Il presidente del Pontificio consiglio per la Nuova Evangelizzazione, che organizza l'Anno Santo della Misericordia, Mons. Rino Fisichella, è intervenuto qualche giorno fa sull'Osservatore Romano, per dichiarare che «Da tutto il mondo vi sono testimonianze commoventi di pellegrini» e che è stato registrato a Roma «più di un milione di presenze agli eventi giubilari. Per l'esattezza 1.025.000». La cifra, secondo Fisichella, comprende anche il flusso dei pellegrini che ogni giorno hanno attraversato le Porte Sante delle Basiliche. Per questa ragione, i numeri – a suo parere – divergono da quelli resi noti dalla Prefettura della Casa pontificia, dai quali emerge che nel mese di dicembre agli eventi che hanno visto protagonista il Papa si è registrato un crollo del 30 per cento rispetto allo stesso mese del 2014.
Non si sa come Fisichella sia riuscito a contare i numeri che dà. Quello che si sa, è che Roma è vuota. Certamente intasata dal traffico – dovuto in gran parte alle decine e decine di cantieri ancora aperti – ma non dai pellegrini. Le spiegazioni non riguardano né la paura degli attentati né il fatto che le Porte Sante di questo Giubileo siano aperte in tutto il mondo ed anche in posti impensabili, come le carceri.
La ragione del vuoto è spirituale e simboleggia lo stato in cui si trova la Chiesa di Cristo, maramaldeggiata dal suo interno, da chi dovrebbe custodirla, preservarla, proteggerla, sostenerla, curarla, aiutarla rispetto alle lusinghe provenienti dal mondo e dal suo Principe.
Sono stati due gli eventi che fino ad ora – e non si sa che cos’altro potrà avvenire – hanno concorso a rendere evidente l’obiettivo di questo Giubileo. Il primo, quello della sera dell’8 dicembre, quando immagini panteiste e pagane hanno usurpato la facciata della Basilica di San Pietro. Il secondo, il video dell’«Iniziativa Mondiale di Preghiera del Papa», con la quale è lo stesso Bergoglio ad operare perché siano messe sullo stesso piano della religione cattolica, credenze religiose che non derivano dalla Parola di Gesù e, in quanto tali – per espressa indicazione del Figlio di Dio – appartengono al Demonio.
L’obiettivo del Giubileo, quindi, è di una chiarezza esemplare: restituire al mondo l’immagine e l’identità di una Chiesa sua serva, la Chiesa del Concilio Vaticano II. Un’altra Chiesa rispetto a quella fondata da Gesù Cristo, Uomo-Vero e Dio-Vero. D’altra parte, se non esiste il Dio cattolico, come in forma reiterata viene ripetuto, come potrebbe esistere una religione cattolica e perché quella religione, che è nata attraverso il sacrificio dell’unico Figlio di Dio, dovrebbe fare proselitismo?
L’altro giorno, su TV 2000, ho ascoltato un sacerdote che vestiva l’abito cattolico confermare che sia stato l’Arcangelo Gabriele a dettare a Maometto il Corano. La scorsa settimana, un gruppo di cinque adolescenti è stato minacciato a Vignola, in provincia di Modena, da quattro giovani magrebini con un colpo di pistola in aria, poi risultata una scacciacani. Gli aggressori hanno intimato ai ragazzi di radunarsi in gruppo e avrebbero chiesto: «Credete in Dio o in Allah?». I ragazzi hanno risposto «non crediamo in niente». A quel punto, li hanno lasciati andare, dicendo loro che era uno scherzo. Per salvarci dall’aggressione islamica, ci dobbiamo ridurre a questo: a non credere a niente, a non affermare la nostra identità e a tralasciare o a rinnegare i principi sui quali è nata la nostra civiltà. A tacere, impauriti e pusillanimi, quando le orde islamiche compiono atti organizzati di violenza sessuale contro le donne europee nella notte di Capodanno. Atti che fanno tornare alla memoria i 60mila stupri accertati di cui furono oggetto le donne di Cassino durante la seconda guerra mondiale, ad opera dei soldati marocchini, che combattevano per i francesi.
La convinzione espressa da Bergoglio - «non esiste il Dio cattolico» - oltre a compiere un atto di empietà, favorisce la definitiva scristianizzazione dell'Occidente, per consegnarlo a bande che ora aprono il terreno per la conquista dell’Europa e che nei secoli hanno dimostrato la loro inaudita violenza e ferocia, contro le quali hanno combattuto i martiri cristiani. I battezzati nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, s'inchinano di fronte a questi martiri e sono disposti ancora - nonostante tutto - a combattere la buona battaglia.
