Sembra che i santi abbiamo vissuto vite assolutamente incompatibili con quella dei cristiani di oggi. Dal pulpito oggi non è poi cosi raro sentire frasi come: "A Dio non servono i tuoi sacrifici perché ti ama cosi come sei" oppure: "Dio non vuole che vi sacrifichiate, gli basta che lo amiate". Frasi condivisibili penso da tutti, peccato che non sono del tutto vere. Il messaggio che oggi si fa passare è che la croce non è più necessaria. Questa è la caratteristica fondamentale della riforma della fede avvenuta negli ultimi anni nella Chiesa. Se si predica che tutti si salvano e che l'inferno è vuoto - se non esplicitamente, almeno implicitamente tacendo la verità - a che servono i digiuni, a cosa serve pregare, a cosa serve sopportare mio marito, perdonare quando mi tradisce e non separarmi da lui come fanno tutti ormai, per molto meno? Chiaro che se ragioniamo in questi termini, tutto questo non serve più a niente, infatti quanti cristiani digiunano? Quanti pregano almeno le preghiere del mattino e della sera? Quanti vanno alla Messa domenicale? Quanti rimangono fedeli al loro matrimonio nonostante le apparentemente insuperabili difficoltà cui vanno quotidianamente incontro? Pochi, pochissimi... I cristiani hanno dimenticato il senso del sacrificio, il senso dell'espiazione, il senso della riparazione e di conseguenza hanno disimparato ad amare veramente perché il vero amore presuppone sempre il sacrificio, presuppone sempre il soffrire per l'altro, presuppone in parole povere la croce. Cristo non ci ha amato per scherzo! Non è venuto per insegnarci il valore della fratellanza universale ma primariamente è venuto per pagare al nostro posto i conti con la Divina Giustizia. L'amore di Dio si è manifestato nell'incarnazione del Verbo che si è fatto uomo per permetterci di sfuggire all'inferno eterno. Oggi pochi, davvero troppo pochi, credono ancora questo. Ma è verità di fede! Le nostre chiese, di conseguenza, sono popolate da eretici. Questa parola ha perso di significato, non la si comprende più: essere eretico è una cosa terribile perché ne va della salvezza eterna! L'eretico è colui che coscientemente rifiuta una o più verità divinamente rivelate e perciò si pone al di fuori della comunione con la chiesa. Se questo è vero, allora quotidianamente nelle nostre chiese, molti eretici - non in comunione con la stessa Chiesa e quindi con Dio - si comunicano col Corpo e sangue di Cristo. C'è qualcosa che non va...
Da qualche anno non si è voluto più questo: si insegna alla gente tutto ciò che serve per star bene insieme, per crearci da noi il nostro paradiso terrestre ("Sarete come Dio") vivendo del tutto dimentichi del vero paradiso, quello eterno. Il cristianesimo è stato svuotato e questo vuoto pesa enormemente nella vita della chiesa, della società e del mondo. Che fare dunque? Perdere la speranza? No... rimboccarsi le maniche! Studiare, approfondire, tornare alla vera fede perché se essa è corrotta, anche le nostre azioni saranno corrotte, perché l'uomo agisce in base alle sue idee. Senza la vera fede nessuno potrà salvarsi, perché non saprà cosa fare per ottenere questa salvezza. Imparare a confessarsi come si deve, a comunicarsi in modo degno, a vivere davvero una vita divina, nel rispetto dei comandamenti e nella preghiera perseverante e devota. Cosi forse, le sorti della chiesa si risolleveranno.
di Cristiano M.G. - [Fonte]
L'Incarnazione dice che Dio, eterno e provvidente, ha scelto di farsi noto all'uomo -creatura "capace" di Dio e anche di farne a meno- in un modo impensabile persino per chi Dio lo aveva cercato nella natura o nel mito. L'Incarnazione non giunge "improvvisa": anche fisiologicamente ha avuto bisogno di una gestazione, successiva a un "sì" a un'iniziativa da parte di Dio; ma tutto questo è a sua volta nell'alveo di una tradizione "preparata" da segni grandi, una legge e i profeti che hanno raccolto la Rivelazione.
