Continua la nostra esplorazione delle fonti internazionali per le analisi dell'attuale clima post-sinodale. Riprendiamo di seguito un articolo apparso sulla rivista Catholic Herald il 13 novembre scorso. L'Autore, Padre Raymond J. de Souza è un sacerdote della Arcidiocesi di Kingston, Ontario, e redattore capo della rivista Convivium.
Francesco ha costantemente preparato la Chiesa al cambiamento. Sarebbe sciocco ignorarne i segnali.
Il Sinodo sulla famiglia è terminato. La Chiesa ora attende ciò che Papa Francesco deciderà. Coloro che al Sinodo hanno difeso il mantenimento della disciplina tradizionale sull'ammissione ai sacramenti dei divorziati risposati civilmente devono tenersi pronti ad una diversa decisione del Papa. Senza posa egli ha preparato la Chiesa. Sarebbe sciocco ignorarne i segnali.
Dopo lungo tergiversare, il Sinodo ha deciso di seguire quasi esattamente ciò che il Papa Francesco aveva detto nell'udienza generale del 5 agosto, durante la quale aveva suggerito con vigore di non essere d'accordo con la tradizione insegnata da Giovanni Paolo II nella Familiaris consortio (1981) e confermata da Benedetto XVI nella Sacramentum Caritatis (2007).
Egli non li ha contraddetti esplicitamente. Certo che no. Ma ne ha citato i passaggi rilevanti, senza affermarne le conclusioni finali e il Sinodo ha fatto lo stesso. Il silenzio sulla formulazione di Giovanni Paolo II, indica forse consenso? Oppure significa che l'insegnamento tradizionale viene tagliato fuori?
La scorsa settimana, un commento di padre Antonio Spadaro SJ, direttore di La Civiltà Cattolica, ha dato una risposta chiara. La Civiltà riveste sempre una certa autorità, dal momento che la rivista cattolica prima della pubblicazione passa dalla revisione della Segreteria di Stato della Santa Sede.
Padre Spadaro è ancor più autorevole, in quanto stretto confidente e portavoce di Papa Francesco. È inconcepibile che possa scrivere qualcosa che contraddice ciò che è voluto dal Santo Padre. Nella sua analisi del Sinodo, la sua risposta è categorica.
"La relazione [finale del sinodo] procede lungo questo cammino di discernimento dei singoli casi, senza chiedere alcun limite di integrazione, come avveniva in passato ... La conclusione è che la Chiesa si rende conto che non si può parlare di una categoria astratta di persone e bloccare la pratica di integrazione in una regola che è del tutto generale e valida in tutti i casi. Non dice fin dove il processo di integrazione può spingersi, ma non sono più stabiliti limiti precisi e inderogabili".
I "limiti del passato" sono quelli della Familiaris consortio, che erano certamente "precisi". Essi non sono più validi. E fino a che punto arriverà l'integrazione?
Padre Spadaro cita il Cardinale Christoph Schönborn di Vienna, il quale ammette esplicitamente la santa comunione per coloro che vivono in situazioni matrimoniali irregolari.
Papa Francesco la scorsa settimana ha concesso una nuova intervista al famoso Eugenio Scalfari: secondo costui, il Santo Padre gli ha detto che tutti i divorziati risposati che lo chiedono saranno ammessi alla Santa Comunione. La Sala Stampa vaticana ha rilasciato la solita dichiarazione circa l'inaffidabilità di Scalfari, che ricostruisce conversazioni papali con la sua memoria fertile, ma quel che ha scritto Scalfari in poche righe è sostanzialmente ciò che padre Spadaro ha scritto in 20 pagine: cioè vivere una relazione coniugale al di fuori del matrimonio non sarà necessariamente considerato peccato oppure il fatto di vivere in uno stato di peccato grave non sarà più un ostacolo per ricevere la Santa Comunione.
Se Scalfari e padre Spadaro presentassero opinioni divergenti, sarebbe opportuno seguire padre Spadaro in quanto più vicino al pensiero del Santo Padre. Ma, se sono d'accordo, non c'è motivo di avere dubbi.