Quella battaglia che hanno condotto i grandi Papi della storia della Chiesa. Quelli che indicevano il Giubileo, affermando:
«S’implori da Dio innanzi tutto che ciascuno, pregando e facendo penitenza, espii le proprie colpe e s’adoperi, con ogni impegno, a riformare i propri costumi e ad acquistare le cristiane virtù, affinché questo grande Giubileo prepari felicemente un generale ritorno a Cristo. In secondo luogo bisogna chiedere a Dio insistentemente che la fedeltà, dovuta al Divin Redentore e alla Chiesa da Lui fondata, sia da tutti mantenuta con spirito inflessibile e con energica volontà; che i diritti della Chiesa siano mantenuti incolumi e integri contro le insidie, gli inganni e le persecuzioni; che tutti coloro che non sono ancora giunti alla luce della verità cattolica ed errano dalla strada giusta, e gli stessi odiatori e negatori di Dio, illuminati dalla superna luce e piegati dalla grazia, siano condotti ad obbedire ai precetti del Vangelo».Sono le parole della Bolla d’indizione del Giubileo del 1950, la Iubilaeum Maximum, del 26 maggio 1949, di Pio XII. Questo è stato per due millenni il linguaggio della Chiesa Cattolica. La finalità di quel Giubileo era il generale ritorno a Cristo e passava attraverso la preghiera, la penitenza, l’espiazione dei peccati, la riforma dei costumi dei singoli e l’acquisto delle virtù cristiane. Veniva implorata a Dio la fedeltà di tutti i suoi figli alla Chiesa fondata da Suo Figlio, contro le insidie, gli inganni e le persecuzioni. Si parlava di verità cattolica in riferimento a coloro che errano dalla strada giusta: che fossero piegati dalla grazia – si diceva – e così condotti ad obbedire ai precetti del Vangelo. Era, questo, il Giubileo dei cattolici o di coloro che desideravano diventarlo, se chiedevano il perdono di Dio. Ora si celebra il Giubileo in un mondo che non crede in niente, perché perfino la tolleranza, la mansuetudine, la bontà, l’umiltà, la pace, la gioia, sono niente se non si crede in Gesù Cristo. Se non si ha Cristo – l’innominato del Pontificato attuale – come guida del nostro percorso terreno.
Il 23 dicembre del 1950, Pio XII riassunse in un Radiomessaggio il senso di quel Giubileo. Disse, tra l’altro:
«Riudiremo gl’irrefrenabili clamori di giubilo, le devote preghiere, i canti, il cui entusiasmo faceva vibrare le volte della Basilica Vaticana, e questa, incapace di contenere le moltitudini sempre crescenti, si allargava al di fuori, distendendo le grandi braccia del suo colonnato. Rivedremo in spirito le giornate di Pasqua e del Corpus Domini; il vespero della Canonizzazione di S. Maria Goretti; la mattina, luminosa d’insolito arcano splendore, della proclamazione del Dogma dell’Assunzione di Maria. Rivedremo le grandi processioni di penitenza e di propiziazione che onorarono, per le vie di Roma cristiana, le venerande immagini del Crocifisso e della Vergine».La Chiesa è di Cristo e torneranno di sicuro per lei e per i suoi figli quei tempi luminosi, ora oscurati e dimenticati, come sepolti da un mondo – suo nemico – che vuole negare la Regalità Sociale del Salvatore, vuole eliminarlo dalla Storia. È questo il più grande problema che oggi la Chiesa deve affrontare: assecondare questo desiderio – come ha iniziato a fare cinquant’anni fa – o disobbedire al mondo e restaurare per il mondo e nel mondo, la Verità, la Giustizia e, quindi, la Misericordia di Dio.
Danilo Quinto (http://daniloquinto.tumblr.com/)
Golden Globe a Moricone e Tarantino dice che è meglio di Mozart e Beethoven. Questo ho letto questa mattina sulle News di Google.
RispondiEliminaOra le note sono sempre quelle eppure persone diverse in tempi diversi ne hanno tirato fuori musiche diverse ma, magnifiche.La grammatica è sempre la stessa ma, persone diverse in tempi diversi su quel fondamento hanno dato espressione a tutto il loro sapere, al sentire del loro cuore, dei loro sensi e alla riflessione sulla loro vita. Il maestro di musica deve insegnare le note e poi la divisione del tempo e all'interno della nota e tra una nota e l'altra, Il maestro di grammatica deve insegnare l'alfabeto e poi far scoprire che con quelle lettere si formano le parole che hanno regole in loro stesse e tra loro. Anche la Chiesa è Maestra e deve insegnare ad amare Dio, Uno e Trino,e il prossimo come se stessi. Da questa radice, come per la lingua o la musica,prende corpo un tronco con molti rami, foglie e frutti che sono quasi immediati nell'anima del discente ma,richiedono d'essere coltivati nei semi che lasciano e tenuti al riparo, perchè se la vita non è custodita la morte la porta via.Come la madre non lascia il bambino dormire con finestre e porte aperte, altrimenti i bambino muore, così la Chiesa che è anche Madre custodisce i suoi fedeli al caldo con le porte chiuse. Se qualcuno bussa lo si fa entrare piano piano e gli si indica la strada che deve fare, in silenzio, per trovare dove lavarsi, dove nutrirsi, dove riposare e domani inizierà subito ad imparare quello che deve sapere.Come dall'insegnamento della musica nascono musicisti da Golden globe, e dall'insegnamento della grammatica nascono poeti immortali, così dall'insegnamento della Chiesa nascono i Santi. Più l'insegnamento è buono più con esso si riescono a superare molte, se non tutte le carenze naturali.Mentre solo pochissimi però possono diventare musicisti da Golden globe o poeti immortali, tutti sono chiamati a diventar santi.La Santità è aperta a tutti.
Tutti quelli che vogliono e hanno ricevuto un buon insegnamento.
Ottima riflessione. Da non dimenticare.
RispondiEliminahttp://www.occhidellaguerra.it/cristiani-in-guerra/
RispondiEliminaLe preghiere posso farle da casa .
