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giovedì 12 maggio 2016

Comunicato dell’Osservatorio Cardinale Van Thuân sull'approvazione della Legge sulle unioni civili

IL GOVERNO ITALIANO FA APPROVARE LA LEGGE SULLE UNIONI CIVILI
L’ORA È  DI SMARRIMENTO, MA LA SPERANZA NON VA PERDUTA
Comunicato dell’Osservatorio Cardinale Van Thuân
sulla dottrina sociale della Chiesa
a firma del direttore Stefano Fontana

Nel pomeriggio di ieri, mercoledì 11 maggio 2016 la Camera ha approvato in via definitiva il disegno di legge Cirinnà sulle Unioni civili. A meno di un atto del Presidente della Repubblica che può rinviare le leggi approvate al Parlamento, atto possibile ma improbabile, l’Italia ha quindi una legge che riconosce giuridicamente le convivenze di fatto tra persone eterosessuali e la unioni civili tra persone omosessuali. La coppia omosessuale è completamente paragonata alla famiglia fondata sul matrimonio tra un uomo e una donna. Lo stralcio della stepchild adoption (l’adozione del figlio del partner) dal testo della legge non ha modificato l’impianto generale della stessa e, anzi, sarà prossimamente fonte di altre preoccupazioni avendo il governo annunciato di voler rivedere la legge sull’adozione, appunto per permettere per quella via l’adozione da parte delle coppie omosessuali.

Il contenuto della legge ha gravissime conseguenze sociali. Il matrimonio e la famiglia sono potenzialmente distrutte. Tutto l’ordinamento giuridico, da una legge nazionale fino al regolamento di una scuola, dovrà essere inteso d’ora in poi come applicabile ad ogni tipo di famiglia. Tutte le politiche familiari – fiscali, abitative, scolastiche, giovanili, sanitarie …, dovranno essere svolte indifferentemente per le coppie eterosessuali sposate e con figli e per le coppie omosessuali naturalmente non fertili. L’omosessualità viene considerata utile per il bene comune e, quindi, dovrà essere insegnata nelle scuole accanto ad altre forme di relazione sessuale. Già oggi lo si fa ampiamente, ma di fatto. Da domani lo si dovrà fare di diritto.

La società viene concepita non come originata dalle famiglie, ma come una somma di individui che hanno diritto al riconoscimento dei loro desideri, qualsiasi essi siano, al di fuori di ogni norma naturale. Tra il potere politico che riconosce questi diritti e le lobbies che li promuovono si stabilità una saldatura potente che stritolerà chiunque si ponga in mezzo. Non sarà più possibile parlare di bene e di verità nella sfera pubblica.

La strada è aperta all’approvazione di altre leggi nefaste e ingiuste, che stavano aspettando il lasciapassare della Cirinnà. Il ddl Fedeli, per esempio, che renderà obbligatorio l’insegnamento gender nelle scuole. Oppure il ddl Scalfarotto che impedirà di dire in pubblico  ciò che si pensa a proposito dell’omosessualità e dell’omosessualismo. Si arriverà, come già ricordato sopra, all’adozione dei minori da parte di coppie omosessuali e, tramite la fecondazione eterologa, ormai completamente sdoganata dalle sentenze giudiziali e della Corte costituzionale, a forme di “famiglia” aperta e incrociata all’interno della quale i legami naturali saranno solo un ricordo.

La legge approvata dal Parlamento è ingiusta, dannosa, tragicamente contraria al bene della persona, della famiglia e della società. Il Presidente del Consiglio si dichiara cattolico. L’onorevole Boschi, ministro per i rapporti per il Parlamento si dichiara ripetutamente cattolica e, sono parole sue, “formatasi alle Giornate della gioventù volute da Giovanni Paolo II”. Molti onorevoli del Partito democratico si dicono cattolici e i giornali li chiamano in gergo cattodem. A giungere in aiuto al governo in occasione della votazione al Senato erano giunti i  e parlamentari del gruppo guidato da Alfano, che si dicono cattolici. Molti deputati che hanno votato contro la legge Cirinnà appoggiano però il governo e continueranno ad appoggiarlo nonostante il loro voto contrario alla legge in questione. Questo panorama è squallido e indecoroso. Molti cattolici ne sono scandalizzati.

