“Francesco è sereno”. Per forza, Nuzzi lo aiuta….
Maurizio Blondet 5 novembre 2015
Date per scontate le spregevoli figure, il malcostume e le ripugnanti azioni prelatizie degli ultimi scandali vaticani, ci sia dato qui di subodorare una accorta regia. Basta mettere in rilievo la tempistica, la successione degli eventi provocati, e la loro coordinazione, che testimoniano una vasta e concorde operazione a più mani.
Fase 1 – Vengono annunciati non uno, ma due libri sugli scandali vaticani, scritti indipendentemente da due autori, che dicono di non conoscersi, e fatti uscire dagli editori in contemporanea.
Fase 2 – Seguono i clamorosi arresti della gendarmeria pontificia di due personaggi indicati come “i corvi” che hanno passato le notizie “riservate” ai due giornalisti autori dei due libri in prossima uscita. L’aver dato documenti riservati è « frutto di un grave tradimento della fiducia accordata dal Papa».
Il caso, senza precedenti moderni, dei due personaggi cacciati nelle segrete del Vaticano (la belloccia Chaouqui e “ un prelato dell’Opus Dei”, strizzano l’occhio i giornali), è naturalmente un ottimo battage per i due libri. Che non sono ancora usciti, ma che tutti ormai attendono spasmodicamente. Nel mondo intero. Gli editori, previdenti, han già firmato contratti e traduzioni in 15 paesi.
La Sala stampa bergogliana emana uno stranissimo comunicato, come se conoscesse in anticipo il contenuto dei libri, e lo approvasse, solo ne deplorasse il “modo”.
“Pubblicazioni di questo genere non concorrono in alcun modo a stabilire chiarezza e verità, ma piuttosto a generare confusione e interpretazioni parziali e tendenziose. Bisogna assolutamente evitare l’equivoco di pensare che ciò sia un modo per aiutare la missione del papa”. Perché, magari qualcuno può sospettare che l’intera manovra sia fatta per “aiutare” la missione del papa? E quale missione?
Fase 3 – I due libri continuano a non essere disponibili; nessuno li ha ancora letti, ma già i media ricevono anticipazioni succulente e intervistano i due autori. “Ricchezza, sprechi e giochi di potere – attrici e viaggi d’oro, sartorie e tv porno; spese fantasma per milioni; hanno rubato i soldi per le Messe”, sono alcuni dei titoli.
Fase 4 – I media in delirio concorde spiegano: questo nuovo Vatileaks è un altro complotto dei “conservatori” che impediscono al Papa di “fare le riforme”. I corrotti, ladri di offerte delle Messe e per l’ospedale del Bambin Gesù, i possessori di attici da 700 mq, sono quelli stessi che “non vogliono il rinnovamento”, la “pulizia nelle finanze vaticane”, sono i malversatori che usano lo Ior per riciclaggio….e via così. Non è assolutamente vero – molti dei coinvolti sono stati nominati da Bergoglio alle cariche di cui hanno profittato, dei modernisti, degli arrivisti e lecchini. Ma il messaggio che deve passare è: vedete, la Chiesa “vecchia” è corrotta, le gerarchie “conservatrici” sono ricche e scandalose, i cardinali fanno schifo, e sono luridi proprio quelli che si oppongono al “nuovo”. .. solo il Papa è pulito e innovatore e onesto, anzi santo….E’ esattamente il messaggio che Bergoglio e la sua junta sudamericana hanno voluto far passare fin dall’inizio.
“I media italiani vivono in una bolla di papolatria”, scrive giustamente Socci, “vedono Bergoglio come il Bene assoluto e chi dissente da lui è dipinto come un losco cospiratore o un emissario del Male”.
Fase 5 – Lo scandalo non indigna né addolora più di tanto sua santità. “Francesco è sereno e sa cosa fare…Procede senza incertezza sulla strada della buona amministrazione”.
