Interessante analisi che alterna elementi storico-politici a dinamiche socio-psicologiche, da non disattendere anche da parte di chi, come noi, scruta la realtà prevalentemente attraverso l'orizzonte di fede ma, come cittadino, deve conoscere le vicende della polis, per parteciparvi quanto possibile piuttosto che assistervi impotente.
Il complesso dell'Occidente, piccolo trattato di decolpevolizzazione, è la traduzione italiana del titolo di un saggio recentemente apparso in Francia Le complexe occidental, petit traité de déculpabilisation, Edition du Toucan. Autore Alexandre Del Valle, intellettuale italo-francese anticonformista politicamente scorretto, insegnante e professore di scienze politiche in Francia e in Italia.
Il complesso dell'Occidente, piccolo trattato di decolpevolizzazione, è la traduzione italiana del titolo di un saggio recentemente apparso in Francia Le complexe occidental, petit traité de déculpabilisation, Edition du Toucan. Autore Alexandre Del Valle, intellettuale italo-francese anticonformista politicamente scorretto, insegnante e professore di scienze politiche in Francia e in Italia.
Il libro affronta e spiega cosa ha portato a quello che può definirsi come il complesso occidentale e come esso si manifesta, viene alimentato e dispiega drammatiche conseguenze. Le élite culturali hanno diffuso nel mondo occidentale, un esiziale complesso di colpa nei confronti della propria storia e cultura. Ne consegue che tutto l'occidente dovrebbe chiedere scusa e perdono in quanto presunto colpevole di tutti i misfatti avvenuti nel corso della storia.
In ogni caso occorre distinguere l’Occidente europeo da quello USA (et alii), anche se al momento le loro sorti sono molto interconnesse ed il discorso da fare è complesso. L'Autore, nel definire l'Occidente identitario parla di civiltà euro-giudeo-cristiana, basata sull'antichità greco-latina, l'apporto biblico e l'importanza data alla persona umana e alla Ragione. Prendendo spunto dalla distinzione operata Del Valle tra i due occidenti, sarebbe opportuno introdurre nel lessico quotidiano, un po’ provocatoriamente e un po’ realisticamente, l’espressione Estremo Occidente per riferirsi all’America protestante laica e ultra-liberista, esattamente come esiste l’espressione Estremo Oriente per differenziare il mondo cino-giapponese da quello Centro Asiatico e Medio-Orientale.
Siamo lieti di poter iniziare a conoscere l'Autore dal testo che segue. Non mancheremo di approfondire altri suoi scritti attraverso i quali Alexandre del Valle interpella i dirigenti europei e occidentali su quello che chiama la “nuova cristianofobia”, e spiega perché i cristiani vengono uccisi e perseguitati ovunque nel mondo, solo perché cristiani, nel colpevole silenzio dei paesi occidentali che di fatto garantisce l'impunità dei persecutori. (Maria Guarini)
N.B. Ho inserito anche una postfazione
In ogni caso occorre distinguere l’Occidente europeo da quello USA (et alii), anche se al momento le loro sorti sono molto interconnesse ed il discorso da fare è complesso. L'Autore, nel definire l'Occidente identitario parla di civiltà euro-giudeo-cristiana, basata sull'antichità greco-latina, l'apporto biblico e l'importanza data alla persona umana e alla Ragione. Prendendo spunto dalla distinzione operata Del Valle tra i due occidenti, sarebbe opportuno introdurre nel lessico quotidiano, un po’ provocatoriamente e un po’ realisticamente, l’espressione Estremo Occidente per riferirsi all’America protestante laica e ultra-liberista, esattamente come esiste l’espressione Estremo Oriente per differenziare il mondo cino-giapponese da quello Centro Asiatico e Medio-Orientale.
L'uomo occidentale, erede della tradizione giudaico-cristiana/greco-romana, portatore di una grande civiltà che ha prodotto un prodigioso sviluppo in ogni ambito del sapere dell'arte e della società, viene criticato e minacciato nell'ambito della sua stessa cultura. Questo atteggiamento ha portato a un travisamento della realtà che enfatizza anche nelle conseguenze indotte il supposto debito della nostra civiltà con quella arabo musulmana del medioevo. Dimenticando, peraltro, che le glorie di Averroè e Avicenna che la produssero sono presto tramontate e che sono condannate dall'islamismo di oggi del quale conosciamo gli aspetti barbarici e violenti.
