Ringrazio sentitamente Paolo Pasqualucci per questo suo prezioso contributo, che ci rende accessibile un testo che val la pena conoscere integralmente, insieme agli altri che sostengono le tesi di fedeltà alla dottrina, contro lo stile pragmatico più attento al dialogo e al consenso sociale che alla verità.
S.E. STEFAN OSTER DENUNCIA LA SCANDALOSA RICHIESTA DI “BENEDIRE” I RAPPORTI SESSUALI AL DI FUORI DEL MATRIMONIO, AVANZATA DALLA ‘COMMISSIONE CENTRALE DEI CATTOLICI TEDESCHI’.
In Germania, parte dell’episcopato non è schierata sulle posizioni eterodosse e potenzialmente scissionistiche di Kasper, Marx & Co. Ha fatto coraggiosamente sentire la sua voce l’Ordinario della diocesi di Passau, S. E. mons. Stefan Oster con alcune “Riflessioni” pubblicate sul suo sito l’11 maggio 2015 dal titolo: “Alcuni pensieri su come orientarsi circa una recente dichiarazione a mio avviso problematica della Commissione Centrale dei Cattolici tedeschi”.
Alla sua denuncia e riprovazione degli errori contenuti in questa “dichiarazione”, si sono associati altri cinque vescovi, che è giusto ricordare: le Loro Ecc. Rudolf Voderholzer di Ratisbona, Konrad Zdarsa di Augsburg, Gregor M. Hanke di Eichstatt, Wolfgang Ipolt di Görlitz, Friedhelm Hofmann di Würzburg. [ne abbiamo parlato qui]
Ci sembra utile, oltreché doveroso, far conoscere ai fedeli italiani il testo dell’intervento di mons. Oster. Tutta la documentazione l’abbiamo ricavata dal sito chiesa.espresso.repubblica.it, in un intervento di Sandro Magister del 29 maggio scorso intitolato: La battaglia di Germania [qui]. Traduzione dal tedesco a cura della nostra Redazione. I numeretti dei paragrafi sono stati inseriti dal traduttore, sue sono altresì le parole in parentesi quadre, la nota che riporta il passo di S. Paolo citato nel testo.
* * *
Il testo di mons. Oster si apre con il comunicato diramato dalle agenzie.
“ -- l’Agenzia cattolica d’informazione [KNA: Katholische Nachrichtenagentur] ha emesso il seguente comunicato:
In un documento votato all’unanimità in una riunione plenaria di sabato 9 maggio 2015 a Würzburg in vista del Sinodo dei vescovi del prossimo autunno, la commissione centrale dei cattolici tedeschi (ZdK) auspica [l’introduzione] di forme di benedizione delle convivenze omosessuali così come di quelle eterosessuali. Si dovrebbero pertanto sviluppare forme liturgiche appropriate. Occorre quindi ‘una accettazione incondizionata della vita in comune nelle convivenze omosessuali stabili’ e una chiara presa di posizione contro le attuali esclusioni nei confronti degli omosessuali. La commissione cattolica centrale afferma che valori del matrimonio vengono vissuti anche in altre forme della vita comune, per esempio l’indissolubile Sì ad un’altra persona e la costante disponibilità alla riconciliazione reciproca. ‘Queste forme di vita e di famiglia meritano di esser apprezzate anche quando non corrispondono al matrimonio sacramentale’ “ [KNA]
[Questo il testo d’agenzia della scandalosa presa di posizione della ZdK o Zentralkomitee der deutschen Katholiken. Ed ecco le “considerazioni” di S.E. mons. Stefan Oster].
- Questa dunque la dichiarazione di Würzburg. Prima di esprimermi nel merito, vorrei dire: ogni uomo è una persona con una sua unica dignità. Ogni uomo possiede una coscienza e il diritto di modellare la sua vita secondo la sua volontà, le sue capacità, la sua coscienza, nella misura in cui non danneggia gli altri. Ciò vale anche per l’impostazione che si dà alle relazioni intime e alla vita sessuale. Quest’opinione circa l’incondizionato riconoscimento di ogni uomo in quanto persona dotata di dignità, libertà e coscienza appartiene in modo insopprimibile ai fondamenti della fede della Chiesa e della sua visione dell’uomo.
Tuttavia, se qualcuno volesse informarsi in modo più preciso su quale sia il credo in senso stretto della nostra Chiesa sui temi delle convivenze, della famiglia e della sessualità; e se questo qualcuno volesse in coscienza istruirsi sull’insegnamento della Chiesa, per voler sapere ciò che da questo credo risulta esser vero o falso in relazione ai temi suddetti; allora devo dire quanto segue sulle istanze avanzate dalla ZdK:
Considerando la fede della Chiesa vissuta e partecipata finora su questi temi, basandosi sulla Sacra Scrittura, la Tradizione e il Magistero, ne seguirebbe che una positiva accettazione delle richieste della ZdK significherebbe un drammatico stravolgimento [Veränderung] di molti aspetti della dottrina sinora insegnata in tema di matrimonio e sessualità. In base alla Rivelazione che le è stata affidata, la Chiesa crede infatti che i rapporti sessuali naturali hanno il loro luogo genuino legittimo ed anzi l’unico legittimo esattamente nel matrimonio tra un uomo e una donna, entrambi aperti alla trasmissione della vita [ad aver figli] e legati in un vincolo indissolubile sino alla morte di uno dei due. Nello stesso tempo la Chiesa è perfettamente consapevole del fatto che tutto ciò rappresenta un comandamento elevato e severo, per osservare il quale nessun uomo o coppia di coniugi può contare sulle sue sole forze. Non per nulla il vincolo matrimoniale si denomina anche Sacramento, rafforzato e potenziato con la fede nella espressa promessa di Dio, di essere il Terzo nell’unione dei due: ovvero Colui che congiunge in quest’unione, la santifica, la rende indissolubile, rimanendo nello stesso tempo sempre sorgente di salute e salvezza in relazione ad essa.
Pertanto, secondo la mia conoscenza della Sacra Scrittura per ciò che riguarda i temi appena richiamati, ogni altra forma di comportamento sessuale attuata del tutto al di fuori del matrimonio altro non è che fornicazione [Unzucht] o adulterio [Ehebruch] – senza dimenticare l’annuncio delle conseguenze, che possono essere piuttosto drammatiche per una parte di quelli che vi si abbandonino. - La tradizione della Chiesa ha sempre condiviso e mantenuto il giudizio della Scrittura [su queste cose], pur se in modo non indifferenziato. È da sempre pacifico che si deve riservare la dovuta considerazione al caso singolo al fine della formazione di un giudizio. Così come è ovvia per la Chiesa l’esperienza secondo la quale nei rapporti sessuali vi sono anche deviazioni - e che coloro che deviano richiedono in special modo l’aiuto del sacerdote.
Ma quando oggi si pretende che altre forme di vita in comune produttrici di obblighi tra gli uomini debbano esser valutate positivamente solo in quanto siano vissute secondo fedeltà, disposizione alla riconciliazione e al rispetto degli obblighi reciproci, è del tutto ovvio concludere che tale richiesta della ZdK include il comportamento sessuale [sexuelle Praxis] di queste coppie, invece di escluderlo. Altrimenti, tali unioni sarebbero semplicemente dei rapporti d’amicizia e non convivenze sulla base di una sessualità [reciprocamente] condivisa. Che la Chiesa approvi sempre ed anzi benedica la pura e semplice amicizia, ciò non costituirebbe per me alcun problema. Ma qui il nocciolo della questione riguarda i rapporti sessuali tra due persone.
Altri positivi “valori della vita in comune” si ritrovano in verità presso tutti gli altri gruppi umani, p.e. tra nipotini e nonni, tra compagni di lavoro, membri di un’associazione calcistica o persino tra i membri di una banda criminale. Anche in quest’ultima non raramente si apprezzano altamente “valori” quali la fidatezza, l’assistenza reciproca, la lealtà. Con ciò voglio dire che, a mio avviso, la ZdK dovrebbe dimostrarsi in primo luogo sincera in quello che dice. Pertanto, accanto alla richiesta di apprezzamento di “valori” che da ogni punto di vista si possono approvare (ossia: benedicere, benedire), la ZdK dovrebbe chiedere apertamente che tra i valori venga alla fine approvata, benedetta dalla Chiesa anche la sessualità praticata al di fuori del matrimonio. Ma, in questo campo, ogni discorso sui valori, se pur animato da buone intenzioni, tuttavia al dunque altro non è che carta straccia, facendogli difetto il punto essenziale dell’argomentazione. - Infatti, quando, sul fondamento dei “valori”, si vogliono far approntare forme di benedizione liturgica per rapporti di ogni tipo [etero e omosessuali], rapporti tutti aventi luogo al di fuori del matrimonio sacramentale, non posso fare a meno di pormi questa domanda: perché in verità solo per rapporti tra due persone? Se tre o più persone dello stesso o di diverso sesso, da un lato avessero il letto in comune e dall’altro volessero metter su insieme un ambiente per i bambini che fosse confortevole e sicuro, perché non si potrebbero benedire anche qui '“valori” condivisi? Se noi ci affidiamo ai soli “valori”, come si giustifica poi l’idea che lo “spazio protetto” nel quale deve adagiarsi la sessualità secondo la ZdK, debba esser tale unicamente per rapporti fra due persone, quale che sia il loro sesso, e non invece anche per rapporti che ne coinvolgano più di due, se sessualmente in accordo e con reciproca soddisfazione?
