Che “Francesco” detesti noi cattolici, è evidente. Ama i protestanti e dice che sono stati i cattolici a perseguitarli, celebra Lutero come un santo, gli piacciono i laicisti miliardari come Eugenio Scalfari, è pieno di benevolenza e carità per Pannella e Bonino – ma i cattolici proprio non li sopporta. Rifiuta di dare il suo appoggio a quelli che difendono la famiglia. Per i cattolici ha solo rimproveri duri. “Fanno figli come conigli”. Sono “farisei”. Quelli di noi sgomenti davanti alle sue iniziative più estemporanee, ci accusa di fondamentalismi antistorico, eticismo senza bontà, intellettualismo senza saggezza» (EG 231). Infinita misericordia per “gli immigrati” purché musulmani, nessuna per gli immigrati cristiani. Nessuna pietà per i Francescani dell’Immacolata che sta schiacciando e annullando.
Rimprovera i vescovi italiani di essere attaccati al denaro, anche quelli che in realtà vivono poveramente – accusa che i media sono ben lieti di amplificare, perché mostrare il Papa “buono” ostacolato dalla Chiesa “cattiva” fa parte del gioco anti-cristiano.
Orbene, ci possiamo adattare e rassegnare ad essere detestati dal nostro Pontefice. Quello che non gli permettiamo, però, è che attacchi e insulti Gesù. Lo ha fatto più volte, in modo implicito; ma per farla breve, mi limito alla sua intervista che “Francesco” ha rilasciato a La Croix, e che ha voluto fosse riportata integralmente su L’Osservatore Romano. Qui pronuncia un vero e proprio oltraggio, esplicito, al Cristo.
Quando dice: “L’idea di conquista è inerente all’anima dell’Islam, è vero. Ma si potrebbe interpretare, con la stessa idea di conquista, la fine del Vangelo di Matteo, dove Gesù invia i suoi discepoli in tutte le nazioni”.
Ora, è una menzogna e peggio – una calunnia contro il Salvatore – attribuirgli un qualunque proposito di “conquista” nel senso bellico che fu di Maometto. Questi fu un condottiero, di fatto il solo fondatore di religioni che abbia brandito una spada e guidato eserciti. E Gesù? Ecco con quali parole invia i suoi discepoli alla “conquista”: “Vi mando come pecore in mezzo ai lupi” (Matteo 10, 6). Assolutamente inermi. Per cui: “Siate prudenti come serpenti e candidi come colombe”.
Sì, c’è un momento, nella terribile notte che precedette il suo arresto, in cui Egli ammaestra concitatamente i discepoli: “…chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una. Perché vi dico: deve compiersi in me questa parola della Scrittura: E fu annoverato tra i malfattori. Infatti tutto quello che mi riguarda volge al suo termine“.
Ma quando i discepoli gli dicono: “Signore, ecco qui due spade”., Egli rispnde “Basta!“. E poco dopo a Pietro: “Rimetti la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada, di spada periranno»
Ancora una volta non han capito: la spada di cui parla il Maestro, è quella cui già alluse altrove: “Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra; non sono venuto a portare pace, ma una spada. Sono venuto infatti a separare il figlio dal padre, la figlia dalla madre, la nuora dalla suocera, e i nemici dell’uomo saranno quelli della sua casa”. E’ la ‘spada’ che bisogna procurarsi per dividersi dai familiari e dai parenti se si segue Cristo, è la spada che ciascuno deve usare contro sé stesso per decidere se è per o contro di Lui, fino al martirio. E fiumi di sangue sono costate le “conquiste” cattoliche: sangue cattolico, che migliaia di martiri accettarono di versare, non facendo violenza ad altri che a sé stessi.
Ma ora, queste spiegazioni possono servire ad uno completamente digiuno di cultura religiosa. Già a un dodicenne che abbia seguito il Catechismo per la prima Comunione, quando gli si parla di Gesù che alla fine di Matteo invia discepoli “in tutte le nazioni”, non viene in mente il jihad maomettano, ma il “vi mando come pecore in mezzo ai lupi”. A maggior ragione un prete che ha studiato in seminario, un vescovo, un cardinale, un Papa: deve far parte della loro “cultura” per così dire professionale. Quindi, se Francesco attribuisce a Gesù gli intenti conquistatori di Maometto, sa di diffamare il Salvatore, è cosciente di calunniarlo.
Come è riuscito a diventare prete?
Questo, non glielo permetto. Io non sono nessuno, ma come laico cristiano ho diritto a non veder vilipendere il Figlio di Dio incarnato; specie da un prete. Invito i vescovi e i cardinali che hanno eletto questo tomo a non permettergli di calunniare Gesù. Restano domande senza risposta: da quale seminario è venuto fuori uno che travisa così malevolmente e rozzamente le parole del Vangelo? Sembra un attore che recita male una parte che non ha studiato. Da quale foresta amazzonica dell’ignoranza modernista e del pressapochismo, da quale residuo solido di teologia della liberazione è uscito questo Tupac Amaru, e come mai è riuscito a diventare prete, e salendo tutti i gradini della carriera ecclesiastica, vescovo, cardinale, Papa? E sapevate, cardinali elettori, quali vuoti e falle di semplice istruzione aveva costui, quando lo avete scelto nel Conclave? Non posso credere che anche voi siate ormai altrettanto analfabeti in cultura cristiana; o devo considerarlo un altro dei pregiati frutti del Concilio?
Nella sopracitata intervista, “Francesco” ci tiene a negare le radici cristiane dell’Europa, e mostrare la sua ostilità a chi le rivendica (a cominciare dal suo predecessore, Giovanni Paolo II), forse perché ciò gli sembra d’ostacolo al prezioso ecumenismo. «Bisogna parlare – sostiene – di radici al plurale, perché ce ne sono tante. In tal senso, quando sento parlare delle radici cristiane d’Europa a volte temo il tono, che può essere trionfalista e vendicativo. Allora diventa colonialismo. Giovanni Paolo II ne parlava con tono tranquillo».
La Chiesa per lui è “colonialismo”?
S’intravvede qui il fondo (di magazzino) ideologico da cui ha tratto quest’asserzione: ridurre l’affermazione delle “radici cristiane” al “colonialismo”- in Europa! – è una meccanica e zotica trasposizione al continente europeo dei più vieti elementi della propaganda terzomondista, “rossa”, latino-americana. Là si usa dire, negli ambienti del progressismo retrogrado andino e del Mato Grosso, che il cattolicesimo è stato importato da fuori, dunque è colonialismo – implicando che i conquistadores hanno soppresso la bella spiritualità delle religioni del sacrificio umano, a cui quelle popolazioni avrebbero dovuto essere felicemente lasciate; e insultando, ancora una volta, la fede cattolica sparsa là dai martiri col loro sangue, e consacrata dall’apparizione della Virgen Morena, la Madonna di fattezze indie e vesti azteche che ha adottato da quelle popolazioni e ne è stata adottata con fede forte, commovente, combattiva fino al sangue. Ora, se questo è un elemento polemico grossolano già nel Terzo Mondo, è completamente assurdo in Europa. Qui, com’ebbe a dire Woytila, «La fede cristiana ha plasmato la cultura dell’Europa facendo un tutt’uno con la sua storia (…) il cristianesimo è diventato “la religione degli Europei stessi” […]».
