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martedì 5 aprile 2016

La battaglia per l’anima dell’Europa

Grazie al nostro traduttore riprendiamo da Rorate Caeli il seguente editoriale scritto da un sacerdote diocesano che ha ricevuto recentemente gli ordini e che scrive sotto lo pseudonimo di Monsieur l’Abbé.

Una conversione

Nel 2008 frequentavo il mio ultimo anno d’università. La mia pausa primaverile coincideva quell’anno con la Settimana Santa, il che mi fornì un’occasione molto opportuna di passare le mie vacanze a Roma. Da tre anni stavo seriamente considerando e discernendo l’eventualità di avere la vocazione al sacerdozio, e speravo che la mia visita a Roma sarebbe stata utile per rafforzare la mia convinzione del fatto che Dio mi stava chiamando a servirLo come sacerdote.

Quella settimana ebbi la fortuna di poter frequentare tutte le liturgie del Triduo sacro e mi ritrovai nella Basilica di San Pietro per la veglia pasquale, il giorno in cui Papa Benedetto XVI battezzò Magdi Allam, un giornalista italiano nato in Egitto. Allam ha ricevuto un’educazione musulmana, ma ha frequentato scuole cattoliche sin dalla tenera infanzia. All’età di vent’anni si è trasferito in Italia, assumendo posizioni sempre più critiche nei confronti dell’islam.

Il battesimo di Allam è stato un monito delle aspettative che l’Europa dovrebbe avere nei confronti di quanti ricevono il privilegio di poter definire l’Europa la propria patria. Vivere in Europa implica l’accettazione e il rispetto delle sue origini e della sua storia cristiane. Vivere in Europa significa abbandonare la cultura arretrata di una setta religiosa forgiata nel deserto nel settimo secolo. Essere europeo significa accettare ciò che è sempre antico e sempre nuovo. Tutte queste considerazioni erano implicite in quel giorno di Pasqua in cui Allam abiurò pubblicamente dal proprio credo anteriore e riconobbe Cristo e la Sua Chiesa come l’unico vero mezzo di salvezza.

Il nuovo Mandatum

Si paragoni il Triduo del 2008 con quello che ha avuto luogo la settimana scorsa. Quest’anno, durante la cerimonia della lavanda dei piedi (conosciuta anche come Mandatum) di giovedì santo Papa Francesco ha lavato i piedi di un gruppo di rifugiati cattolici e non cattolici. Con un tempismo impeccabile, il papa ha lavato i piedi di tre rifugiati musulmani solo due giorni dopo l’uccisione di trenta persone e il ferimento di trecento altre in un attacco suicida a Bruxelles, in un distretto in cui il nome più frequente che viene dato ai neonati maschi è Mohammed.[1]

Prima della Quaresima di quest’anno, il papa ha emesso un decreto che cambia la pratica religiosa del giovedì santo, alla quale erano precedentemente ammessi solo uomini per il Mandatum [ne abbiamo parlato qui]. Il decreto spiega che i pastori possono “scegliere un piccolo gruppo di persone che rappresentino l’intero popolo di Dio”.[2] Da quando è asceso al Soglio di Pietro nel 2013, il papa ha lavato tutti gli anni i piedi di uomini e donne cattolici e non cattolici. Si tratta di una tradimento lampante della pratica dell’Ultima Cena. Il Mandatum è una commemorazione della lavanda dei piedi fatta da Cristo ai dodici uomini che Gli erano più vicini, che L’hanno seguito e che hanno creduto in Lui. Lavò i piedi persino a Giuda – che poi lo tradì –, perché in quel momento apparteneva ancora formalmente al gruppo dei Dodici.

Questo nuovo decreto concernente il Mandatum consente al papa di lavare i piedi delle donne in buona coscienza, ma gli proibisce ancora di disobbedire alla legge da lui stesso sancita lavando i piedi di quanti nemmeno credono in Cristo. Infatti, anche se egli ha utilizzato la terminologia più progressista possibile (“Popolo di Dio”) per qualificare quanti possono partecipare al Mandatum, persino il Concilio Vaticano Secondo (Lumen Gentium, 9) e il Catechismo della Chiesa cattolica spiegano chiaramente che i musulmani non si possono arrogare il diritto di farne parte: “Si diventa membri di questo popolo non dalla nascita, ma ‘nascendo di nuovo’, nascendo ‘dall’acqua e dallo Spirito’, ossia, tramite la fede in Cristo e il Battesimo”.[3]

Tuttavia, per Francesco queste considerazioni non sono altro che pura semantica. “Tutti noi: musulmani, indù, cattolici, copti, evangelici. Ma [noi siamo] fratelli, figli dello stesso Dio”, ha affermato giovedì santo.[4] Alcuni hanno riportato che “i volti di alcuni degli immigrati a cui il papa ha lavato i piedi erano bagnati di lacrime”[5] Ci chiediamo se un momento così emotivo ha indotto qualcuno dei non cattolici cui sono stati lavati i piedi negli ultimi tre anni a convertirsi. Probabilmente no. Anche qualora così fosse, pensando alle anteriori dichiarazioni del papa, ci chiediamo se gliene potrebbe importare qualcosa.[6]