Dall’esempio apportato vediamo che il criterio di tali cosiddetti “valori” non fornisce alcun fondamento affidabile per giustificare la benedizione di rapporti che siano esclusivamente di coppia, quale che sia la combinazione [sessuale] nella quale essa si situi. Vediamo inoltre che, con il criterio dei “valori”, ci si procurerebbe a mio avviso nient’altro che una caterva di problemi, tanto più che sarebbe di nuovo necessario elaborare i criteri per stabilire come e perché qualcosa diventa un “valore”. - La Fede e la Scrittura non si fondano tuttavia in primo luogo su valori bensì sulla Rivelazione, su Cristo stesso. Egli non è un “valore” ma la Parola di Dio stesso; Colui che nella sua persona ama l’uomo, lo tocca nell’anima, lo libera, lo rende capace di un’altra vita e in primo luogo di un amore e una fedeltà che l’uomo non possiede di per sé ma solo ad opera di Lui. Essendo pertanto proprio Gesù stesso “il criterio” [di giudizio], ed avendo pertanto noi una sicura conoscenza della sua volontà in relazione ai temi qui discussi attraverso la Scrittura, la Tradizione e il Magistero (si veda: 1 Cr 7, 10-11), credo occorra molto di più di un appello ai “valori”, per dimostrare in maniera inequivocabile per qual motivo la volontà di Gesù sui temi della sessualità e del matrimonio dovrebbe esser cambiata dopo 2000 anni.
Anche i tanto incomodati “segni dei tempi” non rappresentano secondo me una risposta a questa domanda. Chi stabilisce in primo luogo quali sarebbero questi segni e per qual motivo dovrebbero mostrare ora qualcosa di nuovo proprio nell’ambito di convivenze e matrimonio? A mio avviso, proprio questo è l’ambito nel quale l’uomo è rimasto in sostanza sempre lo stesso. E difatti quest’ambito è stato già ampiamente dibattuto nella Chiesa antica, come se il dettato di Gesù non fosse presente nella S. Scrittura con la dovuta chiarezza. Un segno dei tempi odierni potrebbe essere, secondo me, la nuova dimensione del problema dei profughi, per il quale il mondo e la Chiesa dovrebbero trovare nuove risposte. Ma non certo il dover rispondere a chi vorrebbe oggi che il sesso praticato fuori del matrimonio sia considerato una benedizione, quando per 2000 anni dal punto di vista della fede è stato considerato del tutto all’opposto [cioè una maledizione]. - Sulla base di queste ed altre considerazioni, mi è davvero del tutto impossibile condividere la risoluzione della ZdK. Come uomo che vive in questo mondo sempre più secolarizzato, lo potrei sicuramente, poiché tale è il mondo nel quale viviamo, simile in queste cose al mondo antico, quando furono elaborati i testi della Sacra Scrittura. Ma come uomo che, pur vivendo dentro questo mondo, si è vincolato alla fede della Chiesa e si sente da essa continuamente pungolato, la cosa mi è assolutamente impossibile.
Faccio notare che, con questa dichiarazione, la ZdK si è ben avviata sul cammino che porta ad abbandonare aspetti fondamentali dell’immagine biblica dell’uomo e della comprensione della rivelazione biblica. E veramente mi disturba il fatto che imbocchi questa via con la stragrande maggioranza dei suoi rappresentanti. Inoltre, il suo rinnovato appello a Papa Francesco per avere un appoggio al suo nuovo programma, è incompatibile con un mutamento di corso così spettacolare. (Si veda la versione ufficiale della dichiarazione sulla ZdK-homepage, www.zdk.de, intitolata: “Costruire ponti tra dottrina e realtà di vita”. [Nel dettaglio, tale versione chiede anche di riconsiderare il controllo delle nascite, di “benedire” i divorziati risposati, etc. – vedi: Rorate Caeli, 29.5.2015 – qui]).
Certo, il Papa ha inviato un questionario su questi temi e convocato un Sinodo nel quale egli vuole si tenga un dibattito pubblico sull’Evangelo della Famiglia. Meraviglioso! Si può e si deve discutere! Che bello! Tuttavia, non scorgo alcuna pubblica dichiarazione del Papa o del Magistero attuale, che possa avvicinarsi anche solo lontanamente alle esternazioni della citata dichiarazione della ZdK. È altamente verosimile che l’incipiente Sinodo mostrerà quanto il nome e il programma di Papa Francesco siano stati strumentalizzati dalla ZdK per i suoi fini, politici e per ciò stesso niente affatto in accordo con la Bibbia. Mi sembra del resto significativo che nella lista delle pretese della ZdK, con le relative giustificazioni, non si menzionino mai argomenti tratti dalla Bibbia. - I vescovi tedeschi hanno da poco pubblicato una nuova redazione dei principi fondamentali cui devono attenersi collaboratrici e collaboratori civili nella Chiesa. Anche in questa nuova redazione viene ribadita la totale inammissibilità per i cattolici del matrimonio civile e delle convivenze registrate [allo stato civile]. Andar contro questa normativa costituirebbe di per sé “violazione grave dell’obbligo di lealtà” nei confronti della Chiesa, intesa come datore di lavoro. Mi chiedo allora in che modo la ZdK, con la sua pretesa di benedizione e appropriate liturgie proprio per legami di questo tipo, si stia effettivamente comportando per ciò che riguarda la sua lealtà nei confronti dell’episcopato e del suo insegnamento consolidato. Perciò il fatto che oggi tanti cattolici – dopo testi come questo – non si sentano più rappresentati dalla ZdK, non è secondo me da imputare a questi stessi cattolici. E circa le tendenze alla costruzione di ghetti, che si denunciano oggi nella Chiesa, secondo me risultano innanzitutto proprio da iniziative come questa [della ZdK]. Chi, inoltre, volesse informarsi senza pregiudizi sulle posizioni della fede tradizionale dell’unica Chiesa diffusa in tutto il mondo e di quelle professate dalla ZdK, si troverebbe subito in completa confusione a causa della contrapposizione emergente nei suddetti punti [per colpa della ZdK]. Egregi membri della ZdK: può esser questo il vostro scopo?
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1. 1 Cr 7, 10-11 : “Ai coniugati invece ordino, non io ma il Signore, che la moglie non si separi dal marito, ma qualora si separasse non passi ad altre nozze o si riconcili col marito; e il marito non ripudi la moglie”.
“È altamente verosimile che l’incipiente Sinodo mostrerà quanto il nome e il programma di Papa Francesco siano stati strumentalizzati dalla ZdK per i suoi fini politici” (Mgr Oster).
RispondiEliminaOn aimerait le croire…
Mais qui a décidé, au départ, de mettre en avant les idées perverses du misérable Kasper ? Qui s’est fait le promoteur de sa “théologie à genoux” ? Qui s’est comporté comme un agent provocateur — pire : comme un manipulateur de l’opinion publique et des consciences préalablement désarmées ? Bref, qui est le premier responsable de tout cet imbroglio sinon Bergoglio lui-même ?
"Tuttavia, non scorgo alcuna pubblica dichiarazione del Papa o del Magistero attuale, che possa avvicinarsi anche solo lontanamente alle esternazioni della citata dichiarazione della ZdK."
RispondiEliminaBellissimo discorso di mons. Oster.
Ma la frase in oggetto, volendo egli fare il diplomatico (in quanto non può che essere questa l'intenzione) poteva essere omessa senza nulla togliere alla forza della sua argomentazione. Anzi!
Di conseguenza essa suona come dimostrazione o di ingenuità o di un residuo resistente di piaggeria. Non siamo più nel 2013 quando ancora si poteva scusare chi non riusciva a credere alle sue orecchie!
Mi associo dunque all'osservazione pertinentissima di Raoul.
L'imbroglio sta in Bergoglio.
delirio...
RispondiEliminahttp://www.lastampa.it/2015/07/11/esteri/vatican-insider/it/il-papa-chiede-alla-chiesa-di-accompagnare-il-cambiamento-kFraysVWIse28YCaNi2UeN/pagina.html
Mi associo anch`io all`osservazione di Raoul, aggiungo : chi ha voluto, togliendolo alla sua diocesi, mons. Galantino come segretario della CEI?
