Finalmente una voce dal Vaticano. Ma approfondiamo, riprendendo da Radio Vaticana, oggi.
La crisi attuale non è solo economica a e finanziaria, ma ha anche origini antropologiche. Lo ha detto il cardinale segretario di Stato Pietro Parolin durante la cerimonia di consegna del premio "Economia e Società" della Fondazione Centesimus Annus. Per il porporato l'adorazione del denaro crea squilibri e la cultura dello spreco rifiuta l'etica e Dio. Dunque “serve una formazione morale” dell'individuo. “Non una sconfitta dei principi cristiani, ma una sconfitta per l’umanità” – secondo il card. Parolin – il referendum che in Irlanda ha approvato il matrimonio tra persone dello stesso sesso. "Sono Rimasto molto triste di questo risultato, – ha detto – la Chiesa deve tener conto di questa realtà ma nel senso di rafforzare il suo impegno per l'evangelizzazione". [...]
Intanto le origini della crisi, prima che antropologiche sono spirituali. Resta poi da vedere se il "rafforzamento dell'impegno per evangelizzazione" non corrisponda alla enfatizzazione della solidarietà umanitarista sviluppata nel resto del resoconto dell'evento. Sulla "sconfitta per l'umanità" siamo perfettamente d'accordo. Ma direi che non è tanto una questione di "formazione morale" per uscire dalla "cultura dello spreco", quanto l'ineludibile necessità di rimettere Cristo Signore al centro della Chiesa e della storia... Che qualche "pastore", se non è sedicente tale, lo dica per favore!
Il discorso verteva sulla Centesuimus Annus, di Giovanni Paolo II, nel centenario della Rerum Novarum. Ma, se è in ballo la «dottrina sociale» della Chiesa non si devono trascurarne i fondamenti. Riproponiamo un brano dell'Enciclica, che nessuno dovrebbe tralasciare:
Il discorso verteva sulla Centesuimus Annus, di Giovanni Paolo II, nel centenario della Rerum Novarum. Ma, se è in ballo la «dottrina sociale» della Chiesa non si devono trascurarne i fondamenti. Riproponiamo un brano dell'Enciclica, che nessuno dovrebbe tralasciare:
2. La presente Enciclica partecipa a queste celebrazioni per ringraziare Dio, dal quale «discende ogni buon regalo e ogni dono perfetto» (Gc 1,17), poiché si è servito di un Documento emanato cento anni or sono dalla Sede di Pietro, operando nella Chiesa e nel mondo tanto bene e diffondendo tanta luce. La commemorazione, che qui vien fatta, riguarda l'Enciclica leoniana ed insieme le Encicliche e gli altri scritti dei miei predecessori, che hanno contribuito a renderla presente e operante nel tempo, costituendo quella che sarebbe stata chiamata «dottrina sociale», «insegnamento sociale», o anche «Magistero sociale» della Chiesa.Alla validità di tale insegnamento si riferiscono già due Encicliche che ho pubblicato negli anni del mio pontificato: la Laborem exercens sul lavoro umano e la Sollicitudo rei socialis sugli attuali problemi dello sviluppo degli uomini e dei popoli.3. Intendo ora proporre una «rilettura» dell'Enciclica leoniana, invitando a «guardare indietro», al suo testo stesso per scoprire nuovamente la ricchezza dei principi fondamentali, in essa formulati, per la soluzione della questione operaia. Ma invito anche a «guardare intorno», alle «cose nuove», che ci circondano ed in cui ci troviamo, per così dire, immersi, ben diverse dalle «cose nuove» che contraddistinsero l'ultimo decennio del secolo passato. Invito, infine, a «guardare al futuro», quando già s'intravede il terzo Millennio dell'era cristiana, carico di incognite, ma anche di promesse. Incognite e promesse che fanno appello alla nostra immaginazione e creatività, stimolando anche la nostra responsabilità, quali discepoli dell'«unico maestro», Cristo (cf Mt 23,8), nell'indicare la via, nel proclamare la verità e nel comunicare la vita che è lui (cf Gv 14,6).Così facendo, sarà confermato non solo il permanente valore di tale insegnamento, ma si manifesterà anche il vero senso della Tradizione della Chiesa, la quale, sempre viva e vitale, costruisce sopra il fondamento posto dai nostri padri nella fede e, segnatamente, sopra quel che gli Apostoli trasmisero alla Chiesa in nome di Gesù Cristo, il fondamento «che nessuno può sostituire» (cf 1 Cor 3,11).
