Il 7 giugno scorso registravamo le vicissitudini di un Apostolo, il cardinale Burke, ad Ottawa [qui]. Ma nonostante le avversità l'evento si è svolto felicemente.
Di seguito pubblichiamo ampi stralci del discorso tenuto nella capitale canadese, ripresi dal sito LifeSiteNews. (Traduzione a cura di Chiesa e post- concilio).
Di seguito pubblichiamo ampi stralci del discorso tenuto nella capitale canadese, ripresi dal sito LifeSiteNews. (Traduzione a cura di Chiesa e post- concilio).
Il Cardinale Burke ad Ottawa:
“La cultura occidentale non si potrà rinnovare
finché non comprenderà il valore dell’atto sessuale”
finché non comprenderà il valore dell’atto sessuale”
Affrontando il tema della crisi della cultura nel córso della sua prima visita alla capitale canadese, il Cardinal Raymond Burke ha sottolineato che la difesa della vita umana e la promozione del matrimonio naturale sono i fondamenti di ogni cultura veramente umana. Il timore che l’Occidente nutre nei confronti della morte e della distruzione non “cesserà di esistere” finché “la verità sull’unione coniugale [non verrà proclamata] nella sua interezza”, ha affermato.
“La difesa e la promozione della vita umana, del matrimonio e della famiglia è il fondamento non solo di una cultura autenticamente cristiana, ma di ogni cultura umana accettabile”,
ha detto a circa 330 persone radunate al Centro di Eventi e Conferenze di Ottawa per celebrare il ventesimo anniversario di NET Canada.
La ragione di essere dei Gruppi di Evangelizzazione Nazionale (National Evangelization Teams, NET) è quella di invitare i giovani cattolici ad amare Cristo e aderire alla vita della Chiesa tramite dei ritiri in cui si alternano testimonianze individuali, sketch e rappresentazioni musicali da parte di gruppi di giovani che viaggiano da una costa all’altra del paese.
Nel suo discorso, il cardinale ha elogiato NET, affermando che si tratta “sicuramente di un efficace e brillante veicolo di speranza e incoraggiamento per la nostra gioventù, che sente in modo particolarmente pungente la sfida della vita in Cristo nella nostra epoca”.
Burke, che è riconosciuto dai leader dei movimenti per la vita e per la famiglia di tutto il mondo come uno dei più strenui difensori della verità, della moralità e del cristianesimo autentico della Chiesa, ha steso un elenco di “mali morali gravissimi” che costituiscono ciò che egli ha definito “lo stato morale disordinato in cui si trova la nostra cultura”.
“Per esempio, l’assassinio a larga scala dei bambini nel grembo materno, giustificato come l’esercizio del cosiddetto ‘diritto’ della madre di scegliere se portare a termine la gravidanza del feto che ha concepito. Sempre più spesso, inoltre, ci troviamo di fronte all’abominevole pratica della generazione artificiale di vita umana e della sua distruzione quando si trova ancóra allo stadio di sviluppo embrionale, giustificata come mezzo per trovare presunte cure per malattie gravi o mortali”.
Il cardinale ha menzionato l’uccisione diretta e intenzionale dei deboli e degli anziani mediante l’eutanasia e il suicidio assistito, dichiarando che sono falsamente “giustificati come forme di ‘rispetto’ per la loro qualità di vita”.
Burke ha posto in testa alla sua lista l’attacco contro il matrimonio da parte di vari gruppi ideologici.
“Non si può fare a meno di pensare dell’agenda sempre più attiva di quanti vogliono ridefinire il matrimonio e la vita familiare includendo in esse l’attività sessuale innaturale di due persone dello stesso sesso, inclusione spacciata per tolleranza delle cosiddette ‘forme alternative’ della sessualità umana, come se esistessero realmente delle forme di sessualità umana diverse da quelle che Dio, nostro Creatore e Redentore, ha concepito e iscritto nei nostri corpi e nelle nostre anime”.