Durante il lungo percorso parlamentare del ddl Cirinnà, la base cattolica, e non solo, del nostro Paese si è mobilitata dando vita a due Family Day nel giugno 2015  e nel gennaio 2016. Le persone semplici che si sono assunte questo onere hanno salvato la faccia del mondo cattolico e il buon nome dell’Italia. Molte associazioni non si sono mai mobilitate e si sono adattare agli avvenimenti, quando non li hanno esse stesse promossi. Da parte della gerarchia ecclesiastica è prevalso il silenzio, quando non una comunicazione fuorviante. Nessuna traccia della Nota che i Vescovi avevano pubblicato nel 2007 [qui]. Molti documenti del magistero, come la Nota della Congregazione della Dottrina della fede del 2003 [qui], sono stati trascurati o dimenticati.

Il governo è arrivato a far approvare la legge sulle Unioni civili con una arroganza politica mai vista in precedenza. Sia al Senato prima sia alla Camera poi, ha posto la fiducia. Fatto assolutamente inusitato, trattandosi di una legge ad alto contenuto etico ed antropologico che chiamava direttamente in causa la coscienza dei parlamentari. La posizione della fiducia ha impedito il confronto parlamentare e ha obbligato i parlamentari ad un voto politico. Così la politica ha schiacciato l’etica. Il governo ha completamente impedito una seria discussione parlamentare anche evitando di far passare il testo di legge in Commissione o blindandone il testo. Non era mai capitato prima, sicché molti osservatori hanno espresso vivo allarme per la democrazia.

In quest’ora drammatica e pericolosa, mentre non possiamo sperare niente dalle coscienze, anche cattoliche, che hanno deciso di adattarsi al vincitore di oggi e al pensiero unico di cui è portatore, la speranza può venire sia da un residuo di uomini politici che si sono finora opposti alla legge sulle unioni civili in Parlamento, spesso con grave sforzo personale e disagio, sia dalla coscienze più avvertite presenti nel Paese. E’ auspicabile che i primi diano corpo a iniziative politiche condivise e traversali anche puntando su prossimi appuntamenti referendari; i secondi si uniscano e si mobilitino per far sentire che il Paese reale non corrisponde a quello delle lobbies e delle gerarchie del Palazzo.

La speranza ultima però viene dalla fede nell’aiuto del Signore e dall’uso delle forze della ragione che Egli ha posto in tutti noi. Nei momenti di sbandamento generale bisogna aggrapparsi con maggiore forza a Ciò Che Conta e lì ritrovare la forza e il coraggio di riprendere la lotta.

30 commenti:

  1. Quello che maggiormente rattrista, in tutta la vicenda italiana legata al matrimonio omosessuale – ieri approvato alla Camera sotto forma di unioni civili –, non è, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, l’arroganza dell’esecutivo guidato da Matteo Renzi, l’amore smisurato e senza pudore di Angelino Alfano per la poltrona e neppure la finta opposizione della Chiesa italiana, i cui più autorevoli rappresentanti, eccettuati alcuni momenti di lucidità, non hanno saputo fare altro, neanche a poche ore dalla conclusione dei giochi, che rimproverare al Governo il ricorso alla fiducia, come se il problema fosse procedurale.
    Quello che maggiormente rattrista è che purtroppo manca, in quasi tutti coloro che dovrebbero averne, la consapevolezza di che cosa da domani implicherà, per la società italiana, l’introduzione delle nozze fra persone dello stesso sesso, vale a dire uno stravolgimento antropologico di proporzioni enormi. Per capirlo è però opportuna anzi doverosa, prima, una premessa che è anche una precisazione: la portata culturale di leggi del genere è immensa, ma la cultura di una società, tanto più quella italiana, che è più conservatrice di molte altre, non si trasforma dall’oggi al domani, e neppure nel giro di quattro o cinque anni.

    http://www.campariedemaistre.com/2016/05/la-famiglia-fuorilegge.html

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  2. Il buon Dio ci aveva regalato un sacramento, quello del matrimonio, ma da tanti decenni è stato profanato, prima con il divorzio, poi con l'aborto, oggi con il concubinaggio. Non l'abbiamo voluto questo sacramento ed ora queste perle le vogliono dare ai porci.

