Riprendiamo da Le salon beige una notizia significativa, ad una settimana dall'inizio della sessione conclusiva del Sinodo sulla Famiglia. Le convinzioni profonde e pubblicamente espresse dal cardinale Burke sui temi della vita, del matrimonio, sull'impegno dei cattolici nella società e sulla sua fedeltà alla Chiesa, che è fedeltà al Signore, ne fanno certamente un punto di riferimento autorevole e certamente non isolato come alcuni lo vorrebbero.
Cliccando sull'immagine a lato per ingrandirla si può leggere agevolmente il nutrito programma.
Il Cardinale Vingt-Trois, arcivescovo di Parigi e vice presidente dell'imminente Sinodo che avrà luogo a Roma, ha invitato il cardinale Burke a celebrare la Santa Messa nella Cattedrale di Notre-Dame de Paris, Domenica alle ore 10, in apertura del suo programmato tour a Parigi e Versailles per presentare il suo nuovo libro.
L'invito dell'Arcivescovo di Parigi è subentrato dopo la stesura del programma, che prevedeva l'arrivo a Parigi del cardinale Burke per il mezzogiorno di Domenica.
Questo invito pubblico del Cardinale Vingt-Trois, che ha il compito di co-presiedere il Sinodo, una settimana prima dell'apertura del Sinodo, è un messaggio per coloro che vedono il cardinale Burke totalmente isolato dal momento che non è più Prefetto del Tribunale Supremo della Segnatura Apostolica. Ma che il Papa ha appena nominato membro della Congregazione per le Cause dei Santi.
I redattori avvisano che la Messa del cardinale in programma martedì presso la San Pio X a St Cloud sarà celebrata nella piccola cappella che può contenere 40 persone. Inutile dunque affollarsi prima della conferenza, che si terrà alle ore 20:30.
Preghiamo, soffriamo e lavoriamo per amore di Gesù per le mani dell'Immacolata SK55
RispondiEliminaSan Massimiliano Maria Kolbe
L`invito del cardinale di Parigi non era previsto, Salon Beige mostra la locandina del 17 settembre, è dunque arrivato all`ultimo momento, poco importa, potrebbe essere un segno importante da parte di colui che è vice-presidente del Sinodo.
RispondiEliminaA proposito di famiglia.
Aspetto di leggere il testo di quel che, mettendo da parte il discorso preparato, Bergoglio ha detto a braccio durante l`incontro con le famiglie, ma dai resoconti osservo che se ha detto tante parole, anche belle ( non poteva mancare che Gesù non è nato in un palazzo o in un`impresa...), non ha avuto una parola per la famiglia naturale come unione fra un uomo e una donna, aperta alla vita non sopprime nel ventre della sua mamma una vita perchè è scomoda, perchè non è il momento, perchè è malata, non la fabbrica in un laboratorio per poi sopprimerla se non conviene, o congelarla, non una parola su quel che le leggi delle nostre società malate considerano "famiglia".
C`è chi dirà: ma ha detto tutto in positivo, ha passato un messaggio forte e positivo, si può dedurre da quel che ha detto quel che intende come famiglia, non lo nego, ma dal capo della Chiesa cattolica, da colui che dovrebbbe difendere e promuovere la famiglia naturale come il Signore l`ha voluta, da colui che dovrebbe essere la guida spirituale (e non politica) dei cattolici, in questi tempi in cui la famiglia è sotto attacco, e da coloro che lo acclamano, personalmente non aspetto un linguaggio soft.
Non dimentico che Bergoglio si trova nel paese il cui presidente, tutto sorrisi e ammiccamenti, è un grande amico della lobby lgbt e il più grande sostenitore e alleato del "Planned Parenthood”, il gigante dell’aborto negli Stati Uniti e nel mondo, che fa soldi vendendo organi di bambini abortiti.
