Due anni fa, mi permisi di rivolgere un appello pubblico alla Conferenza Episcopale Italiana. Erano trascorsi pochi giorni da quando il Cardinale Bagnasco, presidente della CEI, aveva dato la Santa Eucarestia sull’altare della Cattedrale di Genova a Vladimir Luxuria, all'anagrafe Wladimiro Guadagno, in occasione dei funerali di Don Andrea Gallo.
Proponevo alla CEI - di fronte alla prospettiva della legge sull’omofobia e, quindi, dell’introduzione del matrimonio tra persone dello stesso sesso e dell’adozione di bambini - di promuovere una semplicissima iniziativa: far leggere da tutti i parroci, in un giorno prestabilito, in tutte le Chiese, la Prima lettera di san Paolo ai Romani, al fine di ribadire la dottrina della Chiesa riguardo l’omosessualità. Sapevo che un’iniziativa di tal fatta non avrebbe inficiato la questione del rispetto che si deve a ciascun essere umano e della misericordia che Dio concede a tutti coloro che Lo cercano, ma ero anche consapevole che la maggior parte dei Vescovi italiani, se ne fossero venuti a conoscenza, ne avrebbero sorriso e l’avrebbero considerata una boutade. Sono convinto – e lo dico con tutta umiltà - che la maggioranza di loro non crede nella resurrezione di Gesù Cristo, figuriamoci se può difendere gli elementi fondamentali della dottrina cattolica.
Quando Mons. Nunzio Galantino, segretario della CEI, dice al Corriere della Sera, che «per il bene comune è giusto dare risposte sulle unioni civili, ma le adozioni siano fuori», sa di dire una cosa contraria a quello che la Chiesa ha da sempre insegnato – non può esistere una legge degli uomini che si contrapponga a quella di Dio – ma in nome del sentire comune del mondo e del politically correct, rinuncia al suo ruolo di pastore. Anche Bagnasco – pur difendendo in alcune dichiarazioni la famiglia – definisce rispettabili altre forme di convivenza. Rispettabili da quale punto di vista? Quello cattolico? I cattolici sanno che Dio ha creato l’uomo maschio e femmina. Non ha creato altre categorie di esseri umani. Rispettabili, quindi, per chi e per che cosa? Per un mondo che vuole fare a meno di Dio. Ma Gesù Cristo, cari Vescovi, per quale motivo è venuto ad abitare in mezzo a noi, per assecondare i desideri del mondo? Dovreste, voi per primi, insegnare a tutti battezzati di essere pietre di scandalo, invece voi stessi date scandalo. Come fece nell’ottobre scorso Mons. Domenico Mogavero, Vescovo di Mazara del Vallo ed ex sottosegretario della CEI – uno dei presuli più presenti nella comunicazione, ora raggiunto da un avviso di garanzia dei pm di Marsala (deve spiegare dove sono finiti 180mila euro appartenenti alla Diocesi) – quando, rispondendo alla domanda «Monsignore, quanti Charamsa ci sono fra le parrocchie e il Vaticano che non trovano il coraggio?», disse: «Sicuramente esistono situazioni simili, ma non saprei dire con che incidenza. Ci sono preti gay che consacrano se stessi nel celibato e lo vivono serenamente in una vita equilibrata. All’esterno la vita celibataria può apparire limitante e castrante; e sicuramente provoca dei momenti di difficoltà. E questo vale per tutti, per gli eterosessuali e per gli omosessuali. Siamo uomini, non macchine. Ma voglio ripetere, perché non è mai inutile, che l’omosessualità non è una devianza. E la Chiesa l’ha ormai quasi capito». Per non dire del cardinale Martini - che nel 2006 diede alle stampe, insieme a Ignazio Marino, il libro Credere e conoscere, nel quale affermava: «sono pronto ad ammettere che in alcuni casi la buona fede, le esperienze vissute, le abitudini contratte, l'inconscio e probabilmente anche una certa inclinazione nativa possono spingere a scegliere per sé un tipo di vita con un partner dello stesso sesso» – o del cardinale Ravasi, che tra le tante cose che fa, trova il tempo di elogiare con un tweet, in occasione della sua morte, l'icona dell'ambiguità sessuale, David Bowie, nel quale, secondo L’Osservatore Romano, è «racchiusa una sorta di personalissima sobrietà» - o di Mons. Vincenzo Paglia, Presidente del Pontificio Consiglio per la Famiglia, che nel giugno dell’anno scorso dichiarò aperto l’incontro mondiale delle famiglie, che si sarebbe tenuto a Philadelphia, anche alle coppie dello stesso sesso.
Paglia – che nell’aprile di due anni fa andò a visitare Pannella all’ospedale dopo la telefonata del Papa, rivolgendogli queste parole: «Forza Marco. Abbiamo tutti bisogno di te» – è ora, secondo alcune voci, uno dei probabili nuovi cardinali, insieme a Enzo Bianchi, il priore (nemmeno chierico) di Bose, che nel settembre scorso, durante l'Assemblea pastorale diocesana di Bolzano, la tagliò corta sull’omosessualità: «Se Cristo nel Vangelo parla del matrimonio come unione indissolubile» – disse - «nulla dice in merito all'omosessualità. L'onestà, quindi, ci obbliga ad ammettere l'enigma, a lasciare il quesito senza una risposta. Su questo, io vorrei una Chiesa che, non potendo pronunciarsi, preferisca tacere». Chi non ha mai taciuto, invece, è padre Antonio Spadaro – uno dei più importanti consiglieri dell’attuale Pontefice – che come ricordò Sandro Magister sul suo blog nel 2000, nel lontano 1995 dedicò un saggio alla religiosità di Pier Vittorio Tondelli, scrittore omosessuale e della sua opera prima, Altri libertini, all'epoca «considerata dalla magistratura luridamente blasfema» e che qualche anno più tardi avrebbe affermato: «Anche una stagione all'inferno come quella di un Tondelli può essere ricca di significato cristiano». Trovano così spiegazione le domande e le risposte contenute nella lunga intervista del 2013, apparsa su Civiltà Cattolica, nella quale in particolare il Papa afferma: «Non possiamo insistere solo sulle questioni legate ad aborto, matrimonio omosessuale e uso dei metodi contraccettivi. Questo non è possibile. Io non ho parlato molto di queste cose, e questo mi è stato rimproverato. Ma quando se ne parla, bisogna parlarne in un contesto. Il parere della Chiesa, del resto, lo si conosce, e io sono figlio della Chiesa, ma non è necessario parlarne in continuazione».
A furia di non insistere, il contesto creato fa venire i brividi, se si pensa alla Missione della Chiesa e se questo è il contesto, se le guide si comportano come i mercanti del tempio, che cosa si deve pretendere dai legislatori che si dichiarano cattolici? Di essere degli eroi? Di contraddire le guide? E’ chiedere troppo a uomini e donne incredibili – nel senso di non credibili - allevati, negli ultimi decenni, a non distinguere dove sta il bene e dove sta il male in base alla legge di Dio e ad operare in base alle logiche del compromesso e del male minore. In base ai desiderata delle guide, una parte di loro si accontenterebbe di stralciare dal ddl Cirinnà sulle unioni civili, le norme sulla stepchild adoption, trasformandola in affido rafforzato. C'era una volta, un famoso Carosello che diceva Basta la parola. Sempre di adozione per coppie omosessuali si tratta, che porta alla pratica dell’utero in affitto. Un’altra parte, pur di conservare il ruolo di Governo, è disponibile a qualunque mediazione. Un’altra parte ancora scalpita perché questa partita si chiuda e se ne apra un’altra, quella sull’eutanasia, sulla quale è già stata calendarizzata per marzo la discussione alla Camera, sulla base di una proposta di legge radicale che ha raccolto l’appoggio di 225 parlamentari. Intanto, viene convocato un nuovo Family Day per il 30 gennaio, al quale molti di questi parlamentari parteciperanno e tra essi coloro che firmano appelli perché Radio Radicale riceva dallo Stato 10 milioni di euro all’anno. Su quali presupposti? Quelli dichiarati da uno dei promotori, Massimo Gandolfini, al Corriere della Sera del 16 gennaio: «Il 30 gennaio saremo oltre mezzo milione di persone. L'85% degli italiani non vuole le adozioni gay, ma nemmeno l'affido rafforzato». Come a dire: fate solo il matrimonio omosessuale. Siamo tutti d'accordo. Anche la Chiesa.
