Durante la 'Notte dei testimoni' organizzata annualmente da Aiuto alla Chiesa che Soffre, l'Arcivescovo greco melchita di Aleppo, mons. Jean-Clément Jeanbart, dopo aver descritto la drammatica situazione degli aleppini, il vescovo siriano ha parlato ai giornalisti che sono venuti ad ascoltare. La traduzione dall'originale di Boulevard Voltaire by San Pietro e dintorni (Marco Tosatti).
"I media europei hanno continuato a distorcere il quotidiano di chi soffre in Siria e hanno anche utilizzato per giustificare quello che sta accadendo nel nostro paese delle informazioni senza mai controllarle», ha cominciato, fustigando le fonti di stampa create durante la guerra e usate da molte agenzie di stampa. “Strumenti dell'opposizione armata, come l'Osservatorio siriano per i diritti umani, fonte indiscussa dei media occidentali”.
"Dovete capire che tra lo Stato islamico e il governo siriano, la nostra scelta è presto fatta. Possiamo condannare il regime per alcune cose, ma voi non avete mai cercato di essere obiettivi", ha ulteriormente accusato. Quando gli è stato chiesto se aveva potuto spiegare la sua posizione alle autorità francesi, monsignor Jeanbart ha detto di aver provato, prima di sentirsi dire che doveva essere "meno critico".
Per lui, tuttavia, l'Occidente ha continuato a tacere su quanto commesso dall'opposizione armata, al contempo denigrando il governo siriano e il suo presidente. "Bachar Assad ha molti difetti, ma sappiate che ha anche qualità", ha spiegato,"le scuole erano gratuite; gli ospedali, le moschee e le chiese non pagano nessuna tassa: ma quale altro governo nella regione fa queste cose, siate onesti? Ricordatevi anche che, se noi preferiamo sostenere il governo oggi, è perché temiamo l'istituzione di una teocrazia sunnita che ci priverebbe del diritto di vivere sulla nostra terra”.
E ha continuato: "Sì, ho cercato di dire tutte queste cose alle autorità francesi, ma cosa vi aspettate da un Laurent Fabius che pensa di essere un Padreterno nel decidere chi merita o meno di vivere su questa Terra? "ha risposto, visibilmente stanco (Laurent Fabius aveva detto che Assad non merita di essere sulla terra). "È possibile che la Francia - che amo e che mi ha educato attraverso le comunità eligiose che si erano stabilite in Siria - sia cambiata così tanto? È possibile che i suoi interessi e il suo amore per il denaro abbiano avuto la precedenza sui valori che una volta difendeva?" ha continuato l'arcivescovo con amarezza.
Sui vescovi francesi mons. Jeanbart ha detto: "La Conferenza dei Vescovi di Francia avrebbe dovuto fidarsi di noi, sarebbe stata meglio informata. Perché i vostri Vescovi sono stati in silenzio circa una minaccia che è ora anche la vostra? Perché i vescovi sono come tutti voi, avvezzi al politicamente corretto! Ma Gesù non è mai stato politicamente corretto, è stato politicamente giusto! " è sbottato.
"La responsabilità di un vescovo è quella di insegnare, e usare la sua influenza per trasmettere la verità. I vostri vescovi perché hanno paura di parlare? Naturalmente saranno criticati, ma darà loro la possibilità di difendersi e difendere questa verità. Dobbiamo ricordare che il silenzio a volte è un segno di assenso".
È anche la politica migratoria dei paesi occidentali che l'arcivescovo ha criticato: "L'egoismo e gli interessi servilmente difesi dai vostri governi alla fine uccideranno anche voi. Aprite gli occhi, non avete visto quello che è successo di recente a Parigi?" ha aggiunto l'arcivescovo, prima di concludere supplicando: "Abbiamo bisogno che voi ci aiutiate a vivere a casa nostra! [...] Non posso accettare di vedere la nostra Chiesa di duemila anni scomparire. Preferisco morire piuttosto che vivere questo”.
Per lui, tuttavia, l'Occidente ha continuato a tacere su quanto commesso dall'opposizione armata, al contempo denigrando il governo siriano e il suo presidente. "Bachar Assad ha molti difetti, ma sappiate che ha anche qualità", ha spiegato,"le scuole erano gratuite; gli ospedali, le moschee e le chiese non pagano nessuna tassa: ma quale altro governo nella regione fa queste cose, siate onesti? Ricordatevi anche che, se noi preferiamo sostenere il governo oggi, è perché temiamo l'istituzione di una teocrazia sunnita che ci priverebbe del diritto di vivere sulla nostra terra”.
