[...] Se penso che Bergoglio ha addirittura parlato al Centro sociale Leoncavallo e ha benedetto quei militanti politici invitandoli a continuare la lotta (vedi qui), pensavo che potesse rivolgere almeno un saluto o una benedizione al popolo del Family day, che in fondo sarebbe il suo popolo cattolico.
Non dico parlare direttamente, di persona, come fece con i centri sociali, ma almeno due righe scritte di saluto. Se non altro per non far trasparire una propria eventuale ostilità, che sarebbe obiettivamente imbarazzante e disdicevole.
Niente da fare. Il giorno 30 gennaio l’Osservatore romano è uscito senza avere in prima pagina nemmeno una riga sul Family day.
Al mattino Bergoglio ha fatto l’udienza giubilare senza il minimo accenno a quell’immenso popolo cristiano che si stava radunando al Circo Massimo.
Nessun biglietto scritto di saluti e, durante la manifestazione, non ha fatto nemmeno una di quelle telefonate che abitualmente fa all’amico Scalfari e perfino a Pannella.
Ci siamo chiesti con gli amici: possibile che un papa abbia una tale ostilità verso le famiglie cattoliche che, con tanti sacrifici, testimoniano la verità, da non saperla nemmeno nascondere?
Forse sarà risentito perché la Chiesa italiana – che lui ha trattato per tre anni a pesci in faccia – manifesta questa grande vivacità popolare che certo non hanno le chiese che applicano le sue teorie. Sarà indispettito perché un simile Family day polverizza il suo discorso di rimprovero alla Chiesa italiana tenuto a Firenze.
Ma possibile che non riesca neanche a dissimulare il rancore, verso dei figli fedeli che spesso danno prova di vero eroismo nella vita quotidiana e che non aspetterebbero altro, da lui, che paternità?
Possibile che senta come un fastidio personale un evento che Giovanni Paolo II e Benedetto XVI avrebbero coperto di elogi e benedizioni? Come si può spiegare un simile comportamento? Perché così freddo e ostile?
Confesso che – pur avendo espresso tante critiche all’operato di Bergoglio – non ero mai arrivato a temere che egli potesse addirittura provare tanta ostilità per noi cattolici, fedeli al Magistero di sempre della Chiesa.
Lo dico con dolore e inquietudine. Ma questa precisa sensazione mi è venuta quando ho saputo un fatto, finora sconosciuto, che purtroppo permette di capire molte cose.
Com’è noto, nella Basilica di San Pietro ogni mattina si celebrano molte messe e sono tanti i gruppi che, prenotandosi, le fanno celebrare.
Dunque nei giorni scorsi un gruppo di persone che dovevano venire al Family day avevano prenotato una Messa alle 7 del sabato mattina. Tutto a posto, tutto normale, come sempre.
Ma all’ultimo momento è arrivata una comunicazione sconcertante: annullate tutte le messe.
All’insistente richiesta di spiegazioni alla fine è stato risposto – a quanto mi riferiscono – che per coloro che partecipavano al “Family day” non era ritenuto opportuno celebrare messe… [riapre una ferita ed una delusione ancora cocente: l'abolizione, improvvisa e senza spiegazioni rivelatasi inesorabilmente inappellabile, della consuetudine ultradecennale della Messa Tradizionale del primo sabato mariano del mese proprio nella Basilica papale dedicata alla Santa Vergine! - vedi - ndR]
Siamo dunque a questo punto. Credo che ogni commento sia inutile.
Questo sarebbe il Vaticano oggi? Dov’è la paternità? Qual è mai quel padre cattolico che per punire i figli (rei di vivere la fede con coraggio e generosità) arriva a privarli della Messa?
Questo sarebbe il Vaticano oggi? Dov’è la paternità? Qual è mai quel padre cattolico che per punire i figli (rei di vivere la fede con coraggio e generosità) arriva a privarli della Messa?
Com’è possibile arrivare a consumare così sciocche e meschine vendette? Questa sarebbe l’epoca della “misericordia”?
C’è una cosa urgente da fare: pregare per coloro che oggi dovrebbero fare i pastori del gregge, per coloro che sarebbero “pastori”…
Pregare oggi più che mai. Pregare davvero con tutto il cuore per la nostra povera Chiesa.
Nota della Redazione
In compenso si è svolta regolarmente, nella Basilica di San Nicola in Carcere, la Santa Messa bassa in occasione del Family Day, in difesa della famiglia naturale, per fermare l'iniquo ddl Cirinnà e per la restaurazione dei diritti di Dio sulla società, organizzata dal Coordinamento Nazionale Summorum Pontificum. Sono state distribuite oltre 200 Comunioni, Deo gratias! La documento con due immagini.
Sostanzialmente gran parte del popolo fedele e l'attuale gerarchia stanno marciando su solchi paralleli.