RispondiEliminaUn minuscolo granello di creazione, popolato di microbici esseri pensanti e mortali, viene così abitato dal Suo eterno Creatore!
Tempo e spazio possono darci il senso delle proporzioni tra Chi visita e chi è visitato.
https://www.youtube.com/watch?v=zR3Igc3Rhfg
Questa lunga premessa è per smascherare una volta di più l'inganno della falsa-chiesa.
Non siamo noi a cercare Dio: è Dio a cercare noi! Lo ha fatto nel Verbo incarnato.
Una volta trovati -da Lui- noi dobbiamo riconoscerLo e adorarLo, portandoLo a tutti.
Non dobbiamo più "cercarLo con gli altri uomini" che non Lo conoscono!
La ricerca dell'ignoto o la conferenza di tutte le esperienze di ricerca che diventa la super-religione di chi crede a un "dio" per poterlo identificare con il proprio cammino di ricerca, facendo media delle varie scuole celebrando l'uomo che cerca, non ha nulla a che fare con un Dio che cerca Lui l'uomo!
I Magi che partono per trovare il bambino stanno cercando il luogo, ma hanno già trovato in cuor loro il senso del loro lungo viaggio! Le chiese dovrebbero essere i luoghi sicuri per chi vuole incontrare il Verbo incarnato e non delle stazioni di cercatori che si sentono dire che anche loro stanno cercando qualcosa, ma non l'hanno ancora trovato!
Ecco come la massoneria ("che teorizza l'uomo in ricerca") ha infiltrato la Chiesa del Signore Gesù Cristo, che annuncia un Dio che si è fatto avanti, che il cristiano conosce perchè trovato da Lui, e che sa di poter incontrare, sapendo dove abita.
Una volta conosciuta la "casa", la nostra natura segnata dal peccato non ci preserva dall'uscirne. Possiamo fare come il figlio scapestrato. O anche come il fratello maggiore, che è in casa, ma non è stato "trovato" consapevole di tanta grazia, vivendo tristemente la propria condizione soltanto come "dovere". In ogni caso la scelta giusta non è "l'uscire", bensì il rientrare in una casa dove si fa festa per chi rientra!
I "cercatori" escono... Ma c'è già stato Dio a "uscire" dalla sua divinità per congiungersi all'uomo. Tutto il resto discende da quello. Anche i digiuni. Anche l'inferno che viviamo nella carne e vivremo eternamente nello spirito, rifiutando di essere stati cercati da Dio e continuando a cercarlo negli inganni del mondo e del suo principe, che la croce ha sconfitto! Santo Stefano morì martire vedendo ciò che i suoi lapidatori non vedevano.
I massoni celebrano l'uomo in ricerca.
I cristiani celebrano i martiri, morti avendo trovato!
concordo.......
EliminaSono pienamente d'accordo con il signor Pietro C. -autore del blog Traditio Liturgica- quando in risposta ad un commento di un lettore scrisse che è necessario tornate alle fonti, ricominciare dai padri della Chiesa.
RispondiEliminaDal pulpito oggi non è poi cosi raro sentire frasi come: "A Dio non servono i tuoi sacrifici perché ti ama cosi come sei" oppure: "Dio non vuole che vi sacrifichiate, gli basta che *lo* amiate".
RispondiEliminaNella migliore delle ipotesi. In posti nei quali si conserva ancora una sorta, un barlume, un rudere di apparente "Verticalismo".
Da tantissimi predicatori (ovviamente senza vero pulpito, magari messo a disposizione, dove non è stato semplicemente buttato giù, di qualche pastoressa protestante, durante la settimana di preghiera per l'unità dei Cristiani), oramai votati solo ad una sorta di, non meno apparente, "Orizzontalismo", si dice "Dio non vuole che vi sacrifichiate, gli basta che * CI AMIAMO*".
La Croce è sparita dall'orizzonte della Chiesa?