Fase 6 – Il Nuzzi, uno dei due autori dei due libri simultanei, indice la conferenza-stampa di lancio del suo volume e ripete la parola d’ordine convenuta: “Credo che questo papa stia portando avanti delle riforme e che incontri molte difficoltà”. E’ la tesi che deve passare. Le “riforme”, le “riforme”: Comunione ai divorziati, nozze gay, Chiesa povera per i poveri, tutto il repertorio. Se fosse stato Bergoglio a suggerire la strategia, non avrebbe potuto far meglio a proprio favore. Nuzzi, in conferenza stampa dice anche un’altra cosa, di punto in bianco: di non aver “avuto nessun contatto con il Papa”. E perché dovrebbe aver avuto un contato col Pap? Chi ci pensava? E poi aggiunge: “Se lo avessi avuto, certamente non lo renderei pubblico perché ci sarebbero altre strumentalizzazioni”. E se, magari, il Nuzzi l’avesse dunque incontrato, il Papa? Se questo fosse tutto un ben architettato complotto a favore di Francesco? Grazie a questi “scandali” (molti dei quali vecchi e già noti, altri che scandali non sono…come i soldi che occorrono per le cause di beatificazione) la Junta sudamericana potrà procedere a nuove purghe nella curia romana.
Se tutto ciò vi sembra inverosimile complottismo, ricordate che questo papato ha la fiducia della Massoneria. Bergoglio è stato eletto il 13 marzo 2013. Nello stesso giorno, poche ore dopo, un comunicato ufficiale del Grande Oriente veniva diramato. In esso, il gran maestro Gustavo Raffi prevedeva con gioia incontenibile: “Con Papa Francesco, nulla sarà più come prima”.
Domanda ingenua: come faceva Raffi a saperlo prima? Prima di tutti? E perché salutava El Papa con un comunicato ufficiale, su carta intestata del Grande Oriente, dunque non a titolo personale, ma della Fratellanza Universale? Anticipando inoltre i motivi propagandistico-ideologici che l’argentino avrebbe messo al centro della sua azione: “Il gesuita che è vicino agli ultimi della storia ha la grande occasione per mostrare al mondo il volto di una Chiesa che deve recuperare l’annuncio di una nuova umanità (notate la terminologia muratoria, ndr). Bergoglio conosce la vita reale e ricorderà la lezione di uno dei suoi teologi di riferimento, Romano Guardini, per il quale non si può staccare la verità dall’amore”.
“La semplice croce che ha indossato sulla veste bianca – conclude il Gran Maestro di Palazzo Giustiniani – lascia sperare che una Chiesa del popolo ritrovi la capacità di dialogare con tutti gli uomini di buona volontà e con la Massoneria che, come insegna l’esperienza dell’America Latina, lavora per il bene e il progresso dell’umanità, avendo come riferimenti Bolivar, Allende e José Martí, solo per citarne alcuni”.
Alcuni dei laicissimi personaggi che hanno tirato fuori il nuovo scandalo vaticano hanno arie e parole da massoni. Quando la Massoneria decide che è ora di “aiutare il Papa” può ben organizzare il concerto papolatrico così vistoso sui media. Che poi questa grancassa semini disgusto, nausea e sgomento fra i fedeli, tanto meglio.
Maurizio Blondet, 5 novembre 2015
Mi si permetta l'autocitazione, di un mio scritto del 4 novembre:
RispondiElimina"Tornando a casa ascoltavo l'autoradio... Su Radio 24 e su Radio Rai, alla stessa ora, due programmi dedicati "a ciò che sta accadendo in Vaticano".
La tesi, uguale in entrambi i casi, era: "chi vuole fermare Francesco?".
E giù peana sull'uomo che vuole riformare la Chiesa...
Francesco ha l'opinione pubblica dalla sua, ma ha contro la Curia cattiva.
In Curia c'è chi continua nel proprio malaffare (soldi, case, agi, vizi) e c'è chi è teologicamente restio ad accettare le novità del pastore che è "in sintonia con lo spirito del tempo" (testuali parole di uno dei conduttori...).
