogo risulti insufficiente il numero dei partecipanti, dei ministranti e dei cantori, le celebrazioni del triduo pasquale vengano omesse e i fedeli si radunino insieme in qualche chiesa più grande» [faccio notare tra parentesi che questa norma è un riflesso molto significativo di quella sulla celebrazione dell’antica pasqua ebraica riportata sul libro dell’Esodo, il cui passo viene proposto proprio nella prima lettura della messa vespertina del giovedì santo: «Il dieci di questo mese ciascuno si procuri un agnello per famiglia, un agnello per casa. Se la famiglia fosse troppo piccola per un agnello, si unirà al vicino, il più prossimo alla sua casa, secondo il numero delle persone…».

      Il Giovedì Santo non si celebra, come dicevamo, la giornata della carità cristiana, ma l’istituzione dell’Eucaristia che dà senso pieno e soprannaturalità alla carità, altrimenti questa sarebbe solo filantropia. In altre parole: l’Eucaristia senza la carità si riduce a pura e vuota ritualità, e la carità senza radicamento nel dono che Cristo fa di sé nell’Eucaristia, sarebbe solo un’opera buona, che può essere compiuta ottimamente anche dai non cristiani.

      Il Vescovo può e talora deve[1] (se fosse necessario per stimolare tutti alla solidarietà con i più poveri) compiere il gesto simbolico della lavanda dei piedi a persone particolarmente bisognose, come carcerati, anziani, orfani, handicappati, ecc., ma non è necessario che lo faccia nei luoghi dove esse sono degenti, altrimenti il punto focale del rito si sposta inevitabilmente dal suo centro. E’ molto più conforme ai canoni della teologia liturgica del giorno invitare queste persone in cattedrale e indicarle a tutto il popolo, piuttosto che andare a chiudersi nella cappella di un carcere o di un ospedale, lasciando fuori clero e popolo. Semmai, dopo la celebrazione in cattedrale, il vescovo può recarsi in quei luoghi e intrattenersi con quelle persone bisognose in una bella cena pasquale da lui offerta, cosa che sarebbe senz’altro più gradita e simpatica e non avrebbe meno impatto mediatico, se è questo che si cerca.
don Francesco Cupello
____________________________
1. Ritengo quest'affermazione opinabile perché la lavanda dei piedi è l'iniziazione al Sacerdozio cristiano e riguarda gli Apostoli e i loro successori, non i laici né tanto meno gli infedeli, che non appartengono né a Cristo Signore né alla Sua Chiesa. 

118 commenti:

  1. Porgo alla cortese attenzione dei lettori:

    http://traditioliturgica.blogspot.it/2014/04/il-rito-della-proskomidia.html

    RispondiElimina
  2. Caro Don Francesco,
    Le rispondo con un esempio -
    se il governo di una nazione ed il suo primo ministro o capo del governo, non crede nel suo capo dello stato e non giura fedelta' alla costituzione, come fà Lei a chiedergli di rispettarne gli articoli?
    Forse, io, piccolo, piccolo Cattolico posso, anzi sono lieto di accogliere le Sue parole, ma le persone a cui Ella si riferisce, hanno cambiato strada e si vergognano a dirlo pubblicamente. Oppure non ha capito che hanno sostituito la Chiesa Cattolica Apostolica con la chiesa 2.0?
    Dice un vecchio proverbio: ""lavar la testa all'..... si spreca lo sapone.""
    Certo non bisogna mai disperare, la speranza è l'ultima a morire.
    Poi un sacerdote deve sempre cercare di convertire, contrariamente a certe frasi espresse da Bergoglio.
    Mi diceva un sacerdote qualche giorno fà: ora bisognerà ricostruire poco alla volta, quello che nei secoli avevano costruito i monaci nei loro monasteri, i piccoli nuclei che erano sorti intorno a loro. Purtroppo i tempi son cambiati e nessuno ha la bacchetta magica.
    Ci vorrà molto tempo, ma Cristo non ci abbandona.
    Laudetur Jesus Christus.

    RispondiElimina
  3. Riporto il mio commento di un anno fa su ANNODOMINI poi su questo argomento taccio fino al Sabato Santo. La Settimana Santa 2014 potrebbe chiarire molte cose...
    25/3/2013 - SETTIMANA SANTA 2013,QUELLA DEL DISORDINE- Giovedì Santo del Vescovo di Roma: prima cosa l'audience e allora lavare i piedi ai carcerati. Così per la prima volta niente Missa in Coena Domini in S.G. in Laterano. Tremendo, orribile e spietato. Ormai l'hanno capito perfino i vaticanisti, ma forse è perchè hanno realizzato di aver perso il mestiere.... , ogni atto del nuovo vescovo di Roma conferma l'avvenuta abolizione della figura Sommo Pontefice di Santa Romana Chiesa. La Chiesa infatti nasce il Giovedì Santo, anticipo del sacrificio di Gesù sulla Croce del Venerdì Santo. E' quanto di più intimo e personale esista per il vero sacerdote cattolico, egli avverte in quella sera spiritualmante e quasi fisicamente l'appartenenza al Corpo di Cristo. E ciò attraverso la persona del suo vicario in terra che conferma i suoi apostoli e consegna loro in custodia l'unico, decisivo strumento di salvezza che resta all'uomo dopo il ritorno del Figlio al Padre: l'EUCARESTIA cioè il suo corpo. A questo e per questo il sacerdote cattolico è ordinato. Ogni altra cosa viene dopo, molto dopo. Mozzetta, scarpe rosse, croce,anello.. ora schiaffo alla Chiesa e al sacerdozio. Ecco perchè hanno cassato il Curato d'Ars ! E' da tre anni che la folle regressione autodistruttiva agli anni sessanta è stata decisa dai traditori nord europei e sudamericani .. Hanno in mente un altro tipo di sacerdote, un soggetto disordinato a metà fra uno psicologo ed un animatore turistico, bravo coi media e con la politica. E' questa una vera settimana di passione per la Chiesa di Cristo e per tutti suoi santi sacerdoti. Preghiamo per loro, cerchiamoli, confortiamoli, aiutiamoli. Facciamo loro sentire che siamo loro vicini, che sappiamo bene che le nostre anime dipendono da loro e che per questo, a differenza dei loro superiori, noi non li vogliamo nel disordine.

    RispondiElimina
  4. Vorrei che qualcuno mi spiegasse che significato ha questa frase del vdr :"Se qualcuno brandisce la fede come uno stendardo e fa le crociate, e fa proselitismo, non va, è peccato" sarà che sono un randagio testone, ma 'Andate e predicate e convertite in nome mio' è una mia personalissima invenzione o cosa c'è di anomalo in lui oppure in me? Aiutatemi, non ce la posso fare....Lupus et Agnus.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Niente esegesi. Una delle tante, troppe, frasi astruse del vescovo di Roma.

      Elimina
  5. "la lavanda dei piedi a persone particolarmente bisognose..."

    e da quando si farebbe questa altra novità?

    RispondiElimina
  6. Caro Lupus et Agnus.
    il vdr non è ancora uscito fuori dalla reazione squilibrata del concilio al cosiddetto trionfalismo, nel senso che è stato impropriamente chiamato tale - con nefasta confusione - il senso forte della identità della dignità e della funzione esercitata e della fede confessata con parresìa (cioè con coraggiosa convinzione e chiarezza davanti a tutti). E lo si è confuso infatti con il fondamentalismo e con l'intolleranza, quella che non è giusta intolleranza all'errore, ma chiusura tout-court.

    C'è da recuperare il senso autentico e profondo e il giusto equilibrio tra Misericordia e Giustizia.

    Inoltre la Chiesa non fa 'proselitismo' nel senso di 'obbligare' a credere. Ma è la sua ragion d'essere e la sua funzione quella di evangelizzare per annunciare il Signore e portare la Sua salvezza. Se non lo fa, mettendo tutte le religioni sullo stesso piano, come di fatto sta facendo, tradisce Colui che l'ha costituita e continua a donarle il Suo Spirito di Risorto perché sia sacramento di salvezza e luce per tutte le nazioni.

    Il Signore provvederà-

    RispondiElimina
  7. Ricordando le esemplari meravigliose Missae in Coena Domini di Benedetto XVI, come spiegare la sua serafica indifferenza, se non assentimento, a scempi come questo?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E perché non ricordare anche le belle cerimonie della Settimana Santa di Giovanni Paolo ll? Tutte secondo schema. Crismale e in Coena Domini a San Giovanni et cc. Quanto ci mancate Papi sino a Benedetto!!!!!

      Elimina
  8. Pietro C.

    Grazie per la segnalazione.

    Come si può constatare leggendo il testo, il Canone della Messa Romana corrisponde come impostazione e testi alla Proskomidia bizantina, alle preghiere offertoriali inserite nella Liturghia eucaristica di S. Basilio, ma anche di quella crisostomica ed ai riti egiziani. L'Offertorio è lo stesso Canone Romano, senza i testi anamnetici e consacratori introdotti in seguito.

    Il discorso non si può esaurire in un blog, visto che fior di studiosi ci hanno scritto sopra dei trattati, però per valutare sia la s. Messa VO, sia la riforma del NO, non ci si può trincerare dietro alla "messa di sempre" o al "canone di origine apostolica", semplicemente perché non è vero.

    Vale certamente la pena di leggere il testo del sito segnalato da Pietro C., perché è sublime. La messa romana in confronto è molto semplificata e più povera, mentre l'offertorio del NO, nella sua banalità ed arroganza (frutto del lavoro dell'uomo), appare quasi un'offesa a Dio.

    RispondiElimina


  9. " Ricordando le esemplari meravigliose Missae in Coena Domini di Benedetto XVI, come spiegare la sua serafica indifferenza, se non assentimento, a scempi come questo?"

    Purtroppo la sua rinuncia ha aperto la strada anche a questi scempi, ma pretendere che sia seraficamente indifferente a certe iniziative del suo successore è un passo che eviterei di fare.

    RispondiElimina
  10. Non lo pretendo e non ne sono ovviamente certa. Ma è quanto deducibile dal suo comportamento non solo in concistoro ma anche in altre occasioni pubbliche nonché in alcune recenti dichiarazioni.

    RispondiElimina
  11. Anche quest'anno penso che la demagogia prenderà il posto della devozione ... W le TV onnipotenti !
    http://www.vatican.va/news_services/liturgy/calendar/ns_liturgy_calendar_it.html#APRILE_2014

    RispondiElimina
  12. E credo che il sentire dell'Anonimo commentatore fosse proprio questo.

    RispondiElimina
  13. Ratzinger non è di 'serafica indifferenza', non è dato sapere cosa effettivamente pensi di tutto ciò, dirò anche che, secondo una mia personalissima ed opinabile opinione, lasciando (o essendo di fatto messo nelle condizioni di...) penso avesse in mente tutt'altro candidato al soglio di Pietro, ma chi sapeva cosa e come fare lo ha fatto e non si beve nessuno 'il fulmine a ciel sereno', era tutto previsto fin nei minimi particolari....aspettiamoci un giovedì santo all' ultima sorpresa dolorosa, non vi è traccia di cerimoniali per quel giorno sul sito vaticano. Anonymous.

