Un allarme contro l’ideologia del Gender è stata lanciato dal capo della Chiesa greco-cattolica Ucraina, l’arcivescovo Sviatoslav Shevchuk, facendo riferimento ad alcuni emendamenti “anti-discriminazione” alle leggi sul lavoro del Paese. Shevchuk ha condannato per prima cosa l’aborto, nella sua omelia per la festa della Theotokos, la Madre di Dio. E poi è passato a un altro argomento.
“Oggi osserviamo un fenomeno molto interessante e pericoloso, una nuova ideologia in una dimensione globale che cerca di distruggere la famiglia come istituzione e minaccia un nuovo asservimento del popolo ucraino. Questo pericolo è chiamato ideologia del Gender. È un modo di più per uccidere una vita”.
L’arcivescovo ha citato papa Benedetto XVI, affermando che “l’ideologia Gender era simile ai precedenti sistemi totalitari che cercavano di distruggere il fondamento dell’umanità (la famiglia, n.d.r.) che è molto più antica della nazione o delle istituzioni statali”. Shevchuk si riferiva ad alcuni emendamenti che specificavano l’identità di genere e l’orientamento sessuale come categorie protette dalla discriminazione sul lavoro. La Chiesa greco-cattolica aveva proposto che la discriminazione di ogni tipo fosse proibita, senza riferimenti specifici. Fra l’altro l’Ucraina permette la pratica dell’utero in affitto, o Gestazione per altri (GPA) commerciale.
Beh, l' aiuto degli USA e di Soros sono in unico pacchetto: io ti caccio il filorusso e tu mi apri agli omosessuali. Bisognava capirlo prima e subito.
RispondiEliminaDel resto chi sta dietro le "primavere" ele " rivoluzioni" sono gli stessi che hanno creato e foraggiato, e foraggiano, la lobby LGBT. Perché di lobby se ne intendono assai.
Ed a proposito dell' " utero in affitto": meglio una bella ragazza bionda, occhi azzurri ed europea, che una moretta, piccola e denutrita Indiana/ Nepaliana/Aafricana...
Sull'Ucraina concordo completamente con Rr. La Chiesa Cattolica in particolare con la sua propaggine ucraina, fanaticamente anti russa e pro occidentale, si è schierata senza problemi e con il massimo entusiasmo con i sanguinari golpisti filo occidentali ucraini e con i loro mandanti e adesso si lamentano se i loro padroni e conquistatori applicano i loro noti programmi globalisti?
RispondiEliminaSono della stessa forza dei cattolici polacchi zelanti aderenti e servitori del potere globale che poi piagnucolano quando questi, coerentemente, applicano la agenda. Hanno scelto con chi schierarsi e sottomettersi si risparmino le recriminazioni.
Miles
Tranquilli, sono gli ultimi strilli, secondo Magister el Jefe pare incontrerà a mezza via Kirill, il patriarca di tutte le Russie, a Cuba in visita ufficiale, mentre il vdr è in Messico, ergo la Russia si ripappa la chiesa ortodossa uniata gentilmente offerta da vescovo di Roma che a sua volta ha rinunciato per sempre ad essere papa e vissero tutti felici e contenti.....occhio alla Polonia che non tiri troppo la corda, c'è la gmg in vista e il vdr non ha affetti reverenziali verso uno dei sui predecessori come l'ultimo papa. Anonymous.
RispondiEliminaCompletamente, incondizionatamente d'accorso con Rosa e Miles. La Chiesa cattolica uniata ucraina, per un antistorico astio antirusso, ha sfacciatamente appoggiato il "golpe di Maidan" che ha, con la violenza, defenestrato il legittimo governo ucraino e generato la legittima rivolta dell'est del paese. "Golpe" promosso e finanziato da note associazioni mondialiste, come l'Albert Einstein Institute o la famigerata Open Society Foundation dell'oligarca ebreo Soros, con il contributo logistico, militare e informativo della CIA, degli USA e della Polonia. Queste lobby mondialiste sono le stesse che promuovono la denatalità, l'aborto, l'omosessualismo, l'ideologia di gender. E' la stessa Chiesa uniata che ha taciuto di fronte ai massacri compiuti dai rivoltosi "occidentalisti" come quello di Odessa, dove più di cento "filorussi" vennero bruciati vivi dai manifestanti in un edificio incendiato o l'assassinio di deputati, giornalisti ed esponenti vicini all'opposizione al nuovo regime filo-Nato sorto dopo il "golpe".
RispondiEliminaCon quale diritto e con quale credibilità questa Chiesa uniata ora si lamenta? Si è schierata dalla parte dei mondialisti? Ora abbia almeno il buon gusto di tacere.
E a proposito delle eterne vittime polacche, ricordo che per almeno due secoli, se non tre, cioe dal XVI al XVIII sec. circa i Polacchi ed i Lituani, ma molto più i primi dei secondi, spadroneggiarono su tutta l'area che va dalla Pomerania-Prussia orientale ( per usare termini moderni) e paesi baltici giu giu fino all'Ucraina occidentale, imponendo lingua, tradizoni, religione, a tutti. Certo poi la "Respublica" lituano-polacco venne sconfitto e smembrato, , ma DOPO aver fatto il bello ed il cattivo tempo. L' interesse polacco attuale in Ucraina NON è affatto disinteressato o per amore dei " valori occidentali", ma perché sperano in uno smembramento dell' Ucraina con ritorno alla Polonia di terre "polacche"( cfr Leopoli, Lvov, Lemberg, Lviv, ecc.). E la cosiddetta " dottrina Brezhinsky".
RispondiEliminaRr
La Lombardia si avvicina alla Russia (non solo nell'economia ma anche nella cultura) e aggira le sanzioni.
RispondiEliminahttp://m.ilgiornale.it/news/2016/01/26/la-lombardia-si-avvicina-alla-russia-e-aggira-le-sanzioni/1217044/
Giusto, cara Rosa. Poi, possiamo dimenticare che la Rus' nasce a Kiev, che non vi è differenza etnica tra russi e ucraini "storici", che la lingua ucraina è un dialetto russo, che l'Ucraina è uno stato che, sulla base di trattati iniqui, ha inglobato terre non sue, che tutto l'est (ma non solo) dell'Ucraina è russofona e russofila?.
RispondiEliminaTorniamo alla Chiesa Cattolica degli uniati ucraini: mentre la Chiesa cattolica romana, ovunque, manifesta la sua arrendevolezza e il suo cedimento nei confronti di protestanti, musulmani e pagani invocando un ecumenismo antidottrinario e vigliacco, la Chiesa uniate, dagli anni '90 e sulla scorta di innegabili, ma ormai passate persecuzioni, ha manifestato una ben poca fraterna ostilità e aggressività contro la Chiesa Ortodossa: continue rivendicazioni per la restituzione di chiese (in parte dovute e in parte no), acceso proselitismo (che non viene invece attuato nei confronti di musulmani ed ebrei), fino a giungere al provocatorio spostamento della sede della Chiesa uniate da Leopoli (sua sede storica) a Kiev, città inequivocabilmente ortodossa (anche se divisa, come l'Ucraina intera, tra ben tre differenti patriarcati ortodossi).
A chi vuol conoscere meglio la situazione ucraina, consiglio i seguenti due libri: Simone Attilio Bellezza (a cura di), Atlante geopolitico dello spazio post-sovietico, Editrice La Scuola, e F. Bovo, M. Greco, A. Lattanzio, Battaglia per il Donbass, Anteo Edizioni.
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