Pagine fisse in evidenza

domenica 9 novembre 2014

Intervista completa al Cardinal Burke di Vida Nueva: “a molti sembra che la nave della Chiesa abbia perso la bussola”

L'intervista al Cardinal Burke del settimanale cattolico spagnolo Vida Nueva è diventata famosa per l'espressione "una barca senza timone" presa fuori contesto. L'intervista completa è stata pubblicata dal blog Adelante la FeRorate Caeli versione spagnola [qui] - Leggiamola con attenzione; è equilibratissima, ma è chiara ed esplicita e non devia di uno iota, oltre ad essere sobriamente rivelativa.
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

Il cardinale statunitense Raymond Leo Burke è considerato attualmente uno dei rappresentanti del settore della Curia più ostile ai cambiamenti, come dimostra definendo "critico" il momento presente, in cui per "molti" la Chiesa naviga "come una nave senza timone". Contrario alla tesi del cardinal Walter Kasper sull'ammissione ai sacramenti dei divorziati risposati – "il matrimonio è indissolubile. Se mi sposo con una persona, non posso vivere con un'altra" –, definisce "sofferenza" l'omosessualità e ritiene che si è cercato di dirigere il Sinodo della Famiglia verso una posizione aperturista. Denuncia anche la "manipolazione" che si è cercato di operare sulle informazioni che uscivano dall'assemblea sinodale, e allo stesso tempo è rattristato dalla "confusione" e dalle "difficoltà pastorali" provocate dal dibattito su questi punti caldi. Prefetto del Supremo Tribunale della Segnatura Apostolica – la Corte Suprema del Vaticano – a partire dal 2008, si dà per sicuro il suo prossimo passaggio alla condizione di cardinale patrono dell'Ordine di Malta, una carica onorifica di scarsa rilevanza [di fatto avvenuto ieri].
Che sensazioni le ha lasciato il Sinodo? Ci sono stati confronti?

C'è stata una discussione aperta e forte. Prima si pubblicavano sempre gli interventi dei padri sinodali, stavolta no. Tutte le informazioni provenivano dai riassunti di Padre Lombardi e dagli incontri che organizzava con la stampa. Tali riassunti mi hanno sorpreso, non riflettevano con esattezza il contenuto delle discussioni, davano l'impressione che tutto si stesse dirigendo a favore della posizione esposta dal cardinal Kasper. Il vero shock è arrivato con la Relatio post disceptationem [riassunto degli interventi della prima settimana del Sinodo]. Sembrava un manifesto a favore del cambiamento della disciplina della Chiesa sulle unioni irregolari. Offriva una maggiore apertura alle coppie che convivono al di fuori del sacramento del matrimonio e alle persone che soffrono della condizione di omosessualità.

Gli altri padri sinodali condividevano la sua opposizione?

È così. Tutte le persone del mio circolo minore erano sorprese. Abbiamo passato molto tempo a fondare il documento finale sulla Sacra Scrittura e sul Magistero. Bisognava correggere gli errori: per esempio, la teoria che si possano trovare elementi positivi in atti peccaminosi, come la convivenza, la fornicazione e l'adulterio o in atti sessuali tra persone che soffrono della condizione di omosessualità. Questa confusione era molto grave. Abbiamo cercato di far riemergere la bellezza dello stato matrimoniale come unione indissolubile, fedele e destinata alla procreazione creata da Dio. Di fronte alle situazioni difficili, abbiamo operato una distinzione tra l'amore per il peccatore e l'odio per il peccato. Noi moderatori e relatori dei circoli minori abbiamo chiesto che i nostri lavori fossero pubblicati: fino ad allora il pubblico non conosceva il nostro pensiero. Tutto era controllato e manipolato, se posso dirlo.

Gravi difficoltà pastorali
Si è cercato di dirigere il Sinodo verso una direzione?

Sì. Dal momento in cui il cardinal Kasper ha cominciato a esporre la sua opinione, una parte della stampa ha voluto credere che la Chiesa avesse intenzione di cambiare la sua disciplina. Ciò ha creato gravi difficoltà pastorali. Molti vescovi e sacerdoti mi hanno contattato dicendo che persone che si trovano in unioni irregolari andavano in parrocchia esigendo di ricevere i sacramenti: dicevano che era la volontà del Papa. Si tratta di una cosa fondamentale, non di una leggerezza. Il pilastro della Chiesa è il matrimonio. Se non insegnamo e non viviamo bene questa realtà, siamo perduti, smettiamo di essere Chiesa. Nel Sinodo non si possono porre sullo stesso piano gli insegnamenti della Chiesa e una posizione che li contraddice.

Non si insegnano più bene le verità sul matrimonio?

C'è una gran confusione a proposito della sua indissolubilità. Se una persona vive una relazione di adulterio pubblico, come è possibile accedere alla confessione con la risoluzione di non peccare più? Come è possibile accedere alla comunione senza scandalizzare la comunità? Si vive pubblicamente uno dei peccati più gravi.

Ritiene impossibile il cammino di penitenza proposto da Kasper affinché alcuni divorziati risposati possano accedere ai sacramenti?

In tale cammino di penitenza entrambe le parti devono vivere castamente. Se non si possono separare, devono vivere come fratello e sorella. Si tratta di una prassi antica. Parlano di legge della gradualità, ma la verità non è graduale, è oggettiva. Il matrimonio è indissolubile: se mi sposo con una persona, non posso vivere con un'altra.

