Pagine fisse in evidenza

lunedì 25 gennaio 2016

30 gennaio 2016: "Tutti a Roma". Anche il CNSP per il Summorum Pontificum aderisce alla difesa della famiglia.

Ἅγιος ὁ Θεός, Ἅγιος ἰσχυρός, Ἅγιος ἀθάνατος, ἐλέησον ἡμᾶς 
Deus Sanctus, Sanctus Fortis, Sanctus Immortalis, Miserere nobis 
Dio Santo, Santo Forte, Santo Immortale, Abbiate pietà di noi

Ave Maria!

Carissimi,
Anche se siamo soltanto un'aggregazione di fedeli riuniti intorno alla celebrazione della S. Messa Tridentina nei termini previsti dal Summorum Pontificum, non possiamo certo esimerci dal prendere chiaramente posizione contro l'abominevole e contronatura ddl Cirinnà.

Preoccupati per il futuro della Famiglia e per il bene della società, ci associamo dunque volentieri all'appello del CNSP insieme a quello dell'Arcivescovo S.E. Mons. Luigi Negri, che riportiamo in calce, momché a quelli delle associazioni cattoliche, ad essere presenti a Roma al Family Day (per noi, familiarmente, "Dies Familiae") il 30 gennaio p.v..

La Vergine Immacolata Mediatrice di tutte le Grazie, San Giuseppe, San Michele Arcangelo e tutti i santi intercedano per la vittoria della Verità circa la famiglia e circa la natura dell'uomo contro l'esercito della menzogna e della barbarie.
Invitiamo tutti ad incrementare la recita del Santo Rosario, l'Adorazione Eucaristica, la partecipazione alla S. Messa, la Confessione e la S. Comunione, nonché le opere di carità e l'azione missionaria, con questa specifica intenzione. I tempi sono tragici: usiamo le sole pacifiche armi a nostra disposizione. 
Sancte Michael Arcangele
defende nos in proelio
ut non pereamus in tremendo judicio
 
Laudentur Jesus et Maria
* * *
Mons. Negri:
MESSAGGIO DI INVITO A PARTECIPARE ALLA MANIFESTAZIONE PRO-FAMIGLIA
Che si terrà il 30 gennaio a Roma

Carissimi figli e figlie della chiesa particolare di Ferrara-Comacchio, 
le decisioni gravissime che si stanno prendendo nei confronti della famiglia, su cui è fondata la convivenza sociale - ovvero il tentativo del disegno di legge Cirinnà di mettere le condizioni per mutare nella sostanza il concetto stesso di famiglia - rende necessaria una presenza esplicita, impegnata e responsabile del popolo cristiano. Una presenza largamente intesa, di tutti i laici di buona volontà che vivono nello spazio della nostra vita sociale.
Sono molto lieto per le indicazioni date dalla Conferenza Episcopale Italiana, attraverso il Cardinale Angelo Bagnasco, che vanno nella direzione dell'incoraggiamento a partecipare all'iniziativa - di matrice e responsabilità decisamente laicale - programmata per il prossimo 30 gennaio a Roma. 
Invito pertanto le famiglie, le comunità parrocchiali, i gruppi, i movimenti, le associazioni e quanti hanno a cuore il bene comune della società, a considerare e ad assecondare questa iniziativa con il massimo dell'impegno e della generosità.
I modi e i tempi della partecipazione vi saranno indicati dal nostro Ufficio per la pastorale familiare e dal neo costituito Comitato ferrarese “Difendiamo i nostri figli".
Fate il sacrificio di uscire allo scoperto e di andare verso il mondo, ma non un mondo generico e anonimo, del quale non si leggano e non si valutino i contorni obiettivi, sia culturali che politico-sociali.
La famiglia, così attaccata e devastata da una mentalità consumista e tecnoscientifica, è un'immensa periferia e noi vogliamo addentrarci in questa periferia. 
Se non lo facciamo, se non difendendiamo i suoi diritti fondamentali - e penso primariamente ai figli per i quali vogliamo preparare un futuro migliore - anche il continuo richiamare le piccole periferie dei nostri paesi o le periferie della povertà materiali, diverrebbe incomprensibile e inefficace.
È a Roma, il 30 gennaio, che si vedrà il volto genuino del popolo cristiano preoccupato del bene comune della società. È a Roma che si vedranno sia i cattolici che gli uomini e le donne di buona volontà preoccupati del destino delle prossime generazioni, assumersi la responsabilità di un giudizio chiaro rispetto alle iniziative di intervento, per quanto possibile, nel dibattito che si sta svolgendo in parlamento.
Vi incoraggio, dunque, ad essere generosi nella vostra risposta e a fare di questa occasione un gesto importante di carattere ecclesiale e sociale.
Vi benedico di cuore
21/01/2016
+ Luigi Negri
Arcivescovo di Ferrara-Comacchio e Abate di Pomposa