Un contrasto radicale

Al cuore del contrasto tra la vigilia di Pasqua del 2008 e giovedì santo di quest’anno risiede la radicale differenza tra i due possibili approcci al problema dell’islam in Europa. Nel 2008, Benedetto XVI incarnava una Chiesa che era sicura della propria identità. Per lui, la Chiesa è la sola forza che possa offrire trascendenza a un’Europa secolarizzata: “[La Chiesa] deve fare in primo luogo ciò che le corrisponde, deve realizzare l’obiettivo su cui si basa la sua stessa identità: far conoscere Dio e proclamare il Suo Regno”.[7] Essa è anche l’unica entità abbastanza forte e sicura che possa illuminare l’irrazionalità dell’islam: “L’islam deve chiarire due questioni concernenti il dialogo pubblico, vale a dire quella relativa al suo rapporto con la violenza e quella relativa al suo rapporto con la ragione”.[8] Sfortunatamente, sembra che Francesco non possieda lo stesso acume intellettuale e la stessa perspicacia quando è necessario comprendere quali sfide genera la relazione tra l’Europa e l’islam.

Ben prima di essere eletto papa, Joseph Ratzinger possedeva già una conoscenza eccezionale dell’Europa e delle sue relazioni con l’islam. Avendo fatto l’esperienza degli estremismi nazionalsocialista e comunista in Europa durante la sua vita, Ratzinger sapeva bene cosa c’è in gioco nella battaglia per la conquista del cuore dell’Europa. L’invasione da parte dell’islamismo è la prossima battaglia che l’Europa dovrà fronteggiare, e Ratzinger ha offerto un punto di vista unico sul come possa essere vinta.

Egli ha affermato che, per sopravvivere, l’Europa deve riconoscere e apprezzare le proprie origini cristiane. Solamente in Cristo e nella Sua Chiesa l’Europa può trovare la sua identità: se la perde, essa rimane vulnerabile ai colpi di ogni sorta di ideologie estremiste. L’Europa può essere se stessa solo se accoglie l’eredità della sua arte, della sua storia, della sua musica e della sua cultura: “La rimozione delle radici cristiane non si rivela essere l’espressione di una maggiore tolleranza … ma, al contrario, l’assolutizzazione di un pensiero e di un modello di vita radicalmente opposti, tra la altre cose, alle altre culture storiche dell’umanità”.[9] L’Europa potrà essere se stessa solamente quando tornerà al culto e alla religione tradizionali che l’hanno risollevata dalle rovine dell’Impero Romano e che l’hanno nutrita per tanti secoli. Questa è una delle ragioni per cui, come papa, egli si è tanto prodigato per preservare le ricchezze che si sono sviluppate nella fede e nella preghiera cristiane, e per dar loro il posto appropriato”.[10]

In contrasto con l’immersione di Ratzinger nella cultura europea, Jorge Bergoglio è cresciuto nell’Argentina peronista, in un ambiente che si considerava indipendente dagli interessi europei e più civilizzata del resto dell’America Latina. Sin dalla sua elezione nel 2013, la predilezione del papa per il ministero alle “periferie” e agli emarginati ha lasciato l’Europa in un secondo piano e indifesa. Se paragoniamo i primi tre anni di papato di Ratzinger con quelli di Bergoglio, possiamo identificare delle differenze persino nel tono delle loro visite pastorali. Nei suoi primi tre anni di papato, Benedetto XVI ha effettuato cinque visite a paesi europei al di fuori dell’Italia (due visite in Germania, una in Polonia, una in Spagna, una in Austria). Nello stesso lasso di tempo, Francesco ha visitato Strasburgo (per quattro ore) e ha effettuato due viaggi di un solo giorno rispettivamente in Albania e in Bosnia (nessuna delle quali è membro dell’Unione Europea).

Ogni volta che Francesco si dirige verso le periferie, lascia le porte del mondo occidentale aperte e vulnerabili agli attacchi esterni. È vero che anche gli altri leader e le classi dirigenti dell’Unione Europea fanno altrettanto, ma un papa dovrebbe saper agire meglio e dovrebbe ammonire i burocrati europei che conducono i loro popoli come agnelli al macello in nome del politicamente corretto e del multiculturalismo. Ancora oggi, nel 2016, le parole e le azioni del papa hanno un grande valore simbolico ed efficace in tutto il mondo. Una bella strimpellata infarcita di ovvietà ammannita ogniqualvolta la Tour Eiffel si illumina con un tricolore diverso non stempererà l’entusiasmo con cui Francesco ha fatto eco alla politica europea di pacificazione, accomodamento e capitolazione nei confronti degli immigrati musulmani.