* * *
Nota della Redazione
In compenso si è svolta regolarmente, nella Basilica di San Nicola in Carcere, la Santa Messa bassa in occasione del Family Day, in difesa della famiglia naturale, per fermare l'iniquo ddl Cirinnà e per la restaurazione dei diritti di Dio sulla società, organizzata dal Coordinamento Nazionale Summorum Pontificum. Sono state distribuite oltre 200 Comunioni, Deo gratias! La documento con due immagini.
Sostanzialmente gran parte del popolo fedele e l'attuale gerarchia stanno marciando su solchi paralleli.
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Commento del lettore 'tralcio'
Se questo è un tempo "normale"...
Tre anni fa il Vaticano parlava di "dittatura del relativismo", oggi in Vaticano si è pappa e ciccia con i più fidati esponenti della dittatura, da Pannella a Scalfari.
Ancora tre anni fa Avvenire promuoveva con grande energia eventi come il family day, mentre oggi Avvenire è nelle grinfie di Galantino.
Ieri mattina c'erano solo due giornali italiani che tacevano del family day: Repubblica (il giornale preferito in Vaticano) e Osservatore Romano (il quotidiano del Vaticano).
Quando avevamo ancora un governo eletto, avevamo come Presidente del Consiglio un uomo dalla vita sregolata e sicuramente non un santo, ma resistente a certe derive... gli sono succeduti, mai eletti, Monti, Letta e Renzi, tutti "cattolici praticanti", tutti molto "aperti" con certe lobby, come si conviene in Vaticano, fino a dire la legge contestata dal popolo del family day "irrinunciabile".
Tre anni fa, di questi tempi, "qualcuno" ebbe il potere di ricattare il Vaticano chiudendo i rubinetti delle banche, ritenendo quella vaticana alla stregua dei Paesi criminali.
Oggi, che nulla è cambiato, se non il papato, per tenere aperti i rubinetti si compiacciono le lobbies che hanno il potere di richiuderli se non le si compiace...
Tre anni fa c'era in corso un anno della fede in Cristo... oggi c'è in corso un giubileo della misericordia che commissaria chi mostra di aver "troppa" fede in Cristo e ignora chi in nome di Cristo, si permette di disturbare i manovratori.
Segni dei tempi: c'è del marcio in Vaticano.
Piazze piene dove il popolo segue appelli di semisconosciuti, piazza vuota dove la grancassa mediatica insiste a dire che vi sia colui a cui guardare normalizzando il cristianesimo per renderlo "senza Cristo": perché è la croce ciò che disturba.
Non basta dirsi pentiti a parole per essere raggiunti dalla misericordia di Dio... Ci deve essere conversione, ci dev'essere umiltà, e per essere umili bisogna essere in due: non io e la mia paura (anche dell'inferno) o io e il mio peccato, o io e la mia voglia, bensì io e chi -per amore mio- è finito in croce, versando il suo sangue per redimermi.
Vale nel sacramento della riconciliazione, che dovrebbe vedere il peccatore davanti a quella croce sentendosene responsabile... Vale nel sacramento dell'eucaristia, dove ancora partecipiamo al sacrificio di Cristo... Vale nel sacramento del matrimonio e in tutti gli altri.
Ogni ginocchio dovrebbe piegarsi davanti al Signore e il peccatore è un malato che può essere guarito dalla grazia, nell'umiltà della contrizione, perchè la Parola non basta ascoltarla se non la si rispetta, se cioè la grazia non ci trasforma... il peccato è una malattia ed è contagiosa: siamo dei malati "inquinanti", epidemici...
Chi parla di ambiente e di misericordia pare ridurre tutto a un vago panteismo, all'incapacità di un giudizio che vada oltre l'opinione: chi sono io per dire che 2+2 non fa 4? Quando persino l'ovvio diventa opinabile la dittatura del relativismo è nel cervello.
Non siamo più dei "costretti" dagli eventi... siamo noi "l'evento".
Per quelli a cui piace contare...
Una settimana fa in cento piazze italiane fu detto che, complessivamente, c'era "un milione" di manifestanti. Nella manifestazione più affollata, a Roma, in una piazza tutto sommato piccola, c'erano circa diecimila persone. Ma poi non si può moltiplicare per 100 quella...
Così, in tutta Italia forse si era arrivati, a stento, a centomila.
E dietro c'era tutto lo starnazzare massmediatico, la comodità del "sottocasa", stuoli di ministri e parlamentari in passerella...
Adesso al Circo Massimo due milioni di persone non ci stanno.
La Stampa (che fece il titolo sul "milione" LGBT) si è messa a contare i metri quadrati.
Gli scoccia che siano "due milioni"?
No gli scoccia che "siano tanti".