RispondiEliminaSappiamo quali sono le idee che quel prelato sta promuovendo, non lo sta certo facendo senza il placet papale.
Delirio...
RispondiEliminaDicevo ieri che per osservare la grottesca e delirante divinizzazione di Jorge Bergoglio basta leggere Vatican Insider, è di oggi l`ultimo contributo di un vaticanista che, come se fosse uscito dal solco della ragione, osa porre la domanda seguente:
""L'attenzione di Bergoglio alle persone povere ha una radice profondamente evangelica. Perché nella Chiesa questi insegnamenti sono stati dimenticati al punto da far sembrare rivoluzionaria la predicazione del Papa argentino?"
Vi lascio intuire o immaginare chi è l`autore di quelle parole, leggendolo si direbbe che prima di Bergoglio nessuno prestasse attenzione ai poveri.
Semplicemente "affligeant"!
Delirio...
RispondiEliminahttp://www.internazionale.it/opinione/francesco-peloso/2015/07/12/papa-francesco-viaggio-america-latina-peloso
dal primo delirio al link sopra, chimica e culinaria:
RispondiElimina_"Il Papa chiede alla Chiesa di essere un agente di cambiamento, un enzima capace di mettere in rapporto le differenze."
il Vangelo dice invece
Matteo 13,33
"Un'altra parabola disse loro: «Il regno dei cieli si può paragonare al lievito, che una donna ha preso e impastato con tre misure di farina perché tutta si fermenti».
Matteo 5,13
"Voi siete il sale della terra; ma se il sale perdesse il sapore, con che cosa lo si potrà render salato? A null'altro serve che ad essere gettato via e calpestato dagli uomini."
in ogni modo Gesù non ha mai chiesto di fare "l'enzima che mette in rapporto le differenze." Anche perchè dopo che hai messo le differenze in rapporto, l'enzima le digerisce nel solito minimo comune denominatore, e l'inconvertito rimane inconvertito. Ancora una volta nessuna missionarietà, nessun "andate, predicate, convertire, battezzate", ma "mettere in rapporto le differenze," stavolta facendo l'enzima.
C'è qualcuno qui che ha fatto indigestione...
I nostri antenati hanno trasmesso la fede e la civiltà ai barbari. Ora invece ci stanno sommergendo con la loro barbarie - ben peggiore di quella delle orde, diversamente invasive del primo millennio - più sottile e soprattutto spirituale e quindi morale e tecnocratica, da un lato, religiosa e teocratica dall'altro ... Non lo permetteremo, con l'aiuto del Signore e della Sua e nostra Madre!
RispondiEliminasempre da: (ma cosa diavolo scrivono?)
RispondiEliminahttp://www.lastampa.it/2015/07/11/esteri/vatican-insider/it/il-papa-chiede-alla-chiesa-di-accompagnare-il-cambiamento-kFraysVWIse28YCaNi2UeN/pagina.html
_"il pericolo della stola". Ma de che.....mica si parla di Wanda Osiris.
Roba da matti.
_"capire l'Ue partendo dall'America latina": ecco perchè non funziona nulla, nè qui nè là.
_"Francesco è capace di "inspirare" i desideri migliori di tutti, e quindi di "espirarli" dando loro una forma che poi la gente riconosce come propria. Il Papa ha assorbito le tensioni dei movimenti popolari, le ha "digerite" alla luce della dottrina sociale della Chiesa e la "espirate" restituendole come respiro."
ancora il paradigma digestivo. Siamo oltre il kitsch. Non sono malizioso io. Dall'enzima all'inspirare ed espirare, fino alla digestione e all'espulsione, lo dice lì. Lo dicevo io che talvolta pareva considerare la gente che non gli piace come "cose espulse". Ora lo dice anche Spadaro su Vatican Insider.
Ho bisogno d'ossigeno.
oltre che tecnocratica, dimenticavo: neo-pagana, ideologizzata e mondialista che, eliminando Dio sta eliminando anche l'uomo a Lui orientato, a Sua immagine per recuperare la somiglianza, in Cristo. E sta emergendo un monstrum che non potrà avere futuro...
RispondiEliminadal 2ndo delirio sull'Internazionale:
RispondiElimina"il papa ha rotto definitivamente gli argini della clausura europea per la chiesa, una chiesa dal volto cupo e ieratico, nostalgico e triste, di chi vive la stagione del declino e del rimpianto."
"Francesco è andato nel cuore del “cono sud”, quello più povero e periferico e lo ha descritto come modello per “la patria grande”, il sogno bolivariano dell’integrazione latinoamericana, e per il mondo globalizzato. Popoli, culture e natura vivono in un delicato e prezioso equilibrio fra loro – è il caso della Bolivia e dell’Ecuador – e i leader figli di queste terre, i politici anomali Morales e Correa, sono interlocutori reali, e se pure commettono errori o incontrano difficoltà nel tentativo di costruire una società più giusta – è stato il messaggio di Francesco – hanno lo stesso rango dei politici dei Paesi ricchi e vanno ascoltati perché rappresentano il mondo nuovo sorto progressivamente in questi decenni in cui la democrazia, e quindi la voce degli esclusi, o degli “scartati” per dirla con Bergoglio, ha cominciato a farsi strada in America latina dopo l’epoca delle dittature spietate, come quella del Paraguay pure visitato dal papa.
E se ora Francesco tornerà inevitabilmente in un Vaticano che fin dal principio del suo pontificato ha fatto capire di amare poco, gli effetti di questa trasferta sudamericana sono destinati a lasciare il segno anche dentro la chiesa."
Insomma, basta san Tommaso e cupa Tradizione Occidentale.
Dobbiamo imparare da Morales e Simon Bolivar! Domani saranno al posto delle consuete letture nella S. Messa. Non so che farmene di questi politicanti del meltin pot dell'impossibile. Che saudade! ma perchè dovrei ascoltare quel pirla di Morales?
Cantava Chico Barque:
« Saudade é arrumar o quarto
do filho que já morreu »
"saudade è mettere in ordine la camera
del figlio morto"
bene, spero qualcuno si ricordi che in tutto questo fermento di castronerie, Gesù, il Figlio, è già venuto ed è risorto, vivente, presente e attingibile.
E poi scusate, perchè ora dovremmo americalatinizzarci tutti quanti? dove sta scritto?
Io sono occidentale e identitario, tiè. Un pontefice non può lasciarsi andare a questi personalismi. Il cristianesimo è anche spogliarsi di sè.
Allora l'identitario lo faccio pure io, e più di prima: aria di casa!
https://www.youtube.com/watch?v=PvE1hGkb9EM
il testo qui
http://esperidi.blogspot.it/2012/07/europa-calling.html
Josh, si j'en crois le dictionnaire, les enzymes accélèrent les réactions…
RispondiEliminaQuelles réactions ? Les bonnes, espérons-le !
Sinon, on pourrait toujours suggérer à Bergoglio l'usage du bicarbonate de soude.
Ça ne coûte pas cher, c'est bon pour la digestion et ça blanchit les dents, qu'il a de plus en plus jaunes comme certains rongeurs…
Bergoglio dice ai giovani di "fare casino" (sic). Mi pare non servano incitamenti: il gerarca argentino ha ridotto Santa Chiesa da "domina gentium" a "spelunca latronum" anzi: "non donna di provincie ma bordello". Capo di una setta di manigoldi dediti alla demolizione di quel che rimaneva del povero fatiscente edificio cattolico reso periclitante dal conciliabolo di Roma, riserva ai settari valdesi ed ai massoni più considerazione di quanta non ne mostri verso il Dominus messis. Altro che papa: questo è un flagello peggio di Attila e dei Lanzichenecchi.
RispondiEliminaHanno forse masticato troppa coca, già che prima non controllavano i loro voli ditirambici, ma con i loro ultimi commenti gli adoratori dell`idolo Bergoglio ( spiace doversi esprimere in questo modo ma è quel che danno da vedere e leggere) hanno spinto ancor più lontano i limiti della loro adulazione, hanno raggiunto vertici stratosferici di immaginazione, di lirismo.
RispondiEliminaHanno aggiunto altro materiale al monumento di Bergoglio che fa nuova ogni cosa, che dice e fa cose mai fatte e dette in 2015 anni di storia della Chiesa, che ama come mai un papa è stato capace di amare, che consola i poveri come mai prima di lui la Chiesa è stata capace di fare, sono impazziti.
Invece di criticare chi ha gli occhi bene aperti e una mente attenta, andando a pescare nei meandri della loro fantasia argomenti e domande fasulli, dovrebbero( ma dubito che lo vogliano o ne siano capaci) darsi una calmata e lasciare un pò sedimentare l`eccitazione, solo così potrebbero rendersi conto che il troppo decisamente storpia, e che il troppo è da tempo che l`hanno oltrevarcato.
Rimane solo da dire: "se questo è un papa"...