Chi è vicino al Santo Padre non ha atteso la conclusione del Sinodo per dare forti indicazioni sul risultato che lo vede favorevole. Durante l'Assise, l'ufficio stampa del Sinodo ha fatto circolare un colloquio con il cardinale Donald Wuerl di Gerald O'Connell, della rivista America.
O'Connell è vaticanista da 30 anni, ma la sua importanza è ora al culmine dato che è sposato con Elisabetta Piqué, la giornalista argentina preferita da Papa Bergoglio, alla quale è concessa una corsia di preferenza nei contatti col papa. Se il nome di O'Connell appare su una informazione pubblicata dall'ufficio stampa della Santa Sede, la si può tranquillamente considerare la linea ufficiale della Domus Sanctae Marthae.
Il messaggio del cardinale Wuerl, egli stesso persona precisa, prudente nell'esprimersi, era insolitamente franco nei riguardi di chi teme che il Sinodo possa cercar di cambiare la prassi tradizionale: essi hanno trovato il Sinodo "piuttosto pericoloso", forse perché "semplicemente non amano questo papa."
Poche ore dopo la conclusione del sinodo, O'Connell, fonte anglofona affidabile per chi è vicino il Papa ha scritto un commento che identificava i Cardinali Pell, Ouellet, Sarah e Müller con quegli uomini di curia che "remano in una direzione diversa" da quella del Papa e che il Papa, nel suo discorso conclusivo ha caratterizzato come "cuori chiusi".
Ora la Chiesa attende che Roma parli. Le voci prossime al Vescovo di Roma già parlano, sempre più sicure che quando sarà il momento Roma non dirà più ciò che aveva detto prima.
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]
Dallo Zingarelli: caratteriale di bambino o adolescente affetto da disurbi del comportamento, quali l'impulsività e l'aggressività,dovuti ad insufficiente assimilazione delle elementari norme morali.
RispondiEliminaLa disciplina penitenziale ha la stessa età della Chiesa. Patrimonio ampio cui attingere.
Parliamo quando abbiamo assimilato almeno la struttura elementare della lingua madre.
Francesco..."durante la quale aveva suggerito con vigore di non essere d'accordo con la tradizione insegnata da Giovanni Paolo II nella Familiaris consortio (1981) e confermata da Benedetto XVI nella Sacramentum Caritatis (2007)."
RispondiEliminaNon è solo questo: non è d'accordo nemmeno col Vangelo.
Ne ha un'altra versione tutta sua.
Cfr Matteo 19,6
Marco 10,9
1Corinzi 7,10
1Corinzi 7,11
etc
C'è un'altra differenza, un'altra rivoluzione da mettere in chiaro, su cui si martella da tempo:
RispondiEliminaprima, una conversione eclatante portata ad esempio poteva essere la Maddalena:
prima donna leggera e prostituta, poi smette, si ravvede, si pente e si santifica.
oggi invece si insegna che si può continuare ad essere di malaffare, e la S. Comunione viene data lo stesso, anche se non si è in Comunione reale e si persiste nel peccato, senza mai pentirsi. Oggi dunque si benedice il peccato.
Chi invece si santifica, è bollato come putrefatto nel cuore perchè legato a una "legge" (Comandamenti compresi, mai aboliti nemmeno da Gesù), quindi sarebbe "chiuso".
Proprio da qui capiamo che "aprirsi" significa probabilmente un incentivo a tornare a peccare, a tornare a voltolarsi nel brago e rimanerci.
Questo tipo di inversione dell'insegnamento, che non credo sia sfuggita alle anime pure, come la piramide rovesciata da lui stesso citata, corrisponde all'inversione in Isaia in cui viene scagliata una maledizione su chi opera questo ribaltamento dei piani:
Isaia 5,20
Guai a coloro che chiamano
bene il male e male il bene,
che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre,
che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro.
Pecca fortifer sed crede fortius.
RispondiEliminaLutero nelle fiamme dell'Inferno si frega le mani. Ce l'ha fatta.
Rossella
La Chiesa da campo, la Santa Comunione come medicina: fornicatori pubblici ed uomini vestiti da donna.