Un altro tema incandescente è quello dell'omosessualità. Lei ha definito poco fa gli omosessuali "persone che soffrono della condizione di omosessualità". La vede come una malattia?

È una sofferenza. Dio non ci ha creato affinché l'uomo stesse con l'uomo e la donna con la donna. Risulta chiaro per la nostra stessa natura: siamo fatti per l'unione eterosessuale, per il matrimonio. Mi rifiuto di parlare di persone omosessuali, perché nessuno può essere identificato da questa tendenza. Si tratta di persone che hanno una tendenza, che è una sofferenza.

Cosa ha pensato quando il Papa ha detto: "Chi sono io per giudicare un gay"?

Ha detto che non può giudicare una persona di fronte a Dio, sia quale sia la sua colpa. Tuttavia, bisogna giudicare gli atti; non credo che il Papa pensasse altrimenti. Sono atti peccaminosi e contro natura. Il Papa non ha mai detto che possiamo trovare elementi positivi in essi: è impossibile trovare elementi positivi in un atto cattivo.

Francesco ha parlato nel suo messaggio finale al Sinodo di un "indurimento ostile" e ha deprecato il fatto che alcuni si rinchiudessero "dentro le cose scritte" senza lasciarsi "sorprendere da Dio". Come interpreta le sue parole?

È difficile. Si possono interpretare nel senso che la dottrina e la disciplina siano contrarie all'azione dello Spirito Santo. Ma questo non è un modo di pensare cattolico. La dottrina e la disciplina sono le condizioni per il vero incontro con Cristo. Ho sentito dire da molti che il Papa non vuole insistere con la disciplina e con la dottrina, ma questa non è un'interpretazione adeguata delle sue parole.

Alcuni fedeli sono preoccupati dal cammino che ha preso la Chiesa. Cosa dice loro?

In molti mi hanno manifestato questa preoccupazione. In un momento così critico, in cui esiste la forte sensazione che la Chiesa sia come una nave senza timone, non importa la ragione; è più importante che mai studiare la nostra fede, avere una guida spirituale sana e dare una testimonianza forte della fede.
Alcuni mi dicono che non è più importante, per esempio, l'impegno nel movimento per la vita. Rispondo loro dicendo che è più importante che mai.

Le pare che la Chiesa si trovi in un momento in cui sembra non avere nessuno alla guida?

Ho tutto il rispetto per il ministero petrino e non voglio sembrare una voce contraria al Papa. Vorrei essere un maestro della fede con tutte le mie debolezze, esprimendo le verità che molti sentono oggi. Molti si sentono un po' disorientati perché gli sembra che la nave della Chiesa abbia perso la bussola. Bisogna mettere da parte la causa di questo disorientamento, perché non abbiamo perso la bussola. Abbiamo la costante tradizione della Chiesa, i suoi insegnamenti, la sua liturgia, la sua morale. Il catechismo non cambia.

Incontro con la cultura
Come si caratterizza questo pontificato?

Il Papa parla giustamente della necessità di andare verso le periferie. La risposta della gente è stata molto calorosa, ma non possiamo andare verso le periferie con le mani vuote: ci andiamo con la Parola di Cristo, coi sacramenti, con la vita virtuosa dello Spirito Santo. Non dico che il Papa non lo faccia, ma c'è il rischio di malinterpretare l'incontro con la cultura. La fede non può adeguarsi alla cultura: deve chiamarla alla conversione. Siamo un movimento di controcultura, non un movimento popolare.

Lei ha affermato che la Evangelii gaudium non è parte del Magistero. Perché?

Lo stesso Papa afferma al principio del documento che non è magisteriale, che offre solo indicazioni sulla direzione verso cui condurrà la Chiesa.

Il cattolico comune opera questa distinzione?

No. Per questo c'è bisogno di una presentazione attenta ai fedeli, spiegando loro la natura e il peso del documento. Nell'Evangelii gaudium ci sono affermazioni che esprimono il pensiero del Papa. Le riceviamo con rispetto, ma non insegnano una dottrina ufficiale.

__________________________
(Pubblicato da: RORATE CÆLI 7 novembre 2014)

39 commenti:

  1. Cad. Burke: unarguably a true and faithful son of the Church. He is respected, pastoral, trusted and trustworthy, disciplined, hard-working, focused and, in private, a dry-witted and charming man.
    Ora puo’ veramente alzare la voce in liberta’ – tanti auguri di ogni bene! Che Dio lo benedica.
    Buona domenica a tutti.

    RispondiElimina
  2. Troppo timido. In un'ora così grave, non è con mezze verità che si può combattere per la Chiesa. Tutti sapiamo che c'è Bergoglio dietro le assurdità del sinodo e non solo del sinodo.

    Il silenzio dopo il libro di Socci è ancora più grave delle gravissime questioni sollevate nel libro. Questa assenza di reazione è qualcosa di molto vicino alla morte, se non è già la morte.

    RispondiElimina
  3. Louis,
    Più che timido lo trovo misurato. Del resto non c'è ancora nulla di definitivo anche se le avvisaglie preoccupano.
    Ha detto tutto quanto di essenziale c'era da dire e con chiarezza.
    Sono certa che all'occorrenza, lui ed altri non mancheranno di intervenire spero in maniera efficace. E noi siamo con loro!

    RispondiElimina
  4. Sull'assenza di reazione al libro di Socci occorrerà tornare.