Danilo Quinto - http://daniloquinto.tumblr.com/
Sarà poco, sarà tanto, ognuno valuti secondo a propria sensibilità. Intanto registriamo questo: posti davanti all'iniziativa risoluta di alcuni laici cattolici, anche Bagnasco, lo stesso Bassetti, e anche Avvenire danno il loro appoggio alla manifestazione del 30 gennaio:
RispondiEliminaA noi tocca la battaglia di preghiera e partecipazione, confidiamo in Dio per la vittoria...
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-30-gennaio-anche-bagnasco-spinge-il-family-day--14989.htm
Il papa dice che serve un contesto peciso per parlare di aborto, anticoncezionali e rapporti omosessuali. Possibile che non gli bastino i contesti che ogni giorno gli si presentano davanti? Ogni giorno si parla di gender, omosessuali, aborto naturalmente a favore di questi, ogni giorno esce un nuovo scandalo perpetuato da inistri di Dio,e lui non trova il contesto in cui entrare con un discorso serio fondato sulla verità?
RispondiEliminaIn che contesto parla di ecologia? Li il contesto lo trova?
Bagnasco e Galantino deridono il Family day, ma magari li troveremo al prossimo Gay prade
Ormai i cattolici non hanno più difensori, se non il buon Dio. Basti vedere che in una disputa tra Adinolfi e Cecchi Paone, Adinolfi si deve sentir dire da Cecchi Paone che Mons Galantino ed il Papa, che non sono oscurantisti (invece Adinolfi si)difendono i diritti dell'amore omosessuale e che lui (Cecchi Paone) sta dalla parte di Galantino e del Papa. Capito? I cattolici come possono difendere la verità, se Galantino ed il papa danno ragione a Cecchi Paone? Bastava a mio parere dire al Cecchi di turno che mons. Galantino e C. sono tutt'aktro che misericordiosi, perchè lo vogliono, assieme agli altri omosessuali praticanti,all'Inferno e che i veri amici sono gli "oscurantisti" che vogliono Cecchi Paone e compagnia bella, in Paradiso.
RispondiEliminaOrmai c'è una confusione di intenti: chi loro definiscono nemici in realtà sono amici, chi loro credono amici in realtà sono nemici spietati e menzogneri.
Per una volta, Socci peggiore di Bergoglio:
RispondiEliminahttp://www.antoniosocci.com/la-lezione-della-comunita-ebraica-a-papa-bergoglio/#more-4241
@ Annarè : "Ormai c'è una confusione di intenti: chi loro definiscono nemici in realtà sono amici, chi loro credono amici in realtà sono nemici spietati e menzogneri." : ma questo è anche la conseguenza del ribaltamento del significato delle parole, attuato prima dai comunisti, in politica, e poi dai modernisti, in ambito religioso. Chiamano bene il male, e viceversa, così come i comunisti chiamano democrazia la loro dittatura (così i bolscevichi, Mao Tze Tung, ecc.). Certo che per questi preti odierni la responsabilità di fronte a Cristo Giudice (c'è anche lui, oltre a Cristo Misericordioso, anche se Bergoglio si guarda bene dal'accennarvi) è enorme; loro se ne fregano, ma se ci meditassero su capirebbero che il loro è un tradimento "da far tremare le vene e i polsi", per dirla con il sommo poeta Dante Alighieri.
RispondiEliminaSono d'accordo con Luìs. Viene fuori anche la 'parzialità' di Socci.
RispondiEliminaSono d'accordo con Luìs. Viene fuori anche la 'parzialità' di Socci.
RispondiEliminaDiverso è il 'prendere parte', ineludibile, ma da fondare su dati oggettivi ad orizzonte allargato il più possibile.
RispondiEliminaDiverso è il 'prendere parte', ineludibile, ma da fondare su dati oggettivi ad orizzonte allargato il più possibile.
RispondiEliminaIl 30 a fare cosa? A sentire i nc ruiu, savarese, pillon, gandolfini e arguello?
RispondiEliminaPerche' la tradizione non e' capace di mobilitarsi? Perche' ci so ritrova a traino di qualcuno?
RispondiEliminaA difendere la famiglia...e se i neocat su questo sono con noi, ottimo, anche perché hanno famiglie unite e numerose. Poi continuerò ad avere dissensi profondi con loro in ambito liturgico e probabilmente anche in cambio teologico, ma per come si stanno impegnando in questa battaglia li ringrazio: dieci, cento, mille volte meglio dei politicanti ciellini, rinnovamenti, azionisti cattolici che fanno finta di nulla in ossequio a Renzi, Boschi e, ahimé, Galantino
RispondiEliminaJohn
Il post su fb di Socci era bruttino, ma nelle intenzioni non lo condannerei proprio senza appello. Oggi ha illustrato più diffusamente il concetto con l'editoriale su Libero, dal quale almeno si capisce qual è l'obiettivo, che è condivisibile nonostante altri elementi che non lo sono molto: sottolineare ancora una volta come Bergoglio si rifiuti di chiamare le cose col proprio nome, anche nei casi più pesanti, come gli attacchi contro i Cristiani (in questo senso, credo di capire, Socci lo manda a lezione dagli Ebrei).
RispondiEliminaPoi va bè, alcune cose poteva risparmiarsele...
humilitas
RispondiElimina@ Piu' ancora che "mercanti nel tempio" costoro sono i falsi pastori, i "pastori assassini" di anime.
Vangelo di Giovanni, cap. 10.
"In verita', in verita' vi dico: chi non entra nell'ovile per la porta, ma vi sale da altra parte, e' ladro e assassino. Chi invece entra per la porta, e' pastore delle pecore. A lui apre il portinaio e le pecore ascoltano la sua voce, ed egli chiama per nome le proprie pecore e le conduce fuori [...] Io sono la porta delle pecore. Tutti quelli che sono venuti prima di me, sono ladri e assassini, ma le pecore non li hanno ascoltati. Io sono la porta. Chi per me passera'' sara' salvo [...] Io sono il Buon Pastore. Il buon Pastore da' la propria vita per le sue pecore. Il mercenario invece e chi non e' pastore, a cui non appartengono in proprio le pecore, quando vede venir il lupo, lascia le pecore e fugge, e il lupo le rapisce e disperde, [fugge] perche' e' mercenario e non gli importa delle pecore". (Gv 10, 1-13). parvus
John,
RispondiEliminaLa mobilitazione e la morale neocat nasce da insegnamenti giudeo-luterano-gnostici e da prassi manipolatorie di evidente conio settario. I grandi raduni sono la loro specialità, convogliando risorse ed energie anche con sistemi coercitivi il cui successo alimenta la persistente arrembanza, favorita anche dal clima di esaltazione indotto da canti esortazioni e 'convivenze' elitarie.
Il problema di questa manifestazione è che, dietro la bandiera dello stesso obbiettivo, ci sono realtà diversamente 'morali' (compresa quella del male minore) che alla fine risultano 'diversamente credenti'.