Burke ha definito tutte queste cose “gravi mali che sconvolgono il mondo ai nostri giorni”, aggiungendo che rivelano un modo di vivere “come se Dio non esistesse”. Ha affermato:
“Essi sono una manifestazione del peccato, [la cui] radice è l’orgoglio – l’orgoglio dell’uomo che non vuole riconoscere che tutto quel che egli è ed ha discende dalle mani di Dio, Che ci ha creati e ci ha redenti dal peccato dei nostri progenitori”.
Nonostante la desolazione del panorama morale dell’Occidente, il Cardinal Burke ha detto che i cristiani
“devono essere pieni di speranza e incoraggiamento nella loro missione di costruire una cultura cristiana forte nelle loro case, nelle loro comunità e nelle loro nazioni”.
Egli ha poi sottolineato che “la santità della vita”, indipendentemente dalla situazione in cui il cristiano si trova, è il vero programma della nuova evangelizzazione e l’unica risposta per combattere i problemi. Ha poi insistito sulla santità della vita in rapporto con l’applicazione nelle nostre vite della “verità della sessualità umana”.
Ha definito la pratica delle virtù della purezza, della castità e della modestia “il vivere la verità riguardo la sessualità umana”, e le ha quindi vincolate alla “pratica della giustizia”. Ha posto la domanda:
“Che senso ha per noi parlare del nostro amore di Dio e del prossimo se non pratichiamo la giustizia, se non rispettiamo l’ordine che Dio ha posto nella natura e nei nostri cuori, nella nostra relazione con Lui e col nostro prossimo?”.
Ha poi proceduto alla stesura di una spiegazione della morale sessuale basata sul riconoscimento del proposito dell’atto sessuale, affermando che è stato creato da Dio per poter essere legittimamente utilizzato nel matrimonio allo scopo di portare nuova vita nel mondo.
“Il rispetto della vita umana è essenzialmente vincolato al rispetto dell’integrità del matrimonio e della famiglia così come ci sono dati da Dio. L’attacco alle vite innocenti e indifese dei bambini non nati, per esempio, è originata da una visione erronea della sessualità umana, che cerca di eleminate la natura essenzialmente procreativa dell’atto coniugale tramite mezzi meccanici o chimici”.
Burke ha aggiunto:
“In base a quest’errore si sostiene che l’atto sessuale alterato artificialmente mantenga la sua integrità. Si pretende che l’atto sessuale la cui natura procreativa sia stata radicalmente violata rimanga un atto di unione e d’amore. In realtà, non è un atto d’unione, perché uno dei partner o entrambi trattiene una parte essenziale del dono di sé, che è l’essenza dell’unione coniugale. La cosiddetta ‘mentalità contraccettiva’ è essenzialmente contro la vita. Molte forme di quella che viene chiamata contraccezione sono in realtà abortive, ossia, distruggono una vita che è stata già concepita, che è già cominciata”.
Burke ha affermato che gli uomini, le donne e la stessa società incorrono nel rischio della distruzione quando si perde il senso dell’atto sessuale.
“La manipolazione dell’atto coniugale – come Papa Paolo VI ha coraggiosamente osservato – ha portato a varie forme di violenza nel matrimonio e nella vita familiare, tramite la diffusione della mentalità contraccettiva, specialmente tra i giovani. La sessualità umana non è più vista come quel dono di Dio che unisce un uomo e una donna in un vincolo d’amore fedele che dura tutta la vita, coronato dal dono di una nuova vita umana, ma piuttosto come uno strumento di gratificazione personale”.
“Una volta che l’unione sessuale non è più vista come procreativa per la sua stessa natura, essa viene abusata in molti modi che sono profondamente dannosi e senza dubbio distruttivi, tanto per l’individuo come per la società stessa. Si pensi solo ai devastanti effetti provocati ogni giorno nel nostro mondo dall’industria della pornografia, in cui si investono vari miliardi di dollari”.
Burke ha enfatizzato la necessità di un ritorno all’enciclica papale Humanae Vitae del 1968 per aiutare a promuovere la visione della Chiesa sulla sessualità umana. Ha fatto riferimento a Papa Benedetto XVI, il quale “ha chiarito che gli insegnamenti della Humanae Vitae non costituiscono semplicemente una questione di morale individuale”. Ha affermato:
“La proclamazione della verità sull’unione coniugale nella sua pienezza e la correzione del pensiero contraccettivo che teme la vita, che teme la procreazione, è fondamentale alla trasformazione della cultura occidentale”.
