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sabato 8 novembre 2014

Il cardinale Marx e il Sinodo: è il Papa che vuole la discussione sui divorziati "risposati" e sugli omosessuali. Attenzione al "Dio delle sorprese"...

La mia riflessione di oggi nasce da notizie apprese da Riposte Catholique [qui], da cui sintetizzo alcuni stralci riguardanti recenti dichiarazioni del Cardinale Reinhard Marx sul sinodo.
"" È proprio Papa Francesco, che «ha aperto la porta» sulle questioni della omosessualità e della comunione per divorziati «risposati», e nessun voto contrario del Sinodo potrà apportarvi alcun cambiamento, secondo il cardinale Reinhard Marx, che non è solo un membro del consiglio di otto cardinali nominati dal Papa, ma un megafono del «gruppo manipolatore» che ha portato queste idee al Sinodo (vedi qui). [...] I relativi articoli sono stati pubblicati con il consenso esplicito del papa, dice il cardinale Marx. Dunque «il papa ha aperto le porte ed i risultati della votazione al termine del Sinodo non cambierà nulla» nonostante le due questioni finora fossero assolutamente non negoziabili.
[...] Il cardinale ha aggiunto che il gruppo «progressista» del Sinodo non ha subìto alcuna sconfitta, dando come prova l'esempio dell'attuale pontificato: «Chiunque pensi questo non ha prestato attenzione a ciò che accade nella nostra Chiesa a partire dall'ultimo anno e mezzo... Questo Papa sa esattamente quello che fa, nessuno può metterlo in discussione. Francesco vuole che ci diamo una mossa. Il suo uso frequente della parola - Avanti! - è una prova sufficiente».
[...] In un'intervista a Die Zeit [qui], Marx ha dichiarato che il Papa stesso ha voluto il ripristino della questione sull'omosessualità (aggiunta da Bruno Forte) nella relatio post-disceptationem, anche se non ha raggiunto la maggioranza qualificata dei due terzi. [...]""
Ci troviamo di fronte alla stessa situazione sconcertante e ambigua, ma anche rivelatrice delle effettive manovre manipolatorie messe in risalto da più parti [qui - qui - quiqui], e ad un deja vu, se torniamo alle dichiarazioni del cardinale Kasper, che ha accusato i suoi oppositori di volere «una guerra dottrinale», mentre lui è d'avviso opposto e agisce in sintonia col papa:
«... Io penso a un Sinodo pastorale» [solita solfa ingannatrice, di conio conciliare, come se la pastorale non sottenda essa stessa una dottrina]. Ed è quello che desidera anche Francesco, aggiunge: «È chiaro. Anche il Papa vuole un Sinodo pastorale». ... «nessuno dei miei confratelli cardinali ha mai parlato con me. Io, invece, due volte con il Santo Padre. Ho concordato tutto con lui. Era d'accordo. Loro sanno che non ho fatto da me queste cose. Ho concordato con il Papa, ho parlato due volte con lui. Si è mostrato contento». [qui]
Un'osservazione è d'obbligo. Sia Marx che Kasper affermano con enfasi la preventiva intesa del Papa sul tema dei divorziati «risposati», ma c'è chi sottolinea che non abbiamo mai sentito il Papa dire (né smentire in entrambi i casi). Tuttavia, oltre a quanto già osservato, dice ben qualcosa il fatto che il papa intenda mantenere le questioni sul tappeto nonostante i voti contrari...
Lo stesso articolista di Riposte Catholique afferma che il Cardinale Marx, arcivescovo di Monaco, esprime semplicemente ciò che egli stesso intende. È vero o falso? Una ulteriore manipolazione? Sta di fatto che egli è Presidente della Conferenza episcopale tedesca e, oltre ad avere il sostegno di molti dei suoi colleghi tedeschi, in ogni caso è molto vicino al Papa. Come del resto il cardinale Kasper - aggiungiamo noi - citato tra i migliori teologi dal papa stesso nel suo primo Angelus, da lui scelto per l'apertura del Sinodo e pubblicamente lodato nella sua allocuzione introduttiva qualificata come «teologia in ginocchio».

Sta di fatto che le recenti dichiarazioni di Marx non fanno altro che riportare la confusione là dove essa aveva cominciato a dissiparsi. Ma forse del tutto apparentemente e come toppa momentanea, come già da me [qui] osservato e anche confermato dalle seguenti parole di mons. Schneider.
È triste inoltre che il paragrafo – che non ha ottenuto l’approvazione richiesta della maggioranza qualitativa – resti tuttavia nel testo finale della Relatio e verrà inviato a tutte le diocesi per ulteriori discussioni. Aumenterà sicuramente la confusione dottrinale tra i sacerdoti e i fedeli, essendo ora ventilato che i comandamenti divini e le divine parole di Cristo e quelle dell’apostolo Paolo sono messi a disposizione di gruppi decisionali umani [qui].
Quanto al papa, diciamo che si esprime in maniera gesuitica, con una comunicazione monca, spesso criptica e indiretta, ma lanciando staffilate contro la tradizione in ogni occasione: egli mette a raffronto due schieramenti contrapposti buoni-cattivi, parteggiando evidentemente per l'innovazione rivoluzionaria. E se non espone né direttamente con chiarezza né per intero il suo pensiero, parla anche attraverso i provvedimenti. Basti pensare a chi si è scelto per il consiglio della corona [qui] e ad alcune sue scelte curiali, rapportate con la rimozione del card. Burke, del card. Piacenza ed ai provvedimenti nei confronti dei Francescani dell'Immacolata, per fare una diagnosi di certo non rassicurante.  Del resto quando tuona dalla Domus Santae Martae rimproverando chi muta i pani in pietre, che è duro di cuore, intellettualista, legalista, da museo et alia dimostra di conoscere ben poco - e solo in base a pregiudizi - chi ama la tradizione che colpevolmente scambia per la sua caricatura.