Meno di una settimana dopo l’inaugurazione di Papa Francesco, il 19 marzo 2013, Magdi Allam annunciò che avrebbe lasciato la Chiesa in segno di “protesta contro le sue posizioni soffici contro l’islam”.[11] Non è un caso che questo atto sia avvenuto in simultanea con l’elezione di Francesco. “La ‘papolatria’ che ha acceso l’euforia nei confronti di Francesco e ha rapidamente archiviato Benedetto XVI è stata l’ultima goccia in un panorama di incertezza e di dubbi generalizzati sulla Chiesa”, egli ha scritto.[12] È sempre triste vedere che qualcuno – a maggior ragione un convertito – abbandoni la Chiesa, ma la fragilità della fede cui egli aveva da poco aderito è comprensibile, specialmente considerando la scioccante elezione di un papa che non ha fatto altro che seminare caos, confusione e disordine in questi tre anni di pontificato.

Il ritorno a casa

Quando la veglia di Pasqua terminò, quel sabato santo del 2008, la metro di Roma era già chiusa. Ciò non mi molestò: fui felice di poter camminare lungo la via Aurelia per tornare nel mio hotel in quella fresca serata di marzo. Ebbi molto tempo per riflettere su tutto ciò che avevo sperimentato durante quella settimana santa, culminata nella veglia e nella conversione di un giornalista musulmano alla fede di Cristo. Sei mesi più tardi entrai in seminario, entusiasmato e incoraggiato dal papato di Benedetto XVI, fiducioso nel fatto che sarebbe stato ancora possibile per la Chiesa vivificare di nuovo uno stanco e insipido mondo occidentale.

Oggi, otto anni dopo quella settimana santa – e tre anni dopo la mia ordinazione –, mi chiedo se all’epoca sarebbe stato così facile per me riconoscere la mia vocazione al sacerdozio se Francesco fosse stato papa durante i bei tempi andati del mio discernimento. Fortunatamente, non ho bisogno di riflettere troppo a lungo su questo. Sono convinto che Dio ci abbia dato Papa Benedetto XVI per questa ragione e per molte altre: non solo egli ha irradiato la luce della verità, della chiarezza e della certezza a molti giovani come me che stavano facendo discernimento, ma ha profuso questa luce anche su una società che è divenuta anemica e stagnante.

Nella Sua bontà, Dio ci ha dato sette anni di abbondanza per permetterci di fortificarci in preparazione agli anni di carestia che sono seguìti. Non sappiamo quanto ancora dureranno questi anni di carestia, ma ci è stata data forza per il cammino. Questa forza risiede nel patrimonio che l’Europa e la Chiesa ci ha donato in tutti questi secoli. Questa forza risiede nelle messe composte da Mozart e nella poesia di Dante. La si può ritrovare dall’estremo occidentale di Santiago de Compostela a quello orientale della Basilica di San Marco. Ma soprattutto la si può ritrovare ovunque venga celebrata la messa tradizionale. Questa messa è ciò che ci unisce con tutti coloro che hanno affrontato molte delle stesse sfide e molti degli stessi ostacoli che noi dobbiamo affrontare oggi. È questa messa che salverà e santificherà un mondo morente; e ogni volta che le parole dell’istituzione verranno sussurrate e che la Santa Ostia verrà innalzata, mentre le campane del santuario suonano e noi possiamo osservare tutto ciò con la stessa meraviglia con cui l’hanno fatto numerose generazioni, preghiamo e facciamo nostre queste antiche parole: In hoc signo vinces (In questo segno vincerai).
______________________________
[1] http://www.yenisafak.com/en/life/mohammad-most-popular-name-for-babies-in-london-for-fourth-time-2229871
[2] http://www.vatican.va/roman_curia/congregations/ccdds/documents/rc_con_ccdds_doc_20160106_commento-decreto-lavanda-piedi_it.html
[3] http://www.vatican.va/archive/ccc_css/archive/catechism/p123a9p2.htm
[4] http://www.nytimes.com/aponline/2016/03/24/world/europe/ap-eu-rel-vatican-holy-thursday.html?_r=0
[5] https://www.washingtonpost.com/news/worldviews/wp/2016/03/25/children-of-the-same-god-pope-francis-washes-the-feet-of-muslim-migrants/
[6] http://www.christianpost.com/news/pope-francis-asks-renowned-italian-atheist-eugenio-scalfari-not-convert-catholicism-155453/ ; http://time.com/4145056/vactican-catholics-jews-convert/
[7] Ratzinger, Joseph. A Turning Point for Europe?: The Church in the Modern World: Assessment and Forecast. (San Francisco: Ignatius, 2010), 178.
[8] Benedict XVI. Light of the World: The Pope, the Church, and the Signs of the times. Comp. Peter Seewald. Trans. Michael J. Miller and Adrian J. Walker. (San Francisco: Ignatius, 2010), 98.
[9] http://www.catholiceducation.org/en/culture/catholic-contributions/cardinal-ratzinger-on-europe-s-crisis-of-culture.html
[10] http://w2.vatican.va/content/benedict-xvi/en/letters/2007/documents/hf_ben-xvi_let_20070707_lettera-vescovi.html
[11] http://www.huffingtonpost.com/2013/03/25/magdi-allam-muslim-convert-leaves-catholic-church_n_2950937.html
[12] Ibid.