    RispondiElimina
  5. Socci ha centrato il bersaglio.
    Il Card. Burke ha detto il massimo che potesse dire (pubblicamente).
    L'epurazione in corso è sintomatica sia delle tesi socciane che delle misurate espressioni di Burke.
    Molti tacciono, ma non sono scemi: soffrono e offrono a Dio tante umiliazioni, vivendo con carità verso un loro superiore quello che chiede loro.
    Umanamente non c'è via di uscita.
    Umanamente...

    RispondiElimina
  6. Umanamente non c'è via di uscita.
    Umanamente...


    Non è detto. Certo non c'è realisticamente una via d'uscita umanamente soltanto.
    Io non ho e non intravedo una soluzione; ma prego, attendo e spero, confortata dalle voci che cominciano a levarsi forti e chiare, che ci confermano e ci sostengono nella nostra "resistenza" (attiva)...

    RispondiElimina
  7. Ricorderete che nei mesi scorsi ci eravamo chiesti piu' volte: possibile che non ci sia nessuno fra cardinali e vescovi che alzi la voce contro la deriva teologica che caratterizza questa tragica fase della Chiesa? Nessuno che abbia il coraggio di opporsi alla ignoranza rozza e tracotante di un perito chimico finito - Dio solo sa il perche' - sul trono di Pietro? Ebbene oggi lo abbiamo trovato, almeno uno c'e'. Ovviamente non potevamo sperare che le sue parole (per quanto felpate) non avessero conseguenze, visto il carattere vendicativo del vdr. Ma l'importante e' che questa voce sia finalmente emersa e, soprattutto, che non resti una voca isolata. Vorrei che Burke (e Schneider) divenissero gli apostoli dell'ortodossia e che molti della gerarchia si unissero a loro. Soprattutto quelli che la pensano come loro ma non hanno il coraggio di farsi sentire. Costoro devono sapere che un comportamento da pavidi non salvera' ne' la loro posizioni ne' i loro privilegi. I casi di Burke, dei FI, del vescovo di Ciudad del Este, dei recenti avvicendamenti al Culto ( e per alcuni versi anche i casi di Piacenza e Canizares) ci insegnano che per loro non c'e' posto nella Chiesa di Bergoglio. Escano dunque allo scoperto, antepongano la loro fede (se ne hanno veramente una) agli interessi mondani e personali, comunque destinati a tramontare. Scelgano fra Cristo e il mondo, fra la vera dottrina e le chiacchiere da bar distillate ogni mattina a Santa Marta. Ormai e' una guerra fra "noi" e "loro". Non siamo stati "noi" a volere questa spaccatura che snatura l'unita' della Chiesa attorno a Cristo Risorto. "Loro" hanno voluto la chiesa sinodale,la chiesa democratica, la chiesa dei formulari da riempire. Ora devono pagare le conseguenze di aver voluto ridurre la Chiesa ad una parodia di organizzazione internazionale, fatta di chiacchiere, di inutili votazioni, di squallidi sotterfugi per sfuggire alle regole che il Suo Fondatore le aveva dato.

    RispondiElimina
  8. Da Repubblica:
    Ieri uno dei protagonisti assoluti del Sinodo, il cardinale 82enne Walter Kasper, considerato come "il teologo di Papa Francesco", ha fatto alcune considerazioni a Washington in una conferenza alla Catholic University of America. Per il Pontefice argentino, ha spiegato Kasper, "non si applicano gli schemi ormai logori di progressista o conservatore". Bergoglio "non è un liberal ma è un radicale, nel senso originale della parola di chi va alla radice". È "il Papa delle sorprese", ed "è riuscito a illuminare l'atmosfera cupa che si era posata sulla Chiesa come una muffa".

    RispondiElimina
  9. "Tutto era controllato e manipolato" (Burke).

    Contrôle et manipulation, cynisme et mensonge : on a là tous les ingrédients des méthodes totalitaires à la Goebbels.
    Mais comment Goebbels a-t-il fini ?
    Et où est l'Évangile dans tout ça ?
    Bergoglio, qui souffre de migraines et dort mal, paraît-il, doit bien y penser quelquefois.

    RispondiElimina
  10. Uno dei tanti punti non trascurati da Burke, che costituiscono un 'mondo' ricco di valori e di impegni concreti:

    Alcuni mi dicono che non è più importante, per esempio, l'impegno nel movimento per la vita. Rispondo loro dicendo che è più importante che mai.

    Ricordo che mi pare l'unico pastore che si sia reso presente ed esposto di persona, incoraggiando chi non intende piegarsi alla dittatura del pensiero unico, perché il futuro riguarda tutti. Altri (pochi per la verità) non hanno fatto mancare le loro parole; ma lui ci ha messo la faccia e la carriera...

    http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2014/01/manif-pour-tous-roma-burke-unico.html

    RispondiElimina
  11. Socci ineccepibile

    http://www.antoniosocci.com/2014/11/papa-bergoglio-lotta-col-leoncavallo-e-con-toni-negri-e-tace-sui-cristiani-bruciati-in-pakistan-e-sugli-altri-cristiani-martiri-dellislam-del-comunismo-e-di-altri-persecutori/

    RispondiElimina
  12. Tempi ultimi...
    O si crede o non si crede: il tempo di Dio non si misura con la misura umana.