RispondiEliminahttp://i.static.linkiesta.it/blobs/variants/e/f/4/2/ef42e38f-7a1c-4fdd-8dfb-e1232838cdad_medium.jpg
Un massone in quanto tale può essere cattolico e persino sacerdote (e vescovo e cardinale), celebrando e predicando... Tuttavia non può sostenere che ciò in cui -personalmente- crede sia "la verità", ma al massimo è la sua opinione. Un massone pertanto non può essere intransigente, bensì deve essere tollerante, proponendo la propria opinione e lasciando che altri ne abbiano di diverse, riunendosi e dialogando senza alcuna difficoltà con chi insolentisce e violenta ciò che lui stesso afferma. Non essendoci nulla di "dogmatico" tutto è relativo e lasciato alla libera interpretazione, senza alcuna pretesa di formare l'opinione o di individuare come peccato ciò che non sia anche reato, dal momento che il massone riconosce la legge civile a motivo della sanzione che commina al reo. Il singolo massone può risultare ambiguo dovendo comporre il proprio ruolo privato con la logica massonica, ma la massoneria (a livello pubblico) è "logicissima" nel suo perseguimento di un progresso senza verità, senza dogmi, fatto di fratellanza, tolleranza, ecumenismo e dialogo (sorvolo su quello che può succedere dietro le quinte, tra rituali esoterici e altre pratiche che sconfinano nell'illecito, nell'occulto e nel satanico).
RispondiEliminaChi crede a questa modalità tollerante e dialogante di procedere, bolla come farisei tutti quelli che rimangono intransigenti (che non vuol dire non misericordiosi) sul dogma e sulla verità. Il primo fu Giovanni XXIII, che -giova puntualizzarlo- tutta la stampa (massonica) ha ricordato essere molto simile all'attuale vescovo di Roma. La lettera con i segreti di Fatima fu messa in un cassetto, giudicando "profeti di sventura" tutti quelli che non fossero in sintonia con l'aggiornamento ecclesiale. Rinunciando a ogni "sorveglianza" sull'operato del clero ci furono dapprima il grande abbandono (decine di migliaia di "spretati") e poi la tolleranza verso il vizio e la devianza, tanto che oggi la Chiesa è ricattata e alla mercè di potenti lobbies caratterizzate da determinate tendenze sessuali "attive". Ora tocca ai sacramenti, cioè a come la Chiesa li insegna e li amministra: tollerata la deroga, affermata la "pluralità", ricusato il dogma, il matrimonio non è più "o così o pomì", ma diventa "secondo te e me". Chi lo dice è massone, ma veste da sacerdote. Il fatto è che a prevalere è lo pseudodogma delle logge, perchè l'affiliazione del buonasera e buon pranzo è più generale di un più identitario "Sia lodato Gesù Cristo".
Gesù... Chi sarà mai?
La Sua presenza reale nell'Eucaristia è svanita, al modo dei protestanti.
Nessuno si inquieta se cadono frammenti di particole consacrate al suolo... E' un simbolo.
Come "Verità", Gesù è in esilio insieme a Benedetto XVI e la sua Dominus Iesus...
Gesù è diventato l'uomo per tutte le stagioni e il paladino del dialogo.
La Sua misericordia, costata la croce, viene distribuita a buon mercato, senza croce.
Vangelo, qua e là, direi intransigente, tranne a Santa Marta:
-è meglio per te che un tuo membra perisca, anzichè il tuo corpo sia gettato nella Geenna (Mt 5,29-30)
-voi siete il sale della terra, ma se diventa insipido con che cosa si può dare sapore ai cibi (Mt 5,13)
-non crediate che io sia venuto ad abrogare la legge... non uno iota (Mt 5,17-18)
-chiunque scioglierà uno di questi precetti anche minimo e insegnerà agli uomini a fare altrettanto sarà considerato minimo nel Regno dei cieli (nota: ma osannato sulla terra e dal mondo) (Mt 5,19)
-entrate per la porta stretta perchè spaziosa e larga è la via che porta alla perdizione (Mt 7,13)
Il paradosso è che sono tutte citazioni a commento delle beatitudini (che sono il "mantra" di Bose e dintorni, salvo tacere il commento riportato sul vangelo, preferendo quello di Felsenburgh e affiliati).