    RispondiElimina
  14. Anacleto il canone romano è e resta sublime proprio nella sua sobria semplicità, che non è certamente una diminutio di alcun genere.
    Nulla togliendo alla sublime spiritualità degli altri testi e a prescindere dalle reciproche datazioni.

    RispondiElimina
  15. straquoto mic delle 14.50...

    RispondiElimina
  16. Nella scuola elementare che ho frequentato negli anni sessanta,
    retta da sacerdoti, nella messa del giovedì Santo, la lavanda dei piedi era fatta dal celebrante solo ai confratelli sacerdoti. Noi, allora bambini, non venivamo coinvolti, come di moda oggi, si assisteva, in silenzio, alla funzione. Si respirava ancora l'aria preconciliare.

    RispondiElimina
  17. quando ero bambina e ragazzina, il parroco lavava i piedi ai membri della localconfraternita, uno dei quali, faleganame, aveva il compito, il Venedrdi' Santo, di levare i chiodi e la corona di spine ed aiutare adeporre la grande statua lignea di Gesu' da uno dei crocifissi su un altare. Piangeva tutte le sue lacrime, e tutto il suo comportamento era di uno che sta REALMENTE deponendo il Signore. Iniziava a piangere fin dalla lavanda il Giovedi' Santo.
    Era una Messa solenne. C elebrava il parroco, ed essendo la mia aprrocchia quella primaziale della citta' c' erano tutti i parroci e viceparroci delle altre parrocchie, e quindi un sacco di gente.
    In una cappella alterale veniva prepaarto "il Sepolcro" con un urna d' oro al centro, contente le ostie, ed intorno, in onore di Gesu', il grano apena sbocciato e tutte le altre primizie e fiori, tanti fiori. EHra devozione, finita la Messa, recarsi nelle altre chiese a preagre davanti agli altri " Sepolcri".
    Rosa

    RispondiElimina
  18. ...siamo giunti al paradosso di dover rimpiangere nientemeno che Giovanni Paolo II, e il di lui Maestro, sempre in agguato. Mala tempora currunt, pejora premunt.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh veramente il di lui Maestro è Nostro Signore! Il di lui maestro (di cerimonie) più che rimpiangerlo magari ci accontenteremo di piangerlo.....

      Elimina
  19. " Il Papa celebrerà la Messa in Cœna Domini nel pomeriggio del Giovedì Santo ma, come faceva già a Buenos Aires e come ha fatto l’anno scorso, sceglierà una situazione particolare dal punto di vista pastorale, che verrà comunicata a tempo opportuno. Non vi sarà quindi la celebrazione in una Basilica né la possibilità di partecipazione da parte di un ampio numero di fedeli e la Prefettura della Casa Pontificia non distribuirà biglietti per tale celebrazione."

    RispondiElimina
  20. "La messa romana in confronto è molto semplificata e più povera".

    Veramente ho avuto l'impressione contraria: la Messa bizantina, nomen omen, pur nella sua indubbia bellezza è barocca e infarcita all'inverosimile di preghiere e di testi. La Proskomidia è in sostanza un offertorio, ma ha praticamente la lunghezza di una Messa occidentale intera. In effetti la liturgia bizantina dura molte ore e il fedele difficilmente la segue per intero (se andate a una liturgia ortodossa ci colpirà il fatto che la gente continua incessantemente ad andare e venire dalla chiesa). La Messa vetus ordo non è più povera o semplificata: ha messo in risalto le cose veramente importanti, è armonica ed equilibrata.

    RispondiElimina
  21. ¡Se burlan de Dios en su Casa y con permiso del Obispo!

    http://pagina-catolica.blogspot.it/2014/04/mons-nanez-pertenece-al-lobby-gay.html#more

    RispondiElimina
  22. Rosa toglimi una curiosità, se non sono troppo indiscreto, di dove sei originaria, basta la regione, perché a sentire i tuoi racconti sono rimasto sorpreso, dalle parti mie e Josh sa, 'ste cose manco si sognavano....ora men che meno, qui le corporazioni sono solo rosse e nient'affatto religiose.....lupus et AGNUS.

    RispondiElimina
  23. Scusate l'OT: a che indirizzo si può inviare un comunicato per questo blog?

    RispondiElimina
  24. Si può scrivere a
    romaperenne@gmail.com

    RispondiElimina
  25. Cerimonia strettamente privata, senza pubblico all'istituto d. Gnocchi, niente biglietti e niente pubblico fa sapere la sala stampa vaticana.

    RispondiElimina
  26. Alessandro mirabelli08 aprile, 2014 17:36

    La lettera di don Francesco e' molto bella. Purtroppo egli scrive o a vescovi teologicamente ignoranti (e ce ne sono troppi) o a vescovi in mala fede.

    RispondiElimina
  27. Privata come quella dell'anno scorso, con le foto e il filmato distribuiti dai giornali...

    RispondiElimina
  28. ha un senso. colpire il sacerdozio cattolico al cuore, con la scusa delle periferie esistenziali. si lavano i piedi ai laici per dare nuovo o "rinnovato" senso al sacerdozio: siamo tutti sacerdoti. alla maniera dei pastori protestanti e dei pentecostali .

    la scusa delle periferie esistenziali e' evidente, dato che ogni atto nella Chiesa ha un suo momento che e' fondamentale perche' si rifa' all' ordine e alla forma, alla sostanza e alla natura delle cose. le periferie esistenziali non c'entrano nulla col Giovedi Santo. e ad esse la Chiesa ci pensa tutto l'anno. anzi proprio per svolgere correttamente la sua azione di carita' quotidiana ha bisogno di celebrare correttamente e santificare opportunamente le feste. altrimenti si destabilizza la Chiesa che anche su questo si regge. credo che la Chiesa abbia bisogno di nutrirsi delle grazie che derivano dalla corretta e opportuna celebrazione del triduo, proprio come noi abbiamo bisogno dell'Eucaristia. come fanno i sacerdoti che vivono nelle periferie ad aiutare e convertire se non vengono spiritualmente nutriti dal Papa capo della Chesa attraverso la celebrazione solenne del Giovedi che in quella celebrazione li conferma? cioe credo che ci sia un momento per aiutare gli altri e uno per nutrire se stessi. e non giova fare confusione

    spero di essere riuscito a spiegarmi, ma se ho scritto cose non corrette fatemelo notare , perche scrivo piu che altro secondo quel che ho capito fino ad ora e vorrei continuare ad imparare e capire.

    RispondiElimina
  29. Rocco, hai scritto invece cose molto vere e stavo pensando lo stesso! :)

    Lupus et Agnus, Rosa risponderà;

    'mo guerda, in dettaglio invece ti posso dire tranquillamente che sono di Bologna, anche se poi per varie situazioni e peregrinazioni conosco bene Modena, Ferrara e Firenze (nelle ultime 2 ho anche parenti....e in genere in tutte 3 ho lavorato). Nessun mistero:)

    Però la situazione di cui dice Rosa 08 aprile 2014 15:39 qui nemmeno io l'ho vista...

    RispondiElimina
  30. Ti sei spiegato fin troppo bene, Rocco.
    I sacerdoti so o i "santificatori" in persona Christi. Il nostro sacerdozio battesimale differisce da quello ordinato sia in grado che in essenza. Lo riconosce anche la Lumen gentium. Ma costoro vanno al di là.
    Devo ripescare il discorso allucinante che fece al riguardo Maradiaga, il vice-papa... E riporterò il link.
    Nessun sacerdote o vescovo allora disse nulla.
    Ora qualcuno comincia a parlare.
    Divremmo far tesoro di quel che ha detto Mazzarino sulla preghiera e il sostegno per i sacerdoti.

    RispondiElimina
  31. Anacleto: «...non ci si può trincerare dietro alla "messa di sempre" o al "canone di origine apostolica", semplicemente perché non è vero.

    Hai ragione, non si può affrontare un argomento tanto complesso come l'origine dei testi della Messa in un blog, ma, scusami, non puoi nemmeno fare affermazioni gratuite e sprezzanti nei confronti del rito romano come quella su riportata. Tutti gli autori più affermati ne riconoscono l'antichità e la nobiltà, anzi Fortescue afferma: «Il nostro Canone è intatto, come tutto lo schema della Messa. Il nostro Messale è ancora quello di san Pio V. Dobbiamo ringraziare che la sua commissione sia stata così scrupolosa da mantenere o restaurare l'antica tradizione romana. Essenzialmente il Messale di san Pio V è il Sacramentario Gregoriano, modellato sul libro gelasiano che a sua volta dipende dalla collezione leonina. Troviamo le preghiere del nostro Canone nel trattato De Sacramentis e riferimenti al Canone stesso nel IV secolo. Così la nostra Messa va indietro, senza cambiamenti essenziali, all'epoca nella quale per la prima volta si sviluppò dalla Liturgia più antica. [...] nonostante i problemi irrisolti, nonostante i cambiamenti successivi, non esiste nella Cristianità un altro rito così venerabile come il nostro».

    Pur apprezzando le peculiarità dei riti orientali non mi pare giusto banalizzare la nostra tradizione.

    RispondiElimina
  32. Sul sacerdozio Maradiaga e la Chiesa 2.0 qui


    http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/11/gesu-e-lunico-vero-sacerdote-in-senso.html

    RispondiElimina
  33. Illuminante è l'ultima frase della lettera di don Francesco Cupello:
    "... non avrebbe meno impatto mediatico, SE E' QUESTO CHE SI VUOLE."...!

    RispondiElimina
  34. http://apostatisidiventa.blogspot.it/2014/04/cosa-chiedete-alla-chiesa.html

    Questo è un vero abominio! si può ancora dubitare a chi sia in mano la santa Chiesa??!

    RispondiElimina
  35. Don Gianluigi.

    Anzitutto non banalizzo la tradizione liturgica romana, ci mancherebbe altro. Sto solo cercando, come ho cercato di fare in altre occasioni, di esporre dei fatti.
    Ho già mandato questo pomeriggio due commenti un po' più dettagliati, che Mic non ha ancora pubblicato. Forse li ritiene troppo specialistici per ll'argomento in discussione.

    Ad ogni modo dispongo di uno studio dettagliato molto ben fatto sulla storia della liturgia. È a disposizione.

    RispondiElimina
  36. Interessanti, Anacleto, e molto specialistici, per i quali avrei anche cose da dirti. Ma, intanto, si tratta di approfondimenti per i quali uno strumento cone questo è inadeguato. E poi direi di tener desta l'attenzione sul tema proposto, che mi pare molto serio e di non poca gravità.

