Sono in molti a sottolineare che il papa ci ha sorpresi un questi giorni con due interventi: il primo sul relativismo in bioetica e sulla famiglia, nel discorso ai medici cattolici [qui]; il secondo sulla complementarietà tra uomo e donna nel Colloquio promosso ad hoc dalla Congregazione per la Dottrina della Fede [qui]. Io mi limito ad alcune riflessioni e aggiungo un Post Scriptum.
Sono parole che ci farebbero risollevare dalla polvere delle recenti bastonate alla tradizione di conio sinodale et alia, se non temessimo un'altalena depistante nel più puro stile rahneriano (Martini docet), che non prende di petto direttamente i principi dottrinali che vuole stravolgere ma li aggira sul piano pastorale, diluiti e triturati da una prassi agganciata alla situazione piuttosto che alle essenze.
Esattamente ciò a cui stiamo assistendo da un anno e mezzo, insieme alle bordate di disprezzo per la Tradizione, per la dottrina e i suoi rigidi difensori, per gli intellettuali, per i cristiani ideologici specialisti del Logos e chi più ne ha più ne metta.
Questi due discorsi a prima vista spiazzerebbero tutte le nostre posizioni assunte fin qui, nell'esprimere i timori e formulare i distinguo nei confronti di molte parole e azioni decisamente "rivoluzionarie". E non devo star qui a ricordarle, perché la cronaca (e il blog) ne trabocca.
Stando ad essi, Bergoglio, da un lato, non risulterebbe più renitente ad affrontare le questioni relative ai principi non negoziabili mentre, dall'altro, sembrerebbe aver impartito una sterzata alla "barca senza timone" che qualcuno ha paventato sulla stampa e che ha fatto il giro dell'Orbe cattolico e non [qui].
D'altronde le cose che sono state affermate in queste due occasioni non dovrebbero destare alcuna meraviglia sulla bocca di un Papa. Ma forse arrivano a mo' di sedazione in un momento in cui comincia a salire esponenzialmente il disorientamento creato dalle "fughe in avanti" dei suoi gladiatori porporati, che sono andate troppo avanti per non suscitare le reazioni di quel ch'è rimasto di un certo conservatorismo se non di Tradizione, nel senso autentico e non storicista del termine, nella Chiesa post-conciliare.
Insomma, mi piacerebbe poter pensare ad un'efficacia improvvisa della "grazia di stato" e ad una ripresa della rotta rimasta nei secoli sicura e ferma nelle sue coordinate perenni e nel respiro dell'Eterno che hanno in sé. Ma credo che nessuno di noi abbasserà la guardia.
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Post Scritpum. Però, se proprio devo dirla tutta, anche se l'accento era sulla complementarietà, il passaggio alla Congregazione [qui], che riprendo di seguito, un po' povero e monco mi sembra. Insieme a: «Occorre insistere sui pilastri fondamentali che reggono una nazione: i suoi beni immateriali...». Insomma, non è che sta facendo un discorso politico o sociologico. Forse l'insegnare i veri pilastri fondamentali e il vero Bene, su cui tutto si fonda e insistere su quello, è il proprium dei pastori. Il resto, in aggiunta.
Piccola postilla. Nessuna nostalgia. È tornare, ogni tanto, alle fonti: Pio XII, agli sposi cristiani, parlava di vincolo e comunione: Un “sì” per sempre, come l’amore di Cristo... [qui]
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Post Scritpum. Però, se proprio devo dirla tutta, anche se l'accento era sulla complementarietà, il passaggio alla Congregazione [qui], che riprendo di seguito, un po' povero e monco mi sembra. Insieme a: «Occorre insistere sui pilastri fondamentali che reggono una nazione: i suoi beni immateriali...». Insomma, non è che sta facendo un discorso politico o sociologico. Forse l'insegnare i veri pilastri fondamentali e il vero Bene, su cui tutto si fonda e insistere su quello, è il proprium dei pastori. Il resto, in aggiunta.
«...La famiglia è un fatto antropologico, e conseguentemente un fatto sociale, di cultura, ecc. Noi non possiamo qualificarla con concetti di natura ideologica, che hanno forza soltanto in un momento della storia, e poi decadono. Non si può parlare oggi di famiglia conservatrice o famiglia progressista: la famiglia è famiglia! Non lasciatevi qualificare da questo o da altri concetti di natura ideologica. La famiglia ha una forza in sé».Quella forza che ha in sé, deriva alla famiglia dalla sua realtà antropologica o non piuttosto ontologica? O non anche, eventualmente - quando si parla di matrimonio cristiano - della grazia santificante nonché del dono di sé possibile e fecondo solo in Cristo Signore?
Piccola postilla. Nessuna nostalgia. È tornare, ogni tanto, alle fonti: Pio XII, agli sposi cristiani, parlava di vincolo e comunione: Un “sì” per sempre, come l’amore di Cristo... [qui]
Ottime osservazioni, lucide come sempre.
RispondiEliminaHa parlato da Papa (ma perché lo percepiamo come un fatto strano?) e siamo qui a meravigliarcene, rallegrandocene come se improvvisamente, che ne so, la Bonino avesse chiesto perdono di tutti gli aborti che ha promosso e aiutato a fare. (Scusate il paragone irriverente, era per rendere l'idea.)
L'impressione della "correzione di rotta" a beneficio della confusione più totale, un colpo di qua e un colpo di là, per far stare tutti buoni, è forte. Come diceva quella intellettuale argentina che lo conosce bene, Lucrecia Rego de Planas, ampiamente citata da Socci in uno dei suoi ultimi pezzi: in poche parole, va con tutti, benedice tutti, si dice d'accordo con tutti.
Un cauto ottimismo si può nutrire: ma non abbassiamo la guardia, ha ragione Mic. Non per fare la Cassandra di turno, ma prevedo grosse delusioni a breve, "per ribilanciare"...