Il testo proposto si riferisce all’Occidente europeo, la cui cultura illuminista ormai esausta, destinata all’implosione nichilista anche per effetto del progressivo venir meno della barriera della ripudiata cristianità, ha visto il suo baricentro spostarsi al mondo anglosassone protestante ed oggi affonda nella palude della tecnocrazia mondialista.Siamo lieti di poter iniziare a conoscere l'Autore dal testo che segue. Non mancheremo di approfondire altri suoi scritti attraverso i quali Alexandre del Valle interpella i dirigenti europei e occidentali su quello che chiama la “nuova cristianofobia”, e spiega perché i cristiani vengono uccisi e perseguitati ovunque nel mondo, solo perché cristiani, nel colpevole silenzio dei paesi occidentali che di fatto garantisce l'impunità dei persecutori. (Maria Guarini)
N.B. Ho inserito anche una postfazione
« Il Complesso occidentale »
di Alexandre Del Valle
di Alexandre Del Valle
Dopo avere studiato i movimenti islamisti radicali dagli anni 1990 e dopo essere stato uno dei primi pensatori europei a denunciare il « Totalitarismo islamista » (titolo del suo Bestseller dopo l'11 settembre 2001), Alexandre del Valle spiega nel suo ultimo saggio, « Il complesso occidentale », che il primo e peggior nemico della civiltà europea-cristiana è se stessa. Afferma che se la vecchia Europa non fosse stata indebolita psicologicamente e intellettualmente dall'autolesionismo « cosmopoliticamente corretto », gli islamisti radicali lanciati all'assalto delle nostre società aperte a tutti i venti non avrebbero nessuno spazio a casa nostra. E il cancro dell'islamismo radicale non sarebbe stato in grado di svilupparsi se non avesse potuto beneficiare dell'ideologia eversiva multiculturalista e etno-masochista del senso di colpa.
In questo suo saggio di « psico-geopolitica », Del Valle non si accontenta di denunciare il buonismo e il senso di colpa, ma analizza le origini intellettuali e psicologiche di questa « impresa d'auto-manipolazione collettiva dell'Occidente ».
Basando il suo saggio su anni di lavori e ricerche presso il « Centro europeo sulla disinformazione », presieduto dal Professore italo-francese come lui, Bruno Lussato, ex-grande consigliere di tanti uomini politici e grandi imprenditori, Spiega come è stato concepito e diffuso scientificamente il « complesso occidentale ».
Secondo Del Valle, le vecchie nazioni europee attuali sono colpite da una grave patologia collettiva, quella dell'auto-disprezzo e la « depressione collettiva », frutto di decenni di « insegnamento di odio verso se stesse ».
Quest'odio di se stessi, non è sorto dal nulla, secondo l'autore, il quale dimostra che si tratta di un vero « processo scientifico di disinformazione ».
Secondo Alexandre del Valle, la demonizzazione all'estremo del passato e dell'identità dell'Occidente e soprattutto della vecchia Europa post-totalitaria è il risultato non solo dall'ideologia sessantottina o marxista internazionalista, ma anche di una vecchia tradizione letteraria e filosofica di « auto-disprezzo » che risale all'Illuminismo francese e che diventò il cuore dell'ideologia delle democrazie liberali occidentali dopo la seconda guerra mondiale.
A partire da allora, l'identità giudeo-cristiana occidentale e le nazioni europee divennero i bersagli comuni di 4 grandi « fonti di eversione o disinformazione anti-occidentale »:
- Primo, quella della sinistra internazionalista che utilizza l'antifascismo e l'antirazzismo, colpevolizzando-demonizzando le identità nazionali al fine di distruggere le « società borghesi giudeo-cristiane » e poi costruire la loro nuova società utopica rivoluzionaria,
- Secondo, quello delle grandi multinazionali, che, pur essendo classificate « di destra », condividono con la sinistra internazionalista l'obbiettivo di distruggere le frontiere e le identità, oppure anche qualsiasi tipo di differenziazione tra le culture e i sessi, allo scopo commerciale di produrre e vendere sempre più prodotti di consumo intercambiabili unisex ;
- Terzo, la Chiesa Cattolica post-conciliare che, dagli anni 1960 è diventata il promotore dell'ecumenismo, dell'immigrazionismo e dell'esterofilia estrema in funzione universalista e soprattutto per farsi perdonare le «cosiddette intolleranze passate » ;
- Quarto : « Mc World », ossia « il sistema mondialista anglofono atlantista » che controlla le istituzioni strategiche, politiche, ideologiche e le industrie culturali che concepiscono le società occidentali odierne.