Certo, nelle grandi battaglie forse non si guarda tanto per il sottile riguardo agli alleati. Ma in queste mobilitazioni ibride non mi sento a mio agio.
Non per questo mi sento meno mobilitata nell'impegno personale e solidale che è possibile. Ma (per rispondere ad un altro post) senza voler rimorchiare nessuno e senza mettersi a rimorchio di altri.
Anche la Tradizione è frammentata. La frammentazione è la cifra del nostro tempo.
Quanto a noi, teniamo il fronte e andiamo avanti....
In ogni caso è positivo che in così gran parte di persone comuni ci siano ancora gli anticorpi nei confronti di quanto di tragico politici e pastori non riescono ad arginare tanto meno a governare.
RispondiEliminaSì Mic, è vero, è un bene che tanta gente, neocat compresi, abbia ancora gli anticorpi e il senso della realtà per voler combattere certe follie. Ed è altrettanto vero che è tristissimo constatare che, a meno che non si muova qualcosa di grosso in questi giorni (bè, speriamo ancora) , i neocat resteranno in mente come tra i principali animatori, diciamo così, della mobilitazione... quando basterebbe avere una manciata di vescovi con le palle che chiamassero a raccolta tutti, ma proprio tutti, dalle parrocchie, uniti per una volta battendosi per qualcosa di irrinunciabile. E invece no, neocat di quà, rimbambiti del male minore disposti ad accettare gli invertiti che giocano a marito e moglie (perché questo è) purché non adottino... tristezza, veramente.
RispondiEliminahumilitas
Si infatti pare che l'unico problema verta sull'addozione, invece se pensiamo che la pratica omosessuale è definita uno dei peccati che grida vendetta al cospetto di Dio, capiamo che il problema è alla base. La cosa tremenda è che Cecchi Paone, Luxuria e omosessuali vari,a forza di pacche sulla schiena sono sull'orlo dell'Inferno e credono invece che la nuova chiesa bergogliana sia una madre buona e misericordiosa. Non c'è nulla di più tremendo di un medico che ti dice che la tua è una malattia da nulla, anzi neppure una malattia, mentre hai un cancro allo stadio finale. Nulla di più tremendo di un Padre che per paura di non essere abbastanza amico del figlio, gli dice che può drogarsi se questo lo rende felice. Nulla di più tremendo di un amico che non ti dice che il peccato porta alla dannazione eterna. purtroppo oggi Papa Francesco e tanti, troppi vescovi, cardinali, sacerdoti e laici falsamente cattolici, sono quei padri, medici, amici che non vogliono il bene degli omosessuali (e nemmeno degli altri peccatori) ma vogliono solo il consenso del mondo, per vana gloria, per egocentrismo, perpusillamineria, perorgoglio. I veri amici cari omosessuali e cari divorziati risposati e cari conviventi....sono gli oscurantisti medioevali cattolici (quelli definiti tradizionalisti). Spero abbiate la fortuna prima o poi di imbattervi non in un vescovo alla moda, nè in un Adinolfi di turno che non sa dire altro che il bambino a bisogno della mamma (e il papà dove lo mettiamo?), ma in un cattolico talmente misericordioso da ricordarvi che se non vi convertirete e muterete vita andrete all'inferno, magari accompagnati da quelli che vi davano in vita pacche sulla schiena deridendo la vera Fede e i veri fedeli.
RispondiEliminavisto che a questa chiesa sta bene sia la gaiezza sia l'islam, allora c'è un problema:
RispondiEliminahttp://www.ilgiornale.it/news/mondo/germania-immigrati-lapidano-due-trans-ferito-nostro-onore-1214598.html
Così dice Danilo Quinto " Sono convinto – e lo dico con tutta umiltà - che la maggioranza di loro (Vescovi) non crede nella resurrezione di Gesù Cristo"; cara Mic, ma è un errore di stmpa, un refuso, o ha scritto proprio così Danilo? stento a crederci, già avevo manifestato il mio sgomento in un mio commento di alcune ore fa, ma forse è stato cestinato. Qui lo ripropongo, con vero dolore, poiché ho per amici diversi vescovi (alcuni anche facenti parte di congregazioni), umnamente parlando generosi, gentili, affabili e ospitali (scrivendo libri di carattere religioso, mi capita spesso di contattarli), però non ho mai chiesto loro ragione della loro fede. Lei che ne pensa, dottoressa Guarini? Grazie della sua cortese attenzione.
RispondiEliminaCredo che Danilo abbia parlato con una iperbole.
RispondiEliminaLa ragione è che non tutti, ma purtroppo non sono pochi, i vescovi e i cardinali decisamente modernisti, della retta fede dei quali è legittimo dubitare.
RispondiEliminahttp://magister.blogautore.espresso.repubblica.it/2016/01/18/argentina-2010-come-bergoglio-comando-e-perse-la-battaglia-sul-matrimonio-gay/
Lettera del cardinale Bergoglio ai quattro monasteri carmelitani di Buenos Aires in occasione del voto al Senato della Repubblica Argentina sulla proposta di legge intesa a legalizzare il matrimonio e le adozioni omosessuali (approvata il 15 luglio 2010).
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-matrimoni-gay-linvidia-del-demonio--6017.htm
L'anno scorso ero a Piazza San Giovanni, sola, aggregata a me stessa. Molto probabilmente quest'anno non potrò andare per motivi altri.Se, all'ultimo, si aprirà per me la possibilità andrò. Motivo uno solo. Su tre fronti, sono mesi che sollecito educatamente a tre persone diverse di compiere per me quello che è stato pattuito di comune accordo tra noi. Gentilmente mi assicurano che in settimana provvederanno, poi non provvedono.Così arriva il momento che, pur educatamente, bisogna fare la voce grossa. Perchè mi chiedo bisogna arrivare sempre a questo punto? Forse, fin dall'inizio, manco di sussiego, forse non sfodero i rostri uterini. Non so ma,tant'è. Nel nostro caso particolare, sono perfettamente consapevole della mollezza amebica dell'apparato religioso e politico-europoide ma se saranno tanti, tantissimi, un oceano, questo dirà parecchio ad entrambi. Dirà: attenzione, ci sono padri e madri che non sono più disposti a farsi prendere per i fondelli, attenzione traditori, attenzione!
RispondiEliminaPer piacere MIC spiegami la parzialita' di Socci. Seguo con piacere il Suo Blog da NY e forse mi sono perso qualche informazione pertinente a questo argomento, Potra' essere utile anche ad altri come me ignoarnti
RispondiEliminaMi dispiace per il suo "sgomento", Catholicus delle ore 16.28. Le rispondo con le parole usate da Don Divo Barsotti - da alcuni definito l'"ultimo mistico del '900" - nel 1971, durante gli esercizi spirituali d'inizio Quaresima al papa Paolo VI e alla curia romana: "la Chiesa ha un potere coercitivo perché Dio glielo ha affidato, e allora deve usarlo". Che cosa intendeva Barsotti per "potere coercitivo"? L'affermazione della verità e la condanna dell'errore, quello che il Concilio Vaticano II e gran parte della gerarchia cattolica dopo di esso avevano rinunciato a fare. Una rinuncia, come egli disse e scrisse più volte "che negava l'essenza stessa della Chiesa".
RispondiEliminaPersonalmente, a me non mporta e non interessa che i Vescovi siano "generosi, gentili, affabili e ospitali". Queste sono "categorie" umane che non hanno alcun significato rispetto al loro mandato. I Vescovi sono chiamati a dire la Verità. Se non la dicono, significa che non credono in Gesù Cristo. Vale anche per il Papa, naturalmente.