Inoltre, se ci soffermiamo su recenti dichiarazioni provenienti dal blog Caminante-Wanderer [qui], della cui serietà fornisce assicurazioni New Catholic, responsabile dell'altrettanto affidabile Rorate caeli, i nostri timori vengono confermati. Egli riferisce tre episodi che vanno nella medesima direzione, rivelando le intenzioni distruttive di Bergoglio, e ne trae l'ovvia conclusione che il papa andrà fino in fondo nella sua rivoluzionaria ansia di cambiamento che vorrebbe irreversibile. Cito il terzo episodio: nel corso di un recente convegno di teologi nel Seminario di una «grande Arcidiocesi argentina» un teologo molto vicino al papa avrebbe riferito circa le sue intenzioni
«medesima conversazione, un po' più tardi. Chi parla è un sacerdote che ha contatti abituali, o piuttosto quotidiani, col Santo Padre. «L'ultima cosa che mi ha detto prima che io venissi qui è di pregare affinché egli possa effettuare cambiamenti profondi e definitivi nella Chiesa, in modo tale che non possano mai più essere modificati».
Dunque è finito il tempo delle discussioni dottrinali altrimenti vien detto e ripetuto - e più che una constatazione appare una minaccia - che ciò « ci impedisce di essere sorpresi e infiammati dallo Spirito Santo». Ma si dimentica anche che la Verità non risiede nelle opposte fazioni e neppure nella maggioranza, ma nella Rivelazione apostolica, in Cristo Signore, così com'è stata consegnata e custodita fino ad oggi e fino alla fine dei tempi da la Catholica.

Insomma è entrato in campo il «Dio delle sorprese».
Se per «sorprese» intendiamo il fatto che il Signore «fa nuove tutte le cose», questo non è altro che l'effetto della sua Presenza e della sua grazia nella storia; il cui divenire riguarda noi e le vicende terrene che scriviamo con le nostre vite donate nella Sua, ma non Lui che è lo stesso ieri oggi e sempre.
Non dimentichiamo, invece, che il concetto di sorpresa che ci si vorrebbe rifilare significa cose non preannunciate... Il nostro non è il Dio delle sorprese, ma il Dio che si è definitivamente rivelato in Cristo Signore perché non ha nascosto ai "Suoi": i Santi e profeti di un tempo, tutto ciò che stava per fare nella Storia della salvezza. Se però per «sorprese» intendiamo i cambiamenti avallati da un dio che si evolve nel nostro divenire, per dirla con mons. Gherardini, allora non è altro che
«la molla di quel divenire dialettico che, con Feuerbach, porta alle conseguenze estreme la dialettica hegeliana, trasformando la teologia in pura e semplice antropologia e ... imprigiona il messaggio evangelico nelle maglie del divenire, lo spoglia d'ogni sua componente soprannaturale e lo riduce ad un dato sempre cangiante dell'immanenza».
Ma, oltre a ciò, se si permette questo, si spacca l'unità tra le azioni ad extra della Santissima Trinità e la rivelazione dei segreti ai Profeti dell'Antica Alleanza, e così si apre la possibilità a un dio che agisce fuori dai limiti della rivelazione...
Maria Guarini

54 commenti:

  1. OT altro caso da FFI in Argentina, dispersa comunità di suore di San Justo.....e vai col tango....Marx dice 1/2 verità e 1/2 bugia, intanto Burke saluta tutti e se ne va.

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  2. Parole di verità! Chi oggi esercita il potere di giurisdizione della Chiesa di Cristo approva la sodomia.

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  3. Contro la manipolazione, la menzogna, l'inganno agiti dalla Rivoluzione assisa ai vertici di una chiesa mondana che tradisce la Rivelazione e se stessa, esiste ed esisterà sempre un katéchon rappresentato dalla legge naturale iscritta in ciascuno di noi. Anche se rimarranno in pochi ad ascoltarla. D'altronde, quella relativa al "piccolo resto" non è una possibilità, ma una profezia.
    Senza cadere negli errori contrapposti di un ottimismo sciocco, inabilitante e "quietista" ("tutto andrà per il meglio, abbiate fiducia") e un cupo millenarismo da "Santi degli ultimi giorni", continuiamo semplicemente, serenamente ma anche combattivamente a tenere accese le nostre fiaccole di testimonianza e di verità.
    I papi, i cardinali, i vescovi passano, ma la Chiesa resta. E, soprattutto: stat veritas. E' una promessa: possiamo dubitarne?

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    1. Pregherei non censurarmi senno' addio (e poi rispondo) cosa intendi per legge naturale? La natura e' buona o decaduta? Sei contrario ai vaccini come un defunto papa (devo dire coerente) o i naturali batteri li ammazzi con gli antibiotici? Ps: di piccoli resti ce ne da 2000 anni, oggi saresti tu o io...

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    2. Mi inserisvo perché quel che dice Anonimo qui mi lascia perplessa. L'introduzione di vaccini e le maggiori posdibilità di cura con le scoperte medico scientifiche non si attagliano alle leggi spirituali e al mondo della Rivelazione che ci consegna sia il Medico che la medicina non suscettibili di evoluzioni e/o cambiamenti se non in elementi secondari per ripristinare (terapia d'urto) e sorreggere e trasformare secondo la somiglianza voluta dal Padre (terapia di mantenimento) la natura decaduta.
      I surrogati o le adulterazioni di arbitrarie innovazioni nelle essenze lasciano il tempo che trovano.

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    3. E quanto al "piccolo resto", se si rimane nella fedeltà (a Dio prima che agli uomini), è logico sperare di appartenervi.
      Ma nessun credente è mai certo della salvezza... La buona battaglia dura fino all'ultimo istante di vita.

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  4. Tudo questo disastro si poteva dedurre dall'intervista a Spadaro. Cosa si può aspettare da un presunto papa che sceglie tra tutti gli autori gesuiti Michel de Certeau, tra tutti i teologi, Walter Kasper? Catastrofi.

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  5. Bè vi dirò che con un chiesa che si balocca con queste cose da salotto radicl-chic e contemporaneamente silenzia i massacri e persecuzioni dei nostri fratelli in medio oriente e non muove un dito rendendosi complice dei mandanti abbandonandoli al loro destino non voglio avere niente a che fare. Infallibilità o meno.
    Miles

    PS: se "qualcuno" avesse riservato a questa causa un millesimo degli strali che quotidianamente lancia contro i cristiani che non gli sono graditi avrebbe forse salvato più di una vita.