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  3. Su la Stampa di oggi:
    Un sindaco che non celebrerà nozze gay.
    .....
    Figuriamoci quindi il bacio dopo la firma sulle unioni civili. Buonanno è chiaro: «Io applico la legge e non mi pare che ci sia scritto che si tratta di matrimonio». Quindi chi volesse unirsi civilmente a Borgosesia continuerà a farlo negli uffici dell’anagrafe. Nessuna cerimonia, nessuna sala speciale. «Per carità», dice il sindaco. «Ci manca anche questa. E a chi immagina una cosa simile dico chiaro e forte: “avete sbagliato indirizzo”». Anzi forse no, a Buonanno viene un’idea: «Potrei delegare il prete del mio paese, che tanto è comunista». Peppone e Don Camillo, versione leghista.

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  4. Conosco del clero che ha già esultato dinnanzi a questa approvazione parlamentare...

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  5. La battaglia continua

    Tutto come previsto: le unioni gay sono legge tra il tripudio dei deputati del Pd e il silenzio imbarazzato dei centristi della maggioranza. Ma la storia non finisce qui: la Lega chiede ai suoi sindaci di disobbedire, mentre oggi rappresentanti di tutti i partiti del centro-destra presenteranno un referendum abrogativo. Intanto i promotori dei Family Day preparano i "Comitati per il no" al referendum costituzionale.

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  6. Un Referendum? Vi ricordate come sono finiti quelli su divorzio e aborto? Ed allora la Chiesa non se ne stava zitta, eppure sono stati bocciati clamorosamente....Teresa

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  7. L'incipit di un articolo su LifeSiteNews
    "Dipendente di una Università cattolica sospesa per aver negato il transgender

    Una università cattolica il mese scorso ha sospeso una dipendente per aver detto agli studenti che ci sono solo due generi.
    Il marito della dipendente ha detto a LifeSiteNews che sua moglie è stata sospesa per due settimane ed è in crescendo l'ostilità per le sue convinzioni cattoliche della gesuita Loyola Marymount University...

    https://www.lifesitenews.com/news/exclusive-catholic-university-employee-suspended-for-denying-transgenderism

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  8. Voi vi preoccupate delle future unioni tra omosessuali, che non saranno in ogni caso un esercito e che ci sono ormai in tutti i paesi evoluti da anni e vi sfuggono le notizie calde calde appena sfornate: «Papa Francesco ha annunciato che istituirà una Commissione di studio sul diaconato femminile nella Chiesa primitiva ritenendo che le donne diacone sono una possibilità per oggi». Luigi

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  9. Ecco l'articolo ...
    http://www.corriere.it/cronache/16_maggio_12/papa-apre-diaconato-femminile-possibilita-oggi-34df94cc-183f-11e6-a192-aa62c89d5ec1.shtml
    Luigi

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  10. Ricordo, vagamente e chiedo aiuto, di referendum fatti, vinti e messi nel cassetto-dimenticatoio.

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  11. Gia' mi immagino chi siano gli ispiratori !

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  12. Luigi,
    a lei sfugge il "tout se tient". E' chiaro che se si abolisce la differenza SESSUALE, e maschio o femmina pari sono, che ostacolo c'è ad avere le diacone "come nella Chiesa primitiva".
    (quante cose c'erano nella Chiesa primitiva che non vengono citate, perché non fa comodo!).
    Quindi se fare sesso, in modo più o meno animalesco, con uno del tuo stesso sesso è normale, e vederlo riconosciuto ed equiparato a fare sesso coniugale con uno/una del sesso opposto, è cosa buona e giusta, che problema c'è ad avere diacone, e poi pretesse e vescove ed infine papesse?
    Nessuno.
    Del resto la Chiesa anglicana, episcopale, evangelica, luterana Lo fanno già , quindi...
    Io personalmente la sciagura che ci stava arrivando addosso con El Tanguero l'ho capita subito, altri ci hanno messo mesi ed anni. Qui anche molti altri l'han capita presto, quindi, Luigi, non ve ga a tirarci le orecchie !

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  13. Segnalo:

    "UNIONI CIVILI/ L’ AVVENIRE GALANTINO? TAPPETINO PER PALAZZO CHIGI"
      - di GIUSEPPE RUSCONI

    http://www.rossoporpora.org/rubriche/italia/592-unioni-civili-l-avvenire-galantino-tappetino-per-palazzo-chigi.html

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  14. @ La formazione cattolica della Boschi - Come continuare la lotta?

