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mercoledì 16 dicembre 2015

Invito alla lettura. Henry Delassus. Il problema dell'ora presente

Il problema dell’ora presente (Cfr. H. Delassus, Il problema dell’ora presente, 2 voll., (1907), III ed. italiana, Proceno (VT), Effedieffe, 2014-2015) viene universalmente considerato come la vera somma del pensiero cattolico controrivoluzionario. La lettura di questo libro è giudicata indispensabile per chiunque voglia formarsi una conoscenza esatta sulla massoneria e il complotto anticristiano. Solo attraverso la lettura di questo testo si capirà correttamente come e perché la vera lotta in atto – soprattutto ai giorni nostri – è quella che mette la Chiesa di Dio in faccia alla chiesa di Satana, conflitto formidabile da cui dipende la sorte  stessa dell’umanità.

Esistono libri capaci di alimentare la preparazione di una persona in maniera sostanziale. Tali libri permettono a chi li legge di gettare basi di roccia – pietre angolari su cui innalzare una robusta formazione intellettuale –, di introdurre nel bagaglio culturale del lettore categorie di riferimento semplici e perfettamente calibrate, un’ossatura solida ma al tempo stesso plastica, un supporto, un lucido interpretativo a cui sovrapporre i nostri convincimenti, permettendo così al quadro d’insieme di risultare chiaro e cristallino. La chiarezza del contenuto difatti è un tratto fondamentale di questi libri: i testi importanti e fondamentali, di cui ogni nostra libreria non dovrebbe mai fare a meno, in due ore di lettura quotidiana sono in grado di spazzare via il fumoso pattume che per oltre un secolo ha inquinato ogni ambiente vitale e nazionale: dal letterario, al politico, fino al religioso.

Il testo che oggi lanciamo è uno di questi libri (forse uno dei migliori in tal senso). Si tratta di un’iniziativa urgente, perché oggigiorno uno dei problemi maggiori in ambito culturale e cattolico è dato dal trascurare od ignorare i grandi tesori che la cristianità ha prodotto quando ancora combatteva la vera battaglia; ignorare che una volta, meno di un secolo orsono, quella stessa Chiesa che oggi pseudo­analisti (ignoranti o in mala fede) accusano di essere SEMPRE stata dalla parte del nemico, portava sulle sue spalle plurisecolari il peso di quella lotta, che quando si fece ferocissima – a cavallo tra l’800 e il ‘900 – diede vita ad un’ultima resistenza sotto l’ispirazione di Pontefici del calibro di Pio IX, Leone XIII e San Pio X, che non a caso sposavano pubblicamente testi come il presente. Questa controffensiva partorì diverse iniziative, molti capolavori immortali. Ma si spinse oltre, volle combattere il nemico sul suo stesso terreno; fu volenterosa e coraggiosissima. Una delle iniziative più vitali – di cui si armò –, fu la creazione, nel 1909, di un Sodalitium pianum, vero e proprio servizio d’intelligence ante litteram ad uso della Santa Sede. Tale organizzazione “segreta” fu creata per portare alla luce e denunciare le trame del serpente abissale e venne appoggiata e finanziata dallo stesso San Pio X. Monsignor Henri Delassus ne faceva parte insieme ad altri 50 teologi e studiosi sparsi per tutta Europa, e senza tema d’errore si può sostenere che l’opera sua, che oggi rilanciamo, rappresenti il fiore all’occhiello della produzione antisovversiva di quegli anni.

È passato più di un secolo da quei giorni; la Chiesa, nel frattempo, deponendo le armi culturali di cui disponeva, ha lasciato indifese le sue mura davanti all’assalto del nemico. È utile pertanto ricordare che tale nemico – smascherato in maniera perfetta ed inimitabile da questo libro – è sempre il medesimo anche ai giorni nostri; cambiano tempi, metodi d’azione ed interpreti, ma la battaglia è sempre la stessa. Pertanto, l’attualità de “Il problema dell’ora presente” (fin dallo stesso titolo) è totale, ed urgente la sua ripresa.

Queste sono le “armi”, gli strumenti di cui oggi è priva Roma e che mancano al suo popolo (soprattutto). Non a caso in molti, troppi non conoscono un autore come Delassus. È una lacuna culturale decisiva; un esempio di disinformazione perfettamente riuscito. Il risultato di tale abbandono è sotto gli occhi di molti, fin dei meno disincantati.