Sig.Quinto puo' suggerirmi un canale sicuro per mandare aiuti ?
Sarebbe bello poter rivedere il viso Santo e bello della nostra amata Chiesa, oggi tanto deturpata e sofferente. Speriamo che Dio ce lo conceda. Certo qualcosa entro il 2017 dovrà succedere, nel 2017 finiscono i 100 anni dati al demonio per tentarci, è l'anno di Fatima e pure di quello scellerato di Lutero, staremo a vedere, speriamo solo di essere pronti e ancora fedeli al buon Dio.
RispondiEliminaIrina,
RispondiEliminaun piccolo consiglio: dimentica Google, una delle società più anticristiane ed anticlericali che ci siano al mondo. Una società inoltre amopiamente collusa e connivente, se non complice, del governo USA, utilizzata dai suoi servizi per controllare e spiare, non solo i cittadini di altri paesi, anche alleati, ma gli stessi cittadini USA.
Google, Facebook, Yahoo, Twitter, ecc.ecc., vanno usati il meno possibile.
Per le informazioni e news, ci sono moltissimi altri siti,così come motori di ricerca.
Sul giudizio poi di Tarantino, e pur apprezzando molto Moricone, stendo un pietoso velo.
RR
Ottimo e commovente come sempre, caro Daniele; concordo con lei che questa non è la nostra Chiesa (Una, Santa, Cattolica, Apostolica); è caduta in mano a malfattori dellea fede, della religione, e adesso ne è ostaggio, deturpata e snaturata. Conseguentemenee, questo non è il nostro Papa, il Vicario di Cristo in terra, è qualsiasi altra cosa, ma non quello, e ciò a prescindere dalle dotte ed erudite disquisizioni del buon Antonio Socci. Il mio cuore è rimasto là, con gli ultimi papi e santi cattolici : S. Pio X (il mio preferito), Pio XII, Padre Pio, Mons. Léfèbvre, Mons Guérard de Luisière, veri giganti della fede e della santità, al cui cospetto tutto ciò che è venuto dopo scompare in una fitta nebbia. Analogamente, in campo laico, ricordo con grande nostalgia Jean Madiran e Marcel de Corte, veri eroi della resistenza cattolica antimodernita francese della seconda metà del secolo scorso, come testimoniano ampiamente i loro scritti. Per fortuna anche oggigiorno abbiamo insigni scrittori cattolici, quali Gnocchi e Palmaro (RIP), De Mattei, Viglione, Gnerre, la qui presente Maria Guarini, lei, caro Daniele, per citare solo pochi nomi. Coraggio, quindi, e avanti così, senza paura di coloro che si parano dinanzi a noi. "Se Dio è con noi, chi sarà contro di noi?". Deo Gratias !
RispondiEliminaVi segnalo un articolo fra i più interessanti, lucidi e realisti che ho letto questi ultimi tempi, è di don Claudio Crescimanno:
RispondiEliminaEstraggo solo questo passaggio:
"Sì, un pensiero non cattolico si è fatto strada ed è diventato predominante in molti ambienti della Chiesa cattolica, in molte facoltà teologiche, seminari, ordini religiosi, e, attraverso una capillare divulgazione, in molte comunità di fedeli; poi i rappresentanti di queste componenti ecclesiali si ritrovano nelle migliaia di convegni, assemblee, consigli pastorali dell’orbe cattolico, e così questo pensiero diviene predominante e maggioritario nella Chiesa intera. E a poco è servito il proliferare degli interventi magisteriali in contrario, visto che ormai da decenni essi, nella gran parte dei casi, rimbalzano sul corpo ecclesiale come su un muro di gomma."
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-chiesa-in-via-di-protestantizzazione-14915.htm
E lo trovo interessante anche se sembra assolvere i documenti del CVII.
Sono ben pochi i sacerdoti che hanno il coraggio di don Crescimanno nel descrivere la realtà di questa Chiesa non solo alla deriva verso il protestantesimo, ma presentata ormai come una delle tante religioni e il cui obiettivo è quello di fondersi nella religione universale che diventerà la sola via di salvezza.
Per il messaggio pubblicato alle 10.27
RispondiEliminaLa ringrazio molto per l’’intenzione annunciata. Il mezzo più sicuro e veloce è il bonifico bancario. Sul conto intestato PASQUALE QUINTO – UNICREDIT -
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Danilo Quinto
Cara Luisa,
RispondiEliminaIl discorso sulla innegabile protestantizzazione comincia a farsi strada. Ed era ora!
Sull'articolo di don Crescimanno e la caduta delle fette di salame dagli occhi: sì, finalmente...
RispondiEliminaDon Crescimanno l'ha conosciuto personalmente un mio amico, che me ne ha sempre parlato come di un giovane sacerdote di quelli "che ce ne fossero" .
Speriamo diventino tanti, quelli che parlano chiaro, la generazione dei giovani preti "ratzingeriani" ha e avrà sempre di più una grande e bella responsabilità, appena il corso biologico degli eventi (scusate la crudezza) ci avrà liberato da chi ha le redini adesso...
humilitas
Il discorso sul "corso biologico" è di certo realistico. So che humilitas non intende, per questo, disimpegno.
RispondiEliminaÈ però una riflessione che può aiutare in un momento in cui il nostro impegno, dal quale la fiducia nel Signore non ci esime, appare in tutta la sua umana impotenza.