    --Che la vezzosa e omofila ministra Boschi ci venga a dire che e' una cattolica "formatasi alle giornate mondiali della gioventu'" di GPII, non ci sorprende piu' di tanto.
    Ci si ricordera' da lettere apparse all'epoca su svariati giornali, anche su quello di Scalfari, scritte da chi vi aveva partecipato, secondo le quali, nelle gigantesche tendopoli regolarmente allestite per quegli eventi, di notte accadeva di tutto. Tra parentesi, quando le aboliranno queste "giornate mondiali della gioventu' (supposta) cattolica"? Sono uno degli aspetti piu' farseschi, tragicamente farseschi della Chiesa "riformata" dal Vat. II.

    --Iniziative referendarie o di altro tipo sono giuste e necessarie. La legge Renzi-Alfano e' chiaramente incostituzionale. Bisogna tentare tutte le vie pacifiche, anche se sul loro esito e' bene non farsi alcuna illusione. Si spera sempre in un miracolo, anche se difficilmente avverra'. Pero' in Italia, come in USA, GB per esempio, il fronte omosessualista, appoggiandosi alle leggi, non da' scampo agli avversari: chi non e' disposto a piegarsi viene e verra' condannato alla fame o alla galera. Bisogna esser ben coscienti di questo e prepararsi in conseguenza sin da ora, per quanto sgradevole possa apparire la prospettiva. O vendere la propria anima e macerarsi nel dolore al vedere il proprio paese distrutto da costoro, i figli corrotti dalla scuola etc., o fare la fame perche' cacciato dagli impieghi, o andare in galera. Ci vogliono mettere con le spalle al muro. E quindi: bisogna prepararsi mentalmente a reagire anche con la forza a quest'impiego infame della piu' subdola forza, per una scopo ignobile. I referendum vanno bene, ma bisogna pensare anche ad una risposta di diverso tipo.
    Ha fatto bene Salvini ad incitare i sindaci leghisti a disubbidire a questa "legge". Alla cattiva legge, e questa e' pessima, non si deve obbedire. Avrebbe dovuto incitare i sindaci di tutta Italia, perche' solo quelli della Lega? Ma se comincieranno a rifiutarsi di celebrare le "nozze" omo, e verranno mandati sotto processo e destituiti per omissione di atti d'ufficio, che succedera'? Si dovra' accettare la cosa? Bisognera' reagire. E come? Con le giaculatorie, o le marce per la famiglia? E' evidente che no. E valga il vero: questo infame sgoverno cattocomunista, con la complicita' del clero deviato, sta seminando il vento di una tempesta che si chiama guerra civile. Guai a loro: di tutti i mali che verranno da questa incredibile "legge" sono responsabili sin da ora coloro che l'hanno voluta, e con incredibile pervicacia. A. P.

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  15. Leggete cosa succede in Germania.

    http://www.tempi.it/germania-scandalo-genitori-incarcerati-figli-corsi-gender-scuola#.VzVXChlPdAg

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  16. Luisa, ottimo articolo quello di Rossoporpora, grazie. Al peggio non c'è mai fine a quanto pare. Avvenire è diventato illeggibile.
    Prelevo una frase sintomatica:

    "Pare altrettanto utile, però, segnalare con franchezza che non appaiono tali la prospettiva - evocata da alcuni – di una battaglia referendaria per abolire totalmente la nuova legge né quella di fare appello all’obiezione di coscienza di quanti saranno chiamati a registrare (come a celebrare, come qualcuno pretenderebbe) le unioni civili previste e regolare dalla legge: non è questa la strada maestra lungo la quale sviluppare un impegno “contro” nessuno, “per “ la famiglia e “per” un umanesimo che custodisce l’originalità della persona”.

    su Avvenire sono anche contrari all'andare contro alla legge mortifera testè votata.

    al di là di tutti i sofistici e pilateschi distinguo, del non prendere posizione, di cui è trapuntato tutto il testo ormai anticattolico, alcuni punti sono infernali:

    _il dover essere sempre "pro" e "per" tutti e tutto, e "mai contro" nulla....
    (non bisogna essere nemmeno "contro" il male, dunque...)

    _in "custodire l'originalità della persona" è compreso custodire e promuovere pubblicamente i suoi peccati mortali.

