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mercoledì 23 marzo 2016

Il Patriarca di Mosca contro l’“eresia globale” dei diritti dell’Uomo

Mosca (AsiaNews) - Il Patriarca di Mosca Kirill si è scagliato contro quella che ha definito l’“eresia dell’inchinarsi all’uomo” e della difesa dei suoi diritti, che esilia Dio dalla società. Il primate russo ortodosso ha parlato in questi termini durante la sua omelia nella liturgia del 21 marzo in occasione della festa del Trionfo dell’ortodossia, che si celebra la prima domenica di Quaresima.
Il patriarca ha denunciato che oggi il criterio universale di verità è diventato la persona e i suoi diritti ed “è iniziato un rivoluzionario esilio di Dio dalla vita dell’uomo e da quella della società”. A suo dire si tratta di un movimento che è partito dall’Europa occidentale e dall’America e che ora è arrivato anche in Russia.
“L’idea di una vita senza Dio si sta sviluppando su vasta scala in tutto il pianeta”, ha avvertito, spiegando che “in molti Paesi sviluppati si intraprendono sforzi per approvare con leggi il diritto della persona a qualsiasi scelta, compresa quella del peccato”. “Oggi - ha continuato, come riporta Interfax - parliamo di un’eresia globale dell’inchinarsi all’uomo, una nuova idolatria, che stacca Dio dalla vita umana. Una cosa di questo genere a livello globale non c’era mai stata”.
Kirill ha poi spiegato che proprio verso il contrasto di questa “eresia della contemporaneità, le cui conseguenze possono essere eventi apocalittici”, la Chiesa deve indirizzare “le sue forze, la sua parola e il suo pensiero”.

13 commenti:

  1. Tutto vero!
    Ha perfettamente ragione, ma quali sono le proposte per invertire la rotta e far sì che l'idea e la presenza di Dio si riappropri del quotidiano?

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  2. SEGNI DEI TEMPI

    ... oggi il criterio universale di verità è diventato la persona e i suoi diritti ed “è iniziato un rivoluzionario esilio di Dio dalla vita dell’uomo e da quella della società”... un movimento che è partito dall’Europa occidentale e dall’America e che ora è arrivato anche in Russia.

    ... Parliamo di un’eresia globale dell’inchinarsi all’uomo, una nuova idolatria, che stacca Dio dalla vita umana. Una cosa di questo genere a livello globale non c’era mai stata. Una “eresia della contemporaneità, le cui conseguenze possono essere eventi apocalittici".

    Un'ottantina d'anni sotto un regime programmaticamente ateo non hanno azzerato la fede ortodossa. E' uno dei segni più belli della vitalità del cristianesimo.
    Possiamo così capire che anche il metodo differente seguito da Satana in occidente (nei nostri simulacri democratici progressivamente sepolcrali ed imbiancati) non potrà spegnere del tutto la ragione della fede, malgrado l'apostasia non solo dei soldati, ma pure dei capitani e anche di alcuni generali del popolo di Dio...

    E' davvero impressionante lo scarto tra ciò che dice il patriarca ortodosso e ciò che si sente in Vaticano. L'ecumenismo in effetti ha senso se si fa comunione nella Verità. E due verità che si contraddicono non esistono.

    Non si può dire "bene" ciò che è "male" (o viceversa) senza mentire.
    In realtà le divisioni ecclesiali non derivano da una visione "più rigorosa" contrapposta a una "più misericordiosa": la differenza sta nel fatto che c'è chi dice le cose con il loro nome e chi non lo fa.

    Nessun cristiano può essere più misericordioso di Gesù. Sarebbe un picco inusitato di superbia il mettersi ad insegnare a Gesù quello che Lui non sapeva... Gesù non ha mai detto che la misericordia copre tutto... Nel vangelo non c'è. Quello caso mai lo pensava Lutero. La Misericordia di Dio per l'uomo consiste nell'esperienza di RICONOSCERE IL PECCATO, CAMBIARE VITA E CHIEDERE E ACCOGLIERE IL PERDONO DI DIO.

    L'uomo nel peccato riconosce la misericordia di Dio.
    L'uomo nel bisogno è tirato fuori dalla melma dall'affidarsi a Dio che gli tende la mano.
    L'uomo che accoglie la misericordia di Dio lotta contro il male (il proprio male) e FUGGE IL PECCATO.