“Non una sconfitta dei principi cristiani, ma una sconfitta per l’umanità”
RispondiEliminaIl virgolettato riportato è un po' impreciso. Manca quel "solo" che ha un senso rafforzativo, altrimenti ne risulta un senso avversativo
"Credo che non si può parlare solo di una sconfitta dei principi cristiani ma di una sconfitta dell'umanità"
OK. E allora? Risolviamo questa immane degenerazione con una enciclica sull'ecologia? E lasciando che il clero moderista (in maggioranza schiacciante) già applichi le aperture sganciate dalla Verità, proposte al sinodo da pastori indegni, che sono in linea con questa dêbacle della società civile?
RispondiEliminaBravo Parolin. Accostato a Galantino pare un gigante anche se ha detto cose normalissime che tutta la Chiesa dovrebbe ripetere. Fra l'altro finora non l'hanno nemmeno linciato, forse perché è un intimo di PapaFrancesco che è intoccabile.
RispondiEliminaComunque meno male che ha PArolin ha fatto questo discorso: io la vedo come una replica alle imbarazzanti dichiarazioni di Martin e Galantino...
RispondiEliminaJohn
Non basterebbe nemmeno un'enciclica sull'ecologia mentale, a questo punto.
RispondiEliminaVa da sè (ma oggi nulla è più scontato) che ogni sconfitta che appaia anche solo antropologica, scaturisce da una sconfitta prima spirituale.
E la prima sconfitta spirituale è non avere messo più Cristo al centro: nè del pensiero, nè della vita, nè dell'etica, nè della coscienza e della vita sociale, come di quella interiore.
Finchè non ci si riposiziona nella giusta maniera, tutto è inutile e un vano chiacchierare.
Peccato, Anonimo 8:11, che le sue dichiarazioni Parolin non le abbia fatte all'orbe cattolico attraverso la Sala Stampa, ma all'interno di un oscuro convegno.
RispondiEliminaSì, va bene, bravo Parolin!
RispondiEliminaE adesso che accadrà? Tutti i Paesi che hanno già concesso il riconoscimento alle coppie omo, casseranno il provvedimento, battendosi il petto?
I Paesi continueranno ad inseguire le "magnifiche sorti e progressive", mentre la Chiesa, anziché governare e insegnare da Soglio di Pietro, continuerà a confondersi con le ideologie.
RispondiEliminaFinché non cesserà questo inganno nulla potrà "raddrizzarsi" nel mondo...
Peccato che le sue dichiarazioni Parolin non le abbia fatte all'orbe cattolico attraverso la Sala Stampa, ma all'interno di un oscuro convegno.
RispondiEliminaLe ha fatte comunque da un pulpito che le ha diffuse, non nel bagno di casa sua. E ieri tutti i tg le hanno riprese.
E adesso che accadrà? Tutti i Paesi che hanno già concesso il riconoscimento alle coppie omo, casseranno il provvedimento, battendosi il petto?
Sarebbe bello, ma la verità non perde certo valore perché nessuno l'ascolta. Ragionando così, quante volte la Chiesa nei millenni ha parlato invano?
Caro lettore che difende Parolin. Non intendo sminuire la sua dichiarazione, che è stata ripresa nel silenzio assordante del Capo e nel contemporaneo clima renitente quando non sovversivo di molti cardinali e vescovi.
RispondiEliminaCerto che la frase non è stata pronunciata nel bagno, ma è estrapolata da un contesto che sviluppa un discorso umanitarista-sociologico anziché spirituale. Inoltre andrebbe gridata dai tetti, a partire dalla Sede petrina, che tuttora tace, mentre parlano fin troppi corifei della cosiddetta "rivoluzione antropologica"...
Dov'è la Sala Stampa vaticana? Dove sono gli araldi della verità?
Scrive Patrizia Fermani su Riscossa Cristiana in merito alla diabolica situazione irlandese:
RispondiElimina"..Alle dichiarazioni in libertà omofila dei vescovi irlandesi non è seguito ovviamente il disconoscimento di Roma, l’anatema richiesto dalle scritture (vedi Avvenire). È seguito un grande silenzio rotto solo dalla voce impudente del sempre garrulo Galantino, venuto dalla fine d’Italia per rassicurare tutti sulla estinzione del cattolicesimo, così come un altro è venuto dalla fine del mondo per portarci con soddisfazione la stessa bella notizia.
Anche se qualche parola di rammarico venisse ora, magari solo per ragioni di bon ton, in ogni caso sarebbe già inutile, perché la capacità del cosiddetto popolo di Dio di adattarsi e assuefarsi a tutto è sperimentata, e anche questa nuova ultima versione del vangelo immaginario sarà subito assorbita e spesa a sua volta come cattolica. Perché a null’altro ha impiegato le proprie energie la chiesa dell’amore in saldo, se non ad addormentare le coscienze."
Placet.
In primis perché tale condanna non poteva non venire, ma peccato che sia stata preceduta da una serie di dichiarazioni di senso opposto da parte di "sedicenti" prelati, tra l'altro non riprovate da Parolin e peccato (bis) perché come sottolinea l'Anonimo qui sopra alle 9,50, le dichiarazioni siano venute a margine di un convegno sulla centesimus annus, al posto che in una sede ed in un contesto in grado di veicolare il messaggio con forza ed incisività.