E trionfalismo vendicativo qui è stato espresso non certo dai cattolici, ma dai negatori di queste radici cristiane per imporre il loro ateismo, l’ordine giacobino e massonico o leninista, con la violenza e la persecuzione, dal Terrore alla guerra di Spagna fino alla repressione rossa nell’Est, sanguinoso massacro.
Come si può essere tanto ignoranti?
Quando “Francesco” dice che “non bisogna parlare di radici cristiane perché ce ne sono tante”, lo fa palesemente per svalutare e sminuire – dunque offendere – la nostra civiltà; nel contesto dell’intervista, ci ha voluto dire: non fate tanto gli snob, accogliete i milioni della “invasione araba” (parole sue), mica siete meglio voi. Anzi: “Quante invasioni l’Europa ha conosciuto nel corso della sua storia! E ha saputo sempre superarsi e andare avanti per trovarsi infine come ingrandita dallo scambio tra le culture.” La “cultura” islamica è stata precisamente quella che l’Europa cristiana “non” ha integrato e la cui invasione ha respinto sempre, da Poitiers (732) a Lepanto (1500) fino all’assedio turco di Vienna del 1683. E sempre come “cristianità”, trovando le nazioni e i re una unità estrema e miracolosa al disopra delle loro discordie; e sempre con una costante ostinazione che mostra come quella è stata sempre sentita come una cultura radicalmente “altra”, irriducibilmente eterogenea, insolubile nella nostra come l’acqua nell’olio – e la sua entrata nel continente, è stata vissuta come la pura e semplice morte della nostra identità collettiva, del nostro essere europei.
Piaccia o non piaccia, a torto o a ragione. E’ un senso misterioso di diversità inassimilabile che precede il Cristianesimo e l’Islam. La Persia di Ciro e Serse non era meno alta di quella greca; eppure Atene si unì a Sparta per sbarrarle il passo alle Termopili, a Salamina. La civiltà fenicia non era priva di tesori “culturali”; ma Roma visse Cartagine come il nemico assoluto, non-integrabile, da sradicare per non esserne sradicata.
Per contro, il cristianesimo può rivendicare non due, ma tre millenni di civiltà, perché Roma vincitrice “andò a scuola di Atene”, e i cristiani vincitori adottarono “Roma”, la sua architettura, il suo diritto, la sua idea di impero come cordiale unione di genti diverse, la metafisica ellenica, Platone e Aristotile. Sappiamo anche perché, lo ha spiegato magistralmente Brague: l’Islam si vive come la religione-civiltà primaria; i tempi precedenti a Maometto, li sente come un vuoto di oscurità e barbarie da cui non c’è nulla da apprendere; tutto ciò che serve alla vita e all’anima è nel Libro rivelato, il Corano, e dunque i libri degli altri sono inutili, anzi dannosi. I cristiani non poterono; sanno di derivare da un’altra fede – l’ebraismo – e non possono amputare quella radice. Analogamente, Roma vincitrice del mondo non pretese mai che “prima di lei” non ci fosse civiltà: Omero, Socrate, Platone, scienza e filosofia, poesia, tutto un mondo (altro, ma affine) c’era da far proprio e imparare nella lingua originale. L’Islam tradusse testi greci? Sì, per lo più scientifici; ma visto che li aveva trasferiti nella lingua araba, la lingua sacra di Dio, buttò gli originali; mai più ebbe la curiosità di tornare a rileggere “cosa aveva veramente detto Aristotile”. Questo è il profondo motivo per cui l’Islam, per quanto ammirevole, non può avere un Umanesimo, un Rinascimento e un’apertura mentale verso le altre culture.
Cristo per contro non diede una Shariah, e riconobbe il laico diritto romano (“date a Cesare”). I monaci amanuensi non osarono bruciare i libri licenziosi di Catullo ma li ricopiarono, tanto era il prestigio dell’arte latina, ed è grazie a loro che li abbiamo ancor oggi. La distinzione fra sacro e profano, l’autonomia della ragione dalla fede, la scienza sperimentale – quindi persino la laicità europea (piaccia o non piaccia, buona o cattiva che sia: è europea) nascono dalle radici cristiane; se i cistercensi avessero bruciato i libri di Catullo, Orazio e Cicerone, se avessero creduto che il Vangelo – essendo ispirato da Dio – ha dentro tutto il sapere che serve all’uomo, e basta – oggi l’europeo sarebbe quello che è l’islamico: fondamentalista.
Ora, invece, ecco a cosa si riduce per Francesco questo straordinario edificio trimillenario, oggi tragicamente prossimo all’auto-estinzione per nichilismo anticristico: a una forma di “colonialismo”. Ha paura, El Papa, che ci sia nel cristianesimo ‘troppa’ cultura, che sia oppressivo e d’ostacolo a portare la fede “ai poveri”. Gli sembra urgente una sola cosa: che il cristianesimo come “cultura” scompaia, si tolga di mezzo. Lo dice in una frase incredibile nella suddetta intervista:
«L’apporto del cristianesimo a una cultura è quello di Cristo con la lavanda dei piedi, ossia il servizio e il dono della vita. Non deve essere un apporto colonialista».
Lavi i piedi e poi si ritiri nelle stanze della servitù, ecco l’apporto unico che il cristianesimo deve portare a “una” cultura (qualunque? Yanomani, Lacandona? Azteca? Wahabita?). Nemmeno si rende conto che questo sì è fondamentalismo; la forma comica del fondamentalismo “spirituale” del catto-modernismo, per cui – siccome il Vangelo prescrive di dar da mangiare agli affamati e vestire gli ignudi – tutti gli stati, i governi, la UE devono accogliere tutti i rifugiati, senza limiti: quindi direttamente obbedire al Vangelo e non alle norme del diritto secolare e alle valutazioni realistiche – politiche – delle compatibilità. Il Vangelo diventa così il Corano della nuova shariah caricaturale.