Il discorso sul "corso biologico" è di certo realistico. So che humilitas non intende, per questo, disimpegno.
RispondiEliminaÈ però una riflessione che può aiutare in un momento in cui il nostro impegno, dal quale la fiducia nel Signore non ci esime, appare in tutta la sua umana impotenza.
Dalla citazione di Luisa. Affermazioni che in questo blog sono presenti da anni di inesausto percorso :
RispondiElimina"Il dialogo ecumenico dell’immediato post-Concilio si è progressivamente trasformato nella inter-confessionalità, cioè nello scambio senza più distinzioni tra le diverse denominazioni cristiane; e ora la inter-confessionalità si sta evolvendo rapidamente nella inter-religiosità, cioè una parificazione sincretista di tutti i credo religiosi, forse in vista della costruzione di quella ONU delle religioni, la super religione universale, umanitaria e antropocentrica, che sempre più e da più parti viene auspicata…"
Eh sì mic, è da anni che certi siti e blog, questo blog con particolare e costante impegno, denunciano la realtà descritta da don Crescimanno (con quel coraggio, che sottolineo, di metterci la faccia con nome e cognome, e brava anche la Bussola che gli dà spazio), per averlo fatto son piombati anatemi e etichette sprezzanti, inutile ricordarle.
RispondiEliminaNon è evitando di nominare il nemico e i suoi operai, non è subendo nel silenzio, ma è solo la mia opinione, che i Pastori che vedono quella realtà adempiono il loro servizio, la loro missione per la salvezza delle anime.
Abbiamo bisogno di Pastori coraggiosi, intelligenti, rettamente formati, che, senza eccessi di linguaggio o sterili aggressività, scuotono le coscienze assopite e deformate, attirano l`attenzione su quel che sta succedendo da decenni ormai nella Chiesa di Cristo, abbiamo bisogno di vere guide d`anime che non temono per la loro "carriera", che non tremano davanti alla perspettiva di minacce e ricatti, veri Pastori fedeli a Cristo e alla Sua Parola, senza omettere, annacquare, addolcire all`estremo, senza tradirLo.
Ci sarebbero alcune cose da sottolineare, i ragazzini modenesi molto probabilmente hanno detto la sacrosanta verità e tutti avrebbero dato la stessa risposta, ora il problema è quando ci invaderanno ancora di più, con la benedizione del vaticano spa. ci ammazzeranno sul serio, sia che qualche coraggioso risponda sì, sia che risponda no, è questo che la gente imbesuita non riesce a cogliere, l'Islam non ammette opzioni, o mussulmano o morto, è così che hanno fatto le loro conquiste, lasciando una scia di sangue dietro di sé e schiavizzando di fatto o sterminando intere popolazioni, o vendendole come schiavi, o costringendole ad andarsene lasciando ogni cosa, partire nudi e crudi, ed ancora lo fanno, basta leggere i resoconti dal MO. Il discorso dell'India è un po' più complicato poiché erano ritenuti più svegli e capaci degli indù la cui divisione feroce in caste ben determinate, ha frenato lo sviluppo etnico politico, occupavano i posti migliori e nell'esercito, e nella burocrazia, e nell'amministrazione, i più ricchi studiavano ad Oxford e Cambridge e quindi godevano di privilegi impensabili per indù, alla divisione dell'ex impero indiano, si optò per l'infelice scelta del divide et impera, creando in Kashmir, a maggioranza Sikh, il Pakistan occidentale con a capo Jinnah, uno snob sempre vissuto in Europa che non parlava nemmeno urdu, e il Pakistan orientale, oggi Bangladesh ed ex Bengala, lasciando in mezzo il subcontinente indiano a maggioranza indù, per ironia della sorte Pakistan significa terra dei buoni, lo spostamento di mussulmani ed indù da una parte all'altra dell'ex gioiello della corona provocò guerre sanguinose, e circa 6 milioni di morti da una parte e dall'altra, oltre ad un odio atavico, ora in India i mussulmani hanno cominciato a bruciare chiese cristiane, templi indù, a stuprare ed ammazzare indiscriminatamente nel silenzio complice ed ipocrita dell'occidente, che avendo in USA un presidente mussulmano sunnita, si guarda bene dall'intervenire.....dimenticavo che in Bangladesh, terra particolarmente sfortunata sotto ogni punto di vista, la povertà fa pari con le alluvioni disastrose che lo inondano 2 volte all'anno essendo i primi ad essere investiti dai monsoni che scaricano lì la loro violenza per poi passare ad ovest, ma a noi dicono che tutto va bene, che il giubilazzo fa milioni di pellegrini, forse falchi, umani no di certo, i miei cugini romani de Roma, mi dicono che non c'è un cane e che pure in piazza latitano paurosamente, la piantassero di raccontare sòle. Mi asterrei dal fare paragoni col giubileo del'50, io non ero nato, ma era altra cosa, soprattutto il paese aveva ancora fede, era profondamente cattolico alla base, ora dopo le rivoluzioni ed involuzioni, non più. La Chiesa è di Cristo, l'altra farà la fine che merita e sarà giudicata alla faccia del motto Chi sono io per?.Chiedo venia per il lungo. Lupus et Agnus.
RispondiElimina"Piegati dalla grazia di Dio ...." (Pio XII)
RispondiEliminaPosso dire che quest'espressione mi impressiona anche se usata solo metaforicamente?