Ha definito la restaurazione del rispetto per l’integrità dell’atto coniugale “essenziale” per il futuro della cultura occidentale e il progresso di una cultura della vita.
Burke ha continuato parlando del ruolo della coscienza come di una “guida infallibile” alla santità della vita ma lo è solamente la coscienza
“formata all’ascolto della sola voce di Dio e al rifiuto di quanto potrebbe indebolire o compromettere in qualsiasi modo la nostra testimonianza della verità in cui Egli solo ci istruisce per mezzo della Chiesa, tramite la nostra preghiera e la nostra devozione quotidiane, tramite la nostra conoscenza dei santi coi quali partecipiamo alla comunione nella Chiesa, e tramite il nostro studio degli insegnamenti ufficiali della Chiesa stessa”.
“Oggi, dobbiamo fare attenzione alle false nozioni di coscienza che la potrebbero utilizzare per giustificare atti peccaminosi, che sono il tradimento della nostra chiamata alla santità”.
Nella conclusione del suo discorso, Burke ha dichiarato che la santità della vita richiede un martirio quotidiano che consiste nella “testimonianza pubblica della nostra fede”, anche qualora essa esigesse “il dare la vita”. E ha affermato.
“Sicuramente, nella secolarizzata mentalità della paura e nell’agenda sempre più densa di iniziative contro la vita e contro la famiglia di molte persone che ricoprono posizioni di potere all’interno della nostra cultura, possiamo discernere una sfida contro la nostra fede”.
“L’ostilità, e in maniera ancor più estesa l’indifferenza nei confronti dei contenuti della fede che ci sono più cari, rappresentano tentazioni che vorrebbero portarci allo scoraggiamento e persino ad evitare una testimonianza più pubblica della nostra fede. Ma il martirio a cui siamo chiamati e per il quale siamo consacrati e fortificati dai sacramenti del battesimo e della confermazione, ci chiedono di offrire instancabilmente la nostra testimonianza, fiduciosi nel fatto che Dio porterà i buoni frutti”.
“A causa dell’attacco frontale contro la vita della famiglia e di quello a vasta scala contro vite umane innocenti e indifese, e a causa della violazione dell’integrità dell’unione matrimoniale nella nostra società, la chiamata al martirio della testimonianza è sempre più urgente”, ha concluso.[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
parole chiare...
RispondiEliminaa Roma un milione in piazza a dirne di simili, seppur in ordine sparso
la CEI è ancora di Bagnasco o è di Galantino?
popolo italico senza pastori,,, s'è spezzato il pastorale.
il bello è che se dici la verità sei contro qualcuno...
ma se non la dici, sei con qualcun altro...
Emma Bonino merita carezze...
i volti inespressivi di chi prega il rosario davanti alle cliniche abortiste, meritano solo disprezzo
Intanto l'eugenetica torna di moda. Ci fu Sparta, secoli fa. Poi il nazismo, non molto tempo fa. Tutti lo condannano, ma non senza imitarlo. E' l'inganno di satana.
Ma chi non gli è contro ("noi non dobbiamo essere contro"), è con. Vero CEI ?
O c'è la terza via? Questa tiepidezza delle mezze misure, se così fosse, non è vomitevole?
Sono ben pochi i Pastori che osano prendere la difesa dell`Humanae Vitae, sono ben più numerosi coloro che la criticano accusandola di essere all`origine del distacco dei cattolici dalla Chiesa e dal suo insegnamento, che l`accusano di essere per molto nella frattura-crisi in seno alla Chiesa.
RispondiEliminaQuanti Pastori osano dire senza "se" e senza "ma" quel che con semplice e nitida chiarezza ha detto il card. Burke?
Chi ci avverte che :
“Oggi, dobbiamo fare attenzione alle false nozioni di coscienza che la potrebbero utilizzare per giustificare atti peccaminosi, che sono il tradimento della nostra chiamata alla santità”.?