E poi no: l’apporto centrale di Cristo non si riduce nella “lavanda dei piedi”. Sul “dono della vita” attendiamo chiarimenti, data la vaghezza del concetto: vita è maiuscolo o minuscolo? Ma sulla “lavanda dei piedi” abbiamo visto Francesco travisare completamente il gesto. Cristo non ha lavato, né tantomeno baciato e biascicato come ha fatto lui, i piedi di “immigrati, carcerati, islamici, donne”. Ha lavato i piedi dei suoi discepoli. Nella notte tremenda dell’Ultima Cena, ha dato lezione di umiltà, anzi di umiliazione e di servizio a coloro cui avrebbe ordinato di lì a poco: “Fate questo in memoria di me”. Ha lavato i piedi ai futuri sacerdoti, le cui mani sarebbero state consacrate. E infatti, anche oggi sono i vescovi che lavano liturgicamente i piedi a 12 seminaristi nel giorno della loro ordinazione sacerdotale. Bergoglio, lavando i piedi senza discriminazione a gente d’altra religione e anche a donne, ha completamente distorto e falsificato il significato del gesto.
[...] E sul significato sostitutivo di cui Francesco ha voluto riempire quel gesto svuotato del suo senso originario: “Durante l’ultima cena, Cristo Signore non ha preso ed esibito agli Apostoli un povero dicendo loro: “Costui è il mio corpo e il mio sangue”, quindi “adoratelo”, “in memoria di me”. E tutti siamo membra di questo Corpo Santissimo, a prescindere dal reddito dichiarato e dal ceto sociale di appartenenza”.
Ecco cos’è la religione di Francesco: una adorazione del “povero” (quello mediatico, finto, l’immigrato) messo al posto di Cristo. Ma nessuno riesce a fargli smettere di bestemmiare?
(articolo di Maurizio Blondet, 26 maggio 2016,
originariamente pubblicato su Blondet & friends)
Belli questi ... "résumé". Evidentemente non ci sono novità ...
RispondiEliminaMai visto tanto veleno concentrato tutto in una volta.
D.ssa Guarini, ci pensi meglio quando deve scegliere un articolo da pubblicare.
E dove sarebbe il veleno, se non negli insulti alla Verità che è nostro Signore? Quale veleno può esserci in chi ne soffre e li evidenzia, sia pure con toni accesi per il reiterarsi ingravescente delle storture non più eludibili e stranamente passate sotto silenzio da parte di chi dovrebbe avere la responsabilità grave e diretta di porvi un argine?
RispondiEliminaC'è poco da riassumere perché la situazione è tragica ed al tempo stesso grottesca. Il nostro eroe quando parla spesso si lascia prendere la mano quindi,nel suo interesse ed in quello della Chiesa, dovrebbe parlare a braccio il meno possibile .Purtroppo la smania di apparire e stupire è talmente tanta che molto spesso finisce per dire cose inesatte e più o meno eretiche.Il fatto che non si prende in considerazione è che l'opinione pubblica è volubile e prima o poi al posto degli applausi immeritati arriveranno gli sfottò e le caricature.bobo
RispondiEliminaNon so quanto ci sia di naif o quanto di costruito. In ogni caso i problemi non sono solo nelle esternazioni a braccio.
RispondiElimina"Mai visto tanto veleno concentrato tutto in una volta."
RispondiEliminaSiamo nei giorni del Corpus Domini ... C'è da meravigliarsi ?
Quello di Maurizio Blondet è veramente un'ottimo articolo. Il veleno è tutto dalla parte di Bergoglio che, come dice giustamente Blondet, bestemmia Cristo. Si è mai visto un (presutno) Pontefice bestemmiare Cristo? Nooooooo....
RispondiEliminaQuindi tiratene le debite conseguenze
@anonimo 27 maggio 2016 13:08, cito:
RispondiElimina["Mai visto tanto veleno concentrato tutto in una volta."
Siamo nei giorni del Corpus Domini ... C'è da meravigliarsi ?]
c'è da meravigliarsi delle eresie che vengono propalate e a braccio e sui documenti, delle condanne ai cattolici rimasti fedeli, ma a quanto pare a tanti va bene insultare NSGC, a partire dal ribaltamento della dottrina e del valore dei Sacramenti.
Secondo me non c'è niente di costruito.E' che il livello è proprio modesto.bobo
RispondiEliminaUn'assemblaggio del fatto e del detto. Uno sguardo d'insieme completato da considerazioni della parte offesa, gli europei, di cui si è fatto portavoce. Un laico che parla, non tanto a suo nome ma a nome di milioni che non hanno voce. Ed è bene che abbia parlato da solo, ha fatto cosa santa, con ordine elencando e definendo il tacitamente definito da molti. Siano contenti tutti e si rallegrino e tengano a memoria per riconsiderare eventuali errori fatti e riparare. E' un aiuto onesto anche se urticante. I milioni di senza voce anche si rallegrano, lieti di non doversi alzare tutti insieme a gran voce.
RispondiEliminaIl livello del vdr è modestissimo, ma non ci sono solo i discorsi a braccio che fa, spesso con esiti disastrosi e confusionari, forse vorrebbe emulare qualcun altro, ma sono di stoffe diverse,là sete e broccati, qui straccetti casual, il problema è che, leggendo e pontificando, ricicla bestialità ed eresie sesquipedali dette e scritte dai referenti teologi in ginocchio, non si sa se per sane punizioni come usava una volta, se anche AMV si desta d'improvviso stupito nel bosco incantato.......RR il panzerfaust mi piacque, molto, sai più no meno dov'è mimetizzato? Yes it's a long way to Berlin, aber Wir sind schoen auf dem Brenner......a chi può capire, intenda.....scorretto, ma spero non blasfemo, si sa mai. Anonymous.
RispondiEliminaRoma ha bisogno di ordine ed alimentazione sana e genuina con scarso impatto ambientale . Gli esperti :
RispondiEliminahttps://www.lastampa.it/2016/05/26/blogs/san-pietro-e-dintorni/mcdonald-in-piazza-san-pietro-I7nRZlniaYU9NutiODp2WL/pagina.html
Questo tema e' stato gia' trattato : " Chi forma i formatori ? "
RispondiEliminahttp://blog.messainlatino.it/2016/05/verona-chi-e-stato-in-seminario-il-suo.html#comment-form
All'Anonimo delle 11,39-
RispondiEliminaAssociare Cristo a Maometto è una bestemmia! Nè più nè meno. Ho sentito cose simili da persone con cui ho discusso molte volte, ma .....erano atei dichiarati che sostenevano che le religioni sono tutte portatrici di guerre e dolori per l'umanità. Sentire una cosa simile da un papa non è accettabile e resta una bestemmia. Lo stesso personaggio ieri NON si è inginocchiato di fronte al Santissimo,nel giorno del Corpus Domini, ma si inginocchia senza difficoltà di fronte a detenuti, musulmani,uomini e donne, chiunque.
Davanti agli uomini sì, davanti a Dio no. Possibile che ai cristiani vada bene tutto ciò? Possibile che tanti preti si ostinino a dire che non vedono il problema? Il veleno viene da oltretevere.
Il commento delle 11:09 è la solita professione di fede.
RispondiEliminaCioè quella che riduce la fede a una tifoseria papista (cfr. [qui]).