RispondiEliminaMi pare che siano sparite diverse cose, non solo quella, intanto è sparita da 2 anni in qua la presenza del Papa come figura istituzionale, con tutti i carismi ed anche i paramenti del caso, sembrerebbe una questione di lana caprina, ma tale non è, ho seguito tutte le benedizioni Urbi et Orbi fin da piccolo, almeno fino al 2012, e non ho MAI visto una cosa sciatta e inutile, in un certo senso, come quella andata in onda ieri ed io ne ho viste solo poche immagini in video, senza audio, ma la folla dov'era? Non amo polemizzare, ma la piazza era semivuota, poche inquadrature da dietro la loggia, francamente, uno squallore che fa tristezza, non ho seguito le parole del vdr, ma mi dicono abbia detto il minimo indispensabile, mi si permetta di osservare che tutti i papi da me visti, da Paolo VI in poi, G.XXIII ero troppo piccolo, s' affacciavano vestiti da Papa, essendo cerimonia di alto spessore e significato, e vedere l'uomo in bianco come fosse capitato lì per caso, mi ha fatto male e fortuna che non ho seguito il tutto, mi spiace, non ce la faccio, tanto varrebbe lasciasse perdere.....Lupus et Agnus.
Sono pienamente d'accordo con il signor Pietro C. -autore del blog Traditio Liturgica- quando in risposta ad un commento di un lettore scrisse che è necessario tornate alle fonti, ricominciare dai padri della Chiesa.
RispondiEliminaNon dimentichiamo, insieme ai Padri della Chiesa, 2000 anni di Tradizione non 'spuria'...
Corre voce che l'Anno della Misericordia, aperto da questo Papa, sarà chiuso da un altro Papa...
RispondiEliminaDalla stalla alla croce
RispondiEliminaAll’indomani della solennità del Natale, celebriamo oggi la festa di santo Stefano, diacono e primo martire. A prima vista l’accostamento … alla nascita del Redentore può lasciare stupiti, perché colpisce il contrasto tra la pace e la gioia di Betlemme e il dramma di Stefano, lapidato a Gerusalemme nella prima persecuzione contro la Chiesa nascente. In realtà, l’apparente stridore viene superato se consideriamo più in profondità il mistero del Natale. Il Bambino Gesù, che giace nella grotta, è l’Unigenito Figlio di Dio fattosi uomo. Egli salverà l’umanità morendo in croce. Ora lo vediamo in fasce nel presepe; dopo la sua crocifissione sarà nuovamente avvolto da bende e deposto in un sepolcro. Non a caso l’iconografia natalizia rappresentava talvolta il divino Neonato adagiato in un piccolo sarcofago, ad indicare che il Redentore nasce per morire, nasce per dare la vita in riscatto per tutti (Mc 10,45).
Santo Stefano fu il primo a seguire le orme di Cristo con il martirio; morì, come il divino Maestro, perdonando e pregando per i suoi uccisori (cfr At 7,60). Nei primi quattro secoli del cristianesimo, tutti i santi venerati dalla Chiesa erano martiri. Si tratta di uno stuolo innumerevole, che la liturgia chiama "la candida schiera dei martiri", martyrum candidatus exercitus. La loro morte non incuteva paura e tristezza, ma entusiasmo spirituale che suscitava sempre nuovi cristiani. Per i credenti, il giorno della morte, ed ancor più il giorno del martirio, non è la fine di tutto, bensì il "transito" verso la vita immortale, è il giorno della nascita definitiva, in latino dies natalis. Si comprende allora il legame che esiste tra il "dies natalis" di Cristo e il dies natalis di Santo Stefano. Se Gesù non fosse nato sulla terra, gli uomini non avrebbero potuto nascere al Cielo. Proprio perché Cristo è nato, noi possiamo "rinascere"!