Chi, senza giri di parole, ci spiega che :
“A causa dell’attacco frontale contro la vita della famiglia e di quello a vasta scala contro vite umane innocenti e indifese, e a causa della violazione dell’integrità dell’unione matrimoniale nella nostra società, la chiamata al martirio della testimonianza è sempre più urgente”?
Concretamente, ieri molti hanno manifestato in difesa della famiglia, spero trovare sul blog testimonianze di chi era presente.
Da quel che ho visto in televisione a poco son servite le direttive e le pressioni per non manifestare contro il progetto di legge Cirinnà, il popolo era in piazza contro l`ideologia del gender ma anche, e forse sopratutto (anche se le due derive morali e etiche sono altrettanto gravi per il futuro dei nostri figli), PER la famiglia NATURALE.
I giornalisti l`hanno definita famiglia "tradizionale", forse mi sbaglio ma sapendo come oggi è caricaturato e deriso dai media tutto ciò che ha sapore di tradizione definire "tradizionale" la famiglia naturale composta dall`unione di un uomo e di una donna, la SOLA a poter trasmettere la vita, diventa un modo come un altro per rinchiuderla nei limiti del linguaggio che sta lavando i cervelli e le coscienze già ammosciati della gente.
Dire "naturale" è ben più impegnativo e definitivo, chiude la porta a tutto ciò che NON è conforme alla natura, dire "tradizionale" è come dire c`è la famiglia tradizionale e ci sono le altre, sottointeso e tutte hanno gli stessi diritti, devono averli.
Se la manifestazione di ieri servirà a qualcosa non lo so ma son convinta che le dispute e divisioni interne al mondo cattolico, spesso legate a conflitti di personalità iperegotiche, a codardi compromessi, a pressioni di lobby varie, non sono al servizio delle persone che ieri sono scese in piazza per manifestare.
Se pensiamo ai primi decenni della predicazione apostolica, dei viaggi di San Paolo in Asia Minore e in Grecia, del martirio dei primi cristiani sotto Nerone a Roma, ci colpisce il fatto che la società dell'epoca in materia sessuale era molto simile alla nostra società. Anche loro non davano nessuna importanza all'atto sessuale, che era solo piacere, come bere e mangiare.
RispondiEliminaE' vero nessuno tra gli antichi romani e neppure tra i greci chiedeva i "matrimoni gay" questa assurdità è del tutto moderna, ma i rapporti omosessuali, le orge, la promiscuità, l'adulterio, per non parlare dello sfruttamento sessualie di schiavi e schiave ancora minorenni se non bambini, era all'ordine del giorno, faceva parte della vita di tutti i giorni.
In una società così perversa e ingiusta come poteva essere quella della corte di Nerone ( basta leggere Tacito) i primi cristiani, del tutto inermi armati solodellaloro fede, portarono la luce e la purezza del messaggio evangelico, convertendo molte persone. Perchè oggi non abbiamo il coraggio di fare altrettanto? Perchè nel frattempo sono passati duemila anni e la spinta , la freschezza iniziale sono scomparse. Diciamoci la verità il 90 % dei cattolici odierni comprese le gerarchie ecclesiatiche sono in piena decadenza.
Solo nei continenti da poco evangelizzati l'Africa per esempio abbiamo esempi di freschezza nell'annunciare il Vangelo.
Allora forse è giocoforza che il cristianesimo tramonti in Occidente, per poi risorgere dalle sue ceneri?? Allora davvero si compie la profezia di Benedetto XVI che il cattolicesimo vero si sarebbe ridotto in Europaa una "piccola minoranza creativa" ?
non dobbiamo averpaura dei numeri: se anche tutti fossero contro il messaggio evangelico, rimane quel piccolo drappello, quel piccolo granello di senape che , di nuovo, potrà cambiare la società.Dobbiamo crederci.
Discepolo
Socci silla manifestazione di ieri:
RispondiEliminaPER AMORE DEI NOSTRI FIGLI
UN MILIONE DI PERSONE, DI PADRI, DI MADRI E DI FIGLI E' ANDATO IN PIAZZA PER DIFENDERSI DALL'INDOTTRINAMENTO E PER OPPORSI ALLA DEMOLIZIONE DELLA FAMIGLIA.