    RispondiElimina
  37. Che n'è del papato, ma anche del Sacerdozio del nostro Sommo ed Unico Sacerdote?
    Lui si è cinto i fianchi come un servo per renderlo possibile e trasferirne significato e capacità ai suoi apostoli che si è scelto e ha costituito e per i quali ha pregato il Padre chiamandoli "quelli che mi hai dato" ed escludendo esplicitamente "il mondo" da questa preghiera...
    Che senso ha dare queste perle ai porci?
    Gli atti di misericordia diventano possibili e nascono da qui. Il Signire non ha fatto un atto di misericordia ma ha compiuto un rito d'iniziazione al sacerdozio, da cui tutto il resto scaturisce...

    RispondiElimina
  38. Mic.

    Concordo, però avevo dato séguito ad alcuni interventi a latere. Mi farebbe far conoscere l'interessante studio.
    Potrebbe essere l'incipit della nuova biblioteca selezionata on line, di cui avevamo discusso.
    Mi faccia sapere, dove glielo posso mandare, così ha un po' di lettura serale ... :-)
    È scritto anche in modo piuttosto accattivante, cioè per nulla noioso.

    RispondiElimina
  39. rispondo volentieri: sono di Olbia. So che alcune, o forse olte, delle nostre tradizionie devozioni e riti sono di origine bizantina, o forse paleocristiana. no sono cosi' colta, purtropp o. E' da alcuni anni che per varii motivi non sono a Pasqua " a casa"- con gran dispiacere di mia madre - ed anche quest' anno non ci saro'. fino a6-7 anni fa i riti pasquali erano gli stessi e molto seguiti.
    So anche che alcune devozioni e riti sono tipicamente olbiesi, ma non saprei dire quali." S' Iscravamentu" cioe' lo" schiodamento" si fa anche in altre citta'. Poi c' era la Processione della Via Crucis. Ora non ricordo bene se durante questa, o la notte el Giovedi' dopo la Messa, c' era quella durante la quale la Maddona dei 7 dolori incontrava Nostro Signore deposto...E il giorno di Pasqua c' e' l' incontro tra la Madonna, non quella dei 7 dolori ovviamente, ed il Risorto..
    per me sono anche bellissimi ricordi di tutti i miei che ora non ci sono piu'.
    Rosa
    PS; Lupus e Josh, che idea vi siete fatti della non notizia sullo Ior e di come la stan gestendo ?

    RispondiElimina
  40. piu' passa il tempo, e piu' mi chiedo- Dio mi perdoni- che cos' abbia studiato in seminario, quale immagine di sacerdote gli sia stata trasmessa o abbia lui capito, del sacerdozio. Tra la nonna attivissiam nell' Aziona cattolica( forse troppo? un' altra Donna Prassede ?) ed i preti operai, i gesuiti marxisti, ecc. , non vorrei che avesse una confusione terribile in testa ed in cuore tra il vero Ordine sacerdotale e quello semplice di ogni battezzato.
    Inoltre a volte ho l' impressione che certi suoi atti dipendano piu' da divozionismo che da vera devozione, piu' da fideismo popolare che da vero sensus Fidei. e che per lui il Giovedi Santo sia sempre e solo "lavanda dei piedi" come per certi anziani dell' epoca che raccontavo ( che probabilmente non conoscevano il significato " sacerdotale" , ma sicuramente eucaristico).
    Rosa

    RispondiElimina
  41. I religiosi non studiano in seminario rosa, ma studiano all interno del loro ordine. Bergoglio non e affatto confuso, sa benissimo cosa vuole e lo persegue lucidamente. Certo non è quello che i conservatori si aspettano.

    RispondiElimina
  42. OT- Non c'è fine al peggio! Maria Ausiliatrice prega per noi.
    http://www.repubblica.it/esteri/2014/04/08/news/filippine_controllo_nascite_chiesa_cattolica-83060306/?ref=HREC1-6

    RispondiElimina
  43. Alessandro Mirabelli08 aprile, 2014 21:58

    @ Rosa
    Hai centrato il problema. Il problema sta tutto li' cioè nella non formazione teologica del vdr. Ciò che lui dice o scrive (quando non si fa scrivere i discorsi) e' di una banalità che spaventa. I suoi slogan sono quelli degli anni '70 quando io ero studente. Speriamo che questa nottata passi perché io non ne posso più.

    RispondiElimina
  44. Alessandro mirabelli08 aprile, 2014 22:05

    Spero che il vdr allontani chi è stato la causa prima della defenestrazione di Gotti Tedeschi ed indirettamente delle dimissioni del card. Nicora. Se questi ultimi si sono scontrati contro un muro di gomma e non sono riusciti a fare pulizia con la ramazza per la fortissima opposizione interna allo IOR sotto la quale c'erano ovviamente i soliti padrini clerical mafiosi ... significa che all'interno della banca vaticana c'era l'indicibile. Bisognerà ora vedere se il prefetto del consiglio per l'economia, il card. Pell, riuscirà a sbrogliare la matassa e ad allontanare coloro che remano contro la trasparenza.

    RispondiElimina
  45. Se qualcuno di voi ha fatto in tempo a leggere, ho cancellato un troll di vedetta assertivo, che avrei potuto confutare. Ma non era il caso perché è subdolo: in certi casi quella che 'passa' è l'assertività. E abbiamo la misura di quanto siano all'erta e non intervengano col logos, ma con l'astuzia.

    RispondiElimina
  46. dal link Repubblica08 aprile, 2014 22:15

    *MANILA* - Controllo delle nascite, preservativi e pillole contraccettive gratis per tutti, educazione sessuale nelle scuole. La Corte Suprema di uno dei paesi più cattolici del mondo, le Filippine, ha approvato una legge del governo duramente contestata dalle autorità ecclesiastiche locali,

    RispondiElimina
  47. Le Filippine saranno anche uno dei paesi più cattolici del mondo, ma la scorsa estate ho potuto constatare anche che è un paese dove la prostituzione e il turismo sessuale sono diffusissimi. La Thailandia al confronto non è neanche paragonabile. A Manila la sera nel quartiere di ermita nei bar c erano solo coppie formate da vecchi europei, australiani e giapponesi si sessanta settant'anni che si accompagnavano a ragazze o ragazzi di venti massimo venticinque anni ,. Ragazze madri vivono tra gli altri homeless per strada , dormendo sui cartoni con i loro bimbi piccoli. I marciapiedi sono pini di gente che vive per strada e si è costretti a camminare sulla strada schivando le auto se non vuoi scavalcare la gente che dorme o si fa da mangiare. Trattati i paesi Dell Asia che ho visto, mi manca solo l india, e' quello dove sesso e povertà sono più' diffusi: un vero bordello.
    Paola

    RispondiElimina
  48. Alessandro la causa prima della defenestrazione di gotti e stato bertone, che già' non è più in Vaticano .
    Clara

    RispondiElimina
  49. -“I sacerdoti sono i "santificatori" in persona Christi”

    [...] I Vescovi e i sacerdoti infatti sono come interpreti e ambasciatori di Dio, nel cui nome comunicano agli uomini la legge divina e i precetti della vita. Essi ne rappresentano sulla terra la persona. E chiaro che nessuna funzione può concepirsi più insigne della loro, e che, a ragione, sono chiamati non solo angeli, ma persino dèi: essi infatti rappresentano fra noi l'efficacia e l'azione di Dio immortale.
    […] La potestà ad essi conferita di consacrare e di offrire il corpo e il sangue del Signore, e quella di rimettere i peccati, oltrepassano, si può dire, l'ambito dell'intelligenza umana. Non c'è nulla di simile sulla terra.
    (CATECHISMO DEL CONCILIO DI TRENTO, o Tridentino, o Romano)


    820. È DUNQUE GRANDE LA DIGNITA’ DEL SACERDOZIO CRISTIANO?
    La dignità del Sacerdozio cristiano è grandissima per la doppia potestà che ad esso ha conferito Gesù Cristo sul suo Corpo reale e sul suo Corpo mistico, che è la Chiesa; e per la divina missione affidata ai sacerdoti di condurre tutti gli uomini alla vita eterna.
    (CATECHISMO MAGGIORE DI SAN PIO X)

    RispondiElimina
  50. ta dan, e' arrivaat Clara...ci mancava. Il problema. cherie, e' che Bertone sarebbe comunque anadto vi, mentre gli qltri sono ancora li' v. articoli di Magister al riguardo.
    Quindi o Pell tira fuori gli attributi, o mi mi sa che i cari cardinali USs che han votato il porteno pensando che quatsti avrebbe fatto piazza "pulita" ed aperto i forzirri IOR alle loro diocesi disasatrate per colpa loro- e magari far entrare nel recinto tante belle volpi amiche loro- resteran delusi.
    Sulle Filipine, mi basta vedere molte, non tutte per carita', filipine qui a Milano.
    Ricordiamoci, inoltre, che le Filippine sono legate a filo doppio con gli USA.
    Rosa

    RispondiElimina
  51. - “Il nostro sacerdozio battesimale differisce da quello ordinato sia in grado che in essenza”.

    IL SACERDOZIO INTERIORE compete a tutti i fedeli non appena siano stati battezzati; ma specialmente ai giusti che posseggono lo spirito di Dio e sono divenuti, in virtù della grazia divina, vive membra di Gesù Cristo, sommo sacerdote. Essi infatti, per la fede animata dalla carità, sull'altare del loro spirito, immolano a Dio vittime spirituali che sono tutte le buone e oneste azioni, indirizzate alla gloria di Dio. Leggiamo perciò nell'Apocalisse: Cristo ci mondo dalle nostre colpe nel suo sangue, ci fece regno e sacerdoti di Dio suo Padre (Ap 1,5). […]

    IL SACERDOZIO ESTERIORE invece non compete alla moltitudine dei fedeli, ma ad alcuni individui in particolare, che, consacrati colla legittima imposizione delle mani e con solenni cerimonie ecclesiastiche, sono destinati a un sacro e speciale ministero.
    E poiché possiamo segnalare la medesima distinzione del Sacerdozio nella legge Evangelica, ai fedeli dovrà dirsi che noi trattiamo qui del Sacerdozio esterno, affidato a determinati individui: SOLO A QUESTO si riferisce di proposito il Sacramento dell'Ordine.