Benedetto XVI
@ Ex Aedibus: carissimo/a, ""e Dio aveva altri progetti"" tutto finirà come vuole l'Onnipotente; certo è che la Chiesa ha duemila anni - i papi passano e la Chiesa è sempre rimasta intatta ed immutabile; in molti hanno provato a cambiarne le radici, ma alla fine è rimasta la Chiesa come l'ha voluta Cristo - anche questa bufera passerà, e speriamo che la sofferenza che stiamo provando duri il minimo indispensabile.
RispondiElimina@ Lupus et Agnus: """La Croce è sparita dall'orizzonte della Chiesa?""" -
RispondiEliminaNo, è sparita dall'orizzonte di troppi uomini che sono diventati materialisti a causa della predicazione di una falsa dottrina che dura da 50 anni.
Questo Natale, ho visto chiese semivuote a tutte le ore, mentre la Chiesa della Trinità dei Pellegrini era stracolma - i Cattolici cercano ancora la Chiesa, e più andiamo avanti e più mi rendo conto che si stanno riempiendo le Chiese del Rito Antico, anche se c'è sempre di più chi lo ostacola con tutti i mezzi - forse in troppi hanno capito la capitolazione di Roma di fronte alle false religioni.
Tutto il medioevo con tutta la corruzione di quegli uomini che era arrivato fino agli inizi del 900, non ha arrecato danni alla Chiesa ed alla Dottrina per quanti ne ha procurato la gerarchia dagli anni 60 ad oggi, ed ora ne vediamo gli effetti devastanti.
Poi Tu hai chiarito molto meglio la situazione nel tuo commento, sia del vescovo vestito di bianco sia delle piazze e chiese semivuote.
Certo che dove finisce la grandezza del Dio vivente, sparisce tutto.
Comunque il demonio può inventarsi qualsiasi cosa e combatterci in tutti i modi che le porte dell'inferno non prevarranno.
il calendario liturgico, oggi porta festa, Santo Stefano Protomartire; ma da me è anche il Patrono della cittadina laziale. Ma ormai da vari anni in questa parrocchia protestantizzata non ci sono le campane a festa, non c'è la chiesa addobbata per il Patrono, non c'è la processione che da secoli fino agli anni 2000 (col nuovo prete/parroco) è sparita, no Messe Solenni di una volta (Fino a venti anni fà) ora una messa alle 17,00 e concerto di Natale con musiche che nulla hanno a che vedere col Natale.
RispondiEliminaDio aveva altri progetti. purtroppo certi uomini ne hanno altri materialisti.
Ecco come sparisce la fede nelle masse che una volta erano Cattoliche; ma la chiesa è sempre vuota - una volta era una collegiata di prima sede.
Caro Bernardino le chiese vuote si riempiono come per incanto quando si torna a parlare di Dio ai fedeli.Anche questi preti/parroci eretici prima o poi andranno in pensione come i comuni mortali.Ormai salvano i posti che ricoprono solo con la prepotenza e l'anzianità ma,a quei livelli , diventa sempre più difficile . bobo
RispondiElimina@ bernardino
RispondiEliminaDai suoi scritti mi sembra che ci dividano parecchi anni di età, almeno a giudicare dai suoi commenti su eventi di cui io non ho traccia, alla Messa di Natale delle 18.30, la chiesa che frequento abitualmente era piena, ma quel che saltava agli occhi era la composizione dei fedeli, 3 o 4 bambini.qualche adolescente, gli altri, tutti o quasi, ad andare bene ultra 70enni, me e dolce metà esclusi perché al di sotto dei 60.....che dire? Non ho notizie delle messe di mezzanotte, qua abbiamo una chiesa dove ogni domenica si celebra normalmente il VO e il Priorato che Lei conosce bene.......tutto il resto è silenzio, d'altra parte questa zona dell'ER è stata particolarmente devastata dagli anni '60 in qua, c'è qualche giovane sacerdote volenteroso, non c'è grande risposta da parte della gente, ma tant'è, qui una volta si affollavano piazze per rossi comizi, adesso nemmeno più quelli scaldano. Grazie per l'attenzione a me riservata, gradirei qualche racconto dei suoi tempi, se Lei ne avrà tempo ed opportunità. Buon S.Stefano. Lupus et Agnus.