Anzitutto dobbiamo dire tutti un grande grazie a Kiko e al Cammino neocatecumenale. Siete stati grandi !
Fuori da questa bellissima festa di popolo c'era solo il solito mons. Galantino che aveva sfoderato un concetto che non ha nulla a che fare col cristianesimo:
"Un cristiano che si mette CONTRO qualcuno o qualcosa già sbaglia il passo".
Una frase che suona come UNA BOCCIATURA DELLO STESSO GESU'. E POI DI TUTTA LA STORIA DEI MARTIRI CRISTIANI E DEI GRANDI TESTIMONI DELLA FEDE!!!
I capi di CL si sono accodati all'incredibile Galantino invece che ai vescovi amici del Movimento. Così si sono trovati sconfessati dal papa stesso che ha formulato un giudizio antitetico a quello di Galantino. Infatti papa Bergoglio ha detto:
"E questo impegno è tanto importante quando parliamo di educazione dei ragazzi e dei giovani, per la quale i primi responsabili siete voi genitori. I nostri ragazzi, ragazzini, che incominciano a sentire queste idee strane, queste colonizzazioni ideologiche che avvelenano l’anima e la famiglia: SI DEVE AGIRE CONTRO QUESTO". (Piazza San Pietro, 14 giugno)
L'enorme successo di questa manifestazione è un messaggio preciso a chi governa: c'è un popolo che vi giudica e che non sta zitto, perché non accetta che indottriniate i nostri figli!
Ma questo evento segna pure il RIEMERGERE VISIBILE DI UN POPOLO CRISTIANO CHE SA AGGREGARE ANCHE LAICI E SA CAMMINARE IN DIFESA DELLA FAMIGLIA CON PERSONE DI ALTRE CONFESSIONI RELIGIOSE.
E segna anche l'ennesima figuraccia di Galantino (che non rappresenta più nessuno) e una colossale gaffe per don Carron, responsabile pro-tempore di CL, che già aveva fatto orecchie da mercante alle (giuste) correzioni di papa Bergoglio, il 7 marzo scorso.
PER CL E' UN EVENTO CHE SEGNA UNO SPARTIACQUE. ORA E' EVIDENTE A TUTTI CHE GLI ATTUALI CAPI DI CL HANNO PRESO UNA VIA OPPOSTA A QUELLA DI GIUSSANI.
PER QUESTO SONO RIMASTI SOLI CON GALANTINO.
INVECE MOLTI DI CL SONO ANDATI IN PIAZZA CON TUTTO IL POPOLO CRISTIANO.
CL CON CARRON E' ORMAI DIVENTATA DEL TUTTO IRRILEVANTE. GLI STESSI VESCOVI SONO MOLTO PREOCCUPATI.
CARO CARRON, ABBANDONA LA TUA DANNOSA OPERA, PRENDI IL PRIMO AEREO PER MADRID E LASCIA LIBERA CL DI TORNARE A SEGUIRE IL CARISMA DI DON GIUSSANI.
Ormai sono affezionato a quest'uomo di Dio.
RispondiElimina".... “la santità della vita”, indipendentemente dalla situazione in cui il cristiano si trova, è il vero programma della nuova evangelizzazione e l’unica risposta per combattere i problemi. Ha poi insistito sulla santità della vita in rapporto con l’applicazione nelle nostre vite della “verità della sessualità umana”.
Ha definito la pratica delle virtù della purezza, della castità e della modestia “il vivere la verità riguardo la sessualità umana”, e le ha quindi vincolate alla “pratica della giustizia”. "
sono le verità di sempre, finalmente. Non possono cambiare perchè espresse con chiarezza da Tradizione e Scrittura in migliaia di punti e nessuna moda o liberalismo di condotta le può cambiare. Certo oggi ci vuole coraggio a ribadirle, anche perchè più di metà chiesa non le professa più. Figurarsi, solo ieri leggevamo di sacerdoti che non credono nemmeno alla risurrezione di Cristo.