Almeno (anche secondo la questura) settecentomila, un numero "folle" da pensare per chi ha organizzato la cosa addirittura nel disinteresse persino della Chiesa (defilata e divisa CL, addirittura assenti ACLI, scout e Azione Cattolica!), tranne, all'ultimo, uno scatto di dignità e di coraggio del presidente CEI (silenziato il family day nella prolusione dell'ultima riunione) di smarcarsi dall'etere anestetico che si vorrebbe spargere in prossimità di ogni voce che inizia a sentire puzza di marcio in certi ambienti.
Anche mezzo milione (di persone veramente presenti, fuori sede, a proprie spese, senza sponsorizzazioni) è un numero impensabile ed esagerato.
È solo quattro volte di meno del vero. Gli LGBT erano dieci volte di meno.
Non si sono pentiti di aver mentito... Puntano il dito sulle calcolatrici altrui.
A proposito: c'è un'altra piazza che è clamorosamente disertata, non ostante la simpatia con cui la si vorrebbe colmare di abbracci, sorrisi e vuoto pneumatico...
Ci sono ancora tracce di cervello funzionante nelle piazze italiane.
Non è cosa da poco, con i tempi che corrono.
Il PIL, se mai dovesse indicare qualcosa di buono, partirà -come sempre- soprattutto da lì.
PS L'Art. 29 della nostra Costituzione non sfida il principio di non contraddizione.
Per quelli a cui piace contare...
Una settimana fa in cento piazze italiane fu detto che, complessivamente, c'era "un milione" di manifestanti. Nella manifestazione più affollata, a Roma, in una piazza tutto sommato piccola, c'erano circa diecimila persone. Ma poi non si può moltiplicare per 100 quella...
Così, in tutta Italia forse si era arrivati, a stento, a centomila.
E dietro c'era tutto lo starnazzare massmediatico, la comodità del "sottocasa", stuoli di ministri e parlamentari in passerella...
Adesso al Circo Massimo due milioni di persone non ci stanno.
La Stampa (che fece il titolo sul "milione" LGBT) si è messa a contare i metri quadrati.
Gli scoccia che siano "due milioni"?
No gli scoccia che "siano tanti".
Almeno (anche secondo la questura) settecentomila, un numero "folle" da pensare per chi ha organizzato la cosa addirittura nel disinteresse persino della Chiesa (defilata e divisa CL, addirittura assenti ACLI, scout e Azione Cattolica!), tranne, all'ultimo, uno scatto di dignità e di coraggio del presidente CEI (silenziato il family day nella prolusione dell'ultima riunione) di smarcarsi dall'etere anestetico che si vorrebbe spargere in prossimità di ogni voce che inizia a sentire puzza di marcio in certi ambienti.
Anche mezzo milione (di persone veramente presenti, fuori sede, a proprie spese, senza sponsorizzazioni) è un numero impensabile ed esagerato.
È solo quattro volte di meno del vero. Gli LGBT erano dieci volte di meno.
Non si sono pentiti di aver mentito... Puntano il dito sulle calcolatrici altrui.
A proposito: c'è un'altra piazza che è clamorosamente disertata, non ostante la simpatia con cui la si vorrebbe colmare di abbracci, sorrisi e vuoto pneumatico...
Ci sono ancora tracce di cervello funzionante nelle piazze italiane.
Non è cosa da poco, con i tempi che corrono.
Il PIL, se mai dovesse indicare qualcosa di buono, partirà -come sempre- soprattutto da lì.
PS L'Art. 29 della nostra Costituzione non sfida il principio di non contraddizione.
Giova ricordare che l'ipotesi, diciamo così, di che l'elezione di Bergoglio sia stata frutto di un accordo tra la criptocrazia e il governo del Vaticano spiega perfettamente il silenzio dell'uomo di bianco vestito sul family day. Tanto per cambiare.
RispondiElimina
RispondiEliminaUno o due anni fa al Festival di Cannes fu premiato il film di un regista francoarabo che narrava la storia di due lesbiche, ovviamente indugiando nelle scene di sesso contronatura delle due protagoniste. Ebbene, il Corriere della Sera noto' con compiaciuto stupore che il film aveva avuto una recensione favorevole sull'Osservatore Romano! Come avrebbe potuto un Osservatore Romano ridotto in queste condizioni ed evidentemente controllato da una certa lobby, dire qualcosa sul "Family Day"? Avrebbe potuto?
Come già detto in precedenza il fatto che Bergoglio, i suoi gerarchi con annessi tirapiedi e normalisti zelanti kapo' al seguito si siano schierati CONTRO i valori del Family Day e al fianco di Renzi & Cirin.. UE, ONU e salotti globali illuminatissimi e potentissimi (di questo si tratta, non giriamoci attorno: il Papa, anzi El Papa, è CONTRO ) segna la linea di confine definitiva tra la fede cattolica e la sua distruzione che non potrà essere ignorata salvo si voglia tradire Gesù e tutti i martiri dei millenni che sono seguiti. Bergoglio e chi per esso hanno dichiarato con profondo odio, guerra di sterminio a duemila anni di cattolicesimo vogliamo prenderne finalmente atto?