RispondiEliminaMa so già che mic non pubblicherà.
il problema dell'uomo è l'idolatria
RispondiEliminala quale è figlia dell'ideologia
cioè di fare dei fatti un'idea
Dio stesso diventa idea
l'idea fa in fretta a farsi ideologia
chi la afferma può diventare l'idolo
e chi acclama l'idolo è idolatra
nel frattempo si desacralizza ciò che è sacro
si banalizza a terra ciò che è Cielo
si psicanalizza e razionalizza ciò che è mistica
riducendola a pensiero, a emozione e a sentimento
fino a interpretarlo secondo gli schemi ideologici.
C'è una deriva in atto, fatta di relativismo.
Fatta di pelagianesimo e di mondanizzazione spirituale.
Di assenza di dogmi e di superbia.
Cogito ergo sum è il contrario dell'essere creati.
Ci si crede figli del caso e artefici del futuro.
Ci si crede caos e scimmia, con velleità da "dei".
La volontà di potenza è altro dall'umiltà.
E chi mette l'uomo al posto di Dio vuole farsi idolo.
L'idolo di chi adora gli idoli.
Maledetto l'uomo che confida nell'uomo.
Parola di Dio.
Invece mic se lo è chiesto più volte, ma non si dà l'autorità per formulare altra risposta che sia un cattivo papa, forse come mai lo si è visto, anche se la storia fornisce innumerevoli esempi negativi; ma di certo mai lo si è visto così destabilizzante dal punto di vista dottrinale.
RispondiEliminaOrmai non c'è più da farsi illusioni: il bubbone, che ha radici remote è esploso attraverso il concilio e prima lo capiranno meglio sarà, sempre che ci sia tempo per 'fare' qualcosa. In vaticano il "tanguero" ormai ha messo radici...
Mi pare che ci sia ben poco da fare, a partire dalla politica: siamo una nazione (come pure una Chiesa o quel che ne resta sia della Nazione che della Chiesa) in coma indotto, senza più sovranità né identità, invasa per tutto il suo frastagliato e lungo perimetro senza barriere né naturali né legislative.
L'unica cosa che riesco a dirmi in questi giorni è etiam si omnes, ego non. Prego solo il Signore che me ne dia la grazia.
Quando mi riferisco alla Chiesa, parlo ovviamente del mysterium iniquitatis ormai a livelli non più tollerabili; ma so chi è che già vinto, a carissimo prezzo ...
Ma quando, quando, costui parlerà di Dio e non dell'Uomo? Quando parlerà di Spirito e non di Materia?
RispondiEliminaE' andato là a fare il Lenin della situazione, a sostenere gli indigenti e, da questi, farsi adulare, senza mai nominare Dio consolatore.
E' andato là a fare proclami esaltando Morales e Bolivar ed il popolo bue, giornalisti atei compresi, lo idolatra alla stessa maniera di come idolatravano Marx, Engels, Lenin, gli "angeli" del proletariato.
Josh, hai voglia a riportare brani del Vangelo per confutarlo... ma siamo sicuri che costui sa cosa sia il Vangelo?!
Sì, Luisa: affligeant, come lo sono sempre stati i vari servi sciocchi, i lacchè del Potente di turno.
RispondiElimina@ Sulla frase di mons. Oster che non e' piaciuta (vedi sopra)
Grazie a Mic per aver pubblicato questo testo, indubbiamente importante nella presente situazione. Mons. Oster, salesiano, e' stato "nominato" da Papa Francesco un anno fa circa, apprendiamo sempre da Magister. Pero' non credo la sua frase sia dovuta a diplomazia o gratitudine (il termine piaggeria lo eviterei). In effetti, nelle dichiarazioni ufficiali del Papa non troviamo affermazioni cosi' recise ed inequivocabili come quelle della Commissione Centrale dei cattolici tedeschi. Troviamo, accanto ad affermazioni della dottrina tradizionale, frasi ambigue, a tutti note, che e' inutile ripetere, sulla misericordia che deve appunto allargarsi, sino a dove? E troviamo silenzi inquietanti di fronte a vescovi e sacerdoti che hanno fatto dichiarazioni a favore dell'omosessualita' o addirittura dichiarato di essere omosessuali [!] Troviamo la liberazione da ogni addebito nei confronti delle famose suore superiori americane omofile e filoabortiste (silenziate da Ratzinger).
Tuttavia, la porta aperta per ristabilire la vera dottrina cattolica al Sinodo di Ottobre, Bergoglio se l'e' ancora lasciata. Non ci interessa che cosa possa pensare dentro di se', ne' bisogna focalizzarsi troppo su certe sue uscite estemporanee, che vanno comunque stigmatizzate, sia pure sempre con la dovuta misura, trattandosi del Papa. Al Sinodo sara' il momento decisivo: Hic Rhodus, hic saltus. Per questo ho sempre sostenuto che bisogna cercare di mobilitare (in vari modi) un'opinione pubblica cattolica favorevole alla vera dottrina della Chiesa sul matrimonio, da mantenersi ad ogni costo, opinione che possa anche influire sulle decisioni che dovra' prendere il Sinodo e il Papa dopo il Sinodo. Quello di Ottobre non e' un sinodo come gli altri e puo' rappresentare una svolta, il momento nel quale scoppiera' il tumore che nella Santa Chiesa si e' diffuso da cinquant'anni.
Stralci dall'intervista coi giornalisti sull'aereo di ritorno 'Il crocifisso con falce e martello? NO, non è stata un'offesa, anzi.....le foglie di coca non le ho mangiate, né messe nel mate, ma le ho offerte alla Madonna assieme alla collana.....la Tdl era un'opzione di quegli anni per riposizionarsi sulla dottrina sociale della cc e per aggiornare la stessa nei confronti della lotta di classe.....mi piace che mi chiamino papa marxista, ma io predico solo la dottrina sociale della chiesa, non la politica.....no comment.
RispondiEliminahttp://www.corriere.it/esteri/15_luglio_13/papa-il-nuovo-governo-greco-ha-fatto-revisione-giusta-44c523e2-2967-11e5-8a16-f989e7f12ffa.shtml
RispondiEliminaSpero che non lo lascera' a S.M.Maggiore !
Assolutamente d'accordo con RAOUL DE GERRX 13 luglio 2015 10:02.
RispondiEliminaMiles
E così Bergoglio ha portato "il Cristo con sé", quell`oggetto blasfemo è finito nelle sue valigie come simbolo di un genere d’arte di protesta ...non offensiva!
RispondiEliminaDunque per Bergoglio inchiodare il Signore su quel simbolo di un`ideologia criminale e anticristiana che ha seminato la morte non è offensivo, è solo arte!
Accettandolo e portandolo con sé Bergoglio offende in primis la memoria dei martiri cristiani che si contano in millioni.
Non c`è ermeneutica che tenga.
Lui non si è sentito offeso, è la sola cosa che conta, non gli passa nemmeno per la testa di pensare ai martiri cristiani vittime di quella ideologia.
RispondiEliminaGenere di arte di protesta, chissà che non protestasse anche Hrdlicka quando ha dipinto la sua ultima cena come un`orgia omosessuale, "opera" esposta e poi ritrata (non subito) nel Museo del Duomo di Vienna nel 2008, qui un articolo di Tornielli, osservare il cambiamento:
RispondiEliminahttp://www.ilgiornale.it/news/l-ultima-cena-diventa-orgia-gay.html
O forse protestava il fotografo che ha fotografato (e ricevuto premi) un crocifisso immerso nella sua urina.
Sono tanti gli esempi di crocifissi blasfemi o di un uso blasfemo del crocifisso, ma
in fondo è solo arte, un genere di arte di gente che protesta, che si esprime, sono in buona fede, viva la libertà di espressione, vivi e lascia vivere e non offenderti.
Credevo anch'io che il sinodo sarebbe stato decisivo. Non che avessi fiducia in Bergoglio, i suoi occhi fissi parlano per lui, ma pensavo che se fosse stato costretto allo stop, ci sarebbe stato un scisma "classico" che la Chiesa, come sempre nella sua storia avrebbe avuto metodo ed esperienza per superare. Ora non più. Solo un vero comunista (sono stato bravo) può non avvertire come massima offesa a Dio lo spogliamento di Cristo della Croce, strumento di salvezza per l'uomo e la sostituzione della Croce con la Falce e il Martello. Per tutto quello che questo simbolo ha rappresentato e soprattutto rappresenta. Che la Chiesa privata della propria romanità sarebbe finita nel comunismo era facile previsione. Ma che ciò sarebbe avvenuto in questo modo truculento e poco furbo è una piacevole sorpresa. Apprendo che il "santuomo subito" gradisce essere chiamato papa marxista, ed ho serena conferma che tutto torna. A questo punto però il sinodo è l'ultimo dei problemi. Il primo problema della Chiesa è, e penso che a questo punto gran parte dei sacerdoti e di non pochi Cardinali se ne rendano conto, scaricare quest'uomo, prima possibile, dal soglio di Pietro. Credo però che a questo punto non basti più ottenere una data delle dimissioni, e cercare di salvare il salvabile. Oltretutto, non ci sarebbe assolutamente da fidarsi. Ora occorre cancellare questo vescovo dalla storia della Chiesa dichiarandone apertamente l'apostasia. Cari cardinali cagasotto. Avete dormito? Ora non c'è altra strada. Il mondo sa che "papafrancesco" è comunista e, a differenza di Napolitano, non disdegna la Coca. Ci stareste voi in una Chiesa che ha avuto fra i suoi papi un comunista convinto e dichiarato? E se poi se proprio dobbiamo scegliere fra Giorgi comunisti, alla fine il meno peggio sembra proprio Napolitano
RispondiEliminaUn crocifisso marxista fatto da un gesuita marxista offerto ad un papa marxista, c`è una certa e significativa coerenza, no?