Non è infatti mai passata nemmeno questa parola chiarissima
2 Ep. S. Pietro 2,9
"Il Signore sa liberare i pii dalla prova e serbare gli empi per il castigo nel giorno del giudizio, soprattutto coloro che nelle loro impure passioni vanno dietro alla carne e disprezzano il Signore."
se uno ama davvero Dio, anche in una civiltà sfasata e diseducativa come la nostra, assistito dalla Grazia prima o poi lo capirà, e Dio dà la forza soprannaturale della fedeltà anche a questo comandamento, attraverso liberazioni potenti da ogni forma di lussuria.
Coraggio.
(circa la manifestazione di ieri...)
RispondiEliminacome volevasi dimostrare:
http://roma.corriere.it/notizie/cronaca/15_giugno_20/family-day-roma-difendiamo-nostri-figli-no-gender-polemica-b2b6d23c-172f-11e5-86ef-d7e3d30aa75b.shtml?refresh_ce-cp
ci mancavano costoro a dare lezioni di morale, secondo religione mondialista of course:
....Non solo cattolici, anche un imam sul palco e l’adesione del rabbino capo.....
(inizia a manifestarsi quell'idea del "cattolicesimo = una delle tante diverse religioni di pari dignità ")
inoltre quella signora (Lorenza) che qui si lamentava della tagliente frase (più che motivata) : "family gay", legga qui:
Fabrizio Marrazzo, portavoce di Gay Center lancia sui social l’hastag #FamilyGay. «Per noi ogni giorno è FamilyGay".
....e dia un'occhiata alla foto sotto col cartello scritta visibile:
https://twitter.com/GayCenterItalia/status/611943810600411136/photo/1
Un bel risultato secondo Lorenza ?
usciamo dal sonno della ragione, prima che sia troppo tardi, secondo il sacrosanto richiamo del card. Burke, più unico che raro nella sua vigilanza!
Discorso magistrale da par suo. Chapeau, Eminenza Burke. Questo si che è un parlare chiaro, altro che i soliti slogan triti e ritriti che dobbiamo sorbirci quasi ogni mercoledì in piazza S. Pietro.
RispondiEliminaIntanto ci sono da segnalare 2 cose, il successo della manif che i gufi davano per persa e l'Austria che, udite udite, ha votato contro il matrimonio per tutti giovedì scorso, a schiacciante maggioranza..... i verdi si consoleranno con l'enciclica......secondo me, senza offesa, CL ha fatto il suo tempo e per quel che mi riguarda, il card. Ratzinger ci ha visto giusto, più che profezia, mi pare un'analisi, in tempi non sospetti, fatta con lucida visione della realtà e penso ci sia poco da aggiungere.
RispondiEliminaPer RIC,
RispondiEliminaIl 20 giugno il cnc ha gettato la sua rete e ha fatto pesca grossa : Socci è uno di quelli
Silvano,
RispondiEliminaSocci, purtroppo, da bravo ciellino, non rinnega il movimentismo, nonostante le numerose testimonianze che gli sono state fornite su quella terribile settaria realtà. Come sui 'bachi' del concilio, da quell'orecchio non ci sente e chiude ogni discussione; il che mi pare non faccia onore alla sua onestà intellettuale e alla sua testimonianza di fede. Ognuno di noi ha i suoi limiti; ma in questo caso si tratta di due elementi ineludibili, che stanno fortemente inquinando la nostra Chiesa...
Il solo, ahinoi mi vien da dire, a poter mobilitare con uno schiocco di dita, e in brevissimo tempo, centinaia di migliaia di persone sembra essere Kiko Arguello, questo già lo sapevo, e da quel che ho capito, visto il silenzio e l`opposizione di una certa gerarchia, se non ci fosse stato lui quella piazza sarebbe stata mezza deserta, tessergli una corona di alloro è un passo che senza sorprese stanno facendo non solo i neocat ma chi ha verso di lui una sorta di "debito di riconoscenza".
RispondiEliminaDel resto mi sembra di cvar capito che, come al solito, ha occupato lo spazio sul palco e che è lui ad aver "proclamato il kerygma"....insomma ha fatto tutto lui.
È da decenni che Arguello mettendo in avanti il vessillo "famiglie numerose" e i numeri, copre i suoi scempi liturgici e dottrinali.