    La profezia può avere dei periodi di ripetizione o di apparente negazione che poi invece risultano essere unicamente una prova data da Dio alla fede degli uomini. Tutte le profezie antiche e moderne attendono "poco", dato che i secoli sono una frazione d'ora rispetto all'Eternità. Nell'attesa esse sembrano sbagliate: secondo l'uomo dovevano accadere in un dato tempo e non sono successe; ma l'occhio del servo fedele vede con l'Occhio divino.

    A chi guarda con occhi umani può parere contraddetta dai fatti anche la Profezia più perfetta: quella di Gesù. Che non riguardò, prima del 70, quel che poi effettivamente capitò quell'anno, ma si estende agli ultimi tempi e non si è risolta lì.

    Gesù ha un'umanità perfetta: giustamente disse lui pure di non conoscere "quando", ma solo il Padre. Ma incaricò la Chiesa di peregrinare nel mentre, nella grazia dello Spirito santo, per vigilare ed essere di conforto ai cristiani, sapendo riconoscere il momento. In particolare Maria, che è madre premurosa e non postina. Ogni madre sa quanto l'amore sappia avvertire ciò che accade ai figli... E Lei, la Madre, lo vede dal Cielo dove è stata assunta (dogmaticamente 64 anni fa, ricorrenza ignorata), essendo regina dei cori angelici e di tutti i santi.

    La fine dei tempi, annunciata nel vangelo, sarà preceduta da segni che all'ignoranza impaurita degli uomini si sono apparentemente palesati già tante volte. Non vale la pena di dire il quando prima che sia opportuno, soprattutto per bontà verso chi vivrà quell'ora.
    L'Anticristo è in azione da secoli e solo Dio non gli ha permesso ancora di manifestarsi in pieno giorno, senza più veli, per essere poi distrutto. Finchè ci toccherà vedere anche quello.

    Ci sono delle cose difficili da comprendere e così i superficiali e i poco perseveranti "si stancano", quando -più sottilmente- non "depistano" artatamente il gregge per tenerlo calmo.

    San Paolo scrisse che “le stupide questioni, genealogie, dispute e battaglie, sfuggitele, essendo inutili e vane" (a Tito, 9). San Giovanni: "anche ora sono già molti gli anticristi, dal che possiamo capire che è l'ultima ora... Non ho scritto per voi come a chi non conosce la verità, ma come a chi la conosce e sa che nessuna menzogna può venire dalla verità" (1 Gv 18).

    Il portavoce di Cristo è un povero nulla che non sente mai tanto d'essere un nulla come quando Dio ne scruta il cuore e lo vede sciogliersi in uno stupore e in un tremore come quello di uno studente costretto a rispondere all'esaminatore su ciò che non sa. A Dio piace questo suo non sapere perché lo tiene basso e "flessibile" come un velo di seta.

    Riguardo ai testi profetici, è inutile spargerli a cibo per dei malintenzionati, che se ne possono servire per arma nociva e per bavaglio contro i più piccoli.
    Occorre prudenza poiché viviamo fra serpenti velenosi. Quando dovessimo sapere con esattezza i tempi, cambieremmo forse? No. Non siamo bugiardi o ingenui. Non cambiamo.

    Gli uomini spiritualmente retti hanno già quel che basta di ciò che è detto per tutti senza alzare i veli più profondi. Gli altri... Quando non se ne fanno strumento per nuocere a molti, se ne fanno strumento per nuocere a se stessi, perché studiano, ma non accolgono, studiano la mia Parola, unicamente con "luce" illuminata e con "metodi umani".
    E questo metodo la uccide.

    Conserviamo per l'ora che Dio conosce tutta la sapienza di chi è stato fatto "portavoce" pregando per non lasciarci trascinare da troppo "secolo" nelle scelte, in attesa che Dio compia ciò che ha promesso. E manterrà.

    RispondiElimina
  13. Oggi all'uscita dal Santuario, dopo la consueta S. Messa straordinaria, abbiamo incontrato alcune famiglie anche loro legate alla Tradizione e ciò che ho sentito mi ha veramente rattristato.
    Una giovane famiglia, 4 figli ed il quinto in arrivo, sta seriamente valutando di emigrare per scappare dal regime laicista che vige oggi in Italia, per salvare i propri figli. Un'altra già oggi si sottopone a gravose trasferte settimanali nella vicina Francia per far frequentare alla figlia più grande una scuola di suore cattoliche tradizionali che garantiscono un insegnamento cristiano "vero". Altre famiglie si stanno domandando dove portare i figli per preservarli dalla deriva di questa società amorale, anticristiana, e che trova oggi anche nella Chiesa una sponda per sdoganare tutte le eresie di questi ultimi tempi. Chi non vuole far partecipare i propri figli al teatrino del perbenismo massonico se li vede far portar via dalle solerti assistenti sociali, guai a non partecipare alla festicciola scolastica di Halloween o a rifiutarsi di far vaccinare i figli contro malattie incredibili ma con controindicazioni altrettanto se non più gravi, e via di questo passo. Se non abbiamo neanche più la Chiesa che ci sostiene in questa lotta quotidiana di "resistenza" cattolica a chi rivolgerci ? Prepariamoci all'ormai imminente tempo della purificazione, perché non c'è scampo alla Divina Giustizia ! Imperiese

    RispondiElimina
  14. Ne ha parlato pure il TG1.
    E lo ha indicato e definito come il più grande avversario dei Sacramenti ai divorziati risposati. INDICANDO PROPRIO IN CIò i motivi per la sua "promozione" ad un incarico altamente onorifico, ma privo di incidenza sul governo della Chiesa.