RispondiEliminaSi "comunista" (?) amato dai ricchissimi, avidissimi e spietati salotti finanziari globali e dai loro altrettanto ricchi giornaloni con i quali è in perfetta sintonia su ogni argomento. E in effetti ha perfino fatto una dichiarazione sulla Grecia che è la fotocopia di quelli dei suddetti Poteri & Nababbi. La situazione fa schifo ma in compenso avendo suonato il rompete le righe e lanciato il vale tutto prendendolo alla lettera ci sarà da divertirsi.
RispondiEliminaMiles
tre gg fa, se non erro, scrivevo, ma voleva essere una "boutade" , che le onorificenze le lasciava ai piedi della Vergine, perche' e' " soooo huuumble", ma il crocifisso, orrido, se lo portava a Roma. E se l' e' portato SUL SERIO !! perche' "lui" non si e offeso lUI!!??? ma e' Nostro Signore, la sua Chiesa, i suoi martiri che si offendono !! E ' a Lui ed a loro che quell' orrore arreca offesa, non a lui !!
RispondiEliminaE poi la battuta sulla coca! Excusatio non petita...a parte che ad alte dosi ed in gran quantita' e' sufficiente il mate'. Ma poi tutta ' sta esaltazione della coca ? Ma non lo sa che uno dei problemi dell' America Latina e ' proprio l' abitudine, verosimilmente millenaria, di " farsi ' di coca ed altro, cosicché il cervello si rincitrullisce di generazione in generazione, e non c'e' Marx o Lenin o Bolivar o Castro e Morales che tenga, se le popolazioni son cretine, cretine rimangono e quindi povere? ma non si rende conto che l' assuefazione li rende, oltre che semideficienti, malleabili al massimo da cocaleros, signori del narcotraffico e governanti corrotti fino al midoll? che venderanno loro e le loro risorse naturali al primo " gringo" europeo, americano del Norte o cinese che paghi bene?
Ma mio Dio, queste cose le sa e capisce mia figlia di 17 anni, possibile che lui non ci arrivi????
e la frase sulla bancarotta, se lo possono essere i singoli, perché' non i paesi? e da quando in qua la bancarotta e' un valore, un ideale acui tendere? fate debiti su debiti, non oreoccupatevi del poi, ed al momento buono fate bancarotta e chi se ne frega dei creditori? Molti sono usurai, d' accordo -e mai che li nomini, ma magari qualcuno e' anche una brava persona?
Non solo e' vergognoso conme Vdr ( mi rifiuto di chiamarlo Papa), ma amnche come semplice parroco sarebbe da rinchiudere ( come infatti fecero i suoi superiori di allora).
Poveri noi!! Che Dio perdoni lui , quell che lo hanno eletto e quelli che lo hanno voluto e lo manovrano!!
rr
E soprattutto quello che gli ha aperto la strada dimissionandosi
EliminaEntièrement d'accord avec Mazzarino 20:12.
RispondiEliminaDal momento che a Bergoglio piace dividere la gente, e in particolare i cristiani, in categorie, seguendolo con attenzione distinguo tre categorie:
RispondiElimina-i poveri
-il ceto medio
-i ricchi
I poveri Bergoglio li mette su un piedestallo, davanti a loro dobbiamo inginocchiarci.
Il ceto medio lo ignora, ad un giornalista che glielo ha fatto osservare Bergoglio ha detto che non deve giustificarsi, che per loro ci sono parole en passant(!) ma che ci penserà su e dovrà dire una parola anche per loro, confermando che per lui ci sono solo i poveri e i ricchi.
I ricchi li disprezza e li bastona.
Ma mi domando e vi domando:
è quella la dottrina sociale della Chiesa (che lui afferma di predicare) o è la dottrina socialista di Bergoglio?
È quello il messaggio di Cristo o è il messaggio evangelico secondo Bergoglio?
E' classico dei falsi profeti mettere al centro dell'attenzione i poveri e la povertà (sempre rigorosamente materiale), ma rappresenta un pretesto per distruggere la sana Dottrina Cattolica. In realtà a questi demagoghi non interessa nulla nè dei poveri nè di risolvere la loro situazione.
RispondiEliminaLuisa, nella divisione manichea da bar del papa tutti quelli che non sono poveri sono ricchi. Quindi tra i "ricchi" e di conseguenza corrotti e cattivi, rientrano anche i semplici impiegati, operai, lavoratori autonomi che sono considerati colpevoli a prescindere. Mentre i poveri sono buoni a prescindere. Magari mi sbaglio, non sono un teologo, ma non mi sembra che nel Vangelo l'essere buoni o cattivi dipenda dalla appartenenza a una categoria invece che a un altra e non mi sembra nemmeno che prescinda dal rispetto dei dieci comandamenti e dal comportamento. Sul fatto che ami dividere ed odiare di odio ideologico feroce a questo punto credo non ci siano dubbi. Altrochè "misericordia"...
RispondiEliminaMiles
Quello che gli ha aperto la strada dimissionandosi, non lo ha eletto cardinale né lo ha votato al conclave, quindi, chi lo ha fatto, speriamo si penta amaramente, se ha ancora un po' di amore per la Sposa di Cristo, del che dubito fortemente, intanto con questo nuovo corso noi europei siamo già relegati nelle periferie esistenziali e geopolitiche in tutti i sensi, nulla contiamo e nulla siamo considerati, s-venduti al nuovo che avanza, vamos, companeros o tovarich, cambia poco.
RispondiEliminaDimenticavo: tra le prime cose che ha fatto il nuova gestione del Vaticano è stata quella di spalancare completamente le porte alla potentissima finanza anglosassone, la più ricca e potente in assoluto, col pretesto di fare pulizia (e si perchè i cattolici sono sporchi mentre loro sono puliti...). Infatti nei discorsi di Bergoglio quest'ultima non compare mai tra i "ricchi" ed è tenuta rigorosamente esente da qualsiasi reprimenda. Ah naturalmente è quel genere di finanza ad essere anche proprietaria praticamente esclusiva dei mezzi di informazione planetari che, guarda caso, lo glorificano e con cui Bergoglio è in perfetto accordo. Solo una insignificante coincidenza naturalmente.
RispondiEliminaMiles
Beh, per Evo Morales tutto è chiaro, Bergoglio è un anti-capitalista e un anti-imperialista, per queste posizioni manifestate in modo aperto Morales teme per la vita del papa....
RispondiElimina"El presidente Evo Morales expresó hoy que teme por la vida del Papa Francisco porque considera que el máximo representante de la Iglesia Católica manifestó de manera abierta su posición anticapitalista y antiimperialista.
http://www.erbol.com.bo/noticia/politica/13072015/evo_morales_teme_por_la_vida_del_papa_francisco
Intanto tutta la armada dei portavoci ufficiali e ufficiosi di Bergoglio si sta dando da fare, non si contano più i loro articoli per dirci che Begoglio non fa che partire dai poveri, che il suo discorso non è ideologico etc....etc...
Comunque, e lo dico con amarezza, se la chiesa fosse quella che è dipinta da Bergoglio e dai suoi cortigiani, se il messaggio evangelico fosse quello, divisorio e manicheo, predicato da Bergoglio, se dovessi credere chi ci presenta Bergoglio come il salvatore-ricostruttore e netturbino di una chiesa che apparentemente, compresi i Vicari di Cristo che lo hanno preceduto, rinchiusi nelle loro sacristie e ingessati nelle loro rigide e sterili certezze dottrinali, non ha capito nulla del messaggio di Cristo, non ha saputo evangelizzare anzi, per quel che ha fatto e per come lo ha fatto bisogna chiedere scusa, di una chiesa che non ha fatto nulla per i poveri, omettendo di prendere cura della povertà materiale e spirituale delle anime a lei affidate, di una chiesa che si è resa colpevole di tutte le ingiustizie e sconcezze possibili e immaginabili, ebbene se quella fosse la chiesa cattolica non potrei appartenerle.