25 commenti:

  1. Qui il comunicato pibblicato sul sito del CNSP:

    http://www.summorumpontificum.org/?p=862

    RispondiElimina
  2. Il comunicato del sito del CNSP è più scarno.
    Comunque il testo pubblicato qui proviene dal Coetus di Ferrara.
    Lo abbiamo riprodotto così com'è, perché Negri è un po' anche il vescovo del Summorum. L'immagine pubblicata è stata scattata in San Pietro, durante l'Omelia da lui pronunciata in occasione dell'ultimo Pellegrinaggio ad Petri Sedem.

    RispondiElimina
  3. Nessuna legge dello stato può comunque spegnere la fede.

    RispondiElimina
  4. Nessuna legge dello stato può comunque spegnere la fede.

    Una legge iniqua non può spegnere la fede nelle anime più ardenti, ma può contribuire a impedire che nasca in molte altre, che rischiano seriamente di perdersi.

    RispondiElimina
  5. Questo è il problema:

    " [...] Non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione", ha detto Francesco il 22 gennaio, nel discorso alla Rota romana per l'inizio dell'anno giudiziario e riferendosi al "discernimento sapienziale" fatto dal sinodo sulla famiglia.
    Non una parola di più. Ma questo è bastato a dare conforto ai cattolici e ai vescovi mobilitati contro la legge e nello stesso tempo a non innervosire il fronte laico, che infatti ha tributato al papa l'onore delle armi, plaudendo alla sua moderazione. Emblematico il titolo a tutta pagina del Corriere della Sera: "Parole nette ma caute. Francesco non vuole un muro contro muro".
    In campo cattolico, però, alla mobilitazione contro la legge in procinto di arrivare in parlamento non si accompagna un'altrettanto forte capacità propositiva.
    [...]

    http://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/01/25/sogni-non-proibiti-una-legge-cattolica-per-le-convivenze-omosex/

    RispondiElimina
  6. In campo cattolico, però, alla mobilitazione contro la legge in procinto di arrivare in parlamento non si accompagna un'altrettanto forte capacità propositiva.

    Da chiarir meglio.
    Il problema è un altro: una "propositività compromisoria" travestita da cattolicesimo... Ci sono modulazioni che sfuggono alla massa generosa che pensa di difendere i principi che i legulei trovano il modo di erodere sotto la voce dei 'diritti'.
    Ad esempio: trasferendo alcuni diritti alla persona omosessuale, anziché alla coppia, si pensa di promuovere la giustizia in chiave laicale-liberal, ma in sostanza si legittima la coppia...

    RispondiElimina
  7. l'Intolleranza di chi pretende la tolleranza per sé.
    La notizia di sconti accordati da Italo Treno ai partecipanti da tutta Italia al Family Day del prossimo 30 gennaio a Roma, al Circo Massimo, ha scatenato le polemiche della comunità Lgbt nella rete, che hanno accusato l'azienda, nemmeno a dirlo, di "omofobia". La società, tramite i propri social network, ha provato a spiegare che si tratta di pacchetti standard concordati per tutti gli eventi che assicurano una certa mole di spostamenti via rotaie.

    RispondiElimina
  8. Noi non dobbiamo fare il muro contro muro, ma loro si. Il centralino della Regione Lombardia da ieri preso d'assalto ed intasato da LGBT che protestano, perché sul Palazzo della Regione c'e la scritta Family Day e Maroni e' risolutamente contro il DDL.. Nessuno invece intasa il centralino del Comune per protestare contro Pisapippa e il suo appoggio alla Cirinna'.
    In Puglia un albergo boicottato per aver ospitato un convegnao sull'argomento con relatori pro DDL e contro.
    Quindi smettiamola col compiacere il Corriere ed i suoi padroni e facciamo ' sti muri !
    Rr
    PS: il VdR dev' essere ben ben ammanicato con quei padroni se anche ora se la passa liscia..Ma del resto non ha mica tuonato all'Angelus. Che voglia di sentire un Papa tuonare dal pulpito, cosi che le sue parole non possano essere travisate, fraintese o equivocate!