Per il tifoso non è importante la verità, ma solo l'affermare il proprio beniamino, e soprattutto farlo con voce più grossa degli altri.
Bè il raffinatissimo Card. Ratzinger con tutta la sua teologia al seguito con una singola mossa ha praticamente affondato la Chiesa. In ogni caso non sottovalutate o sminuite l'abilissimo e scaltro Bergoglio che sta completando l'opera. Rispettare l'avversario e MAI sottovalutarlo.
RispondiEliminaMiles
Anche per tacitare i tifosi (a)cattolici e i loro pretesi "veleni" altrui, vorrei (potrebbe sembrare OT, ma non lo è) sottolineare l'impressionante "salto di qualità" del tono critico e dei contenuti utilizzati da un uomo del rigore teologica e dell'esperienza ecclesiale come Mons. Livi (molto IMPORTANTE,secondo me, proprio in considerazione della sua abituale prudenza e cattolica obbedienza e mansuetudine verso i superiori gerarchici):
RispondiElimina"Alcune parti del documento papale sono caratterizzate dall’ambiguità, che genera gravissimi equivoci di interpretazione. Lo giudico, dunque, scarsamente lineare e pertanto ha bisogno di successivi chiarimenti. Penso che questa situazione NON SIA CASUALE, MA CERCATA”.
Perchè?
“ Prima di tutto, si corre il rischio, anzi già lo abbiamo corso, di mettere a repentaglio la dottrina cristiana circa l’ indissolubilità del matrimonio. In quanto alla scarsa chiarezza è vero, come viene detto nel documento, che la dottrina non cambia, ma questo è UN DATO SOLO APPARENTE”.
Che cosa vuole dire?
“ Che il Papa E' STATO SCALTRO. Non ha voluto, NE' HA POTUTO alterare la dottrina, pena l’accusa di eresia, ma ha cambiato la prassi pastorale, suggerendo ai vescovi di decidere liberamente “caso per caso” e dunque in modo diverso da diocesi a diocesi, da Paese a Paese. Se in vescovi di tutto il mondo facessero come il Papa ha suggerito, perverremmo ad un relativismo di fatto, quello del “caso per caso”: e infatti già qualche vescovo (nelle Filippine, in Germania, ma anche in Italia, a Bergamo) afferma che si può dare la comunione al divorziato risposato civilmente, e sostiene che lo fa già da tempo. In sostanza, dice che ora, grazie a Papa Francesco, tutto cambia, mentre lo stesso Papa Francesco ha scritto che non è cambiato niente. E' UNA FURBATA”.
Da che cosa dipende?
“ Papa Francesco è riuscito NEL SUO INTENTO, che è sempre stato molto evidente: basti vedere come erano stati preparati in questa direzione (con la relazione del cardinale Walter Kasper) e poi come sono stati pilotati i due successivi sinodi dei vescovi sulla famiglia. Questo risultato è la dimostrazione di una Chiesa cattolica che sul terreno dottrinale E' ALLO SBANDO, con il crescente predominio dello storicismo, dell’umanesimo ateo e della teologia della liberazione. Penso al tenore di tanti documenti e al fatto che i consiglieri maggiormente ascoltati sono l’ ERETICO Kasper (un cardinale tedesco) e l’ altro eretico Enzo Bianchi (un laico italiano), entrambi favorevoli a un ecumenismo che in pratica è la riabilitazione di Lutero e l’accoglimento delle istanza della sua riforma”.
E allora?
“ La Chiesa ha vissuto tante pagine buie, e la storia ecclesiastica narra di diverse epoche di confusione e di scisma, persino di pontefici che con la loro condotta di vita hanno scandalizzato. Papa Francesco certamente non lo fa con la sua condotta personale, ma la dottrina teologica che EGLI FAVORISCE, questa sì che SCANDALIZZA, nel senso biblico del temine, nel senso che è una “pietra di inciampo” per la fede dei semplici e disorienta le coscienze di tanti”.
Davvero?
“ Vuole un esempio? Il fatto che oggi si parla poco o niente del peccato, che di fatto è stato sdoganato nel nome di una misericordia senza limiti. E’ arrivato il momento che qualche voce si levi, i cattolici non possono stare più zitti, devono denunciare. Questa Chiesa parla sempre e solo di misericordia, ma la dissocia dal peccato. Certamente questo rende popolari, perchè il lassismo paga, nel senso che segue lo spirito del mondo, quello che la gente vuol sentirsi dire”.
(fonte: http://www.lafedequotidiana.it/monsignor-antonio-livi-la-amoris-laetitia-mette-a-rischio-la-dottrina-sullindissolubilita-del-matrimonio/)
Il meccanismo della tifoseria funziona così:
RispondiEliminaC'è un idolo (o un gruppo di idoli: la squadra, comprensiva dei tecnici necessari e di una storia).
Ci sono i tifosi, appassionatissimi, persino commoventi, spesso competenti, raramente violenti, che comprano magliette e altri gadget, vanno allo stadio e pagano le pay TV, oltre a guardare trasmissioni di settore che campano sugli spot che trasmettono.
In mezzo c'è una pletora di "trafficoni" che lucra in vario modo sul meccanismo: in particolare gli scommettitori e certi procuratori e certi cosiddetti giornalisti.
A volte a questa categoria si aggregano anche politici e intellettuali.
Chi tira le redini della bet-society a volte "influenza" il gioco giocato.
I giornalisti confabulano, raccolgono sfoghi, sospiri e bugie, creando "casi".
I procuratori gestiscono somme iperboliche, a volte aiutando i presidenti a spostare masse ingenti di denaro qua e là per il globo.
Ognuno a proprio modo è molto portato al moralismo pubblico, ai "valori sportivi" e "all'esempio", mentre privatamente mirano banalmente al proprio tornaconto.
Riportando il tutto alla tifoseria papista e all'idolo dei tifosi, per una volta vorrei difendere "l'idolo delle folle". In realtà è pure lui una pedina, tanto più se si vede che con la palla tra i piedi è tutt'altro di un Higuain o del Diego Armando dei tempi d'oro.
E' il "sottobosco" che l'ha imposto alle cronache: scommettitori e procuratori portano a casa il risultato a prescindere da quel che accade in campo, contando anche su uno stuolo di pennivendoli portati sia al moralismo, che "all'educazione" del popolo bue (e spesso asinello), che può confondere Babbo Natale con la vera storia del Natale.
E' così che i Sinodi vengono dipinti come partite avvincenti, giocate da squadre che ce la mettono tutta, salvo scoprire che la cronaca del match, risultato incluso, era di dieci anni prima.
E magari che l'arbitro era tesserato per una squadra...
Forse qualcuno ricorderà quando Josè (non quello di Nazaret, ma Mourinho) osò parlare di "prostituzione intellettuale" riferendosi alla tracotanza con la quale certuni riuscivano a girare completamente la frittata, pur parlando di uova.