RispondiEliminaPer fortuna, o per grazia, so che la Chiesa è infinitamente più grande e santa di tutte quelle piccolezze così umane che nulla hanno di sacro e santo.
Miles,
RispondiEliminadefinire quella finanza anglosassone e' erroneo, a meno che non si voglia significare che risiede nella City di Londra e a Wall Street a New York, aree geografiche situate l' una lin Inghilteraa, gia' invasa dagli Angli e dai Sassoni, e l' altra in USA, Stato fondato da emigrati inglesi. Perché di anglosassone, etnicamente parlando, ha ben poco.
Rr
"E' classico dei falsi profeti mettere al centro dell'attenzione i poveri e la povertà (sempre rigorosamente materiale" (Anonimo, 14 luglio 2015, 08:23).
RispondiEliminaTrès juste. Et d'ailleurs, voyez un peu :
http://www.traditioninaction.org/RevolutionPhotos/A633-Poverty.htm
C'est pas beau, ça ? Un saint, vous dis-je… A genoux tout le monde !
Qui la riflessione di Alessandro Gnocchi a proposito di crocifissi blasfemi e annessi, guardate la vignetta di Guarreschi:
RispondiEliminahttp://www.riscossacristiana.it/fuori-moda-la-posta-di-alessandro-gnocchi-rubrica-del-martedi-11/
E qui in francese l`analisi del vaticanista del giornale La Croix, l`Avvenire francese, che, dopo aver ammesso che Bergoglio si rivela approssimativo, è incerto e sbaglia su temi che non conosce, conclude esaltando ...l`umiltà di Bergoglio agli antipodi del dogma dell`infallibilità papale!
RispondiEliminaBeh, non posso non ammettere che questo papa ha dei limiti più che visibili, che non è perfetto perfetto, ok, lo dico ma finisco su un complimento et "en prime" affosso l`infallibilità papale, non male no?
http://rome-vatican.blogs.la-croix.com/quand-le-pape-se-fait-approximatif/2015/07/14/
Bergoglio e la sua vasta corte di corifei passeranno.
RispondiEliminaSe la traccia che sta imprimendo alla Chiesa di Cristo rischia, se già non lo è, di essere profonda, non sarà indelebile checchè ne pensino, vogliano o sperino, taluni di quelli che lo stanno acclamando.
De l’article d’Alessandro Gnocchi signalé par Luisa, que Mic me permette de citer ce passage, qui résume l’essentiel de ce que je pense moi aussi :
RispondiElimina« Penso proprio che ormai ci stiamo misurando con l’aperta manifestazione di una neochiesa che ha occupato la Chiesa di sempre. Ripeto ciò che ho detto altre volte: un nuovo rito, una nuova dottrina, una nuova teologia, una nuova filosofia e una nuova morale costituiscono una “nuova religione”. Anche se questo nuovo soggetto, per motivi strategici, non intende manifestarsi come tale, anche se la neochiesa continua a presentarsi come la Chiesa di sempre. »
E ancora:
RispondiElimina.... mi pare tutto chiaro, tutto tremendamente chiaro. Non ci si può neanche appellare alla eventuale pusillanimità di un Bergoglio che non ha saputo reagire come avrebbe dovuto reagire un Vicario di Cristo davanti allo scempio dell’immagine di Cristo. No, cara Marianna: Bergoglio non ha reagito come ci si sarebbe atteso da un Vicario di Cristo perché la sua idea del cristianesimo, che lei nella sua lettera mette giustamente tra virgolette, è, a voler essere generosi, inedita. Riesce difficile immaginare i Papi precedenti, compresi quelli conciliari e postconciliari, esibire pensieri, parole, opere e omissioni come quelli esibiti dal vescovo venuto dalla fine del mondo in questa occasione. Occasione che al momento in cui scrivo è solo l’ultima, ma al momento di pubblicare potrebbe già essere la penultima, la terzultima o chissà cos’altro.
Evidentemente qualcosa è cambiato: e non possiamo nasconderci che qualcosa è cambiato proprio dentro la Chiesa cattolica. L’idea di Cristo non è più la stessa. La controprova sta in quanto ha detto lo stesso Bergoglio in un precedente viaggio aereo a proposito dello sganassone da mollare in faccia a chi offende sua madre. Mi permetta la bassa lega del ragionamento, ma è qui che ci conduce l’attuale vertice della Chiesa cattolica: fatte le debite proporzioni, se all’offesa di mammà corrisponde un pugno, all’offesa di Dio che cosa dovrebbe corrispondere? Se non c’è stata reazione, significa che secondo gli interessati non c’è stata neppure offesa.
....
Un altro delirio:
RispondiEliminahttp://www.tracce.it/default.asp?id=344&id_n=49043
Arriva Bergoglio e il cristianesimo rifiorisce!
E poi, così tanto per riderci sù, ho seguito tutti i viaggi di Benedetto XVI e mi ricordo le folle che lo aspettavano e lo accompagnavano con entusiasmo e pregando, mi ricordo momenti di intensa emozione, gli incontri con i giovani, le famiglie, gli anziani, gli operatori sociali, gli intellettuali ( eh sì per lui non avevano la scabbia), mi ricordo le Sante Messe che mons. Marini faceva di tutto affinchè restassero degne e raccolte malgrado le folle presenti, non ho dimenticato l`accoglienza e il successo di viaggi dati come difficili e a richio come in Francia o negli USA, ma non mi ricordo che chi di professione fa il vaticanista abbia lasciato derivare la sua fantasia in lirismi ditirambici e in elogi idolatrici. Purtroppo l`idolatria delirante che circonda Bergoglio annebbia anche la memoria e la professionaltà di quei giornalisti ma nella loro autoreferenzialità e assenza di autocritica non se ne rendono conto, anche se non dubito che c`è chi ci gioca.
E qui, il punto di vista di Melloni:
RispondiEliminahttp://vaticaninsider.lastampa.it/inchieste-ed-interviste/dettaglio-articolo/articolo/francesco-sudamerica-42378/
Concordo che oramai non abbiamo più nessun dubbio, come dice Melloni:
"Inoltre la sua risposta in aereo sul crocefisso donato dal presidente boliviano Morales è molto importante dal punto di vista del contenuto dottrinario(!!).
Per Francesco non è un problema il ricorso al marxismo da parte della teologia della liberazione”
Per Bergoglio è chiaro, se avessimo avuto ancor dei dubbi si sono dissipati durante l`ultimo viaggio, ma non son sicura che quel che è ok e accettabile per Bergoglio lo sia per la CDF e per la dottrina cattolica, per chi non ha dimenticato le vittime di quella ideologia anticristiana che si contano in millioni.
"Inoltre la sua risposta in aereo sul crocefisso donato dal presidente boliviano Morales è molto importante dal punto di vista del contenuto dottrinario(!!).
RispondiEliminaPer Francesco non è un problema il ricorso al marxismo da parte della teologia della liberazione”
Non solo, c'è un dettaglio di più,
perchè B. sull'aereo ha detto che non gli dispiace esser definito papa marxista, ma che lui in realtà parla solo della dottrina sociale della Chiesa.
Evidentemente per lui la dottrina sociale della chiesa è pari al marxismo, anzi è marxismo.
Luisa,
RispondiEliminama che ti aspetti da Melloni che finalmente, magari poco prima di morire, vede coronare tutti i suoi sforzi per fondere il cattolicesimo col marxismo , amore di gioventù ?
Peccato che lui, Bergoglio e c. siano fuori tempo massimo.
Ma perché da giovani non sono emigrati in URSS liberandoci della loro infausta presenza? Era tanto grande l' URSS, potevano scegliere città, montagne, mare, laghi, fiumi...No, invece son rimasti qui a romperci i cosiddetti, da vivi e purtroppo anche da morti.
Rr
perchè B. sull'aereo ha detto che non gli dispiace esser definito papa marxista, ma che lui in realtà parla *solo* della dottrina sociale della Chiesa.
RispondiEliminaEvidentemente per lui la dottrina sociale della chiesa è pari al marxismo, anzi è marxismo.
Tanti illustri studiosi, in specie domenicani, hanno, negli anni '70 ed '80, scritto montagne di libri per dimostrare che la Chiesa ha una sua dottrina sociale TOTALMENTE AUTONOMA (oltre che contrapposta) TANTO DAL MARXISMO, QUANTO DAL LIBERAL-CAPITALISMO. Dottrina sociale che si può riassumere in alcuni punti:
a)se si fosse mantenuta l'usanza medievale di rendere conto al confessore dell'uso dei propri beni, proprio nel presentargli il bilancio, né MARXISMO,Né LIBERAL-CAPITALISMO sarebbe mai nati;
b) "Todos PROPRIETARIOS". La proprietà privata ha un'importantissima funzione sociale. Pertanto, contro i marxisti che lo vogliono abolire (o, quanto meno,sottoporre a forti vincoli) e contro i capitalisti che vogliono accaparrarsela, va invece dIFFUSA. A tutti deve essere offerta la possibilità, tramite eque legislazioni incentivanti e retribuzioni, affinché chi lo vuole diventi proprietario per lo meno del tetto che ha sulla testa, a sua volta concepito come abitazione, più che come appartamento (e/o di un podere). Ammettiamo pure che davvero B. predichi ciò che ho esposto nelle righe precedenti. Se concepisce il papato come mera predicazione di ciò e di nient'altro,pure sarebbe fuori strada.
