Piccola osservazione su un testo da non perdere. «Passarci sotto» [alle difficoltà], che leggerete più avanti, può all'apparenza sembrare meno impegnativo, rispetto all'impegno e alla fatica del «Passarci sopra» che consisterebbe, penso, nell'affrontarle. Ma, oltre al fatto che passar sopra a volte diventa sorvolare, l'impegno e la sfida possono essere gratificanti e dare mordente. Il «Passarci sotto», credo invece, implica l'assumersi tutto il peso e il dolore... Ciò che ha fatto il Signore.
Il 22 settembre è iniziata la novena a questa santa che divenne patrona delle missioni senza essere mai uscita dal proprio convento carmelitano.
Personaggio affascinante Teresina, al secolo Teresa Martin, di Alençon, Francia, dove nacque il 2 gennaio 1873.
Bambina e adolescente vivace, a 15 anni vorrebbe entrare nel Carmelo di Lisieux, ma è troppo giovane per farlo. Ma lei non si perde d’animo. In occasione di un pellegrinaggio a Roma e relativa udienza papale concessa ai fedeli della diocesi di Lisieux, la piccola Martin, si rivolge direttamente al pontefice, Leone XIII. E il permesso lo ottiene.
In convento rimane solo 10 anni perchè muore all’età di 25 anni, per una grave forma di tubercolosi. In questo anni scriverà, su indicazione della Superiora, un diario, divenuto un best-seller della spiritualità dal titolo “Storia di un’anima”.
Chi non lo avesse letto ne è fortemente invitato, perchè è un libro straordinario.
Pio XI ebbe a definirla “un grand’uomo”: ed era solo una ragazza, semplice ma decisa a scegliere il meglio, il posto di Maria, assorta ai piedi di Gesù.
Ebbene, stavo leggendo la prima parte della Novena a lei dedicata (molto bella, la potete trovare qui) e ho trovato una frase che mi ha molto colpito.
Teresa parla alla sorella Celina, preoccupata per una difficoltà che lei giudica insormontabile. “”Questa volta è impossibile, non ce la faccio a superarla!”, protesta Celina. “Non mi stupisce”, rispose Teresa, “Noi siamo troppo piccole per superare le difficoltà, dobbiamo passarci sotto”.
“Passarci sotto”. Davvero è qualcosa cui non avevo mai pensato. Eppure il ragionamento fila.
Teresa continua: “Ecco che cosa si guadagna ad essere piccoli. Non ci sono ostacoli per i piccoli, si intrufolano dappertutto. Le grandi anime possono superare i problemi, raggirare le difficoltà, arrivare a mettersi al di sopra di tutto con il ragionamento e la virtù, ma noi che siamo piccolissime, dobbiamo guardarci bene dal provarci. Passiamo sotto! Passare sotto ai problemi significa non affrontarli troppo da vicino, non ragionarci troppo sopra”.
Quanta saggezza in queste parole! E quanto differente è il mio consueto atteggiamento verso le difficoltà! Io, come molti altri, credo, vorrei affrontare le difficoltà e sconfiggerle quasi senza accorgermene, senza versare una goccia di sudore. Un bel salto, elegante come un blasonato cavallo da concorso e, via, l’ostacolo è superato.
Invece non succede quasi mai così e si continua a battere in capo contro mille e più difficoltà. Se, per una volta, provassi a piegare un po’ la schiena, abbassare il capo, forse avrei migliori risultati.
Una cosa che non sopporto, che mi fa perdere quel poco autocontrollo interiore che ho, è quando ci sono problemi per cui non si profila, almeno a breve, una soluzione. Quant’è difficile permanere nella difficoltà, sapendo che bisogna pazientare e niente altro.
Noi donne del boom economico questo non lo riusciamo a digerire. Ci hanno passato col latte materno (che il più delle volte era artificiale, perché andava di moda così) la pretesa che per ogni situazione si potesse trovare una via d’uscita, una soluzione. Eppure io lo ricordo, quando c’insegnavano al catechismo, tra le opere di misericordia, il “sopportare con pazienza le persone moleste”. Persone e situazioni.