Ho studiato alla Universita' Pontificia Lateranense la maggior parte dei miei colleghi preti (quando non erano usurpatori per ragione del loro orribile vizio) era completamente atea.
RispondiEliminaNon pochi preti erano anti cattolici.
In tutta l'Universita' un solo sacerdote (sardo) vestiva la talare.
@ Anonimo 15,37: Solo un sacerdote vestiva la talare (che è il riconoscimento di un prete cattolico) magari è proprio Don Cristiano.
RispondiEliminaPurtroppo in quell'ambito c'è chi sente la vocazione vera sacerdotale, e chi per varie ragioni finisce lì senza vocazione e non capisce che deve lasciare per fare un mare di danni; e quest'ultima è la più grande disgrazia, ed ecco perchè oggi la Chiesa si trova nell'apostasia più totale.
Questo Bambinello in cartapesta leccese , con i simboli della Passione , documenta quanto sostenuto nell'omelìa riportata alle ore 12:02 del 26 Dicembre
RispondiEliminahttp://www.papalepapale.com/develop/wp-content/uploads/2013/12/img_archivio19122013122235.jpg
Il Figlio perde la vita perche'tu la guadagni !
Qui l'articolo :
http://www.papalepapale.com/develop/il-natale-cristiano-non-e-una-festa-e-una-tragedia/
@ Lupus et Agnus 14,57:
RispondiEliminainfatti hai pienamente ragione, non sono molto giovane (stò oltre i settanta); proprio la mia età mi ha portato a vivere la Chiesa preconciliare di PIO XII - il concilio (del quale non si sapeva e non si capiva nulla e non se ne parlava - anche perchè parlandone, in parrocchia non si sapeva neppure a cosa servisse - e pertanto mai alcun accenno) nessuno sapeva cosa fosse, e poi tutte le riforme del postconcilio.
tutti gli anni della mia prima giovinezza, fino ai 22/23 anni servivo Messa; poi nel 70 il parroco, dietro enormi forzature dell'Ordinario diocesano dell'epoca, ha dovuto togliere le balaustre e togliere il vecchio altare e costruirne uno moderno girato verso il popolo; comprare alcune casule, che allora chiamava pianete a mantello e cominciare a celebrare il NO in lingua volgare. Per Il mio vecchio parroco (tradizionalista e un pò destroide) è stato un brutto colpaccio, tanto che per tre anni non ha voluto modificare nulla - visto che parliamo di una chiesa del 1400 collegiata di secunda sedis e che aveva avuto un capitolo; lo riteneva uno sfregio. Ma il vescovo tornato all'attacco, l'ha obbligato, entro sei mesi doveva finire i lavori e chiudere.
Pian piano ho cominciato a capire che la mia Chiesa aveva intrapreso una strada nuova e diversa dalla chiesa che avevo sempre seguito - stava cambiando tutto. Anche io sono cambiato - ho cominciato a seguire qualche Chiesa di Roma, da San Pietro a San Marcello al Corso, alla Chiesa del Gesù ed altre; mi dava l'impressione che forse in queste Chiese la tranquillità religiosa fosse diversa dalla mia parrocchia.
Fù solo una delusione; nel giro di qualche anno tutto peggio di prima. Mi stavo allontanando da queste Chiese, ma la fede restava.
Tutto è ritornato a galla più forte di prima quando lessi un articolo di Socci e Ceronetti sulla Messa in latino ed il canto gregoriano, ed aderii a quell'appello; in seguito è venuto B.XVI col Suo M.P., ho conosciuto la Chiesa della SS.ma Trinità ai Catinari, poi la FSSPX, e piano piano ho ritrovato la mia Dottrina e la mia Chiesa; e mi sono ritrovato a conoscere i sacerdoti della SPX, di nuovo a servire la Messa a loro ed a qualche altro sacerdote di rito antico. Alla fine ho conosciuto questo blog e la Dr.ssa Guarini e la sua gentilezza,; e da qui cerco di dare il mio contributo alla tradizione della Chiesa Cattolica immutabile.