Secondariamente perché con poche ma chiare parole l'ottima Fermani fotografa perfettamente lo scopo della chiesa dell'amore: il sonno delle coscienze e si sa che i ladri agiscono meglio quando le sentinelle sono distratte o dormono.
Non difendo Parolin, al quale niente mi lega, prendo solo atto che ha detto cose giuste. Che altri siano stati per ora zitti non toglie, ma dà valore al fatto che lui abbia parlato in modo sufficientemente chiaro. Si può dire di più e meglio?Certissimamente, però questo è un commento a caldo a un giorno dal voto irlandese, e in questo contesto non è affatto male. Un paziente in coma profondo ha mosso un sopracciglio. Non vuol dire che ora si risveglierà e tornerà come prima, ma non può essere neanche un evento che spinge al pessimismo.
RispondiElimina@ Commento card. Parolin e passo Enciclica di GPII
RispondiElimina1. Sconfitta per l'umanita' ma non per i principi della Chiesa? Mi sembra di sentire, per analogia, quegli antifascisti che dicevano e forse ancora dicono: la guerra l'ha persa il fascismo non l'Italia. E giustamente ci si deve preoccupare di quale "evangelizzazione" parli l'esimio cardinale. Non e' forse proprio quella all'insegna dell'ecumenismo deuterovaticano ad aver affossato il cattolicesimo? Non capiscono, non vogliono capire, ciechi che guidano ciechi, da anni ci stanno guidando tutti verso l'abisso, che ora si sta aprendo anche fisicamente, inghiottendo popoli e chiese un tempo cattolicissimi!
2. Nella parte finale della citazione di GPII non appare affatto il concetto che Cristo e' l'unica via di salvezza, che bisogna farsi cristiani (in fede e opere) se si vuole salvarsi l'anima. Non appare, perche' sarebbe stato in contraddizione con l'ecumenismo professato a piene mani da GPII, che ha diffuso per tanti anni l'errore delle "tre grandi religioni monoteistiche che adorano l'unico Dio", un'autentica oscenita' teologica, errore professato da tutti i Papi da Roncalli in poi.
@ Errata corrige commento card. Parolin
RispondiEliminaMea culpa, dunque: il cardinale ha riconosciuto che sono stati sconfitti anche i principi cristiani. E bravo il nostro cardinale, che si sente "triste" di fronte a questo spiacevole fatto. Vedremo cosa fara' in seguito, per tradurre in un discorso piu' preciso questa sua "tristezza". Dicorso o anche qualche fatto concreto, concernente per esempio la gerarchia dell'"isola di smeraldo"? La dichiarazione del cardinale appare comunque fiacca. Questi nostri pastori attuali sentono sempre il bisogno di nascondersi dietro l'idea dell'"umanita'". Solo in quanto "sconfitta per l'umanita'" si puo' accettare l'idea che si sia trattato anche di una sconfitta dei "principi cristiani", dei quali per altro la cosiddetta "umanita'" si fa largamente beffe. Il Papa, per chi l'avesse dimenticato, non e' il capo dell'umanita'. E' il Vicario di Cristo in terra, seconda Persona della SS.ma Trinita'; il suo compito consiste nel continuare l'opera di Cristo: "pascere gli agnelli" affinche' si convertano a Cristo, sino al giorno in cui si sara' compiuto (nel Disegno del Padre) il numero degli Eletti e Nostro Signore tornera' sulla terra per giudicare i vivi e i morti.
Parolin Parolin (nomen omen): dov'era quando si è votato in Francia, con migliaia di persone per la strada contro la legge iniqua ? dov'era quando in Belgio e stata approvata la legge sull'eutanasia dei bambini ? dov'era ogni volta che in USA si è fatto un passo avanti verso il riconoscimento costituzionale del "matrimonio uomo" ? dov'era quando Cameron ha fatto approvare una legge simile a quella francese ?
RispondiEliminaQuando i buoi sono scappati, è inutile chiedere la stalla. Vecchia saggezza popolare. A nulla serve parlare un gornoi sì e 20 no di fidanzamento, di matrimonio ai fidanzati, di promessi Sposi. ecc. se poi all'Angelus, quando TUTTI ascoltano, a a Pasqua, Pentecoste, Natale, ecc (altre occasioni di massimo ascolto) certe cose NON si dicono. E non è necessario dirle in modo complicato, quanto semplicemente ricordare che le leggi di natura prevedono per la sopravvivenza della specie un maschio ed una femmina, come il Signore li creò, e che quest' unione, che chiamassimo matrimonio, è il fondamento della società. E proprio perché voluto dal
Signore, è sacra, quindi è un sacramento, e siccome si chiama Dio a testimonio, non si può scioglierlo come se niente fosse.