    Ecco gli obblighi del Sacerdote: offrire a Dio l'incruento sacrificio e amministrare i sacramenti della Chiesa. Cosi risulta dai riti della consacrazione.
    (Dal CATECHISMO DEL CONCILIO DI TRENTO)


    818. QUANDO GESU’ CRISTO HA ISTITUITO L’ORDINE SACERDOTALE?

    Gesù Cristo ha istituito l’Ordine Sacerdotale nell’ULTIMA CENA, quando conferì agli Apostoli e ai loro successori la POTESTA' DI CONSACRARE LA SS.MA EUCARISTIA. Il giorno poi della sua resurrezione conferì ai medesimi il potere di rimettere e di ritenere i peccati, costituendoli cosi i primi sacerdoti della nuova legge in tutta la pienezza della loro potestà.
    (Catechismo Maggiore di San Pio X)

    RispondiElimina
  52. Sullo IOR interessante informazione fornita da Tosatti

    http://www.lastampa.it/2014/04/07/blogs/san-pietro-e-dintorni/francesco-salva-lo-ior-perch-zjUxtsqY5ABThCwYYVfsAN/pagina.html

    RispondiElimina
  53. Bergoglio = concilio vat.II = teologia liberazione = chiese nord/Europa (ormai limite scisma).
    Cosa resta della Chiesa Cattolica Apostolica Romana.?
    Il Papa / Chiesa di Roma, una volta venne portata ad Avignone, ma una Santa (Caterina da Siena) lo supplicò di ritornare a Roma.
    Oggi Roma ha la Chiesa, ma anche il Papa?Ormai tra le chiese nord/europee - latino/americane - africane e/o asiatiche, tutte con la loro autonomia con tutto quell'essere chiese particolari/locali, - ma cosa resta più con un vdr come l'attuale? Ma la Roma eterna e perenne, centro e fulcro della Cristianità dove stà? Ogni Chiesa particolare, ormai, parla la sua lingua, ho l'impressione che ogni parte di ciò che dovrebbe essere corpo si muove a suo piacimento come se fosse staccata dalla testa (guida del corpo), lo vediamo ogni giorno con ogni nuova esternazione.
    Torno a ripetere che la gerarchia, a partire dal vat.II, (e oggi sempre più velocior) ha fatto una chiesa a spezzoni, e ogni gerarca ha la sua chiesa e la mostra al popolo secondo le sue voglie, il suo piacimento.
    Ritorno a dire purtroppo che Dio certi Papi li dona, altri li permette ed altri li infligge. Ma la Chiesa che ci ha dato è una Santa Cattolica Apostolica e Romana. Dobbiamo solo seguire le parole del Magistero solenne della Chiesa di Cristo e non farci infarcire il cervello dalle parole che non appartengono alle Leggi Divine del Vangelo.
    Sono troppe le cose che non dobbiamo ascoltare perchè pericolose e non appartenenti al Vangelo. Non ci possiamo permettere di mettere in pericolo la fede (anche personale) a causa di questa nuova chiesa 2.0.

    RispondiElimina
  54. Grazie, Rosa, è un racconto bellissimo, sai in ER, soprattutto la bassa, queste cose manco per sbaglio, Josh è più nordico, ma anch'io ho girato parecchio, Bologna, studi universitari, Roma dove ho vissuto per anni, poi Modena, Parma, Reggio e chi più ne ha ne metta, ho parenti da Milano a Ragusa quindi....che penso della vicenda Ior? Dunque intanto Bertone sempre un incarico all'interno ha ed importante, oltre ai soliti noti, continua ad essere quello che era prima che BXVI avesse l'infelice idea di voler fare chiarezza dove mai avrebbe dovuto mettere naso, dando l'incarico a Gotti Tedeschi, uomo di grande spessore morale, 'giustiziato' ad insaputa di Ratzinger senza pietà per mano dello stesso Bertone a soci, ora prosciolto, ma tutt'altro che propenso a lasciar passare il tutto anche perché dalla triste vicenda è uscito bruciato in tutti i sensi....adesso i soldini sono in 'buonissime mani' quelle che Ratzinger sicuramente non avrebbe mai voluto e con lui GT, la cosa che mi fa riflettere è che, avuta conferma che il suo più stretto collaboratore da lui voluto fortemente in segreteria, si sia rivelato per quello che era e lui, per non cacciare tutti quanti, ammettendo anche la sua sconfitta personale sulla scelta di chi aveva messo in ruoli chiave, abbia preferito andarsene lui e addossarsi anche colpe non sue e pregresse, questo è quanto e non credo che sia indifferente a quanto succede, è stato tradito anche dall'elezione, tenuta benissimo nascosta, non dimentichiamoci che in un primo momento era passata la voce dell'elezione di Scola che forse, dico forse, lui avrebbe gradito, è andata com'è andata, non penso valga la pena martoriarsi coi se e i ma, quello che pensavo al 13 marzo 2013 è tuttora quello, con molte più aggravanti, non ci torno più sopra, ma soffro in silenzio. Lupus et Agnus.

    RispondiElimina
  55. Rosa, sulla tua domanda sopra: non ho ancora idee abbastanza chiare sullo IOR e quel che si tenta di fare, per cui per ora non mi esprimo.

    RispondiElimina
  56. Rosa certo che gli altri sono ancora la ma Bertone era quello che comandava al posto di benedetto e faceva fare agli altri quello che voleva lui mentre ora il comando lo hanno in mano con fermezza Francesco e il card Pell.
    Il povero Magister si contraddice in continuazione: quando gli interessa ci parla di un papa Francesco che esercita il suo ruolo con pugno di ferro e ha il comando su tutto: non si muove foglia in Vaticano che Bergoglio non voglia, quando vuole dimostrare una tesi opposta, il papa Francesco diventa una marionetta in mano alla banda dei quattro. Che Magister si decida..
    Clara

    RispondiElimina
  57. Per correttezza, ma anche per prendere atto della versione pro Bergoglio, ho pubblicato il commento che precede dell'altra assidua vedetta in costante monitoraggio.

    Vorrei comunque osservare che queste vedette non intervengono mai sulle questioni strettamente dottrinali ma non fanno mancare il tiro incrociato delle loro versioni edulcorate di vari atti di governo.
    Quanto allo IOR, riconosco che è un tema intrigante e dà molto da pensare.
    Ma qui stiamo parlando di qualcosa che sovverte il cuore del sacerdozio. E a me francamente fa molto male.
    Ovvio che poi tutto sia interconnesso. Cercherò di approfondire la questione IOR in altro momento e con altri elementi che non mi sono presa la briga di raccogliere se non sommariamente.

    RispondiElimina
  58. che ti posso dire mic non intervengo nelle questiono dottrinali perchè per questo aspetto ho rispetto a voi visioni diametralmente opposte ( che il papa si inginocchi o meno alla consacrazione mi lascia completamente indifferente e sono contenta che celebri il Giovedì Santo con gli anziani e i disabili invece che in Vaticano, tanto per fare due esempi) e non voglio infastidire nessuno su questi argomenti , gli atti di Governo sono appunto atti, fatti, e in questo caso attenersi ai fatti e separare fatti da interpretazioni non mi pare difficile.
    Ho letto comunque vari articoli della stampa cattolica internazionale sullo IOR e tutti segnalano un cambiamento al contrario di Magister, tutti cechi a parte lui?
    Clara

    RispondiElimina
  59. Questo intervento non c'entra direttamente, ma mi è venuto in mente pensando a certi vescovi, che non fanno il proprio dovere e abbandonano le cattedrali per pura demagogia.

    "Chi sono io per giudicare?"
    Probabilmente lo pensò anche il Presidente della CEI dando - durante un funerale farsa - la comunione ad un noto pubblico peccatore, che persevera nel suo stato.
    Diversa è la posizione di San Giovanni Crisostomo:
    "Dico questo a voi che comunicate e a voi che amministrate la comunione. Perché è necessario parlare anche a voi affinché distribuiate questi doni con molta diligenza. Non vi viene riservato affatto un piccolo castigo se, conoscendo le cattiverie di qualcuno, permettete che partecipi a questo banchetto. Si domanderà conto del Suo sangue alle vostre mani! Anche se si tratta del comandante militare, anche se si tratta del prefetto, anche se è colui stesso che si cinge il diadema, e si accosta indegnamente, allontanalo; tu hai un potere più grande di quello che ha lui! Se tu avessi ricevuto l’incarico di conservare pura una fonte di acqua per un gregge, e vedessi una pecora con la bocca piena di fango, non le permetteresti di abbassarsi sulla corrente e di intorbidirla; e come mai adesso, che sei incaricato di una fonte non d’acqua, ma di sangue e spirito, e vedendo avvicinarsi ad essa alcuni che sono macchiati, non di terra e fango, ma di qualcosa di peggio, il peccato, come mai non ti adiri e non li allontani? Quale perdono pensi vi sia per te?"
    (dalle Omelie su Matteo 82, 6)

    RispondiElimina
  60. sul sito associazione culturale la torre si parla di papa Bergoglio che nega la moltiplicazione dei pani e dei pesci, ne sapete qualcosa?

    RispondiElimina

  61. Il "ministro delle finanze" di Bergoglio, Card. Pell, nel 2011, inaugurò a Roma il suo Hotel Guest House "Domus Australia" costato 30 milioni di euro!
    Alla faccia della "Chiesa povera dei poveri"!!

    RispondiElimina
  62. che il papa si inginocchi o meno alla consacrazione mi lascia completamente indifferente e sono contenta che celebri il Giovedì Santo con gli anziani e i disabili invece che in Vaticano

    Se ti lascia completamente indifferente, qualcosa di cui sino stati spiegati i significati profondi riconducibili alle Sorgenti e all'essenza stessa della nostra fede, che dire?

    Come fai a dire che non sono "fatti" o "atti", celebrazioni che non esito a definire anomale e non le rende meno anomale il fatto che siano purtroppo generalizzate?
    Può dirsi cattolico chi presta attenzione alla politica vaticana e non alla liturgia, per esempio?

    Che liturgia è fonte e culmine della fede non l'ho inventato io né il "noi" che ama la tradizione.
    La Chiesa nasce - e continua ad alimentarsi - dal triduo Pasquale.
    Sovvertire coordinate di questo fulcro basilare proprio dal "Trono più alto", ché tale è anche se viene banalizzato nella forma che rischia di diventare sostanza, non può lasciare indifferenti i credenti...

    Non voglio sostenere che chi non comprende abbia una fede all'acqua di rose. Ma mi pare legittimo il dubbio che si tratti di una fede divenuta, mostro malgrado, "altra"...

    RispondiElimina
  63. Ma mi pare legittimo il dubbio che si tratti di una fede divenuta, mostro malgrado, "altra"...

    we can agree..

    Mi è indifferente che il papa si inginocchi perchè io stessa molto sovente sto seduta, prego sto alla Sua presenza.

    RispondiElimina
  64. "...ruolo con pugno di ferro e ha il comando su tutto: non si muove foglia in Vaticano che Bergoglio non voglia, quando vuole dimostrare una tesi opposta, il papa Francesco diventa una marionetta in mano alla banda dei quattro. Che Magister si decida.."
    Clara

    Magister non ha certo bisogno che io lo difenda, è uno dei più anziani, seri e competenti vaticanisti, oggi è diventato il bersaglio di chi non ammette che possa esserci una voce discordante dal coro che canta le lodi del superpapa e delle bellissime cose che fa, delle bellissime parole che pronuncia, dei bellissimi incontri che fa, e via dicendo, tutto quel che fa papa Bergoglio è, e deve essere, straordinariamente nuovo e merviglioso.
    Magister non si contraddice affatto, il fatto che i quattro restino al loro posto è una decisione di Bergoglio, il papa è un generale autoritario non si lascia certo dettare da altri le sue decisioni. Magister non è il solo a vedere una contraddizione , o incoerenza, fra la fiumana di parole e i fatti concreti.