Il Wc World è pragmatico, consumistico, edonistico, libero-scambista, mondialista e atlantista. Considera l'Unione europea come un campo di sperimentazione del futuro « Governo mondiale » e vede nella Russia ortodossa neo-nazionalista di Putin il nemico supremo.
Quest'impero ha creato una cultura consumistica-edonista planetaria (musica pop, Hollywood, vestiti e cibo rapido, « cultura Benetton », ecc) non solo americana ma a scala mondiale. Questa ideologia dominante anglofona ha anche diffuso nella vecchia Europa dell'Ovest atlantista, l'ideologia multiculturalista « politicamente corretta », creata dalla sinistra democratica americana.
In coerenza con questa descrizione delle « 4 fonti di disinformazione anti-occidentale », Alexandre del Valle dimostra che « l’Occidente » Mc World moderno è diventato il peggior nemico e l'opposto dell'Occidente identitario.
Infatti, « Occidente » è diventata una parola più che ambigua e ambivalente. Contrappone in modo totale due visioni opposte :
- « L'Occidente identitario », fatto di nazioni che appartengono alla civiltà euro-giudeo-cristiana, basata sull'antichità greco-latina, l'apporto biblico e l'importanza data alla persona umana e alla Ragione,
- « L'Occidente neo-imperiale Mc World », che non è più basato sui valori e le identità greco-romane e cristiane, ma su principi mondialisti astratti o sradicati come i « diritti dell’Uomo », il libero-scambismo, il consumismo, il culto delle minoranze e dell'esterofilia.
Pur essendo il frutto di una « guerra di rappresentazioni » anti-occidentale, il secondo senso di « Occidente » (Mc World »), ha preso il posto del vero significato dell'Occidente, è diventato il nemico di se stesso e l'esatto contrario di ciò che è in verità. Questo ribaltone è il risultato di una scientifica e efficiente « guerra di rappresentazioni ».
Secondo del Valle, la definizione cosmopolita e anglosassone dell' « Occidente Mc World » spiega anche la visione fanaticamente anti-russa dell'Unione europea, sottomessa all'Alleanza atlantica, e agli Stati Uniti, perché la Russia è una delle uniche nazioni europee che non accetta di scomparire nell'impero consumistico di Mc World. La nuova Russia post-sovietica e neo-ortodossa di Vladimir Putin è un vero « rimprovero vivo », uno degli ultimi ostacoli all'estensione dell'impero Mc World, uno dei principali poli di resistenza all'ordine mondiale anglo-sassone.
Alla luce dei lavori dei grandi esperti di semantica generale, di psicologia collettiva, di geopolitica, ecc, Del Valle analizza per la prima volta e in modo accademico questa « guerra di rappresentazioni », questo straordinario processo di auto-mutilazione della nostra civiltà, frutto delle 4 fonti di distruzione dell'Occidente. Questo processo di distruzione semantica utilizza l'arma suprema della « DCR2 », o « destruction of Competitive Representations », che consiste nel distruggere l'immagine del nemico e indebolire l'avversario utilizzando le 4 armi seguenti :
- « D » come Demonizzazione, ciò che spiega il fatto che molti occidentali credono di appartenere alla peggior civiltà dell'umanità e che devono « pagare » questo. La sua forma più comune e distruttiva risiede nella « reductio ad hitlerum » che permette di fare passare ogni resistente europeo per nazista o razzista.
- « C » come Colpevolizzazione, che consiste nell'indebolire psicologicamente il nemico inoculandogli il virus dei « sensi di colpa », rendendolo cosi eternamente debitore e sicuro di aver torto e che i suoi nemici hanno ragione. « C » come colpevolizzazione convince l'Uomo bianco-euro-cristiano che per espiare le « colpe » imperdonabili delle nazioni europee e della Chiesa tradizionale (crociate, inquisizione, ecc), deve tollerare i suoi nemici, appoggiare l'immigrazione massiccia e l'islamizzazione e infine accettare di scomparire come civiltà. La colpevolizzazione patologica e collettiva spiega la psicologia e le attitudini suicide degli Europei occidentali e lo strano fenomeno della « sindrome di Stoccolma anterograda », che consiste nel dare ragione al proprio carnefice. Lo scopo è di fare perdere il senso di sopravvivenza grazie ad un « insegnamento dell'auto-disprezzo ».