Oremus.
humilitas
Il papa delle sorprese?
RispondiEliminaPreferirei un papa della conferma chiara e costante delle verità di fede cattoliche.
Di sorprese estemporanee ne abbiamo avute molte negli ultimi 50 anni. Sicuramente perché ce le siamo meritate e per aiutare chi lo vuole veramente a purificarsi.
Ma dobbiamo nuovamente ripetere le tante buone cose fatte dai papi conciliari, accanto alle numerose manchevolezze?
È da queste ultime che ci dobbiamo guardare, è da esse che deriva gran parte della crisi della Chiesa.
Ricordate il concilio? Quando possibile i modernisti imposero la loro visione e quando i numeri mancavano si prestavano a compromessi equivoci che si sarebbero poi sviluppati a concilio terminato (cosa che avvenne).
O ricordate le parole sul modernismo di un papa che ci metteva in guardia dicendo che a pagine di chiara ortodossia si alternavano pagine insidiose e fuorvianti per la fede?
O dobbiamo ancora ricordare la più volte citata dicotomia tra insegnamenti e pastorale?
Certo nella Chiesa accanto all'aspetto umano c'è anche un aspetto divino che dobbiamo saper cogliere fino in fondo. L'incarnazione di Cristo è un modo d'agire di Dio che tutto ci dona per mezzo di un uomo (Dio fatto uomo), ma che si protrae nel tempo e nella Chiesa con doni inesauribili (grazia) donatici attraverso suoi ministri peccatori e deboli anche loro come noi.
Chiediamo quindi la grazia di capire e di comprendere che, come sotto un corpo sfigurato soffriva il Figlio di Dio, così dentro la Chiesa cattolica, sfigurata da manchevolezze e peccati da parte di tanti suoi membri (laici e ecclesiastici di ogni livello), c'è anche la nostra cara Santa Chiesa, corpo mistico di Cristo!
Apprezziamo dunque le parole che ci confermano nella fede e sappiamole distinguere dalle altre che ci tentano: che ci aiutino a purificare il nostro credo e la nostra vita. Non è facile, ma è quanto ci è chiesto nell'ora presente. Questo è ed è sempre stato lo scopo della vita: innalzarci a Cristo!
Criticare e basta sarebbe fallimentare. E il primo passo ma non può rimanere l'ultimo.
In Pio XII non c'è ambiguità: seppure dottissimo esprime il dogma cattolico in maniera semplice eppure così analitica e ricca di riferimenti.
RispondiEliminaSia il vostro dire sì sì no no
Quando morì lo stesso momento San Pio da Pietralcina annunciava la notizia del transito ai confratelli affermando che il Paradiso aveva accolto il grande Papa.
Per quale motivo recondito non è ancora canonizzato?
Forse era 'troppo' cattolico?
Di questo passo nasceranno i berogliologi, continuatori dei non rimpianti cremlinologi. Diciamo che sarebbe un'ottima notizia un Papa che infine capisce di essere il Papa (la grazia di stato che agisce, per dirla con Mic), e sarebbe una passabile notizia perfino un aggiustamento del tiro sull'onda di reazioni (a questo punto bisognerebbe pensare incisive) suscitate dagli eccessi sinodali. Indovinala grillo. Ne dovremmo riparlare fra un annetto...
RispondiEliminaSorprese?? No Politicaccia! Il vento è cambiato,e il presidente del partito chiesa ecumenica ci si adegua. Il suo gradimento è in crollo verticale oltre che all'interno anche all'esterno. Le confessioni in un anno sono quasi azzerate e dopo le cannonate ad alzo zero ricevute da gran parte delle conferenze episcopali (compresa quella italiana)si parla apertamente e su più punti di eresia. Credo che il pontificato di Bergoglio sia finito. E che sia morto proprio sul terreno scelto da lui e cioè quello della politica. E' finito sugli incitamenti alle battaglie di Pannella e del Leoncavallo. La Chiesa Cattolica è in ginocchio e qualcuno gli ha chiesto di raccogliere un po' di cocci prima di andarsene.
RispondiElimina"Accipione che confusicchia" nella testa del Bergoglio...
RispondiEliminaUna mossa tattica, per tacere i cattolici. Ma, come mostra bene il PS, anche quando dice la verità lo fa per cattive ragioni.
RispondiEliminaA mio parere, che non conta nulla (è uno sfogo questo, e basta), è solo una mossa per calmare le acque che si stavano facendo troppo agitate. D'altra parte perchè dire queste cose ora e non al Sinodo, dove il tema era la famiglia? Inoltre trovo il tenore dell'intervento sulla complementarietà (termini usati, stile linguistico in generale) molto diverso da quello usuale, che è molto più a braccio. Che ci sia dietro la "manina" già vista in altre occasioni?. Purtroppo sono successe troppe cose, non mi fido più. Ne deve dire di cose ortodosse prima di potermi fidare nuovamente.
RispondiEliminaRipeto, è uno sfogo questo.
"Apprezziamo dunque le parole che ci confermano nella fede e sappiamole distinguere dalle altre che ci tentano: che ci aiutino a purificare il nostro credo e la nostra vita. Non è facile, ma è quanto ci è chiesto nell'ora presente."
RispondiEliminaCaro Viandante, ma guarda cosa ci tocca fare a noi, semplici cattolici laici! Spulciare i discorsi papali per discernere il bene dal male? Siamo proprio ridotti male! Da lui dovremmo essere piuttosto confermati: "Tu, una volta ravveduto, conferma i tuoi fratelli" (Luca 22, 32).
Una suora di un ordine contemplativo ci redarguiva severamente per questa nostra tendenza a controllare i discorsi del Papa, da lei giudicato come un ergersi superbamente al di sopra di lui.