    RispondiElimina

  9. C'e'ancora qualcuno che e' capace di dire "giorno della famiglia" invece che "family day"?

    RispondiElimina
  10. Non se ne puo' piu' di questo pappagallismo angloamericano .
    Italiano , non ti vergognare delle tue radici , parla come mangi : per noi , e' piu' giusto che si parli di Dies familiae .

    RispondiElimina
  11. Fratelli,avete visto l'ignobile servizio propagandistico delle Iene,? Che faceva dire si al matrimonio omosessuale a degli ignari bambini, ai quali veniva mostrato il video di due che si chiedevano in matrimonio.
    Alla fine hanno perfino detto che, il passaggio del matrimonio omosessuale in Italia ,avrebbe aiutato queste persone in paesi quali Sudan,Arabia Seudi...dove,per costoro e` prevista la pena di morte.
    Che menzogna!
    Le reti Mediaset piu` di radio radicale!

    RispondiElimina
  12. [La FSSPX] Consapevole della complessità della situazione e della eterogeneità delle associazioni e delle persone che aderiscono all’evento, riconosce che lo scopo specifico è condivisibile, che la partecipazione non presenta chiari profili problematici dal punto di vista morale, e che il risultato politico-sociale che la manifestazione si prefigge di raggiungere è urgente e della massima importanza

    RispondiElimina
  13. Ho appena sentito al TG2 la spiegazione del DDL: i due "nubendi" si presentano in comune, dichiarano la loro intenzione di " unirsi" ( leggi " sposarsi"), dichiarano che regime patrimonaile vogliono avere, come regolarsi con eredita' e pensione reversibile, et opla' il delegato del sindaco li " unisce". Domanda: dov'e' la differenza con il " matrimonio" civile cosi come si svolge oggi? Solo nel nome! Ma una rosa è una rosa, anche se la chiamassimo diversamente.
    Un escamotage linguistico, da veri legulei degni del peggior Azzeccagarbugli, del peggior retore sofista di Atene. Non solo è un'offesa al diritto naturale e a Dio, ma anche a secoli di civiltà' giuridica e filosofica.
    Pazzesco!
    Rr

    RispondiElimina
  14. Ridurre la fede a testimonianza personale è la negazione della Dottrina sociale della Chiesa
    (Luigi Negri su La Bussola Quotidiana)

    RispondiElimina
  15. P.Mainardi su Fb26 gennaio, 2016 10:10

    Comunque, introdotto il divorzio non poteva che crollare tutto l'impianto morale che sorreggeva l'edificio sociale creando e moltiplicando, come fossero normali, situazioni che un tempo erano casi limiti o eccezioni, e fondando su di esse sempre nuove rivendicazioni, rese possibili, ingigantite e aiutate dalle possibilità offerte dalle nuove tecnologie scientifiche slegate da ogni regola etica superiore ed oggettiva, e rispetto alle quali il diritto si pone plasticamente a disposizione.
    E travolto il fondamento morale di una società che si è sempre concepita come comunità di famiglie, non possono che rimanere individui slegati gli uni dagli altri se non per legami temporanei di affetti, di consumi, di rapporti economici, di interessi o di piacere. Una manna per la società turbo capitalista e per i teorici della Sovversione.
    Abolita o stravolta l'impenetrabile enclave familiare, la manipolazione delle menti di singoli individui avviene attraverso la chimera dei cosiddetti "diritti civili" indeterminati , sempre più estensibili e chimerici: alla promessa della massima libertà individuale è facile pronosticare (e già in parte la vediamo) la massima schiavitù collettiva.
    Ma alla rimozione del limite, alla distruzione del significato e alla perversione dell'essenza delle cose e della loro natura non si potrà procedere troppo a lungo senza inciampare nella catastrofe.