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  6. Il cardinale conservatore lascia la Segnatura e diventa patrono dei Cavalieri di Malta. Intervistato da Aleteia dice: «Certi media mi descrivono come se vivessi tutta la mia vita come un oppositore di Francesco»

    http://vaticaninsider.lastampa.it/vaticano/dettaglio-articolo/articolo/burke-sinodo-37381/

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  7. Marco di Giacomo08 novembre, 2014 17:36

    Di Giacomo Marco Quale "dio delle sorprese"? Io conosco solo un unico Dio, Uno e Trino, Padre e Figlio e Spirito Santo, e non fa "sorprese" ma è fedele alla sua Parola immutabile. Evidentemente Marx e Bergoglio credono in un altro "dio", il G.A.D.U. dei massoni

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  8. il timing della rimozione di Burke è un chiaro segnale ai vescovi USA che stanno per iniziare la loro sessione annuale plenaria: "or my way or the highway"

    Angelo

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  9. Le "modifiche" alla Santa Chiesa che vuole apportare e che "non si possano più modificare, non riuscirà mai a farle. In ogni caso le caratteristiche fondamentali della Chiesa resteranno solo quelle volute da Cristo. La pretesa di "rifare" la Chiesa secondo le proprie idee, anziché obbedire al volere Divino, ha un che di diabolico. Penso che l'affermazione - sotto questo profilo- non possa essere vera. Dobbiamo pregare - Papa compreso - perché facciamo la volontà di Dio, non la nostra! Giorgio

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  10. Cara e gentile Maria, stò facendo delle lunghe riflessioni dopo aver letto l'articolo sia di Mons. Gherardini che del Card. Marx, e mi vien fuori che nel sinodo ordinario del prossimo ottobre, Francesco allungherà (quasi di sicuro) l'elenco dei grandi cambiamenti,(visto che và molto veloce e nessuno può fermarlo), molto probabilmente, credo, che inserirà alla comunione ai divorziati/risposati, l'accettazione dell'omosessualità, le convivenze pre-matrimoniali, anche l'abolizione del celibato e l'accettazione delle donne-sacerdote, (ci pensate la sacerdotessa con il marito ed i figli sulla mensa eucaristica, come dai protestanti?) nonchè l'eutanasia (per il fine vita) nonchè tutte le eresie che da marzo 2013 và dicendo e facendo.
    A questo punto mi chiedo, cosa resta della Dottrina Cattolica? oltre al fatto che la Chiesa stà nelle mani di Cristo?
    Il piccolo gregge, quale e dove sarà? e il lumicino quanto sarà lontano?
    La fede è tanta ed anche la speranza in Cristo, ma come ed in che modo potremo ancora avvalerci dei sacramenti e della S.Messa, inizio e culmine della vita Cristiana? Non vi sembra che le profezie di fatima e della Emmerich le stiamo toccando con le nostre mani?

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    1. Guardi che il celibato vescovile in san Paolo sembrerebbe VIETATO.

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  11. Bernardino. Sursum Corda. Tempora Bona Venient. Bergoglio porterà con sé in fondo al pozzo la malattia del novecento che, ancor oggi nella Chiesa attuale risulta incurabile. A tanto schifo sessuosimoniaco tedesco/sudamericano penso non possa esserci altro rimedio che questo. E' quasi "fisiologico" Eppure Nostra Madre non ci abbandona ci mostra già le prime luci. Saranno tanti i sacerdoti che non seguiranno e saranno i Santi Sacerdoti con cui velocemente ricostruiremo. C'è chi è già al lavoro, ed i frutti si vedono.

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  12. Mazzarino, la sua fiducia mi conforta e spero tanto che lei abbia ottime ragioni per affermare che bona tempora venient...
    Cosa intende dire con "Bergoglio porterà nel pozzo la malattia del Novecento"?
    Io tutte queste luci che vede lei non è che proprio le abbia molto presenti: certo, ci sono giovani sacerdoti che fanno ben sperare, né mi sognerei in ogni caso di disperare, visto che so bene chi è il Signore della Chiesa, tuttavia mi fa un pochettino paura l'idea di dover "velocemente ricostruire", perché ciò evidentemente implica una rovina imminente.
    Lei vede uno scisma a breve, all'orizzonte? Io a volte quasi ci spero: almeno, al momento buono, sapremo da che parte stare... (ancorché mi angosci un filino pensare all'eventualità di venir meno - alle brutte - all'obbedienza al Santo Padre, chiunque egli sia).
    humilitas

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  13. Bernardino , non so perchè , ma sento di condividere la fiducia di Mazzarino. Toccato il fondo , apparirà chiaro che la restaurazione non è opera umana , ma divina (tramite l'impegno dei suoi servi , cui verrà data assistenza e forza ). Mi vengono in mente le parole profetiche di S Luigi Maria Grignion di Montfort sugli apostoli degli ultimi giorni ...che correranno invincibili , con somma umiltà , con lo stendardo della Croce e la protezione di Maria Santissima

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  14. Il cardinal Marx parla d'un "nouveau commencement dans l'Église". A me quest'idea del "nuovo inizio" fa correre un brivido lungo la schiena.

    E lo stesso effetto mi fa il tono arrogantemente autoritario del cardinale: se il sinodo non conta nulla, perché diamine l'avete convocato? Se deve decider tutto il papa in solitudine, a che scòpo invocar la collegialità, la parresìa e tant'altre belle parole?

    Codesti novatori eretizzanti mi sembrano un bel po' incattiviti, da un po' di tempo in qua: direi dal pontificato di Benedetto XVI, e non per caso. Forse è un buon segno.

    Maso

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  15. questo caso la pietà ha in sé qualcosa di dispregiativo per l'uomo. Non lo aiuta ad aprirsi all'infinito amore al quale Dio l'ha orientato "prima della creazione del mondo" (Ef 1, 4). Il sentimentalismo pietoso è dimentico di come sono "dal principio" le cose dell'uomo, mentre la com-passione, essendo un soffrire con quelli che si sono smarriti "nella selva oscura", ridesta in loro la memoria del Principio e indica la via del ritorno ad esso. Questa via è il Decalogo osservato nei pensieri e nelle azioni: "Non uccidere! Non fornicare! Non rubare te stesso alla persona alla quale ti sei donato per sempre! Non desiderare la moglie del tuo vicino!". […] Il Decalogo inciso nel cuore dell'uomo difende la verità della sua identità, che si compie nel suo amare per sempre. […]

    In una delle nostre conversazioni su questi dolorosi problemi Giovanni Paolo II mi disse: "Ci sono cose che devono essere dette senza riguardo per le reazioni del mondo". […] I cristiani che per paura di essere riprovati come nemici dell'umanità si piegano a compromessi diplomatici con il mondo deformano il carattere sacramentale della Chiesa. Il mondo, ben conoscendo le debolezze dell'uomo, ha colpito innanzitutto "l'una carne" di Adamo e di Eva. Cerca di deformare in primo luogo il sacramento dell'amore coniugale e a partire da questa deformazione cercherà di deformare tutti gli altri sacramenti. Questi costituiscono infatti l'unità dei luoghi dell'incontro di Dio con l'uomo. […] Se i cristiani si lasceranno convincere dal mondo che il dono della libertà recato loro da Gesù rende difficile e persino insopportabile la loro vita, si porranno al seguito del Grande Inquisitore dei "Fratelli Karamazov" e metteranno Gesù al bando. Allora che cosa accadrà all'uomo? Che cosa accadrà a Dio che è diventato uomo?