    RispondiElimina
  65. Ci sarebbero alcune cose da dire sul card. Pell, anni fa ci fu uno scandalo notevole in Australia scatenato da un ex sacerdote cattolico che denunciò gravi fatti di abusi sessuali avvenuti in vari seminari, ma la cosa nonostante lo scalpore fu in qualche modo messa a tacere Pell a Roma gode di protezioni pari a Law, poi poco tempo fa ci fu un altro scandalo anch'esso grave, una famosa casa produttrice di salse di ogni genere, mise in onda col permesso della diocesi e dietro congruo compenso, uno spot in cui in pratica si dava l'ostia ai fedeli con sopra la suddetta salsa di cui si vagheggiavano le miracolose virtù, qui ci fu una vera e propria sollevazione popolare e lo spot fu tolto, ma Pell l'ha sempre fatta franca ed ora ha in mano le chiavi della cassaforte......tralascio ogni tipo di commento salace su questi casi e sulle case editrici di materiale, cartaceo e video, porno la cui editrice è la diocesi di Monaco del famoso super g8 dall'infausto cognome....qui non si tratta di inginocchiamenti o altro, si tratta di affari sporchi che continuano tuttora e invece di snellire le procedure, si infittiscono le commissioni e i supervisori, ma a chi la danno a bere.....Anonymous

    RispondiElimina
  66. Scrive Clara: “che il papa si inginocchi o meno alla consacrazione mi lascia completamente indifferente”

    606. CHE COSA E’ LA CONSACRAZIONE?
    La consacrazione è la rinnovazione, per mezzo del sacerdote, del miracolo operato da Gesù Cristo nell'ultima cena di MUTARE IL PANE E IL VINO NEL SUO CORPO E NEL SUO SANGUE ADORABILI, dicendo: questo è il mio corpo, questo è il mio sangue.
    (Dal Catechismo Maggiore di San Pio X)


    Perciò ritengo di dover dire di stare molto attenti a vedere come “normale” o anche solo “plausibile” il non inginocchiarsi alla Consacrazione, specie poi per un Sommo Pontefice, e anzi a prenderlo magari come atteggiamento da imitare durante la Celebrazione Eucaristica, oppure di lasciapassare per non assumere atteggiamenti adeguati (compresi quelli fisici) pure davanti al Santissimo Sacramento, visto che:

    “L'Eucaristia SI DEVE ADORARE da tutti, perché contiene veramente, realmente e sostanzialmente lo stesso Nostro Signore Gesù Cristo.
    (Catechismo Maggiore di San Pio X)


    Insomma, il rischio più grave è di approdare e di far approdare molti per spinta imitativa, alla fine, al “non serviam” (“non servirò…non adorerò”) di luciferina memoria, dopo essersi magari inginocchiati di preferenza solo davanti agli uomini o per ricevere imposizioni di mani da laici e non-cattolici durante variopinte riunioni...

    351. CHE COSA IDDIO CI ORDINA COLLE PAROLE DEL PRIMO COMANDAMENTO: NON AVRAI ALTRO DIO AVANTI DI ME?
    Con le parole del primo comandamento: Non avrai altro Dio avanti di me, IDDIO CI ORDINA di riconoscere, di ADORARE, di amare e servire Lui solo, come nostro supremo Signore.

    352. COME SI ADEMPIE IL PRIMO COMANDAMENTO?
    Il primo comandamento si adempie coll'esercizio del culto interno ed esterno.

    355. NON BASTA ADORARE DIO SOLO COL CUORE INTERNAMENTE?
    NO, NON BASTA adorar Dio SOLO col cuore internamente, ma bisogna adorarlo ANCHE ESTERNAMENTE, collo spirito insieme e col corpo, perché Egli è Creatore e Signore assoluto dell'uno e dell'altro.
    (Catechismo Maggiore di San Pio X)

    Ripensiamo spesso a queste parole e vediamo di raddrizzare alcune nostre convinzioni e atteggiamenti, seppure possano essere suffragati magari anche da chi dovrebbe dare invece l’esempio totalmente opposto. L'approdo infatti all'INCREDULITA' è sempre dietro l'angolo, se non stiamo attenti; o, come un cane che si morde la coda e un fattore negativo che si autoalimenta, l'incredulità stessa ci spinge ad assumere atteggiamenti consoni ad essa...


    170. CHE CI PROIBISCE IL PRIMO COMANDAMENTO?
    Il primo comandamento ci proibisce l'empietà, la superstizione, l'irreligiosità; inoltre l'apostasia, l'eresia, IL DUBBIO VOLONTARIO e l'ignoranza colpevole delle verità della Fede.
    (Dsl Compendio del Catechismo di San Pio X)

    RispondiElimina
  67. Questa mania delle messe private, dentro e fuori la tradizione, quante se ne sentono!

    Per chiarirsi le idee una volta per tutte:

    RUBRICÆ GENERALES

    MISSALIS ROMANI

    Missale Romanum, Typis Poliglottis Vaticanis 1962

    269. Il santo Sacrificio della Messa, celebrato secondo i canoni e le rubriche, è un atto di culto pubblico, reso a Dio in nome di Cristo e della Chiesa. L’espressione «Messa privata» è dunque da evitarsi.

    RispondiElimina
  68. Ovviamente non posso che aderire a quel "si deve" del Catechismo.
    Ciò che mi meraviglia è che al di là del sacrosanto "si deve" ci sia chi non ne capisce la profonda corrispondenza ed esigenza del cuore e dell'anima.
    C'è addirittura un movimento ecclesiale, che può trovar posto giusto nella chiesa-patchwork a cui ci hanno portati, che considera il "pregare in piedi" l'atteggiamento dei "risorti" e riceve la comunione "seduti".
    Il pregare in piedi può anche esser valido e del resto, durante la Messa, non mancano i momenti in cui si prega "in piedi". Ma alla Consacrazione, momento sacro e solenne senza pari, francamente "che ogni ginocchio si pieghi" non solo interiore mi pare il minimo!

    RispondiElimina
  69. OT per Luisa e i francofoni segnalo articolo: A propos de "Jesus en Roma" un'intervista ad ex prete spagnolo sul sito di Béatrice.......esaustivo......premunirsi di epatoprotettori. Anonymous.

    RispondiElimina
  70. I Greci ed i Romani NOn si inginoccchiavano MAi davanti a nessun uomo, ma si prostrvano davanti al Dio.
    E noi, loro eredi NON dovremmo inginocchiarci davanti al nostro Dio vero, mentre Zeus e company erano " dei falsi e bugiardi" ?
    Aveva proprio ragione Lefebvre: lo hanno detronizzato!
    Io saro' sempliciotta e tranchant: ma questi cattolici che non s' interessano, non capiscono, o non vogliono capire, il significato dei riti cattolici e delle norme canoniche e dottrinali - che M ic e non solo spiegano in modo a dir poco elementare- perche' non se ne vanno in qualche bella confessione protestante ?
    Io ho assistito una volta ad un service battista: una cosa di una banalita' unica, tutti seduti ad ascolatre una pastora tebpnere una specie di conferenza- non si poteva certo paralre di sermone o omelia- , dopo di che in piedi solo per cantare inni. L' unico momento di " vita" alcuni bambini che, alal fine, venivano accolti sul pseudoalatre con il pastore che chiedeva loro alcune cose e li faceva ridere. Ah, si', anche il pranzo post service.
    Rosa

    RispondiElimina
  71. Ho seguito l' indicazione di Anonymous. Se avessi letto l' intervista due anni fa, ci avrei quasi riso sopra, ed avrei pensato ad un incontro tra due anziani, non piu' lucidi, che si contan su delle storie seduti al parco. Dopo quello che e' successo, mi chiedo: ci e' o ci fa ? gli hnno dato un cnovaccio e lui ci ha scritto su, cosi' da influenzare i fedeli, o ha raccontato cosa sarebbe avvenuto, cosi' da preparare chi di dovere, lontano fisicamente dal"plot" ?
    E' un cosa tipo Savi di Sion, o no?
    iIo capisco che a 70 anni e rotti si ha la nostalgia delle velleita' giovamili, am cpntinuare a credere in simili scemenze, nel 2013 !
    Eh, noi Europei intellettuali che non cpnosciamo la vera poverta'! Meno male che ora gli "amici loro" ce la stan facendo ritornare a conoscere ! Cchiedete ai greci o agli stessi Spagnoli! ma 'sto pseudostorico cella Chiesa ' ndo sta', ' ndo vive ?
    Ah, le preziose mani rubate alla vanga!
    Rosa

    RispondiElimina
  72. "Ciò che mi meraviglia è che al di là del sacrosanto "si deve" ci sia chi non ne capisce la profonda corrispondenza ed esigenza del cuore e dell'anima."


    assolutamente d'accordo, ma tant'è, cara mic, laddove non si fa per una iniziale corrispondenza di cuore e anima, almeno lo si cominci a fare perchè appunto "si deve"...da lì, cioè dal sano timor di Dio unito ad una seppur inizialmente molto vaga idea di trovarsi di fronte all'Altissimo, potrà poi, per grazia Sua, intrecciarsi la corrispondenza dell'amore, per quanto sarà possibile qua, naturalmente, per poi farlo in Cielo, faccia a faccia, cioè come amano e tremanti adorano per lo stupore i santi insieme agli angeli.

    RispondiElimina
  73. Rosa...il pranzo post service-chiacchierata era la loro versione dell'agape.....

    RispondiElimina
  74. "... E noi, loro eredi NON dovremmo inginocchiarci davanti al nostro Dio vero, mentre Zeus e company erano " dei falsi e bugiardi?".
    Per i Greci e i Romani Zeus e company non erano per niente falsi e bugiardi e così non erano falsi e bugiardi gli dei degli Egizi e dei Maya.
    E chissà se in futuro anche il nostro ....

    RispondiElimina
  75. Caro una sola fede,
    esattamente quelle le ragioni per cui dovremmo aderire a quanto la Chiesa ci suggerisce, senza tutti i distinguo che oggi siamo costretti a fare, che secondo me non sono naturali e che molto mi mettono a disagio, ma da cui sono anni che non riesco a desistere....
    Ma ci sono fondamenti che non ci insegnano più o siamo arrivati ai surrogati!

