Pagine fisse in evidenza

domenica 27 settembre 2015

Mistero svelato

Don Curzio Nitoglia ironizza su alcuni interventi nella discussione riguardante l'articolo proposto giorni fa: Invito alla lettura. PRESENTAZIONE DELLA VITA DI S. TOMMASO di D. Curzio Nitoglia [qui] e ci svela il nome dell'Autore celato dietro la sigla P.P.
Se ha voluto amabilmente ironizzare anche sul blog chiamandolo "rivista elettronica Roma perenne", lo prendo come un buon augurio perché lui sa che ci sto pensando e forse, non leggendo Internet, la dà come realizzata; mentre spero di poterla concretizzare presto, insieme ad altre iniziative.
Don Curzio, poi, sa benissimo che certe impennate di alcuni lettori, più che disagio, a me causano soltanto l'impegno supplementare di smussare gli spigoli per ri-focalizzare il discorso sul tema di volta in volta proposto.
Quanto al deficit di stima verso il prof. Amerio, che alcuni commentatori hanno rilevato nella presentazione, si chiarisce facilmente conoscendo più a fondo gli scritti dell'incontrovertibilmente 'rosminiano' Autore. Ad esempio, il nostro estensore della recensione evidentemente aveva presente l'affermazione che segue - nella Chiosa 49 di Stat Veritas: "Quindi: anche una ispirazione è una realtà, ma una realtà di atto, una realtà morale, non una realtà ontologica come è la Grazia. Questa dottrina, così ben affermata da Rosmini, è una dottrina più netta, più religiosa persino di quella di san Tommaso..." (Ed. Lindau 2009, pag. 124). Il che va colto per quello che è: l'osservazione di uno studioso che allarga il suo orizzonte e può esprimere un parere difforme da chi lo legge. (M.G.)

Egregio Direttore,
mi scuso con lei e con la sua rivista elettronica “Roma perenne” per il disagio arrecatole involontariamente da un caro amico, che ha avuto la disavventura di aver fatto una presentazione di un mio piccolo libretto su S. Tommaso d’Aquino.

Il fatto increscioso, caro Direttore, è che il mio amico (un maestro elementare in pensione di origine sarda) si chiama1 Porcu di cognome e Palmiro di nome. Sicché la sigla del Porcu Palmiro è “P. P.” ed anche se si inverte il nome col cognome e viceversa viene sempre “P. P.” Quindi un “dilemma cornuto”2 che neppure Aristotele, il genio della logica e dei sillogismi, riuscirebbe a risolvere...

Qualcuno, scrivendo al suo sito web, riguardo alle eccellenze sentitesi offese da me e da Palmiro Porcu, ha fatto il nome di Patty Pravo (“P. P.”), qualcun altro addirittura quello di Pierpaolo Pasolini (“P. P.”). Niente di cotanta altezza. Il mio amico si chiama Palmiro Porcu o Porcu Palmiro e quindi “P. P.”. Non è colpa sua, né mia, né di lei, caro Direttore (caso mai dei genitori, che essendo comunisti lo hanno chiamato Palmiro in onore di Togliatti).

Tuttavia avrei potuto evitarle l’incidente per il P. P. (“galeotto fu il P. P. e chi lo scrisse”, direbbe Dante), ma ci ho pensato solo adesso. Infatti  mi son ricordato che quando ero ragazzino ascoltavo una divertente trasmissione radiofonica, che si chiamava “Alto gradimento”, condotta da Renzo Arbore e Gianni Boncompagni. Ogni tanto i due presentatori facevano ascoltare, per celia, l’inconfondibile voce di Eduardo De Filippo mentre diceva: “Puricinella sapete chi è? perepè, perepè, perepè. Puricinella sapete do’ sta? Parapà, parapà, parapà”.

San Tommaso Moro ha scritto una bella preghiera, che può aiutare tutti noi: 
«Signore, donami il buon umore necessario a mantenere la salute del corpo. Donami un’anima che non conosca i brontolamenti, i lamenti e non permettere che mi crucci eccessivamente per quella cosa ingombrante che si chiana “IO”. Dammi, Signore, il senso dell’umorismo. Concedimi la grazia di comprendere uno scherzo per scoprire il lato gioioso della vita e farne parte pure agli altri. Amen!» (Preghiera del Buonumore).
Per concludere, preghiamo assieme Dio onnipotente che dia a tutti noi il senso dell’umorismo, la grazia di non prenderci troppo sul serio e così tante tempeste si sederanno, tanti risentimenti si placheranno, tante cime si appianeranno, tante altezze si abbasseranno. Infatti come insegna Gesù “chi si innalza sarà abbassato e chi si abbassa sarà innalzato”. E … “tutti vivranno felici e contenti”.
Pace e Bene a tutti!
don Curzio Nitoglia & Palmiro Porcu
___________________________________
1. Solo ora mi ha autorizzato a rivelare il suo nome e cognome. Infatti avrebbe preferito restare nell’ombra, ma la tempesta internetica sollevata dalla sigla delle sue iniziali di nome e cognome (“P. P.”) lo ha mosso a rivelarsi. Non si prende per nulla sul serio il mio caro Palmiro Porcu poiché come insegna Thomas Chesterton: “Chi si prende troppo sul serio non è una persona seria”.
2. Non è un insulto è solo una figura sillogistica della Logica aristotelica.

2 commenti:

  1. Spirito sorprendente ed inarrivabile quello mostrato da Don Curzio. Una ventata di aria fresca e salutare. Un consiglio, una preghiera che probabilmente dovremmo recitare più spesso,tanto siamo "passionali e spesso apodittici" nei nostri commenti.
    Grazie Padre per averci ricordato la nostra pochezza d'animo.

    RispondiElimina
  2. Palmiro...è già "virale" * :-)


    (* in questa accezione:
    https://it.wikipedia.org/wiki/Video_virale)

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo l'approvazione di uno dei moderatori del blog.