    Prima di essere ucciso Gesù dice ai discepoli. "L'ora viene che chiunque vi ucciderà crederà di rendere un culto a Dio… Al mondo avrete tribolazione, ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo" (Gv 16, 2.33).

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  16. ps
    http://www.ilcrivello.altervista.org/sinodo_2014.htm

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  17. Penso allo iato profondissimo tra le proposte sinodali di apertura a comportamenti macchiati nell'etica, e in contemporanea alla fede e alla lode alla Vergine Santissima e Immacolata.

    Come è possibile creare un salvacondotto anche sacramentale per gesti che macchiano l'anima come secondo matrimonio e sodomia praticata, cui ora non è più domandato ravvedimento...

    la purezza non è più raccomandata, l'essere immacolata o macchiati senza pentimento sembrano parificati, fatti passare per la stessa cosa....ha davvero dell'incredibile

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  18. Anch'io vedo tanti segni buoni.
    Il che non ci risparmia la croce.
    La sofferenza ripara i guasti del poco amore. Questo mondo è pieno di sofferenza.
    Nessun ottimismo sciocco e nessun millenarismo: lettura di fede della minestra che passa il convento, nella sapienza di ciò che sorprenderà solo chi non dà peso alle profezie e ai tanti modi in cui il Cielo parla agli uomini.
    Avere fede in Dio è non confidare in qualche uomo, fosse anche il più santo, ma fidarsi delle promesse di Dio, ricevute attraverso i più santi.
    Serve anche tanta carità e preghiera a beneficio di quegli uomini di Chiesa tanto sviati da perdere se stessi e una parte del gregge. Mai deve prevalere l'odio, perchè l'odio è una lama che recide la comunione con il Signore. Serve amore, perchè la carità è comunione. E serve umiltà, perchè siamo servi inutili.
    C'è troppo protagonismo ecclesiale, un pastoralismo acrobatico per strappare gli "oooh" ammirati delle pecore stupefatte.
    Non uniamoci al coro ingenuo, ma nemmeno manchiamo di carità tanto ai nemici, quanto agli amici che potrebbero scandalizzarsi di accuse livorose e saccenti. Lasciamo fare a Dio, attendendo Lui, nel modo che compete: pregando, esercitando la carità con tutti, il più umili che ci possa essere possibile, pentendoci convintamente ove così non fosse...

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  19. Anonimo 21:34, sta citando Grigyel?
    humilitas

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  20. Grygiel
    http://www.libertaepersona.org/wordpress/2014/10/sinodo-parlano-i-coniugi-grygiel/

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  21. Vediamo ora palesemente l'operare della "chiesa clandestina RKK1" (qualcuno si ricorda? 2012...).
    Come avevo già detto all'epoca, RKK non è altro che l'abbreviazione tedesca per la chiesa cattolica romana, ed è poco sorprendente che i protagonisti di questa neo-chiesa (non più clandestina) sono di quel paese che da dato vita a un Lutero, a un Federico "il Grande", a un Bismarck (Kulturkampf), e infine a Marx, Engels, e Hitler; paese in cui la chiesa, sin dall'Ottocento, si finanzia mediante la simonia.

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  22. Tout devient plus clair, dans la situation actuelle, quand on comprend que la secte conciliaire, qui a mis la main sur l'Église, N'EST PAS L’ÉGLISE mais sa contrefaçon diabolique.

    L'anti-Église a toujours existé, mais, au cours de l’histoire, elle finissait toujours par reculer et par rentrer sous terre face à l'opposition vigoureuse qui lui était faite par une hiérarchie fidèle et par des papes conscients de leurs responsabilités et valeureux défenseurs du troupeau.

    Le funeste concile Vatican II a permis à cette anti-Église de ressortir de l’ombre où elle avait été reléguée et elle s’est peu à peu emparée de presque tous les postes d’influence et de commandement.

    Aujourd’hui, mis à part quelques rares îlots de résistance, le noyautage des structures de l’Église par la secte est total et universel, et, conformément à la prophétie dite “de saint Malachie”, si bien analysée et expliquée par le jésuite René Thibaut (“La mystérieuse prophétie des papes”, Paris, Vrin, 1951), Benoît XVI (“Gloria olivæ”) aura été le dernier pape régulièrement élu à tenter, tant bien que mal, de lui faire obstacle.

    D’après la même prophétie, il y aura encore un pape, Pierre, avant le retour du Christ, mais nous ne savons pas dans quelles circonstances ce “Pierre” apparaîtra.

    Entre tant, Bergoglio, élu au siège de Rome dans les étranges circonstances qu’on connaît, et à la suite d’une campagne qui a forcé Benoît XVI à la démission, va tenter de mener à son terme, avec la clique d’antichrists qu’il a réunis autour de lui, l’œuvre de destruction officielle du catholicisme commencée à Vatican II.

    Misant sur l’état de déliquescence doctrinale et morale du monde catholique d’aujourd’hui, il va sans doute très largement atteindre ses objectifs, mais il n’y parviendra pas totalement, car il y aura toujours un “petit reste” fidèle à la vraie Église (et non à l’anti-Église ou à la secte), et c’est en définitive à ce petit reste, et non à la masse croissante des apostats, que le Christ a réservé la jouissance de son Royaume.

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  23. Signore e signori , questo ci mancava.... e meno male che Ravasi l'ha scoperto :
    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-padre-dors-un-prete-un-po-troppo-di-frontiera-10875.htm

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  24. Non c'è bisogno di un Papa che non confermi la dottrina, stando alla finestra a guardare le conclusioni del dibattito sinodale, che non si senta Vicario di Cristo, favorendo discussioni su dogmi che invece dovrebbe solo difendere, che si pone al di fuori della Chiesa, sia fisicamente con la sua scelta di risiedere a Santa Marta sia mentalmente con le sue affermazioni accomodanti verso le posizioni anticattoliche e paradossalmente critiche verso quelle tradizionali, che

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  25. rimuova vescovi e cardinali da incarichi prestigiosi per sostituirli con i suoi amici, in base ad un intento riformista che non si accompagna alla tanto declamata misericordia, che e' il motivo conduttore del suo pontificato per declinare da ogni responsabilita'(chi sono io per giudicare?).

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  26. Benedetto XVI con umilta' si e' dichiarato inadeguato e si e' dimesso, ma con altrettanta schiettezza dovrebbe dire la sua al vescovo di Roma per ribadire che non è stato eletto per mettere in discussione la Tradizione millenaria della Chiesa.