In questi tempi è forse un linguaggio soft, sono forse le battute sulle suocere, di cui il momdo, non solo i cattolici, ha bisogno ?
Il mondo ha forse bisogno di un linguaggio che evita di chiamare i crimini, le deviazioni, le perversioni, con il loro nome?
È forse il tempo di risparmaire le parole per non urtare certe suscettibilità?
Habile… Je veux dire : une manière habile de l'"embobiner"… De dire : nous, nous n'avons rien contre le card. Burke… Au fait, le card. Burke, combien de divisions ?… Vingt-trois est un habitué de ces "coups". Il en a déjà fait 24 ou 25. Les "traditionalistes" de Paris en savent quelque chose…
RispondiEliminaChère Luisa, après le commerce de la bidoche infantile, protégé par Barak'O et si utile aux industries cosmétiques et autres, il est très probable qu'on en arrive, sous une forme ou sous une autre, au pur cannibalisme : rien de meilleur, en effet, paraît-il, que des cellules humaines pour se refaire une santé ou, au besoin, une virilité ! Les sauvages des âges pré-chrétiens en étaient convaincus. Ceux du post-christianisme aussi, semble-t-il.
RispondiEliminaEn effet... Raoul non ha tutti i torti.
RispondiEliminaLa mossa di Vignt-Trois potrebbe anche essere un'arma a doppio taglio. E non sapremo come intende usarla fino a quando non avremo un resoconto di ciò che sarà stato detto in quell'occasione.
Io voglio essere positiva, che sia un messaggio "siamo con te caro Burke", ma mi rendo conto che potrebbe anche essere un'abile mossa, giusto così per dare un contentino... Sarebbe machiavellico e anche un po' disgustoso.
Credo tuttavia più probabile che in questo caso sia giusto vederla bene, senza calcoli e dietrologia varia.
Ciò che mi fa ben sperare è che abbia inserito la cosa all'ultimo momento: come se temesse che a dirlo subito sarebbe stato contestato?
Speriamo quindi che sia davvero ciò che sembra: un annuncio di sostegno. Altrimenti, perché farlo parlare? Perché fargli tanta pubblicità non richiesta?
Raoul la prego non mi risponda "perché la strategia del trafugare i libri non ha pagato, anzi ha causato problemi, quindi adesso facciamo finta di appoggiarlo e poi colpiamo", per una volta voglio essere ottimista.
Vedaremm, come diciamo noi.
humilitas
Cher Raoul, non ho potuto guardare fino in fondo i video sullo scandalo immondo del Planning famigliare americano che fa commercio dei feti abortiti e fatti a pezzi, non ci son parole abbastanza forti per definire l`ignominia di quei carnefici e di chi li sostiene. Obama è uno di loro.
RispondiEliminaAggiungo, per correttezza, che se Tornielli nel suo resoconto non riferisce di parole del papa sulla famiglia "uomo e donna", lo fa invece Le Figaro che racconta che Bergoglio ha improvvisato, con verve, energia e convinzione, sull`importanza della famiglia uomo e donna, vedrò il testo ufficiale.
HO LETTO BENE?
RispondiEliminaI redattori avvisano che la Messa del cardinale in programma martedì presso la *FSSPX* a St Cloud sarà celebrata nella piccola cappella che può contenere 40 persone.
*FSSPX"o FSSPietro?
Non capisco l'incertezza dell'Anonimo. Sia nel testo che nell'immagine si legge chiaramente San Pio X.
RispondiEliminaL'invito dell'arcivescovo di Parigi non è di circostanza. Non è a doppio taglio. Parigi val bene una Messa anche per l'Eminenza Burke. Vingt Trosi parla a nuora affinché suocera intenda. E' un segnale al vdr che il motu proprio dell'8 settembre non va bene. Non si tratta solo del sinodo, c'è di mezzo il divorzio cattolico bergogliano. Burke e' un giuscanonista di prim'ordine.