- « R » come Rovesciare e Ribaltare : si tratta di « far perdere il Nord » del nemico rovesciando contro di lui, contro il suo cuore di valori, le sue proprie parole, i suoi principi, al fine di distruggere la propria legittimità nei confronti delle masse che sono manipolate fino a odiare la propria storia, la propria religione e a credere che la vera legittimità sia dall'altra parte.
- « R » come Ridicolizzazione. Lo scopo del manipolatore professionista è quello di screditare, umiliare i valori del nemico, le sue idee, i suoi principi fondamentali, la sua storia, le sue tradizioni musicali o culturali e nazionali, la sua bandiera, la sua religione, ecc. Ridicolizzare non è mai innocente.
Poi, Del Valle spiega come « l'interiorizzazione dell'auto-disprezzo » risulta da 10 principali « miti fondatori » dell'ideologia « politicamente corretta », fra cui il mito della « religione cattolica, più intollerante di tutte » ; il mito dell'esterofilia ; quello della « tolleranza dell'islam » e del cosiddetto « debito scientifico e filosofico » dell'Occidente nei confronti dell'Islam ; quello del « razzismo a senso unico », quello del Medio Evo come « età delle tenebre », quello dello schiavismo colpa solo degli Europei cristiani ; quello della « mondializzazione felice » oppure quelli del mito dell'Unione europea e dell'Euro » e poi del « libero-scambismo economico »;
Etno-masochismo o « sindrome di Stoccolma generalizzata »
Del Valle sottolinea la contraddizione interna dell'ideologia « cosmopoliticamente corretta », frutto della « DCR », che consiste nel « perdonare tutto » ai nemici » storici (ad esempio il mondo islamico) e « niente alla propria civiltà ».
Secondo questa doxa « etno-masochista », è obbligatorio « valorizzare sempre l'identità etnica e religiosa degli altri popoli, però è vietato vantare la propria civiltà, la quale va necessariamente colpevolizzata e demonizzata essendo « la peggiore di tutte ». [la trasposizione in ambito cattolico è l'arbitraria identificazione del proselitismo - missione evangelizzatrice della Chiesa da sempre e per sempre, che è propositiva mai impositiva - col trionfalismo. -ndr]
Quest'ideologia suicida dell'auto-disprezzo spinge l'uomo europeo colpevolizzato fin dalla prima infanzia a denunciare in permanenza le Crociate, la schiavitù degli africani, la colonizzazione del mondo musulmano da parte dell'Europa « imperialista », nell'etichettare sempre il passato occidentale come « fascismo », razzismo, intolleranza, ecc, ma nel frattempo, l'imperialismo arabo-islamico, il colonialismo arabo e turco-ottomano vanno sistematicamente valorizzati, banalizzati. Secondo questa moda esterofila e etno-masochista, l'islamizzazione-occupazione della Spagna durante 8 secoli è presentata come « l' Andalusia araba tollerante », oppure quella della Sicilia o dei Balcani, è presentata come « benefica » e « positiva », mentre la colonizzazione del Maghreb o del Medio Oriente non è perdonabile e non avrebbe dato niente di positivo. In nome di questa doxa « islamicamente corretta », si dimentica o si vieta di menzionare l'industria schiavista dei Califfati arabo-musulmani e ottomani passati che, per secoli, terrorizzavano tutte le coste del mediterraneo e mettevano in schiavitù milioni di Slavi, di latini e di neri-africani...
Le condizioni della sopravvivenza della civiltà occidentale cristiana
Del Valle prevede che il vero Occidente identitario non potrà sopravvivere senza ritrovare le sue radici giudeo-cristiane ed europee e senza rompere con la concezione sbagliata della democrazia che vige nelle democrazie europee e occidentali dove i diritti dell'Uomo interpretati dai Giudici delle Alte corti e le minoranze o lobbies tiranniche contano più delle decisioni del popolo maggioritario (minoranze etniche, religiose, ideologiche, sindacali e sessuali).