    RispondiElimina

  15. “Tempi ultimi… O si crede o non si crede : il tempo di Dio non si misura con la misura umana” (Tralcio).

    Ceci ne me paraît pas tout à fait exact, le Christ lui-même nous ayant donné des moyens humains d'évaluation du temps divin, moyens nous permettant, dans une certaine mesure, de comprendre le présent, de prévoir l’avenir et de prendre (si besoin est) nos précautions.

    Il ne nous a pas laissés, tel un despote cruel, dans l'incertitude absolue de ce qui va nous arriver, exposés, démunis, face aux "surprises" du destin.

    Matthieu 24, 15 : « C'est pourquoi, lorsque vous verrez l'abomination de la désolation, dont a parlé le prophète Daniel, établie en lieu saint, que celui qui lit fasse attention ! », etc.

    Marc 13, 14 : « Lorsque vous verrez l'abomination de la désolation établie là où elle ne doit pas être, que celui qui lit fasse attention ! », etc.

    Apocalypse 1, 3 : « Heureux celui qui lit et ceux qui entendent les paroles de la prophétie, et qui gardent les choses qui y sont écrites ! Car le temps est proche. »

    Certes, concernant son retour, nous ne savons "ni le jour ni l'heure", avec une exactitude mathématique, mais il y aura des signes, sur la terre et dans le ciel, offerts à tous, que Jésus lui-même nous a indiqués et que certains auteurs ont comptabilisés. Ces signes, si nous avons des yeux pour voir — c’est-à-dire si nous avons l’esprit de foi —, devront nous parler avec évidence et, conformément à la promesse du Seigneur, ne nous tromperont pas.

    RispondiElimina
  16. Ringrazio Raoul.

    Io mi ripromettevo di riprendere "tralcio" per questi due passaggi:

    Il portavoce di Cristo è un povero nulla che non sente mai tanto d'essere un nulla come quando Dio ne scruta il cuore e lo vede sciogliersi in uno stupore e in un tremore come quello di uno studente costretto a rispondere all'esaminatore su ciò che non sa. A Dio piace questo suo non sapere perché lo tiene basso e "flessibile" come un velo di seta.
    ...
    Conserviamo per l'ora che Dio conosce tutta la sapienza di chi è stato fatto "portavoce" pregando per non lasciarci trascinare da troppo "secolo" nelle scelte, in attesa che Dio compia ciò che ha promesso. E manterrà.

    Mi rende MOLTO PERPLESSA questo riferimento ad un supposto "portavoce" di Cristo a prescindere dai "tempi" ultimi o meno che siano. In genere si tratta di "rivelazioni private", alle quali assolutamente non do' credito.
    Tanto più che in ognuna delle segnalazioni ricevute ho trovato eresie di non poco conto, mimetizzate in una marea di cose buone e giuste...

    E' un momento in cui la confusione è sempre più fitta ed oltre che dai "cattivi maestri", bisogna guardarsi dai "falsi profeti".

    Rimaniamo nella nostra semplicità e andiamo avanti...

    RispondiElimina
  17. Bergoglio sta facendo della Chiesa di Cristo una chiesa a sua immagine, non sembrano esserci limiti al suo incommensurabile orgoglio e alla sua sete di potere.
    È chiaro che lui non si rinchiude "dentro cose scritte", il Vangelo di Cristo non fa eccezione, anche la Parola è piegata alla sua volontà.

    Cara Maria, scrivi:

    "ma prego, attendo e spero, confortata dalle voci che cominciano a levarsi forti e chiare, che ci confermano e ci sostengono nella nostra "resistenza" (attiva)..."

    ma se quelle voci sono SUBITO neutralizzate, zittite da Bergoglio, se possono confortarci, a livello di efficacità reale e concreta che peso hanno?
    Bergoglio sta spazzando via ogni pietra di inciampo sulla sua strada, sulla rotta che vuole imporre alla barca.

    RispondiElimina
  18. Anch'io ho assistito alla stessa S Messa , Imperiese , e ho potuto ascoltare ( oltre al canto gregoriano delle suore FI)una bella predica , perfettamente cattolica . Grazie al Cielo , questa diocesi è un'oasi .Sto cercando anch'io di sensibilizzare quelli tra i miei figli che hanno figli , per quanto ancora piccolissimi , alla problematica di cui queste fortunate famiglie si sono rese conto.Rimpiango di non averlo capito anch'io , a suo tempo , (anche se i miei figli , tutto sommato , li ho allevati,sia pur con errori di cui sono molto pentita , abbastanza c"controcorrente ")Devo dire che l'influenza benigna di S Michele , patrono della diocesi , e della bontà del suo Pastore , ha agito nascostamente . Deo gratias

    RispondiElimina
  19. Oggi ricordiamo la dedicazione dell'Arcibasilica Lateranense, la Madre di tutte le Chiese.

    DOGMATE PAPALI DATVR AC SIMVL IMPERIALI
    QVOD SIM CVNCTARVM MATER ECCLESIARVM
    HIC SALVATORIS CAELESTIA REGNA DATORIS
    NOMINE SANXERVNT CVM CVNCTA PERACTA FVERVNT
    QVAESVMVS EX TOTO CONVERSI SVPPLICE VOTO
    NOSTRA QVOD HAEC AEDES TIBI CHRISTE SIT INCLYTA SEDES

    Per diritto papale insieme ed imperiale, è stabilito che io sia la Madre di tutte le Chiese. Quando l’intero edificio fu terminato, vollero intitolarmi al Divin Salvatore, largitore del regno celeste. A nostra volta, con umile voto a te rivolti noi ti preghiamo, o Cristo, perché tu di questo illustre tempio faccia la tua sede gloriosa.
    Cattedrale Pontificia e Madre di tutte le Chiese, la basilica del Salvatore della fede del mondo cattolico è stata sublimata alla dignità di simbolo dell’autorità pontificia.