[Traduzione a cura di Chiesa e post-concilio]

37 commenti:

  1. Preghiamo per i fratelli perseguitati05 aprile, 2016 10:48

    Non so se sono troppo OT, ma mi premeva ricordare che da quasi 7 anni Asia BIBI, moglie e madre di cinque figli, è in carcere in Pakistan. E' la donna cattolica condannata all'impiccagione per accuse di blasfemia contro il profeta Maometto ma che lei ha sempre dichiarato di non aver mai offeso, semmai ha semplicemente ribadito con fermezza la sua fede in Gesù Cristo. Rischia ancora la morte, secondo il suo avvocato (a sua volta minacciato), o per impiccagione attraverso le vie ordinarie del loro sistema giudiziario, o attraverso quelle non ordinarie legate all’estremismo e all’intolleranza verso i cristiani.

    Questo l’articolo di oggi

    http://www.ilgiornale.it/news/politica/ora-asia-bibi-rischia-giustizia-sommaria-1242322.html


    Due anni fa Asia Bibi aveva scritto al papa chiedendogli preghiere e in più aveva affermato:

    "Sono molto grata a tutte le Chiese che stanno pregando per me e si battono per la mia libertà. NON SO QUANTO POTRO' ANDARE ANCORA AVANTI. Se sono ancora viva è grazie alla forza che le vostre preghiere mi danno"

    Continuiamo a pregare per lei e per tutti i fratelli perseguitati per la loro fede.

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  2. Timete Deum et date Illi Honorem05 aprile, 2016 11:16

    Coroncina a S.Vincenzo Ferrer
    1. Glorioso Vincenzo Ferrer, ti prego, per il Dono di Sapienza che hai avuto dallo Spirito Santo, di impetrarmi la grazia di salvarmi. Gloria al Padre…..

    2. Glorioso Vincenzo Ferrer, ti prego, per il Dono di Intelletto che hai avuto dallo Spirito Santo, di
    impetrarmi la grazia di comprendere le ispirazioni che mi giungono da Dio. Gloria al Padre….

    3. Glorioso Vincenzo Ferrer, ti prego, per il Dono di Consiglio che hai ricevuto dallo Spirito Santo,
    di impetrarmi la grazia di camminare secondo consigli evangelici. Gloria al Padre….

    4. Glorioso Vincenzo Ferrer, ti prego, per il Dono della Scienza che hai avuto dallo Spirito Santo, di
    impetrarmi la grazia di essere forte contro i miei nemici spirituali e di sopportare con pazienza le
    difficoltà della vita. Gloria al Padre….

    5. Glorioso Vincenzo Ferrer, ti prego, per il Dono della Scienza che hai avuto dallo Spirito Santo, di
    Impetrarmi la grazia di conoscere e usare le realtà del mondo ponendo sempre Dio al primo posto.
    Gloria al Padre...

    http://www.sanvincenzoferreriacireale.it/index_file/vitadelsanto.htm

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  3. Il nostro Abbè, lo sa che il primo frutto del pontificato bergogliano è stato l'apostasia pubblica di Allam?
    Allam che ha detto che non può più credere ad una Chiesa che augura buon ramadam?

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  4. Non tutto è distruzione. Ci sono sempre i semi della rinascita.

    Dall'Agenzia Fides:

    A Qaryatayn, la città siriana da poco tornata sotto controllo dell'esercito siriano, i jihadisti dello Stato Islamico (Daesh) se ne sono andati lasciando macerie e devastazione nel santuario di Mar Elian, dove fin dai primi giorni di occupazione, nell'agosto 2015, avevano profanato brutalmente la tomba del Santo, per cancellare quello che anche ai loro occhi rappresentava il cuore del complesso monastico. Ma le reliquie di Mar Elian, sparse intorno al sepolcro del Santo, non sono andate perdute: potranno essere raccolte e ricomposte, e intorno a esse potrà di nuovo raccogliersi la vita e la devozione dei cristiani della regione.
    All'Agenzia Fides la notizia del ritrovamento viene confermata con commosso entusiasmo da padre Jacques Murad, il Priore della comunità monastica - affiliata al monastero di Deir Mar Musa al Abashi - che negli ultimi anni aveva fatto rifiorire l'antico Santuario del V secolo, collocato alla periferia di Qaryatayn. Padre Jacques Murad era stato lui stesso preso prigioniero da un commando di jihadisti che il 21 maggio 2015 aveva fatto irruzione nel santuario e lo aveva sequestrato, e ha potuto ritrovare la piena libertà soltanto lo scorso 11 ottobre.
    “Davanti a tutto quello che è successo e che sta succedendo” rimarca padre Murad “preferisco stare in silenzio, perchè oggi proprio il silenzio mi appare come la parola più giusta e adeguata”. Poi, con poche parole semplici, esprime il consolante sguardo di fede con cui lui e i suoi compagni hanno vissuto anche questo tempo travagliato. “Che le reliquie di Mar Elian non siano andate perdute” confida a Fides padre Jacques “è per me un segno grande: vuol dire che lui non ha voluto lasciare quel monastero e quella terra santa. Sappiamo che i santi sono in cielo, e noi possiamo sempre invocarli e chiedere il loro aiuto. Ricordo che il 9 settembre, nel giorno della memoria liturgica di Mar Elian, avevo celebrato la Messa con gli altri cristiani a Qaryatayn, mentre eravamo sotto il dominio del Daesh. Avevo detto loro: non è importante che il monastero sia distrutto, non è importante nemmeno che la tomba sia stata distrutta. L'importante è che portiate Mar Elian nel vostro cuore, dovunque andrete, anche in Canada, o in Europa, perchè lui vuole rimanere nel cuore dei suoi fedeli”.
    [...]

