Un passaggio straordinario di un manuale di teologia del secolo scorso, un tempo ampiamente usato nei seminari:
I peccati che gridano vendetta al cielo sono: l’omicidio volontario, la sodomia, l’oppressione dei poveri, il defraudare ai lavoratori la loro mercede. Questa categoria di peccati non è la peggiore in assoluto, dato che i peccati gravi in essa contenuti non si oppongono direttamente a Dio. Tuttavia, si tratta di peccati che suscitano l’ira di Dio in maniera distinta da molti altri; anche la Sacra Scrittura parla di essi come una categoria a parte e come peccati che gridano vendetta a Dio.
Nei quattro peccati summenzionati, l’offesa è un’opposizione diretta alla natura e agli istinti naturali, e pertanto all’ordine del mondo che Dio si è premurato tanto di stabilire. Quindi,
Nella Sacra Scrittura vi è un’abbondanza di prove per porre questi quattro peccati in una categoria a parte e per considerarli crimini infami. Leggiamo: “La voce di del sangue di tuo fratello grida a Me dal suolo”; “Il grido contro Sodoma e Gomorra è troppo grande e il loro peccato è molto grave”; “Ho osservato la miseria del Mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sorveglianti”; “Non defrauderai il salariato povero e bisognoso, sia egli uno dei tuoi fratelli o uno dei forestieri che stanno nel tuo paese, nelle tue città; “Ecco, il salario da voi defraudato ai lavoratori che hanno mietuto le vostre terre grida; e le proteste dei mietitori sono giunte alle orecchie del Signore degli eserciti”. (Gn 4,10; 18,20; 19,13; Es 3,7; Dt 24,14; Gc 5,4). [Rev. Henry Davis, S.J., Moral and Pastoral Theology, 4th ed. (New York: Sheed and Ward, 1943), pp. 214-15].
- l’omicidio volontario si oppone direttamente alla sovranità di Dio, che è il solo padrone della vita;
- la sodomia è una perversione dell’istinto sessuale autentico e naturale, che è finalizzato alla perpetuazione della specie;
- l’oppressione dei poveri estingue il senso di pietà che è incorporato nel cuore dell’uomo;
- il defraudare ai lavoratori la loro mercede si oppone all’istinto sociale di salvaguardare le proprietà dei membri del corpo politico. È ovvio che questi peccati portano alla distruzione dell’umanità.
"Perversione dell'istinto sessuale autentico e naturale, che e' finalizzato alla perpetuazione Dell specie"
RispondiEliminaGiustissimo. Però da tanti anni ormai anche i più alti gerarchi della Chiesa stanno facendo passare l'idea che, pur all'interno del legame matrimoniale (e ultimamente purtroppo neanche solo in quello a detta della AL) e' del tutto legittimo disaccoppiare l'atto sessuale dall'UNICO fine (appunto, proprio quello procreativo, come da anatomo-fisiologia umana) per cui e' stato creato dal buon Dio...
L’avvento del cristianesimo ridisegna e alla fine soppianta il mondo classico, il monachesimo ridisegna il cristianesimo, alcuni santi ridisegnano il proprio tempo. Possiamo pensare ogni civiltà e cultura come il frutto di una tensione e un’integrazione tra gli elementi materiali e quelli spirituali. E oggi?
RispondiEliminaMooolto interessante ribadire la Dottrina della Chiesa Cattolica al fine di evitare l'errore e/o per correggersi .
RispondiEliminaQuesta e'! ( Se si vuole stare nella Chiesa Cattolica ).
Sarebbe interessante una rubrica fissa ,mensile o quindicinale , tenuta da un Sacerdote forte nella fede , granitico , che ci reinsegni la Dottrina e a cui poter rivolgere domande per dipanare eventuali dubbi al fine di rendere forte la nostra fede .
Grazie !
Nell' attesa , possiamo stare sicuri della serieta' di questo Pastore di anime :
https://www.youtube.com/watch?v=NYTa_ZCcLuQ
Chi erano i forconi? Come uscirono fuori? Come e perchè scompavero?
RispondiEliminaInteressante rivelazione - anche se avevamo 'mangiato la foglia' da tempo - di mons. Forte durante la sua presentazione dell'Amoris laetitia fatta al teatro Rossetti, a Vasto il 2 maggio scorso, che riporto tale e quale:
RispondiElimina" Monsignor Forte ha infatti rivelato un particolare "retroscena" del Sinodo: "Se parliamo esplicitamente di comunione ai divorziati e risposati - ha riferito monsignor Forte riportando una battuta di Papa Francesco - questi non sai che casino che ci combinano. Allora non ne parliamo in modo diretto, fai in modo che ci siano le premesse, poi le conclusioni le trarrò io". "Tipico di un gesuita" ha scherzato monsignor Forte, attribuendo a quella indicazione una saggezza che ha permesso la maturazione necessaria per giungere alla "Amoris laetitia" che, come precisato da monsignor Bruno Forte, non rappresenta una nuova dottrina, ma "l'applicazione misericordiosa" di quella di sempre."
'Questi': ovviamente, erano i vescovi e cardinali difensori della Fede.
http://www.zonalocale.it/2016/05/03/-nessuno-si-deve-sentire-escluso-dalla-chiesa-/20471?e=vasto
Ma Renzi non si dice cattolico !?!
RispondiEliminahttp://osservatoriogender.famigliadomani.it/matteo-renzi-sceglie-guru-lgbt-de-giorgi-la-comunicazione-online/
"Proclamarsi" e "proclamare" non sempre equivalgono rispettivamente a "essere ciò che si proclama di essere" e "vivere coerentemente ciò che si proclama".
RispondiEliminaE la cosa peggiore e' che purtroppo le palesi discrepanze tra il dire e poi il fare che traggono il "piccolo" in inganno non riguardano solo le figure (più o meno di potere) laiche.
Abbiamo gli occhi e le narici pieni di fumo dello " zolfo " che brucia, per discernere! Veni Sancte Spiritu!
RispondiEliminaSan Patrizio la Trinita' l'aveva capita benissimo .
RispondiEliminahttp://www.lanuovabq.it/it/articoli-maria-la-trinita-e-i-cinque-gattini-di-enzo-bianchi-16100.htm