RispondiEliminaPS post delle 11:31 era mio. Naturalmente anche nell'omelia della S. Messa a cui ho partecipato non c'è stato alcun cenno al Family Day e ai valori annessi. Mentre quel parroco è sempre solerte e veemente quando si tratta di temi politicamente corretti e bergoglisti primo fra tutti l'immigrazione. In vista del sinodo ha perfino invitato a pregare per i nuovi tipi di famiglia...
RispondiEliminaMiles
Tosatti
RispondiEliminahttp://www.lastampa.it/2016/01/31/blogs/san-pietro-e-dintorni/al-massimo-erano-sei-milioni-almeno-dPqRiiAWXqG52CobX7ZucJ/pagina.html
L'odore delle pecore e la proporzione:Dunque 50 mila sta a un milione come trecentomila sta a sei milioni.
RispondiEliminaL'arcivescovo di Campobasso striglia i colleghi assenti
http://www.ilgiornale.it/news/politica/io-vescovo-campo-dico-troppo-comodo-non-esporci-1218787.html
RispondiEliminaLa guerra "a duemila anni di Cattolicesimo" non l'aveva gia' dichiarata di fatto il pastorale Concilio Ecumenico Vaticano II, con la sua brama di "aggiornamento" agli pseudovalori del Secolo? Bergoglio sembra esser, finora, solo la ciliegina sulla torta (avvelenata) preparata a partire dal Concilio.
"Chiunque va contro la legge di Dio partecipa alla distruzione del Giusto Ordine e alimenta la via dell’Anticristo che altri non è che colui che si oppone al Cristo che è il Giusto Ordine . "
RispondiEliminaSanta Hildegard
http://gloria.tv/media/spA269dWWmx
Ecco tutta la guerra dei numeri:
RispondiEliminahttp://www.radiospada.org/2016/01/svegliatitalia-contro-familyday2016-e-guerra-sui-numeri-qui-tutti-i-conteggi/
Io penso che a malincuore siano tanti ad averne preso atto (Bergoglio e chi per esso hanno dichiarato con profondo odio, guerra di sterminio a duemila anni di cattolicesimo). Penso anche che sia una cosa più grande di ciascuno di noi.....a quale generazione di cattolici è mai capitato di avere il potere mediatico, politico, culturale e religioso così avverso?
RispondiElimina"Sono preoccupato per il messaggio che ha dato la Beata Vergine a Lucia di Fatima. Questo insistere da parte di Maria, sui pericoli che minacciano la Chiesa, è un avvertimento divino contro il suicidio di alterare la Fede, nella Sua liturgia, la Sua teologia e la Sua anima. … Sento tutt'intorno a me questi innovatori che desiderano smantellare la Sacra Cappella, distruggere la fiamma universale della Chiesa, rigettare i suoi ornamenti e farla sentire in colpa per il suo passato storico" (Pio XII).
Questa di Pio XII non è certo una profezia, piuttosto una lucida analisi inascoltata (d'altronde non ascoltarono la Madre di Dio, perchè mai avrebbero dovuto ascoltare un uomo?) che oggi è facile riconoscere quanto corretta fosse.
Il riferimento che faccio a Fatima, non è casuale.
Se (ed io ci credo) trattasi di battaglia tra Cielo e terra, tra Dio e le forze del male, allora non posso non pensare e riflettere su quanto detto da suor Lucia stessa:
“Ella mi ha detto che il diavolo è in procinto di ingaggiare una battaglia decisiva contro la Vergine. E questa battaglia decisiva è lo scontro finale, da cui una parte uscirà vittoriosa e l’altra sconfitta. Dobbiamo scegliere sin da ora da che parte stare, se con Dio o con il diavolo. Non c’è altra possibilità.”
Non c'è altra possibilità, significa che non c'è spazio per neutralità, accomodamenti, tentennamenti. Evidentemente, tanti hanno scelto la parte avversa.
Noi povere pecorelle, che sentiamo forte e vicino il rumore della guerra, abbiamo il dovere dell'urgenza della salvezza innanzitutto della nostra anima.
La nostra personale battaglia spirituale richiede oggi uno sforzo maggiore, un NO risoluto al Nemico e alla sue maledette tentazioni.