Non vorrei, viste certe recenti esternazioni di qualche porporato, che il paragone finisca per reggere anche passando dalla pagana Eupalla al sacro Evangelo.
E' fin troppo facile dare addosso all'idolo delle folle, ma dietro emerge che c'è una folla di "venduti" agli idoli.
Tanto per stare in tema:
La sortita di Bergoglio che osa paragonare l`invito di Gesù fatto ai suoi apostoli con la violenza sanguinaria della conquista musulmana, presente e promossa nel e dal Corano e la violenza praticata dallo stesso guerriero Maometto, è assolutamente e semplicemente scioccante, talmente scioccante che trattandosi del papa, di questo papa, pur non essendo la sua prima uscita ad effetto, partendo dal presupposto che il Vangelo deve averlo letto...e che forse ha pure letto il Corano, non ci resta come circostanza attenuante il suo suo bisogno di piacere al suo interlocutore, di accattivarelo, di alimentare la sua immagine di "uomo di pace", di "dialogo", un bisogno apparentemente più forte di tutto, perfino del rispetto della Verità, del Signore, per soddisfarlo può anche far paragoni insensati e offensivi per la nostra Fede, e per N.S.G.C. , non ha forse detto lui stesso che troppo stesso parla prima e riflette poi...scusa molto facile.
RispondiEliminaPurtroppo non ho ancora visto rettifiche dopo le sue divagazioni a ruota libera, il male è fatto e si diffonde.
Tralcio,
RispondiEliminaottimo paragone. Ed in tempi di finale di Champions League...
Anonymous,
speravo cogliessi l'allusione...non mi hai delusa.
Blondet , più che velenoso, è amareggiato, deluso, rattristato ed anche un po' offeso. All'inizio, se ricordate, il "papa" terzomondista gli piaceva, amche troppo per i miei gusti.
Poi e' andato a Baires, ed e' tornato con le idee completamente cambiate. Chissà perché ?
E non c'è niente di peggio degli amori delusi.
Ma in questo articolo ha perfettamente ragione.
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RispondiEliminaFranciszek wie co chce zrobić i to wspaniale wykonuje. Szkoła frankfurcka.
Anonimo delle 11,39, in apertura: veleno?
RispondiEliminaSi, veleno, ma è' il Papa che lo sta instillando di giorno in giorno, e con dosi sempre maggiori, alle radici del Vangelo e della Chiesa.
Proprio stamattina stavo pensando che dopo queste ulime esternazioni del Papa protestante, la mia amarezza si sta trasformando in avversione, indignazione profonda... veleno!
Approvo il contenuto, il tono e la forma dell'artico, o di Blondet.
È la pura verità, punto.
Bene ha fatto la dr.sia Guarini a pubblicarlo, grazie.
E grazie anche a ilfocohadaardere per aver riportato l'intervista di mons Livi, per certi tratti più categorica e decisa dell'articolo di Blondet, stavolta proveniente da un coraggioso prelato.
Luisa, non è forse una voce che si leva decisa nel clero?
Una posizione incoraggiante, che si aggiunge alle nostre eminenenze di riferimento, non abbattiamoci.
Ma l'aspetto inquietante è la maggioranza che votò Bergoglio quel 13/3/13 (che strana data, sembra scelta apposta), cioè una parte del "sottobosco" , curiale e non, descritto in modo arguto da Tralcio (se non ho travisato pure stavolta).
Ormai vedo il Papa come un traditore.
Del resto il suo riferimento sudamericano analiticamente riportato da Magister,
http://chiesa.espresso.repubblica.it/articolo/1351303
cioè Víctor Manuel Fernández, altro pensatore di riferimento insieme a Kasper.
Riporta Magister:
Il primo libro, infatti, che rivelò al mondo il genio di Fernández fu: "Guariscimi con la tua bocca. L'arte di baciare", edito nel 1995 in Argentina con questa presentazione al lettore fatta dall'autore stesso:
“Ti chiarisco che questo libro non é stato scritto sulla base della mia personale esperienza quanto della vita della gente che bacia. In queste pagine voglio riassumere il sentimento popolare, quello che la gente prova quando pensa a un bacio, quello che sentono i mortali quando baciano. Per questo ho parlato a lungo con tante persone che hanno molta esperienza in materia, e anche con tanti giovani che imparano a baciare alla loro maniera. Inoltre ho consultato tanti libri e ho voluto mostrare come i poeti parlano del bacio. Così, nell’intento di sintetizzare l'immensa ricchezza della vita sono venute queste pagine a favore del bacio, che spero ti aiutino a baciare meglio, che ti spingano a liberare in un bacio il meglio del tuo essere”.
Solo che i loro sono baci di Giuda, anche lui di baci ...al veleno se ne intendeva.
"Luisa, non è forse una voce che si leva decisa nel clero? "
RispondiEliminaMi chiede Luigi, a dire il vero ho subito riportato qui l`intervista di mons. Livi dicendo appunto che era per me la voce più chiara e forte che si è fatta sentire nel clero sull`Al... coem del resto ho riportato il Magister sul "Tucho" nell`ombra di Bergoglio e suo ghost writer. ma so che non tutti, io compresa, non leggono tutti i commenti:)
Del resto riporto qui le le reazioni che leggo all`Al, comprese quelle del fronte progressista ( vedi simposio della CEi) e devo dire che sono sorpresa del poco interesse che suscitano, in particolare quelle dei Pastori da cui potevamo sperare un`altra reazione, penso in particolare per l`Italia a quelle di Negri e di Caffarra che ho riportato e che sono passate inosservate.
RispondiEliminaIo da Bergoglio avrei potuto essere sorpresa solo in bene, come si dice da noi, in effetti non mi era sconosciuto, anzi, conoscevo la sua personalità, le sue opinioni (ideologia) e la sua azione a Baires anche grazie a amici argentini cattolici affranti al momento della sua elezione, quando il 13 marzo ho sentito il suo nome il sangue si è raggelato, l`incredulità massima, ma come è possibile, mi dicevo.
RispondiEliminaMalgrado che le sue prime parole e gesti, il suo modo sciatto di presentarsi, e già irrispettoso del mandato che avava appena ricevuto, lasciassero poco spazio al dubbio e alle speranze, non si sa mai...avrei potuto essere delusa "in bene" e invece no, giorno dopo giorno è arrivata la conferma di quel che già sapevo ma alla sua massima potenza perchè oggi è alla Chiesa tutta che Jorge Bergoglio impone le sue idee, la sua rilettura del Vangelo, conforme alla cultura contemporanea, la sua visione di Nostro Signore Gesù Cristo di cui fa una specie di "suo clone" piegando il messaggio del Signore alle sue idee, i suoi metodi di governo, divide et impera, il suo carattere autoritario, astuto, e anche vendicativo.