    http://www.fides.org/it/news/59755-ASIA_SIRIA_Nel_santuario_devastato_dai_jihadisti_ritrovate_le_reliquie_di_Mar_Elian_Padre_Jacques_Murad_cosi_il_monastero_rinascera#.VwOnX5yLSUm

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  5. Con riferimento ad Asia Bibi, visto che a quello non gli devi toccare i "fratelli islamici":

    http://www.citizengo.org/it/pr/33848-esecizione-immediata-della-blasfema-asia-bibi?dr=784231::74548d507d776e5fea6e7d19ded66fce&mkt_tok=3RkMMJWWfF9wsRouuKzPZKXonjHpfsX57ugkXaG2lMI%2F0ER3fOvrPUfGjI4GSctjI%2BSLDwEYGJlv6SgFQ7DCMa9kw7gNXhA%3D

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  6. Anonimo 13:21
    Se avesse letto l'articolo lo saprebbe anche lei. O ci tiene semplicemente a provocare?
    Personalmente sono convinta che Magdi Allam non abbia perso la fede, ma espresso il suo motivato disorientamento.

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  7. "L'Isis crocefigge i suoi nemici, e noi in risposta togliamo il crocifisso dalle aule per non urtare la sensibilità degli islamici". "Non è questione di fede, ma di identità. Anche chi non è credente dovrebbe essere orgoglioso dei propri valori cristiani". E la responsabilità è anche di coloro che hanno escluso le radici cristiane dalla costituzione europea.
    (Vittorio Sgarbi)

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  8. Circa Magdi Allam

    Risulta forse che sia formalmente uscito dalla Chiesa cattolica? Che abbia compiuto un'abiura formale? Non sembra. In mancanza di un atto formale, giusto ritenere che egli abbia voluto far capire che non si riconosce piu' in una Chiesa il cui capo in terra rende omaggio al Ramadan, ossia alla falsa "rivelazione" di Maometto. (Omaggi alla "rivelazione" maomettana che tuttavia, non possiamo dimenticarlo, datano sin da certi ben noti testi del Vaticano II e sono stati resi anche dai Papi precedenti l'attuale).
    A. R.

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  9. Asia Bibi condannata a morte per fede. Ma in Vaticano il suo caso è tabù
    Ogni volta che c'è di mezzo l'islam, Francesco è estremamente cauto. Ma sul Pakistan la sua reticenza è massima. Ecco la storia della madre cristiana su cui egli tace. È in prigione da sette anni e la sua sorte si intreccia con la strage di Pasqua a Lahore
    di Sandro Magister

    http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351264

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  10. PAPA ANDRA' A LESBO TRA I PROFUGHI
    Padre Lombardi, contatti in corso, date non definite

    Papa Francesco potrebbe andare presto sull'isola greca di Lesbo, addirittura forse il 14 aprile, per portare la sua vicinanza e il suo sostegno ai profughi e ai migranti. E' quanto sostengono media greci citando fonti della Chiesa locale. Il direttore della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi, afferma: "E' un argomento di cui si sta parlando, ci sono contatti in corso. Non smentisco le voci ma al momento non posso dichiarare altro perché non ci sono decisioni, date né programmi definiti".

    Notizia di otto minuti fa, fonte ANSA

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  11. A proposito del salto a Lesbos di Beegoglio, ancora un articolo di chi ben rappresenta i fantasmi irenici di un`elite che con un`ostinazione suicidaria continua a vedere in quei migranti clandestini, che stanno invadendo l`Europa già esigendo diritti, solo delle vittime, stigmatizzado e colpevolizzando chi non la pensa così, si ostina a non nominare il nemico o, più esattamente, lo vede solo in chi è lucidamente realista e non è sottomesso al politicamente corretto e non è ancora tetanizzato dalla paura dell`islam:

    http://www.lastampa.it/2016/04/05/vaticaninsider/ita/vaticano/papa-francesco-incontro-ai-profughi-di-lesbos-GDb2MRDwaTUveaYipyVo1M/pagina.html

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  12. Liberata la città dove i cristiani furono costretti dall’Isis a firmare il «contratto di sottomissione»

    http://www.tempi.it/citta-cristiani-furono-costretti-isis-a-firmare-il-contratto-di-sottomissione#.VwPY7ctf2Ul

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  13. Per Asia Bibi :05 aprile, 2016 17:44

    Piu' morti fanno e piu' ne richiedono , non si placheranno mai !
    E'troppo tardi per raccogliere denaro e riscattarla ?