Danilo Quinto
In Francia furono migliaia a scendere in piazza contro le " marriage pour tous", ed in Francia avevano già da anni i PACS. Hollande e la sua ministra Taubira se ne infischiarono. Ma forse se da Roma qualcuno appena eletto avesse fatto sentire la sua voce, richiamando la legge naturale e la legge divina, forse qualche vescovo francese in più si sarebbe mosso e forse anche qualche politico non socialista in più. E forse alla fina la legge non sarebbe stata approvata.
RispondiEliminaSpero solo che, se succederà anche in Italia, non ci tocchi poi la punizione che è toccata alla Francia.
Rr
Mic, io condivido le tue perplessità, ma la verità è che una manifestazione forte e numerosa è indispensabile per provare ad arrestare la Cirinnà....se i neocat ci aiutano in questo ben venga, se sono contro i matrimoni gay e la Cirinnà ben venga...se non facciamo nulla perché ci sono i neocat allora avremmo la Cirinnà in 3 secondi...per tempi difficili soluzioni difficili, per cui nel caso specifico (e solo per quello) mi va bene manifestare pure insieme a neocat, protestanti e islamici, finita questa battaglia comune riprenderemo a discutere, ma se restiamo divisi non abbiamo la possibilità di incidere per nulla... Pensiamo anche ai poveri bimbi...
RispondiEliminaJohn
La consueta litania del "tutto va male madama la marchesa" e anche del "tanto peggio , tanto meglio" si è lanciata un po' troppo presto a mettere una pietra tombale sul prossimo raduno, in maniera speculare agli altrettanto consueti peana sedevacantisti.
RispondiEliminaL'uscita di Bagnasco ha invece sparigliato , mettendo un po' di sano subbuglio anche nella compassata linea Avvenire/Forum famiglie.
Le obiezioni tradizionaliste sono quelle già viste in passato:
"Il 30 a fare cosa? A sentire i nc ruiu, savarese, pillon, gandolfini e arguello?"
Certamente Kiko tenterà di monopolizzare l'evento come già avvenuto il 20 Giugno scorso.
Ma non è un motivo sufficiente per ignorare la mobilitazione che coinvolge molte altre realtà e dovrebbe comunque interessare a prescindere dalle appartenenze.
Ci si domanda:
"Perche' la tradizione non e' capace di mobilitarsi? Perche' ci so ritrova a traino di qualcuno?"
Ma carissimo/a , un must di certa tradizione è proprio quello di prendere le distanze da queste iniziative , poichè di "ben altro" ci si dovrebbe interessare , dato che è tutto perduto dopo il Concilio , i papi non sono papi , i vescovi non sono ordinati , i sacramenti sono dubbi ecc. ecc. ecc.
La domanda da porre è questa rispetto alla manifestazione del 30 aprile: esiste un comunicato, una dichiarazione, uno straccio di frase pubblica dei promotori e degli organizzatori di questa manifestazione che affermi la contrarietà assoluta alle unioni civili e al matrimonio omosessuale e chieda il RITIRO IMMEDIATO del ddl Cirinnà? Se esiste, venga pubblicato su questo sito.
RispondiEliminaDanilo Quinto
Mi correggo: 30 gennaio.
RispondiEliminaAggiungo: se i cattolici e la Chiesa non chiedono il RITIRO IMMEDIATO del ddl Cirinnà, quale senso ha la manifestazione?
Danilo Quinto
http://www.difendiamoinostrifigli.it/pdf/le-Ragioni-DNF-NoCirinna-1.pdf
RispondiEliminaIl comitato difendiamo i nostri figli è l'organizzatore sia di questa che della manifestazione del 20 giugno, e non ha mai nascosto la sua piena contrarietà a qualunque forma di legalizzazione di coppie dello stesso sesso ( che anche in forme più blande, aprirebbe le porte al matrimonio omosessuale per mano dei giudici ).
Il Comitato ecc. ecc., chiede o non chiede, nello slogan di convocazione della manifestazione del 30 gennaio, in una dichiarazione, in un comunicato, in una frase, il RITIRO IMMEDIATO DEL DDL CIRINNA'?
RispondiEliminaDanilo Quinto
Motivazioni diverse, ma sempre contrarietà:
RispondiEliminahttp://www.tempi.it/appello-giuristi-contro-ddl-cirinna-firmano-anche-presidenti-e-vicepresidenti-della-consulta#.Vp4PYirhDIU
Sono risapute anche le perplessità di Mattarella.
Angheran,
RispondiEliminaIl suo riferimento al sedevacantismo, che comunque è un fenomeno di frange e di certo non ci riguarda, è improprio e in ogni caso non esaurisce il tradizionalismo. Esso non si mobilita (almeno finora) perché certamente è frammentato; ma purtroppo sembra che la frammentazione sia la cifra del nostro tempo.
Comunque una mobilitazione seria ha bisogno di guide autorevoli e credibili, che facciano leva soprattutto nelle sedi adeguate, anche se effettivamente la gravità della situazione sta 'muovendo' notevoli energie dal basso.
L'entità del grido della piazza certamente potrà dire qualcosa; ma i biechi gestori del potere stanno procedendo col calpestare ogni sano comune sentire. La piazza può ben poco sulle sedi ecclesiali e politiche okkupate...
Mic
RispondiEliminaSe gli okkupanti, avessero la possibilità di constatare con i loro cinque sensi che la presenza nella piazza è corposa, forse la loro riflessione, dopo l'esperienza fatta della corposa piazza, li porterebbe a riflettere seriamente che la poltroncina sotto i loro glutei non è eterna, che potrebbe traballare e forse anche capovolgersi e travolgerli. Certo non è detto ma, tentar non nuoce.
Sí, lo ha detto piú e piú volte Savarese, membro del Comitato e portavoce di Generazione Famiglia-Manif pour tous Italia, la principale associazione del comitato.
RispondiEliminahttp://www.allaquerciadimamre.it/famiglia-e-vita/679-parla-savarese-il-ddl-cirinna-e-una-bomba-ad-orologeria-deve-essere-ritirato
"I figli di questo mondo verso i loro pari sono più scaltri dei figli della luce". Dunque.. di cosa stiamo a discettare dinanzi alla prospettiva obbrobriosa che gli "scaltri" ci vogliono forzatamente rifilare?! Chi può, ha il dovere di mettere per un momento da parte le riserve verso questo o quell'altro gruppo, e scendere in piazza per difendere la causa comune!!!
RispondiEliminahttp://costanzamiriano.com/2016/01/19/noi-suore-di-clausura-vi-chiediamo-di-andare-al-family-day/
RispondiEliminaPer hr delle 18.07:
RispondiEliminaCostanza Miriano può dire e far dire quello che vuole. Mi è bastato due anni fa quanto scrisse a proposito di Emma Bonino, che stava per diventare Presidente della Repubblica: "Anche Gesù Cristo è morto in croce per Emma Bonino". Non parlò del pentimento, pubblico nel caso di Emma Bonino, per lucrare la salvezza. "L'ho dato per sottinteso", mi disse quando l'incontrai. Poi, quando è il Papa a telefonare alla Bonino e quando la radicale, subito dopo la telefonata, lancia la campagna a favore dell'eutanasia, non scrive e non dice una parola.
Per Petrus LXXVII delle 17.26:
Usare il Cammino Neocacatumenale di Kiko Arguello per riempire le piazze, è la dimostrazione dello stato in cui si trova la realtà cattolica italiana. Il deserto spirituale e l'assoluta mancanza di principi.
Confermo quanto ho detto e prendo atto che non è arrivata nessuna smentita: la manifestazione del 30 gennaio non è stata convocata con le parole d'ordine "RITIRATE IL DDL CIRINNA'".
Danilo Quinto
Danilo Quinto
RispondiEliminaSi possono portare grandi striscioni con la scritta: ritirate subito DDL Cirinnà.
Variamente formulati ma identica sostanza.
Irina.
