Gianni Battisti ha un rapporto tutto particolare con p. Tomas Tyn (1950-1990), il Servo di Dio e grande teologo domenicano morto a Bologna in concetto di Santità a 39 anni dopo aver offerto la propria vita in olocausto al Signore per la liberazione della sua patria: l'allora Cecoslovacchia dal regime oppressore. La sua figura lo ha catturato, dapprima attraverso l' ascolto delle registrazioni delle Conferenze - da lui così diligentemente raccolte - e, poi, dalla lettura meditata degli scritti, riguardanti tesi teologiche strettamente connesse col dogma e nel solco degli insegnamenti di San Tommaso, non senza rilievi, tuttavia, su tanti aspetti modernisti che p. Tomas Tyn stava cominciando a intravvedere.
L'impegno competente e appassionato di Gianni Battisti rende accessibili testi che avvincono per la chiarezza e la precisione del linguaggio, per l'ordine espositivo e per le convincenti argomentazioni arricchite dalle appropriate citazioni di fonti autorevoli.
Il volume da poco uscito è diviso in due parti: la prima contiene un florilegio di scritti teologici di Gianni Battisti, ispirati alla sua frequentazione e grande assonanza spirituale con padre Tomas. Sono testi concepiti in forma colloquiale che rendono la lettura lineare e scorrevole senza nulla perdere del rigore teologico dei contenuti e fungono da apripista per le lezioni contenute nella seconda parte.
Cito dall'Introduzione di Roberto Rivera:
Leggere Padre Tomas Tyn significa assorbire quel rigore teologico, tradizionalista al punto giusto, mai estremistico, ma ferreo su taluni cardini non negoziabili e al tempo stesso gustare, nella lentezza necessaria alla digestione del ragionamento, la sua dolcezza e infinita tenerezza nei riguardi soprattutto di Maria che sempre, ogni volta che il fraseggio lo permetta, viene ricordata da P. Tomas come la nostra vera Mamma.È evidente, al di là di ogni ragionevole dubbio, come P. Tomas si sforzi sempre di chiudere la distanza tra noi e Gesù, tra noi e quel Dio sopra di noi, ma al tempo stesso sempre presente tra noi.P. Tomas uomo di Fede indiscussa, ma P. Tomas uomo di ragione e raziocinio spinti al loro estremo.Ecco la vera lezione del padre domenicano: la Fede come fondamento di una ragione che pur inchinandosi alla fine di fronte a Essa ne coglie tutti gli spunti, per disegnare un sillogismo difficilmente confutabile. [...] Certo chi legge P. Tyn sa che la tolleranza è uno dei fili rossi dei suoi ragionamenti, ma egli ben specifica sempre il confine da non superare e oltre il quale si cade in una ipocrita clemenza buonista che finisce per incenerire il concetto di tolleranza giustamente inteso.
"Questa è una mela. Chi non è d'accordo può andar via". Così iniziava spesso le sue lezioni S. Tommaso d'Aquino. Così la fa sua P. Tomas.
L'orgoglio intellettuale, vizio proprio della superbia, consiste di fatto nel convincersi e voler convincere gli altri di poter determinare l'essere con il solo nostro pensiero.
San Tommaso insegna giustamente che non è il pensiero a determinare l'essere, ma è l'essere che vuole, concepisce e determina il pensiero.
P. Tomas sostiene spesso che "solo Dio si può permettere il lusso di essere idealista, perché solo Dio determina l'essere, distinto da Lui, ovviamente, perché il suo essere non è determinabile, però tutti gli altri esseri distinti da Dio sono determinati dal pensiero di Dio. Quindi l'uomo che pensa di poter pensare le proprie idee, indipendentemente dall'essere, è un uomo che si pone al posto di Dio. Qui c'è veramente una affinità con la demonologia, l'antropologia diventa demonologia."
Gianni Battisti, La pipa di padre Tomas Tyn. Scritti teologici con La Forza della Verità. Lezioni di teologia di p. Tomas Tyn OP, IF PRESS, 2016
Gianni Battisti, La pipa di padre Tomas Tyn. Scritti teologici con La Forza della Verità. Lezioni di teologia di p. Tomas Tyn OP, IF PRESS, 2016
Ancora una proposta di lettura, quella del post di Padre Scalese che ha riattivato il suo blog :
RispondiElimina"Concilio e “spirito del Concilio” 2.0"
http://querculanus.blogspot.ch/2016/03/concilio-e-spirito-del-concilio-20.html