Gesù Cristo è innanzi a noi, cerchiamo di stare in piedi per non dargli altre sofferenze, Lui è anche nostro Cireneo e non mancherà mai di soccorrerci, ma merita che la nostra fedeltà ci faccia trovare come San Paolo suggerisce:
“Per il resto, attingete forza nel Signore e nel vigore della sua Potenza. Rivestitevi dell’armatura di Dio, per poter resistere alle insidie del diavolo. La nostra battaglia infatti non è contro creature fatte di sangue e di carne, ma contro i Principati e le Potestà, contro i dominatori di questo mondo di tenebra, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti. Prendete perciò l’armatura di Dio, perché possiate resistere nel giorno malvagio e restare in piedi dopo aver superato tutte le prove. State dunque ben fermi, cinti i fianchi con la verità, rivestiti con la corazza della giustizia, e avendo come calzatura ai piedi lo zelo per propagare il vangelo della pace. Tenete sempre in mano lo scudo della fede, con il quale potrete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno; prendete anche l’elmo della salvezza e la spada dello Spirito, cioè la parola di Dio. Pregate inoltre incessantemente con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, vigilando a questo scopo con ogni perseveranza e pregando per tutti i santi, e anche per me, perché quando apro la bocca mi sia data una parola franca, per far conoscere il mistero del Vangelo, del quale sono ambasciatore in catene, e io possa annunziarlo con franchezza come è mio dovere.” (Efesini 6, 10-20)
Giuseppe M.
Giuseppe ha detto...
RispondiEliminaConcordo con il commento di Tralcio. Sia permesso anche precisare che quando il discusso ma eletto Presidente del Consiglio fu assolto in un processo dove lo si accusava di cose gravi, il commento di Bagnasco a nome della CEI -cioè a nome dei vescovi italiani- fu che anche con l'assoluzione rimaneva però il giudizio morale. Questo non succedeva 3000 anni fa, ma pochi anni fa. Bene, nulla da dire, il cardinale aveva esercitato una sua facoltà e anche io sono per la libertà d'opinione e parola.
C'è un "però" grande come una casa. Però il presidente della Cei - lo stesso cardinale- non ha detto una parola sul giudizio morale che l'insegnamento della Chiesa riserva a certe relazioni e a certe rivendicazioni che vanno contro la famiglia. Nulla. E chi sono io per giudicare? questa la domanda che va di moda. Però avrebbero docuto avere l'umiltà di fare i filosofi e o i lobbisti (due attività degne e decorose, giudizio morale a parte), non i Pastori. I Pastori accettano di essere giudicati del loro operato da nostro Signore.
L'ha capito pure Scalfari, il famoso "fondatore": tutti - prima o poi- incontreremo il Creatore. E il giudizio sarà su come abbiamo testimoniato e amato. Dire la Verità è il più grande amore di un cristiano.
Tutti (a Repubblica, in Vaticano e alla CEI) si sono dimenticati che il Creatore non è un "dio spray", e hanno preferito fare i "cattolici buoni per il tè". Invece di andare al Family Day sono andati a prendere il tè...tanti auguri.
Detto con rispetto e senza animosità per alcuno. La chiarezza e verità non offendono, illuminano! Grazie
oggi all'Angelus non una parola sul family day
RispondiEliminalaura
http://opportuneimportune.blogspot.com/2016/01/i-silenzi-di-bergoglio-sul-family-day.html
RispondiEliminaMa no, caro anonimo: ci sono sempre gli attendisti, gli esperti in arrampicate sugli specchi (gli ascensores speculorum), i papisti ad oltranza e, tra i membri del Clero, i pavidi - mitrati e non - che piuttosto di criticare il gerarca argentino preferiscono lasciar sprofondare nell'averno milioni di anime.
RispondiEliminaC'era, al Circo Massimo, uno striscione: "Renzi non dimenticheremo". Ma Renzi è un politico di sinistra che non è nemmeno stato eletto dal popolo, e che obbedisce ai suoi padroni europei in grembiulino e guanti bianchi. Ma i silenzi di Bergoglio sono ben più gravi, perché la sua autorità non gli deriva dal popolo, bensì da Gesù Cristo, ed il suo compito di Supremo Pastore dovrebbe esser quello di confermare i cattolici nella verità, anziché prostituire la Chiesa dinanzi al mondo e al suo principe.
Bergoglio, a dire il vero, non ha taciuto. Da Santa Marta non cessa di ripetere insulti contro i cattolici, colpevoli a suo dire di figliare come conigli, o di esser fissati con l'aborto: idolatri, perché non accettano la rivoluzione conciliare e si ostinano a voler credere al Vangelo.
E tra poco sconfesserà del tutto i fedeli, pubblicando l'orrida Esortazione Postsinodale, che si annuncia ancor peggio di quel che è dato immaginare.
Alle soglie del cinquecentenario dello scisma luterano, ripetiamo le parole che Leone X fece proprie: Exsurge Domine! Che il Signore della storia si degni di por fine a questo intollerabile stillicidio.
https://twitter.com/Card_R_Sarah/status/693379314121863168
RispondiEliminaCon affetto appoggio pienamente il Familyday organizzato dai laici cattolici e persone di buona volontà dell'Italia. Che Dio sia con voi +RS
Francesco ha detto che vuole “Una Chiesa accidentata, ferita e sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze. Non voglio una Chiesa preoccupata di essere il centro e che finisce rinchiusa in un groviglio di ossessioni e procedimenti”. Non sono d'accordo con queste parole del Papa, ma in questo caso del Family Day se può vedere l'esatto opposto della Chiesa che lei vuole. Il fatto è che la Chiesa non è più de tutti è solo di qualcune classe sociali e di altri religione. Il Papa parla in favore dei mussulmani, degli ebrei, dei immigrante, di ecologia ecc, ma non può dire una parola ai partecipante del Family Day?