Ergo, le due ragioni per cui si è contrari a questo "fenomeno" si sono coalizzate e saldate contro di lui. Quindi essere contro Francesco è comunque "male": esserlo per affari o per teologia è lo stesso.
Capito il giochetto? Secondo voi chi l'ha architettato? Cui prodest?
Il false flag è diventato una moda e chi è alla moda volete che non sia in sintonia con "lo spirito del tempo"?
Intanto sia chiaro questo concetto: chi è contro le aperture di Francesco in materia pastorale è contro la riforma della Curia.
E siccome per essere contro la riforma bisogna essere ladri (o presunti tali, ma lo sputtanamento è il primo grado di giudizio e la forca mediatica precede gli altri, fino a renderli insignificanti nei tempi -lunghissimi- necessari), i "conservatori" sono d'accordo con i ladri, ergo ladri pure loro, tutti nemici del "santo prima ancora" (o forse è il santo, santo santo?).
Toccherà trangugiare molti bocconi amari.
4 novembre 2015 19:38
Ero facile profeta. L'articolo proposto è naturalmente ben più solido ed eloquente, ma l'intuizione è quella.
Che questo vescovo di Roma e la massoneria siano in sintonia credo sia sotto gli occhi di tutti. Basterebbe e avanzerebbe per un giudizio su quel che sta accadendo.
I lupi sono insediati al centro dell'ovile! Il pastore è un lupo.
Però "lo spirito del tempo" dice che è "Lupo de Lupis", il lupo tanto buonino (o Bonino?).
E noi siamo tutti cattivoni... Amici di ladri e da ieri pure dei faraoni...
Lo dice la "libera stampa" delle nostre "democrazie".
Non gli par vero di poter trattare così la Chiesa e chi è genuinamente credente in Nostro Signore Gesù Cristo. Te li vedi in TV, mentre ridono di gusto, facendo il loro moralismo, la loro catechesi, la predica scalfariana... Attendendo che "nulla sia più come prima".
Cari amici, anche noi attendiamo. Adesso piangiamo, perchè c'è davvero poco da ridere.
Ride bene chi ride "dopo". Marana tha.
Romano Guardini fu un defilato. Viene tirato per la giacchetta di qua e di là.
RispondiEliminaIl nostro non ha un teologo di riferimento. Se cita, se si accompagna a questo o a quel teologo è a sentimento. E' più uomo di pancia e di volontà che uomo di pensiero. Il problema è questo.
Preghiamo per lui sinceramente, fortemente, ininterrottamente.
@ irina
RispondiElimina"Preghiamo per lui sinceramente, fortemente, ininterrottamente."
Nun me pass' manc' p'a capa, come dicono a...Bolzano :)
Ebbi anch'hio la stessa identica sensazione: un piano ben architettato nei tempi e nei modi.
RispondiEliminaNon è assolutamente credibile che dopo la vicenda di Paolo Gabriele una persona con un briciolo di buon senso facesse uscire documenti senza avvallo papale e senza aver valutato attentamente costi e benefici. E' evidente che i benefici presenti e futuri sono di gran lunga superiori all'inchiesta della gendarmeria e ai suoi sviluppi.
Molto illuminante la diversa reazione pubblica di Benedetto XVI e Bergoglio.
Traggo da La stampa 16.2.2013
" Il Pontefice dice anche di non essere stato "né spaesato né stanco" dopo Vatileaks. E aggiunge che era importate venisse "garantita l'indipendenza della giustizia, che un monarca non dicesse, adesso prendo io le cose in mano".Dopo la concessione della grazia, Benedetto XVI ha continuato ad avere contatti e rapporti con il suo ex maggiordomo Paolo Gabriele, dimostrando a lui e alla sua famiglia interessamento e grande affetto paterno."
Chiaro?
Da Palermo rispondo no ghe penso gnanca.......preghiamo che si giunga alla fine di questo incubo, mentre i fumi d'incenso mediatico stanno diventando soffocanti.........