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  14. Il denaro ci sarebbe05 aprile, 2016 19:12

    "E'troppo tardi per raccogliere DENARO e riscattare Asia Bibi ?"

    Penso proprio che i soldi non ci sarebbe neanche bisogno di raccoglierli in certi ambienti MOLTO ben attrezzati in questo senso. Il punto è che dovrebbero utilizzarli in larga misura e a piene mani proprio per aiutare a togliere dalla sofferenza il maggior numero di fratelli, soprattutto nella fede, come raccomanda San Paolo in più passi delle sue lettere (tipo: "Poiché dunque ne abbiamo l'occasione, operiamo il bene verso tutti, SOPRATTUTTO VERSO I FRATELLI NELLA FEDE." Gal 6,10), e non per arricchirsi o vivere comunque nel lusso che ormai è diventato insopportabile da vedersi e contribuisce ad allontanare sempre più dalla fede, costituendo una vera e propria anti-testimonianza evangelica; e come se non bastasse fornisce in più alibi su alibi per allontanarsene sempre di più.

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  15. La nostra 'buona battaglia' non potrà essere perdente. Forse umanamente; ma nel Signore, non sappiamo come Lui se ne possa servire...

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  16. Va a Lesbo...mai isola fu più significativa di cos'e' ormai la chiesa ( volutamente minuscolo).
    Rr

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  17. Magdi Allam ha conosciuto l'ambiente della Tradizione Cattolica?
    So che bazzicava tra i ciellini.
    Conseguentemente si può comprendere il suo disorientamento.

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  18. Poveri fratelli05 aprile, 2016 22:43

    Viaggio nel campo profughi di Erbil, dove le FAMIGLIE CRISTIANE fuggite dall’Isis conducono una quotidiana lotta contro topi, maltempo e disperazione.

    “Nell’atrio e nel locale cucina sono ammassate attrezzature e alimenti da difendere in una quotidiana lotta contro i topi. Problema: nessuno dei locali dispone di finestra. Si respira sempre la stessa aria, più quella che filtra dalle fessure qua e là. Dopo qualche minuto si ha la sensazione di vivere in una caverna come gli uomini preistorici.”


    Tutto l’articolo qua

    http://www.tempi.it/erbil-cristiani-profughi-quando-torniamo-a-casa-aspettare-ancora-unora-e-troppo#.VwQg8fmLTIU

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  19. Tra tanta orrenda confusione che ha profuso c'è da riconoscere che la Chiesa, in particolare quella nuova, ha però fatto una scelta chiarissima: è nettamente schierata al fianco dei Poteri globali che hanno fatto spazzare via i cristiani dall'intero Medio Oriente portando destabilizzazione, morte e miseria nell'intera area ed è schierata altrettanto nettamente con la loro agenda su ogni altra questione. E l'ha fatto, a freddo, sulla pelle e sulle sofferenze immani dei nostri fratelli di fede. Tutto ciò non potrà mai essere dimenticato. Un tradimento è infinitamente peggiore di un attacco a viso aperto.
    Miles

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  20. @ Is the Battle lost?


    The Battle is not going well,

    but the Battle is not over yet.

    Have faith, despair not.

    "If you had faith as a grain of mustard seed,
    you could say to this sycamine tree,
    'Be rooted up, and be planted in the sea,
    and it would obey you" (Lk 17, 5-6).

    [Se avrete fede quanto un granello di senapa,
    e direte a questa pianta di sicomoro:
    Sradicati e trapiantati in mare, vi obbedira']

    A. R.

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  21. la battaglia per l'anima dell'Europa si combatte in ogni anima. Battaglia che è per l'essere dell'Europa e per l'essere di ognuno.Legata a triplo filo al giudizio che ha da essere giusto.Giudizio che è di Dio stesso verso il suo stesso operato(...e vide che la luce era cosa buona) e che partecipa all'uomo(Così l'uomo impose nomi a tutto il bestiame...).La donna dapprima corregge il serpente secondo verità(...dei frutti degli alberi del giardino noi possiamo mangiare...)dopo che viene lusingata ed interiormente cede, il suo giudizio cambia(Allora la donna vide che l'albero era buono...gradito...desiderabile per acquistar saggezza...) e diventa tale e quale il serpente vuole che sia.Dopo pagine e pagine di storia,di ammaestramenti che coprono tutta la vita e tutte le vite degli uomini in Matteo 5,37 si arriva alla sintesi di Nostro Signore Gesù Cristo:"Sia invece il vostro parlare sì, sì; no, no;il di più viene dal maligno."
    Il nostro giudizio, la nostra capacità di valutare, di discernere, deve essere riportata, mantenuta, giusta, retta, veritiera, solo se non cede alle lusinghe del serpente, è affidabile per noi stessi e per gli altri. Il di più viene dal maligno. Ogni europeo è responsabile della sua anima e di quella dell'Europa.