RispondiEliminahttp://www.lanuovabq.it/it/articoli-papa-sabiniano-chi-era-costui-14400.htm
Padre R. Barile riflette su due problemi attuali della vita ecclesiale: un certo pendolarismo nella successione dei Papi e il disagio di alcuni verso il Papa regnante. A tanti di noi che si scoprono “orfani” ricorda diverse situazioni e vicende storicamente avvenute nelle successioni papali. C’è stato chi ha seminato e chi ha raccolto, chi ha seguito la rotta e chi ha esplorato, Tutto questo avviene per effetto della multiforme «grazia secondo la misura del dono di Cristo (a ciascun uomo)… una manifestazione particolare dello Spirito per il bene comune» (Ef 4,8; 1Cor 12,7).: «perché in tutto sia glorificato Dio» 1 Pt 4,11
Poi conclude citando San GP II n. 8 Lettera apostolica Orientale Lumen (2.5.1995) “la tradizione conserva tutto ciò che lo Spirito ha disseminato nella storia «dando quindi speranza a coloro che, pur non avendo veduto i loro sforzi di bene coronati da successo, sanno che qualcun altro li porterà a compimento; allora l’uomo si sentirà meno solo, meno rinchiuso nell’angolo angusto del proprio operato individuale».
Mt., 5,7,6: "Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi."
RispondiEliminaPrima del Sinodo la comunione ai divorziati risposati già se faceva in molti luoghi, sia attraverso l'autorità o attraverso principalmente dei ministri dell'Eucaristia (che non hanno autorità per negare l'Eucaristia). Quindi, questo si è un vero problema disciplinare, un abuso eucarístico. Però, nessuno della resistenza al Sinodo ha domandato che cosa fare con chi già faceva questa pratica. L'impressione che se passa è che per cambiare una legge disciplinare basta fare l'opposto di ciò che lei ordena.
RispondiEliminaIn quanto non se risolve il "problema" ermeneutico, tutto che se fará nella chiesa conciliare sarà duplice. Nel Sinodo è stato chiaro che aveva almeno due significati per pastorale. Certamente nel post Sinodo questo continuarà. Quindi, in 2065 hanno di dire a tutti che il problema non è stato il Sinodo, ma il post Sinodo. Questo filme vediamo ha 50 anni e non cambia nulla, è una vergogna.
Tutti sappiamo che i progressisti non hanno di si sottometere alle decisione del Sinodo. Quindi, in termini di obbedienza, il Sinodo serve appena ai conservatori, perché i progressisti prima o dopo qualcuno atto del l'autorità hanno di ubbidire alla loro coscienza. E il problema è una ermeneutica della rottura?
scusate l'O.T. - avevo già notato che in tutto questo dramma parigino, mentre tutto il mondo ha detto apertamente che trattasi di terrorismo jahidista, che il VdR non ha minimamente aperto bocca sulla parola islam - gli brucia la bocca solo pronunciarla - pensate a che punto siamo arrivati con il dialogo Vat.II/islam -
RispondiEliminaLe uniche parole le potete leggere da un'articolo di Socci di ieri 14 - l'incapacità di bergoglio di essere una vera guida spirituale - ""non capisco, ma queste cose sono difficili da capire"" poi ha detto che era addolorato, che pregava per le famiglie e per i morti ecc. ecc. ma mai una condanna netta, aperta contro il dramma procurato dai terroristi di tipo nazisti, ma islamici. in fondo in questi ultimi anni hanno fatto di tutto ucciso migliaia di cristiani, attentati con morti e disastri di aerei, hanno messo in discussione ed in pericolo il mondo occidentale e cristiano; ma lui ha solo gridato vergogna, vergogna, perchè l'Italia e l'Europa doveva portarsi dentro due miliardi di persone - ma io dico: ma veramente ce l'ha un cervello che ragiona? oppure è malato e non solo lui, ma anche tutti i suoi collaboratori e papolatri? Ma non la smette di dire C......te, che non ne possiamo più - ma nessuno riesce a prenderli in blocco e riportarli di forza in sud/America.?
Ma chi ce l'ha portati a Roma? Veramente il disastro l'ha cominciato G.XXIII e loro l'hanno fatto pure santo; ma che santo e santo.....