RispondiEliminaChapeau, Lella. Chapeau.
RispondiEliminaLA PIU’ AUTOREVOLE STAMPA INTERNAZIONALE – SUL SINODO – HA COLTO E RACCONTA LA “GUERRA CIVILE” CHE BERGOGLIO HA SCATENATO NELLA CHIESA (si noti la copertina)
RispondiElimina“Un papa non può comportarsi in questo modo senza cambiare la natura stessa della Chiesa. Forse è proprio questo che Francesco intendeva; possiamo solo supporlo perché deve ancora articolare un programma coerente di cambiamento e non è chiaro se sia intellettualmente attrezzato per farlo. I cattolici fedeli credono che l’ufficio di Pietro sopravviverà a prescindere da chi lo occupa; Gesù ha fatto questa grande promessa. Ma dopo il caos del mese scorso, la loro fede (in questa promessa) è messa alla prova fino al punto di rottura. Jorge Bergoglio sembra rivelarsi come l’uomo che ha ereditato il papato e poi lo ha fatto a pezzi”
Damian Thompson (The Spectator)
http://www.antoniosocci.com/il-papa-contro-la-chiesa-damian-thompson-sulla-guerra-civile-dentro-il-cattolicesimo/
OT
RispondiEliminaGuarda "Kreuzweg - Le stazioni della fede TRAILER ITALIANO" su YouTube
https://youtu.be/BUqMSeNhJ-Y
Se il film è come il trailer promette bene...
Quanto altro ci vorrà affinché le tifoserie papiste si riconoscano finalmente come gli "utili idioti" di un progetto molto diverso da quel che immaginavano?
RispondiEliminaRiproporrei volentieri la lettura dell'articolo: Il cattolicesimo ridotto a tifoseria papista.
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351172
RispondiEliminaColui che ha utilizzato il mio nome alle 11,22 e' un coniglio. E' un falsario.
RispondiEliminaQualsiasi sia l'origine di questa porcheria il "sistema" ecclesiastico e mediatico la sta rigirando a favore di Bergoglio facendo passare il concetto che è opera dei nemici di Bergoglio che vogliono ostacolarlo che sono i "conservatori" e che oltre ad essere "conservatori" sono ovviamente anche corrotti e naturalmente duri di cuore che sta sempre bene. In pratica, lo si era già visto nei giorni del Sinodo, a livello globale è affermato il concetto non modificabile che Bergoglio è il bene assoluto e chi da lui dissente è corrotto, corruttore e malvagio. E ovviamente deve essere eliminato.
RispondiEliminaDetto questo non riesco a togliermi dalla testa le atrocità inflitte a poveri Francescani dell'Imm. riferite da Blondet che hanno una valenza che va ben oltre alla pura e asettica cronaca e ci proietta direttamente nel'Apocalisse. Se anche quelle nefandezze, quelle perfidie soprattutto in ambito ecclesiastico, scivolano dimenticate come se tutto fosse normale siamo alla fine.
Miles
Se anche quelle nefandezze, quelle perfidie soprattutto in ambito ecclesiastico, scivolano dimenticate come se tutto fosse normale siamo alla fine.
RispondiEliminaE' ancor peggio. Se è vero che in molti se le lasciano scivolare dimenticate (vedi lo strano silenzio di sacerdoti e vescovi), sui media c'è chi se ne appropria strumentalizzandole in maniera falsa e manipolatoria.
E' ancor più strana l'accusa di anticonciliari ai FI, che sono sempre stati rigorosamente biritualisti e, seppur hanno formulato critiche al concilio, non lo hanno mai né rinnegato né demonizzato.
Il problema è che, ora, viene considerato anti-conciliare tutto ciò che di cattolico c'è nelle costituzioni, peraltro approvate nel 1990 da un papa post-conciliare, Giovanni Paolo II
Mic, temo siamo già oltre purtroppo: si tratta di puro, inestinguibile odio anti cattolico. Non c'è "logica" seppur malsana che possa giustificare quelle crudeltà e il resto.
