Quando sento parlare di "competenza teologica" contrapposta all'ortodossia, ho un conato di vomito. Ma le affermazioni del card. Lehmann confermano un tabù pluridecennale.
Chi possono essere queste "persone non autorizzate" - clero o addirittura laici - che hanno il potere di bocciare candidature all'episcopato, e cioè di riconfigurare a proprio piacimento la gerarchia cattolica?
Bonn (Germania) — Un cardinale tedesco ha affermato che i nomi dei candidati all'episcopato inviati al Vaticano trovano a Roma il veto di "persone non autorizzate".
"Secondo la legge, queste influenze esterne illegali devono cessare e deve essere data voce a coloro che avranno da vivere col candidato scelto", afferma il cardinale di Mainz, Karl Lehmann, presidente della Conferenza Episcopale tedesca dal 1987 al 2008.
"Se davvero c'è qualche ostacolo nell'elezione di un candidato, allora il Nunzio oppure Roma devono parlarne direttamente col capitolo della cattedrale. Roma non può respingere i nomi dei candidati senza darne motivazione", ha aggiunto.
Il cardinale ha espresso le sue critiche in un libro pubblicato in tedesco dalla Herder-Verlarg di Freiburgo. Alcuni estratti sono stati pubblicati lo scorso 3 maggio dall'agenzia cattolica di stampa KNA.
Lehmann ha detto che "persone non autorizzate" stanno interferendo nelle nomine episcopali "anche oggi, sfortunatamente, sotto il pontificato di papa Francesco".
"In questi ultimi anni, le liste ufficiali di candidati venivano azzerate e sostituite da Roma con altre liste", ha detto Lehmann, che è stato vescovo di Mainz fin dal 1983. "Questo rappresenta una pesante e intollerabile mancanza di rispetto per la Chiesa in un dato paese".
Il diritto canonico esige che i leader della Chiesa mantengano una lista segreta di candidati all'episcopato, che devono essere "eminenti per fede salda, buoni costumi, pietà, zelo per le anime, saggezza, prudenza e virtù umane".
Quando una sede episcopale è vacante, dopo le consultazioni con vescovi e sacerdoti locali il Nunzio Apostolico invia a Roma una terna di nomi. La scelta definitiva spetta al Papa, secondo le raccomandazioni del dicastero vaticano della Congregazione per i Vescovi, che può anche rigettare i tre candidati e richiedere una nuova terna.
Il Capitolo della cattedrale è un gruppo di sacerdoti, generalmente chierici anziani, che celebrano in cattedrale le solenni funzioni liturgiche ed altri compiti. In 13 delle 27 diocesi tedesche, così come in certe diocesi svizzere ed austriache, il Capitolo della cattedrale tradizionalmente propone i propri candidati per l'episcopato.
Tuttavia Lehmann ha affermato di credere che il processo della nomina sia stato disturbato da gente "concentrata su una particolare politica ecclesiale senza permettere deviazioni", gente che "sa bene come funzionano le cose a Roma".
"Bisognerebbe avere molta più attenzione sulla competenza teologica che sulla sua ortodossia formale", ha detto Lehmann. "C'è un urgente bisogno di chiarezza, altrimenti l'intero processo di nomina dei vescovi verrà messo in discussione".
Chissa' perche' mi torna in mente Gotti Tedeschi , incaricato da Tizio e scaricato da Caio .
RispondiEliminaSi vede che la prassi e' ormai collaudata e tutto puo' continuare come e piu' di prima..
Non hanno ancora finito di sganasciarsi per la " sorpresa" rifilataci con AL , e gia' ci preparano un altro piattino ......
Sì , fatevi altre 4 risate !
http://www.ilmessaggero.it/primopiano/vaticano/diaconato_femminile_papa_francesco_favorevole-1728608.html
Cucu'-sette-te
https://www.youtube.com/watch?v=zV36xNzd2hc
Il Card.Lehmann lamenta ingerenze nelle elezioni dei vescovi, e si meraviglia? mentre bergoglio annuncia l'ammissione al diaconato delle donne, mentre il diaconato per uomini uxorati esiste già, ed anche i ministri straordinari per l'Eucarestia, che trattasi di semplici fedeli. - (TG1 ore 16,30).
RispondiEliminaA quando anche donne presbiteri, vescovi? ed a quando l'eliminazione del celibato
ecclesiastico?
E i frutti fradici del concilio vat.II non finiscono mai - ogni giorno una novità.
E bergoglio è solo la punta dell'iceberg del frutto marcio del vat.II.
Fino a quando potremo chiamare questa chiesa ancora Chiesa Cattolica di Cristo, con questa gerarchia? Poi vediamo seminari chiusi e chiese vuote? ma chi si fida più di questa gente, a queste condizioni rivoluzionarie?
Maria, il commento di questa mattina che ti avevo mandato, non dovevi eliminarlo... guarda ora se era proprio sbagliato.
Alla fine Dio si stancherà davvero.
abbiamo oltrepassato anglicani e protestanti. grazie bergoglio e C.
RispondiEliminae...a quando un diaconato cattolico per gay praticanti (la gaiezza)? ah ops è già attivo
RispondiEliminaa quando un diaconato cattolico per musulmani?
si sa, con l'unico "dio"....presto, molto presto.....