Guardiamo come siamo ridotti anche o forse soprattutto a causa loro - ormai siamo in pericolo di vita in ogni momento, ogni istante possiamo trovarci alle condizioni di Parigi; e loro che dicevano accoglienza, accoglienza, chi non accoglie ha un cuore duro; prima di parlare bisogna pensarci mille volte, eppure gli esempi dei mussulmani ne abbiamo avuti e molti e quanti Papi veri ci hanno dovuto difendere in Europa? e ci sono stati davvero quei Papi.
@Josh 15 novembre 2015 08:23: "Non è solo questo: non è d'accordo nemmeno col Vangelo.
RispondiEliminaNe ha un'altra versione tutta sua."
Già, e non a caso è una versione perfettamente conforme ai dogmi del Mondo e dei suoi Signori che si manifestano, per esempio, con le acclamate interviste al card. Scalfari e con gli entusiastici editoriali dei giornali del Potere Globale primari diffusori dei suddetti dogmi.
E poi è verissimo: manca costantemente il classico "va e non peccare più" che è addirittura giudicato come durezza di cuore. Inoltre che si tratti di studiata manipolazione è il sistematico utilizzo di limpide figure cattoliche del passato, a cui i fedeli sono legatissimi, per far loro dire ciò che serve per avvalorare le propria linea. Della sua corte fanno certamente parte "specialisti del settore".
Miles
Ce lo dirà il papa...
RispondiEliminaMagari biasciando al telefono parole semi incomprensibili, o rilasciando l'ennesima intervista ad il giornalista compiacente di turno, cosicchè i normalisti diranno che non è Magistero e quindi...
Non se ne può più.
RR
"Che dirà il papa?" A questo punto la domanda potrebbe essere: siamo vicini all'ingresso trionfale di chi attende dietro le quinte, aspettando il momento opportuno per fare il suo ingresso trionfale nella nuova chiesa, preparatogli accuratamente dal falso profeta? Lo confesso è sempre più inquietante, non vorrei mai trovarmi di fronte a lui, tanto meno toccare un lembo del suo vestito o ricevere una sua piccola e minima attenzione, perché chi ha partecipato a riti pagani, ricevuto false benedizioni e preghiere, da chi non è con Cristo, può solo essergli contro e spargere zizzania. Per il giubileo, procurerò di recarmi nei luoghi benedetti dalle apparizioni di Maria Santissima, visto che sono ancora aperti, evitando accuratamente tutti i ministri misericordiosi plagiati dalla nuova chiesa, ricercando come tesoro prezioso, quelli amanti e devoti dell' Immacolata e dell'Eucarestia. Almeno in questi Sacerdoti, scorre ancora la vera Misericordia Divina. Persino l'accesso alla porta Santa in Vaticano, con prenotazione obbligatoria, sa tanto di sfida alla Misericordia Divina, elargita autonomamente e liberamente da Dio, senza prenotazione, risuona come autentico sopruso a chi ne è l'Unico Artefice. "Chi è come Dio?"
RispondiEliminaPerdonate il TOTALE OT.
RispondiEliminaPosso riprendere il discorso della "Mela"?
Diceva San Tommaso :"Questa è una mela. Chi non la pensa così, può (anzi DEVE) andare via".
Oggi, però, la scienza moderna, (pur facendo la tara a tanti aspetti; pur considerando che molte sue teorie, teorie sono, nonostante che scuola e divulgazione mass-mediatica, le presentino come dati di fatto), ha scoperto che l'essere "Mela", comporta e presenta molti aspetti in più di quelli che San Tommaso reputava fattori dell'identità "Mela". La mela è un insieme di molecole, atomi, particelle sub-atomiche e onde. Quindi la mela è una mela. Ma essere mela, comporta anche l'essere un'insieme di onde. Ciò cambierebbe qualche cosa, secondo voi, nelle lezioni di San Tommaso?
Padre Barile? Colui che aveva accolto il Summorum Pontificum con un entusiasmo quasi delirante ?
RispondiEliminaMessa in latino ha una pagina sulle sue esternazioni:
http://www.messainlatino.it/pag26_sito.htm
Riporto solo quelle assai poco rispettose per Benedetto XVI:
12." La questione personale di papa Ratzinger."