Grazie a Dio abbiamo un blog come questo, in cui fruiamo dell'aiuto di persone competenti, perché con la nostra pochezza non siamo in grado di cogliere gli aspetti reconditi di tutti i discorsi papali.
Sentiamo sì puzza di bruciato. Ma allora, per poter sopravvivere, per alimentare la nostra fede, è sbagliato smettere di fare riferimento a questi discorsi spurii? Insomma, è sbagliato smettere di attingere alle catechesi e alle omelie del Papa?
Marius
C'è un vecchio detto che suona così:
RispondiEliminanon girare mai le spalle al nemico, quando meno te lo aspetti ti colpisce.
Poi anche Gesù ci dice in una parabola di non addormentarsi mai e di essere sempre vigili e svegli; ve la ricordate quella delle spose che aspettavano lo sposo e rimasero senza l'olio per le lampade? all'ultimo minuto potrebbe non recuperarsi niente, bisogna essere sempre guardinghi, perchè il nemico è sempre in agguato.
Non dimentichiamo che Bergoglio una ne fà e cento ne pensa.
Mic,
RispondiEliminaLe parole del papa in riguardo alla famiglia non oppongono l'errore di gender theory, perchè il papa non ha detto espilictamente che il papa deve essere un maschio, la mamma una femmina. Capisco che in Italiano la necessità di questo non è tanto apparente, ma in logica e in inglese è!
Quindi, notiamo che il lobby gay non hanno attaccato lui per questo discorso, perché sanno leggere...
Oltre, dire che la familia di un uomo/maschio e una donna/femmina è la forma originaria o fondamentale della società non nega che si possono essere altre forme della famiglia...
quindi, il Papa in questo discorso non ha fatto delle sorpresse, ha fatto gesuita.
Romano
“ Sorprese ” ?
RispondiElimina“ Correzione di rotta ” ?
Hum…
Souvenons-nous de la NEP de Lénine, " Nuova politica economica " (НЭП, Новая Экономическая Политика), simple recul tactique pour endormir les oppositions — un pas en arrière après deux pas en avant…
La NEP fu abbandonata pochi anni dopo la morte di Lenin (1924), in quanto si riteneva che i suoi obiettivi fossero stati raggiunti e si dovesse andare avanti…
RispondiEliminaLa grazia santificante non è una magia.
RispondiEliminaOltre a quanto possiamo sapere del Santo Padre attuale, non dobbiamo dimenticare l'importanza che ha per lui l'aspetto psicologico nel suo modo di fare pastorale e, se possiamo dire così, di pensare le cose. Non senza motivo i libri di Michel de Certau è ai primi posti nelle letture del Papa. Basta ricordare, ad es., "l'incontro con l'altro", ricorrente nel vocabolario di de Certau. L'incontro con "l'altro" è infrange le nostre certezze e ci fa conoscere altro, e così in continuo movimento da positivo al negativo, un movimento che parte dal negativo una volta confrontati con l'altro. Questo richiama il pensiero di Hegel, di cui de Certau ha l'influsso.
In questa prospettiva si può capire che, se il Santo Padre dice oggi il vero (la dottrina della Chiesa), non significa che domani dirà il vero, perché non c'è una risposta definitiva. Dal momento che afferriamo e affermiamo una verità ci chiudiamo all'altro. E' così si spiega (si potrebbe spiegare) le sue interviste a Scalfari, Leoncavallo, il suo discorso contro l'aborto, ecc. Non conta l'ontologia nel pensiero del Papa regnante, ma la psicologia. Penso che è questo la pietra che ci tira fuori, che ci lascia attoniti, senza parole. Sono le fluttuazioni della psiche. C'è tanto da discuttere... Grazie Mic e agli altri bloggers.
Diciamo che l'ottimismo sarebbe stato ragionevole se avesse menzionato la gender theory: ma non l'ha fatto, anche se c'è chi ha volonterosamente interpretato,come Introvigne, che la condanna al gender fosse diciamo sottointesa. Però la parola pericolosa il vdR mica l'ha usata (dove ho letto io, almeno).
RispondiEliminahumilitas
"Il Signore ha fondato la sua Chiesa non quale istituzione religiosa provvisoria,destinata a trasformarsi poi indefinitivamente,ma come la società definitiva di salvezza,costituita una volta per sempre, con i suoi poteri di celebrare il culto della nuova Legge e di trasmettere agli uomini la grazia e la verità;soprattutto con la carità,che scaturisce dalla Croce e dai sette Sacramenti;la carità che arderà nel cuore della chiesa fino alla Parusìa e per l'eternità.D'altro canto,l'umanità, che la Chiesa ha la missione di convertire e salvare,non è in preda a un divenire indefinito;si sviluppa certamente,ma non conosce vero sviluppo se non regolato da determinati limiti.Se disprezza queste leggi-diciamo pure:se disprezza il diritto naturale- se tenta,come il mondo moderno,di uscire da questi limiti,si ha inevitabilmente il caos,la desolazione,uno spaventoso regresso.Vediamo perciò che non è soltanto la perfezione della sua origine divina ad imporre alla Chiesa di essere definitiva ed immutabile,ma è anche la stabilità dei caratteri propri della specie umana,che essa ha la missione e il potere d'illuminare e di salvare" (P. R.T.Calmel)