Corre voce che l'Anno della Misericordia, aperto da questo Papa, sarà chiuso da un altro Papa...
RispondiEliminaE' probabile che si dimetta, per incrementare la fila degli 'emeriti' dopo che ha fatto quel che peggio non poteva. Ciliegina sulla torta, come risultato: il papato a tempo, istituito non de iure ma de facto. Secondo inesorabile prassi post-conciliare.
Saranno probabilmente voci di Curia, suffragate da frasi dette nei corridoi della modesta residenza Sanctae Marthae, seguite ad esternazioni di alcuni mesi fa. Vedremo...
RispondiElimina"EGli salvera'l'umanita' morendo sulla Croce" - Spirito anticattolico dei preti attuali
-- salvera' solo quella parte dell'umanita' che avra' creduto in Lui e vissuto secondo i suoi insegnamenti.
-- Lo spirito "anticattolico" e' penetrato nella Chiesa con il Concilio Vaticano II. E' lo spirito che prende le mosse dalla "Nuova Teologia" ereticale censurata da Pio Xii nella Humani Generis. Quello spirito mons. Gherardini l'ha chiamato "controspirito", sviluppando uno spunto di Ratzinger rimasto solo uno spunto. Se un Concilio si trova a veder prevalere in esso non lo Spirito Santo ma un "controspirito", quest'ultimo non puo' essere cattolico. Dovra' venire necessariamente da Satana. Si tratta quindi dello "spirito del mondo", e il mondo e' "il regno del principe di questo mondo". Il clero attuale e' in gran parte impregnato dello spirito del mondo non dello Spirito Santo e lo spirito del mondo e' oggi particolarmente putrido, soffia in esso il lezzo del cadavere che e' diventata la nostra societa' senza Dio. parvus
Report dalle "terre d'oltre mare": niente scampanio alla mezzanotte, niente canti natalizi dal campanile, solo uno, "in limba"( in sardo) , poca, poca, gente( eh, ma ci sono nuove parrocchie...), la chiesa poco illuminata, ma soprattutto poco infiorata..più che Natale sembrava il Due Novembre. In compenso una predica non"sociale".
RispondiEliminaRr
congratulazioni vivissime, caro Bernardino, per l'ottimo suo "curriculum" cattolico. Io ho qualche anno meno di lei, ma anch'io ho fatto in tempo a servire la messa in latino al mio parroco, un santo sacerdote in talare che mi ha catechizzato con il catechismo di S. Pio X (ricordo ancora a memoria le domande e le risposte). Poi all'università mi sono "vaccinato>" contro i sinistroidi contestatori e violenti e osno diventato acerrimo nemico del comunismo, in tutte l sue salse; per questo non ho mai digerito la svolta filocomunista dei papi conciliari (Montini e Roncalli), né il loro viscerale filoprotestantesimo. Quando poi sono passati a decantare le "meravigliose sorti e progressive" dell'ecumenismo, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso : un vaso di pandora, il CV II, dal quale sono uscite tutte le nefandezze che hanno portato la Chiesa di Cristo sull'orlo dell'abisso dove si trova attualmente. Per questo vengo spesso cestinato dai nostri beneamati censori, perché ho subito troppo, per decenni, le sparate progressiste, autoritarie e intolleranti, per mantenermi neutrale e "normalista". Sono quindi felice di trovare persone come lei, caro Bernardino. Auguri di ogni bene, LJC.
RispondiEliminaDi primo acchito: ma che Papa è un Papa con altri due Papa emeriti?
RispondiEliminaMi pare evidente che comunque sia, ne risulti sempre più corroso il principio del primato petrino a favore di una certa aura di assemblearismo: tres faciunt collegium.
@ Anonimo 00,14:
RispondiElimina"""ma che papa è un papa con altri due papi emeriti"""? (collegio papale)?
il mio pensiero è un pò diverso, e ci penso da tempo. Credo che questi hanno in mente un'altro tipo di forma di chiesa, altrimenti o un Papa o un collegio di Papi
cambia poco.