    Quindi nessuna richiesta più di conversione nè di santificazione per nessuno: sarebbe un non conservare l'originalità della persona, ma conserviamo l'originalità dei peccati mortali di ciascuno.
    Domandare di convertirsi sarebbe ora un osteggiare l'originalità individuale.


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  17. un referendum? sul mio posto di lavoro ( regione molto secolarizzata) i cattolici ( tra cui due catechiste!!!) sono a favore della legge. Immaginatevi quelli che manco sono cattolici!
    Antonino

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  18. All'anonimo del 12 maggio 2016 17:31: hai parlato con la mia stessa bocca. Aggiungo:"E noi accettiamo di morire senza combattere? Forse che la morte dello spirito, l'annichilimento intellettuale, la perdita delle proprie origini culturali sono meno tragici della morte corporale? Dovremmo sopportare di vivere in questa società lussuriosa come reietti solo per paura di essere affamati o imprigionati dai nemici di Dio? Io dichiaro di avere timore di Dio, non ho paura dell'ingiusto e volgare potere mondano, contro cui ho sempre combattuto. Mi costringeranno forse a bere la cicuta? Sarà, ma non farò come Socrate, perchè non avverrà prima di avere combattuto contro l'empietà di questi governi anticristiani con la ferma volontà di vincere!

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  19. Ecco un prete in trincea...e gli altri??12 maggio, 2016 18:42


    UNIONI CIVILI: PRETE SUONA CAMPANE A MORTO A CAROVILLI, paese del Molise

    CAROVILLI (Is) - Rintocchi delle campane a morto per celebrare il "funerale del matrimonio tradizionale". Le suonerà per l'intera giornata, a intervalli regolari, don Mario Fangio, parroco di Carovilli (Isernia). "Oggi - ha detto don Mario - è morta un'istituzione secolare. Con la legge delle unioni civili la gente è disorientata perché pensa, essendo essa una legge, che sia una cosa buona".

    L'iniziativa di don Mario ha richiamato l'attenzione dei fedeli che si sono recati in chiesa per chiedere chi fosse morto, a loro lui ha risposto così: "NON E’ MORTO NESSUNO, E’ MORTO IL MATRIMONIO”

    http://www.repubblica.it/cronaca/2016/05/12/news/unioni_civili_prete_suona_campane_a_morto_a_carovilli_paese_del_molise-139663161/?ref=HRER1-1

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  20. Povero don Fangio! Ora che "Repubblica" ha acceso i suoi riflettori su di lui, lo cacceranno dal Molise ai Nebrodi o in Sardegna, "ad metalla".
    Lo faranno correre piu del suo omonimo, il mitico corridore di F1.

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  21. Renzi si autodefinisce cattolico???12 maggio, 2016 19:35

    "SONO CATTOLICO, MA HO GIURATO SULLA COSTITUZIONE, NON SUL VANGELO..."

    Io sono cattolico ma faccio politica da laico: ho giurato sulla Costituzione e non sul Vangelo. Ma ho rispetto di tutti e conoscendo il mio mondo sapevo che le polemiche ci sarebbero state. È assolutamente rispettabile che ci sia chi non è d’accordo". Lo ha detto il premier Matteo Renzi a Porta a porta, parlando delle unioni civili.

    Poi il premier ha parlato dell'ipotesi sulla STEPCHILD ADOPTION e ha subito frenato: "Credo che sia chiaro che non ci sono i numeri". E ancora: "E' prematuro, si è capito che a questo giro i numeri non c'erano.
    Vediamo, io vorrei de-ideologizzare la questione, poi vediamo se cambierà qualcosa da qui a fine legislatura ma ora valorizziamo quello che abbiamo fatto",


    http://www.ilgiornale.it/news/politica/renzi-adesso-sfida-chiesa-io-non-ho-giurato-sul-vangelo-1257954.html


    Oltre all'autoassoluzione personale fatta con tanta disinvoltura pensando di poter fare dicotomia tra l'essere uomo politico ed essere cattolico (senza rendersi conto che eventualmente se in qualche modo gli è stato permesso di essere lì dove si trova in qualità di "cattolico" come ancora si autodefinisce, lo è stato eventualmente in primo luogo proprio per far valere i sacrosanti diritti di Dio, e quindi dell'uomo in seconda istanza), fa capire poi che non è detta l'ultima parola per quanto riguarda adozione bambini a coppie gay, perché dice "vorrei de-ideologizzare la questione, per ora non abbiamo i numeri, ma chissà che alla fine..."