RispondiElimina"La Chiesa,come dimostra la storia,non è al sicuro dai falsi papi.E' però troppo santa,i poteri che riceve da Cristo sono troppo divinamente assistiti perché,in questi momenti di grande prova,essa non distingua subito il vero papa,che condanna il falso papa e consolida la catena della continuità della successione per un attimo in pericolo. La Chiesa,che non è al sicuro dai falsi papi,non è neppure al sicuro dall'essere governata da un papa enigmatico,di cui alcuni atti portino il contrassegno del falso-messia.Durante la cristianità medioevale o classica era ben difficile prevedere una tale eventualità,perchè il Sovrano Pontefice,a cui fosse venuta la voglia di giocare al falso-messia,sarebbe stato subito richiamato all'ordine e distolto dalle sue illusioni dallo scontro non solo con l'interesse dei principi cristiani,ma anche con la loro Fede e il loro buon senso.Ora viviamo in un'epoca in cui la cristianità è in rotta:il temporale,per lo più,è asservito a istituzioni di menzogna,intrinsecamente perverse,contrarie al diritto non meno che all'Evangelo;l'episcopato,d'altro canto,è scelto sempre più secondo un criterio non incompatibile con la Rivoluzione anticristiana:il criterio di non mettersi in contrasto con organizzazioni politiche contro natura,di non dispiacere ai loro dirigenti,manifesti o occultiEcco perché ci domandiamo quale ostacolo insormontabile renderebbe oggi assolutamente impossibile l'avvento di un PAPA STRANO,sul quale il falso messianismo eserciti una sorta di fascino.Resta però,contro l'enormità di certe deviazioni di un papa siffatto,l'ostacolo supremo e-questo sì-insormontabile dell'assistenza dello Spirito Santo.Questa assistenza,si sa,non giunge fino a rendere il papa in tutto indefettibile.I suoi effetti,però,nei casi più disgraziati sono ancora straordinariamente preziosi:garantire l'infallibilità e mantenere l'indefettibilità del Vicario di Cristo entro limiti rigorosamente circoscritti; così che,qualunque siano le sue deficienze,egli NON IMPONGA ERESIE FORMALI" (segue) (P. R.T. Calmel"Un'ipotesi verosimile" in "Apologia della Chiesa di sempre")
RispondiElimina
RispondiEliminaIeri leggevo su Kath.net questo articolo
http://www.kath.net/news/48295
In italiano ho trovato questo
http://www.giornalettismo.com/archives/1666265/benedetto-xvi-rompe-suo-silenzio-comunione-divorziati/
oppure l'articolo di Tosatti sul Blog di papa Ratzinger di Raffaella
il timone
RispondiEliminahttp://www.iltimone.org/32421,News.html
Nemmeno il più cattivo degli uomini è sempre e solo cattivo.
RispondiEliminaCerto, lo stupirsi che il Papa dica ogni tanto qualcosa di estrememente cattolico, è un segno non molto positivo.
Il Papa delle sorprese invita Patti Smith e suor Cristina in Vaticano a cantare per Natale. Chi delle due crede in Dio e lo serve?
RispondiEliminaCommento fuori tema ma assolutamente interessante per MIC.
RispondiEliminaRiporto dal sito www.vivailconcilio.it
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Domenica 19 ottobre 2014, il contatore web del sito «Viva il Concilio» ha superato la ragguardevole e simbolica cifra di 1.000.000 (un milione) di pagine visitate ‒ per un totale di 122.000 contatti (ca. 8 pagine per ciascun visitatore).
Vorrà dire qualcosa la “singolare coincidenza” con il giorno della beatificazione di Paolo VI, l’altro papa del Concilio Vaticano II?
Orbene, è giunto il momento di ripiegare lo stendardo di «Viva il Concilio». Lo avevamo creato, srotolato e sventolato in una stagione ecclesiale in cui si avvertivano dure reazioni e turbolenti correnti anti-conciliari.
Con giovanile audacia e sapiente risolutezza due vegliardi quali il card. Carlo M. Martini e mons. Luigi Bettazzi si unirono a un drappello di teologi per difendere, vigilare e presidiare la frontiera dell’eredità conciliare.
Mille e trecento giorni sono trascorsi da allora e il panorama ecclesiale è andato radicalmente trasformandosi: da un lato, sono venuti alla ribalta drammatici scandali e disdicevoli giochi di Palazzo, che hanno infamato e sfigurato l’immagine pubblica della Chiesa cattolica; dall’altro, l’annuncio inatteso delle dimissioni di Benedetto XVI e l’elezione di Francesco, il primo pontefice a non aver preso parte all’assise conciliare, hanno restituito smalto e trasparenza al volto della comunità cristiana.
Nei prossimi giorni il sito «Viva il Concilio» chiuderà i battenti. Per la ovvia ragione che ogni iniziativa pastorale è destinata a cominciare, a crescere e poi a finire. Un po’ come la manna che dev’essere raccolta e consumata quand’è fresca … e poi non sempre si è in viaggio nel deserto. E, ancora, guai a perpetuare all’infinito sul web una presenza inizialmente brillante e vitale, ma poi destinata inesorabilmente alla caducità.
Oggi non serve più invocare a voce alta “Viva il Concilio”, per la semplice ragione che il Concilio, lo spirito del Concilio, vive e gode di ottima salute. E una riprova è stata la vivacità e l’esuberanza espresse nel recente Sinodo straordinario dei Vescovi sulla famiglia. Una vivacità e un’esuberanza che avrebbe/avrà rallegrato il nostro amato Cardinal Martini.
Marco Vergottini (coordinatore) e tutto lo staff di “Viva il Concilio”
Milano, 26 ottobre 2014
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Leggendo tra le righe e non solo, si capisce che oggi - a differenza del periodo di Ratzinger - è possibile abolire questo sito nato come iniziativa per difendere il Concilio poiché, evidentemente! - papa Francesco è garante personale della continuità (nella rivoluzione) del Concilio stesso.
Un'affermazione che dice moltissime cose e una, in primis: lo spirito del Concilio (che Ratzinger condannava) è più vivo che mai!!!
Francesco e la bioetica: nihil novi sub sole.
RispondiEliminaLa contraddizione c’è solo se si concepisce – come è stato per duemila anni – il Magistero come un continuum non solo nel tempo ma anche in se stesso, in cui non è possibile scindere il precetto dalla sua applicazione, o quantomeno non è ravvisabile alcuna antinomia; nell’ottica rahneriana, postconciliare, invece, Dottrina e pastorale sono due dimensioni comunicanti ma distinte e sta all’uomo di Chiesa calare la norma nella realtà anche, se del caso, adeguandola al contesto, perdonando quanto più si può e forse oltre.