Nel linguaggio consueto diciamo "piegato" quando ci riferiamo a tali concetti:
"piegato dalla fatica", "piegato dall'oppressione", "piegato dalla violenza".
Maria Guarini mi perdoni la franchezza (che spero accetti pubblicando queste mie righe) ma temo che tale espressione sia piuttosto infelice se applicata alla grazia di Dio che, al contrario, non "piega" nel senso di "sottomette" ma "solleva", "vivifica", "illumina", "motiva".
La grazia non piega, come sotto un peso, ma fa volare! Chi ne fa esperienza non puo' non averlo provato e, conseguentemente, non può rimanere INDIFFERENTE dinnanzi a tale impropria espressione!
Il termine "piegato" fa quasi pensare che la grazia divina sia al servizio di un sistema di oppressione (la Chiesa?) quando in realtà è al servizio di una salvezza e di una liberazione dal'oppressione (questa sì!) del peccato e della morte. In questo senso la Chiesa non è un luogo oppressivo ma dovrebbe essere uno spazio di liberazione, ove si sperimenta la famosa "libertà di Cristo" di paolina memoria.
Che "tipo" di Chiesa si implica dietro l'espressione "piegato dalla Grazia di Dio"?
Sono il peccato e la morte a piegare l'uomo in senso REALE. La grazia, al contrario, lo libera! Non a caso tutta la patristica chiama l'artefice di tale grazia IL "LIBERATORE" (o Λυτρωτης).
Strano, stranissimo (quasi scandaloso) che nessuno osservi tutto ciò, dal momento che la grazia di DIo (e la lotta per acquisirla) dovrebbero essere il PRIMO OBIETTIVO per il cristano!
Buona giornata!
Piegati, vuol dire riconosci il primato del Signore, inginocchiati, obbedisci, sottometti la tua volontà... Cos'è, se non "spianate le montagne.... ecc."?
RispondiEliminaGrazie per la risposta e la pubblicazione, cara Maria, ma le mie perplessità rimangono e le ho espresse meglio nel mio blog in un commento.
RispondiElimina"Piegati" è qui forse usato nel senso di "vinti" ma qui il papa, di proposito, non usa il termine "vinti" ma il primo che ha un aspetto decisamente imperioso. (Al contrario Cristo non mostra la mentalità imperiosa di questo mondo, e lo dimostra dinnanzi a Pilato!).
Ci chiediamo: la grazia di Dio "piega" o solleva? Dalle esperienze dei santi, dalla teologia, dalla tradizione della Chiesa, dalla piccola esperienza personale, sappiamo che solleva. L'espressione, dunque, è infelice e sia detto senza togliere al fatto che Pio XII sotto diversi aspetti è stato una personalità di grande spicco.
La verità evangelica è quanto ci sta a cuore, connessa con l'esperienza di grazia. Il resto (papa compreso) è solo al suo servizio e nulla più. Non rovesciamo questa gerarchia, per favore, altrimenti diveniamo idolatri!
Pieto C.
RispondiEliminavedo che insisti. Eppure la mia 'risonanza' mi è parsa chiara e trasparente. Si potrebbe dir di più ma ne vale la pena?
Mi spiace, non sono d'accordo con te. Se è sacrosantamente vero che la grazia libera fa volare e rende leggeri, quel "piegàti" (che io ho espresso nell'esortativo piégati) resta da vederlo nel contesto. E comunque nel sensus fidei cattolico, il suo senso non diverge certo da quanto ho detto sopra... E mi sembra fuori luogo andare a 'far le pulci' proprio a Pio XII!
Per correttezza.
RispondiEliminaLeggo sul blog di Pietro C l'intera frase di riferimento: « ... gli stessi odiatori e negatori di Dio, illuminati dalla superna luce e piegati dalla grazia, siano condotti ad obbedire ai precetti del Vangelo».
Ribadisco quanto ho già detto: piegàti, vuol dire anche "vinti". Certo non contro la loro libertà, ma c'è sicuramente - avuto riguardo alle categorie: odiatori e negatori - un collegamento con resistenze da rimuovere, durezze da 'vincere' appunto.... E nel "piegarsi" c'è il senso che ho còlto sopra e che ribadisco.
Non vedo perché sia sempre necessario tirar fuori l'autorità (che non è autoritarismo, né durezza ma fermezza). Anche Cristo Signore parlava con Autorità e la sua parola è esigente... o no?
Mi pare che parli come Bergoglio che ti annega nella tenerezza ma non garantisce il giusto e saldo ancoraggio ;)
Mi viene in mente dalla sequenza dello Spirito Santo:
Lava quod est sórdidum,
riga quod est áridum,
sana quod est sáucium.
Flecte quod est rígidum,
fove quod est frígidum,
rege quod est dévium.
Non ne abbia a male ma quanto ci porta in paradiso non è Pio XII e neppure alcune sue condivisibili discorsi, ma solo la grazia di Dio senza la quale i primi non servono a nulla. Si può verificare tutto, alla luce della grazia di Dio. L'unica cosa che non è giudicabile è Dio stesso. Abbracciandola con amore di Cristo.
RispondiEliminaTra me e Bergoglio non c'è alcuna parentela, cara mic, ti sbagli assai!
RispondiEliminaX gli amici anglofoni www.tunbridgewells.ordinariate com/blog/ 'Playing the victim'. 'Rome be warned'. Anonymous.