RispondiEliminaMiles
Questo scandalo vale anche per deviare l'attenzione del Sinodo.
RispondiEliminaCupio delendi, solo questo, giustificazioni non ce ne sono, distruggere il poco rimasto di quella chiesa che illuminati illuministi iniziarono a distruggere nel 1789, non so se la Russia arriverà in tempo.....prima che scoppi la III GM, ci siamo quasi. I trailers del film, beh, non guardateli, sembrano quelle agiobiografie del Grande Timoniere che andavano di moda negli anni '70, compreso il famoso bagno nel fiume Giallo, poi ci sarà il CD inciso da sua umiltà, una copiosa raccolta dei suoi personali apoftegmi in 2 libri, e alcune nuove agiografie tra cui quella del per me disgustoso, Paolo Brosio.....ah dimenticavo i nuovi vatileaks sono un attacco a Medjugorjie e vai, a tanto non ero arrivato, sto peggiorando, di brutto. Anonymous.
RispondiElimina"...intellettualmente attrezzato". Ecco, questo è il punto. Il Papa non lo è. A una preoccupante faciloneria dottrinale si unisce una disinvoltura mediatica irrispettosa del suo ruolo e lontanissima da ogni sana prudenza. Costui ha in mente un obiettivo ben chiaro: distruggere la Dottrina cattolica, aderire alle ideologie dominanti (da quella omosessualista a quella ecologista, dalla distruzione della famiglia al pauperismo più becero), abbracciare il mondo moderno e le sue aberrazioni. E in ciò è ben supportato da un carattere dispotico, capriccioso, vendicativo, autoritario, egocentrico e accentratore. Il caso dei FFI, ma non solo, ben lo dimostra.
RispondiEliminaQuesto Papa rappresenta un rischio per la Fede, per la Dottrina, per la Chiesa, per i fedeli e la loro salvezza.
@ Alessandro Mirabelli.
RispondiEliminaVisto che il post delle 11.22 è un'usurpazione controlli anche il seguente:
Alessandro Mirabelli
6 novembre 2015 17:08
Chapeau, Mons. Negri.
Anche questo parla di chapeau e si trova nel thread su mons.Negri.
Mi faccia sapere, perché in un certo senso costituisce un po' una risposta negativa indiretta ai miei post precedenti.
Grazie.
E' il caso di pensarci bene:
RispondiEliminal'umiliazione è un sacrificio molto apprezzato dal Signore.
Ogni nostra sofferenza e umiliazione, accettata come offerta a Gesù, "morendo a noi stessi" è gradito da Chi non ragiona come il mondo e trattiene tutto questo per la vita che non muore, nella "banca" che non usa i risparmi altrui per indebitare il prossimo, ma per renderci eternamente beati.
In questi giorni di santi e suffragio per i defunti (finiti in carnevalata, mostri, streghe scherzetti e dolciumi a motivo del proliferare di zucche vuote e paganesimo) proviamo a interpretare cattolicamente la preghiera più banalizzata di tutte: la quiete eterna (un "riposo" da tutte le amarezze, gli assilli, le paure, le fatiche...) dona (perchè è dono Tuo!) Signore alle anime (che sopravvivono al corpo, visto che "l'ospedale da campo" non si occupa solo di suture, bendaggi e steccature) e per loro risplenda la (Tua) luce senza fine (la luce "vista" da tutte le persone con esperienze di NDE, la quale è anche però "fuoco" per chi non è ancora sufficientemente purificato per goderne solo come luce e quindi "brucia" il necessario per poter "riposare nella pace", ripulita l'anima di ciò che non permette di godere di quella luce in modo beato).
...la luce splende nelle tenebre, ma le tenebre non l'hanno accolta...
Torniamo allora a questa occasione di purificazione mediante l'umiliazione.