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  22. Chissà come l'accoglierebbero nei paesi arabi12 maggio, 2016 21:02

    Nozze gay, Luxuria non scarta l’idea di fare un tour presso i sindaci obiettori

    Vladimir LUXURIA, paladina dei diritti LGBT, cioè di lesbiche, gay, bisessuali e transgender. Reduce da due giorni di festeggiamenti, selfie con militanti entusiasti per l’approvazione della legge, interviste e dichiarazioni.

    Andò due anni fa a Sochi in Russia in occasione delle Olimpiadi invernali gridando in pubblico “GAY IS OK!” e sventolando una bandiera arcobaleno con lo stesso motto in cirillico (fu arrestata dalla polizia russa e rilasciata dopo diverse ore). Con questo curriculum non è pensabile che se ne stia con le mani in mano: “Non vorrei essere costretta a fare un TOUR ITALIANO nei Comuni dei sindaci disobbedienti, che non vogliono celebrare i matrimoni gay o darci lo scantinato delle scope”.

    http://www.ilgiornale.it/news/politica/nozze-gay-luxuria-pronta-tour-dai-sindaci-obiettori-1257940.html


    ...e invece perché non promuovere un bel tour da altre parti, in modo più esotico?...già, chissà come l'accoglierebbero nei paesi arabi musulmani...

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  23. A giudicare da Radio Vaticana non sembrerebbe che la Chiesa bergoglista si sia scaldata più di tanto su questa faccenda. Anzi grondava di una sorta di asettica compiaciuta terzietà. Non certo come quando parlano di "immigrazione" o rifilano bastonate a chi non è d'accordo. D'altra parte la Chiesa Cattolica nella sua linea ufficiale è pro-renzi/PD (nonchè pro-UE, pro ONu, pro nato, pro usa, pro globalista e pro "qualsiasi-cosa-di-Potente-e-conforme-ci-sia-in-circolazione").
    Miles

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  24. "Ma la CEI, dov’era?"
    "Sarà una domanda che forse fra qualche decennio gli studiosi della Chiesa si porranno, scrivendo la storia della fine del concetto naturale di famiglia nel Paese. Intanto circolano voci autorevoli in Vaticano sulla possibilità che mons. Galantino sia scelto come Vicario per il Papa della città di Roma e Presidente della CEI"


    https://www.lastampa.it/2016/05/11/blogs/san-pietro-e-dintorni/ma-la-cei-dovera-uBVCCiuef9Yg7RIsiHA0OM/pagina.html

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  25. Segnalo la reazione accorata di Raffaella:

    http://ilblogdiraffaella.blogspot.ch/2016/05/la-chiesa-che-tace-per-il-quieto-vivere.html

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  26. Menomale che con la nuovalegge è prevista la reversibilità.
    Menomale che con la nuovalegge non c'è fedeltà che tenga.
    A chi spetterà la reversibilità?
    Per anzianità al più vecchio convivente? O al più giovane?
    Per prestazioni al più dotato? O al più fantasioso?
    Per l'istruzione al fanciullo ultimo adescato? O al primo?
    A tutti, democraticamente, a pioggia.
    Il caro estinto lascerà una processione di aventi diritto.
    Boeri ha assicurato, no problem.
    Avremo la risposta dettagliata nel modulo precompilato.
    Diavolo di un'europa le ha pensate tutte!

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  27. spero questa farsa pseudocattolica finisca presto, ne va della salvezza di milioni di anime.

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  28. http://www.ilgiornale.it/news/politica/cirinn-parte-male-anticostituzionale-e-discrimina-etero-1257983.html

    I giuristi lanciano l'allarme: non passerà l'esame della Consulta, crea più problemi di quanti ne risolva

    «Per dirla in una battuta - spiega al Giornale Mario Esposito, ordinario di Diritto costituzionale all'Università del Salento - il testo appena approvato crea più problemi di quelli che risolve». Problemi concreti, per capirci, che potrebbero innescare un gigantesco contenzioso davanti ai giudici e poi alla Corte costituzionale. «Problemi - specifica Elisabetta Alberti Casellati, fra i più noti avvocati matrimonialisti italiani, oggi consigliere al Csm - che sono figli di una linea politica furbetta. A parole si diceva di voler creare un soggetto nuovo, l'unione fra persone dello stesso sesso, in pratica si è inseguito il matrimonio tradizionale fino a dare vita ad un ibrido». Un vero pasticcio all'italiana.