RispondiEliminaScusate, ma un ente ecclesiastico intitolato a san Pio X non significa mica che sia della FSSPX. A Milano la San Pio X è una clinica.
RispondiEliminaIl San Pio X francese in questione è retto dai Domenicani. Tutto qui! Nessun gesto eclatante!
humilitas
Il cardinale si trova tra due fuochi: da una parte la tradizione molto forte in Francia dall'altra Bergoglio. Secondo me non voleva essere scavalcato, come sarebbe stato se Burke fosse stato invitato lo stesso senza il suo appoggio, quindi fa buon viso a cattiva sorte, mostrando altresì di essere aperto alla tradizione, poi tanto al sinodo ci va lui...
RispondiEliminaLaura
Non è la Fraternità S. Pio X, è un'altra realtà.
RispondiEliminahttp://www.dominicaines-du-saint-esprit.fr/institutions.php?page=st_pie_x
Massimo
Prendo atto che non è la San Pio X. Non lo ritenevo improbabile e l'ho dato per scontato senza star lì a spulciare.
RispondiEliminaGrazie per le precisazioni.
Non si tratta solo del sinodo, c'è di mezzo il divorzio cattolico bergogliano. . Burke e' un giuscanonista di prim'ordine.
RispondiEliminaInfatti. A questo proposito, vi invito a leggere l'articolo che ho appena pubblicato.
Interessante l'osservazione di Alessandro Mirabelli:
RispondiElimina"E' un segnale al vdr che il motu proprio dell'8 settembre non va bene. Non si tratta solo del sinodo, c'è di mezzo il divorzio cattolico bergogliano. Burke e' un giuscanonista di prim'ordine."
Spero che abbia ragione. Sarebbe davvero un segnale preziosissimo.
Mi leggo subito l'articolo nuovo.
humilitas
Se Burke fosse stato consultato per la redazione dei due Motu propri dell'8 settembre, non sarebbero stati partoriti due documenti giuridicamente astrusi, solo per volerci fermare al meno importante aspetto giuridico. Forse la Segnatura gli è stata tolta perché con lui in quella sede mai si sarebbe prestato a difendere l'indifendibile diritto bergogliano.
RispondiEliminamai si sarebbe prestato a difendere l'indifendibile diritto bergogliano.
RispondiEliminaNon è diritto, è arbitrio!
Alessandro,
RispondiEliminaa quanto pare i due " monstra" giuridici sono stati comcepiti e messi per iscritto dal VdR stesso e suoi fidati collaboratori- incluso verosimilmente Pocho- ignorando bellamente tutte le congregazioni, dicasteri, consigli ed esperti che ci sono in Vaticano.Infatti il risultato si vede. Chi sa le perle in Latino!
Riguardo poi ciò che il VdR dice o fa in privato, o in incontri con gruppi più o meno numerosi: non è quello ciò che importa, ciò che conta sono le dichiarazioni in conferenza stampa o in interviste, ed ancor di più gli atti di governo ed, eventualmente, di magistero, magari non "liquido", come le omelie a S.Marta. Sono i MOtus proprii che contano, non le
piacevolezze dette alle famiglie americane, tra un pasticcino ed un bicchierino.
Rr
Una piccola osservazione per Rr . RR mostra di conoscere bene la morfologia e la sintassi Latina, quando vuole parlare dei motu proprio al nominativo plurale, dicendo "motus proprii ". I documenti papali che recano questo titolo, però, sono spesso Litterae motu proprio datae, exhortationes motu proprio datae etc. Insomma, il papa promulga dei documenti motu proprio, non promulga motus proprii. Cordialità.