    RispondiElimina
  76. Finalmente:
    http://www.ilgiornale.it/news/interni/fecondazione-eterologa-consulta-boccia-divieto-1009033.html

    RispondiElimina
  77. Clara, ti hanno già risposto, ma permetti gentilmente:

    "sono contenta che celebri il Giovedì Santo con gli anziani e i disabili invece che in Vaticano"

    sì, ma al di là del tuo gusto personale che hai enunciato,
    si sfugge l'argomento...

    a te dunque fa piacere che non celebri in S. Giovanni in Laterano contravvenendo allo stesso diritto-dovere di tenere aperte le porte a TUTTI i fedeli quel giorno come si è fatto anche sotto Paolo VI, G XXIII, BXVI, ma anche GPII;

    in più se nella Chiesa di sempre il Giovedì Santo è dedicato all'Istituzione dell'Eucarestia e del Sacerdozio,
    e nella lavanda dei piedi che rimane secodnario al resto,
    comunque si indica il legame di Sacerdozio di Gesù coi Suoi,
    a dire "ora Io mando voi in mio Nome"
    mi spieghi
    COME
    dei minori colpevoli di reato tra cui ragazze-femmine e pure musulmane potranno andare coi piedi puliti a fare di lì a poco i Sacerdoti Cattolici e celebrare l'Eucarestia?

    quella scelta non è solo "diversa",
    è snaturato il gesto il significato,
    è una violazione del senso, del simbolo e della sostanza, e non solo del rito esteriore (che pure condensa quei significati)

    ma allora uno ci fa o ci è?

    RispondiElimina
  78. ma allora uno ci fa o ci è?

    Vale anche per chi continua a dire "preferisco" dopo che gli si è dato, qualora non lo conoscesse, il significato autentico e profondo di quel rituale...

    RispondiElimina
  79. ma allora uno ci fa o ci è?

    Vale anche per chi continua a dire "preferisco" dopo che gli si è dato, qualora non lo conoscesse, il significato autentico e profondo di quel rituale, così dolorosamente snaturato...

    RispondiElimina
  80. La Consulta smantella la legge 40. Bocciato il divieto di fecondazione eterologa
    http://www.ilfoglio.it/soloqui/22765

    RispondiElimina
  81. Enzo Bianchi prova a portare jella anche agli ortodossi!

    http://www.avvenire.it/Cultura/Pagine/sinfonia-ortodossa.aspx

    RispondiElimina
  82. Anonymous, ho letto l`intervista a Laboa fatta l`anno scorso, un compendio della vulgata progressista che mi ha "replongée" negli anni fine sessanta-settanta, quando sono scappata come per legittima difesa, di "sacerdoti" che pensano come Laboa ce ne sono a bizzeffe, a casa mia sono, direi, la norma, ho anche visto le menzogne, gli errori e le imprecisioni, l`irrispetto per Benedetto XVI e l`esaltazione del suo successore e del "Concilio" che avrebbe capito che cosa voleva Gesù(!!), la Chiesa ante CVII per quei figuri è solo un`immensa "m***a", niente di nuovo sotto il solo dunque ma rido quando leggo che il libro di Laboa ha avuto il placet elogioso dell`OR e di Civiltà cattolica!

    RispondiElimina
  83. Ho letto comunque vari articoli della stampa cattolica internazionale sullo IOR e tutti segnalano un cambiamento al contrario di Magister, tutti *cechi* a parte lui?
    Clara
    E se Magister fosse di BRATISLAVA e, quindi, invece di essere "*ceco*-" fosse SLOVACCO?!?

    RispondiElimina
  84. Ecco: O.T. ma importante:

    http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/chrstuni/lutheran-fed-docs/rc_pc_chrstuni_doc_2013_dal-conflitto-alla-comunione_en.html

    M.

    RispondiElimina
  85. In italiano:

    http://www.vatican.va/roman_curia/pontifical_councils/chrstuni/lutheran-fed-docs/rc_pc_chrstuni_doc_2013_dal-conflitto-alla-comunione_it.html

    M.

    RispondiElimina
  86. pronti per il 201709 aprile, 2014 17:37

    ...
    7. L’anno 2017 vedrà la celebrazione della prima commemorazione giubilare della Riforma in epoca ecumenica. Il 2017 segnerà anche i 50 anni del dialogo luterano - cattolico romano. Pregare insieme, celebrare insieme la liturgia e servire insieme le loro comunità ha arricchito sia i cattolici sia i luterani al l’interno del movimento ecumenico. Ora essi affrontano insieme anche sfide politiche, sociali ed economiche. La spiritualità visibile nei matrimoni interconfessionali ha fatto nascere nuove riflessioni e nuove domande. Luterani e cattolici sono stati in grado di reinterpretare le loro tradizioni e pratiche teologiche, riconoscendo le influenze che hanno avuto gli uni sugli altri. Proprio per questo desiderano commemorare insieme il 2017.

    8. Questi cambiamenti richiedono un approccio nuovo: non è più sufficiente ripetere semplicemente sulla Riforma i racconti di un tempo, che presentavano il punto di vista luterano e cattolico separatamente e spesso in contrapposizione reciproca. La memoria storica opera sempre una selezione tra una grande quantità di momenti storici e integra gli elementi selezionati in un complesso significativo. Poiché questi racconti del passato erano per lo più ispirati da una reciproca opposizione, spesso non fecero altro che inasprire il conflitto tra le confessioni, provocando anche talvolta un’aperta ostilità.
    ...

    RispondiElimina
  87. Scusate, ma al di là dei "racconti", di cui alla memoria storica, non ci sono serie question i dottrinali in ballo?

    Che fine hanno fatto?
    O il nostro (etiam si omnes ego non) adeguamento a loro ormai è quasi completo?

    RispondiElimina
  88. Anonimo delle 16.10

    Non penso, che gli ortodossi faranno le stesse fesserie dei latini. Loro sono sempre gentili ed ecumenici; ascoltano tutti, ma non si muovono di un passo dalla dottrina e, men che mai, permetterebbero di "protestantizzare" la liturgia.
    Il vero "cane pastore" è il Patriarca di Mosca, che già in altre occasioni ha messo dei paletti ben precisi.

    RispondiElimina
  89. " la stampa cattolica iternazionale" : credo che a parecchi di questo blog fa venire l' orticria come la' altra fatidica frase: " ce lo chiede l' Europa".
    Sulla decisione della Consulta: come me ne frego di una legge discussa per 10 anni in Parlamento durante tre cambi di maggioranza, approvata, sottoposta a referendum popolare, che l' ha approvaat, e regolarmente disattesa dai giudici NOn eletti da noi.
    Sulla bonta' della legge avevo ed ho forti dubbi, am NON su cosa pensino e come siano ideologicamente schierati i giudici.
    Rosa

    RispondiElimina
  90. pregare insieme, celebrare insieme...
    ho visitato due chiese interconfessionali o ecumeniche a Norimberga. Una, cattolica, sembrva un museo barocco senza anima. L' altra, gotica, sembrava una cella frigorifera. Nell' una, il Tabernacolo era dentro la parete, chiso con una grata che lo nascondeva quasi completamente, e lo si trovav con fatica, nell' altra si intuiva qncora dove fosse prima della Riforma. N ella prima un minitavolino come altare, tipo quelli da bar dove si consuma in piedi, che io odio, e tante sedie intorno per ll' ascolto della Parola, nel' altra l' altar maggiore di pietra, intatto, ma nudo, e. afiano il leggio e il microfono e le sedie, stavolta in fila.
    Siamo usciti da entrambe, mio marito ed io, sentendoci un qualcosa d' anomali in cuore, che solo la bella giornata estiva ha dissipato.
    Ecco cosa potra' succedere alle nostre chiese ed alla nostra religione, se non ci ribelliamo.
    Rosa

    RispondiElimina
  91. Secondo gli ortodossi i luterani & Co. sono un sottoprodotto della Chiesa romana e, dal loro punto di vista non hanno torto.
    Già lo scrissi, ma mi pare opportuno ripeterlo qui.
    La Chiesa romana ha iniziato un processo di "protestantizzazione" - nel senso del desiderio di cambiare, di progredire, ma soprattutto di semplificare, diminuire, alleggerire, ripensare, rimodellare - già dal IV-V secolo, sfiorando la rivoluzione intorno al 1000 e continuando su questa strada senza rimpianti e reticenze sino a Lutero. Con Lutero si verifica un fenomeno di spartiacque. Fino a lui la "protestantizzazione" si sviluppò in parallelo allo sviluppo del primato e dell’infallibilità papale, corollario della centralizzazione del potere nelle mani del pontefice, con artifizi dogmatici. L’esagerazione dell’applicazione del Primato venne effettuata in parallelo alla "protestantizzazion". Da qui la “cattolicizzazione” formale dell’incipiente protestantizzazione. Lutero ruppe con la Papalità, perciò la protestantizzazione divenne evidente, ufficiale e accelerata. L’esagerazione della “riforma” fu un gesto simmetrico alla passata “papalizzazione” ed ora in rapporto inversamente proporzionale. Infatti, l’esagerazione papalista portò alla rottura luterano-calvinista. Tolta la “Papalità” dalla nuova chiesa, la protestantizzazione non ebbe più limitazioni e conobbe un’accelerazione comparabile solo al Comunismo, nel movimento politico socialista.
    Oggi dopo il Vaticano II la Chiesa ha ripreso in toto il processo di protestantizzazione liberamente, allegramente, senza le inibizioni medioevali attraverso un processo capeggiato dal Centro: il Papa stesso è il primo dei protestanti. Si tratta evidentemente di un protestantesimo, che mantiene ancora un caposaldo pienamente cattolico: il Primato e l’infallibilità papale, usate non più per lottare contro l’Oriente o contro i Protestanti, ma per annichilire il vecchio cattolicesimo.

    RispondiElimina
  92. i 50 anni del dialogo luterano - cattolico romano....

    andiamo bene, viva le ricorrenze filo-eretiche!

    e io vorrei ricordare agli ill.mi padroni-gerarchi della Chiesa 2, (sedicente cattolica) che S. Kolbe disse:

    L'ecumenismo è il nemico dell'Immacolata.

    quindi, se il 2017 è anche il centenario delle apparizioni di Nostra signora a Fatima, che disse:
    "Dio vuole stabilire nel mondo la devozione al mio Cuore Immacolato. A tal fine verrò a chiedere la consacrazione della Russia ecc...."

    basta fare 2 + 2, per rendersi conto di come i due cammini "celebrativi" stiano procedendo in parallelo, però:
    -mentre quello che esalta il dialogo ecumenico (di "non ritorno" dei separati, ma loro dialogante accettazione inclusiva così come sono , in direzione chiesa-poliedro-ONU),
    -quello che porta i figli di Maria SS.ma verso il trionfo del Suo Cuore sta procedendo nel silenzio -non audience, non pubblicità- e nel mistero di preghiera e suppliche delle anime a Lei fedeli, e devote ai SS.mi Cuori di Gesù e Maria.
    Chi ama con tutto il cuore la Madre di Dio Immacolata, non può amare l'ecumenismo (quello falso, figlio del cv2).
    Essere fedeli a Gesù e Maria esige di non aderire MAI in alcun modo alla neo-religione ecumenista-poliedrica, che sta stravolgendo la Chiesa e il Cattolicesimo perenne.
    Infatti tale ecumenismo prevede che ci si salvi anche fuori della Chiesa, in qualsiasi strada e culto falso, o eretico, rendendo così invalido il mandato di Gesù Cristo agli Apostoli).
    Ditemi se sbaglio, ma io vedo che S. Kolbe ha ragione oggi più che mai.
    Vedremo, alla fine di questa corsa parallela, CHI dei due concorrenti vincerà nel 2017:
    l'ecumenismo (massonico) o l'Immacolata ?
    S. Kolbe non aveva dubbi:
    "L'Immacolata vincerà".