    Non si tratta di slogan, ma di questioni che partono dalla Costituzione e arrivano fino ai dettagli della vita domestica. «Il legislatore - prosegue Alberti Casellati - sostiene che l'unione fra persone dello stesso sesso va inserita fra le formazioni sociali, con riferimento agli articoli 2 e 3 della Costituzione. Perfetto, ma poi vediamo che tutti i rimandi, martellanti, sono all'articolo 29 e alla disciplina della famiglia. Si è fatto un giro tortuoso per giungere, senza dirlo, al matrimonio, ma questo pone seri profili di costituzionalità perché va contro l'articolo 29 della nostra Carta». Non solo: ci sarebbe un altro meccanismo che scricchiola, perché molti diritti concessi alle coppie dello stesso sesso vengono negati alle coppie di fatto fra uomini e donne. Come mai? «Se si sostiene di non voler replicare il matrimonio - è la domanda ingombrante che rilancia Alberti Casellati - perché si discriminano le coppie di fatto miste?». Qualcosa non funziona e la Consulta potrebbe aprire una riflessione ad hoc.

    Cosi come pare traballare il capitolo adozioni: «Quel che esce dalla porta della legge rientra dalla finestra del comma 20 - aggiunge il senatore Carlo Giovanardi - quando si afferma che resta fermo quanto è previsto e consentito in materia di adozione dalle norme vigenti». Questo significa delegare in modo allusivo ai giudici lo scardinamento della legge tradizionale che in teoria, almeno per quanto riguarda i bambini, non viene toccata. Ma anche qui ci inoltreremo in un terreno minato, pieno di incognite, punti in sospeso, situazioni tutte da definire».

    Insomma, la legge che dice e non dice rischia di diventare presto un campo di battaglia. «Vedo almeno due aree critiche - riprende Esposito - quella previdenziale e quella successoria». Di che si tratta? «La norma riconosce al partner la possibilità di diventare erede del compagno defunto e allo stesso tempo gli promette la pensione di reversibilità. Va bene, ma cosi si apre il libro delle possibili discriminazioni». Un esempio? «Ammettiamo che il signor Mario sia stato sposato e poi abbia divorziato. Chi la spunterà alla sua morte, il partner o l'ex moglie che pure è tutelata dall'articolo 29 della Costituzione?».

    Temi insidiosi per un ventaglio di casi senza fine: «Se io contraggo - conclude Esposito - tre o quattro unioni civili nella mia vita, anche perché non c'è l'obbligo di fedeltà e si possono sciogliere con una certa facilità, che succede? Come si regoleranno fra loro gli ex partner?».

    Domande maliziose ma non astratte. Quesiti che si moltiplicano più si studia in profondità un testo che pare gracile e problematico. Si vedrà. Intanto, la legge affronterà presto un primo esame davanti alla Consulta. Si tratta di una questione di metodo e non di merito: 51 senatori hanno sollevato un conflitto di attribuzione perché il Senato ha loro impedito di approfondire l'argomento in commissione Giustizia. Il primo step, sull'ammissibilità, è previsto per il 18 maggio. «Se i 51 dovessero vincere - è la conclusione di Esposito - la legge andrebbe subito in pezzi».

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  29. http://www.lastampa.it/2016/05/13/esteri/lettera-di-obama-alle-scuole-s-ai-bagni-per-studenti-transgender-9oEb7n0mxgDvSCAIvaTdbL/pagina.html


    Lettera di Obama alle scuole: sì ai bagni per studenti transgender
    L’amministrazione americana invia un messaggio ai distretti scolastici in cui si invita a rispettare le esigenze degli studenti, indipendentemente dal genere.

    I bagni non siano più m o f, ma ognuno vada a fare pipì non a seconda di quel che ha tra le gambe, ma a seconda di come se lo/la sente.

    ce mancava....

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  30. Josh,
    dallo Stato etico allo stato dei cessi.
    Che gloriosa avanzata delle "magnifiche sorti e progressive"!
    BHO lascerà l'America in uno stato, appunto, pietoso.
    Anche il VdR la Chiesa.
    Ordo ab chaos? Caos sicuro, ordo...lo vedo un po' difficile.

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