A CAUSA DELLE ENORMI ADESIONI CHE ARRIVANO DA TUTTA ITALIA - CHE RENDONO "TROPPO PICCOLA" PIAZZA SAN GIOVANNI - IL FAMILY DAY DEL 30 GENNAIO A ROMA SI SVOLGERA' IN PIANTA STABILE AL CIRCO MASSIMO DALLE ORE 12 ALLE ORE 17.
RispondiEliminaVIENI ANCHE TU A SCRIVERE LA STORIA.
"Ma non è un motivo sufficiente per ignorare la mobilitazione che coinvolge molte altre realtà e dovrebbe comunque interessare a prescindere dalle appartenenze."
RispondiEliminaE allora che queste altre realtà si facciano conoscere, vedere e sentire, a partire dalle famiglie senza appartenenza altra che quella alla Chiesa cattolica, famiglie che non rispondono all`ordine di marcia cel loro idolo-fondatore ma all`appello della loro fede, della loro coscienza, che quelle realtà non permettano a Arguello di monopolizzare lo spazio e il tempo come se fosse lui il deus ex machina senza il quale niente si farebbe, come se senza i suoi "numeri" altisonanti la manifestazione non ci sarebbe o sarebbe un fallimento.
Sulla mobilitazione e la morale neocat ha già detto mic nel suo commento del 18 gennaio 2016 13:20.
Ricordo le manifestazioni francesi contro il cosidetto "matrimonio per tutti", slogan che ha venduto con successo il matrimonio omosessuale, anche se senza risultato, e temo che sarà il caso anche in Italia, sono scese in piazza le famiglie francesei, sono i laici ad aver preso l`iniziativa con ben poco sostegno della gerarchia cattolica e ignorati dal papa, anche se la legge omosex è passata il collettivo che riunisce diverse associazioni, "La Manif pour tous", continua a lavorare, ad impegnarsi, ad assumere le proprie responsabilità, vi dò il link:
http://www.lamanifpourtous.fr
Aggiungo che se per riempire le piazze bisogna far ricorso al cnc di Arguello, se lui solo ha il potere di mobilitare le sue truppe con uno schiocchio di dita, se le altre realtà cattoliche, gruppi, associazioni, e semplici fedeli, litigano o si defilano, se la base non considera la difesa della famiglia naturale come un dovere e un diritto, se la gerarchia della Chiesa è divisa, litiga e tenta anche di destabilizzare le buone volontà, mi sembra che sia, come dice Danilo Quinto, "la dimostrazione dello stato in cui si trova la realtà cattolica italiana".
RispondiEliminaLuisa
RispondiEliminaE allora? Braccia conserte?
FAMILY DAY, FRANCESCO ZITTISCE IL CARDINALE BAGNASCO
RispondiEliminaIl pontefice non ha gradito l’esposizione mediatica del porporato e ha eliminato il cardinale dall’agenda degli incontri ufficiali. Niente udienza giovedì mattina. Il colloquio privato, fissato a una settimana dal consiglio episcopale permanente, è apparso e poi scomparso dal bollettino interno della Casa Pontificia. Di Carlo Tecce
Generazione Famiglia-La Manif Italia
RispondiElimina...una manifestazione che chiederà al Palamento di ritirare il ddl Cirinnà sulle unioni civili, perchè rottama il matrimonio e con la stepchild-adption legittima di fatto l'utero in affitto...La responsabilità è di ciascuno di noi.
"Vieni il 30 gennaio al Circo Massimo a Roma. Vieni a scrivere la storia."
N.B. Ricevuto e trascritto l'essenziale.
Dalle lontane periferie del mio abisso gioisco delle recenti affermazioni del cardinale Angelo Bagnasco.
RispondiElimina@ Quinto
RispondiElimina"Confermo quanto ho detto e prendo atto che non è arrivata nessuna smentita: la manifestazione del 30 gennaio non è stata convocata con le parole d'ordine "RITIRATE IL DDL CIRINNA'".
Scusi , ma Lei è partito da un'analisi che era già un tantino problematica a partire dal titolo in quanto dava per scontato una posizione che non rappresentava tutta la Chiesa.
Dopo l'intervento di Bagnasco è evidente che non rappresenta nemmeno tutta la CEI.
Quindi è passato a prendersela con i laici che sostengono a vario titolo la manifestazione richiedendo "l'ordine del giorno" che Le è stato puntualmente fornito.
Ora passa all'argomento ad personam con la Miriano..
Angheran,
RispondiEliminami pare che la sua snocciolata dimostri che Danilo Quinto è partito affermando il suo pensiero e ha sviluppato il discorso in coerenza...
Lei può pensarla diversamente sulla questione, ma questo è.
@ irina
RispondiEliminaHo forse detto quello?
Mi sembra di aver detto l`esatto contrario e cioè che non si lasci al cnc il monopolio della lotta in difesa della famiglia naturale, che si facciano vedere e sentire le altre realtà ecclesiali, in primis i fedeli che non hanno bisogno di appartenere ad un movimento o gruppo che sia, e in quello identificarsi, se poi nella realtà quel che si verifica è che solo il cnc riesce a riempire le piazze si deve accettare che è la dimostrazione in cui si trova la realtà cattolica italiana.
Luisa
RispondiEliminaL'anno scorso tante realtà diverse erano presenti cattoliche e non. Non erano strombazzanti, credo per natura loro. Come quando c'è un gruppo di persone e una sola è quella che tiene banco tra tutti e sopra tutti. Gli altri madiamente, per non creare screzi, tacciono, trattenendosi. Il parlatore compiaciuto del silenzio altrui continua. Una cosa sola lui non sa che, quando lui va via, gli altri finalmente tirano un sospiro di sollievo.Il gruppo torna a respirare regolarmente.La funzione del moderatore credo nasca proprio da casi tipo questo.
Cara Irina, la scoperta del cnc e del suo fondatore mi hanno fatto capire, al momento del mio rientro, quanto e come fosse profonda e grave la crisi della Fede, la rottura nella Chiesa cattolica con la Tradizione e la retta Dottrina, non potevo capire come abbia potuto proliferare, con l`appoggio della gerarchia, compresi i papi, un cammino iniziatico a tappe che dura 30 anni, un cammino esoterico e emblematico di quella rottura che impone l`arcano ai suoi membri, il cui capo si è permesso di inventare una nuova "liturgia" e un nuovo "catechismo", un direttorio catechetico che resta tuttora segreto, un grande scandalo in seno alla Chiesa, insomma un movimento con la propria "liturgia", il proprio "catechismo" , con dei catechisti onnipotenti e un leader che è un idolo.
RispondiEliminaMa questa è la realtà della chiesa postconciliare.
Cara Luisa, noi qui, con tutti i nostri limiti e mancanze, stiamo tentando di riportare la barra a dritta. Sono certa che lo sforzo di noi tutti NSGC lo vede, non sarei qui a commentare se non ne fossi certa. Il cnc ha un vantaggio che lo si vede e lo si può distinguere dall'esterno. Ci sono tante altre realtà che non vedi, non distingui perchè volutamente tenute fluide per poter piacere a tutti senza che nessuno riesca ad individuare l'inganno. Personalmente sono molto più guardinga verso quest'altro ambito, diciamo pure ambito di tutti i giorni e di chi ti sta accanto.Questa è la Chiesa dove siamo tornati in tanti di noi, ignoranti su tanti argomenti ma supervaccinati contro le castronerie del mondo.Possiamo fare tana a tanti e possiamo anche mischiarci per un pomeriggio ad alcuni erranti senza più errare.