Il vangelo parla chiaro: "hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi". "Beati voi quando sarete insolentiti per causa mia"... "non preoccupatevi: io ho vinto il mondo". Venne fra la sua gente, ma i suoi non l'hanno accolto. A quanti però l'hanno accolto,
ha dato potere di diventare figli di Dio...
Dobbiamo ringraziare il Signore di questa umiliazione.
La chiesa "meretrix" ha abbandonato la castità, accoppiandosi in ogni gender...
La chiesa 2.0 ha sancito l'onorabilità di questo peccato, chiamandolo "amore" e "famiglia".
Il mondo plaude alla chiesa 2.0 e chi non si adegua è "cattivo", "ladro" e "faraone".
Dire che fanno schifo è un giudizio secondo il mondo. Vero, ma del mondo.
Offrire questa umiliazione, nel vedere la Sposa costretta alla strada, unendosi allo Sposo, che porta la croce, è sempre un giudizio, terribile, ma non del mondo.
Il mondo lo giudica debole e stolto, "greci" e "giudei" uniti nei loro "ragionamenti".
E' il venerdì santo. Sappiamo bene che cosa significa.
Non disse lui stesso che il libro che aveva letto più volte era "Il padrone del mondo"di R. H. Benson?
RispondiEliminaIrina,
RispondiEliminae si è inamorato di Falsestein ?
rr
Giuliano Felsenburgh è l'anticristo.
RispondiEliminaVuole fare a meno di Cristo, cioè vuole fare a meno di Dio.
Vive "etsi Deus non daretur".
Può anche "celebrare riti", "radunare masse", ma al centro non c'è più Dio.
Il "Protagonista" diventa comunque l'uomo: a volte il celebrante, a volte la massa, a volte "l'idea che unisce e sospinge", spesso tutti e tre insieme, ma non la Presenza!
Se il mondo ragiona così e la Chiesa lo segue, la Chiesa tradisce lo Sposo.
Giuliano Felsenburgh è il filantropo democratico, rassicurante e pacifista che scioglie tutte le discordie, anche religiose, nell'abbraccio umanitarista della tolleranza globale.
Questa è la sola e vera "cattolicità" che conti, tanto da stritolare la Chiesa Cattolica, l'unica nemica del progetto. Dio non è cattolico: e non l'ha detto solo Felsenburgh...
Giuliano l'Apostata fu tristemente famoso per un tentativo (fallito) di dimostrare inefficaci le parole di Gesù riguardo al tempio di Salomone.
Giuliano considerava il cristianesimo la causa principale dell'impossibilità di un progresso dell'impero, soprattutto avendo influenza sulle coscienze. Non potendo eliminarlo, doveva "usarlo", addomesticandolo e professandolo adorando "altro" e soprattutto "smontando" ogni tentativo di missione e proselitismo! Giuliano dimostrò grande tolleranza e preoccupazione per le persecuzioni ai cristiani (che lui chiamava "galilei")... ma mettendoli in difficoltà, per esempio rendendo incompatibile l'essere cristiani professi e l'insegnamento nelle scuole... (tolleranti sì, ma con chi voglio ... mi).
Compose l'Inno alla Madre degli dei, Cibele, la Magna Mater dei Romani, è rivolto a chi deve occuparsi di educare i fedeli: è lo scritto che un pontefice massimo rivolge ai sacerdoti dei culti ellenici, come a sottolineare l'estrema credibilità del culto della dea... Occorre infatti riconoscere l'esistenza di un principio superiore, ossia la causa della forma e della materia, secondo la personale concezione di Giuliano.
Cibele è «la Vergine senza madre, che ha il suo trono accanto a Zeus, ed è realmente la Madre di tutti gli dei».
In tutto questo attivismo, con velleità teosofiche, scrittura di panegirici e definizione dogmatica di una "religione civile" lo solleticò l'idea di ricostruire il tempio, dimostrando che Matteo 24,2 era una falsa profezia e chi la disse un falso Messia.