    Nel vangelo il SI è SI e il NO è NO, non esiste il grigio dei NI...
    Non può esserci una misericordia senza giustizia: sarebbe buonismo ipocrita.
    Non può esserci giustizia senza misericordia: sarebbe spietatezza.
    In Dio, nella verità, c'è unione.
    Il demonio separa.
    ... è iniziato un rivoluzionario esilio di Dio dalla vita dell’uomo e da quella della società... un’eresia globale dell’inchinarsi all’uomo, una nuova idolatria, che stacca Dio dalla vita umana. Una cosa di questo genere a livello globale non c’era mai stata... eresia della contemporaneità, le cui conseguenze possono essere eventi apocalittici.

    C'è chi parla chiaro... e chi si arrampica sugli specchi, dicendo tutto e il suo contrario, facendo del vuoto moralismo e soprattutto una melassa della passione morte e resurrezione del Signore. Per la melassa non c'era bisogno che Gesù finisse in croce. Un accordo lo si sarebbe trovato... Una "roba" umana, adatta allo schifo attuale, non sarebbe stata impossibile nemmeno allora, SE fosse quella la via...

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  3. Onore al Patriarca, che non parla certo come Bergoglio, e nemmeno come facevano Roncali e Montini (è rimasta celebre la frase di Paolo VI all'ONU : "anche Noi abbiamo il culto dell'uomo"). Questo ci fa capire che non tutte le religioni sono uguali, che non tutte conducono alla salvezza eterna, che l'interreligiosità tutto può essere, ma non certamente una grazia. I nostri preti traditori si sono appiattiti sull'immanente, il sociale, la politica, rinnegando la Trascendenza, i Novissimi, la salvezza dele anime (e quindi il proselitismo, la conversione di tutte le gemti, la missionarietà spirituale, non quella da Onlus). Adesso ci danno lezioni gli Ortodossi, tanto di cappello, ma ciò vuol dire che non c'è più niente da imparare da questi preti, vescovi, cardinali, dallo stesso VdR. Alla larga da loro, quindi, e avnati con coraggio. LJC

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  4. Bravo , bravo , bravo . O si fanno tanti passi indietro o finiremo dritti dritti nel ventre dell'Inferno . O risaniamo i costumi e testimoniamo una vita santa ( conforme alla Parola di Dio ) , o resteremo solo annunciatori belli che fritti.

    « Récitant tous les jours un Rosaire,
    si vous êtes fidèles à le dire malgré la grandeur de vos péchés,
    dévotement jusqu'à la mort,
    croyez-moi, vous recevrez une couronne de gloire qui ne flétrira jamais.
    Quand vous seriez sur le bord de l'abîme,
    quand vous auriez déjà un pied dans l'enfer,
    quand vous auriez vendu votre âme au diable comme un magicien,
    quand vous seriez un hérétique endurci et obstiné comme un démon,
    vous vous convertirez tôt ou tard et vous sauverez,
    pourvu que, je le répète, et remarquez les paroles et les termes de mon conseil,
    VOUS DISIEZ TOUS LES JOURS LE SAINT ROSAIRE,
    DÉVOTEMENT JUSQU’À LA MORT,
    POUR CONNAÎTRE LA VÉRITÉ
    ET OBTENIR LA CONTRITION ET LE PARDON DE VOS PÉCHÉS. »

    (Saint Louis-Marie Grignion de Montfort, "Le Secret admirable du Très Saint Rosaire")

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  5. Dice bene, speriamo che si converta alla vera religione:Extra Ecclesiam Nulla Salus.
    Sia Lodato Gesù Cristo.

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  6. Speriamo che anche gran parte della chiesa cattolica attuale si converta alla vera religione.

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  7. L'esatto contrario di Bergoglio e la sua chiesa allineata e conformista. Non si potrebbe fare a cambio, che so magari con un bel 3 x 2 ?
    In fondo la vecchia Unione Sovietica dalla profonda anima cristiana ortodossa era molto meno ateista dell'attuale occidente liberista e progressista (e altro...).
    Miles