Anche se so che i numeri ( e certi altri elementi di peso) contano di più che l`ortodossia, quel millione di presenti in piazza ieri non può farmi dimenticare che Arguello e il suo movimento sono emblematici della rottura la più radicale e superba con la Tradizione, senza dimenticare quel che si potrebbe dire sul come sono ottenuti quei numeri, su che cosa ricopre la realtà di quelle famiglie, e sul cnc tout court.
Non so perché, ma il sensus fidei ci fa capire a distanza quando un cardinale, per l'occasione il card. Burke, parla da cattolico! Complimenti, ottima omelia che andrebbe letta in ogni parrocchia e sottoscritta da ogni fedele cattolico che intende sposarsi cristianamente. Forse avremmo meno matrimoni ma anche molti divorzi in meno.
RispondiEliminaDi ritorno, oggi, da piazza San Giovanni, ho dato una veloce scorsa al Corrire che ho accantonato perchè stavo partendo da Roma. In treno ho sfogliato il Sole. Un riquadro con una foto della manifestazione di ieri e un titolo parzialmente rispondente alla realtà. Nell'inserto domenicale della cultura il contributo abituale di Ravasi dal titolo:"uomo sull'orlo del futuro" con bibliografia essenziale a parte.
RispondiEliminaAnche ieri si è parlato molto di cultura, in particolare Kiko Arguello nel suo discorso non breve.Mi sono chiesta perchè questo popolo di Dio è così ignorante. E sì che tutti lo bastonano,a destra e a manca, per questo. Sarà un popolo di dura cervice. Rozzo.
Cultura. La Ortese definì la cultura come una rielaborazione del vissuto, se non ricordo male. Romano Guardini scrisse un libro sulla visione cattolica del mondo.Nicolàs Gòmez Dàvila ha pensieri spesso irriverenti sulla cultura e sui cultori a tappe forzate di essa. Per Guardini la visione cattolica è quella che,nasce dalla fede cristiano cattolica.E questa è sale e lievito del mondo.
Torniamo a quel popolo ignorante di cui sopra. Oggettivamente questo non può da ieri ad oggi fingersi di essere scrittore, pittore, drammaturgo, scienziato al passo dei tempi, come è stato spronato a diventare (fraternamente Arguello)per fronteggiare la controcultura nella quale siamo ammollo.No, perchè non glielo chiede nessuno al popolo di Dio; non c'è una simile richiesta nè nei Comandamenti, nè nelle Beatitudini.
Il popolo di Dio deve essere di DIO.
E quel popolo di ieri ha nei fatti dimostrato di avere una sola stella cometa, quella che conduce a Gesù Cristo.
Questo è stato spettacolo culturale esemplare: quel popolo elabora il suo vissuto quotidiano, giorno per giorno, alla luce della Fede dei suoi padri, la trasmette ai suoi figli, con essa si occupa del loro corpo e della loro anima, con essa cura i suoi malati, i suoi vecchi, i suoi infermi (tutte categorie presenti ieri), in essa gioisce, per essa accorre,senza fretta e senza ostentazione,naturalmente. La sua fede non vacilla, non è dialogante. E'. Quando il Signore vorrà suscitare, tra il popolo, un altro Dante Alighieri lo susciterà.
Alla fine sono stata una qualunque in mezzo a tanti qualunque. Attenti all'altro tutti, mi son dovuta spostare,attraversando la piazza quasi in diagonale, tra persone che avevano a stento lo spazio per se stesse, non uno che abbia mostrato fastidio di farsi da parte per un po'. E poi mille gesti da ricordare, padri e madri verso i figli, verso i genitori anziani, verso l'un l'altra.
Per quello che ho potuto sono stata con il fucile spianato, pronta a cogliere dal palco quello che non andava e che avrebbe potuto essere frainteso.Ma quel popolo di qualunque, con il loro semplice esserci, ha messo le ali a tutto e tutti.
RispondiEliminaIl popolo neocatecumenale ha una sola stella cometa, quella che conduce a Kiko Arguello.