Così decise di incaricare un tale Alipio, governatore della provincia britannica, di procedere, finanziandolo. Notare: l'obiettivo del progetto, le finanze, il potere imperiale, l'incaricato e la sua origine...
Eppure, a lavori iniziati, l'area fu interessata per tutto il 362-363 da un persistente sciame sismico. I lavori venivano continuamente distrutti, ma non si arrestavano.
Giuseppe Ricciotti (riportato anche da Vittorio Messori) ha raccolto una testimonianza di uno storico pagano, Ammiano: “Mentre Alipio portava avanti i lavori, formidabili globi di fiamme, erompendo con frequenti ondate presso le fondamenta, resero il posto inaccessibile, dopo aver bruciato talvolta gli operai, perciò, siccome gli elementi naturali respingevano ostinatamente l’impresa di ricostruzione, questa cessò”»
Sì,RR, forse in cuor suo ha sempre tifato per il facsimile.
RispondiEliminaAggiungo da Nicolàs Gòmez Dàvila: "L'assillo del cattolico progressista non è la città celeste dell'Apocalisse, ma la città-giardino.
Ho sopra scritto Falsestein, falsa pietra, invece che Falsenburg, città falsa.
RispondiEliminaUn deficit mnemonico che si è tradotto in un bel lapsus.
Irina, parafrasando una battuta su "1984" letta su un blog anglofono:"hanno pensato che "1984" fosse un manuale di' istruzioni su come fare, non una severa critica al programma e progetto", so potrebbe dire che, nel leggerequel libro, ha pensato fosse come il "Principe" di Machiavelli, una guida per come diventare, appunto, padrone del mondo e creare tante citta' -giardino.
Rr
L'originale si chiama Julian Felsenburgh.
RispondiEliminaQuanto al vdR, andhe io mi chiedo da tempo in che senso sia il suo romanzo preferito, visto chell'eroe non somiglia nemmeno un po', anzi per nulla, e ricordo che forse Rr mi aveva risposto a questo proposito che il vdR non era abbastanza sottile/intelligente/non mi ricordo gli aggettivi usati per essere davvero il Felsenburgh di turno...: invece secondo me è più intelligente di quel che dà a vedere. Colto no, questo è assodato, ma intelligente... Bah. Vedremo,
Comunque, forse è vero che usa The Lord of the World come un manuale di istruzioni.
Il che è ormai molto più che inquietante, vira verso il diabolico, persino.
humilitas
I pensieri vanno e non sai chi li raccoglie,come li intende nè come li usa. Credo che a volte sia in questo passaggio tra trasmittente e ricevente che avvenga il ribaltamento. A volte.
RispondiEliminaHumilitas,
RispondiEliminasi, infatti, Julian( Giuliano l'Apostata) Felsenburgh("felsen" suona come" false" in Inglese e se sei di certe zone dell' Inghilterra pronunci" felschen" che suona come il t desco " falsch"; "burgh" suona come" burg" che in Tedesco significa " roccaforte" "citta fortificata", corrispondendo al Latino "oppidum") è molto colto, conosce varie lingue, s' intende di economia, finanza, politica estera e diplomazia, oltre che essere un superbo oratore, versato in tutte le arti della retorica, non gli assomiglia per nulla(è anche un bell'uomo).
Più che intelligente, mi sembra furbo, oltre che naturalmente"fals e curtes".
Rr
Rr: Ah ecco. Non sapevo della pronuncia locale di certi Inglesi (ho molta più familiarità con US e Canada...). Ho capito, come certi neozelandesi che pronunciano "seven" con una E talmente stretta che sembra "sieben". Interessante.
RispondiEliminaPuò essere che tu abbia ragione, la sua forse è soprattutto furbizia, che è la versione squallida dell'intelligenza.
Che tristezza.
In più, "Piemuntes fals e curtes". Anzi, neanche "curtes", visto come tratta chi non gli piace...
humilitas
https://www.facebook.com/mario.adinolfi/posts/10153613324020428
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