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  22. errata corrige....deve essere riportata, mantenuta giusta,retta, veritiera attraverso i sacramenti, allora non cede...

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  23. "La scuola esenta gli islamici dal portare rispetto alle donne

    In una scuola di Basilea due alunni musulmani sono stati esentati dallo stringere la mano alla loro insegnante. Per inchinarci all'islam abbandoniamo anche le regole di buona educazione"

    In una scuola di Basilea, l'istituto secondario di Therwil, due siriani minorenni si sono opposti alle regole di buona condotta. Non vogliono sfiorare nemmeno lontanamente la loro professoressa, e così si rifiutano di stringerle la mano.

    Il problema è che la dirigente dell'istituto ha acconsentito


    L’articolo per intero è qua:

    http://www.ilgiornale.it/news/mondo/scuola-esenta-islamici-portare-rispetto-donne-1242830.html

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  24. L'autolesionismo dell'Occidente. Bisognerebbe cacciarli, dirgli: andate a studiare nei vostri paesi incivili dove la donna è un essere inferiore e restateci! Dove sono le femministe?

    C'è anche: La protesta della società dopo la decisione di un istituto del cantone di Basilea Campagna: «Questa non è integrazione e qui non siamo in Arabia Saudita»

    http://www.tempi.it/svizzera-insegnante-donna-scolari-musulmani-autorizzati-a-non-stringerle-la-mano#.VwSyMaSLTIU

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  25. Il musulmano non cambia. Quando lo capiranno sarà sempre tardi. Siamo noi che cambiamo, che calpestiamo Cristo pertanto se non rinsaviamo siamo destinati a soccombere!

    Scendi dal muretto e cammina. Una parabola metropolitana
    Dalle periferie di Milano degli anni Sessanta alle Molenbeeck del terzo millennio. Perché è diventato così facile reclutare dal deserto di Raqqa giovani normali, “social” e istruiti?
    Il senatore belga intervistato da Leone Grotti dopo la strage di Bruxelles non poteva essere più chiaro in proposito. «Hanno frequentato per 15 anni le nostre scuole. E sono diventati terroristi per uccidere i loro concittadini. Cosa può cambiarli?». Cambiamento. Parola magica e carina sulla bocca delle leadership europee. Loro pensano all’innovazione, al digitale, alla rivoluzione della tecnica e a quelle belle menti di bravi ragazzi che corrono dietro tutte queste belle cose. E poi, quanto all’etica, l’eterna insufficiente etica che dovrebbe sorreggere la corsa al “cambiamento”, cosa si dice? Legalità e sicurezza. Regole da rispettare e intelligence per prevenire. Non fa una piega. L’Europa kantiana dovrebbe funzionare così. Perché l’Europa è pacifica, aperta, liberale, libertina, multikulti, relativista, indifferentista. Tranne cercare la verità della vita, puoi avere tutto ed essere la monade che vuoi su questo continente-contenitore. Basta rispettare le regole. Con il tuo corpo, le tue emozioni da coltivare a palla, col tuo facebook, il tuo twitter, la tua comunicazione emotiva, le tue coperture di diritto e di diritti, puoi cambiare connotati, cambiare sesso, provare piaceri da morirci dentro, impasticcarti, scopicchiare, urlare a squarciagola, indignarti, collezionare gattini, riempirti la lingua di piercing, coprirti di tatuaggi, mandare a quel paese la prof, mettere su Youtube il video del telefonino che ti fa da fido maestro e amico sostituto. Liberi da tutto, libero da tutti. Affacciati alla finestra del Club Mediterraneo, si pratica il piacere che piace, si lavora sotto le direttive dell’Unione Europea, si fa il turista umanitario che conviene. Eppure, corsi e ricorsi della storia, scrisse l’Amos biblico: «Verranno giorni – dice Dio, il Signore – in cui io manderò la carestia in questa regione. Non di pane avranno fame, non di acqua avranno sete, ma di ascoltare la parola del Signore. Ovunque cercheranno con ansia la parola di Dio, da nord a sud e da ovest a est. Ma non la troveranno». La sete?

    http://www.tempi.it/scendi-dal-muretto-e-cammina-una-parabola-metropolitana#.VwTaK8tf2Ul

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  26. Perché contro il jihad sono vietate le maniere forti
    di Rino Cammilleri

    "Tanto, a rimetterci è la povera gente in metropolitana o al parco-giochi, mica le teste fini che, con libere votazioni, abbiamo messo a comandarci. Nei talkshow si continua a dibattere sulla psicologia del jihadista: disagio, rabbia, sradicamento etc., poverini. Ma nessuno si chiede perché le altre minoranze immigrate (cinesi, sikh, filippini etc.) non fanno problema. Chiederselo, infatti, è vietato".

    http://www.lanuovabq.it/it/articoli-perche-contro-il-jihad-sono-vietate-le-maniere-forti-15772.htm