RispondiEliminaNoto ancora che nessuno del Family Day ha partecipato del Sinodo sulla Famiglia. Sembra che in questa Chiesa esiste una pastorale solo per famiglie ferite, per false religioni, per gli eretici ecc nostri pastori non sono capace di "dialogare" con la parte sana della Chiesa. La Chiesa che vuole Francesco è un ospedale di campo ossia la medicina che vuole (se è che se può dire che lei è un medico dell'anime) non è preventiva.
Una volta un grande e vero Papa ha detto:
RispondiElimina"Come vicario di Colui, il quale in un'ora decisiva, dinanzi al rappresentante della più alta autorità terrena di allora, pronunziò la grande parola: «Io sono nato e venuto al mondo per render testimonianza alla verità; chiunque sta per la verità ascolta la mia voce» (Gv 18,37), Noi di nulla Ci sentiamo più debitori al Nostro ufficio, e anche al nostro tempo, come di «rendere testimonianza alla verità». Questo dovere, adempiuto con apostolica fermezza, comprende necessariamente l'esposizione e la confutazione di errori e di colpe umane, che è indispensabile conoscere, perché sia possibile la cura e la guarigione: «Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi» (Gv 8,32). Nell'adempimento di questo Nostro dovere, non Ci lasceremo influenzare da terrene considerazioni, né Ce ne tratterremo per diffidenze e contrasti, per rifiuti e incomprensioni, né per timore di misconoscimenti e di false interpretazioni. Ma lo faremo sempre animati da quella paterna carità che, mentre soffre dei mali che travagliano i figli, indica loro il rimedio, sforzandoCi cioè di imitare il divino modello dei pastori, il buon pastore Gesù, che è luce insieme e amore: «Seguendo il vero con amore» (Ef 4,15)". Pio XII - Summi Pontificatus
Niente più misericordioso di questo!
ll Mastino - blogger
Il "neo-ministro" di NCD, un tal Costa del quale nulla sappiamo e mai nulla sapremo, un nuddu miscatu cu nenti, la cui poltrona è stato l'oggetto del baratto con quell'altro nuddu miscatu cu nenti di Alfano, dice "basta tifoserie", riferendosi alle manifestazioni di piazza. "Ora voti il parlamento". Tanto ormai la poltroncina ce l'ha. E Renzi, alla domanda sul F.D., come niente fosse risponde: "Si va avanti". E ci ha ragione: ha pagato già, NCD, che è determinante mentre le piazze non votano.
Ma tutte queste sono cose che sapete.
Piuttosto riflettevo su quanto scriveva poco don Scandelli in un commento su PapalePapale, cosa che io ho sempre saputo, avendo studiato la "meccanica delle rivoluzioni".
Diceva:
Questa gente non ha ancora capito che il popolo potrà anche fare scelte sbagliate, ma poi nel tempo se ne accorge e fa fare una brutta fine a chi li ha illusi, disillusi e usati.
Non a caso la Chiesa, tanto disprezzata e attaccata, ancora oggi dopo 2000 anni resiste immutata, mentre tutti i rivoluzionari che tagliavano teste alla fine sono stati anch’essi ghigliottinati.
Sic transit gloria mundi!
In questo mare di amarezza, la cosa che più mi ha colpito, per gravità, è l'abolizione della Santa Messa a San Pietro per i partecipanti al Dies Familiae
RispondiEliminaLa privazione della Messa come ritorsione mi ha tramortito.
Vorrei credere a un malinteso, altrimenti sarebbe veramente spregevole e gravissimo.
Il silenzio assoluto di Francesco & C., tuttavia, dimostra che malinteso non è.
Veramente un bell'esempio di misericordia, non c'è che dire, e in perfetto stile laicista.
Ricorderete che lui stesso disse che i fedeli hanno fiuto, 'sentono' a naso il buon pastore da seguire...E forse per questo, come si dice 'ha rosicato'.
Repubblica-Huffington Post, invece, ha capito tutto:
in sintonia col papa, ci tratta come settari immaturi, vittime delle vecchie tattiche, tutti gruppi organizzati politicamente, cioè il contrario della verita':
http://www.huffingtonpost.it/massimo-faggioli/grande-freddo-tra-francesco-family-day_b_9124428.html?utm_hp_ref=italy
Da un certo punto di vista sono anche contento perché, grazie alla certezza nella promessa di Gesù sul 'non praevalebunt', piu' aumenta il conflitto con il modernismo tentacolare, subdolo e mimetico, ormai chiaramente guidato da Francesco, e più si rende visibile il contrasto con la vera Chiesa cattolica romana.