RispondiEliminaPersonalmente non sono affatta scioccata dal termine "piegati" anzi, è il termine più corretto per descrivere le nostre rigidità che ci tengono dritti come delle I, fieri e altieri, incapaci appunto di farsi plasmare, di farsi piegare, di piegare le nostre ginocchia in adorazione, ed è appunto in quell` essere piegati che si trova la liberazione, il sollievo, la leggerezza.
RispondiEliminaNon ci sono altre urgenze più urgenti che quelle di andare a fare le pulci a Pio XII?
E dirlo non è essere idolatri!
Non ne abbia a male ma quanto ci porta in paradiso non è Pio XII e neppure alcune sue condivisibili discorsi, ma solo la grazia di Dio senza la quale i primi non servono a nulla
RispondiEliminaSu questo sfonda una porta aperta :)
Ma i discorsi servono ad orientare ad approfondire. L'input è partito da lei ed è servito per riflettere, approfondire, trovare dentro di noi sempre ulteriori espressioni della nostra Fede.
Anche a me farebbe piacere sentirla. Mi scriva su romaperenne@gmail.com non avrò difficoltà a darle le mie coordinate telefoniche.
Tra me e Bergoglio non c'è alcuna parentela, cara mic, ti sbagli assai!
RispondiEliminaE' evidente! E' chiaro che era solo una battuta con tanto di ;)
RispondiElimina++++ Per chi spacca il capello in quattro contro Pio XII
Quando San Paolo cadde da cavallo sulla via di Damasco, sbalzato dall'apparizione improvvisa ed abbacinante del Cristo, convertendosi praticamente di colpo, lui che era un persecutore accanito dei Cristiani, e' sbagliato dire che "fu piegato dalla Grazia di Cristo"? Il suo orgoglio di fariseo superbo e persecutore fu "piegato" non dalla ferula di una divinita' estranea o da un'autorita' terrena ma proprio dalla "Grazia" che il Signore gli faceva. Il senso dello essere "piegati dalla Grazia" si riferisce all'annientamento del nostro orgoglio, della superbia che ci pervade tutti quanti, "mal seme d'Adamo" che siamo.
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RispondiElimina|| RISPOSTA: COME AIUTARE DANILO QUINTO ? ||
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@ Anonimo 11 gennaio 2016 10:27
Trovi la risposta sul sito ufficiale di Danilo Quinto pubblicizzato nella Festa dell'Epifania sotto la voce SPONSOR
QUI: http://daniloquinto.tumblr.com/sponsor
DEH Webmaster
PS: Ringrazio Maria Guarini x la pubblicazione di questo mio messaggio informativo
Ieri ero a Messa NO in una piccola cappella,30 persone circa,età media 50 anni,alla benedizione il sacerdote ha chiesto ai fedeli di ingincchiarsi per la benedizione che ieri è stata triplice.Durante la benedizione, per la quale venti secondi prima il sacerdote, di quelli miti e umili,aveva chiesto di inginocchiarsi, quattro si sono messi in ginocchio, gli altri in piedi, dritti come fusi.
RispondiEliminaNon era proprio mia intenzione raccontare questo episodio però qui serve a tutti per toccare con mano la situazione in tutta la sua realtà più malata che sana.
Ohssssantocielo!!!!!
RispondiEliminaPiegati va banissimo, come ha già spiegato Mic.
In ogni caso, fa fede il latino, e il latino dice:
"flexanima gratia permoti".
Su questo suppongo che Pietro C. non abbia alcunché da eccepire.
humilitas
Posso testimoniare inoltre che quando ho ricevuto la Grazia, e non ero ancora tornata all'ovile, leggi nella Chiesa,senza pensare mi gettai a terra e ringraziai Maria Santissima piangendo.Poi, molto poi, volai. Ci furono poi altre Grazie chieste e ricevute e la posizione del corpo fu sempre in ginocchio e nel pianto.Forse non parliamo dello stesso tipo di grazia.
RispondiEliminaSiamo talmente tutti imbevuti di marxismo culturale che quando leggiamo un testo di un Servo di Dio, Pio XII, l'ultimo papa veramente e sicuramente cattolico, espresse in un Italiano degli Anni 50, ci sentiamo feriti nella nostra sensibilità di cattolici " adulti" ed uomini "liberi".
RispondiEliminaNon c'è quadro che non mostri re, principi, imperatori ( ne ho in mente uno di Carlo V) nell'atto di inginocchiarsi davanti al Santissimo.
Se davanti al Signore si inginocchiano, si piegano le Potenze cattoliche, perché non si possono piegare davanti a Lui i massoni, i comunisti, gli anticlericali tutti, ai quali sicuramente pensava nel 1949 Pio XII, di fronte ad un' Europa ancora in macerie a causa della loro superbia, arroganza e "war mongering" ?
Forse se i suoi successori avessero continuato a pensare in quei termini ed ad usarli, ora non solo la Chiesa, ma il mondo tutto starebbe meglio.
Invece si venne a patti proprio con quelli, e fu fatta piegare la Chiesa !
Rr
Comunque anche il Giubileo del 2000 fu tutt'un'altra cosa.
RispondiEliminaDel resto è un principio economico: se i diamanti si trovassero per strada come sassolini, non varrebbero nulla. Se in ogni posto, chiesa, basilica, carceri, centri d'accoglienza ( mancano giusto le scuole e gli uffici pubblici) c'è una Porta Santa, e se siamo tutti già salvi, cosa volete che sia, che valga un giubileo?