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  27. Il presidente degli Imam di Francia, indirettamente risponde a Galantino : “E’ un po’ semplicistico dire che la radicalizzazione dipende dalla povertà e dall’esclusione sociale”, dice al Foglio Hassen Chalghoumi
    Ma Galantino capirà?

    http://www.ilfoglio.it/chiesa/2016/04/01/lislamismo-un-pericolo-enorme-parla-il-presidente-degli-imam-di-francia___1-v-140106-rubriche_c121.htm

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  28. Lo stesso Imam "Pochi giorni fa, dopo gli attentati che hanno insanguinato Bruxelles, colpita all’aeroporto e nelle stazioni della metropolitana, in qualità di presidente della Conferenza degli imam francesi ha chiesto che “chiunque si riveli estremista, razzista e antisemita sia escluso dai luoghi di culto” del paese."

    Perchè non anche gli anticristiani?

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  29. Perché "anticristiano" è figo, progressista e "de sinistra", razzista ed antisemita è il "Male assoluto".
    E questo chiesa, purtroppo,ha contribuito a creare questa distinzione e differenziazione da 50 anni
    Rr.

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  30. Non so se la battaglia sia perduta, almeno apparentemente vincono loro, aiutati non certo disinteressatamente da chi conta chi, certo è che l'Europa ormai è una sbiadita espressione geografica, nulla più, si è deciso in alto di farla invadere e di distruggerne memorie e radici, in primis le cristiane, continuano gli spettacoli blasfemi contro Cristo immerso per arte, ovvio, in escrementi vari, vorrei che questi artisti 'impegnati' trovassero le p**** per immergere il Corano, ma no, vuoi mettere, lì c'è pace, cultura, fratellanza, se quello che ho letto di un'intervista concessa da un ufficiale israeliano è vero, non c'è che da attendere l'intervento finale, Quello giusto, cito a memoria : "L'islamizzazione dell'Europa è un piano ben congegnato da anni da varie intelligences, compresa la nostra, perché provino anche loro sulla loro pelle cosa significa vivere sotto assedio islamista e sotto il timore di attentati come capita a noi in Israele", chi vuol capire.....un ultimo appunto sullo sbandierato viaggio lesbiano, i greci intervistati ieri su radio rai 1 erano a dir poco incavolati, perché ritengono di essere presi in giro 2 volte dal vdr superstar in promotour, per di più capo della CC, vista come fumo agli occhi in Grecia. Anonymous.

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  31. I cristiani devono sparire dall Europa, poi toccherà alle altre religioni. Fatevene una ragione!

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  32. "Veneto, sì alla legge anti-moschee: "Si dovrà parlare solo italiano"
    L'obbligatorietà stabilita in una nuova legge sui luoghi di culto

    Contrari gli esponenti PD


    Articolo qua

    http://www.ilgiornale.it/news/cronache/veneto-s-legge-anti-moschee-si-dovr-parlare-solo-italiano-1243072.html

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  33. Bergoglio primo,quello che ha detto di non far politica ed ingerenza negli affari interni delle nazioni (cfr. "unioni civili" ) ma che andrà in Grecia da migranti e (finti) profughi......( Che COERENZA eeehhh?)

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  34. E che ha condannato Trump, perché è stufo di immigrati clandestini e delinquenti in USA.
    RR

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  35. " Bergoglio primo,quello che ha detto di non far politica ed ingerenza negli affari interni delle nazioni (cfr. "unioni civili" ) ma che andrà in Grecia da migranti e (finti) profughi......( Che COERENZA eeehhh?)"

    Il vescovo di Roma rifiuta di fare ingerenza solo quendo si tratta degli oramai inpronunciabili, nel senso che non devono più essere nominati, "valori non negoziabili" quando dovrebbe scendere sul terreno in difesa della famiglia, del matrimonio, per riaffermare la dottrina morale della Chiesa e sostenere i cattolici che in quella difesa si sentono molto soli e anche abbandonati dal papa, per loro non una parola, non un gesto.

    Nessuno scrupolo invece di inserirsi nella politica interna degl stati, di fare ingerenza quando si tratta di "migranti" e appoggiare chi sta permettendo a quella massa di clandestini di invadere l^Europa per di più tentando di colpevolizzare chi non ha ancora ceduto ai fantasmi irenici e alla follia suicidaria dei responsabili che siano governamentali, di organizzazioni vcarie e della chiesa.

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  36. https://books.google.it/books?id=0MNZklyZ5vkC&pg=PA9&lpg=PA9&dq=In+omnibus+operibus+tuis,+memorare+novissima+tua,+et+in+aeternum+non+peccabis&source=bl&ots=17TQLicQgS&sig=B7Bp3ceA3_Yjuw7ada2xNl0-tvo&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjSm_668_zLAhVJ7BQKHbQjBW8Q6AEINTAD#v=onepage&q=In%20omnibus%20operibus%20tuis%2C%20memorare%20novissima%20tua%2C%20et%20in%20aeternum%20non%20peccabis&f=false

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