E se si leva il fondamento alla società, come si è fatto a partire dalla Rivoluzione francese con l'introduzione del divorzio, rendendolo poi sempre più facile, ed equiparando in diritto civile le coppie non sposate ed i loro figli a quelle sposate ed ai loro figli, fino ad arrivare adesso all'aberrante "mariage pour tous", le società crollano. E non solo finanziariamente.
Infine, coem già ricordato, Parolin non ha emesso un comunicato stampa, ma gli è stato chiesto un giudizio a margine di un convegno. Ed infatti al notizia è stat data in IV, V o VI pagina o al termine dei notiziari, tra le previsioni del tempo e le notizie sportive, o quasi.
La linea l'ha dettata il Capo all'inizio: basta ossessionarsi sui temi etici, i principi non negoziabili, che lui manca conosceva. Il "fissato" è stato defenestrato. A buon intenditor, poche parole. Il resto è solo una farsa, un balletto, uno " smoke screen" per i gonzi, una foglia di fico a coprire le pudende (che non vedono l'ora, in realtà, di mostrare al pubblico per far vedere che ce l'hanno anche loro).
Dopo il CVII pullularono i preti-operai, la cui missione apparente era stare vicino agli operai e convertirli. Il risultato pratico fu la crescita del PCI ed il loro spretamento per sposarsi con al donnina che avevano già adocchiato. Ora vogliono apparentemente venire incontro pastoralmente alle coppie, di vario tipo, in difficoltà. All'atto pratico non vedono l'ora di spretarsi e mettersi insieme con l'amichetto già adocchiato, senza incorrere nelle ire del popolo. Dio mi perdoni, ma ogni giorno che passa, penso che ciò sia sempre più verosimile, se non vero.
RR
Per me l'importante è che qualcuno l'abbia detto poi tutte queste discussioni sul fatto che i modernisti abbiano ricondotto (per interesse loro) il progressismo insito nel messaggio di Cristo (un progresso nel senso di un miglioramento del mondo secondo la logica/volontà dell'Onnipotente, che quindi comporta anche un certo grado di meritocrazia...che è un altro tema di cui non sentiamo sicuramente parlare troppo) al marxismo è una cosa giusta ma talmente detta e ridetta che ormai mi fa venire il mal di stomaco. Ormai il mondo è nelle mani di coloro (qualunque casacca portino) che hanno sempre (idolatricamente e demagogicamente) in bocca la parola POPOLO. Non serve a nulla che ripetiamo ancora una volta tra noi una cosa che già sappiamo benissimo:o li mandiamo anzitempo al Creatore o ce li teniamo e soffriamo aspettando che sia Lui a giudicarli. Tertium non datur!
RispondiEliminaLa Legge di Dio ? Ma de che..
RispondiEliminahttp://www.ilmessaggero.it/SOCIETA/PERSONE/nozze_gay_fiorella_mannoia_contro_cardinale_parolin_post_facebook_dovrebbero_essere_benedette/notizie/1378047.shtml
Cara Rr 15:36, ma se è vero, o verosimile quanto lei dice, allora verrebbe da pensare che il clero ormai sia ad un passo dall'inferno, anzi con un piede già dentro, e che stia cercando dii tirarci dentro anche noi, strattonandoci per la giacca (o per il tailleur, a seconda del "genere"). Comunque, è un dato di fatto che il clero oramai è praticamente tutto protestantizzato, inclusi vescovi e cardinali. L'uomo solo al comando non accetta critiche e non ce le manda a dire, quindi o con lui o contro di lui. Ma la cosa non mi tange, io resto fedele al detto di Gesù "chi non è con Me è contro di Me", quindi mi sforzo di stare con Lui, non con il papa, i cardinali o chiunque indossi una tunica (bianca, rossa, arcobaleno) od un clergymen. Loro vadano dove vogliono, ma non si illudano minimamente di coinvolgermi nelle loro astruserie cervellotiche. Comunista mai, ecumenista mai, protestante mai !
RispondiEliminaViva Maria, nemica dell'ecumenismo, debellatrice di tutte le eresie (anche di quelle sparate a getto continuo dal clero odierno).
Caro Anonimo ore 16.42,
RispondiEliminanon ceedo ovviamente che tutto il clero sia corrotto, ma purtroppo una buona aprte, che varia a seconda dei paesi, si. Di sicuro molti di quelli che piu compaiono sui giornali, proprio perché non fanno altro che rilasciare interviste, farsi fare articoli su e per, ecc.
Fiorella Mannoia: a) non so neanche se sia battezzata, b) non risultano matrimoni, unioni civili, amanti. Maschi. Ergo...
RR