Lunedì 8 dicembre solennità dell'Immacolata concezione di Maria
Anche la comunità della
Cappella “Santa Caterina da Siena” di via Urbana 85 Roma
partecipa al tradizionale evento, come del resto avviene già da diversi anni.
Anche la comunità della
Cappella “Santa Caterina da Siena” di via Urbana 85 Roma
partecipa al tradizionale evento, come del resto avviene già da diversi anni.
Appuntamento intorno alle 8:00 del mattino cappella Santa Caterina via Urbana 85, Per la tradizionale processione “romana” dell’Immacolata che termina in piazza di Spagna davanti all’obelisco della Vergine, dove i fedeli di molte parrocchie della città, guidati dai rispettivi parroci, vengono ogni anno a porgere un omaggio floreale ai piedi dell’obelisco, testimoniando così la devozione popolare alla Madre del Cielo nella sua festa più solenne. Accompagnano i pellegrini e i fedeli le suore della Fraternità, provvedendo al supporto non solo spirituale ma anche materiale (i fiori, i canti, lo stendardo…il microfono!); così si potrà recitare il rosario durante il tragitto e intonare dei bei canti alla Madonna prima di arrivare in piazza. Lì, fieramente tra una parrocchia e l’altra, anche la cappella della Fraternità san Pio X potrà sostare qualche minuto per recitare una preghiera e intonare il “Tota pulchra” al microfono degli organizzatori, e confessare pubblicamente la fede cattolica al dogma dell’Immacolata Vergine Madre di Dio, della quale la santa Chiesa esclama:“Cunctas haereses sola interemisti in universo mundo”.
Da una Fides:
RispondiElimina"Se volete parlare di poveri, qui dentro io solo posso parlare, perchè sono stato 25 anni nella nera miseria in una galera comunista. Ma ai poveri, che hanno già poco pane, volete ancora togliere le espressioni dell'arte, della musica, della bellezza? Anche quello? Non sapete che ne hanno più bisogno di quelli che stanno bene?"(Cardinale Josip Slipyj Patriarca della Chiesa Cattolica Ucraina, discorso al Sinodo dei vescovi del 1971).
A proposito di poveri, bedwere dice:
Sabato scorso abbiamo festeggiato Santa Cecilia con una Messa cantata (la prima in quella chiesa dal 69). Un quartetto di musicisti ha cantato l'ordinario (Missa super Dixit Maria di Hans Leo Hassler). C'era un povero, un barbone, in chiesa. E` venuto a ringraziarci dopo la funzione domandando quando ci sarebbe stata la prossima.
Mic,
RispondiEliminanoto nel blogroll di siti tradizionali le seguenti ricorrenze. Perchè non c'è chiesa e post-concilio e perchè non lo promuovi?
Cooperatores Veritatis
Corrispondenza Romana
Il Foglio
Il Timone
L'isola di Pàtmos
La Fede dei nostri Padri
Lo Straniero
Riscossa Cristiana
San Pietro e dintorni
Settimo Cielo
E' per articoli come questo o perchè parli del papa senza cerchiobottismi?
Anonimo,
RispondiEliminanon so a quale sito si riferisca.
Combinazione, proprio recentemente, su un sito nel quale sono entrata dai link che trovo nelle statistiche dei i visitatori, ho inserito un commento nel quale chiedevo come mai questo blog non fosse tra i loro segnalati e ne ho fornito il link. Purtroppo non so se c'è stato riscontro, perché non ho avuto occasione di verificare. Tra l'altro non ne ricordo più neppure il nome...
Comunque noto, esclusi de Mattei e Gnocchi, una strana 'estraniazione' da parte degli altri responsabili di certi contesti; cosa che non riesco a comprendere, perché i miei articoli spaziano abbastanza, anche se privilegiano l'approccio teologico alle sortite del papa, soprattutto in ordine a quelle su cui un vero cattolico NON PUO' e non DEVE tacere.
Ad alcuni so che dà fastidio il tono di certi commenti; ma abbiamo valutazioni differenti, perché credo che questi, scremati da molte esternazioni non pubblicate, ci offrono il quadro della realtà concreta in cui siamo. Di molti del resto aggiusto il tiro, certo non arrivo a tutto; ma un blog generalmente si qualifica dagli articoli. E forse anche su questi ci sono delle riserve. Chissà. Viviamo una grande frammentazione; ma noto che loro hanno fatto "roll" a sé ;)
A parte Tosatti e Magister che certo sono inseriti per la loro serietà ed autorevolezza.
Mi spiace il riferimento ad articoli "come questo". Forse perché frequento, pur senza aver aderito, e comunque non aborro la FSSPX, che non è in ogni caso un monolite?
Ebbene, credo che in questo momento in cui tutti i canoni stanno saltando, sia necessario creare osmosi dal basso tra chi ama la tradizione, condividendo l'obbiettivo principale e passando sopra alle possibili divergenze... Ma (e qui ricorrono di nuovo i nomi di Gnocchi e de Mattei, che credo la pensino come me a questo riguardo) penso che gli altri mantengano dalla Fraternità uno certo distacco: questioni dottrinali oltre che canoniche? Boh?
E, nonostante questa frammentazione, io vado avanti per la mia strada finché riuscirò...
Le ultime frasi del commento di Mic 21:20 mi ricordano una cosa che in tempi (almeno per me) non sospetti mi ritrovai a dire a un amico... Era il 2009, Ratzinger aveva appena revocato la scomunica alla FSSPX e questo mio amico faticava a comprendere i motivi di tanto interessamento per un settore tanti esiguo, numericamente parlando, del cattolicesimo. Gli risposi che forse stava semplicemente cercando di raccordare tutti i settori veramente cattolici, di mettere pace, di far sì che si avviasse un processo in cui tutti i fedeli e fedelissimi alla Tradizione riuscissero a comunicare tra loro. Gli dissi che uno sforzo così esplicito, prima il Summorum nel '7 e poi quella revoca del '9, più tutta l'attenzione alla Liturgia (ben poco ascoltata, ahinoi), mi facevano pensare che Ratzinger sapeva cose che io e lui non sapevamo: del tipo che si stesse preparando una battaglia epocale, insomma, e che si dovessero riunire le forze migliori.
RispondiEliminaAllora era solo la mia fiducia nella lungimiranza di Ratzinger, a farmi dire quelle cose, non mi rendevo conto di molte cose: adesso capisco che era proprio così. La buona battaglia è iniziata. Bisogna combatteral. E questo blog è uno strumento assai prezioso. Grazie, Mic, per tutti i suoi sforzi.
humilitas