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  8. Alcune domande:
    a proposito di "Ha perfettamente ragione, ma quali sono le proposte per invertire la rotta": noi gemiamo, piangiamo e preghiamo che il Signore salvi dalla tempesta la Sua Chiesa, ma non sarà forse che le lacrime che versiamo ci impediscono di vedere il faro che ci salverà dal naufragio dell'apostasia? Eppur il sole sorge ad est ! Ad oriente occorre volgere lo sguardo, là troveremo la salvezza?
    A proposito della sentenza : "Extra ecclesiam, nulla salus" : San Cipriano non sapeva che ci sarebbe stata una Chiesa Cattolica ed una Chiesa Ortodossa: allora a chi noi siamo autorizzati a riferirla?
    A proposito del pensiero sui generis e monotono del Bergoglio sul "Nome di Dio è la Misericordia": va inteso come nome proprio o nomignolo? "La misericordia di Dio è sovrabbondante e generosa la sua benevolenza: ci ha redenti con il sangue del Figlio suo (cf. 1 Pt 1, 18-19) ), mentre per i nostri peccati non meritavamo niente." "Da parte nostra però non lusinghiamoci basandoci unicamente sulla sua misericordia, se non siamo decisi a combattere i nostri peccati. E se ne commettiamo, soprattutto di gravi, non speriamo che ci si usi una tale misericordia che includa dell'ingiustizia. (Sant'Agostino Serm. 22, 9).
    PS: non per adulare, ma rivolgo un grazie sincero a "tralcio" per la gioia di leggere i suoi commenti.

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  9. notizia non nuova, ma per cronaca:

    http://www.telefree.it/news.php?op=view&id=119166

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  10. Sentire uno scismatico (ed eretico) che afferma verità sacrosante della Fede, mentre il Vicario di Cristo (almeno presunto) fonda il proprio ministero e la propria predicazione proprio sull'esaltazione dell'umanesimo più anticristiano è sconcertante e doloroso. Ma ancorché provenienti da un ministro di una chiesa scismatica, le affermazioni di Cirillo sono verissime, e suonano a condanna di chi, dal soglio di Pietro, tace queste verità o addirittura le nega. E per tutti coloro che, lungi dal confutare gli errori del gerarca argentino, tacciono a loro volta o rivaleggiano con lui nel diffondere errori. Jerusalem, Jerusalem: convertere ad Dominum Deum tuum!

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  11. È vero che non c'è mai stata un'eresia della contemporaneità, ma nemmeno un papa che l'appoggia e la fomenta, invece di combatterla apertamente.

    Qualche mercoledì fa, durante l'omelia, ha condiviso il solito luogo comune dell'ateo o di chi ha una fede flebile: perché Dio consente tutto questo male? Dov'è quando succede? Cosa rispondiamo a chi fa queste domande?

    Gli atei rispondono che è la prova che Dio non esiste (vedi Veronesi).
    I deboli nella fede rispondono con il relativismo, ognuno da la sua interpretazione,
    anticamera dell'ateismo.
    E il papa? Non rispondè.

    Andai tempo fa ad ascoltarlo alla sala Nervi con la scuola dei miei figli, stessa cosa: una donna impegnata nell'assistenza ai malati chiede al papa cosa dire a una persona devastata da una malattia gravissima
    Risposta: Voce cupa, lunghe pause, e il consiglio da papa: 'non dire nulla, qualunque cosa dici è fuori luogo'.

    Che è come dire: siccome soffre troppo, non gli puoi parlare di Dio, di Gesù e della resurrezione, sarebbe fuori luogo.
    Questo era il messaggio chiaro e andai via avvilito.
    Credo che nella storia non si è mai visto un papa che per far presa sulla gente la asseconda sino a negare il messaggio di fede, la buona novella.
    Pace e bene.
    ,

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  12. @ Cesare Baronio

    Definire semplicisticamente "scismatici ed eretici" i cattolici ortodossi poteva essere giustificato fino a 20 anni fa, quando solo specialisti avevano accesso alle biblioteche ed il tempo necessario. Oggi con internet abbiamo a disposizione molte più informazioni: basta cercarle!

    Per esempio da una fonte neutrale: http://www.homolaicus.com/storia/medioevo/scisma_Oriente-Occidente.htm

    A partire dall'VIII secolo sono gli occidentali sotto influsso dei Franchi ad aver sviluppato nuove dottrine e nuove pratiche in modo autonomo. Queste "novità" avrebbero dovuto essere discusse ed approvate prima in un concilio ecumenico. Poi nel secondo millennio la Chiesa occidentale - romana oramai solo di nome - ha preso la sua strada, specie dopo Gregorio VII. Si poò veramente rimproverare all'Ortodossia di non aver voluto abbandonare la tradizione dei Padri della Chiesa? Gli occidentali - con tanto di nihil obstat papale - lo hanno fatto nel 1204.

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  13. @ Anacleto

    La storia non si studia su internet. A. R.

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