RispondiElimina@ Rr. Come già ho scritto tempo fa, al vdr mancano i fondamentali di metafisica, teologia e filosofia. Come a tanti altri preti progressisti anche a lui da' fastidio il diritto canonico; non è vero che l'ha studiato poco, proprio non l'ha studiato. Certo tutti sappiamo che il diritto canonico e' strumentale, e' funzionale alla dottrina ma, credimi, egli si è avvalso di quattro canonisti yes men che gli hanno confezionato due obbrobri giuridici. E sono obbrobri perché non tengono conto di Mt. 19,9 e di 1 Cor. 7 e di tutta la riflessione teologica millenaria su questi due versetti (imprescindibili) neo testamentari. Finito il provincialato il Nostro andò in Germania cercando di ottenere il dottorato ma si sa che la' i titoli di studio accademici non vengono regalati. E' davvero strano che un gesuita, e ciò ci deve far riflettere, non riesca a conseguire un dottorato.
RispondiEliminaInsomma, il papa promulga dei documenti motu proprio, non promulga motus proprii.
RispondiEliminaÈ possibile in italiano anche dire che promulga dei motibus propriis, o no?
RispondiElimina@ Sui "motibus propriis"
Non sarebbe esattissimo. Motu proprio, come e' stato ricordato, vuol dire "di propria iniziativa" e quindi "di sua libera iniziativa del Papa". Si tratta di un documento (Lettera, Esortazione, etc.) che il Papa emette senza consultare nessuno, nell'esercizio della sua piena e somma potesta' di giurisdizione. E quindi la forma migliore resterebbe il singolare: Lettera emanata di sua libera iniziativa; le tali lettere, emanate [dal Papa] di sua libera iniziativa (sempre al singolare). Comunque, ci si capisce lo stesso, anche se e' sempre bene esprimersi con precisione, per quanto possibile. Il fatto e' che nell'uso corrente "motu proprio" indica anche il documento stesso oltre che il modo nel quale viene emanato, la sua tipologia quanto alla fonte. In questo secondo senso, l'uso corrente legittima anche il plurale, per quanto improprio. GRAMATICUS
Per l'anonimo delle 16:55.
RispondiEliminaSuvvia... si rilassi, "motus proprii" si può dire eccome, anche se non suona benissimo.
Insomma, certo che "motu proprio" si può riferire ugualmente a uno o più documenti.
Rr ha semplicemente sostantivato la denominazione che caratterizza i documenti medesimi.
Cosa che peraltro non ha inventato lei: la storia della documentazione pontificia reca numerosi esempi di dotte citazioni in cui si citano dei "motus proprii.".
Quindi, singori, dite come volete.
La (pessima) sostanza delle due bergogliate non cambia.
humilitas
Gramaticus,
RispondiEliminagrazie della lezione di latino ecclesiastico. D' ora in poi scrivero': quelle due schifezze che gridano vendetta non solo agli occhi di Nostro Signore, ma anche di tutti i passati e presenti giurisperiti, giuresconsulti e filosofi del diritto( romano, canonico, e persino probabilmente
" common law") che ha promulgato quell' ignorantone di perito chimico di Baires, chw fa, male, il VdR. Cioe' i motus proprii.
Rr
PS: tutte le volte che si e' parlato qui del " Summorum pontoficum" , si parlava del motu proprio di BXVI. Mai nessuna correzione. Si parla di quelli del VdR, ed ecco arriva la correzione. E non e' la prima volta.
Tragicamente divertente, questa sparata denunciata dalla Bussola di stamane.
RispondiEliminaArticolo su Micromega:
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-leggi-micromega-e-scopri-un-progetto-di-chiesa-13941.htm
Franco Barbero: “in Vaticano è presente un vero e proprio antipapa che continua a tessere la rete con tutti i tradizionalisti” (Benedetto XVI).
Sarebbe roba da rolling on the floor laughing, e di brutto.