In conclusione? In conclusione le parole di Papa Francesco sono una boccata d’aria buona e ricordano al mondo cosa la Chiesa offre sulla vita e sulla famiglia, offrendo qualche buona arma a quelli che ogni santo giorno devono confrontarsi con chi pensa che Bergoglio “apra” ora a questo ora a quello; ma da qui ad attendersi un cambio di rotta ce ne corre, non è questo l’orizzonte.
Kasper, Erdo, Forte, Marx, Paglia ed assimilati continueranno indisturbati a dire quel che hanno sempre detto ed a lavorare perché il Magistero vi si conformi, come peraltro avveniva con Benedetto XVI e prima ancora con Giovanni Paolo II; Scola potrà nuovamente chiedere scusa, se del caso; militanti pro gay e pro aborto potranno serenamente essere ricevuti in Vaticano o cantare al concerto di Natale; tutto questo, anche dopo il forte richiamo alla Dottrina della Chiesa che viene riproposta immutata per poi essere gettata in pasto alla pastorale affinché venga opportunamente… modulata. Insomma, che nulla cambi perché nulla sia più come prima.
https://www.blogger.com/comment.g?blogID=5570132738557818436&postID=8637125468356811817
Anna
Grazie mille a Ilfocohadaardere per queste bellissime e profetiche pagine di Padre Calmel.
RispondiEliminaIl Signore non ci abbandona, ma vuole che noi ci affidiamo in Lui e allora ci inonderà di grazia anche nei peggiori momenti della storia.
Questo vale specialmente oggi, in una società molto tecnologizzata e "scientifica", quando molti pensano che "l'affidarci in Lui" sia solo metaforico.
Il Fratello Martini ?
RispondiEliminahttp://www.grandeoriente-democratico.com/Adesso_che_le_celebrazioni_retoriche_Martini.html
Sono d'accordo con Edoardo Malgarida 9:05 : non è farina del suo sacco, non è il suo stile di ragionare, questo; c'è sicuramente un suggeritore, un passaggio di veline. Comunque è già qualcosa che abbia acconsentito a parlare in questi termini. Staremo a vedere per il futuro: non poniamo limiti alla Divina Provvidenza ! Deo Gratias !
RispondiElimina
RispondiEliminaa Proposito di Sacerdoti ecco un commento troppo carino
Shuca sagt:
10. November 2014 um 20:34
"Padre Pablo d'Ors descrive se stesso come" erotico, mistico e strano "."
Questo sembra essere la nuova "Trinità" di Roma. Divertente Trovo che un po 'di tempo fa, quello che era in Roma, ora e' scaduto. Ma il ritmo di sviluppo non lo aveva giudicato cosi' veloce .Spettacolare. Speriamo, chel'Arcangelo Michele si sia allenato correttamente con i suoi angeli. Alla fine, probabilmete dovra'utilizzare il comando per intervenire
Per Mariam ad Christum.
Shuca sagt:
10. November 2014 um 20:34
„Pater Pablo d’Ors bezeichnet sich selbst als „erotisch, mystisch und komisch“.“
Das scheint die kommende neue „Dreifaltigkeit“ in Rom zu werden. Komisch kommt mir das schon länger vor was da in Rom so abläuft. Aber das Tempo der Entwicklung hatte ich nicht so schnell eingeschätzt. Es ist ja atemberaubend. Hoffentlich hat der Erzengel Michael mit seinen Engeln richtig trainiert. Irgendwann wird wohl der Einsatzbefehl kommen.
Per Mariam ad Christum.
Ricavato da
http://www.katholisches.info/2014/11/10/paepstlicher-kulturrat-fuer-frauenpriestertum-der-erotische-buddhist-den-franziskus-zum-consultor-machte/
(segue) "'Fortunatamente noi abbiamo il Papa', per custodire la dottrina e i Sacramenti,per pascolare tutto il gregge del Signore,agnelli e pecorelle,prelati e semplici fedeli,per guidare e correggere questo gregge sia con le decisioni infallibili del magistero straordinario,sia più generalmente con gli atti del magistero ordinario,che si mantengono nel solco della Tradizione. 'Fortunatamente noi abbiamo il Papa',non perché mediti al nostro posto i misteri della Fede,ma per essere illuminati e difesi nella nostra personale meditazione dal suo insegnamento assistito dallo Spirito di Dio;non perché eserciti al posto dei Vescovi e dei predicatori il ministero che incombe su di loro,ma per permettere loro di adempiere questo ministero nella verità,senza fare passi falsi o sviare le anime.Sfortunatamente noi abbiamo talvolta cattivi papi,per tradire,entro certi limiti,la Chiesa e il papato;ma il loro tradimento ha dei limiti determinati,perchè essi sono preservati dall'insegnare dall'insegnare formalmente l'eresia.Anche con papi cattivi il cristiano non sbaglia strada,quando segue TRA LE LORO PRESCRIZIONI QUELLE che si collocano nella linea della Tradizione della Chiesa,perchè in prescrizioni siffatte I CATTIVI PAPI NON SONO CATTIVI,MA BUONI.'Fortunatamente noi abbiamo il Papa',non per impedirci di aprire gli occhi nell'obbedire e per imporci l'orribile deformazione d'una obbedienza,che si rifiuta,o trascura di VEDER CHIARO;non per interdirci sempre ogni RESISTENZA,qualunque sia il contenuto dell'ordine dato o la forma in cui è dato;non per risparmiarci OGNI PROVA nell'obbEdienza;ma anzitutto per RISPARMIARCI LA PROVA,che sarebbe insostenibile,d'essere privi nelle cose stesse di Cristo d'un Vicario visibile,universale,infallibile;in secondo luogo,per permetterci di conservare la PACE anche quando la nostra obbedienza è messa a durissima prova,perchè dobbiamo resistere a misure o a ordini che INDUCONO A PECCARE,sia che si oppongano alle virtù morali,sia che si oppongano in una certa misura alla Fede stessa,trascurando ad esempio di reprimere le eresie"(R.T.Calmel,ibidem)(SEGUE)