"A fronte di deviazioni liturgiche postconciliari, Ratzinger confida in prima persona: «Parlo per esperienza, perché ho vissuto anch'io quel periodo con tutte le sue attese e confusioni. E ho visto quanto profondamente siano state ferite, dalle deformazioni arbitrarie della liturgia, persone che erano totalmente radicate nella fede della chiesa» (L). Anch'egli fu ferito? la ferita lo condiziona ancora? Sono innegabili gli scritti e le simpatie del teologo Ratzinger per la messa tridentina, come le foto di lui celebrante tra neotradizionalisti. Tutto questo genera difficoltà nel rapportarsi al papa da parte di alcuni uomini di chiesa: sembra che si faccia qualcosa per evitare la divisione, ma solo da una parte (destra); il papa è veramente convinto quando afferma la bontà della riforma liturgica oppure lo dice per dovere, mentre il suo cuore è nel concedere l'indulto? noi (cristiani normali) ci governa, quelli (dell'indulto) li ama ... "
RispondiElimina@ Seraafino e la mela di san Tommaso
Siamo fuori tema, certo. Ma la risposta alla sua domanda (che evidentemente l'affligge) mi sembra semplice: non cambia niente. Lo possiamo dedurre dallo scoramento di Einstein, il quale confessava di non esser riuscito a creare una concezione unificata della realta', che spiegasse cioe' la materia (la mela) con le stesse leggi dell'energia (i corpuscoli, le onde), come se la materia potesse intendersi come un semplice momento transeune dell'energia. La realta', doveva riconoscere, restava dominata dal "dualismo di materia ed energia" ossia la mela da una parte, bella e corposa, l'energia dall'altra,a costituire il sostrato della materia. Il "dualismo" pero' (e chiudo) in realta' non esiste, e' solo una convinzione di Einstein e di chi la pensa come lui. Esiste invece una precisa gerarchia, voluta dal divino Artefice, secondo la quale si dispongono energia e materia, tra loro connesse secondo un ordine superiore, che a noi in parte sfugge. parvus
OoT: No, Seraafino, non cambierebbe nulla: comunque si siano incontrati e quali legami fisico chimici abbiano stabilito i costituenti atomici e molecolari( e non onde) della mela, la mela e' una mela e non una pera o un'arancia.
RispondiEliminaModernamente S. Tommaso potrebbe mostrare la sequenza del DNA della mela e confrontarlo con quello di una pera o arancia, e dire per esempio: - Nell' immagine che ora proietto, potete osservare, cari studenti, il DNA di una mela a sinistra, al centro di una pera, a destra di un'arancia. In giallo vi ho evidenziato le chiare differenze. Chi non e' d' accordo, o trova una spiegazione scientifica per il suo disaccordo, o esce dall'aula -
Rr
@per "parvus";
RispondiEliminaGrazie. La sua spiegazione è stata esauriente.
#@per la carissima dottoressa R. R.,
Grazie anche a Lei. Che, però, la mela sia anche un'insieme di onde o, (per meglio dire) che, come ogni onda abbia anche una sia pur infinitesimale massa, così ogni massa ha anche una sua pur debolissima funzione d'onda correlata, è parte integrante della scienza di oggi. Se ha frequentato l'università negli anni '70, può darsi che, al corso di chimica, le hanno fatto studiare la precisa formula matematica, in base alla quale calcolare le funzioni d'onda associate ai corpi. O sbaglio?
@
RispondiEliminaQuindi, San Tommaso, proietterebbe anche il grafico delle rispettive funzioni d'onda, dei frutti. Magari aggiungendo che le differenze sono/sembrano inferiori, poiché sono in rapporto quantitativo con i frutti e non qualitativo come il DNA.
RispondiEliminaSe avete un po' di camomilla vi suggerisco di berne una tazza prima di leggere quel che ha detto Bergoglio oggi durante la sua visita ai luterani, in particolare la sua risposta alla seconda domanda, quella di una signora protestante sposata con un cattolico.
Bergoglio comincia col dire:
"Alla domanda sul condividere la Cena del Signore non è facile per me risponderLe, soprattutto davanti a un teologo come il cardinale Kasper! Ho paura! !!
Ma è possibile che colui che dovrebbe essere il garante e custode supremo della nostra fede possa dare quel tipo di risposta, forma e sostanza?