    RispondiElimina
  16. CARO CALABRESI, QUESTO SAREBBE IL TUO GIORNALISMO?
    Quello che vedete qua sotto è il titolo che appare oggi sulla prima pagina di "Repubblica". La frase, essendo virgolettata, è attribuita direttamente al card. Bagnasco.
    Ma, in realtà, Bagnasco non ha mai detto questa frase. Le sue testuali parole sono state: "I FIGLI NON SONO MAI UN DIRITTO, POICHE' NON SONO COSE DA PRODURRE".
    Cioè: i figli PER NESSUNO sono un diritto, perché sono persone.
    "Repubblica" invece gli fa dire che "i figli non sono un diritto di tutti", come se il cardinale avesse affermato che per alcuni sono un diritto e per altri no.
    E' chiaro che un titolo del genere punta a dare a intendere che la posizione della Chiesa è discriminatoria, cioè riconoscerebbe ad alcuni dei diritti e ad altri li negherebbe.
    Al contrario, la Chiesa afferma che "I FIGLI NON SONO MAI UN DIRITTO" di nessuno, perché sono persone e non cose.
    Chiedo a Mario Calabresi: sarebbe questo il tuo modo di fare giornalismo?
    In tutta la questione della legge Cirinnà, tutti i grandi giornali hanno una posizione fanaticamente schierata. E danno voce a una sola parte.
    Liberissimi di fare i giornali ideologici, ma si può almeno chiedere che l'informazione sulle notizie sia corretta e obiettiva?
    Si può chiedere che almeno i virgolettati siano corretti?
    (Antonio Socci)

    RispondiElimina
  17. Comprato biglietto di andata e ritorno, per e da Roma, data 30 gennaio 2016.

    RispondiElimina
  18. Irina,
    brava, va' e poi raccontaci.

    I giornali sono tutti, o quasi, schierati a favore perché appartengono, letteralmemte, a chi ha fatto nascere, prosperare e proliferare la lobby LGBT. Perche se no sei allineato, te la scordi la carriera di giornalista,redattore, direttore di quotidiano.
    Calabresi mi fa pena: classico esempio di sindrome di Stoccolma.
    Rr

    RispondiElimina
  19. Portogallo: veto del presidente della Repubblica alle adozioni omosessuali
    Il capo dello Stato Cavaco Silva ha posto il veto alla legge approvata in Parlamento a novembre perchè “l’interesse dei minori deve prevalere rispetto a quello degli adulti”
    http://it.zenit.org/articles/portogallo-veto-del-presidente-della-repubblica-alle-adozioni-omosessuali/

    RispondiElimina
  20. Francesco e Kirill insieme, sotto il cielo dei tropici
    Il papa in Messico, il patriarca russo a Cuba. Entrambi in visita in quei paesi a metà febbraio. Pronti a sorprendere il mondo, incontrandosi
    di Sandro Magister

    http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351215

    RispondiElimina
  21. Bisogna riconoscere che la stabilità viene dalla verità, e l’errore non ha gli stessi diritti della verità. C’è una Verità, ed è la Legge eterna e divina dalla quale proviene la legge naturale e dalla quale dovrebbe provenire la legge positiva dello stato. La legge positiva dovrebbe rispecchiare e rispettare la legge naturale. Quando ciò non avviene—e oggi succede in tantissime leggi—si vedono i risultati sulle persone. Tanti problemi psichici e spirituali provengono dai problemi familiari dovuti al divorzio, e non c’è nemmeno bisogno più di tanti studi per capire questo; è evidente. Le persone che vivono in famiglie unite sono molto più forti e stabili rispetto alle persone che soffrono divisioni ed instabilità familiari. Non si può volere l’instabilità. Non ha senso. Tutte le persone che conosco cercano stabilità, anche se spesso non sanno come fare per ottenerla. Oserei dire che la stabilità sta scritta sul cuore dell’uomo. Ciascuno cerca la propria pace interiore, e dato che l’uomo non è fatto per stare solo (perché creato ad immagine e somiglianza di Dio Trino ed Uno, un Dio relazionale) tale pace proviene spesso da rapporti sani e stabili che hanno delle garanzie naturali e soprannaturali di rimanere tali.
    (Don Francesco Giordano)