Rr
Analisi perfetta, Rr!!!!
RispondiEliminahumilitas
Anonymous,
RispondiEliminagrazie per il link. I due articoli andrebbero tradotti e postati.
Rr
Oggi viviamo nel tempo del nuovo analfabetismo di massa e siamo immersi in uno stato d’ignoranza programmata dai grandi usurai, che non permette alle persone di risvegliarsi e autodeterminarsi. L'iper diffusione tecnologica a la correlata superficialità mediatica nel "raccontare" le notizie senza il dovuto approfondimento, non aiutano l'inversione di questo processo.
RispondiEliminaSaluto il "risveglio" del blog di Padre Scalese, un altro sacerdote che mette la sua faccia e non può far finta di nulla :
RispondiEliminahttp://querculanus.blogspot.fr/2016/01/battesimo-del-signore.html
E ringrazio Béatrice di aver tradotto in francese:
http://benoit-et-moi.fr/2016/actualite/bon-retour-pere-scalese.html
La sequenza allo Spirito Santo è la risposta più esauriente e lapidaria ai commenti di Pietro C. sull'inopportunità presunta del verbo "piegare": traducendo il latino del post di Mic, l'invocazione implora infatti lo Spirito Santo di "piegare ciò che è rigido".
RispondiEliminaOggi è morto David Bowie. Chiediamo pure pace per la sua anima, naturalmente, da buoni cristiani. Ma ho provato un certo quale disgusto: 1) a sentire al TG1 che mons. Ravasi ha pubblicato un elogio di Bowie su di un social network; 2) a venire a sapere pure di un articolo altrettanto celebrativo sull'Osservatore Romano (!); 3) ad ascoltare anche in una trasmisssione pomeridiana uno dei "don" presenzialisti tesserne altrettante lodi. Ora, ammettiamo che come artista sia stato un grande (?), ma questo con la nostra religione che cosa c'entra? Oppure la celebrità e il successo mondano sono diventate virtù degne del Paradiso, che fanno senz'altro chiudere un occhio al Signore su certi piccoli dettagli (droga, sesso, lusso e sfrenatezze varie)...?
RispondiEliminaMi preoccupa il fatto che un giovane, prestando orecchio a tale razza sacerdotale, invece di riflettere sui valori autentici della vita, non possa far altro che dedurre che Bowie sia prossimo alla beatificazione e lo scelga come modello di vita. Della serie: le persone comuni devono fare qualche piccolo sforzo per il Cielo, e soprattutto non giudicare ed essere misericordiosi, nonché "uscire nelle periferie" senza - per carità! - fare proselitismo, mentre ai VIP non è chiesto neanche quello, perché hanno una corsia preferenziale. Mi vengono in mente quei certi signori di nome Lutero e Calvino, con i loro segni di predestinazione...
@ Boldie
RispondiEliminaA me francamente importa poco, è un cantante che non mi è mai piaciuto, e per ragioni anagrafiche, e per il genere, l'unica canzone che mi piace è Space oddity, per il resto stendo un velo pietoso, soprattutto sul commento estasiato del sign. Ravasi, (il mon volutamente dimenticato) che fa voli pindarici e trova una 'profonda spiritualità' ,parole testuali, ed 'un anelito versi l'infinito' che francamente, sarò limitato, ma io non trovo nei suoi testi, tra l'altro uno che fa una canzone intitolata Heathen qualche problema forse ce l'ha, capisco che questi ex ragazzotti del '68 si sian imbevuti di queste cose all'epoca rivoluzionarie, ma c'è un piccolo particolare che sfugge loro, allora erano studenti seminaristi e giovani di belle speranze, ora gli anni sono passati e sono cardinali, un po' di decenza, suvvia, anche se ad ascoltare le lezioni bibliche anni '80 dell'allora sacerdote ambrosiano, pupillo di cotanto card.trasmesse ad libitum da una certa radio, sono bellissime lezioni di cultura illuminista, pagana, sincretista, che tentano di spiegare via Arendt and. co. un testo che forse ha a che fare con la Bibbia, sicuramente non cattolicamente spiegata, il Vangelo non fa testo. X RR. Lo so che sono belli, ma sono un po' troppo lunghi da tradurre sennò li avrei passati. Anonymous.
Giubileo della Misericordia......perchè dio è clemente e misericordioso....e Bergoglio il suo profeta......
RispondiEliminaAnonymous,
RispondiEliminaa me invece David Bowie è sempre piaciuto, eccetto nel suo penultimo album, un po' troppo PC. Da ragazzina, avevo un debole per il tipo anglosassone (alto, biondo, occhi chiari, un po' anche come Sting), ma non ero certo seminarista, e "Heroes" è sec. me molto bella, così come "L'uomo che cadde sulla terra".
L'ultimo album, poi, è ovviamente il suo testamento, ed i testi, almeno alcuni, sembrano alludere ad un "redde rationem", ad una resipiscenza, ad un tentativo di far pace con Qualcunaltro. Non so. Ho sempre pensato che una malattia sofferta e dolorosa può aiutare a ritrovare la Fede, se perduta. Comunque queste sono cose tra lui e Nostro Signore.