Peggio di Lutero, cbe per lo meno ebbe il coraggio di affrontare a viso aperto e con grande chiarezza la sua - erronea - opposizione e ribellione, uscendo fuori.
Certo sarà una sofferenza lunga e dolorosa, ma purificatrice.
Pace e bene a tutti.
Ho letto l'articolo direttamente dal sito di Socci (cui rimandano altri blog cattolici) e sono rimasto allibito : INCREDIBILE che un papa arrivi a tanto. Va a parlare al centro sociale del Leoncavallo, benedicendo i giovani scalmanati ed incoraggiandoli a proseguire nelle loro lotte scellerate (come del resto ha fatto anche con Pannella e la Bonino), e con le famiglie numerose e coraggiose che si spendono in prima persona contro le attuali perversioni imposte per legge (cosa che dovrrebbero fare lui e i suoi vescovi e cardinali) nemmeno un saluto, nemmeno due righe di circostanza. Ma con chi sta questo Papa ? vuol farci credere di stare con Cristo e poi si comporta in questo modo? questa sarbbe la sua misericordia? Signore, vieni presto in nostro aiuto, manda giù S. Michele Arcangelo con le milizie celesti, perché la Tua Chiesa ti ha tradito. L.J.C.
RispondiEliminahttp://opportuneimportune.blogspot.com/2016/01/bergoglio-se-ci-sei-batti-un-colpo.html
RispondiEliminaLutero nella "Lettera alla camera di Danzica" insegna che non se deve governare secondo la legge di Mosè per essere lettera morta e nè secondo il vangelo che è spirituale. Quindi, se deve governare secondo il diritto locale (secondo la ragione). In questo se trova molti punti similare alla pastorale conciliare e è questo che se vede in Francesco, Galantino, Parolin, Kasper ecc. La dottrina pastorale conciliare in suo rapporto con la politica è luterana, per questo i 500 anni della riforma protestante hanno un significato tutto speciale per molti "cattolici" di oggi. La separazione tra Chiesa e Stato sta tra i "doni" eretici della riforma.
RispondiEliminaGuardate cosa si scrive nella versione francese:
RispondiEliminahttp://fr.aleteia.org/2016/01/31/italie-le-family-day-mobilise-des-centaines-de-milliers-de-personnes/
Le Saint-Père est même sorti de sa prudente réserve pour soutenir les manifestants. Matteo Renzi résistera-t-il a la pression de la rue ?
E la foto è di piazza del Laterano!
E' molto semplice da spiegare il vdr non ama le manifestazioni di piazza quando non è lui al centro dell'attenzione, poi detesta e l'Italia e gli italiani, sentimento peraltro ricambiato, ieri in piazza S.Pietro erano veramente 4 gatti altro che milioni....
RispondiEliminaBergoglio : faillite sur toute la ligne. Un désastre. Il est plus que temps qu'il s'en aille.
RispondiEliminaVero, ho notato che oggi s. Pietro era semivuota , quando ieri c'era una moltitudine. Potevano scegliere di partecipare all'Angelus di oggi...,e non ha voluto andare a s . Pietro anche questo è un messaggio , per chi vuole intendere
RispondiEliminaAll'apertura del giubileo della misericordia di Bergoglio non sono andati che quattro gatti. Anche l'affluenza prevista nel primo mese è stata sconfortante. Ormai tutti i giornali parlano di "Giubileo Flop", e la scusa patetica che si accampa per questo ennesimo fisco di Bergoglio è la paura del terrorismo.
RispondiEliminaPaura che a quanto pare però non ha scalfito quelli del Family Day a cui
sua bergoglità non ha destinato neppure un salutino, forse non c'erano abbastanza luterani??!!!??
Oramai siamo alla farsa.
Ero al family day con un sacco a di brave persone, alcune consapevoli di ciò che accade nella Chiesa, altre sicuramente meno. L'unico applauso dedicato al Santo Padre è stato comunque assai freddo da parte di tutti. Le mie figlie non si sono mosse, quando aveva parlato Amato si erano scatenate. Io ho applaudito e mi è stato chiesto perchè lo facessi. Ho risposto con San Giovanni Bosco: applaudo il Santo padre, non Francesco..
RispondiEliminaE' la storia che si ripete, una storia per la quale gli uomini della Gerarchia non hanno ancora imparato la lezione. L’8 dicembre sulla facciata della Basilica c’era posto per tutti, fuorché per l’Immacolata stessa; oggi nella Basilica si prega per tutti e si fa pregare a tutti, fuorché per il Family day.