    (non è possibile una vittoria ex-aequo, s'intende....)

    RispondiElimina
  93. ...pardon, manca il verbo nella prima frase del confronto...
    (integro):
    "-mentre quello che esalta il dialogo ecumenico coi luterani....." procede con grandi clamori pubblicitari, amplificati dal circo mediatico mondiale, attirando in una mondial-buonista unione tutti i fans della neo-chiesa, coi suoi potenti capi osannati ....etc.

    RispondiElimina
  94. Ora porte aperte per tutti con le nuove moderne leggi UE.....ma non voglio parlare di questo, volevo tornare a pallino, dalle parti mie, anche se non si fanno celebrazioni come detto da Rosa, il giovedì la Missa in coena Domini è in duomo, col vescovo in pompa magna, i piedi sono quelli dei diaconi, il venerdì un tempo in talune chiese si disegnava il volto di Gesù flagellato e coronato con le segature colorate, erano bellissimi, ora crocifisso velato adagiato su tappeto rosso e ceri intorno, il sabato purtroppo non si sciolgono più le campane a mezzanotte perché si disturba la quiete pubblica.....mi spiace perché era legato ad un tenero ricordo d'infanzia, mia madre ci faceva lavare gli occhi e ci si segnava perché Gesù era risorto......nostalgia del bel tempo che fu....l'articolo in francese è il ritratto di tutti, salvo rarissime eccezioni, i miei preti locali, che ce vuo' fa? Non avevo dubbi che il 17 porti sfi.....ducia verso quella che un tempo era la chiesa cattolica apostolica romana e adesso è una multinazionale politically correct senz'anima (detto da me vale doppio) Lupus et Agnus.

    RispondiElimina
  95. vediamo in breve se c'è davvero qualcosa in comune tra Cattolicesimo e luteranesimo, come atteggiamento

    http://www.libertaepersona.org/wordpress/2013/05/martin-lutero-e-la-riforma-protestante/

    molte altre cose possono esser dette, ma il sopracitato art. ha il merito di riassumere alcune questioni base di solito non messe in luce

    Aggiungo poi che non solo la serie di anatema di Trento è oltrechè giusta, insormontabile nè ribaltabile,
    ma rimangono sul campo questioni evidenti:

    _i luterani adesso sono 4 gatti, che ormai non credono nemmeno nella ateologia del fondatore;
    _sdoganando lutero si finirà presto per sdoganare tutti i riformati successivi, calvino, metodisti, valdesi, battisti, pentecostali che ne sono i nipoti...una sorta di babele con differenze a loro volta insormontabili tra le stesse sette

    semper obstat :

    _la dottrina della giustificazione tramite la Grazia (sola gratia) accolta per fede (sola fide) senza le opere, senza una qualche forma di adesione umana,
    e avendo come punti fermi solo S. Scrittura (Sola Scriptura) come se lo SS. NON si fosse espresso anche nella Sacra Tradizione, facendolo bugiardo e pretendendolo muto quindi per secoli fino a loro;

    _il non credere in nulla alla Chiesa Cattolica negando il primato petrino, come che a Pietro Gesù non avesse affidato nulla, nemmeno il ministerio vero nè il potere di rimettere i peccati nel Suo Nome;

    _le tendenziose traduzioni bibliche da loro diffuse;

    _l'eresia antiliturgica;

    _i Sacramenti annullati, e i pochi mantenuti, svuotati;

    _le cose ultime con (un tempo in cui credevano) a 2 luoghi (Inf./Par.) dopo la morte,
    mentre ora credono tutti in cielo senza rinnovamento e santificazione (di fatto luterani, bmv credono questo)

    _il rifiuto dei dogmi su Maria Santissima, di cui dicono abbia avuti altri figli nella carne

    _autorità data solo alla Bibbia (il che è assurdo visto che la medesima è stata conservata e tramandata "tradere" dalla Chiesa stessa)

    _negazione dell'Eucarestia, della Transustanziazione e della Presenza Reale;

    _mancanza della Confessione

    _idea sfasata del sacerdozio

    _svalutazione totale dell'uomo dopo la caduta e professa incompatibilità sempre e comunque di fede e ragione


    RispondiElimina
  96. Su Kasper: ieri, al GR1, ore 8, dopo ver aprlto del povero gesuita scananto in Siria( ci sono gesuiti e gesuiti) ed un' altra notizia che non ricordo, ha parlato dellaquestione Kasper e di come solo Caffarar avesse posto obiezioni. Poi han fatto parlare Kasper, che era in un qualche convegno.
    Ed io ho pensato: con quell' accento da crucco, con la simpatia che han gli italiani oggi per i. rucchi, ogni italiano medio in ascolto pensera' che stia dicendo solo c...te, e non gli daran retta. Meno male!
    Rosa

    RispondiElimina
  97. per Josh:

    aggiungerei a quell'elenco alcuni elementi elementi di non poco conto:
    insieme col rifiuto del culto di iperdulia che noi cattolici tributiamo alla SS.ma Vergine,
    c'è il rifiuto della venerazione dei Santi
    + rifiuto della dottrina sul Purgatorio, appunto poichè credendo che tutti i salvati vadano in Paradiso per sola Grazia e sola fede (senza le opere meritorie) nessuno ha bisogno di purificazione nè espiazione delle colpe, in questa vita e nell'altra.
    Quindi rifiuto del valore della S. Messa come Santo Sacrificio del Calvario, anche in suffragio per le anime purganti: disconosciuta la Chiesa Purgante.

    RispondiElimina
  98. Rosa il problema é che gli italiani sono già convinti delle cosè che dice kasper.
    Vera

    RispondiElimina
  99. vabbè, Vera, ma è anche vero però che essi ormai sono più che aiutati a convincersene proprio dai molti che invece dovrebbero dissuaderli...

    RispondiElimina
  100. "La Chiesa romana ha iniziato un processo di "protestantizzazione" - nel senso del desiderio di cambiare, di progredire, ma soprattutto di semplificare, diminuire, alleggerire, ripensare, rimodellare - già dal IV-V secolo".

    Mi sento un po' ridicolo a replicare a tesi così strampalate, ma vabbe', qui si chiama "protestantizzazione" un fenomeno che ha un altro nome: "vita". Come già notato altre volte, la Chiesa di occidente ha vissuto e ha conosciuto uno sviluppo, quella di oriente ha vegetato per buona parte della sua storia perché è stata costretta a farlo da circostanze esterne. Finché ha goduto di libertà d'azione anche l'oriente ha conosciuto sviluppi, compresi quelli ereticali (ricordiamo solo l'iconoclastia). Quanto alla primazia papale, a parte la sua esplicita origine evangelica ("Tu es Petrus ecc."), è un fatto che ha preservato la Chiesa occidentale dalla totale sottomissione al potere politico, come è stato invece ed è tuttora in oriente: sottomissione che fra l'altra è uno degli aspetti salienti della riforma luterana. La protestantizzazione della Chiesa cattolica è fenomeno recente, che contraddice palesemente duemila anni di storia.


    RispondiElimina
  101. Nel 1983, in occasione del V Centenario della nascita di LUTERO, fiorirono vari studi.
    Alcuni studiosi tedeschi, giunsero a delle scoperte imbarazzanti.
    Del tipo:
    a) IL VOTO A SANT'ANNA.
    Le biografie ufficiali narrano che si sarebbe fatto monaco per adempiere un voto fatto a Sant'Anna (figura verso la quale, per tutta la vita mantenne un incoerente "Devozionalismo"), per ringraziarla di averlo salvato da un fulmine che, invece colpì un suo amico vicino a lui. Sembra che, altro che fulmine, l'amico lo avrebbe ucciso lui e poi si sarebbe fatto monaco solo per sfuggire al magistrato. In tale ipotesi, la sua vita sacramentale, da allora, con sulla coscienza un omicidio mai confessato, forse neppure al confessore, altro non sarebbe stato che una lunga catena di sacrilegi. E' normale che, PER LUI, le indulgenze sarebbero state senza valore/senso;
    b) LA MAMMA è SEMPRE LA MAMMA.
    E' stato ritrovato un epistolario con la madre. In una di queste lettere, la madre gli chiede se, per salvarsi, si deve fare evangelica. Risposta :"RESTATE CATTOLICA. TUTTO IL MONDO VOGLIO INGANNARE, SALVO MIA MADRE";
    c) PADRE DEL GERMANESIMO ANTI-ROMANO? E FOSSE STATO UN AGENTE DELLA ROMA PAGANA?
    Alcuni spunti, ma è un aspetto che non ho approfondito, lasciano pensare che fosse in contatto con una società segreta di "rifondatori" del paganesimo romano e, quindi, sostenitori di un ghibellinismo estremo, qualche cosa di simile all'imperialismo pagano di alcuni intellettuali del XX secolo;
    d) MORTO SUICIDA
    Le circostanze in un fu rinvenuto il corpo, lasciano pensare ad una morte per mano propria.

    RispondiElimina
  102. Ancora più incomprensibili i tentativi di rivalutare una figura così controversa, insieme alle storture di cui è stato veicolo.

    RispondiElimina
  103. Marta, il mio naturalmente era un banale schemino e non pretendevo di trattare tutto il problema dell'eresia della "riforma", molto sottile, ma solo i punti cardine da cui discende il resto, tra cui la tua saggia aggiunta.

    Voleva anche essere una risposta pur se generica alla domanda di Mic "Ma non ci sono questioni dottrinali in ballo?" (nel preteso riavvicinamento e celebrazione di Lutero e CC)

    la mancanza della concezione del Purgatorio in breve l'avevo messo anche io tra le righe, perchè discende dalla errata loro intesa del concetto di
    "giustificazione per sola fede"...
    che poi causa la mancanza di opere meritorie, e l'idea che l'uomo non debba aggiungere nulla a quel τετέλεσται sulla Croce.

    Del resto, pur se in breve, lo stesso art. che avevo linkato cita S. Giacomo che ricordiamo ha affrontato il tema della fede senza opere, "la fede senza le opere è morta" ma pure

    "anche i demoni credono, eppure fremono" (Gc 2,19)

    Ecco che anche chi ama la Scriptura doveva essere ben avvertito.

    Chiaro che i protestanti intendono che la purificazione e l'espiazione delle colpe l'abbia compiuta Cristo con la Sua opera perfetta. Questo lo crediamo anche noi.
    La questione però si apre in voragine quando si deve interpretare
    come noi rispondiamo all'opera che Cristo ha realizzato,
    se dobbiamo rispondere,
    come la riceviamo in noi,
    come veniamo messi in relazione con quanto compiuto alla Croce,
    o se dobbiamo rispondere o meno,
    o restare in un nulla d'indifferenza,
    o anche solo nell'amore ma sempre nel quietismo del nulla, tanto ha già fatto tutto Lui.