Si possono elencare a lungo i limiti reali dei neocatecumenali, molti dei quali spero in buona fede. Anche sul modo con cui spesso si invitano le coppie ad avere molti figli. Però i figli ci sono e i loro genitori (ora penso a loro in primis come genitori e solo secondariamente al fatto che siano neocatecumenali) non si vergognano della famiglia numerosa e la sostengono con forza. Purtroppo non si può dire altrettanto di tanti altri movimenti. E certamente i neocatecumenali se la sono presa quando il papa uscì con la famosa frase sui conigli.
RispondiEliminaAnche tra modernisti non sempre si va d'accordo...
E poi un giorno, quando Dio vorrà, anche Kiko passerà, e chissà cosa capiterà dopo? A meno che la divina Provvidenza intervenga prima.
Una cosa giusta Arguello l`ha senza dubbio detta e cioè che Galantino ha fatto di tutto per sabotare la manifestazione, fra l`altro ha detto:
RispondiElimina"L'Europa sta commettendo un peccato rifiutando il Vangelo. Sembra che il segretario della Cei abbia detto altro ma il Santo Padre sta con noi".
Molto stizzita la reazione di Galantino tramite il portavoce della CEI secondo il quale “Kiko Arguello si è reso protagonista di una caduta di stile gratuita e grave. Contrapporre il Papa alla Cei, e in particolare al suo segretario generale, è strumentale e non veritiero”,
e di Avvenire che, dopo aver ignorato la manifestazione, gli ha dedicato uno spazio ridotto con titoli appena rivelatori di chi la dirige (leggi: Galantino) e questo commento:
" Peccato solo per la pretestuosa e presuntuosa polemica di un oratore, uno solo: Kiko Arguello. Ha ceduto al vizio di emulare e assecondare chi cerca di seminare zizzania nella Chiesa. Peccato, davvero”
Bisognerebbe domandare a chi dirige Avvenire chi è che semina zizzania nella Chiesa:
semina zizzania chi vuole manifestare per difendere la famiglia naturale e l`educazione dei nostri figli o chi tenta in tutti modi di sabotare la loro iniziativa?
Che invece Arguello strumentalizzi il Papa, gli metta in bocca parole e pensieri che non possono essere verificati, non è una novità, lo ha spesso fatto con Benedetto XVI.
La sua umiltà va fino a pretendere che con certe sue recenti affermazioni papa Bergoglio non ha fatto altro che rispondere ad una lettera che gli aveva spedito.
A proposito della manifestazione a San Giovanni , vi invito a leggere questo articolo splendido per chiarezza e per profondità di analisi. E anche coraggioso.
RispondiEliminaGli organizzatori del meraviglioso Family day hanno commesso un solo errore: la scelta della location. E' San Pietro che le famiglie avrebbero dovuto invadere con i loro bimbi.
http://www.pierolaporta.it/pro-family-nemico-nella-chiesa/
Concordo in pieno con viandante, chissenefrega di Arguello, risponderá a Dio di quel che ha fatto, ma tra i neocat c'è moltissima brava gente, coraggiosa e in buona fede, e che sabato ci fossero nonostante questa gerarchia cattolica tiepida e calabraghe è stato importante. Almeno sui valori non negoziabili battono sempre un colpo, che non è poco oggi.
RispondiEliminaDaniel
Io non posso "fregarmene" di Arguello non solo per la superbia com la quale ha rigettato la Tradizione, la Liturgia e l`insegnamento della Chiesa, ma appunto perchè penso a quella brava gente che gli obbedisce e si fida di lui ciecamente.
RispondiEliminaSegnalo:
RispondiEliminahttp://www.corrispondenzaromana.it/il-sombrero-di-kiko-sulla-manifestazione-del-20-giugno/
RispondiEliminahttp://neocatecumenali.blogspot.ch/2015/06/faro-il-kerygma-questa-gente-viene-per-ascoltare-me.html
Quindi, Arguello ha attaccato Galantino, e Galantino gli ha risposto...Ma che bel quadretto di rispetto virile reciproco, di amore fraterno cattolico ! Ora, sediamoci sulla sponda del fiume e aspettiamo il cadavere di uno dei due, perché sicuramente uno dei due fara' fuori l'altro. Chi e' il più potente? Arguello con i suoi soldi o Galantino con suo rapporto tete a tete col VdR ?
RispondiEliminarr