    Lo affermava già Dante con quei versi:
    Vedendo Roma e l’ardua sua opra,
    Stupefaceansi, quando Laterano
    Alle cose mortali andò di sopra[Parad. XXXI, 34.].

    qui (Card. A. I. Schuster, Liber Sacramentorum. Note storiche e liturgiche sul Messale Romano, vol. IX, pp. 127-130)

    http://cattomaior.wordpress.com/2014/05/02/la-basilica-lateranense/

    RispondiElimina
  20. Cara mic , anch'io sono sempre stata molto distaccata dalle c d rivelazioni private , perchè , a parte quelle approvate dalla Chiesa , che invece dobbiamo rispettare moltissimo , è molto facile che in esse entri lo zampino diabolico , seppure camuffato come lui sa fare molto bene . Le parole di S Luigi Maria , invece , sono molto chiare , non contengono nulla di pericoloso a giudizio della Chiesa , , non si ammantano come parole "rivelate " ma semplicemente esprimono con ineguagliabile zelo (che nelle edizioni attuali viene naturalmente deprezzato a modulo espressivo obsoleto )l'amore a Gesù Cristo attraverso Maria SS ,e l'ardore per la salvezza delle anime , che lo portò a morire consumato da stenti , fatiche ,persecuzioni appena quarantenne.Questo gran Santo ,che ancora nel 700 aveva individuato nel S Rosario l'arma vincente contro i mali incombenti , lo trovo straordinariamente attuale .E mi consola la sua profezia sui grandi Santi , suscitati da Dio per combattere un male che , come tutti vediamo , si sta approfondendo sempre più.

    RispondiElimina
  21. Quelle voci anche se subito neutralizzate rendono testimonianza alla verità, quindi sono efficaci per mantenere la fede sulla terra. Speriamo che sull'esempio del cardinale Burke anche altri porporati facciano altrettanto, perché abbiamo bisogno di un clero coraggioso come guida per la salute delle anime.

    RispondiElimina
  22. Cara murmex
    è un Santo che conosco grazie al "Trattato della vera devozione..." di mia figlia, letto "per caso" perché me lo sono trovato in casa.

    Sono restìa a confidare cose personali; ma questa la dico. Anni fa, ho chiesto al mio confessore di fare la consacrazione alla Vergine e lui mi ha detto: "Sì, la faremo la prossima volta che vieni".
    Così è stato. E, solo nel congedarmi da lui, ho fatto mente locale sulla data: era quella del giorno del mio Battesimo.

    RispondiElimina
  23. Se mi è consentito , cara mic , vorrei aggiungere anche una parola di conforto per Bernardino e altri che rischiano di cadere nella tristezza . Sto leggendo L'abbandono alla divina Provvidenza del padre De Caussade .(Spero non abbia subito interpolazioni o alterazioni da parte delle Paoline di cui non mi fido molto )Ci ricorda che , se amiamo Dio , ossia ci sta a cuore più di tutto la sua volontà ,e l'attuiamo nel compimento dei nostri doveri (niente a che fare col quietismo ), tutto , anche l'azione dei nemici , inspiegabilmente serve alla nostra salvezza. E(aggiungo io ) spero anche a quella dei nostri cari .Li paragona , anche i più subdoli , a dei galeotti che , remando faticosamente , e credendo di farlo contro di noi , in realtà spingono il nostro vascello in porto.Fra i doveri metto anche quello, naturalmente , di parlare a tempo opportuno , secondo il nostro stato e le nostre possibilità ,senza rispetto umano .Facciamo tutto cercando di conservare la pace interiore .(Senti da che pulpito , potrebbe dire qualcuno che mi conosce ;ma io questa esortazione la do in primis a me stessa )

    RispondiElimina
  24. la basilica del Salvatore della fede del mondo cattolico è stata sublimata alla dignità di simbolo dell’autorità pontificia.

    Per questo a me è bastata quella "terribile" omelia del primo giovedì Santo. Leggete con attenzione qui:

    http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/04/lodore-delle-pecore-e-il-profumo-di.html

    E la Cattedra disertata per la lavanda dei piedi agli infedeli

    http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/03/giovedi-santo-la-messa-in-coena-domini.html

    http://chiesaepostconcilio.blogspot.it/2013/03/dove-stiamo-andando.html

    RispondiElimina
  25. "Tutto era controllato e manipolato" (Burke). Solo al Sinodo o anche al Conclave? Ricordiamoci che dietro tutto c'era lo stesso soggetto, subito promosso cardinale.

    RispondiElimina
  26. Scrive Cordialiter...
    ...
    non conosciamo gli arcani decreti della Santissima Trinità, quindi non sappiamo qual è il progetto di Dio sul Cardinale Burke, sappiamo solo che è un progetto buono, perché il Signore è capace di fare e desiderare solamente il bene.