Da qual pulpito.....l'amico tedesco, si fa per dire, del papa bavarese, componente della San Gallo co and cy. socio in affari di Marx, Kasper ed altri.....'sto Reno comincia a scaricare un po'troppi veleni nello scialbo Tevere......a proposito del diaconato femminile, se il modello è Kaessmann, no grazie, la Boschi e Fornero bastano e straavanzano. Espulsione immediata, scorrettissimo intervento. Anonymous
RispondiEliminaAnonymous,
RispondiEliminas'i' fossi papa, proibirei a le femmine d'entrar pur anco in chiesa, si no per la Santa Missa di Nostro Domino!
Ogni Santa Messa apre uno squarcio di verità sulla situazione.
RispondiEliminaPrima lettura di oggi.
... volendo conoscere la realtà dei fatti, cioè il motivo per cui Paolo veniva accusato dai Giudei, gli fece togliere le catene e ordinò che si riunissero i capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio; fece condurre giù Paolo e lo fece comparire davanti a loro. Paolo, sapendo che una parte era di sadducèi e una parte di farisei, disse a gran voce nel sinedrio: «Fratelli, io sono fariseo, figlio di farisei; sono chiamato in giudizio a motivo della speranza nella risurrezione dei morti». Appena ebbe detto questo, scoppiò una disputa tra farisei e sadducèi e l'assemblea si divise. I sadducèi infatti affermano che non c'è risurrezione né angeli né spiriti; i farisei invece professano tutte queste cose. Ci fu allora un grande chiasso e alcuni scribi del partito dei farisei si alzarono in piedi e protestavano dicendo: «Non troviamo a di male in quest'uomo. Forse uno spirito o un angelo gli ha parlato». La disputa si accese a tal punto che il comandante, temendo che Paolo venisse linciato da quelli, ordinò alla truppa di scendere, portarlo via e ricondurlo nella fortezza.
La notte seguente gli venne accanto il Signore e gli disse: «Coraggio! Come hai testimoniato a Gerusalemme le cose che mi riguardano, così è necessario che tu dia testimonianza anche a Roma».
Dunque San Paolo, incarcerato e sotto inchiesta, di se stesso dice di essere un fariseo, figlio di farisei. Evidentemente non se ne vergogna e non c'è da vergognarsene in modo infamante.
Il fariseo infatti è un osservante della Legge. Il suo peccato è di essere sovente troppo zelante, portato a puntare il dito e persino a vantarsene davanti a Dio e agli uomini...
Ma non è tutto sbagliato ciò che è un fariseo.
E' meno sbagliato di chi non sia nemmeno quello e non abbia alcuna intenzione di osservare la legge. Anche se bisognerebbe imparare a non vantarsene e sentirsi migliori, per proprio merito, di chi non ha ricevuto la grazia di conoscere la volontà di Dio!
La Parola di Dio smaschera l'equazione fariseo=tutto sbagliato.
Smaschera la falsa misericordia di chi riduce tutto a una buona intenzione, senza fare i conti con la pratica. Smaschera la falsa misericordia di una prassi senza teologia. Smaschera il sadduceo che c'è in noi, quando pensiamo soprattutto a questa vita, snobbando quella eterna.
E alla fine il fariseo Paolo è rincuorato dal Signore. Hai testimoniato davanti agli uomini della città santa, lo farai nella città dell'imperatore...
Oggi Roma è in difetto come sede di una testimonianza degna del fariseo Paolo, che proprio lì perse la testa per fare la volontà di Dio.
Ma no , ma no , si deve raggiungere l'unita' e si perseguira' l'unita' , costi quel che costi !
RispondiEliminahttps://gloria.tv/video/zcj32S77cMm
Eeeeee...ci vuole tanto ? E' l'uovo di Colombo : eliminando Cristo si andra' tutti d'accordo .
i zizzanieri sono invece proprio quelli che ogni ora "insegnano", anzi blaterano urbi et orbi di come ribaltare la dottrina di Gesù Cristo in sempre nuove maniere.
RispondiEliminaMa senti ! Bisogna vedere chi " semina " piu' loglio ...
RispondiElimina« Un lupo e un agnello, spinti dalla sete, erano venuti allo stesso ruscello.
Il lupo stava più in alto e, un po' più lontano, in basso, l'agnello.
Allora il malvagio, incitato dalla gola insaziabile, cercò una causa di litigio.
"Perché - disse - mi hai fatto diventare torbida l'acqua che sto bevendo?
E l'agnello, tremando:
"Come posso - chiedo - fare quello di cui ti sei lamentato, o lupo? L'acqua scorre da te alle mie sorsate!"
Quello, respinto dalla forza della verità:
"Sei mesi fa - aggiunse - hai parlato male di me!"
Rispose l'agnello:
"Ma veramente... non ero ancora nato!"
"Per Ercole! Tuo padre - disse il lupo - ha parlato male di me!"
E così, afferratolo, lo uccide dandogli una morte ingiusta.
Questa favola è scritta per quegli uomini che opprimono gli innocenti con falsi pretesti. »