    RispondiElimina
  22. Cara Rosa delle 14:34:
    a proposito di Calabresi e di "sindrome di Stoccolma", non so se hai notato un fenomeno curioso e bizzarro: alcuni figli e parenti di vittime del terrorismo rosso e della mafia (tutte, queste vittime, connotate "a destra" e con un forte senso dello Stato) hanno fatto carriera, sfruttando i nomi dei loro parenti assassinati, a sinistra.
    Il commissario Calabresi, assassinato da Lotta Continua su istigazione di innumerevoli intellettuali (i firmatari del famigerato "manifesto" contro di lui, dovremmo rileggere i nomi dei firmatari), era cattolico conservatore e anticomunista, vicino all'Opus Dei (che infatti si mosse per una sua possibile beatificazione). Il figlio ha fatto carriera, grazie al nome del padre, nel quotidiano più massonico d'Italia e inequivocabilmente sinistrorso, fino a diventarne il direttore.
    Il generale Dalla Chiesa era "uomo d'ordine" e anticomunista (venne tirato in ballo anche per il presunto "golpe De Lorenzo"). I suoi figli sono di sinistra se non di estrema sinistra. Il figlio brigò invano per diventare sindaco di Milano e la figlia...lasciamo perdere...
    Il giudice Borsellino era missino ed era stato responsabile del FUAN (l'organizzazione universitaria del MSI) della sua università. La sorella? Eletta grazie al nome nel PD.
    L'avvocato Giorgio Ambrosoli era iscritto all'Unione Monarchica Italiana, cattolico ferventissimo (basta leggere le sue ultime, commoventi lettere alla moglie), partecipò alle manifestazioni della Maggioranza Silenziosa a Milano. Il figlio è ora schierato a sinistra, anche lui vicino al PD.

    Curiosi, nevvero, questi tradimenti familiari?.

    RispondiElimina
  23. Questa corruzione dei figli, questo plagio dei figli, è parte dei piani di guerra di chi sta lavorando alla dissoluzione. Il padre e la madre sono l'unica fortezza entro la quale il figlio può diventare pienamente adulto. Scardinata la fortezza, seminati il dubbio, la critica,il sospetto e la sentenza di condanna al suo interno, la fortezza crolla ed il figlio si avvia con i suoi stessi passi verso coloro che si sono presentati senza peccato, con tutte le certezze e in auto-glorificazione continua.I giovani e tutti quelli che tali son rimasti, costituiscono la famosa massa di manovra di questa guerra mai finita che si sta combattendo da decenni. Il figlio immemore sulla tomba del padre è il nobel che il terrorismo assegna a se stesso.

    RispondiElimina
  24. Silente,
    noi abbiamo un caso simile in famiglia. Mio prozio fu ucciso, pare dopo tortura, dai Titini a guerra finita.
    I figli, tutti DC di sinistra, i nipoti PDini.
    Penso che queste persone, in cuor loro, accusino il padre della sua stessa morte, per aver scelto la parte perdente, "sconfitta dalla Storia". Se non lo avessero fatto, sarebbero rimasti vivi, e li avrebbero cresciuti. Quindi, da adulti, si schierano col carnefice. E' successo spesso anche in URSS. Non in Germania. Perché? Perché quello era il "Male assoluto", il comunismo, invece, un teoria giusta, ma mal applicata.
    Io comunque queste scelte non le giustifico e condivido assolutamente.
    Rr

    RispondiElimina
  25. L'uomo prima di sottomettere il cane ha sottomesso il suo simile recitava più o meno un epigramma del 68. NSGC prima di iniziare la sua missione nel deserto viene messo alla prova: una delle tentazioni riguarda il potere sul mondo in cambio della adorazione tributata a satana. La tentazione viene come le altre superata ricordando al diavolo che sta scritto:"Adora il Signore Dio tuo e a lui solo rendi culto". Ha ragione quindi il sessantottino, che non crede, nel dire che l'uomo sottomette l'uomo così accade infatti là dove non c'è NSGC. Dove Dio, Uno e Trino, è assente non c'è la libertà dal mondo caratteristica dei figli suoi. E' presente invece la legge dell'uomo più forte. Dietro alle prostrazioni davanti al più forte,al più violento non c'è qualche meccanismo perverso ineluttabile, c'è una carenza di fede che non è più quella dei padri.

    RispondiElimina

I commenti vengono pubblicati solo dopo l'approvazione di uno dei moderatori del blog.