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  27. Ho letto di recente più di un'esternazione come quella di Moretto qui su, per cui la tassa ecclesiastica con cui si finanzia la Chiesa tedesca sarebbe una forma di simonia.

    Forse anche perché questi signori danno del simoniaco anche a me, che pago quella tassa, mi viene da domandar loro perché mai chiedere e anche pretendere un contributo economico per l'organizzazione e le necessità della Chiesa sarebbe simonia.

    A me risulta che la simonia sia tutt'altro: la compravendita di beni spirituali e di cariche ecclesiastiche. E invece mi risulta che "sovvenire alle necessità della Chiesa contribuendo secondo le leggi o le usanze" sia uno dei cinque precetti generali della Chiesa.

    La smettiamo di dare dei simoniaci a destra e a manca?

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  28. Tra i vari problemi tradizionali ce pure la figura del papa emerito. Mai esistita?!

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  29. Latinista,
    Che quello di sovvenire a un necessario precetto come il sostentamento della Chiesa sia cosa buona e giusta non lo discuto.
    Le perplessità nascono se non lo si lascia affidato alla libertà e alle possibilità e lo si trasforma in tassa che condiziona l'accesso ai sacramenti...

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  30. Abbiamo assistito a un golpe che si sarebbe consumato a nostra insaputa se non ci fossero state alcune sentinelle che non hanno taciuto a proprio rischio. Volevano e vogliono ancora portare avanti una storia già scritta; ma forse non hanno fatti bene i loro conti. Ma sarà dura...

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  31. Egregio Mazzarino, si, possiamo dire anche Sursum Corda, ma è difficile pensare in questo momento ""Tempora Bona venient""; ma hai visto bene la nuova gerarchia che dovrebbe predicare la Dottrina Cattolica? Il sinodo scorso e quello che dice il Card. Burke - alla fine deciderà tutto Bergoglio e da solo (o con la sua cricca degli otto). Dunque mi ricollego alla frase di anonimo sotto, in cui dice ""ho paura dover ricostruire velocemente"" perchè questo fà pensare che potrebbe esserci uno scisma a breve? ma questo potrebbe essere un bene, perchè qui entra in gioco la parabola del buon grano e della gramigna, quindi noi sapremmo davvero da che parte stare, ed io in questo ci spero tanto.
    In questo momento non vedo proprio un Paolo che pubblicamente riprende Cefa su gli errori e le eresie, non vedo un Atanasio su Liberio e Ario, ma possiamo solo dire "" Signore dove andremo se tu.... perchè solo Tu hai parole di vita eterna, mentre questa gerarchia con a capo un Bergoglio che predica la sua religione e la sua nuova dottrina e non quella prettamente cattolica, stà costruendo la sua nuova chiesa/due. Dunque estirpata la gramignia, la Chiesa di Cristo, quella che chiamiamo il piccolo gregge o il lumicino, con l'Autorità di Cristo e con quei pochi (o tanti) sacerdoti santi, potremo riprendere il cammino ininterrotto bimillenario del Vangelo immutabile.
    Ricordiamoci sempre che la Chiesa è stata fondata da Gesù tramite la Croce e con dodici Apostoli (non milioni di persone) unitamente alla Sua Madre SS.ma e con a Capo un vero Suo Vicario Pietro e non simone.
    Non dimentichiamo mai che in trenta mesi potrebbe distruggersi ciò che è stato costruito in due millenni; qualcuno dovrà ricominciare daccapo, come fece Gesù con i Dodici.

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  32. Far pagare per entrare in Chiesa ed onorare il Santissimo come succede in Austria e Germania (e ora anche in Italia) è simonia. Non dare i sacramenti a chi non paga la tassa, come sancito dalla conferenza episcopale tedesca è simonia. Affittare la cappella sistina alla Porsche è la beatificazione di Simon Mago. Se, come è sempre avvenuto, i sacerdoti fossero mantenuti dai fedeli e non stipendiati dagli Stati Massonici Bergoglio e Kasper sarebbero anche formalmente,pastori protestanti. La prima sfida di chi non seguirà Bergoglio nel pozzo sarà proprio quella di ospitare e provvedere al sostentamento dei sacerdoti. Come sta già avvenendo coi FI che non hanno abiurato e sono sulla strada dopo essere fuggiti dalle cliniche di riabilitazione del vdr. Ma ancor prima occorrerà mantenere il "possesso", per garantire la presenza pubblica del Santissimo, di quante più chiese possibile. E' il tempo di riempire le rubriche di contatti fidati. Gli sms sono molto più comodi delle superate "riunioni segrete".

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  33. @Latinista
    se la "Kirchensteuer" (nata, come Lei sa bene, dall'esproprio dei beni ecclesiastici effettuato nel 1803) non è simonia: mi potrebbe dire come posso accedere in quel paese ai "beni spirituali" ossia Sacramenti della Chiesa senza 1. pagare la tassa e 2. dover ricorrere alla FSSPX.
    .
    Con deliberazione del 2011 la conferenza episcopale tedesca ha confermato che chiunque "esce" dalla corporazione di diritto pubblico chiamata "chiesa cattolica" è escluso dai sacramenti.

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  34. Moretto, mic, Mazzarino,
    provate per esempio ad andare a messa in Germania, e magari a fare la comunione. Nessuno vi chiederà copia dell'ultima dichiarazione dei redditi. E allora, dov'è la compravendita di beni spirituali?

    Inoltre la tassa ecclesiastica non è affatto concepita come corrispettivo di una prestazione, e infatti è formalmente un'"imposta".
    Il diritto tributario tedesco distingue tra
    Steuer ("imposte"),
    Beiträge ("contributi", qualcosa come le nostre "tasse" propriamente dette)
    e Gebühren (di più difficile traduzione, si potrebbe rendere con "quote").
    Le ultime sono prestazioni in denaro in cambio di un servizio effettivamente ricevuto;
    i contributi sono in cambio di un servizio potenzialmente ricevibile;
    le imposte non sono in cambio di niente, sono appunto imposte e basta, e di per sé non fondano alcun diritto in capo a chi le paga.

    La tassa ecclesiastica - che quindi diremmo meglio imposta ecclesiastica - non è il prezzo dei sacramenti o qualcosa di simile; è un'imposta, che tutti i membri della Chiesa sono tenuti a pagare in quanto tali - e in Germania l'eventuale appartenenza alla Chiesa è registrata all'anagrafe.
    Se qualcuno chiede di non essere più registrato come cattolico, la Chiesa lo intende come un'uscita dalla comunità, e naturalmente, sapendolo, gli nega i sacramenti.
    Tutto qui.