Il modo sprezzante con cui etichetta i cattolici fedeli e obbedienti, la sua predicazione ripetitiva che gira attorno a un solo tema, l`idolatria di cui è oggetto da parte di chi è cattolico solo di nome e di chi da sempre odia la Chiesa , la sua ahinoi evidente carenza teologica, e non solo, comincia a far reagire anche persone insospettabili di anti-bergoglianismo.
Dire tutto ciò e dirlo parlando del papa è sconsolante, come lo è la certezza che niente e nessuno, qui sulla Terra, fermerà Jorge Bergoglio nella sua volontà di portare a compimento la sua azione rivoluzionaria che aveva già annunciato al suo confidente Scalfari.
RispondiElimina@ L'intervento in polacco
Un anonimo ieri alle 23.03 ha "postato" una frase in polacco. Si potrebbe sapere che cosa significa? Grazie. PP
Nei commenti all'articolo su Gaenswein e l'ultimo e il primo, ce ne erano diversi che sottolineavano come tutto nella chiesa e fuori si sia duplicato.
RispondiEliminaJB è l'ultima duplicazione manifesta di un processo iniziato lo scorso secolo e oltre.
Sappiamo chi è chi divide.
Sappiamo anche che i divisi non sono liberi, anche se si dividono per esserlo.
Sulla non libertà ha ragione Rosa che batte su questo punto.
Bisogna approfondire.Devo io approfondire.Proverò appena posso(spunti da riprendere:divisione e moltiplicazione).
>Anonimo 28 maggio 2016 09:07:
RispondiEliminaE' il fantasma di Wojtyla: dice che papa Francesco segue la scuola di Francoforte e sa esattamente cosa vuole ottenere...
Miles
RispondiElimina@ Discepolo della Scuola di Francoforte?
Grazie per la traduzione a senso della frase in polacco. Notazione a margine. Piu' che seguace della Scuola di Francoforte io lo vedrei (piu' terra terra) come seguace del programma distruttore del defunto cardinale Martini, gesuita come lui. Certamente, la Scuola di Fr. ha contribuito parecchio alla formazione della mentalita' nichilista ed edonista dominante, soprattutto nel filone piu' commerciabile, quello rappresentato da tipi come Marcuse ("Eros e civilta'" e roba del genere, sagra del peggior freudismo). PP
Una delle tante novità introdotte da Bergoglio, un papa che non si inginocchia davanti al Signore:
RispondiEliminahttp://www.antoniosocci.com/padre-bergoglio-problema-la-santa-eucaristia-non-sa-nella-spiritualita-cristiana-scritto-ratzinger-lincapacita-inginocchiarsi-appare-addirittura-lessenz/#more-4459
http://www.antoniosocci.com/padre-bergoglio-problema-la-santa-eucaristia-non-sa-nella-spiritualita-cristiana-scritto-ratzinger-lincapacita-inginocchiarsi-appare-addirittura-lessenz/
RispondiEliminaL'ha rifatto anche quest'anno ed è sinceramente una pena guardare queste scene.... tempi di confusione e di tenebre.
Non solo papa Bergoglio - anche quest'anno - dopo la celebrazione ha evitato di partecipare alla processione del Corpus Domini per le vie di Roma con il popolo cristiano (un pastore che non si vuole mischiare con le pecore) ma anche quest'anno - presentatosi solo all'arrivo - ha evitato di inginocchiarsi davanti al Santissimo esposto all'adorazione di tutti i fedeli ed è rimasto in piedi davanti a Gesù eucaristico..., nonostante avesse davanti a sé un inginocchiatoio con morbidissimi cuscini di velluto.
[...]
http://www.urgente24.com/253070-bonafini-le-dijo-al-papa-que-fuimos-felices-12-anos-hasta-que-llego-macri
RispondiElimina"27.05.2016 - Bergoglio riceve con felicità a Hebe de Bonafini, una delle più grandi estremiste di sinistra anticattoliche argentine; molto conosciuta per le sue battaglie e l'odio manifesto verso la Chiesa Cattolica, arrivò persino a defecare pubblicamente sull'altare della Cattedrale di Buenos Aires.(David Max. Leon)"
E qui il modus comunicandi di Jorge Bergoglio visto e enfatizzato come si deve da chi lo ha conosciuto quando era portavoce della Conferenza episcopale argentina , padre Jorge Oesterheld che deve pur ammettere che quel modus è molto cambiato da quando era in quel di Baires
RispondiEliminahttps://es.zenit.org/articles/el-papa-no-habla-a-los-periodistas-habla-a-la-gente/
Sevondo Oesterheld Bergoglio si serve della stampa per raggiungere millioni di persone, usa per questo un linguaggio semplice anche se sa di essere frainteso, ma preferisce essere frainteso, preferisce correre il rischio di essere male interpretato da chi è attento ad ogni dettaglio della dottrina, preferisce che lo capisca la gente comune...non parla nè a teologi, nè a canonisti...
Anonimo 11:20
RispondiEliminaAlla fine, in Santa Maria Maggiore si è inginocchiato.
Ma fa impressione la sua evidente resistenza a farlo. Come fa impressione che non accompagni il Santissimo come i suoi predecessori.
Processo alle intenzioni.....
EliminaAltro che processo alle intenzioni. Lo ha mai visto inginocchiarsi alla Consacrazione, nel celebrare l'Eucaristia?
EliminaAltro che processo alle intenzioni. Lo ha mai visto inginocchiarsi alla Consacrazione, nel celebrare l'Eucaristia?
EliminaAlla fine, in Santa Maria Maggiore si è inginocchiato.
RispondiEliminaMa fa impressione la sua evidente resistenza a farlo. Come fa impressione che non accompagni il Santissimo come i suoi predecessori.
Devono averglielo fatto notare, e per evitare "il casino che quelli li ci combinano" s'è degnato.
Evidentemente non ci crede. Altrimenti avrebbe reso pubblico il miracolo eucaristico di Baires e lo avrebbe riconosciuto, o quanto meno chiesto a Roma di esprimersi in merito. Ed invece... tutto seminascosto.
Sembra dunque che Bergoglio preferisca parlare in modo semplice per essere capito dalla gente comune, parte dal presupposto che la gente comune è ignorante e incapace di capire e recepire le Verità di fede, a parte che non ha tutti i torti vista l`ignoranza abissale che decenni di deformazione postconciliare ha causato, a parte il suo disprezzo per chi fa parte della gente comune eppure cerca e ha bisogno delle Verità di fede alle quali è fedele e obbedisce, il suo dovere e la sua responsabilità non sono di mantenere la gente nell`ignoranza, nella menzogna, ma di innalzare, di formare le coscienze dei cattolici.
RispondiEliminaPreferisce un linguaggio semplice? È il solo nel quale è a suo agio, o forse il solo che possa e sappia utilizzare?