Per sopravvivere di fronte alle nuove sfide e minacce del mondo « multipolare » in via di creazione, per potere contare di nuovo sullo scacchiere mondiale e difendersi di fronte all'occidentalismo crescente dovuto in gran parte alle derive imperialiste di Mc World, l'Occidente dovrà per primo ritrovare un sano democratismo identitario basato sul rispetto della propria civiltà e la restituzione del potere al Popolo sovrano e non più alle lobbies. Poi, l'Occidente dovrà concentrarsi sulla difesa dei suoi interessi a casa propria invece di farsi odiare esportando le sue guerre altrove e dando lezioni di morale dei diritti dell'Uomo a quelli che non lo vogliono. Questo nuovo Occidente dovrà operare un « ri-centramento strategico » e avvicinarsi alla Russia dopo avere sostituito la NATO con un'organizzazione di difesa « pan-occidentale » o « alter-occidentale » che include la Russia e raccoglie « le 3 componenti della civiltà occidentale » invece di dividerle (Stati Uniti e fratelli anglo-sassoni, Unione europea e Russia ortodossa). Infine, Questo nuovo Alter-Occidente » dovrà riconciliarsi con la Realpolitik, che implica di difendere i nostri interessi civili nazionali e geopolitici invece di ingerirsi negli affari delle altre civiltà.
In contrapposizione al rifiuto delle ingerenze negli affari degli altri, Del Valle spiega che « non si può più accettare di ricevere lezioni di morale dagli altri, soprattutto dai paesi persecutori dei cristiani ». Non ci si può più lasciar colpevolizzare da chiunque, sopratutto da quelli che sono i nostri nemici secolari e che progettano di conquistarci.
Implicazioni geopolitiche del « complesso occidentale »:
« patriottismo integratore », « auto-stima »
A proposito dell'immigrazione extra-europea, Del Valle non si accontenta di dire che i flussi migratori vanno controllati, ma propone soluzioni per integrare coloro, sempre più numerosi che sono qui : diffondere e valorizzare un nuovo « patriottismo integratore », unica via per salvare il « voler vivere insieme » e integrare i nuovi venuti che dovranno comunque essere selezionati e che non potranno non rispettare i nostri valori e le nostre regole.
In conclusione, Alexandre del Valle paragona la Vecchia Europa ad un uomo malato di depressione e tentato dalla pulsione suicida dopo essere stato fanatizzato contro se stesso tramite un « insegnamento di auto-disprezzo ». Per vincere questa « depressione collettiva » dei popoli occidentali che odiano se stessi e desiderano scomparire attraverso il rifiuto di fare figli, l'accettazione dell'immigrazione extra-europea fuori controllo, senza neanche aumentare la stima da parte delle altre civiltà, Del Valle menziona gli interessanti i lavori del ricercatore americano Will Shutz, specialista dell' »Auto-stima », il quale dimostrò in tanti studi accademici sulle collettività, che più un gruppo umano, una ditta, una nazione diffonde l'amore di se stesso, più è rispettata da altre entità, anche non amiche...
Una bellissima lezione di geo-psicologia e di buon senso !______________________
Postfazione di Chiesa e post-concilio.
Se poi vogliamo unire al taglio politico e psico-sociologico quello teologico, la soluzione alternativa è quella dell'Europa delle Nazioni cementata da valori condivisi, che non siano livellati al basso ma che corrispondano ai principi universali e perenni oggi così misconosciuti. Nella consapevolezza che "valori condivisi" ormai è diventato uno slogan che sposta i valori sul piano delle opinioni comuni di conio orizzontale, con esse confondendoli, senza il respiro metafisico. Per recuperare le nuove generazioni e la nostra civiltà occorre reintrodurre una formazione che faccia conoscere amare e inverare i valori perenni. È questo che feconderebbe le singole persone la società e la politica, consentendo di uscire dalla patogenesi ideologica così efficacemente rappresentata.
Due guerre civili europee che hanno fatto decine di milioni di morti, combattute a pochi decenni l'una dall'altra ,più alcune guerre coloniali perse in malo modo hanno portato alla crisi attuale dell'occidente (e della Chiesa Cattolica) che sembra irreversibile .In qualche modo ne usciremo ma purtroppo sarà un vero e proprio bagno di sangue .bobo
RispondiEliminaLa crisi non è nata solo dalle guerre ma dalle cause prossime e remote che le hanno provocate e dalle conseguenze che si sono innescate in seguito e da chi le ha strumentalizzate.