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  35. 2 segnalazioni che si possono prendere anche come "segni dei tempi" così rincorsi, come aggiornamento al mondo, dall'attuale gerarchia:

    -pronta la traduzione-Libro del testo di Michael Davies (di cui a lungo s'era parlato anche qui) "La Riforma Liturgica Anglicana". L'osservazione scientifica e motivata dell'inglese M.D. di UnaVox, stimato da Ratzinger, nota paralleli tra la tragedia dell'anglicanesimo e il postVat. II "da noi"

    http://www.sanpiox.it/public/index.php?option=com_content&view=article&id=1474:la-riforma-liturgica-anglicana&catid=63&Itemid=80

    _Lettera sul caso pubblico di un prof. omosessuale e cattofobico che in uno dei licei più antichi e prestigiosi di Trieste toglie il crocifisso davanti agli studenti perchè "si sente giudicato" dalla Croce di Cristo.

    http://www.sanpiox.it/public/index.php?option=com_content&view=article&id=1475:gesto-blasfemo-in-classe-abbasso-il-crocifisso&catid=111&Itemid=309

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  36. @Anonimo 09 novembre 2014 00:05

    "Guardi che il celibato vescovile in san Paolo sembrerebbe VIETATO."

    ------------

    sembra la sua una visione un po' protestante.....S. Paolo (lei si riferisce a questo, suppongo) dice sì in 1 Timoteo 3, 1-7
    che

    "[1]E' degno di fede quanto vi dico: se uno aspira all'episcopato, desidera un nobile lavoro. [2]Ma bisogna che il vescovo sia irreprensibile, non sposato che una sola volta, sobrio, prudente, dignitoso, ospitale, capace di insegnare, [3]non dedito al vino, non violento ma benevolo, non litigioso, non attaccato al denaro. [4]Sappia dirigere bene la propria famiglia e abbia figli sottomessi con ogni dignità, [5]perché se uno non sa dirigere la propria famiglia, come potrà aver cura della Chiesa di Dio? [6]Inoltre non sia un neofita, perché non gli accada di montare in superbia e di cadere nella stessa condanna del diavolo. [7]E' necessario che egli goda buona reputazione presso quelli di fuori, per non cadere in discredito e in qualche laccio del diavolo."

    Questo nelle piccole comunità della Chiesa delle origini....ma dice anche (1 Corinzi 7)

    "7 Io vorrei che tutti gli uomini fossero come sono io; ma ciascuno ha il suo proprio dono da Dio, l'uno in una maniera, l'altro in un'altra."

    E S. Paolo era celibe, "perchè chi è sposato si preoccupa di piacere anche alla moglie" quindi non è più completamente libero nel servizio a Dio. Di lì, su modello apostolico, hanno preso origine i vescovi celibi e il sacro celibato ecclesiastico, per servire meglio Dio.
    Nel caso di S.Paolo infatti si ha un esempio della bellezza morale di una vita celibe consacrata a Dio. S. Paolo ha rinunciato alla vita di famiglia per darsi senza distrazione al servizio del Signore, secondo la parola di Gesù riferita in S.Matteo 19,10-12.

    Lui stesso tiene in gran considerazione il dono naturale di continenza santificato dalla grazia; non per dire che è meno eccellente l'attitudine naturale alla vita di famiglia che, SE santificata dalla grazia, può essere luogo di virtù. Dichiara che non c'è un unico dono, ma due doni diversi. Il celibato santo come sacramento e Vocazione per il Regno di Dio, è il matrimonio come Sacramento e Vocazione in vista del regno di Dio.
    Ma chi si sposerà sperimenterà le tribolazioni della vita nella famiglia (1 Cor 7, 28),
    e può concentrarsi meno ad essere episcopos su una grande comunità ed essere 24/24 al servizio di Dio.

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    1. San Paolo non era un vescovo. I monaci (di solito non son vescovi). Che poi la chiesa abbia deciso altrimenti... Fatto sta che passa inosservato

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    2. Ma chi è costui (anonimo 19:13) che vorrebbe fsrci intendere che Paolo era un monaco...
      Ma se lui stesso si definisce più volte apostolo e negli Atti se non ricordo male è indicato come Apostolo dei gentili!
      E i vescovi non sono i successori degli apostoli?
      Ma chi vi insegna a dimostrare l'indimostrabile con la mistificazione?

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  37. Cari amici, oggi la televisione promuove gli atti impuri anche tra i bimbi e chi dovrebbe difenderci tace o addirittura è in combutta con gli invertiti. Nella scuola di una delle mie nipotine (13 anni!) hanno iniziato una specie di corso su argomenti sessuali, voluto dagli stessi genitori degli studenti e subito appoggiato dagli insegnanti. Quando ho provato a parlarne con "la compagna" (che Dio li perdoni) di mio figlio sono stata zittita e mia nipote mi ha dato della bigotta. Siamo sempre più isolati ed anche Bergoglio è con i nemici della Vera Fede. Che la nostra Madre Celeste ci soccorra, solo Lei può salvarci.

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  38. Cara nonna,
    se il corso e' come quello che a suo tempo fece mia figlia, o e' ridicolo, cioè parla di argomenti ben conosciuti già a quell' eta', per es. il ciclo mestruale, o invece parla di affettività e come non tutto si riduce al sesso. Il che puo essere utile. Cerchi di conoscere il programma del corso ( magari e' presente sul sito della scuola) .Se può, cerchi di partecipare alle riunioni di classe con i genitori o alle altre occasioni pubbliche delal scuola.. Di solito le informazioni in merito le trova sul sito. Non sono riunioni private, simricordi: ogni familiare ha diritto a partecipare.
    Un suggerimento, se posso: cerchi di affrontare certi argomenti con sua nipote NON in presenza della madre. Mi par di capire che lei non approvi, ovviamente, lo status di " compagna" della madre di sua nipote. Lei losa, e inevitabilmente le e' avversa. La figlia prende le parti della madre, e lei e' tagliata fuori.
    Aspetti di essere sola con la ragazzina, ed arrivi a parlare di certe cose nel modo più naturale possibile, , inizialmente non avendo un atteggiamento "moralistico".
    E' difficile, lo so per esperienza personale, ma provi. E
    preghi il Signore e la Madonna che la aiutino atrovare le parole giuste.
    Rr