Nel motto di EFFEDIEFFE “una casa senza libri è come una fortezza senza armi” è racchiusa la speranza che le nostre “case” (le nostre abitazioni, ma anche i nostri paesi, le nostre parrocchie e la nostra stessa dimensione personale) non rimangano ancora a lungo sguarnite di tali “armi”, che sono sia culturali che spirituali. La diffusione, la ripresa, ed il rilancio di testi come Il problema dell’ora presente sono pertanto tentativi per continuare a “tener bordone” davanti agli assalti di cui siamo vittime (perché, ricordiamolo sempre, è impossibile combattere un nemico che non si conosce). Un testo su cui abbiamo lavorato a lungo e che conta di un secondo volume.

Il prezzo tanto contenuto (25 euro per oltre 700 pagine), pensato appositamente per i nostri lettori, confidiamo possa agevolare una sua nuova, capillare diffusione: se ben studiato, questo libro può diventare uno strumento determinante per la formazione di nuove leve (anche tra i giovani o futuri sacerdoti), persone affini e preparate, forse in grado, un giorno, di cambiare le sorti della partita in corso.

Il testo viene poi impreziosito dall’invito alla lettura a firma di don Curzio Nitoglia, utilissimo per inquadrare i contenuti espressi nell’opera di Delassus anche in chiave contemporanea. Come scriverà Nitoglia, «siamo di fronte alla vera somma del pensiero cattolico controrivoluzionario: la lettura di questo libro è giudicata “indispensabile per chiunque voglia formarsi una conoscenza esatta sulla massoneria e il complotto anticristiano” (P. Copin­-Albancelli).

Monsignor Antonio De Castro Mayer era solito dire: “parlando con una persona si capisce sùbito se ha letto monsignor Delassus oppure no”. Quindi non posso che raccomandare la lettura, anzi lo studio approfondito e meditato, del Problema dell’ora presente per poterlo risolvere con l’aiuto di Dio (che non manca mai) e la buona volontà dell’uomo (che purtroppo spesso difetta)».

[per l’elenco dei temi trattati nel primo volume rimandiamo direttamente alla scheda prodotto sul nostro shop] Confidiamo dunque nell’interesse e nella generosità dei nostri lettori, ricordando che l’esito dello scontro passa anche per le nostre mani. Non tutto è perduto. Non dimentichiamoci che siamo sempre liberi di tornare ad operare scelte coraggiose e caparbie se ci poniamo nella giusta direzione. Questo testo potrà farci da bussola.
Quindi coraggio, e buona formazione!
Lorenzo de Vita (editore)

9 commenti:

  1. Perdonate il fuori tema : Buona Novena del Santo Natale del piccolo Bambino Gesu' !

    Santa giornata a tutti.
    http://www.sanpioxlipunti.it/html/novenanatale16.php

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  2. Ho ordinato e ricevuto i testi. Inizio ora la lettura del testo integrale, finora conosciuto solo attraverso brani sparsi. Ne riparleremo.

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  3. Ho letto metà del primo libro... occhi di Pastore che descrivono perchè siamo arrivati al bivio finale. Lo consiglio a tutti.

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  4. La copertina però è orribile.....esco da accesa conversazione, eufemismo, sulla morte del G.M. Licio Gelli che verrà omaggiato in chiesa ed avrà, presumo, funerali cattolici, la mia tesi era che in quanto dichiarato GM non avrebbe dovuto avere funerale religioso.....apriti cielo! Mi hanno dato tutti addosso dicendo che sono rimasto indietro, che i tempi sono cambiati, che il progresso va avanti che certe cose non contano....sarà, ma io la penso sempre allo stesso modo, a costo di passare da reazionario, questo funerale non s'aveva da fare, ma già siamo nell'anno della misericordia e oplà, un colpo di spugna e tutto torna immacolato.....sarà, ma io non mi sposto di un millimetro, è un'eresia, ad essere eleganti. Anonymous.

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  5. Une observation, toujours valable elle aussi, de Mgr Delassus :

    "C'est l'erreur plus que le vice qui les a perdus [les Juifs]. Le vice et même le crime ont des limites, l'erreur n'en a pas. Il faut donc dire la vérité sans finesse, ni stratégie habile" (Mgr Delassus, "Semaine Religieuse de Cambrai", 1884, p. 735).