    Umanamente parlando, l'incarico di Prefetto della Segnatura Apostolica è più “prestigioso” rispetto a quello di Patrono dei Cavalieri di Malta, ma noi seguaci di Gesù Cristo non dobbiamo pensare al prestigio terreno, ma solo alla maggior gloria di Dio.

    Svolgendo il proprio apostolato tra i Cavalieri dell'Ordine di Malta, penso che il Cardinale Burke potrà fare un gran bene alle loro anime, come ha fatto in America quando era vescovo diocesano. E se anche una sola anima dovesse essere salvata dall'infinita misericordia di Dio mediante il lavoro apostolico del Cardinale Burke, ne sarà valsa la pena perdere un incarico prestigioso, visto che quell'anima è costata immensi patimenti al Redentore Divino per redimerla sulla croce del Golgota. San Francesco Saverio, pur di salvare una singola anima, non avrebbe esitato a nessun sacrificio.

    Inoltre, adesso che l'eroico porporato statunitense non ha più il faticoso incarico di Prefetto della Segnatura Apostolica (che è un Tribunale della Chiesa), il quale gli assorbiva molto tempo per studiare attentamente le cause che doveva giudicare, potrà dedicarsi ancora di più alla direzione spirituale delle anime desiderose di crescere nel cammino di perfezione cristiana, e potrà anche celebrare più spesso in giro per il mondo la liturgia tradizionale, attirando le folle e facendole innamorare del Santo Sacrificio della Messa.

    Insomma non dobbiamo vedere la nuova nomina come una tragedia, perché dietro c'è sicuramente qualche meraviglioso ricamo dell'infinita misericordia di Dio.

    RispondiElimina
  27. Per tutti gli apostoli che non temono di professare la retta Dottrina di N.S.G.C " Fiat Voluntas Dei "! Noi Ti lodiamo e Ti ringraziamo sempre e comunque Signore perche' ci hai insegnato che il buon grano
    deve continuare a crescere insieme alla zizzania e Tuo solo sara' il compito di giudicare .

    RispondiElimina
  28. ...il buon grano deve continuare a crescere insieme alla zizzania e Tuo solo sara' il compito di giudicare.

    Così è stato e sempre sarà. Ma stiamo vivendo un momento in cui la zizzania risulta soffocante per il buon grano.

    Dice Mons. Gherardini :
    " Di tutte queste storture e devianze e ribellioni s'intesse, sì, la passio Ecclesiae, ma è una passione che non s'identifica mistericamente con quella di Cristo, non arricchisce e non dilata la Chiesa come il sangue dei martiri. La mortifica, anzi la strozza, le rifila l'aria che dovrebbe respirare, la riduce al rantolo. Contro questa passio, pertanto, occorre prender posizione, essa va neutralizzata, e l'unica maniera per farlo è quella d'una fedeltà a tutta prova: la fedeltà dei santi."

    Inoltre, se il giudizio è solo di Cristo, nostro compito è il discernimento, per riconoscere il male e rifiutarlo, scegliendo la verità, con la Sua Grazia.

    Sua è la vittoria, ma nostra è la battaglia, certo a partire da noi stessi...

    RispondiElimina
  29. Alessandro Mirabelli09 novembre, 2014 17:23

    Durante questo pontificato dobbiamo essere come dei giunchi che si piegano alla forza del vento ma non si spezzano. Deve solo passare la nottata.

    RispondiElimina
  30. Mazzarino l'altro giorno scriveva di non preoccuparsi troopo perché bona tempora venient.
    Leggo adesso questo articolo su Rorate e mi rincuoro: forse Mazzarino ha ragione, basta piangersi addosso, preghiamo tanto e sosteniamo i germogli che ci salveranno (soprattutto i nostri figli) domani
    http://rorate-caeli.blogspot.com/2014/11/hope-comes-from-france.html#more
    humilitas

    RispondiElimina
  31. Alessandro Mirabelli09 novembre, 2014 20:50

    Codesto episcopato romano così simile a quello di Liberio, di Vigilio, di Onorio I, di Giovanni XXII costituisce una prova - non facile -'per la fede. La nostra fede non era forse più centrata nel Papa che in Cristo? Forse potrebbe servirci per rettificare.

    RispondiElimina
  32. A propos de “bon grain” et d’“ivraie”, et de “discernement”, que Mic me permette de citer ici René Guénon — oui, Guénon, je sais, franc-maçon…, gnostique… et musulman…, je sais tout cela, mais qui n’en avait pas moins reçu une excellente formation catholique qu’il n’a jamais complètement étouffée et qui refaisait souvent surface dans ses écrits. J’ai connu, dans ma jeunesse, un homme qui l’avait beaucoup fréquenté et admiré : Robert Vallery-Radot, écrivain et historien, ardent adversaire, lui, de la franc-maçonnerie, qui mourut moine trappiste à l’abbaye de Bricquebec, en Normandie, sous le nom de père Irénée, et qui avait pour Guénon un grand respect intellectuel. Et le cardinal Daniélou ? N’a-t-il pas dit que, dans les écrits de Guénon, parmi tant d’erreurs lamentables, on trouve aussi des “pépites d’or” ? Eh bien, en voici une (de pépite), à la fin de “La crise du monde moderne”, publié en 1927 :

    « Il est probable que nous ne sommes plus très loin de l’époque à laquelle se rapporte cette prophétie évangélique nous avons déjà rapportée ailleurs : “Il s’élèvera de faux Christs et de faux prophètes, qui feront de grands prodiges et des choses étonnantes, jusqu’à séduire, s’il était possible, les élus eux-mêmes.” […] Nous entrons dans un temps où il deviendra particulièrement difficile de “distinguer l’ivraie du bon grain”, d’effectuer réellement ce que les théologiens appellent le “discernement des esprits”, en raison des manifestations désordonnées qui ne feront que s’intensifier et se multiplier, et aussi en raison du défaut de véritable connaissance chez ceux dont la fonction normale devrait être de guider les autres, et qui aujourd’hui ne sont trop souvent que des “guides aveugles” […].