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  39. "Se qualcuno chiede di non essere più registrato come cattolico, la Chiesa lo intende come un'uscita dalla comunità, e naturalmente, sapendolo, gli nega i sacramenti."
    registrato come cattolico ????!! registrato da chi !!??
    registrato per l'erogazione di un servizio ????!!
    magare quello di mantenere con vitto e alloggio la moglie del prete????
    o magari per trovare un appartamentino per due emarginati finocchietti ammirevolmente fedeli l'uno all'altro ???
    se non voglio essere registrato perché con le mie tasse non voglio che distruggano le chiese e non foraggino la Tdl mi negano i sacramenti ???!!!
    Oggi mi è molto più chiaro da dove arrivano Lutero, Marx, Hegel, Hitler, la scuola conciliare tedesca, la Merkel, Kasper e Bergoglio. Vengono dalla pace di Augusta e fi da allora vanno verso quella masso talmudica del NOM.
    I miei soldi li do a chi voglio io, per la Chiesa di Dio e non allo stato tedesco in combutta da sempre, contro Roma,con i vescovi tedeschi. Ricordate le minacce dei ministri tedeschi e della Merkel, aizzati da Kasper e Zollisch, contro BXVI ???
    A proposito quest'anno non ho barrato l'8 per mille alla Chiesa cattolica? Mi toglieranno i sacramenti??? Una risata (del Leoncavallo) li seppellirà.

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  40. registrato come cattolico ????!! registrato da chi !!??

    Registrato all'anagrafe, in un documento pubblico.

    registrato per l'erogazione di un servizio ????!!

    Questo chi l'ha detto?

    Guardi, Mazzarino, neanche a me fa piacere dare i miei soldi alla Chiesa tedesca, che non gode affatto della mia simpatia e li spende in modi che non mi piacciono; ma arrivo a capire che se vado all'anagrafe e mi dichiaro pubblicamente ateo, è naturale che la Chiesa mi prenda in parola, non mi consideri cattolico, e di conseguenza mi neghi i sacramenti.

    I miei soldi li do a chi voglio io

    Se Lei segue i precetti della Chiesa, è tenuto a darli alla Chiesa "secondo le leggi". Se no, non segue i precetti della Chiesa.

    per la Chiesa di Dio e non allo stato tedesco in combutta da sempre, contro Roma,con i vescovi tedeschi.

    A parte che la tassa in questione va alla Chiesa, e non allo Stato; deduco che Lei non considera i vescovi tedeschi membri della Chiesa di Dio.
    Ma veramente Lei crede di avere il diritto di scomunicare qualcuno? Di considerare decaduta la gerarchia della Chiesa e decidere di questioni simili in autonomia?
    Ecco, credo che siano posizioni del genere ad aver fatto giustamente coniare il termine "tradiprotestanti". Questo è il risultato di una Chiesa che, pur pienamente legittima, dà scandalo ai suoi fedeli di continuo. E i fedeli, abituati a chiudere occhi e orecchie davanti a pastori che non fanno altro che screditarsi, arrivano a non riconoscerli più come legittimi e a volersi sostituire a loro.
    La situazione è di certo critica - come del resto lo è stata tante volte nella storia bimillenaria della Chiesa - ma attenzione a non andare oltre il limite. È proprio da qui che viene Lutero (non certo dalla pace di Augusta, che è successiva; e non capisco che ci facciano nel Suo elenco Marx, Hegel e Hitler): viene da una critica agli errori degli ecclesiastici che si estende alla Chiesa in sé e finisce col volersi sostituire ad essa.

    La situazione è critica, ma a risolverla non saranno sparate e atteggiamenti da arruffapopoli, prese di posizione temerarie, e accuse a destra e a manca basate su nuove interpretazioni di concetti ben noti come la simonia. Anzi, tutte queste cose non fanno che aggravarla.

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  41. Scusi, LAtinista; le sottopongo un caso pratico. Per motivi di lavoro mi trasferisco in Germania, diciamo per 5 anni. Sono cattolica, inizio a frequentare la chiesa cattolica più vicina. Desidero far frequentare il catechismo a mia figlia. Come mi devo regolare? Si ammala mia madre che è in visita da me, ed essendo grave, desidero che un prete le impartisca l Unzione degli Infermi, come si dice adesso. Come mi regolo ?
    Io ho vissuto due anni in Ontario, Canada. Mia figlia ha frequentato la scuola materna e l'inizio della I elementare in una scuola cattolica. NON ho sborsato una lira. Nessuno mi ha chiesto di registrarmi qui o lì.
    Forse non sarà simonia, ma trovo che quest'aspetto del Concordato S.Sede-Germania ed Austria sia assolutamente da rivedere. Un fedele dev'essere libero di dare a Ccesare le tasse che spettano a Cesare e di provvedere ai bisogni materiali della Chiesa cattolica come meglio desidera e può, in scienza e coscienza di fedele cattolico.
    Quindi, per es., io l'otto x mille è 8 anni che non lo dò più e sto cercando di convincere mia madre a fare altrettanto.
    RR

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  42. Caro Latinista. La pace di Augusta sancisce la prevalenza dell'interesse dello stato tedesco da parte delle gerarchia cattolica rispetto alla propria appartenenza alla Chiesa di Roma. Ci si accorda coi protestanti e si fa nascere uno stato in cui la chiesa cattolica si accorda con Mammona Luterana. Ovvio che La Chiesa tedesca e anche lei a questo punto siate costretti ad uniformarvi alla verità (la registrazione) dello Stato tedesco. Non la invidio. Anzi la capisco e mi spiace per lei ma stia certo che negare i sacramenti in funzione della dichiarazione fatta ad "un terzo peloso" è la mostruosità più grande che ci si possa inventare. Dedurre poi che se non mi dichiaro cattolico o protestante di fronte allo stato allora sono ateo e quindi non degno dei sacramenti, mi ricorda molto quei regimi totalitari che, ovviamente non per colpa sua, hanno avuto la culla proprio nelle zone del porcus sassoniae. Si, questa è Simonia pura e lo è al massimo livello immaginabile. Stia certo che io non darei un centesimo proveniente del mio lavoro a chi non sono certo lo impieghi per il Regno di Dio. Figuriamoci a Kasper e Zollisch.
    Arruffapopoli, tradiprotestante, temerarieta? Suvvia chi è lei per giudicare?

    RispondiElimina
  43. Maria, è lo stesso Anonimo 09 novembre 2014 00:05, cui ho risposto in Josh 09 novembre 2014 14:10, e ora ricontrobatte in 09 novembre 2014 19:13.

    Vuole i vescovi sposati perchè sostiene S.Paolo vietasse (in maiuscolo) il vescovo celibe.