RispondiEliminaLa guerra dei numeri era scontata, e per un pò può anche far sorridere, ma le esagerazioni infastidiscono quanto le minimizzazioni. Scrive Benedetta Frigerio sulla Nuova Bussola Quotidiana : "A riempire di due milioni di persone la spianata romana del Circo Massimo c'erano mamme, papà, bambini, nonni, giovani provenienti da tutta Italia". Proviamo a utilizzare un pò di matematica : la superficie occupata era inferiore a 80mila metri quadrati, se si mettono 6 persone per metro quadro, abbastanza stipate, si arriva a quasi mezzo milione di persone, che per una manifestazione è già tanto, la metà degli abitanti di Torino.
RispondiEliminaRispondo all'ultimo Anonimo quanto già detto in un altra discussione. C'è ben altro da sottolineare che le osservazioni sui "numeri".
RispondiEliminaAl di là dei numeri, se le persone presenti al Circo Massimo non saranno state 2 milioni, erano molte più di duecentomila. Tenendo conto di decine di migliaia che sono stati bloccati nelle strade adiacenti.
In ogni caso da non sottovalutare quanti, forse anche più numerosi, non sono potuti andare ma hanno accompagnato l'evento con la preghiera o con lo stesso sentire.
Credo che, non solo ai fini elettorali, ma per qualunque ulteriore reazione (compresi Referendum e quant'altro), siano numeri assolutamente da non sottovalutare.
E' un popolo che non esprime rabbia, che appartiene piuttosto agli avversari, ma la incanala in quella fermezza che non schioda e inchioda (speriamo!) le decisioni contro l'uomo e contro Dio.
RispondiElimina@ Riciccia di continuo la questione del numero dei partecipanti
Questione di per se' non vitale ma provocata dall'evidente esagerazione dei "due milioni". Se la superficie del Circo Massimo e' di c.a. 80.000 mq puo' arrivare a contenere circa mezzo milione di persone, stipate. Se si aggiungono altre decine di migliaia presenti nelle strade immediatamente adiacenti, si puo' raggungere la cifra (notevolissima) di 700.000 circa, che e' quella se non sbaglio avanzata dalla Questura come cifra probabile della manifestazione. Percio' la cifra della Questura resta la piu' attendibile.
Piuttosto un'altra osservazione, per restare con i piedi in terra: il precedente "Giorno della Famiglia", dell'anno scorso, pieno di popolo fedele anch'esso, che impatto ha avuto sul percorso del DDL Cirinna'? A quanto si vede, nessuno. Ci vuole altro che le manifestazioni di piazza per fermare i nostri governanti, appoggiati per di piu' da una parte (quella bacata) del mondo cattolico!
Con questo non voglio dire che la manifestazione non si dovesse fare. Dico che bisognerebbe anche pensare a qualcos'altro. Marzio
«...Dico che bisognerebbe anche pensare a qualcos'altro....».
RispondiEliminaIo dico che si sta facendo una lotta inutile e persa in partenza e sono pochi coloro che se ne sono resi conto.
Volete sapere il perché, ecco qui il perché:
«L’aspetto davvero paradossale è che le adozioni gay in Italia esistono già. A regolarle non c’è ancora una legge della Repubblica, però i magistrati da tempo si regolano come se ci fosse. A Roma, per esempio, si contano una quindicina di sentenze del tribunale dove al partner (o alla partner) gay è stato consentito di adottare il figlio naturale dell’altro (o dell’altra). Queste sentenze non sono spuntate dal nulla. Hanno fatto leva sulla cosiddetta legge 184, che alla lettera b) dell’art. 44 permette di adottare il figlio del coniuge. I giudici hanno esteso la portata di questa norma alle coppie di fatto, giocando d’anticipo (come al solito) sul legislatore. Ma allora, a cosa servirebbe l’art. 5 della Cirinnà? A dare più certezza, perché quello che a Roma viene deciso in chiave pro-gay potrebbe essere contraddetto in un’altra parte d’Italia. Una volta introdotta la "stepchild adoption" si userebbe ovunque lo stesso metro».
E non è finita: c'è quanto basta anche per il cosiddetto utero in affitto.
«Non c’è stata finora, a quanto risulta, alcuna preclusione dei magistrati nemmeno per i bimbi nati all’estero con la cosiddetta "gravidanza surrogata", altrimenti detta "utero in affitto". Da noi questa pratica è vietata, ma la consentono negli Usa, in Canada e in qualche altro Paese come l’India. L’Italia può condannare finché vuole, ma chi chiede di aumentare le pene sa perfettamente che sarebbero "grida" manzoniane. E d’altra parte, quando un genitore gay si presenta al confine con una creatura di cui risulta padre (con la madre ignota), nessuno arriva a sostenere che gli andrebbe sottratto il bambino. Troppo disumano e, soprattutto, troppo contrario all’interesse del minore. Gli avversari della «stepchild adoption» ne prendono atto. E accusano che, proprio per questo motivo si moltiplicheranno i casi di utero in affitto».