Un giovane prete, prima incardinato nella diocesi di Vicenza, lo scorso settembre ha celebrato il suo ingresso nella Fraternità sacerdotale San Pio X. Un nuovo Priorato ha nel frattempo aperto a Lanzago di Silea, in provincia di Treviso. Avevo sollecitato alcune testate giornalistiche locali a occuparsi delle vicende, a renderle notizie, ma non ho ottenuto riscontri.
Capita, purtroppo. L'informazione che si congratula per i colori - e che si vanta di toni, tinte, sfumature - frequentemente si appaga di un monocromatismo anestetico, soporifero, a suo modo educativo, gremito di buchi neri.
Quando uno non si accontenta, fa domande. Don Mauro Tranquillo ha ricevuto l'incarico, dal superiore del distretto italiano della Fraternità, di rispondere.
Esiste una sorta di ostracismo, pregiudizio, forse addirittura censura nei vostri confronti?
«La stampa, spesso anche quella locale, non è quasi mai indipendente da poteri che ne dettano le priorità. Penso sia interessante notare quello che la stampa ignora o denigra, e d'altro canto quello che loda in modo unanime, per capire chi ha veramente il potere».
Quindi?
«Gli eventi da lei accennati sono segni dell'attualità dell'opposizione al nuovo corso degli uomini di Chiesa, che ha avuto nuovo impulso con lo stile del nuovo pontificato, così attento a dire ciò che i poteri del mondo si aspettano e richiedono. I cristiani, come profetizzato da Nostro Signore, devono invece trovarsi in opposizione ai poteri del mondo, specialmente a quelli attuali, palesemente contrari all'ordine divino».
Certo, i cristiani. In televisione, anche nel nome dell'ecumenismo, trovano ospitalità tutte le confessioni, più culti eccentrici, sette bislacche, pseudoreligioni. Di voi si è parlato, sappiamo bene in che termini, per le esequie di Priebke. Un fatto significativo?
«Il caso del funerale dell'ex tenente nazista poteva essere per la "Chiesa della misericordia" l'occasione di mostrare che veramente ogni peccato può essere perdonato a chi si pente: quell'uomo aveva espresso più volte il suo pentimento per gli episodi della guerra ed era cattolico da decenni. Le autorità della Chiesa a Roma lo sapevano bene, e infatti gli hanno dato i sacramenti per anni».
Che è successo, invece?
«Evidentemente anche la misericordia doveva sottostare al politicamente corretto e ai diktat di poteri che di misericordia ne hanno poca, e quindi la curia romana non ha esitato a tirarsi indietro. Atteggiamento che ricorda quello di don Abbondio».
I media hanno agito di conseguenza?
«Evidentemente la stampa ne ha approfittato per associare la Fraternità San Pio X non alla misericordia di Dio e alla bellezza del pentimento, ma a quello che Priebke aveva fatto prima. Lo ripeto: appare chiaro che la nostra Fraternità non è complice dei poteri che controllano l'opinione pubblica, mentre le autorità ecclesiastiche sono evidentemente al loro servizio. Ma questi poteri sono cristiani o anticristici?».
Da parte vostra, comunque, pregate ogni giorno per la Chiesa, per il Pontefice. Che impressione avete di quanto Papa Francesco ha fatto finora?
«Il Pontificato di Papa Francesco è in continuità sostanziale con quelli dei Papi del post-concilio, non va visto come una vera novità».
La Messa in latino, a quanto sembra, viene scoraggiata.
«La Messa tradizionale è stata duramente perseguitata sotto Paolo VI, e concessa solo a patto dell'accettazione del Concilio e della messa nuova da Giovanni Paolo II e da Ratzinger».
Ma Francesco...
«Certamente gli atteggiamenti di Papa Francesco sono particolarmente efficaci a livello mediatico, e possiamo aspettarci da lui un nuovo balzo in avanti, mentre il pontificato di Benedetto XVI sembrava rappresentare una sorta di punto di raccolta prima di riprendere il cammino. Cammino che sta conducendo i fedeli lontano dai dogmi insegnati per millenni dalla Chiesa: la dottrina cattolica non viene vista dai modernisti come un dono da Dio da custodire intatto nei secoli, ma come l'espressione del sentimento religioso del momento».
Davvero?
«Per questo si è cambiata la dottrina politica della Chiesa, considerata inattuale, nel concilio vaticano II, e per questo si sta discutendo ora di divorziati risposati. Parlo solo degli aspetti più macroscopici, naturalmente. In realtà, questo allontanamento dei cattolici dalla loro dottrina (e di conseguenza dalla vita cristiana) non può che essere a servizio di poteri che cattolici non sono, ma che hanno la volontà di snaturare e abbattere la Chiesa Romana».
Li temete, questi poteri?
«Noi non desideriamo esserne complici, dovessimo essere isolati, calunniati o anche perseguitati. Non saremmo certo i primi, e d'altronde c'è Uno che lo è stato prima di tutti noi: il discepolo non è più grande del Maestro. Tra la Chiesa e il mondo non ci può essere simpatia, ma lotta fino alla fine dei tempi».