    Da quella mancanza, discende il "culto" invece che la S. Messa come Sacrificio, la mancanza di nostra misera offerta anche di noi stessi a Dio, e tutte le altre mancanze.

    Di lì discende l'idea del soggettivismo nelle Scritture, della certezza di salvezza solo per fede impugnata, nell'errata comprensione di Ep. Romani su fede/opere, Tito 3, Galati 2-3, e il completo travisamento di Efesini 2.

    Sul tema "giustificazione", intesa a quel modo poi, per far intendere che fu un punto chiave tanto per lutero che la chiamava
    articulus stantis vel cadentis ecclesiae,
    lo stesso Concilio di Trento affermò termini precisi contro le idee dei "riformatori":

    _9.Se qualcuno afferma che l'empio è giustificato per sola fede, nel senso che non si richiede nient'altro per cooperare al conseguimento della grazia della giustificazione, e che non è assolutamente necessario che egli si prepari e si disponga con un atto della sua volontà: sia anatema
    (DS, 1559)

    _11.Se quacuno afferma che gli uomini sono giustificati o per la sola imputazione della giustizia di Cristo o per la sola remissione dei peccati, esclusa la grazia e la carità che è riversata nei loro cuori dallo SS e inerisce ad essi; o anche che la grazia, con cui siamo giustificati, è solo favore di Dio: sia anatema (DS, 1561)

    _12.Se qualcuno afferma che la fede che giustifica non è altro che la fiducia nella misericordia divina, che rimette i peccati a motivo di Cristo, o che questa fiducia sola giustifica: sia anatema (Ds, 1562)

    _24. Se qualcuno afferma che la giustizia ricevuta non viene conservata e neanche aumentata dinanzi a Dio con le buone opere, ma che queste sono solo frutto e segno della giustificazione ottenuta, e non anche causa del suo aumento: sia anatema.(DS, 1574)

    in teoria, nulla dovebbe essere cambiato oggi; di più oltre lutero, ha passato questa stortura a tutti gli altri pronipoti eretici seriali.

    RispondiElimina
  104. eh, sì, tutto vero...gran cosa il caro Concilio di Trento, evidentemente però ci hanno fatto credere che passano gli anni per tutti dato che nella chiesa 2.0 ormai si può vedere pontefici (non oscuri curati di campagna) entrare in più di un tempio luterano, tenerci l'omelia e qua e là trovare pure il tempo per incensare un po' Lutero...

    Caro Josh, come si vede che io e te siamo dei cattolici antiquati che rifiutano evoluzione, ammodernamento e talvolta azzeramento di dogmi e anatemi!

    RispondiElimina
  105. i punti c e d di rafminimi mi hanno dato da pensare...
    come e' morto lutero? sapevo suicida ma non mi sono mai chesto come.

    se e' come scrivi allora il suo suicidio appare diverso. forse correlato a quei suoi contatti al punto c?

    RispondiElimina
  106. ciao Josh sempre puntuale.

    quando citi "9.Se qualcuno afferma che l'empio è giustificato per sola fede, nel senso che non si richiede nient'altro per cooperare al conseguimento della grazia della giustificazione" mi hai fatto venire in mente i pentecostali. mi sembra che affermino una cosa del genere, salvo poi affermare anche sola scriptura. mi ricordo male?

    RispondiElimina
  107. caro Una Sola Fede, il Concilio di Trento, spesso considerato dagli storici "laici" solo una ...dura reazione, contiene la definizione e puntualizzazione di punti base che sono illuminanti ancora adesso.

    E' che vogliono passarlo, quel Concilio e anche noi, come una roba vecia...

    Ancora di Lutero, oltre le cose dette, resta la fortissima incompatibilità con il Cattolicesimo di sempre; L'opposizione assurda dei luterani all'opera, in quegli anni, del card Caetano (Cajetanus);

    http://it.wikipedia.org/wiki/Tommaso_De_Vio

    l'idea di lutero dell'uomo talmente caduto a cui non rimane nemmeno la possibilità infinitesima di bene o di opera buona, riflesso del carattere negativo di lutero, più che una giusta interpretazione della dottrina del peccato originale e la grazia, diviene una rottura insanabile tra natura/grazia, con accenti gnostici-manichei, in cui la natura sembra irredimibile (crederlo oltre a contraddire la stessa S. Scriptura sarebbe una n-sima mancanza di fede)e come che la grazia non riesca a fare a sufficienza....quindi a tutta risposta ci si butti nell'irrazionale e nel fatalismo.
    E' come uno che partito in cerca apparentemente di una fede più autentica, finisce per negare tutte le dottrine della fede.

    In realtà la grazia può tutto, anche trasformare ciò che nemmeno possiamo immaginare,
    MA dobbiamo lasciarla operare, non resistere allo SS. all'opera.

    Tu ed io certo rifiutiamo "l'evoluzione" delle verità base per un semplice motivo: un conto è lo SS che mano a mano illumina di più le verità di sempre, che però restano le verità di sempre, non è che si metamorfosano in altro;
    un conto è la concezione trasformista del Dogma....che porta a negare le verità base:)

    RispondiElimina
  108. Rocco, la questione che dici è in realtà molto complessa e poco riassumibile.

    A partire da Lutero
    ciò che afferma Trento nel § 9 e, insieme, dirsi che si è anche Sola Scriptura,
    è condivisa da tutti i protestanti;

    quindi prima da Calvino e calvinisti, che radicalizzano ulteriormente Lutero e avranno forti echi nel puritanesimo ossessivo USA, ma sotto a quei punti ugualmente cadono metodisti, battisti, e sì, alla fine anche pentecostali, come dici.

    Intendo dire che la "genealogia" dell'errore della malintesa giustificazione, non è diretta da Lutero ai pentecostali,
    ma pure comunque condivisa.

    Oggi i pentecostali non seguono ufficialmente lutero, e meno che mai calvino perchè sono arminiani

    http://it.wikipedia.org/wiki/Confronto_sui_cinque_punti_tra_arminiani_e_calvinisti

    perchè da un errore congiuntivo, se ne generano altre miriadi, in cui ognuno si vuole poi differenziare per qualcosa....

    ma di fatto credono lo stesso la "giustificazione per fede" come enunciata sopra stile Lutero.

    In più i pentecostali hanno aggiunto la loro ricerca dei carismi dello SS a partire non dalla carità, la via maestra per S. Paolo, ma attraverso la ricerca della "Pentecoste personale" di cui credono sia segno iniziale il "parlare in altra lingua" (da vedere poi come, dove, perchè, in che modi...) dicendo di riallacciarsi alla chiesa delle origini (ossessione di tutti i novatores che distruggono liturgie e manifestazioni di Dio e del vero SS. intervenuti nella storia)
    Sembra un Montanismo 2, la vendetta.

    http://it.wikipedia.org/wiki/Montano

    RispondiElimina
  109. Lutero morì nel suo letto e alla domanda se era contento di ciò che aveva fatto rispose sì, ma altre fonti, uscite 20 anni dopo la morte parlano di volto tumefatto a metà e segni di strangolamento o impiccagione, si sapeva che soffriva di ulcera e che mangiava e beveva smodatamente, quindi, non si sa bene, si dice che qualche veggente l'abbia visto all'inferno ad arrostire....bah, se Dio ha permesso che lui facesse ciò che ha fatto a noi non è dato sapere il perché, poi avrà visto da solo se salva chi si vuol salvare o chi vuol salvare Lui.....comunque non è l'unico ad avere sulla coscienza tanti morti, anche i cattolici nella guerra dei 30 anni si sono dati da fare....un vulnus sanguinosissimo che pesa sulla coscienza di entrambi; un'ultima cosa esaustiva : in USA un sondaggio fatto su Sodoma e Gomorra ha dato il 60% di risposte che erano marito e moglie.....coraggio, si può sempre migliorare restando umili. Anonymous.

    RispondiElimina
  110. caro Anonymous, tanti fondamentalismi in USA non sono infatti disgiunti da grossi fraintendimenti e pressapochismi, tipici dell'approccio soggettivista:
    nessuno ha la verità > ognuno ha la sua verità> allora non c'è nessuna verità oggettiva.

    Un esempio di questa genesi anche nel costume:
    leggiti il testo di un pezzo famosissimo tratto dal songbook di George & Ira Gershwin,
    che se contiene anche "Summertime", ha pure "It ain't necessarily so" che cita eventi biblici,
    poi dice nel ritornello subito dopo "Ma non è andata necessariamente così".

    Ah beh allora....

    E' proprio un fatto di atteggiamento, di modo di porsi, il loro.

    RispondiElimina
  111. “ se è questo che si vuole”
    http://traditiocatholica.blogspot.it/2014/04/cattedrali-abbandonate-per-la-gioia-del.html

    RispondiElimina
  112. dal "libero esame" a....
    protestanti al cinema:

    http://esperidi.blogspot.it/2012/04/la-fiaba-nera-del-love-and-hate.html


    http://www.camilloblog.it/archivio/2006/10/06/jesus-camp-il-documentario-sulle-madrasse-cristiane-damerica-che-pero-non-ci-sono/

    RispondiElimina
  113. Josh, naturalmente sai che George and Ira Gershwin NON erano protestanti...
    Anonymous, se Lutero nNON si fisse ribellato a Roma, le guerre di religione, in cui naturalmente c' entrava di tutto, non ci sarebbero state.
    Piuttosto che il conto dei morti e delle atrocita', osserverei che la Verita' e' una e l'errore, o menzogna, e' molteplice, quindi il fatto stesso che dopo Lutero, e prima ancora di lui, ci siano stati tanti Riformatori, e continuino ad esserci, e' dimostrazione della lro malvagita', in senso ovviamente dottrinale ( e nel caso di alcuni di loro non solo).
    Se la Chiesa cattolica non sta benissimo oggi, di sicuro le confessioni riformate stanno molto, molto peggio.
    Dai suoi frutti giudicherete l'albero. Il loro mi sembra in via di avvizzimento
    Rosa

    RispondiElimina
  114. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

    RispondiElimina
  115. ovviamente Rosa ricordo che G. & I. Gershwin non erano protestanti, ma il modo di procedere in quel testo verso il testo sacro è segnale di un approccio anche di quel mondo; del resto finanza calvinista e finanza ebraica son quelle che han informato di sè gli USA, anche come atteggiamento culturale, e non solo secondo Max Weber.

    Calvinismo ed ebraismo USA hanno in comune, oltre a letteralismo e rabbinismo, un'eresia: "il Regno ora" che comprenderebbe anche una benedizione "economica" dal cielo.
    Se Dio ti ama ti dà il successo materiale.

    Tornando ai Gershwn, "It ain't necessarily so" e il modo di negare la Bibbia in vista di un'altra via è tipico di un personaggio dell'opera pop-jazz "Porgy & Bess" che si svolge come sfondo sociale tra i neri evangelicals, in particolare cantata da "Sporting Life" (spacciatore).

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo l'approvazione di uno dei moderatori del blog.