No problem, ma semplice non significa banale, semplificato, approssimativo, vuoto, ripetitivo, populista e demagogico, semplice può essere essenziale, capace di trasmettere la Verità , niente di più e niente di meno che la Verità, cosiccome la Chiesa l`ha ricevuta, deve custodire e tramettere, non Gesù, il Vangelo,la chiesa, i cattolici, secondo me.
Non credo che lui sia l'incarnazione dell'anticristo. Mi è più facile pensare al corpo mistico di Cristo che viene lacerato, bucato, e nella lacerazione, nel buco, subentra il corpo mistico dell'anticristo, che è quasi uguale a quello che dice F.Sheen più sopra. In tutti questi anni i buchi non sono stati rammendati dalla Chiesa ma riempiti dal corpo mistico dell'anticristo. Ed ecco perchè ora ci troviamo di fronte ad una chiesa che anche esteriormente è molto più anticristiana che non cristianocattolica. Non tutta ma molto sì.Lui non è l'incarnazione dell'anticristo, a mio parere, perchè non è intelligente. Potrebbe esserlo J.R. o potrebbe essere quello che si è messo di traverso, a quello che si mette di traverso separando, per formare la croce che unisce. Vedi figura del quadrato con le due diagonali. J.B.per quanto rompa e cerchi di rompere, credo sia figura di secondo piano.
RispondiEliminaLuisa chiedo scusa per la citazione di mons Livi che aveva già fatto lei e,in generale, per aver citato argomenti già trattati o citati da altri, o per le interpretazioni sbagliate di qualche commento, ma la velocita' dei commenti è maggiore della mia velocità di lettura nel poco tempo che ci lascia il lavoro.
RispondiEliminaE comunque in questo blog ogni tema penso sia stato già trattato quindi è difficile toccare argomenti sui quali qualcuno non abbia già scritto qualcosa.
Cambiano però le sfaccettature che ciascuno comunque apporta.
Ciò precisato, dal veleno sono passato allo scolvolgimento, sia per l'"inerzia" scandalosa di Bergoglio all'inginocchiamento dinanzi al Corpo di Cristo, soprattutto se penso agli ultimi anni di GP II;
sia per la citazione dell'Anonimo delle 11,22 :
"27.05.2016 - Bergoglio riceve con felicità a Hebe de Bonafini, una delle più grandi estremiste di sinistra anticattoliche argentine; molto conosciuta per le sue battaglie e l'odio manifesto verso la Chiesa Cattolica, arrivò persino a defecare pubblicamente sull'altare della Cattedrale di Buenos Aires.(David Max. Leon)"
Ho preso spunto, ho cercato sul web e mi sembra che il gesto eroico non e' stato fatto proprio "sull'" altare, ma dietro, allo scopo per avere dal governo cospicui fondi monetari ai quali, a suo dire, aveva diritto.
L'orrenda e satanicablasfemia c'è lo stesso, ma "sopra" sarebbe stato ancora peggio e incredibile, un caso da film.
Comunque su questo sito ho trovato un altro gesto molto pio di codesta amica di Bergoglio (http://www.lahistoriaparalela.com.ar/2008/02/05/a-nuestros-lectores-hebe-de-bonafini-y-la-universidad-de-bologna/):
"Alla morte di Sua Santità Juan Pablo II, lo ha maledetto pubbblicamente e gli ha augurato la sua putrefazione all’inferno (“que se pudra en el Infierno”).
Questo non è niente, il suo momento di gloria e di fama internazionale fu quando fece un brindisi pubblico, rallegrandosi per l’attentato alle Torri Gemelle, adducendo che “le vittime erano nordamericani ricchi”
Questa si che è degna di essere ricevuta privatamente a Santa Marta!!!
Lei si che è un esempio di vita cristiana degna degli onori papali!!!
Chissà se le ha lavato anche i piedi, non mi stupirebbe piu'.
Sembra però che l'abbia ricevuta per motivi politici interni argentini, nei quali infatti lui non si immischia mai...
Calcagno, McDonald e cene a Santa Marta:
RispondiEliminahttp://www.lastampa.it/2016/05/26/blogs/san-pietro-e-dintorni/mcdonald-in-piazza-san-pietro-I7nRZlniaYU9NutiODp2WL/pagina.html
Per cortesia, fate tacere quell'invasato tale "Vincent Vega" che su UCCR ne spara talmente tante che non si riesce a stargli dietro (evidentemente ha molto tempo libero).
RispondiEliminaScusi, ma perché non lo mette a tacere lei?
RispondiEliminaPensa forse che qui ci sia chi ha tempo da perdere?
Luisa 17:31
RispondiEliminaDavvero "ogni giorno ha a sua pena"! Ma ormai siamo arrivati a pene distribuite nell'arco della stessa giornata....
Vero che con la palla tra i piedi sa fare granché, però non penso affatto che sia di secondo piano, è stato costruito a mò di Golem, chi può capire sa cosa significhi, Capovilla ha chiesto di essere sepolto accanto a Turoldo, a fine ottobre ci si inginocchierà a Lundl e ci si batterà il petto, noi cattolici cattivi che non abbiamo capito Lutero, scoppiano tubi di acquedotti come palloncini male gonfiati, a Parigi un fulmine fa quasi una strage in un parco pubblico durante una festa di compleanno, terremoti per ogni dove, non c'è bisogno di aruspicina per capire.Complimenti a Tralcio, era da una vita fa che non sentivo il termine Eupalla, era invenzione del grande Giuàn Brera fu Carlo, mai rimpianto abbastanza, lo leggevo da bambino, adesso solo venditori all'asta e incantatori di serpenti, che tristezza! Lupus et Agnus.
RispondiEliminaEh, Lupus, il Golem...giusto, non ci avevo mai pensato, ma calza a pennello.
RispondiEliminaGli aruspici quell'11 febbraio, con quel fulmine, sarebbero rimasti atterriti, ed avrebbero fatto uccidere tutti gli animali migliori di Roma per pacificare Iuppiter.
Vallini non ha neanche pensato ad un Messa.
Ed oggi, oltre Eupalla, è intervenuta anche la sorella minore, Eucyclos.
Nessuna difesa d'ufficio: però è evidente cosa voglia dire il Papa. La missione talvolta nella storia è stata fraintesa come conquista (vedi terza crociata, vedi distruzione di Costantinopoli). NON ATTEIBUISCE QUESTA COSA A GESÙ E AL SUO MANDATO, ma alla chiesa che talvolta ne ha sviato l'essenza.
RispondiEliminaRiccardo,
RispondiEliminasarà evidente per lei e per chi vuole metterci una pezza.
Ma, se anche può esserci del vero nella sua interpretazione, la frase è ugualmente errata perché il papa parlerebbe di responsabilità di uomini di Chiesa che non appartengono al Vangelo, mentre la conquista (non spirituale ma violenta) non ci sono dubbi appartenga al Corano.