RispondiElimina(segue) "La resistenza ci toglierebbe la pace solo se gli ORDINI o le MISURE che esigono il nostro rifiuto fossero proibite da Dio per mezzo della legge naturale o rivelata e al tempo stesso imposte da Dio per mezzo del Suo Vicario.IN TAL CASO CI TROVEREMMO IN UN CONFLITTO INSOLUBILE.Ma noi siamo ASSICURATI IN ANTICIPO CHE QUESTO NON PUO' ACCADERE.Quando,infatti,il Papa ordina o omette di condannare,mentre sarebbe necessario,ATTI GRAVEMENTE COLPEVOLI contrari alla morale o anche,sotto certi aspetti,alla salvaguardia della Fede,egli NON AGISCE più nella sua qualità di Vicario di Cristo;non è più Gesù Cristo che parla per la sua bocca.RESISTERGLI allora non è resistere a Gesù Cristo.Inoltre,è ONORARE LA DIGNITA' del Vicario di Gesù Cristo NON CEDERE AL PAPA su un punto nel quale egli disonora la sua dignità.E poiché rendiamo onore alla dignità del Papa,anche se in modo fuori dell'ordinario,il NOSTRO ATTEGGIAMENTO RIMANE RISPETTOSO E FILIALE.Agire così è mantenersi in accordo con il Signore e il Suo Vicario sulla terra,almeno in ciò in cui sicuramente dipende dal Signore.In questo accordo STA LA PACE,ANCHE SE LA RESISTENZA RESTA PENOSA.'Fortunatamente noi abbiamo il Papa':se lo riconosciamo per quello che è,se siamo piamente docili verso di lui,allora i beni più grandi della Chiesa sono al sicuro nella nostra vita e nella nostra anima,particolarmente il vero culto alla Vergine e il vero culto dell'Eucaristia.Resta però che questi beni,propri della Chiesa cattolica,sono infinitamente al di sopra del Papa,che ne è il custode.Noi non mettiamo sullo stesso piano la Vergine,l'Eucaristia,il Papa.La docilità al Papa,proprio perché pia,implica la clausola:il Santo Sacramento al primo posto(premier servi) e salva la vera devozione alla Madonna" (R.T.Calmel,Breve apologia della Chiesa di sempre) (segue)
RispondiElimina2.369.868
RispondiEliminaNon contare le tue visualizzazioni di pagina
Ho fatto il copia incolla di quel che mi appare delle pagine di Chiesa e post-concilio visitate a questo momento. E, credo, in un lasso di tempo molto inferiore a quello dell'attività di Viva il concilio. In effetti non mi è mai venuto in mente di mettere i manifesti come ad esempio faceva MiL, al raggiungimento di un milione ;)
Forse devo pensare a un segnale di vitalità del blog.
Comunque la notizia che ricaviamo da quella cessazione di attività è ferale, perché effettivamente è un segnale di missione compiuta.
Ma non hanno fatto i conti con la Provvidenza...
(segue): "Perciò, SE QUALCHE PAPA VENISSE A PRENDERE ATTEGGIAMENTI DI 'FALSO MESSIA',ciò potrebbe accadere SOLO AD INTERMITTENZA,,senza continuità,con ogni sorta di esitazioni e di ripensamenti.Il Papa non entrerebbe nel suo secondo personaggio- quello di tentatore della Chiesa e di strumento del demonio- né interamente né disinvoltamente. Egli non proclamerà mai per esempio come un punto accertato del magistero ordinario,come un'interpretazione autentica di venti secoli di cattolicesimo,ancor meno come una definizione ex cathedra,che il progresso dell'umanità e la sua riuscita terrena sono ora una nuova forma della nostra religione.Soltanto egli MESCOLERA' IN MODO INGANNATORE due messaggi che si oppongono nella loro stessa essenza:da una parte il messaggio della dominazione prometeica sul mondo,conforme alle tre tentazioni e che non tiene praticamente conto NE' DELLA SOVRANITA' DI DIO,NE' DEL PECCATO DELL'UOMO,e,dall'altra parte,il messaggio della FEDE cristiana,che annunzia la Redenzione solo mediante la Croce del Signore Gesù.A motivo di questo MISCUGLIO INNATURALE,lo scandalo rischierà di toccare indubbiamente I LIMITI ESTREMI;giungerà a un grado di seduzione estremamente dannoso,NON SARA',TUTTAVIA,abastanza forte da perdere gli eletti o annientare la Chiesa.Anzitutto perché la promessa di Gesù a Pietro non passerà:'Io ho pregato perché la tua fede non venga meno.E tu quando ti sarai ravveduto,conferma i tuoi fratelli'(Lc 22,32).E poi perché,come noi teniamo per principio certo ed universale,l'ordine del bene e l'ordine del male non si contrastano alla pari e non sono simmetrici.Il che significa segnatamente che il fautore dello scandalo sarà sempre una creatura,laddove Colui che DIFENDE dallo scandalo è il Signore Onnipotente,Le insinuazioni,le propagande,le pressioni e le persecuzioni del mondo,qualunque sia l'appoggio che ricevono dagli uomini di Chiesa,non hanno nulla di paragonabile con la grazia del Signore,sia in quanto forza che penetra la libertà,sia in quanto dolcezza che attira all'amore perfetto.La grazia appartiene ad un ordine diverso da tutto il creato,ad un ordine infinitamente più potente.Infine l'intercessione materna e regale della Vergine Maria difenderà sempre vittoriosamente la Chiesa dalle insidie dei falsi messianismi.Anche se un Papa giungesse a prestare una collaborazione più o meno diretta a coloro che hanno giurato di ottenere LA TRASFORMAZIONE IN SENSO UMANITARIO della religione di Gesù Cristo,questa complicità del Successore di Pietro,che dà le vertigini,sarebbe neutralizzata anticipatamente,resa inefficace dalle suppliche della Vergine corredentrice..." (R.T.Calmel,"Non praevalebunt",ibidem).