Sì è possibile quando egli stesso dice di rispondere con le sue "poche luci teologiche" e si fa quasi un vanto della sua ignoranza, visto che preferisce essere un parroco... e che coloro che suppliscono alla sua ignoranza teologica sono persone come Kasper.
http://ilsismografo.blogspot.ch/2015/11/italia-papa-francesco-nella-chiesa-lu.html#more
A proposito del "foro interno", interessante:
RispondiEliminahttp://blog.messainlatino.it/2015/11/foro-interno-come-kasper-potrebbe.html
"Alla domanda sul condividere la Cena del Signore non è facile per me risponderLe," dice il Santo (?) Padre. Beh, vi posso riferire che i Padri Stimmatini già lo hanno fatto, con grande gioia, informandone i lettori della loro rivista missionaria, sulla quale già era apparsa tutta una serie di editoriali elogiativi del protestantesimo e di Martin Lutero. Questi si stanno preparando a celebrare il 5° centenrio della riforma protestante con grande enfasi, chiedendo perdono per la Controriforma, accusando s. Pio V di esser stato cattivo con loro. Si sa, sono amanti del protestantesimo, critici (meglio, nemici) col passato della Chiesa Cattolica, alieni dal culto mariano (certo saprete dellesposizione di una statuetta di ragazza danzante nuda e incinta, alcuni anni fa, sull'altare, a Verona, accanto al Crocifisso; spiegazione: è Maria che "danza la Parola").
RispondiEliminaLuisa,
RispondiEliminalui, poverino, ci ha provato a diventare teologo in quel di Cermania. Ma non c'è riuscito per evidenti defici intellettivi. Ed allora ha sviluppato una specie di amore-odio, amore per i teologi alla Kasper, sostanzialmente tanta fuffa e poco arrosto, ed odio per quelli seri, tipo S.Tommaso e, si parva licet comparare magnis, per BXVI.
Nel caso specifico poi si è tirato fuori da una situazione difficile, perché o le diceva di fare la Comunione comunque, e questo pubblicamente in qunato VdR non poteva dirlo, o le consigliava di approfondire il vero significato dell' Eucaristia, e questo avrebbe urtato i suoi ospiti luterani.
L'uomo non è particolarmente intelligente, certo non come GPI o BXVi, ma è molto furbo, di sicuro. Molto più che BXVI.
Caro seraafino,
RispondiEliminala Fisica che ho studiato a Medicina era abbastanza semplificata, quindi niente funzioni d'onda. Qui comunque si parlava dell'essenza della mela. Ora è proprio la differenzà qualitativa del DNA, come scrive lei, che fa differente l'essenza della mela da quella della pera. Che noi la esprimiamo come differente corredo genico di due differenti specie vegetali, o che A.Tommaso parlasse di essentia, substantia, forma, ecc., non cambia. Entrambi saremmo d'accordo nel dire: - Chi pensa che questa non sia una mela, lasci l'aula-
Rr
1973, "Famiglia Cristiana", "Lettere al padre (Zilli)": «Padre, ho fatto l'amore con il mio ragazzo...». Risposta: «Non ti confondere. Hai avuto una relazione carnale. L'amore è un'altra cosa».
RispondiEliminaA leggerle oggi, con un papa che "non si permette di giudicare" queste righe paiono inverosimili. Danno esattamente l'idea che la maggioranza del mondo cattolico si è semplicemente capovolto!
La maggior parte del mondo cattolico viene capovolto, appunto, dal momento che il presunto capo ha deciso di capovolgere pubblicamente la piramide. Niente viene lasciato al caso, le pedine più importanti stanno per essere posizionate nei posti chiave. Gli ordini religiosi tradizionali, o che comunque non contraddicono i vertici, quanto potranno resistere, prima di darsi alla macchia?
RispondiElimina*1973*, "Famiglia Cristiana", "Lettere al padre (Zilli)": «Padre, ho fatto l'amore con il mio ragazzo...». Risposta: «Non ti confondere. Hai avuto una relazione carnale. L'amore è un'altra cosa».
RispondiEliminaHo dei dubbi su quell'anno. Al tempo "Famiglia Cristiana" era già una summa del pensiero pseudo-progressista. Bisogna chiedere al Mastino. Possiede la collezione completa di "Famiglia Cristiana" dal 1964.