RispondiEliminaAnche Crepaldi parla forte e chiaro
RispondiEliminahttp://www.ilfoglio.it/chiesa/2016/01/20/unioni-civili-dopo-il-momento-della-preghiera-quello-della-piazza-dice-il-vescovo-di-trieste___1-v-137256-rubriche_c584.htm
Socci su Carron e le rovine di CL circa la manifestaziobe
RispondiEliminahttps://m.facebook.com/197268327060719/photos/a.210315405756011.46173.197268327060719/905752886212256/?type=3&source=43
Lettera aperta di Elisabetta Frezza a Gandolfini
RispondiEliminahttp://www.riscossacristiana.it/ddl-cirinna-lettera-aperta-a-massimo-gandolfini-di-elisabetta-frezza/
Per Angheran delle 10.38
RispondiEliminaCostanza Miriano decise, in piena campagna a favore di Emma Bonino Presidente, di scrivere le cose che ho riportato. La Bonino non divenne presidente solo perchè Napolitano rinnovò la sua disponibilità. Altrimenti, questo Paese avrebbe avuto quello che si meriterebbe. Che una cattolica dica che Cristo è morto in Croce per Emma Bonino senza ricordare che è necessario il pentimento (pubblico, nel suo caso) per essere emendata dei suoi peccati, è un fatto, così come è un fatto che non abbia detto una sola parola - ed è stata in buona compagnia - quando il Papa ha telefonato ad Emma Bonino dicendo "tenga duro" ed invitandola ad una riunione con migliaia di bambini, dismettendo così il mandato ricevuto da Cristo, che incontrava le persone per farle convertire e solo per questo. Detto questo, so che la Miriano ha un grande seguito. Non me ne meraviglio.
Sulla questione del "ritiro del ddl Cirinnà". I referenti parlamentari dei promotori saranno di certo presenti alla manifestazione. Alcuni di loro (ho fatto nomi e cognomi nei miei libri e non sono stato smentito) compiono questi gesti mentre contemporaneamente firmano appelli perchè la radio di Pannella riceva ogni anno 10 milioni di euro dallo Stato. Tutti sono disponibili ad accordi parlamentari che li "liberino" dalla fatica di difendere in Parlamento i principi della religione in cui dicono di credere. E' già accaduto dopo la manifestazione del 20 giugno, quando fu lo stesso Gaetano Quagliariello, partecipante alla manifestazione, a dichiarare che era stato "negoziato" un accordo sull'introduzione del teoria del gender nelle scuole. Personalmente, non ho alcuna stima di costoro. Buon per lei, se la nutre. Aggiungo che, considerati i precedenti, non mi meraviglieri se già ci fosse un accordo sul ddl Cirinnà che "accontenti" tutti, ma proprio tutti. Nella convocazione della manifestazione si chiede il "ritiro del ddl Cirinnà"? E' questa la "parola d'ordine"? Chiedete allora ai parlamentari cattolici che sono i vostri riferimenti e che parteciperanno alla manifestazione, di dimettersi il giorno dopo l'approvazione del ddl Cirinnà.
Sulla Chiesa. L'esordio del mio articolo riguardava la questione dell'omosessualità, in riferimento alla dottrina cattolica. Penso non ci sia bisogno di richiamare il "chi sono io per giudicare". E' sufficiente dire - fino a che si potrà - dei silenzi della quasi totalità dei presuli. Quelli che parlano da cattolici - pochissimi - mettono nel conto le vessazioni e le persecuzioni alle quali potrebbero essere sottoposti. L'"uscita" di Bagnasco - "manifestazione condivisibile, ci sono altre priorità" - non riguarda la questione dell'omosessualità, che è e resta il cuore del problema. La Chiesa avrebbe dovuto intervenire da anni e anni - gridando dai tetti - contro i documenti delle Nazioni Unite e del Parlamento europeo che evocavano la teoria del gender e le unioni tra persone dello stesso sesso. Non l'ha fatto e questo suo "disimpegno", questa sua accanita disinvoltura nel non affrontare questioni centrali e decisive, ha portato ai risultati che la realtà ci propone.
Sui laici. Sono lontanissimo - e resterò lontanissimo - dal Cammino Neocatecumenale. Non ritengo che le battaglie si debbano condurre con chiunque, senza discernimento.
Più in generale. L'unità si crea sulla condivisione dei principi. Il mondo cattolico è diviso perchè mostra di non condividere gli unici principi per i quali vale la pena vivere: quelli dettati da Cristo. Ve n'è uno che è ormai sepolto: il "retto giudizio". Per esercitarlo, c'è una condizione da osservare: non considerarsi "del" mondo. Tentare di agire sempre, con umiltà, nella Verità e nella Libertà. Mi rendo conto che si rischia l' isolamento e la solitudine ed in alcune situazioni anche l'odio, ma è un prezzo che si deve pagare. Lo pago volentieri.
Danilo Quinto
RispondiEliminaBravo Danilo Quinto, tanto di cappello
Concordo pienamente con tutto quello che ha appena detto Danilo Quinto.
Embè...non sapevo che Costanza Miriano considera Arguello un santo!!
RispondiEliminahttps://www.facebook.com/photo.php?fbid=10207543294613410&set=a.1751846048888.93794.1621002443&type=3
Si ha i santi che ci si merita, ho poco o nulla da condividere con una cattolica che considera santo un uomo che ha rigettato con disprezzo la Liturgia, la Tradizione, la dottrina e la pastorale cattoliche, inventandosene delle tutte sue per le sue comunità, ohe provoca la divisione nelle parrocchie, solo perchè "difende" la famiglia secondo i criteri=diktat ( che non sono quelli della Humanae Vitae) e con dei metodi che la Miriano sembra ignorare. Se lo considera un santo in conoscenza di causa allora non dobbiamo avere la stessa fede.
http://neocatecumenali.blogspot.ch/2016/01/chat-neocatecumenale-piovono-insulti-parolacce.html
Mi permettete alcune cose, Bagnasco si oppone, ma.....la CEI tace con un silenzio assordante, il mutissimo vdr incontra la dirigenza di Google al completo e Christine Lagard, a Genova ciò che preoccupa il presule è la Carige che naviga in pessime acque, gli dà man forte Bertone preoccupato per i tanti appartamenti, fidi bancari e quant'altro, ce ne sarebbero altri di 'interessi' che stanno molto a cuore dei nostri eroi, ma la santa cadrega è santa e basta e va difesa, capite bene che......neppure a me piace Miriano and co. non esistono parlamentari cattolici, ci sono faccendieri che pencolano di qua e di là per vedere dove è meglio stare, l'unico onesto mi pare Giovanardi, l'altro, Buttiglione venne fatto fuori tempo fa.Circolano pessime notizie sul nostro governo fantoccio, via renzaccio, Amato, Monti, o Letta, e Napolitano traghettatore e garante.....fate vobis vi ho detto niente. Quinto merita rispetto per la sua onestà e morale e intellettuale. Anonymous ( se troppo scorretto bannare, please)
RispondiElimina@ Quinto
RispondiEliminaNon seguo la Miriano , nè m'interessa difenderla in questa circostanza specifica , anche perchè si difende benissimo
da sola. Nel merito comunque dire che "Cristo è morto per Emma Bonino" senza aggiungere altro non rappresenta di per sè un errore teologico. Cristo infatti è morto per la salvezza di tutti gli uomini , attraverso il Suo sangue siamo redenti.
Io non posso inferire - in mancanza di altri elementi - sulle intenzioni di tizio o caio se queste non sono manifeste.
Se la Miriano ha omesso la necessità del pentimento non posso affermare che lo ha fatto perchè *non lo ritiene necessario*.
La redenzione per il cattolico passa infatti - come Lei ha giustamente ricordato - per un'esplicito atto di pentimento e richiesta
di perdono , come insegna l'episodio dei due ladroni.