In relazione alla questione del crocefisso tutto sommato è un bene che si giochi sempre più a carte scoperte. Per quanto mi concerne, penso di dover ribadire una proposta di analisi che ho già avanzato più volte. Nell'attuale conflitto agiscono forze preternaturali, soprannaturali, diaboliche, angeliche, storico-cosmiche di cui noi non possiamo decifrare i movimenti, se non per gli accenni che ci fornisce Maria nelle sue apparizioni, spesso dolorose; ne sono al corrente in qualche modo anche i grandi mistici, come Padre Pio, al quale il Signore lasciava guardare ogni tanto "nel suo quaderno". Dal punto di vista umano le cose si pongono a un altro livello: il criticismo razionalista ( particolarmente nel campo dell'esegesi biblica ) e la tecnoscienza, i cui prodotti hanno "invaso" la vita quotidiana ( vedasi soprattutto l'informatica e la telefonia ), rinnovano in qualche modo l'azione di Satana, che invitava a diffidare di Dio come menzognero e prometteva "eritis sicut dei", "sarete come dei".In effetti, come accennò Marshall Mc Luhan dicendo "in fondo il Diavolo è un ottimo ingegnere elettronico", la "rete" ha in qualche modo surrogato la Comunione dei Santi, ovvero circolazione di comunicazioni e beni di grazia: oggi si telefona e ci si scambia messaggini come un tempo si pregava e si recitavano giaculatorie. I vescovi, smarriti di fronte all'apostasia di massa e incapaci di trovare una linea di condotta proficua anche perchè in complesso culturalmente inadeguati, si " buttano sul sociale", campo in cui sperano di trovare audience, in toni che vanno dal socialdemocratico ( martiniano ) al populista-paracomunista.; non è un caso che Mons. Luigi Negri, uno dei vescovi che tengono duro, sia un filosofo molto ferrato. Credo che i vescovi tedeschi della non dismessa "alleanza renana" siano affetti da inaridimento intellettualistico "tubinghese": nelle loro file ci sono cervelloni come è Kasper, e come fu Rahner, che molto probabilmente hanno perso il legame vitale con la vita devozionale e mistica, quella che si incentra nel culto dei Santi e soprattutto in quello di Maria. Quedti personaggi sono semi-postcristiani sostanzialmente hegeliani-progressisti. Non riuscendo a fare presa nella società moderna, hanno deciso di piegarsi ai suoi usi e costumi in campo affettivo e sessuale, per ottenere in cambio la possibilità di smerciare la religione come "supplemento d'anima", ovvero ciliegie su una torta che di per sè sarebbe accettabilmente buona.
RispondiEliminaPer prendere il potere però avevano bisogno di un papa che fosse veramente evangelico, anzi apparisse come il "papa angelico" sognato dagli eretici ed ereticheggianti del Medioevo: insomma una riedizione di Celestino V. Il soggetto giusto per svolgere questa funzione di "uomo-immagine" è apparso il card. Jorge Mario Bergoglio, che in larghissima misura sembra animato da spirito caritativo ed evangelico; senonchè la sua preparazione culturale
approssimativa e direi tendenziosa lo porta a gesti e affermazioni spesso fuori delle righe, che i mass media laicisti esaltano, sulla base del "tanto peggio, tanto meglio". Molti sono i "normalisti" i quali vogliono autovonvincersi che la "presa" della Chiesa sulla societá sia in aumento; non pochi quelli che si danno a un culto della personalità di Francesco veramente esagerato e direi inedito: caso estremo la rivista per pie vecchiette "Il mio papa".
Accenno a quello che credo sia il rimedio: dimostrare che la Comunione dei Santi è un sistema circolatorio organico
RispondiElimina( "Corpo Mistico" ) più valido della Rete: è la Santa Rete che fa capo a Dio e a Maria.
Dovrebbe dire qualcosa, in tempi di INFORMATICA onnipervadente, il fatto che "angelo" in greco significhi appunto INFORMATORE.
Un piccolo esempio: noi inviamo valuta von la chiavetta elettronica; allo stesso modo possiamo invocare da Dio e da Maria l'invio di doni di grazia attraverso ogni nostra preghiera "applicata" a una persona cara o comunque bisognosa di soccorso e conforto.
Franco, lei ha usato termini che arrichiscono il mio vocabolario italiano come "populista-paracoomunista" o "semi-postcristiani", ma osservo che per Bergoglio non ci sono "para", "semi", o "pseudo", per "nuancer" il termine di "evangelico" che lei sembra accollargli, Bergoglio che sembra, secondo lei, "in larghissima misura animato da spirito caritativo ed evangelico".
RispondiEliminaEbbene non condivido quella sua impresione, a mio avviso Bergoglio è "evangelico" con chi e come gli pare, il suo è un "Vangelo secondo me" (vedi la sua ultima interpretazione delle nozze di Cana), la sua è una carità a geometria variabile, una lettura del Vangelo e del mondo manichea, non penso che sia un modello di "papa veramente evangelico" un papa che divide i cristiani in categorie, che bastona e disprezza sempre e solo una categoria di cristiani, che sembra avere una fantasia senza limiti per caricaturali e rinchiuderli dietro le sbarre della sua ideologia.
E non dimentico la sua approssimazione in termini di dottrina, i messaggi rilasciati qua e là, d`intervista in intervista, interpretabili in modo molto elastico, certi suoi gesti, e l`incoerenza fra parole e azione, tutti fattori che seminano una confusione ben poco evangelica, ma questa è solo la mia opinione.
@ Luisa "ma questa è solo la mia opinione"
RispondiElimina... e anche la mia
Mi perdoni l'impertinenza, ma :
RispondiEliminaa) quando afferma che "Nell'attuale conflitto agiscono forze preternaturali, soprannaturali, diaboliche, angeliche, storico-cosmiche" e molto altro ancora, Lei, se, da un lato ha ragione al 1000%, dall'altro non deve dimenticare che tutte queste forze preternaturali, soprannaturali, diaboliche, angeliche, storico-cosmiche e molto altro ancora, tutto possono tranne coartare il libero arbitrio dell'uomo. Ogni uomo riceve quanto meno potenzialmente le grazie (cui, se vuole, può attingere, facendo si che, in tal modo passino dalla potenza all'atto e dal virtuale al reale) per poter scegliere di comportarsi bene;
b)è, da come scrive, che da l'impressione di credere SENZA DUBBIO veruno che Bergoglio ed i suoi elettori abbiano agito ed agiscano in buona fede. LO SPERO, però debbo faticare sempre di più, per mantenere viva tale speranza. Purtroppo, il concetto che presenta, fanno pensare che Lei sia rimasto all'ottimismo di Socrate. Male= ignoranza. Tornando all'esempio dei due Umberto (Veronesi ed Eco), a parte il fatto che Veronesi è Ebreo, ma non pensa che Eco magari forse dopo ha accusato la Chiesa di essere meno convincente di Darwin, ma che, il motivo, più o meno inconscio di tale sua scelta sia legato ad un mero atto di volontà? Ovvero che ha pensato di vivere più comodamente senza Chiesa?
sempre sui 2 Umberti
RispondiElimina"ma non pensa che Eco magari forse dopo che ha accusato la Chiesa di essere meno convincente di Darwin, ma che, il motivo, più o meno inconscio di tale sua scelta sia legato ad un mero atto di volontà? Ovvero che ha pensato di vivere più comodamente senza Chiesa?"
ma certo che è così, Eco per es. ha scelto di farne a meno consapevolmente.
Non è che Eco non si sia convertito perchè la Chiesa non ha fatto abbastanza discorsi sulla tecnoscienza,
ma perchè gli è parso scomodo accettare il giogo dolce e soave. Che in soldoni, alla fine se uno si converte, il giogo di Cristo va accettato, ma se uno non lo vuole....
Del resto, si tratta di rifiuto consapevole, pare, dal momento che si laureò ragazzo su un aspetto dell'estetica di S. Tommaso. Aveva tutto lì davanti agli occhi....
E nel 'nome della rosa' sceglie di fare un ritrattino alquanto sgodevole della Chiesa che rappresenta, indulgendo al consueto armamentario della massoneria.