PERsicuro 1973: LE MIE CITAZIONI SONO FEDELI. Non sono abituato e non iniziero' da ora, a vendere bufale!
RispondiEliminaNon credo si tratti del "capovolgimento del mondo cattolico" e molti sono coloro che non si rendono conto di che cosa sia veramente accaduto negli ultimi cinquant'anni.
RispondiEliminaÈ mutato il modo di relazionarsi e quindi sono cambiati i punti di vista soprattutto nel mondo giovanile. E che cosa vuol dire? Vuol dire che su cento ragazze forse una soltanto andrebbe a confidare al sacerdote di aver fatto l'amore con il proprio ragazzo e forse nessuna tra quelle cento capirebbe il senso di quella risposta e cioè che l'aver fatto l'amore con il proprio ragazzo corrisponde a una semplice relazione carnale e che l'amore è un'altra cosa.
E bisogna anche aggiungere che se il sacerdote insistesse nel riaffermare quanto detto, non riuscirebbe comunque a convincere la ragazza, che non capirebbe proprio perché sono mutati gli scenari e con essi i punti di vista.
PERsicuro 1973: LE MIE CITAZIONI SONO FEDELI. Non sono abituato e non iniziero' da ora, a vendere bufale!
RispondiEliminaNon si tratta di vendere bufale. Solo che, un refuso/ momento di distrazione può capitare a tutti. Ho cominciato a leggere Famiglia Cristiana nel 1974 e, col senno di poi, posso dire che già era tutta progressista. Padre Hering dava già risposte alla "BERGOGLIO". Già parlava di "opzione fondamentale"; di adolescenti ambosessi che si masturbano 2 o 3 volte la settimana, non lo fanno certo per offendere Dio e simili amenità, etc.
Pertanto che solo un anno prima (non 5 o 10) desse risposte quali ho visto dare solo Padre Smith di Bruce Marshall mi ha piacevolmente sorpreso. Al punto da non credere NON certo al riferimento, ma alla sua esatta collocazione cronologica. Ecco tutto.
E bisogna anche aggiungere che se il sacerdote insistesse nel riaffermare quanto detto,**non riuscirebbe comunque a convincere la ragazza**.
RispondiEliminaNe siete certi? Ma anche se non convincesse, (sul momento. Chissà se la grazia non potesse lavorare, per cui, magari ad anni di distanza, ottenere il pentimento?) il suo dovere non è sempre quello?
Qui si rovescia la causa e l'effetto: se i ragazzi di oggi non sanno distinguere sesso carnale da amore e rapporto sessuale nell' ambito di una relazione amorosa matura, stabile e duratura, è perchè non glielo spiegano ed insegnano più: a casa, a scuola, in chiesa. Se i preti, invece di preoccuparsi di organizzare la gita sulla neve o l'oratorio estivo (cose che può benissimo fare un laico) insegnassero l'abc della dottrina e morale cattolica, i ragazzi e ragazze saprebbero.
RispondiEliminaRr
RispondiElimina@ Come si convincerebbe la "ragazza"?
Se il prete le dicesse la verita' e cioe' che l'amplesso fuori del matrimonio non piace a Dio ed e' fornicazione, peccato mortale; ragion per cui se, per dire, dopo l'amplesso la suddetta (Dio salvi) finisse sotto una macchina andrebbe con ogni probabilita' diritta all'inferno e per l'eternita', forse la ragazzuola capirebbe. A. R.
"Sicuro 1973?", La citazione di Famiglia Cristiana è quella del 25 novembre 1973. Controlli pure!
RispondiEliminaChi ha formazione storica sa che, seppur un consesso (religioso o politico) cambia indirizzo o "sensibilità", come diremo oggi, vi sono in esso sempre elementi che indicano l'orientamento precedente. È stato così con la "Chiesa tridentina" e non vedo perché non debba essere così con la "Chiesa post-Vaticano II".
Ovvio, poi, che con il tempo la tendenza all'uniformizzazione in una sola direzione (quella più recente) prevale!
Chi ha formazione tendenzialmente ideologica non nota questo e fa uno "spartiacque" netto tra il "prima" (tutto bene) e il "poi" (tutto male) facendo di tutta l'erba un fascio.
Io preferisco mettermi tra i primi e metto in guardia dai secondi.