La realtà non è così. La maggior parte delle cose è imprevedibile e assai poco programmabile. Il mondo si è intestardito a voler controllare tutto: la nascita, la morte e tutto quello che vi sta in mezzo. E noi con lui. Semplicemente impossibile, ma spasmodicamente perseguito.
Il passare sotto alle difficoltà suggerito dalla santa di Lisieux ci propone una prospettiva diversa o, meglio, un punto di osservazione diverso. La nostra altezza. La nostra condizione di anime ‘piccolissime’ che, perciò, conviene si attrezzino a sfruttare non l’altezza, ma la piccola statura.
Ma per far questo è necessario ammettere di essere piccoli: non è cosa da poco ma (credo, perchè io ne sono ancora ben distante) cambia la vita. Parola di “un grand’uomo”: Teresina.
_______________[Fonte: blog Expe(rita) by Riscossa Cristiana
Grazie per avere condiviso con i suoi lettori questo passo, cara Mic: forse ci può illuminare anche nella difficoltà presente, cioè il papato di Bergoglio.
RispondiEliminaSpeculo troppo, ragiono troppo (e forse leggo troppo, anche, su questo delicatissimo argomento).
Voglio chiedere (chiedo!) a santa Teresina di intercedere per me, per tutti noi che ci sentiamo smarriti, affinché lo Spirito di Dio ci renda docili e ci faccia "piegare la schiena".
Non è facile. Per nulla. Non sono nemmeno sicura di sapere di che cosa possa significare, applicato alla situazione di cui sopra. Non resta che affidarsi.
A ben vedere il "passar sotto" di Santa Teresina richiede un cambio di prospettiva, che non è disimpegno, ma "farsi piccoli". La sfida è col prevalere del nostrio "Io". Solo nel Signore ci si può riuscire....
RispondiEliminaSolo piiccoloooo appunto:
RispondiEliminasecondo il calendario tradizionale Santa Teresina cade il 3 Ottobre.
Il principale Santo di oggi è San Remigio.
infatti mi sembrava strano che un blog così tradizionale come questo segua il calendario del Novus Ordo!!!
RispondiEliminaLa questione dell'Io è centrale nella vita cristiana, e non dovremmo mai dimenticarlo.
RispondiEliminaNon è concetto meramente ...psicanalitico postrivoluzionario, Gesù stesso l'ha ben presente, ovvio, nella struttura dell'uomo....
"rinuncia a te stesso"...ma anche "cercate prima il regno e la giustizia di Dio..."
In molti passaggi si nota che l'Io dell'uomo può diventare uno dei suoi più grandi problemi, perchè falsa la nostra prospettiva.
"Cerca la gioia del Signore,
esaudirà i desideri del tuo cuore."
(Salmo 36,4)
In altre parole, anche nel breve e apparentemente innocuo passaggio del Salmo, ci dice di mettere il Signore al primo posto, e non il nostro Io.
In tutte le situazioni, dobbiamo scendere giù dal treno...della destinazione sbagliata, e questo comprende anche CHI abbiamo posto sul Trono del nostro cuore. Il nostro Io o il Signore?
Preghiamo che ci dia sempre il discernimento, e anche la forza e l'amore necessario per realizzarlo.
Grazie raf, di avercelo ricoradato.
RispondiEliminaVuol dire che potremo dedicare un triduo perché Santa Teresina interceda per noi.
Ricordo che con lei aveva un rapporto affettuoso e diretto don Enrico Zoffoli.
In realtà non ottenne il permesso da Leone XIII, che si limiterà ad una frase di circostanza ("entrerai quando il Signore lo vorrà").
RispondiEliminalA situazione di quella "Sentinella" di cui ho parlato nel mese di agosto, si è di nuovo complicata.