    Sarà un filoprotestante. O un ortodosso. Del resto butta lì una riga e basta, ma sembra tenerci molto a ribadire la sua controstoria. Come se per servire Dio sia necessario esser sposati a forza, quando S. Paolo diceva in realtà il contrario.

    Non per ripetere una cosa già scritta, ma mai abbastanza appofondita:
    dietro al ribaltamento dottrinale del sinodo sulla sfamiglia, in cui si parte dal peccato e dal fallimento dell'uomo (adulterio e sodomia praticata da premiare con l'Eucarestia) e non dalle richieste di santità di Dio,
    sono sottese più idee malsane, tra cui:
    _che "l'amore" umano, da sè, anche se egoistico e peccaminoso, salvi, al posto dellla Grazia,
    idee frutto di modernismo, adogmatismo, naturalismo (la Grazia letta come coestensiva alla natura e non come "stacco" redentivo e rinascita),
    _e l'idea che non esista, con l'aiuto della Grazia, la possibilità della santità e della castità (lette ormai come inutili).

    In questa guerra all'uomo e a Dio, svolta dalla gerarchia attuale, non manca molto che i Kasper, i Forte, i Marx e chi li patrocina,
    concedano anche i preti sposati, visto che si dà la Comunione a bigami e sodomiti,
    perchè, visto che è dichiarata impossibile la continenza e la castità, non obbligare i preti a sposarsi e sopprimere i monasteri?
    E perchè no il "sacerdozio" ministeriale femminile? E così anche i vescovi "devono" esser sposati e anzi S. Paolo li avrebbe vietati celibi.

    "Sorpresa" per sorpresa....

    RispondiElimina
  44. Rr,
    chi si trasferisce in Germania si deve registrare al Comune e deve dichiarare, insieme ai dati anagrafici, anche la religione di appartenenza.
    Se si dichiarerà ateo o di un'altra religione, la Chiesa non lo considererà un suo membro, non gli chiederà nulla ma non gli darà nemmeno i sacramenti, in quanto ufficialmente e pubblicamente acattolico. Perché dovrebbe fare altrimenti?
    Se si dichiarerà cattolico, in quanto tale non avrà nessun problema a ricevere i sacramenti e a partecipare alla vita parrocchiale in ogni suo aspetto, e dovrà pagare la tassa ecclesiastica prevista dalla legge e contemplata anche dal quarto precetto generale della Chiesa, almeno nella formulazione di S. Pio X (nel nuovo catechismo il riferimento esplicito a leggi o usanze è stato tolto, ma vd. il n. 2043).

    Per un visitatore non registrato in Germania non ho esperienza di come stiano le cose; ma nessuno comunque gli negherà la comunione e la confessione, sacramenti per cui non si devono produrre "carte". Immagino che sia così anche per un'estrema unzione, che è un sacramento urgente.
    In ogni caso il principio non è "sacramenti solo a chi paga", ma "sacramenti solo a chi è pubblicamente cattolico". E poi, indipendentemente, c'è l'obbligo dei membri della Chiesa locale di contribuire alle sue necessità tramite la tassa ecclesiastica, che non è il corrispettivo per i sacramenti. Per la maggior parte della sua storia la Chiesa ha riscosso le decime (sempre stata simoniaca?), e io non pago certo il 10% dei miei redditi come tassa ecclesiastica. Io non so dove si possa vedere la simonia in questo.

    In realtà il problema della Chiesa tedesca non è affatto la sua ricchezza né il modo di ottenerla, ma la sua deriva dottrinale e morale. Se non esprimesse tendenze così sovversive, la sua ricchezza e potenza sarebbe solo un bene. Dico io: con tutte le cose per cui la si potrebbe criticare si va ad attaccare proprio una delle poche legittime e giuste?

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  45. Caro Latinista
    La simonia sta in questo porsi della Chiesa Tedesca "Se non paghi le tasse non ti do i Sacramenti. Questo è esattamente quanto ribadito recentemente dai vescovi tedeschi. Poi che molti vescovi molti ritengono che in fondo i sacramenti siano necessari più o meno come un gelato in riviera mentre alcuni altri ritengono che la privazione dei sacramenti sia un ottimo viatico per l'inferno, alla fine è irrilevante. Trasmettere denaro e potere “in bianco” è deleterio soprattutto per chi lo riceve.
    I miei avi prima di mangiare si preoccupavano che fosse portato da mangiare alla fila di pocofacenti che affamati si raccoglievano davanti al cancello del loro poderino. Ma mai si sono sognati di dar loro denaro. Il denaro, cioè il potere per essere sano, doveva derivare dalle loro opere per il regno di Dio. L'aver messo di mezzo lo Stato è la causa di tutte le eresie dottrinali e morali che non a caso si spesso si originano e si sviluppano proprio dalla Prussia. E' l'eresia della scuola tedesca, quella dossettiana, come diceva il Card.Biffi.
    Cordialità. Mazzarino

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  46. Vabbe' puo' anche essere che fosse apostolo (infatti alcuni lo chiamano il 13 apostolo) nel qual caso mi scuso. Fatto sta che conviene che la questione non e' chiara e la parola i vescovi SIANO SPOSATI ESISTE! Se poi anche san Paolo diceva tutto e il contrario di tutto MEDITATE GENTE...

    Alberto (l'anonimo di sopra)

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  47. se a qualcuno fosse sfuggito

    http://www.riscossacristiana.it/la-relatio-synodi-ovvero-il-manifesto-della-nuova-chiesa-di-elisabetta-frezza-patrizia-fermani/?fb_action_ids=785155271546327&fb_action_types=og.likes

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  48. Caro Mazzarino,
    Lei fa un discorso assai più ampio su cui posso anche essere in parte d'accordo. Su una cosa però certo non lo sono, ed è quella da cui siamo partiti. Dire che la Chiesa tedesca si pone come dice Lei è una semplificazione che viene spesso fatta ma evidentemente porta a conclusioni sbagliate. Il principio non è che se uno non paga la tassa la Chiesa non gli dà i sacramenti; ma piuttosto che se uno, per una ragione o per un'altra, tra cui quella di non pagare la tassa, rinnega pubblicamente la propria appartenenza alla Chiesa, questa lo prende in parola e non lo considera più un suo membro.

    Il problema, a mio modesto avviso, non è che i sacramenti vengono negati agli apostati di questo tipo - che poi vedrà che non staranno facendo la fila per poterli riavere; ma piuttosto che si sbatte tanto per darli ad altri che ugualmente non dovrebbero riceverli, come il card. Kasper insegna (e così torniamo finalmente al tema dell'articolo).

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