RispondiEliminaIlfocohadaardere,
RispondiEliminaGrazie per quei passi che sembrano profetici.
Dalla punteggiatura devo pensare che ti sei sobbarcato la fatica di trascriverli. Per questo ti sono doppiamente grata.
Me li sono salvati e penso ne farò un articolo..
Irgendwann wird wohl der Einsatzbefehl kommen.
RispondiEliminaE' forse meglio traducibile in: " prima o poi arriverà ben il Comando supremo".
Uno poi si chiede: ma perché questo prete non è stato spretato, ed invece ci si è accaniti con gli FFI, Livieres e Burke, per non parlare di Monsignor Lefebvre ? Ma perché sembrano tutti ammalati di protagonismo ? Se non riesci a far l'attore o il cantante di successo, o il politico "salva stati", ti fai prete ? ma dove sta scritto? ma che cosa si son fumati da ragazzi ?
RR
In fondo a questo articolo di Magister ci sono dei passi sull'idea bergogliana di ecumenismo che mettono i brividi.
RispondiEliminaLa Trinità c'è, grazie tante, ma un dettagliuccio come la prsenza viva di Gesù Eucariestia, ovviamente no. Non sarebbe politicamente corretto, neh?
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1350924
humilitas
Rr, potheads, the same weed the former bouncer smoked in his youth, ipse dixit, let's get in touch .
RispondiEliminaNo RR purtroppo non ho tempo e non riesco ad utilizzare un adeguat italiano.
RispondiEliminaIrgendwann wird wohl der Einsatzbefehl kommen.
E' forse meglio traducibile in: " prima o poi arriverà ben il Comando supremo".
Questa tua traduzione e' falsicata nel senso, forse te la dico meglio in inglese
Eventually the use command will probably come.
Il commento era ironico,San Micheel sta allenando angeli e prima o poi dovra'utilizzare il comando,per intervenire.(Einsatzbefehl)forse non hai capito il commento,certo la fretta non e' una buona consigliera,riferita a me
Saluti
Di nulla, cara Mic. Si, ho trascritto i passi dal libro "Breve Apologia della Chiesa di sempre" editrice Ichtys 2007, che ho trovato prezioso ed illuminante. Sto trovando negli scritti di P.Calmel un grande aiuto e così credo sarà per molti lettori.Questo pio figlio di San Domenico aveva dei grandi doni, mi pare evidente. Sia lodato Gesù Cristo
RispondiEliminaGarabandal, scusa,
RispondiEliminama non avevo capito il senso in Italiano, ed anche in Inglese è un po' criptico.
Comunque speriamo che uno "zot" dall'alto arrivi, sia S.Michele ad inviarlo, su ordine supremo, o sia direttamente il Supremo, perché di certi "religiosi" non se ne può più.
E come dice A., potheads sono, puri e semplici stinky potheads.
RR
@ Anonimo delle 15,00
RispondiEliminaSolo adesso si accorge che il Martini era un framassone?
Tranquillo: era in buona, corposa compagnia nell'universo clericale cattolico.
Il focohadaadere,
RispondiEliminaSe digiti Calmel nel motore di ricerca del blog, potrai leggere altri brani del padre Calmel.
Sono rimasto di sale leggendo l'intervento postato oggi pomeriggio da Sandro Magister e segnalato da Socci come particolarmente rivelativo della situazione. Ci sono anche un filmato e la trascrizione delle dichiarazioni di Bergoglio
RispondiElimina( molto impegnative, direi ).
Il VdR ( per il momento non rinuncio al condizionale )avrebbe tanto cari i Pentecostali ( che stanno fagocitando buona parte dei Cattolici sudamericani ) perché mira a un Cristianesimo "poliedrico", in cui conta l'amore, a prescindere dalle tardigrade elucubrazioni dei teologi su quello che è o non
è retta dottrina. Di conseguenza non è nemmeno da pensare a un ritorno dei Protestanti nella Vera Chiesa. Se è così, si tratta di un concetto "latitudinario", esattamente l'opposto di quello raccomandato da papi come Pio XI.
Non dubito che i Pentecostali siano brave persone; però mi chiedo se accettino il culto mariano, fondamentale nella "pietà" cattolica, con i dogmi che la sorreggono.
Se si trattasse di un "optional", che posizione potrà prendere padre Livio Fanzaga, da me lungamente seguito, per il quale l'essere "mariani" è una questione essenziale?
Dico questo perché la conoscenza degli avvenimenti di Fatima e di Lourdes è stata ed è tuttora per me un punto di forza molto importante.
3Spero di aver preso un abbaglio.
mic,
RispondiEliminail commento delle 17,37 avresti dovuto concluderlo con un:
"Tiè" :D
Sì il "Tiè" ci stava bene ;)
RispondiEliminaHumilitas 19:01 e Franco
RispondiEliminaCi ho già preparato un articolo per domani...
La questione del culto mariano non mi sembra affatto secondaria. Se non sono male informato, parecchi gruppi protestanti mirano a produrre negli adepti stati d'animo "entusiastici" e smodati fino al parossismo, come se ogni volta fosse il giorno della Pentecoste. Appunto a proposito dei Pentecostali ho letto di compiacimento per manifestazioni di "glossolalia".