Questi secondo me, vogliono eliminare il papato uno o plurimo, perchè sia ai protestanti che agli ortodossi non fà comodo ne l'uno ne l'altro.
Mi sembra che tutto il concilio e tutte le riforme post. portano verso questo, l'abolizione del Papato come l'abbiamo conosciuto.
Ora se ci fate caso si stà dando massima autonomia ai vescovi ed alle diocesi, basta guardare ai sinodi ultimi.
Secondo me questi hanno in mente la forma ortodossa, cioè i patriarcati ed i loro sinodi periodici. In questo modo sparisce il munus petrino, ogni vescovo/patriarca ha tutta l'autonomia e può fare ciò che vuole. Questo è quello che vogliono i protestanti, gli ortodossi e gli ebrei; poi piano piano rimane solo il vaticano come stato per le questioni economiche come tutti gli stati parlamentari - in fondo fanno diventare la chiesa una democrazia con dei comuni, provincie e regioni; ma senza parlamento e senza Capo dello stato, i capi sono i patriarchi ed ognuno in autonomia.
Il concilio in 50 anni ha eliminato la Chiesa bimillenaria e bergoglio, l'ha fatto capire in mille modi.
Purtroppo per fare le cose ci vuole tempo e la rivoluzione conciliare stà lavorando per arrivare a completare la nuova chiesa/due, una chiesa che ha poco a che vedere con Dio e tutto con gli affari degli uomini; è partito tutto con l'ecumenismo e deve finire tutto in accordo con tutti. MA DIO AVEVA ALTRI PROGETTI, e per questa gente non sappiamo ancora come finirà.
C'era qualcuno che aveva previsto 400 anni di schiavitù in Egitto? oppure qualcuno che pensava al diluvio universale, e Sodoma e Gomorra? - Quello che ha in mente Dio lo sà lui solo, e coloro che lo tradiscono e lo rinnegano pagano come hanno sempre pagato, perchè Dio il sabato ha sempre pagato tutti e non ha debiti con nessuno, in fondo il Vangelo parla chiaro, solo che loro gli eretici fanno finta di non capirlo, perchè sono attratti dal demonio da troppo tempo.
Vi passo un link su un sito ritenuto poco affidabile, però a me è parso veritiero, conoscendo i personaggi.....pangeanews.net/di the crewstudio. "L'ultima parola della vedova del vescovo: Francesco vuole il matrimonio dei preti", leggetelo, io sono arciconvinto che andrà a finire così....Anonymous.
RispondiElimina@ Catholicus:
RispondiEliminaI miei più sinceri auguri di buone feste cattoliche a te e famiglia, e ricambio ogni bene celeste. Sono molto contento di trovare su questo blog persone come voi e come
Maria, con i quali posso scambiare pensieri su cose così importanti, nella speranza che il Signore ci aiuti sempre a migliorare in tutti i sensi.
La croce sparisce dai luoghi e allora bisogna che ci siano crocifissi a testimoniare, noto che più la croce viene tolta dalle nostre pareti: chiese, case, scuole, ospedali, più ci sono cattolici che soffrono fisicamente o moralmente come veri crocifissi. la croce non può essere tolta, fa parte della vita, se solo amassimo portarla, quanti miracoli vedremo.
RispondiEliminahttp://www.corrispondenzaromana.it/notizie-dalla-rete/slovenia-nozze-gay-di-qui-non-si-passa/
RispondiEliminaDio contro Satana: l'ultima battaglia sarà sulla famiglia e sulla vita. La profezia è di suor Lucia dos Santos .
"Mio Dio, ti offro il mio cuore, prendilo se ti fa piacere, così che nessuno lo possa possedere se non tu mio buon Gesù "
http://centroculturalearca.org/2015/12/12/la-bellezza-di-una-coppia-cristiana-e-della-famiglia-che-da-essa-nasce/