Invece chissà perché a leggere B16 antipapa mi viene solo da piangere.
humiltas
RispondiElimina@ RR
Non era una "lezione". Era solo una precisazione, dalla quale risultava, credo, che anche l'uso corrente, al plurale, dell'espressione e' legittimo, in quanto appunto consacrato dalla prassi. Ha ragione Mic a dire che non bisogna perder troppo tempo in questioni come questa, tuttavia discutere (in modo non esagerato) sull'uso proprio o improprio dei termini mi sembra del tutto lecito, sopra tutto considerando gli attacchi micidiali cui e' da tempo esposta la nostra amata lingua italiana, dall'esterno e dall'interno.
Gramaticus
Non te la prendere, Rr, spero che tu abbia già letto la mia correzione, spero chiara, della correzione impropria dell'anonimo, che dimostra di non avere grande dimestichezza con la terminologia dei documenti pontifici del passato.
RispondiEliminaQuanto al commento soft di Gramaticus, concordo che come latino non è il massimo, ma l'uso, come fa notare lui, legittima il plurale.
E ribadisco che è un uso tecnico, quindi più legittimo di altri usi, diciamo profani.
humilitas
Vomitate pure:
RispondiEliminahttp://www.lastampa.it/2015/09/28/blogs/san-pietro-e-dintorni/papa-messa-star-gay-lettore-vsG0U9iFdQgsX1ie0LXZuK/pagina.html
Se questo non è profanare la celebrazione eucaristica...
humilitas
Riguardo al lettore gay: preghiamo affinchè sia un incontro che può rimetterlo in cammino.
RispondiEliminaDal Vangelo di Giovanni (8,1-11)
1 Gesù si avviò allora verso il monte degli Ulivi. 2 Ma all'alba si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui ed egli, sedutosi, li ammaestrava. 3 Allora gli scribi e i farisei gli conducono una donna sorpresa in adulterio e, postala nel mezzo, 4 gli dicono: "Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. 5 Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?". 6 Questo dicevano per metterlo alla prova e per avere di che accusarlo. Ma Gesù, chinatosi, si mise a scrivere col dito per terra. 7 E siccome insistevano nell'interrogarlo, alzò il capo e disse loro: "Chi di voi è senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei". 8 E chinatosi di nuovo, scriveva per terra. 9 Ma quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani fino agli ultimi.
Rimase solo Gesù con la donna là in mezzo. 10 Alzatosi allora Gesù le disse: "Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?". 11 Ed essa rispose: "Nessuno, Signore". E Gesù le disse: "Neanch'io ti condanno; va’ e d'ora in poi non peccare più".
Ettore:
RispondiEliminaRiguardo al lettore gay: preghiamo affinchè sia un incontro che può rimetterlo in cammino.
Intanto non conosciamo se sia in cammino o meno e, nel dubbio avrebbero fatto meglio a non correre il rischio che in un momento così delicato potesse diventare una bandiera... per di più mentre ammainiamo la Croce...
E, se fosse in stato di peccato (esercizio attivo della sua devianza che tale è), la vera misericordia sarebbe farglielo caritatevolmente conoscere perché possa fare le sue scelte secondo la volontà del Signore.
La sua citazione evangelica è stata ripresa migliaia di volte. Ma in questo e in altri casi non risulta che ci sia chi ha detto come Gesù: "neppure io ti condanno... va e non peccare più"
E' vero Gesù non condanna salva. Ma non salva senza giudicare il male e, poi, dando la grazia per riconoscerlo, rifiutarlo e quindi, in Lui, vincerlo. Questo è l'unico discorso da fare. Il resto è demagogia e populistico pressappochismo...
Concordo Mic...questa pseudo-misericordia senza verità porta dritti all'inferno, è dannosa...una persona omosessuale può benissimo essere in cammino verso Dio (penso agli esempi molto belli dell'associazione courage), ma uno che spende la sua vita nel promuovere battaglie per permettere ai gAy di comperarsi i bambini, che si vanta di essere gay ed è talmente pentito che non si fa problemi ad accettare di svolgere le letture davanti al Papa non è in cammino, sta usando la Chiesa per sentirsi approvato nelle sue scelte peccaminose e scandalose....ma pensiamo quanti errori genererà tra il popolo cristiano una scena del genere? Ma ci pensano i vescovi allo scandalo che provocano? È come la Comunione a Luxuria...