Non nutro grandi aspettative sui rappresentanti cattolici in Parlamento , diciamo che sono piuttosto scarse ad essere
realisti, ma anche qui non posso dare per scontato che la loro azione per quanto sparuta e isolata non sia a volte
determinante , specie grazie ad ausili che possono percorrere vie imperscrutabili. Lo stesso Quagliarello ha mutato la
sua posizione "attendista" minacciando l'uscita dalla maggioranza. Staremo a vedere.
Nella convocazione della manifestazione si chiede il "ritiro del ddl Cirinnà"? E' questa la "parola d'ordine"?
Sì #stopCirinnà , per sintetizzare.
Chiedete allora ai parlamentari cattolici che sono i vostri riferimenti e che parteciperanno alla manifestazione,
di dimettersi il giorno dopo l'approvazione del ddl Cirinnà.
E' stato già chiesto ad alcuni , vedi Alfano.
La questione dell'omosessualità è stata affrontata da tempo nella Chiesa. Il catechismo nei vari punti ne specifica
i termini precisi. La Chiesa non discrimina l'omosessuale in quanto tale, diverso è dire che due persone dello stesso
sesso costituiscano una famiglia che gode delle stesse priorità di quella naturale. Per i politici fu emanata un'apposita
nota informativa. In sede ONU e UE molte volte la Santa Sede si è schierata contro questi progetti , suscitando le ire dei
benpensanti. Il "chi sono io per giudicare" è solo una delle tante uscite infelici a braccio dell'attuale pontefice,
subito rilanciata dai media. Ma vuoi per circostanza , vuoi per frase estrapolata , non vincola il fedele nella
misura più assoluta.
Sui laici. Sono lontanissimo - e resterò lontanissimo - dal Cammino Neocatecumenale. Non ritengo che le battaglie si debbano
condurre con chiunque, senza discernimento. Più in generale. L'unità si crea sulla condivisione dei principi.
Il mondo cattolico è diviso perchè mostra di non condividere gli unici principi per i quali vale la pena vivere:
quelli dettati da Cristo. Ve n'è uno che è ormai sepolto: il "retto giudizio". Per esercitarlo, c'è una condizione da
osservare: non considerarsi "del" mondo. Tentare di agire sempre, con umiltà, nella Verità e nella Libertà. Mi rendo conto
che si rischia l' isolamento e la solitudine ed in alcune situazioni anche l'odio, ma è un prezzo che si deve pagare.
Se tizio sposa una causa giusta non c'è motivo per rifiutare il suo impegno. Non essere del mondo non significa
che non si possa operare nel mondo. La Chiesa è fatta di mistici come di manovali. Con la rinuncia ad una affermazione
anche pubblica della testimonianza si lascia il pallino sempre nelle mani di altri , che molto spesso operano in base
a scelte e ideologie che sono diametralmente opposte a quelle cristiane.
Grazie per la sua risposta.
Anonymous, sempre realista...
RispondiElimina...leggevo due robine sul guardian ma se tu che hai sempre gli occhi vigili becchi qualcosa di più interessante, postalo, che lo leggiamo volentieri... questa cosa di incontrare i vertici google è curiosa (diciamo così), non credo che sia perché oh toh si son convertiti tutti e si vogliono metter al servizio di Dio... né lui li vorrà bacchettare per le porcherie varie che perpetrano... se li vuol fare amici? perché? (domande retoriche)
humilitas
Angheran,
RispondiEliminanoto che nei confronti di Danilo Quinto lei dà per scontata l'affermazione vera ma monca della Miriano che, invece, una lettura superficiale come quella purtroppo corrente legge nel senso del "tutti" e non dei "molti che Lo accolgono". E ci abbiamo speso tante di quelle parole che non mi ripeto.
Per il resto, che ci siano 'uscite' che non vincolano il fedele in maniera assoluta sfonda una porta aperta. Ma è anche vero che quelle uscite, mai smentite, vengono regolarmente interpretate in chiave liberista mentre, se pur respinte dai fedeli, danneggiano la massa che non sa fare i distinguo diminuendo la opportunità di conversione. Il danno è per le anime, quindi stiamo parlando di qualcosa di molto serio.
Continui a pensarla come crede, molti che seguono il blog andranno alla manifestazione nella speranza che il "numero" faccia scalpore. E probabilmente dati eclatanti potranno pesare se non altro in vista delle elezioni.
Però, francamente, non andare in piazza non significa "lasciare il pallino nelle mani di altri". Ci sono anche altre forme di 'mobilitazione': penso all'Ora di guardia quotidiana che certamente non costa meno di un esaltante bagno di folla di qualche ora, al di là di chi c'è e chi non c'è. Penso all'offerta incessante di molte anime che non la sbandierano e, soprattutto, anche all'impegno non capillare ma non del tutto inefficace di educatori e operatori dell'informazione. Il problema è che le nostre istanza non hanno voce nelle sedi adeguate, le uniche in cui dovrebbero essere fatte valere efficacemente, se fossimo effettivamente rappresentati da cattolici non solo di nome.
Tornando alla Miriano le riconosco onestà intellettuale e generosità dell'impegno. Il suo linguaggio evidentemente risente della fumosità e del pressappochismo che vanno per la maggiore.
RispondiEliminaRiguardo alla sua valutazione di Arguello, devo pensare sia basata sull'onda entusiasta degli incontri e conoscenza della realtà neocat solo dalle rutilanti espressioni esteriori...
La santità consiste nella pratica eroica delle virtù cristiane.
RispondiEliminaIl cattolicesimo è la religione del Logos Incarnato, cioè della Sapienza, della Parola increata che tutto ha creato. In qualche modo dovremmo coglierne il riflesso.
Ma francamente la direzione che l'attuale personale ecclesiastico e le élites laicali sembrano indicare, con ben poche eccezioni, mi sembra che vada in ben altre direzioni oscillanti tra il liquame del nichilismo progressista e la capacità di mobilitarsi solo sulle grandi tematiche morali (e doverosamente) ma quasi queste fossero sganciate da tutto il resto o che, sistemate queste fossimo a posto, anche su un piano spirituale.
E ovviamente un questo contesto di aspirazione a uno stile di vita eroico sia in senso umano che cristiano manco a parlarne, soffocati come siamo da moralisti, sofisti, don Abbondi e azzeccagarbugli vari.
Concordo con mic sulla Miriano: è brava e anche intelligente ma è offuscata da un certo latente fumoso adeguarsi alla mentalità corrente (lei crede di no, perché vive in buona fede nella nebbia; le ricososco tanti pregi, prima o poi ci arriverà, spero, a vederci meglio). Ha il complesso di inferiorità da brava ragazza, lo stesso per cui il ciellino medio fuma come un turco e dice una marea di parolacce per riscattare (se così si può dire) la propria immagine di brav fioeu.
RispondiEliminaLeggendo i suoi libri si respira un'aria ingenua (magari troppo) ma fatta di cose solide e sane. Sarebbe andata benissimo negli anni Ottanta (ma ha la mia età, circa, quindi era tra medie e liceo, allora)... adesso ci vuole un approccio diverso, non si scherza niente, purtroppo... ci prova con tanta buona volontà, e le riconosco anche una certa dose di sincera umiltà e semplicità di cuore (almeno credo, così sembra), ma non ci riesce, troppo legata a un mondo che non vede più in là del suo naso... speriamo che cresca anche lei!
humilitas
.....l’evento di Roma è buona cosa e a mio giudizio è bene partecipare, ma immediatamente dopo sarà il caso di uscire dalla logica dell’ambiguità, del “tutti dentro”, della piazza piena ad ogni costo. Sarà il caso di distinguere le battaglie graduali dalle schermaglie di ripiego, l’orizzonte limitato e soffocante del “salviamo il salvabile” dal cammino faticoso, costante, protervo, del passo a passo.