Concordo invece su Ravasi e l'Osservatore Romano. Semplicemente senza ritegno, non si tengono più. Fanno il paio con Welby, che almeno è un ex alcolizzato ora "Arcivescovo" della moribonda Church of England. Da un Cardinale di S.Romana Chiesa ci si aspetterebbe altro. Del resto, però, da uno che gira intorno ad una "sacra" coperta, che aspettarsi ? In confronto a quella scena, Ziggy Stardust è un capolavoro.
Rr
Beh, il giro attorno alla sacra coperta l'ha fatto dopo aver fumato ed offerto foglie di coca alla Pachamama, ignoro se le abbia ingerite o bevute magari col mate, sai il soroche dà un tremendo mal di testa; ti concedo Heroes, il tipo fisico non mi interessa e non sono da poster, anche da ragazzo, io sono per i testi con musica unplugged, tipo James Taylor, Neil Young, Leonard Cohen per cui ho una passione fin dai tempi di Suzanne, tra l'altro tradotta benissimo da Faber, cmq, nails on, un card. di S.R.Chiesa non deve twittare come un adolescente decere 'Ground control to Major Tom', permettimi. Ho scovato altri bei siti poi te li passo. Anonymous.
RispondiEliminaJames Taylor and Neil Young OK, Cohen, a parte "Suzanne", no. I poster ce li metteva mio fratello sulle pareti, non io. Però mi sono messa a studiare Inglese per conto mio anche per capire i testi di Bowie (a scuola studiavo Francese).
RispondiEliminaSu Ravasi ho già scritto: evidentemente le foglie se le è portate dietro per fumarsele con tutto comodo sognando Woodstock. Continuo a chiedermi perché mai si sono fatti prete o, dopo, non si siano spretati. All' epoca era anche facile trovare un lavoro, pur da spretati. E con la sua cultura sulla Arendt, a Repubblica l' avrebbero preso di sicuro come curatore della III pagina.
RR
OK, come ti avevo promesso, ti passo 2 link, moooolto interessanti introiboadaltaredei.2.blogspot.com. Double agent? dwightlongenecker.com. Ten tricks of the devil to watch out for. Interessantissimi.Anonymous.
RispondiEliminaGrande Bowie, come autore. Anch'io ho imparato l'inglese sulle sue canzoni, tra le altre, da ragazzina, e qualche Requiem in questi giorni non glielo faccio certo mancare. Spero anch'io che la malattia gli abbia ispirato un po' luce, visto che, per quanto poco io sappia di gossip, temo ne abbia fatte di ogni (già a guardarlo in faccia, il tipo non era proprio square, e magari nemmeno straight). Adesso che con la sua tin can è andato sul serio far above the moon, spero sia almeno in Purgatorio, pover'uomo.
RispondiEliminahumilitas
Anonymous, approffito anche io dei links per Rr, il secondo va, il primo però no.
RispondiEliminahumilitas
No scusa, riscrivendolo adesso va anche il primo, pardon.
RispondiEliminahumilitas
Did you like them? Am I the number 1 or what? :) Anonymous. Passo per tutti quelli che sanno l'inglese, sperando di essere d'aiuto.
RispondiEliminahttp://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/2016/01/11/david-bowie-_d90d4587-366b-46db-b3b0-52817aa760f2.html
RispondiEliminahttps://www.facebook.com/photo.php?fbid=10207358489753209&set=gm.1503005873337083&type=3&theater
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10207358489753209&set=gm.1503005873337083&type=3&theater
https://www.youtube.com/watch?v=rwFXR5ett6U
Interessanti di brutto, I would say.
RispondiEliminaYou're the number one indeed!
;-)
humilitas
Anonymous über alle !
RispondiEliminaRR
https://www.facebook.com/197268327060719/photos/a.210315405756011.46173.197268327060719/901731993281012/?type=3&theater
RispondiEliminaOT in parte. Ore 8 GR1 : "Oggi è una giornata storica. per la prima volta approda in Parlamento una proposta di legge sull'eutanasia". A dirlo, con toni trionfalistici, non Pannella, ma il giornalista del GR.
RispondiEliminaPer il divorzio e l'aborto ci hanno messo decenni. Per gli omo e l'eutanasia pochi anni.
E che non vengano più a romperci la testa con Hitler e Stalin. Almeno loro facevano le cose in nome del popolo tedesco o della classe operaia. Questi in nome di cosa lo fanno ? Dello Stato che così risparmierà soldi o dei parenti che erediteranno prima o dei medici felici di non doversi più occupare di certi malati ?
RR
Eutanasia...
RispondiEliminaAlè. Chissà che festa, giù all'inferno. Non era mai stato facile come di questi tempi.
humilitas
Il sito gay.it. ha deciso di mettere in rete la lista dei politici che si dichiarano contro le unioni e le adozioni gay.....siamo alle liste di proscrizione.....'dittatura del relativismo' diceva un profeta inascoltato e poi cassato......dove sono i vescovi anti? Nell'era ruiniana ora disprezzata, si erano fatti sentire, anche il Papa di allora ci mise la faccia, dove sono adesso, tutti a nascondersi sotto il camicione bianco del silenzioso vescovo romano, che, sia detto inter nos, se fosse rimasto al di sotto dell'Equatore e fosse restato a fare l'ottava meraviglia lì, non ne avremmo sofferto.....dedicato a un giornale cateolico innominabile, finanziato, come la tv, dall'8x1000.
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