RispondiEliminaMi dispiace Ettore, ma è offensivo per Nostro Signore paragonare l'atteggiamento di Gesù nei confronti dell'adultera, pieno di carità e verità e lo spottone alle unioni gay fatto da chi ha concesso una tale tribuna a un personaggio del genere...
John
l resto è demagogia e populistico pressappochismo...
RispondiEliminaè un'abile mossa da PR consumati, da spin doctors esperti. SIGNORI, Ladies and Gentlemen, that's America, siamo in America, dove praticamente TUTTO, da anni ed anni ormai, è e dev'essere spettacolo.
E se si fa la messa al Madison Square Garden, che è uno dei tempi dello "showbiz" americano (chiedo perdono a Gramaticus, ma in Italiano l'espressione non rende), ci si deve aspettare lo show. E chi meglio di un omosessuale attivista per fare show ? (è noto come queste persone siano particolarmente numerose nel mondo dello spettacolo, anche se non nel "business", quello è in mano alla lobby che non si può nominare).
E' un'abile mossa propagandista, volta a leccare il c...o (con loro grande godimento) agli LGBTQBA,..., che sono diventati la minoranza "par excellence" (naturalemente dopo l'altra, 3-4% della popolazione, 70% dei medici, 80% degli avvocati, 60% dei giudici, 95% Wall Street...), sono più importanti degli Afroamericani, dei "native Americans", delel donne.
Rr
La parola al sinodo. Ma a decidere sarà Francesco
RispondiEliminaUltimi scambi di colpi prima dell'apertura dei lavori. L'incognita delle procedure. Gli appelli al papa. Perché alla fine sarà lui da solo a tirare le conclusioni
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351139
Le procedure di cui parla Magister saranno illustrate come da avviso seguente.
RispondiEliminahttp://press.vatican.va/content/salastampa/en/bollettino/pubblico/2015/09/26/0722/01560.html
Avviso di Briefing, 26.09.2015
[B0722]
Si informano i giornalisti accreditati che venerdì 2 ottobre 2015, alle ore 11.30, nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa della Santa Sede, il Cardinale Lorenzo Baldisseri, Segretario Generale del Sinodo dei Vescovi, terrà un Briefing per fornire informazioni su tema e metodo della XIV Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi sul tema: “La vocazione e la missione della famiglia nella Chiesa e nel mondo contemporaneo” (Vaticano, 4 - 25 ottobre 2015).
(Sarà disponibile il servizio di traduzione simultanea in lingua francese, inglese e spagnola).
Nota
Tutte le Conferenze Stampa che si tengono nell’Aula Giovanni Paolo II della Sala Stampa possono essere seguite in diretta streaming audio-video tramite:
il VaticanPlayer via web
digitando http://player.rv.va
il Canale TheVatican su YouTube
digitando http://youtube.com/vatican
le App RadioVaticana per Android – iPhone - Windowsphone
Le app si possono scaricare direttamente dal sito della Radio Vaticana: www.radiovaticana.va
[01560-IT.01] [B0722-XX.01]
Oh, bene, abbiamo pure le App: più Chiesa "aggiornata" di così si muore.
RispondiEliminaIl mezzo è il messaggio.
RR
La prima e ultima volta che ho usato una app "vaticana" è stato quando aspettavo la fumata bianca.
RispondiEliminaNon è un gran bel ricordo...
È iniziato così, questo calvario.
humilitas
Tornassero a fare la Chiesa, invece che la brutta copia del governo Renzi, quanto sarebbe meglio. Non mi risulta che Obama tweettti in continuazione, e ci siano app per la Casa Bianca ed il governo americano.
RispondiEliminaRr