(Marzo 2014)
Leggete con attenzione.
RispondiEliminaTolta l'ultima riga, incomprensibile per chi non è di lingua lusitana,
e' un testo che va letto e meditato.
Forse lo giudicherete espressione di un animo, malato di "zelo amaro"? Opera di uno spirito zelante ed intransigente?
Da quando la "moderazione" (ma poi cosa significa?!?) è diventata un costume, può sembrare malsonante, ma vi sentite di dire che ha torto?
BUON ANNO.
http://www.unavox.it/ArtDiversi/DIV1090_Prado-Costa_Ratzinger_e_Bergoglio.html
Forse vi sentite più a vostro agio ed in sintonia con le righe seguenti?
http://it.wikipedia.org/wiki/Cattolici_tradizionalisti
"La stragrande maggioranza dei cattolici "tradizionalisti" (per meglio dire "legati alla tradizione") sono, tuttavia, moderati e assolutamente integrati nella Chiesa (sono milioni in tutto il mondo) e si limitano a considerare la riforma liturgica del 1969 semplicemente come una forzatura o un disattendimento delle indicazioni conciliari e a preferire la cosiddetta "messa tridentina" (conosciuta, per lo più, come messa latina tradizionale, messa di S. Pio V, rito romano antico e forma straordinaria del rito romano, secondo la nuova accezione introdotta nel 2007 dal Motu Proprio "Summorum Pontificum" di Benedetto XVI). [....]
Altre pratiche di pietà tradizionale, caratteristica, però, **dei tradizionalisti più zelanti, che non sono la maggioranza****, possono essere l'astensione dalle carni di animali a sangue caldo il venerdì (pratica che, sebbene sia largamente caduta in disuso, è tuttora raccomandata a tutti i cattolici).
"""Chi ha paura dei cosidetti Lefebriani"""?
RispondiEliminaSolo chi non è Davvero Cattolico fino alle midolla - chi non crede che la Chiesa è Una e Santa - chi non crede nei dogmi, ma che tutto può evolvere - potrei continuare per molto, ma stancherei; basta dire tutti coloro che si son fatti la loro chiesa due e che hanno il cervello imbevuto ed hanno imbevuto il cervello di milioni di persone, credendo di essere diventati loro Dio, e di essersi posti su un trono.
Prego ogni giorno affinchè il Signore mi dia la forza di non cadere nello zelo amaro ma è molto difficile. A volte leggo post sui blog fedeli alla Tradizione in cui si dice che la Tradizione sta risorgendo, che i nuovi sacerdoti apprezzano la Vera Messa di sempre, che la Tradizione Cattolica è di moda etc. etc. ma, sinceramente, io la vedo sempre più dura e l'unico sollievo mi viene dalla preghiera. Ho frequentato tre parrocchie della mia città ma ho sempre trovato ostilità e scherno ogni volta che parlo di Tradizione. Soffro nel vedere bravi cristiani che, indottrinati da capipopolo 68ini, sono ostili a tutto ciò che semplicemente riguarda la Vera Chiesa di sempre e che seguono questi falsi profeti che dannano le loro anime. Credo che solo NSGC potrà sovvertire questo stato gravissimo in cui versa la sua Chiesa. Oltre che pregare non so che fare.
RispondiEliminaMi si passi il fuori argomento (ma forse non troppo): formidabile e fulminante articolo di Roberto de Mattei su Il Foglio di oggi. Titolo: "Tango in San Pietro mentre la barca va alla deriva". Incipit: "Forse gli storici di domani ricorderanno che nel 2014 in piazza San Pietro si ballava il tango, mentre i cristiani venivano massacrati in oriente e la Chiesa era sull'orlo di uno scisma."
RispondiEliminaDa leggere e, se possibile, da pubblicare qui.
Testo PROFETICO, il testo di de Mattei. Orribile per i fatti che narra, ma ottimo per lo spirito che lo anima.
RispondiEliminaDue soli piccoli appunti:
a) La Chiesa non si auto-demolisce, checchè ne disse Montini. Ci sono certi uomini di chiesa che (speriamo per loro involontariamente/incosciamente, comunque in buona fede. SOLO DIO PUò SAPERLO)LAVORANO (invano) PER DEMOLIRLO. E Montini era il più responsabile al riguardo. Le sue colpe, quanto meno omissive, non possono essere negate;
b)mi risulta che Franzoni era pro divorzio e pro PCI, ma contro l'aborto (unica personalità di sinistra, oltre a Pasolini)e la moglie non è atea, almeno non in senso stretto, ma appartiene alla SOKKA GA KAI, lo stesso gruppo cui appartiene Roberto Baggio. Gruppo che si presenta come buddista, ma l'Unione Buddista Italiana ha ufficialmente diffidato Baggio da proclamarsi buddista.