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  6. Anonymous,
    Licio Gelli, l' uomo nero anni '80 e'90, che tutti conosceva, e che tutti poi ignoravano...adesso anche l'onore dei funerali religiosi. Pero' non non sappiamo se si fosse pentito di essere stato un massone, e se negli ultimi anni si fosse riavvicinato alla Chiesa. Certo nell'omelia il. celebrante dovrebbe dirlo e ricordare cHe la condanna e scomunica per la Massoneria non sono state mai abolite. Bisognerebbe andarci al funerale e vedere un po'.
    Caro Aan., dovresti evitare discussioni del genere, ti fanno male alla salute. Tanto non li convinci, anche perché la' dove di massoni ce n'e tanti, quindi vai a toccarli sul vivo.
    Rr

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  7. @Anonymous, confronta da te:

    “Ciò che noi dobbiamo dire alle folle è: “noi adoriamo un Dio, ma è il Dio che si adora senza superstizione (…).
    La Religione massonica dovrebbe essere mantenuta, da tutti noi iniziati degli alti gradi, nella purezza della dottrina luciferiana.
    Sì, Lucifero è Dio, e sfortunatamente anche Adonai (il Dio dei cristiani, ndr) è Dio.
    (…) La dottrina del Satanismo è un’eresia; e la vera e pura religione filosofica è la fede in Lucifero”
    (Albert Pike, 33° grado della Massoneria di Rito Scozzese, discorso tenuto in Francia agli alti gradi della Massoneria nel 1889)

    Non mi pare questo gnosticismo deviato compatibile col cattolicesimo: chi dice che è compatibile, è già un massone in fieri. E chi al Concilio diceva che aveva il culto dell'uomo era già sulla strada.

    “Questa nuova e completa Rivoluzione che noi contempliamo può essere definita in poche parole. E’ socialismo mondiale assoluto, scientificamente pianificato e diretto..”
    da ‘The New World Order’ (1939) di H.G. Wells

    «La chiave di volta d’ogni sistema opposto alla Massoneria è il sentimento ascetico e trascendentale che trasporta gli uomini al di là della vita presente e fa che si considerino
    come pellegrini sulla terra. Finché questo sistema non sia distrutto dal martello della Massoneria, avremo una società di povere creature ingannate, che tutto sacrificano per ottenere la felicità in una esistenza futura».
    (Il massone Mauro Macchi, in “Masonic Review”,16 febbraio 1874).

    E' ovvio che stiamo parlando di "fedi" inconciliabili:

    “Gaudium et Spes” 12:
    «Tutto, sulla terra deve essere orientato verso l’uomo, come a suo centro e suo vertice»;
    suona diversa, se non opposta da “Charitas Christi urget nos!”

    Leone XIII, nella Sua enciclica “Humanum genus”, aveva scritto:
    «Il genere umano è diviso in due campi nemici, i quali non cessano di combattersi; l’uno, per la verità e la virtù; l’altro, per tutto ciò che è contrario. L’uno, è la vera Chiesa di Gesù Cristo...l’altro, è il regno di Satana»
    Leone XIII, “Humanum genus” 1884

    Pio X, il 27 maggio 1914, mettendo in guardia un gruppo di nuovi cardinali da un certo spirito di adattamento al mondo aveva detto:
    «Noi siamo, ahimè, in un tempo in cui si accettano con grande facilità certe idee di
    conciliazione della Fede con lo spirito moderno; idee che conducono molto più lontano di come si possa pensare, non solo verso un affievolimento, ma anche verso la perdita della Fede...».
    Il Cristianesimo ha il suo centro nella Croce di Cristo...Non si può dunque ricalcare, invece, l’idea di Rousseau che affermava che «l’uomo è buono», il che non concilia affatto con la dottrina cristiana che afferma, al contrario: «l’uomo è nato peccatore!», per cui, come dirà Gesù: «Solo Dio è buono»

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  8. Che la Massoneria sia intrinsecamente male, è dimostrato dagli effetti nefasti che ha avuto ed ancora ha in Francia e, seppur meno, in Italia.
    Come sempre, " dai suoi frutti li riconoscerete" .
    Rr

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  9. @ Visto che si e' parlato di Gelli.

    Ho letto un riassunto in rete delle sue numerose vicende giudiziarie su un quoditidiano che va per la maggiore. Mi sembra che le varie condanne di tipo politico siano alla fine cadute tutte, mentre non si puo' dire la stessa cosa di quelle per reati di tipo economico che gli furono imputati. Che fosse il "grande burattinaio" di tutti i "segreti" dell'Italia di allora, secondo me e' una bufala colossale.
    Circa il suo funerale in chiesa. In genere i massoni praticanti, che muoiono da "massoni di tradizione", restando fedeli alla loro falsa filosofia, hanno il funerale civile. In certe citta'(dell'Italia centrale) dove la Massoneria e' forte mi e' capitato di vedere in anni lontani manifesti funebri di dignitari massoni appena deceduti, affissi per le strade del centro, nei quali si diceva che il Venerabile G.M. X Y era "entrato nell'Oriente Eterno". Questa era la formula usata, che mi e' rimasta impressa. Ora, che Gelli abbia il funerale religioso, cio' fa sperare che si sia convertito alla vera religione, negli ultimi anni della sua esistenza. historicus

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