Ha semplicemente scelto altro. A quanto ne so, fidando principalmente nell'alta fiducia che ripone nella sua mente e nel suo pensiero.
@ Josh. Non essendo dotato di cardiognosia, non sono in grado di giudicare le scelte delle persone in foro interno. Questo vale sia per Jorge Mario Bergoglio, sia per i due Umberti, Veronesi ed Eco. Quanto al primo personaggio, per uno come me che ha sempre avuto il senso della gerarchia e il culto dell'obbedienza è un vero tormento non sapere se faccio più peccato tacendo, oppure parlando a costo di mettere in crisi l'interlocutore ingenuo e "normalista". Sono impegnato a raccogliere informazioni. In ogni caso, quando sono veramente sicuro della bontà di una causa, so battermi, o almeno così credo.
RispondiEliminaQuanto all'idea che Darwin sia più convincente della Chiesa... basta studiare il sistema concettuale di Darwin per rendersi conto che non sta in piedi: di contro c'è l'argomento della "complessità irriducibile", afferrabile sulla base del semplice buon senso, ma formalizzato dal biologo Behe.
Comunque la invito a considerare casi come quello di Miguel De Unamuno, che pur desiderando ardentemente
rimanere nella fede avita, non ci riusciva... ma tutto questo con grande sofferenza e nessuna tracotanza.
Torno a citare il gran testo "Letteratura moderna e Cristianesimo" di Charles Moeller, in cui tratteggiati vari casi di "crisi della fede" nel primo '900.
@ Luisa. Se lei è di cultura francese, come mi sembra di aver capito, molto probabilmente conoscerà "I miserabili" di Victor Hugo. Ebbene, a mio parere Bergoglio si atteggia precisamente come mons. Myriel, che incarna l'immagine del prete ideale secondo lo scrittore francese, "misericordioso" e umanitario, mentre il commissario Javert, inesorabile difensore dell'ordine costituito, rappresenta il prototipo dei tradizionalisti-professionisti del Logos e fautori della "Chiesa chiusa". E' importante aggiungere che Lamennais fu condannato nel 1832 da GregorioXVIcon l'enciclica "Mirari vos". Dà da pensare il fatto che il giornale di Lamennais si chiamasse "L'Avenir", ovvero "Avvenire"... "I miserabili" fu posto all'Indice dei libri proibiti, come più tardi "Il Santo" di Fogazzaro, amico dei Modernisti.
RispondiElimina
RispondiEliminaMa come, si parla ancora de "Il nome della rosa", romanzo d'appendice, scritto per il pubblico angloamericano soprattutto, anticipazione dotta dei vari Dan Brown e compagnia cantante?
Josh,
RispondiEliminase nel "Nome della rosa" avesse tracciato un rtratto della Chiesa medievale piu' onesto e reale, avrebbe venduto cosi tanto nei paesi anglosassoni, storicamente antipapisti, in particolare in USA( mercato allora da 200milioni), nei quali l' editoria tutta e' in mano a chi non e' nemmeno cristiano? Avrebbero forse fatto un film con Sean Connery?
Nnon credo. Ergo ha scelto il soldo in perfetta mala fede.
Rr
Avrebbero forse fatto un film con Sean Connery?
RispondiEliminaFilm, oltretutto poco o punto fedele al libro. Sono state modificate in peggio tante parti già cattive di suo.
Veronesi NON e' ebreo, ma nasce cattolico, poi diventato agnostico. La moglie e' ebrea ( anche se con tutte le avventure di lui, dubito abbia avuto una forte influenza su di lui).
RispondiEliminaA me sembra che, da bravo parvenu, abbia sposato le idee dela borghesi pseudoilluminata ed illuminista, onde esserne accettato ( cosa che gli e ' stata molto piu difficile da ottenere di quanto si creda). E' infatti di estrazione contadina.
Rr
OT: il Giornale riprende un artciolo del Corriere su Martini e Ratzinger.
RispondiEliminaRr
La rivelazione sulle dimissioni di Ratzinger: "Il Cardinal Martini gli consigliò di lasciare"
RispondiEliminaEmergono nuovi particolari e retroscena sulle motivazioni che spinsero Benedetto XVI a lasciare il suo incarico
Dopo circa tre anni dalle dimissioni di Joseph Ratzinger dal Soglio di Pietro, emergono nuovi particolari e retroscena sulle motivazioni che spinsero Benedetto XVI a lasciare il suo incarico.
A raccontarle è stato, poco prima della sua morte, come racconta il Corriere, padre Silvano Fausti, scomparso a 75 anni lo scorso 25 giugno. Secondo quanto avrebbe raccontato Fausti, Benedetto XVI avrebbe avuto, nel giugno del 2012 un incontro con il Cardinale Carlo Maria Martini. I due, si incontrano al raduno mondiale delle Famiglie. Martini, che sarebbe poi morto il 31 agosto dello stesso anno, in un breve colloquio disse al Papa che la Curia non si sarebbe riformata e che a lui non restava che lasciare. Dopo quell'incontro Benedetto XVI, tornato in Vaticano, cominciò a parlare con i suoi collaboratori dell'idea di dare le dimissioni. Non riuscirono a dissuaderlo.
Così l'11 febbraio 2013 dichiarò la sua rinuncia al pontificato. "Dimissioni già programmate dall’inizio del papato - se le cose non fossero andate come dovevano -, fin da quando al Conclave del 2005 Martini spostò i suoi consensi su Ratzinger per evitare i "giochi sporchi" che puntavano a eliminare tutti e due ed eleggere "uno di Curia, molto strisciante, che non ci è riuscito", rivela il padre gesuita. Insomma a quanto pare la scelta di Ratzinger sarebbe figlia anche di una certa impotenza nel riuscire a cambiare la Curia. Finché a Milano, quel giorno, Martini gli disse "è proprio ora, qui non si riesce a fare nulla". Il resto è Storia.
http://www.ilgiornale.it/news/cronache/rivelazione-sulle-dimissioni-ratzinger-cardinal-martini-cons-1152496.html
Sembra più un gioco politico che spirituale. O chissà.
RispondiEliminaE' impossibile trovare il bandolo di una matassa troppo intricata. Dobbiamo continuare a custodire, con fiducia, così come il Signore ci consente di fare.
E così dunque emergerebbero:
RispondiElimina"nuovi particolari e retroscena sulle motivazioni che spinsero Benedetto XVI a lasciare il suo incarico".
Rivelazioni?
Elezione e dimissione di Benedetto XVI entrambe concordate con il card. Martini?
La rinuncia di Benedetto XVI già progranmmata dalla sua relazione con Martini che avrebbe detto all`allora card. Ratzinger : "tu sei onesto e conosci la Curia, se non riesci a riformarla te ne vai" e a Milano gli avrebbe detto: " non ci sei riuscito è ora che te ne vai?" e Benedetto XVI avrebbe obbedito?
Ma vogliamo essere seri?
Vogliamo far uso del nostro cervello e non cadere in certi giochetti che in questo caso farebbero di Benedetto XVI un giocattolo nelle mani di Martini?
Ridicolo .
Ho letto quell`articolo e ho scelto di non riportarlo qui, mi rifiuto in effetti di dar credito alle parole di una persona, definito tra le figure più significative del cattolicesimo progressista post-conciliare, molto vicino al cardinl Martini, che per di più sembra aver tradito la sua fiducia rivelando particolari ricevuti in confidenza se non in confessione, e niente e nessuno per confermarli visto che Martini stesso è morto.
Siamo seri!
Già che si fa dire "n`importe quoi" ai vivi ai morti poi...come se Benedetto XVI ci avesse mostrato nella sua vita di essere persona suscettibile di lasciarsi influenzare, come se avesse avuto bisogno di Martini per maturare una decisione che solo lui nel suo foro intimo sa quando ha preso origine, la storiella poi del conclave del 2005 viene ad aggiungersi a tutte le altre, gossip che non ha più valore per il fatto che è un gesuita, ora deceduto, a farlo.
Fantareligione, se volete qui i video dell`intervista data da Silvano Fausti, nel secondo video, dal minuto 6 parla di Bergoglio e poi dal minuto 11 fa quelle "rivelazioni".
http://www.glistatigenerali.com/religione_teologia/lultimo-incontro-con-silvano-fausti-un-maestro-cristiano/
Quand'anche ci fosse un briciolo di verità, poiché tacque allora, perché tirare fuori la notizia solo adesso e post mortem? Già all'epoca il caro KL, influente porporato germanico, aveva spiattellato tutto a Brunelli ed il conclave dovrebbe essere segreto, adesso che senso ha? Quello che è stato è stato, Dio sa cosa c'è nella mente e nel cuore di papa Ratzinger, che andandosene disse che la Chiesa è nelle mani di Cristo, in buone mani et de hoc satis, forse nessuno di noi vivrà abbastanza per sapere la verità o forse mai si saprà.
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