RispondiEliminaQuesto voglio dire con queste mie sconnesse riflessioni: la buona volontà serve, l’entusiasmo aiuta ma la Verità prima o poi arriva a chiederci conto di quel che stiamo facendo.
E la vera battaglia inizierà allora, inizierà quando gli avversari prepareranno le contromosse al Family Day e le contromosse non sono le manifestazioni deserte di qualche militante LGBT o gli insulti alle Sentinelle in Piedi: la contromossa sarà accontentare quelle persone che andranno al Circo Massimo a chiedere che il ddl Cirinnà sia riscritto, a protestare contro l’utero in affitto o il “just married” LGBT e nulla più. Lo riscriveranno, i Giudici faranno il resto, e qualcuno magari dirà che il 30 gennaio abbiamo vinto. Qualcuno, molti certamente no. (Massimo Micaletti)
http://m.ilgiornale.it/news/2016/01/22/il-no-del-papa-alle-unioni-gay-scomunicata-la-crociata-del-pd/1215935/
RispondiEliminaquesto passaggio del vdR mi sembra promettente, quasi mi meraviglio che l'abbia detto davvero:
RispondiElimina"Con questo stesso atteggiamento spirituale e pastorale, la vostra attività, sia nel giudicare sia nel contribuire alla formazione permanente, assiste e promuove l’opus veritatis. Quando la Chiesa, tramite il vostro servizio, si propone di dichiarare la verità sul matrimonio nel caso concreto, per il bene dei fedeli, al tempo stesso tiene sempre presente che quanti, per libera scelta o per infelici circostanze della vita, vivono in uno stato oggettivo di errore, continuano ad essere oggetto dell’amore misericordioso di Cristo e perciò della Chiesa stessa. "
quel richiamo allo "stato oggettivo di errore" mi sembra quasi un miracolo cattolico.
speriamo che serva
humilitas
“Lo stesso giudizio morale si ritrova in molti scrittori ecclesiastici dei primi secoli ed è stato unanimemente accettato dalla Tradizione cattolica“. [...] “In presenza del riconoscimento legale delle unioni omosessuali, oppure dell’equiparazione legale delle medesime al matrimonio con accesso ai diritti che sono propri di quest’ultimo, è doveroso opporsi in forma chiara e incisiva”. [...] istituzionalizzare il comportamento omosessuale “finirebbe per comportare modificazioni dell’intera organizzazione sociale che risulterebbero contrarie al bene comune”. ...“La legalizzazione delle unioni omosessuali sarebbe destinata perciò a causare l’oscuramento della percezione di alcuni valori morali fondamentali e la svalutazione dell’istituzione matrimoniale”.
RispondiEliminaTali unioni non posseggono gli elementi biologici e antropologici assimilabili a quelli della coppia coniugale. “Esse non sono in condizione di assicurare adeguatamente la procreazione e la sopravvivenza della specie umana. L’eventuale ricorso ai mezzi messi a loro disposizione dalle recenti scoperte nel campo della fecondazione artificiale, oltre ad implicare gravi mancanze di rispetto alla dignità umana, non muterebbe affatto questa loro inadeguatezza”.
[...] “ la ridefinizione del matrimonio, che diventa un’istituzione la quale, nella sua essenza legalmente riconosciuta, perde l’essenziale riferimento ai fattori collegati alla eterosessualità come ad esempio il compito procreativo ed educativo.” pertanto si oppone alla giustizia “attribuire lo statuto sociale e giuridico di matrimonio a forme di vita che non sono né possono essere matrimoniali”
[...] “Nel caso in cui si proponga per la prima volta all’Assemblea legislativa un progetto di legge favorevole al riconoscimento legale delle unioni omosessuali, il parlamentare cattolico ha il dovere morale di esprimere chiaramente e pubblicamente il suo disaccordo e votare contro il progetto di legge. Concedere il suffragio del proprio voto ad un testo legislativo così nocivo per il bene comune della società è un atto gravemente immorale.”
“Considerazioni circa i progetti di riconoscimento legale delle unioni fra persone omosessuali” (Ratzinger, Dottrina della fede, giugno 2003)
http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/cfaith/documents/rc_con_cfaith_doc_20030731_homosexual-unions_it.html#fn7
Carissimi figli e figlie della chiesa particolare di Ferrara-Comacchio,
RispondiEliminale decisioni gravissime che si stanno prendendo nei confronti della famiglia, su cui è fondata la convivenza sociale - ovvero il tentativo del disegno di legge Cirinnà di mettere le condizioni per mutare nella sostanza il concetto stesso di famiglia - rende necessaria una presenza esplicita, impegnata e responsabile del popolo cristiano. Una presenza largamente intesa, di tutti i laici di buona volontà che vivono nello spazio della nostra vita sociale.
Sono molto lieto per le indicazioni date dalla Conferenza Episcopale Italiana, attraverso il Cardinale Angelo Bagnasco, che vanno nella direzione dell'incoraggiamento a partecipare all'iniziativa - di matrice e responsabilità decisamente laicale - programmata per il prossimo 30 gennaio a Roma.
Invito pertanto le famiglie, le comunità parrocchiali, i gruppi, i movimenti, le associazioni e quanti hanno a cuore il bene comune della società, a considerare e ad assecondare questa iniziativa con il massimo dell'impegno e della generosità.
I modi e i tempi della partecipazione vi saranno indicati dal nostro Ufficio per la pastorale familiare e dal neo costituito Comitato ferrarese “Difendiamo i nostri figli".
Fate il sacrificio di uscire allo scoperto e di andare verso il mondo, ma non un mondo generico e anonimo, del quale non si leggano e non si valutino i contorni obiettivi, sia culturali che politico-sociali.
La famiglia, così attaccata e devastata da una mentalità consumista e tecnoscientifica, è un'immensa periferia e noi vogliamo addentrarci in questa periferia.
Se non lo facciamo, se non difendendiamo i suoi diritti fondamentali - e penso primariamente ai figli per i quali vogliamo preparare un futuro migliore - anche il continuo richiamare le piccole periferie dei nostri paesi o le periferie della povertà materiali, diverrebbe incomprensibile e inefficace.
È a Roma, il 30 gennaio, che si vedrà il volto genuino del popolo cristiano preoccupato del bene comune della società. È a Roma che si vedranno sia i cattolici che gli uomini e le donne di buona volontà preoccupati del destino delle prossime generazioni, assumersi la responsabilità di un giudizio chiaro rispetto alle iniziative di intervento, per quanto possibile, nel dibattito che si sta svolgendo in parlamento.
Vi incoraggio, dunque, ad essere generosi nella vostra risposta e a fare di questa occasione un gesto importante di carattere ecclesiale e sociale.
Vi benedico di cuore
+ Luigi Negri
Arcivescovo di Ferrara-Comacchio e Abate di Pomposa
«non può esserci confusione tra la famiglia voluta da Dio e ogni altro tipo di unione».... chi vive «in uno stato oggettivo di errore», continua «ad essere oggetto dell’amore misericordioso di Cristo e perciò della Chiesa stessa».... (Bergoglio)
RispondiElimina-----
Che astuzia! In due frasi, ha accontentato tutti: cattolici e non cattolici.
Dormite, dormite.
L'ha chiamato "errore" e non "peccato", perché il peccato è un vecchio termine della "vecchia" Chiesa Cattolica, e non di quella della tenerezza. Nella nuova chiesa il peccato non esiste più.
Cavoli, Libero Benedettino, ha ragione.
RispondiEliminaHo apprezzato - non senza una certa meraviglia - la menzione dell'errore ed ero talmente quasi contenta che non mi sono accorta che avrebbe dovuto esserci peccato.
humilitas