Potrei aggiungere altro, ma per ora mi limito a questo punto nodale.
E in ogni caso una differenza così sostanziale, che coinvolge il Signore e la Sua opera, non può essere frutto di accostamenti costruiti sempre e assurdamente a favore dell'Islam, da cui dobbiamo guardarci piuttosto che fare prove di dhimmitudine imbelle (parlando anche solo spititualmente e moralmente) e ripugnante.
Esatto mic, malgrado tutta la buona volontà di chi tenta di difendere Bergoglio e di proteggerlo dalle sue escursioni a ruota libera che lo portano a andare fuori strada, la frase di Jorge Bergoglio è indifendibile, come ha già detto mic, se gli uomoni di Chiesa hanno talvolta fatto uso della violenza lo hanno fatto andando CONTRO il messaggio del Signore, il seme della violenza è invece insito nel Corano, Maometto stesso ha preso le armi per conquistare e sottomettere con la violenza.
RispondiEliminaNessun bisogno di una esegesi approfondita, se le parole hanno ancora un senso:
"L’idea di conquista è inerente all’anima dell’Islam, è vero. Ma si potrebbe interpretare, con la stessa idea di conquista, la fine del Vangelo di Matteo, dove Gesù invia i suoi discepoli in tutte le nazioni”.
Bergoglio paragona in maniera inequivocabile il Corano al Vangelo, pretende che nelle parole del Signore, come in quelle presenti nel Corano, nel Suo messaggio, ci sarebbe il seme che ne permette un uso violento.
Se Bergoglio non ha letto il Corano che colmi quella sua ignoranza rapidamente, ciò gli eviterà altre fantasie oratorie.
Se invece lo ha letto, ed io penso che lo abbia fatto, quella sua frase è inammissibile, offensiva, deplorevole.
RispondiElimina«Andate e fate discepoli tutti i popoli!» (cfr Mt 28,19). Ecco come Benedetto XVI spiega correttamente il Vangelo di Matteo
http://ilblogdiraffaella.blogspot.ch/2016/05/andate-e-fate-discepoli-tutti-i-popoli.html
Difendere Bergoglio è impresa non disperata ma praticamemente impossibile. Basta semplicemente lasciarlo parlare ,e lui ama parlare,e vengono fuori strafalcioni a raffica.Veramente tanti famosi cardinaloni ,il fior fiore del progressismo cattolico, hanno complottato per anni per far diventare Papa un tale campione? bobo
RispondiElimina
RispondiElimina@ Riccardo 06:41 (terza crociata, distruzione di Costantinopoli)
Durante la Quarta Crociata Costantinopoli, gia' presa un prima volta il 17 luglio 1203, fu presa d'assalto dai Crociati (Veneziani, Francesi) una seconda volta, il 13 aprile 1204. In quest'occasione fu brutalmente saccheggiata. Una triste vicenda. Ma non fu "distrutta".
Historicus
Bobo,
RispondiEliminaun tale campione discredita talmente il Papato e la Chiesa, che sarà poi più facile "fonderla" col Protestantesimo morente, l'ebraismo talmudico ( che resiste solo tra gli Haredim) e la Massoneria.
E poi ha un'aria talmente paciosa (finta) che non suscita subito avversione ed istinto di lotta. Inoltre, se si alza qualche voce critica in più, si può sempre dire che si è espresso male, in fondo non conosce molto bene le lingue, è stato frainteso, lui parla semplicemente per la gente semplice. E si sa, quando si semplifica....
Tutto calcolato. E se dovesse esagerare troppo, è più facile da far fuori.
Preghiamo per la Chiesa e i suoi pastori..la Madonna di Fatima ci ha avvertito,...ma leggiamo anche il libro di Saverio Gaeta. IL VEGGENTE-Il segreto delle tre Fontana- riguardanti il messaggio che la Vergine della Rivelazione diede a Bruno Cornacchiola il 12.aprile 1947.quando gli apparve alla collina di Via Laurentina. Vi sono riportati alcuni messaggi, sogni, rivelazioni,..avuti dal 1947 al 2001( data della morte , 22 giungo 2001). Leggere bene.da pag. 207 a pag.228, specialmente pag. 218 e pag. 220.A pag. 211 la Vergine, il 12 04.1947 dice al B. Cornacchiola : ".La Santità del Padre regnante sul trono dell'amore divino soffrirà a morte, per un poco , di qualche cosa,breve. che sotto il suo regnare avverrà. Altri pochi ancora regneranno sul trono : l'ultimo, un santo.amerà i suoi nemici: mostrandolo.formando l'unità di amore. vedrà la vittoria dell' Agnello "...dice S.Geta che le profezie del Cornacchiola si pongono in sintonia con quelle delle apparizioni di La Salette nel 1846 e di Fatima del 1917, che rispettivamente annunciano il ferimento e l'assassinio di un Papa.
RispondiEliminaPreghiamo per la Chiesa e i suoi pastori..la Madonna di Fatima ci ha avvertito,...ma leggiamo anche il libro di Saverio Gaeta. IL VEGGENTE-Il segreto delle tre Fontana- riguardanti il messaggio che la Vergine della Rivelazione diede a Bruno Cornacchiola il 12.aprile 1947.quando gli apparve alla collina di Via Laurentina. Vi sono riportati alcuni messaggi, sogni, rivelazioni,..avuti dal 1947 al 2001( data della morte , 22 giungo 2001). Leggere bene.da pag. 207 a pag.228, specialmente pag. 218 e pag. 220.A pag. 211 la Vergine, il 12 04.1947 dice al B. Cornacchiola : ".La Santità del Padre regnante sul trono dell'amore divino soffrirà a morte, per un poco , di qualche cosa,breve. che sotto il suo regnare avverrà. Altri pochi ancora regneranno sul trono : l'ultimo, un santo.amerà i suoi nemici: mostrandolo.formando l'unità di amore. vedrà la vittoria dell' Agnello "...dice S.Geta che le profezie del Cornacchiola si pongono in sintonia con quelle delle apparizioni di La Salette nel 1846 e di Fatima del 1917, che rispettivamente annunciano il ferimento e l'assassinio di un Papa.
RispondiEliminaIl fatto è che non si capisce dove sia ora quel Papa buono che patirà. Io vedo solo due papi non buoni che fanno patire e sinceramente non vedo chi dovrebbe uccidere un Papa che da solo sta distruggendo la Chiesa, forse qualche santo vescovo? Forse l'angelo della morte che fu mandato in Egitto a sterminare i primogeniti egiziani? Non credo che ci sia oggi un nemico della Chiesa che ucciderebbe un Papa così ben allineato con la massoneria. Ma forse quel Papa ucciso nella visione a Fatima e del quale si parla anche in altre profezie, non è altro che il papato ucciso dai cattivi papi che abbiamo avuto in questi 50 anni e soprattutto da Bergolio.
RispondiElimina