RispondiEliminaSi sapeva che i grattacapi sarebbero ricominciati ma, almeno io, speravo non tanto presto. Forse ha giocato anche qua la gelosia dei preti, che hanno visto la chiesa ove officiava il Nostro sempre piena, diversamente dalle loro. Preghiamo. Di più, fin quando non si chiarisce il caso, è meglio non dire.
Raccontate solo cazzate! Ma smettetela con le superstizioni e studiate seriamente!
RispondiElimina----- Original Message -----
RispondiEliminaFrom: Treccani
To:
Sent: Wednesday, October 01, 2014 8:33 AM
Subject: Gratis per te il volume su Papa Francesco da Treccani
L'importante è fare il proprio dovere nel limite delle proprie possibilità. Ogni tanto ci viene richiesto anche lo "straordinario", ma non tutti i momenti.
RispondiEliminaPost veramente eccellente! Tocca un nodo centrale.
RispondiEliminaOgni giorno mi chiedo quale debba essere il punto di congiunzione e di equilibrio tra il 'passare sotto' e il 'passare sopra', tra il giudicare e l'accettare, tra il cercare di capire e il cercare di com-prendere...
Non ci può essere semplicemente chiesto di 'passare sotto', di esautorare la 'testa'. Anche lei, la testa, chiede la sua parte. Non è anche lei un dono del Signore così come il 'cuore'?
Lettura obbligatoria: articolo di Massimo Introvigne suL Burnung Man e la religione mondialista di Facebook, Google, Amazon, o la nuova supermassoneria:
RispondiEliminahttp://www.lanuovabq.it/it/articoli-sesso-droga-e-new-age-i-poteri-forti-sono-a-nudo-10461.htm
L'anonimo 9:46 non avrebbe meritato attenzione, se non per il fatto che parla di "superstizioni".
RispondiEliminaVorrei ricordare a lui e a tutti i neo-cattolici protestantizzati, che la "Comunione dei Santi" è una realtà magnifica e non è una superstizione, ma addirittura un articolo del Credo...
Non ci può essere semplicemente chiesto di 'passare sotto', di esautorare la 'testa'. Anche lei, la testa, chiede la sua parte. Non è anche lei un dono del Signore così come il 'cuore'?
RispondiEliminaGianniz, è lo stesso che mi ricorda le mie prime incursioni sul web, già diversi anni fa? Sostavo molto sulle sue riflessioni e qualche volta interloquivo come 'morenita' :)
Questa esortazione ha interpellato molto anche me, che sono una persona portata per indole ad affrontare le situazioni con caparbietà e senza mai tirarmi indietro, cercando sempre soluzioni alternative quando non ne vedo all'orizzonte. Ho dovuto lavorare molto - e non so quanto ci sono riuscita - per trasformare quello che può diventare velleitarismo in impegno secondo la volontà di Dio e sotto il suo sguardo. Il che significa Lui al primo posto, facendo tacere per quanto possibile l'io e mettendolo in campo solo con l'aiuto e l'avallo dell'ascolto e della grazia.
Beh, dicevo sopra del cambio di prospettiva suggerito da Santa Teresina, che non è la passività o il mettere la ragione a tacere, ma il "farsi piccoli". Ognuno di noi e in ogni occasione, dovrebbe riuscire a trovare questa dimensione che credo vada proprio in questo senso.
'Gianniz, è lo stesso che mi ricorda le mie prime incursioni sul web, già diversi anni fa?'
RispondiEliminaPenso di sì. Gianniz è il mio 'Nome/URL' dal 2005.
Ora sono un tuo affezionatissimo e testardo lettore (anche di molti altri blog, in verità), pieno di gratitudine per te e tutti coloro che riescono ancora a trovare voce e grinta per continuare a 'gridare dai tetti' (e sulla rete) le Verità di sempre.
A me, dalla 'rinuncia' di Papa Benedetto, si è spenta la penna tra le mani.