E ha continuato: "Sì, ho cercato di dire tutte queste cose alle autorità francesi, ma cosa vi aspettate da un Laurent Fabius che pensa di essere un Padreterno nel decidere chi merita o meno di vivere su questa Terra? "ha risposto, visibilmente stanco (Laurent Fabius aveva detto che Assad non merita di essere sulla terra). "È possibile che la Francia - che amo e che mi ha educato attraverso le comunità eligiose che si erano stabilite in Siria - sia cambiata così tanto? È possibile che i suoi interessi e il suo amore per il denaro abbiano avuto la precedenza sui valori che una volta difendeva?" ha continuato l'arcivescovo con amarezza.
Sui vescovi francesi mons. Jeanbart ha detto: "La Conferenza dei Vescovi di Francia avrebbe dovuto fidarsi di noi, sarebbe stata meglio informata. Perché i vostri Vescovi sono stati in silenzio circa una minaccia che è ora anche la vostra? Perché i vescovi sono come tutti voi, avvezzi al politicamente corretto! Ma Gesù non è mai stato politicamente corretto, è stato politicamente giusto! " è sbottato.
"La responsabilità di un vescovo è quella di insegnare, e usare la sua influenza per trasmettere la verità. I vostri vescovi perché hanno paura di parlare? Naturalmente saranno criticati, ma darà loro la possibilità di difendersi e difendere questa verità. Dobbiamo ricordare che il silenzio a volte è un segno di assenso".
È anche la politica migratoria dei paesi occidentali che l'arcivescovo ha criticato: "L'egoismo e gli interessi servilmente difesi dai vostri governi alla fine uccideranno anche voi. Aprite gli occhi, non avete visto quello che è successo di recente a Parigi?" ha aggiunto l'arcivescovo, prima di concludere supplicando: "Abbiamo bisogno che voi ci aiutiate a vivere a casa nostra! [...] Non posso accettare di vedere la nostra Chiesa di duemila anni scomparire. Preferisco morire piuttosto che vivere questo”.
l'Osservatorio siriano per i diritti umani
RispondiEliminaQuale? quello costituito da un Siriano che da più di 10 anni vive a Londra, non si sa bene perché (un tempo li chiamavano dispregiativamente "fuoriusciti"), e si serve come fonti di alcuni amici rimasti in Siria, autoaccreditatisi o accreditati da lui, che se ne stanno rintanati a Damasco senza MAI metter piede nelle zone di guerriglia o ad Aleppo?
RR
L'Arcivescovo ha completamente ragione: la cosiddetta "libera stampa occidentale" è uno dei tanti strumenti del Potere globale con cui sono state sovvertite e spazzate via intere nazioni con un indicibile carico di sofferenze ma tra gli applausi e l'indifferenza generale. Gli "esportatori di democrazia" sono poi amici e alleati dei regimi più efferati regimi in circolazione ma pare che non si schifino affatto di ciò. Anzi. In compenso dove arrivano loro e i loro sanguinari mercenari tagliagole come in Iraq, in Siria, Libia e in precedenza in Jugoslavia i cristiani vengono fatti sparire a mezzo sterminio o fuga da posti dove vivevano in pace e prosperavano da millenni.
RispondiEliminaIl punto tragico è che l'attuale nuova Chiesa Cattolica sta con i suddetti Poteri globali anche per queste faccende oltre che per il resto (basta sentire i media ufficiali cattolici) e ha abbandonato - perchè di questo si tratta - i nostri fratelli di fede che, almeno in Siria, possono contare solo sulla Russia.
Quindi ancora una volta un bel Слава России!
Miles
RispondiElimina@ E parliamo come mangiamo...
Se uno cosi' facesse non scriverebbe in cirillico. Che significa? Ci si scomoda a tradurre per il popolo ignorante? Forse andrebbe trascritto cosi':
slava Rassii, cioe' "gloria alla Russia"? Se e' cosi', perche' non dirlo in italiano?
gramaticus
http://www.ilgiornale.it/news/anche-caritas-scarica-alfano-hotspot-fabbriche-clandestini-1220889.html
RispondiEliminaEntrambi nella frirrura del venerdì !!