    « Ceux qui arriveront à vaincre tous ces obstacles, et à triompher de l’hostilité d’un milieu opposé à toute spiritualité, seront sans doute peu nombreux ; mais, encore une fois, ce n’est pas le nombre qui importe, car nous sommes ici dans un domaine dont les lois sont tout autres que celles de la matière. Il n’y a pas lieu de désespérer ; et, n’y eût-il même aucun espoir d’aboutir à un résultat sensible avant que le monde moderne ne sombre dans quelque catastrophe, ce ne serait pas encore une raison valable pour ne pas entreprendre une œuvre dont la portée réelle s’étend bien au-delà de l’époque actuelle.
    « Ceux qui seraient tentés de céder au découragement doivent penser que rien de ce qui est accompli dans cet ordre ne peut jamais être perdu, que le désordre, l’erreur et l’obscurité ne peuvent l’emporter qu’en apparence et d’une façon toute momentanée, que tous les déséquilibres partiels et transitoires doivent nécessairement concourir au grand équilibre total, et que rien ne saurait prévaloir finalement contre la puissance de la vérité […]. »

    RispondiElimina
  33. Recente conferenza di Burke in Austria (in inglese purtroppo senza traduzione) sul sinodo, sul suo libro scritto con altri cardinali, su Kasper. Insomma, c'è tutto Burke. Interessante per conoscerlo di più:

    http://www.gloria.tv/media/UjV29qyFYDF

    RispondiElimina
  34. Grazie, Raoul,
    sembra anche a me una 'pepita'...

    RispondiElimina
  35. Grazie Miserere della segnalazione, così si può conoscere il caro Burke "viva voce" un po' di più! Sempre nell'ottica del "sursum corda", mi farà bene, spero.
    humilitas

    RispondiElimina
  36. è vero Raoul, siamo in tempo di avveramenti delle Scritture, confermati in due millenni di storia, che ci consegnano riscontri molteplici nelle profezie di santi e mistici, spec. dei due ultimi secoli, ad es. questo della beata A.M Taigi:

    “…Il Papa cambierà la sua residenza e la Chiesa non sarà difesa per venticinque mesi o più, perché durante tutto quel tempo non ci sarà Papa a Roma…Dopo molte tribolazioni, un Papa sarà eletto fra coloro che saranno sopravvissuti alle persecuzioni…”

    Questa , una frase simbolo dell' attuale momento che stiamo vivendo.

    http://intuajustitia.blogspot.it/2014/03/beata-anna-maria-taigi-la-profezia.html

    RispondiElimina
  37. Cara mic,
    Più che timido lo trovo misurato.

    Ma il male è estremo, occorre molto di più di misurate mezze misure. La Chiesa è in gravissimo pericolo, e quelli che denunciano questi pericoli non sono nemmeno citati dai suoi grandi difensori! Ha una pallottola dentro il cervello e le danno aspirina e un bicchiere di acqua.

    RispondiElimina
  38. ""a molti sembra che la nave della Chiesa abbia perso la bussola"" -

    Voglio riportare ciò che disse Papa B. XVI alla IX stazione della Via Crucis del 2005 -
    ----------------------------------
    Signore, spesso la tua Chiesa ci sembra una barca che stà per affondare, una barca che fà acqua da tutte le parti. E anche nel tuo campo di grano vediamo più zizzania che grano. La veste ed il volto così sporchi della tua Chiesa ci sgomentano. Ma siamo noi stessi a sporcarli! Siamo noi stessi a tradirti ogni volta, dopo tutte le nostre grandi parole, i nostri grandi gesti. Abbi pietà della tua Chiesa: anche all'interno di Essa, Adamo cade sempre di nuovo. Con la nostra caduta ti trasciniamo a terra, e Satana se la ride, perchè spera che non riuscirai più a rialzarti da quella caduta; spera che tu, essendo stato trascinato nella caduta della tua Chiesa, rimarrai per terra sconfitto. Tu, però, ti rialzerai. Ti sei rialzato, sei risorto e puoi rialzare anche noi.
    Salva e santifica la tua Chiesa. Salva e santifica tutti noi.
    ----------------------------------
    B. XVI, il Card. Burke, il Vescovo Mons. Schneider, vedono molto chiaramente l'attuale situazione della Chiesa, stanno gridando dai tetti che il fumo di satana è entrato nel tempio di Dio, e ci chiedono preghiera, e solo con la preghiera il Signore avrà pietà dinoi, e nel tempo della mietitura metterà il buon grano nei Suoi granai e nei campi brucerà la montagna di zizzania della quale parla Gesù nella parabola e la rimettono in evidenza questi santi vescovi.

    RispondiElimina
  39. Alcuni stralci in spagnolo della conferenza del card. Burke a Vienna.

    http://pagina-catolica.blogspot.it/2014/11/burke-asesta-golpe-mortal-kasper.html#more

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo l'approvazione di uno dei moderatori del blog.