RispondiEliminaCon Maria invece ci si può affidare e abbandonare come un bambino fra le braccia della mamma o sotto il suo manto protettivo; quindi con un atteggiamento pacato, confidente, RACCOLTO.
Non che io abbia una fede da far smuovere le montagne; però sinceramente e senza disprezzo alcuno compatisco chi non può recitare anche solo fra sé e sé quel testo meraviglioso che è la preghiera "Salve Regina". Per me certe cose sono come un "argomento ontologico" su base estetica: troppo bello, troppo umile e sublime allo stesso tempo per essere falso.
Mi permetto di dare un'indicazione a chi riesce a seguire il francese parlato ( io un pochino ): la testimonianza reperibie su Youtube (62 minuti) di Jacqueline Aubry, che dodicenne, nel 1947, a l'Ile-Bouchard ebbe con altri due bambini più piccoli diverse apparizioni di Maria e dell'angelo Gabriele, con invito pressante alla preghiera in un momento politicamente drammatico per la Francia; apparizioni avvalorate da un fenomeno solare inspiegabile e riconosciute parzialmente ( all'interno della chiesa sono state poste le statue della Vergine e dell'angelo ). L'impressione è di una grande e compunta sincerità.
Non credo di strafare indicando ulteriormente il testo, reperibile su Google, del libro-inchiesta di John De Marchi, un frate italoamericano che poco prima del 1940, se non ricordo male, si stabilì a Fatima per studiare l'ambiente e interrogare minuziosamente i testimoni del grande avvenimento.
Io non mi fido più di bergoglio qualsiasi cosa dica/faccia. Ormai dice/fa tutto e il contrario di tutto.
RispondiEliminaFa come il gatto quando prende il topo.
Caro Franco,
RispondiEliminaComprendo cosa intendi a proposito del Salve Regina.
Se ci pensi bene sull'Ave Maria c'è la rivelazione tutta o quasi. Ci si potrebbero fare, spezzando il pane di ogni parola (la prima parte presa pari pari dal Vangelo) e dei suoi significati profondi ore di lectio divina o di catechesi. E ogni volta che reciti il Santo Rosario arrivano, legate anche ai misteri meditati, luci ulteriori e sempre nuove...
@ Mazzarino: volesse il Cielo ...
RispondiEliminaFranco, giusto a conferma, i pentecostali non hanno nessuna forma di culto per Maria.
RispondiEliminaNon credono nemmeno sia sempre Vergine, nè che sia Assunta al cielo, non La interpretano come Primo Tabernacolo perchè rigettano ogni analogia, l'interpretazione figurale per una letteralistica, e non credono alla Transustanziazione, e sono convinti che dopo Gesù, abbia avuto altri figli "via normale", ricavandolo da traduzione impropria...
Ancora a Franco
RispondiElimina"Non dubito che i Pentecostali siano brave persone"
ecco, per mia esperienza personale, se pur ci sono brave persone, invece in più di un caso dubito.
Il letteralismo (senza dogma, senza Tradizione, senza storia della Chiesa...) impugnato in maniera sorda è per un verso sia anticaritatevole -basta ascoltare qualche storia dei fuoriusciti- sia assolutamente arbitrario, oltre che falsificatorio.
Non va dimenticato che fino poco fa si trattava di 'sette' (non sono "in comunione" nemmeno tra loro, tra le diverse ondate di pentecostalismo).
ma anche nel cattolicesimo si è ereditato parte del loro veleno, in alcuni movimenti "carismatici".
da "noi" si concretizza con il rifiuto del dogma, del rito, con un concetto distorto della Tradizione che viene azzerata, come la Liturgia.
Si tratta di una sorta di soggettivismo spiritista e antiritualismo, con parecchio odio verso ogni "sovrastruttura" sia formale sia concettuale.
Scompare il ruolo della Chiesa mediatrice tra mondo naturale e SS.ma Trinità: la Chiesa è riletta come una sovrastruttura non necessaria alla fede, intralcio alla autocomprensione e all’autoilluminazione della libera coscienza.
La Tradizione, la Lituurgia, la Chiesa stessa sarebbero una specie di castello kafkiano segmentato dai “muri divisori che separano le chiese”, contenente i detriti di “cerimoniali residui, leggi e controversie passate” (P. Raniero Cantalamessa).
Il tutto è accompagnato dalla denigrazione dei duemila anni della Chiesa Cattolica. (tratto comune con i modernisti dell'hegelismo del Dio Storia, anche se seguono un altro percorso)
Come se dal I secolo o giù di lì, fino a ieri l'altro, nella Chiesa Costantiniana o Tridentina, non fosse all’opera la medesima Chiesa che Gesù Cristo fondò e cui assicurò sempiterna assistenza.
Spostano anche in linea di massima il culmine dell'esperienza di adorazione dall'Eucarestia al "battesimo di Spirito Santo", e nel culto i momenti di punta non sono più parola di Dio ed Eucarestia, ma Parola e momenti dei singoli che profetizzano e parlano in lingue (tutto da veriicare) che riprendono pari pari l'eresia di Montano.
Detto in parole povere, semplici semplici da sempliciotta, il pentecostalismo e' un' ennesima americanata adatta a gente con poco cervello, poca istruzione ed ammalati di solitudine, che se non " sentono" fisicamente qualcosa, non capiscono nulla.
RispondiEliminaEssendo un' americanata, puo' aver successo solo se annaffiata con tanti, tanti, tanti soldi - alla faccia della Chiesa povera per i poveri, che infatti i pentecostali, come i mormoni, comprano lettralmente - e probabilmente anche tanto alcool e sesso.
Essendo un' americanata, può attecchire in altre zone dell' America, ancor meno istruite ed intelligenti, e purtroppo anche a casa nostra, perché dopo decenni di brainwashing anche noi siamo ormai quasi come loro.
Mai che dagli USa si prendano le cose positive, sempre e solo le negative !
Rr