RispondiEliminal'occidente dovette subire le invasioni islamiche per centinaia di anni prima di ributtarli a mare. noi oggi andiamo a prenderli "perché ne abbiamo bisogno"... ma chi ce lo vuol far digerire?
RispondiEliminahttp://www.rossoporpora.org/rubriche/interviste-a-personalita/608-intervista-aldo-maria-valli-voglio-tanto-bene-al-papa-che.html
RispondiEliminaSempre convinta che, in principio era il Verbo, un mutamento di rotta può avvenire solo dalla Chiesa Cattolica aiutata da tutti gli uomini e le donne di buona volontà inseriti in ogni istituzione culturale, politica ed economica. Ora però la chiesa cattolica ed il 90% di tutte le altre istituzioni sono state guadagnate al nemico interno. Le forze affidabili sono poche e male armate.
RispondiEliminaIeri ho visto per la prima volta "11 settembre 1638" di Renzo Martinelli. Storia romanzata su avvenimenti reali.Mi ha commosso vedere come l'Europa,davanti al tentativo ottomano di espugnare Vienna, benchè coalizzatasi intorno alla Lega Santa, sia giunta sull'orlo del baratro impreparata, discorde, pavida, divisa. Ciò nonostante tre uomini sono bastati a ricompattarla, rinfocolando la Fede in Dio, dispiegando l'ardita intelligenza di un piano e donando l'assenso generoso della gioventù. I loro nomi sono: Marco d'Aviano, Janos Sobiesky, Eugenio Di Savoia.
Anche la storia raccontata dalla Fallaci - che è vera storia documentata e incontrovertibile - andrebbe fatta leggere - e meditare! - ai nostri catto-comunisti che sono per l'invasione incontrollata di tutti i disperati della terra (tra cui, la maggioranza è mussulmana), che sono per il "dialogo" a prescindere con tutti, che sono favorevoli al multiculturalismo senza se e senza ma ...
RispondiElimina"...rinfocolando la Fede in Dio, dispiegando l'ardita intelligenza di un piano e donando l'assenso generoso della gioventù. I loro nomi sono: Marco d'Aviano, Janos Sobiesky, Eugenio Di Savoia."
RispondiEliminaMa c'era chi combatteva sul campo di battaglia e chi li accompagnava col Santo Rosario. Tant'è che l'invocazione Auxilium Christianorum e Regina della Vittoria nasce da lì...
1683 e non 1638
RispondiElimina@Japhet
RispondiEliminaCertamente e non solo, per come ho letto i fatti riportati, la presunzione accecò il nemico.
...
RispondiEliminaIn queste condizioni il ponte rischia di crollare. Non per il gesto del Papa, non per una preghiera rivolta alla Mecca, non per la Moschea Blu circondata da Paesi rosso sangue. Il ponte rischia di crollare perché lanciamo gittate in avanti senza assicurarci della nostra tenuta. Non perché loro sono violenti, ma perché noi siamo deboli. E perché anziché rafforzare la nostra debolezza, ci esponiamo alla loro forza. Al loro fanatismo. Alla loro violenza. Fino al giorno in cui sarà troppo tardi.
E ci accorgeremo che quello che ci ostiniamo a chiamare dialogo, in realtà è un loro monologo. O, peggio, una loro invasione. La conquista definitiva. E allora addio cattolici: rivolgersi alla Mecca non sarà più un gesto distensivo. Ma un comando del padrone islamico.
(Mario Giordano)
Dacca, i vescovi ora attaccano l'islam: "Secoli di guerre per Allah"
RispondiEliminaUna parte dell'episcopato italiano si schiera contro il mito dell'islam religione di pace. Ma ci sono forti divisioni all'interno della Cei
In questo caso il coro non è all'unisono. Stona. E' malamente diviso in due parti, col rischio di dare adito a chi pensa che nella Chiesa italiana ci sia uno scontro in corso tra l'ala progressista, vicina a Papa Francesco, e quella più tradizionalista.
Quest'ultima, dopo ogni attentato islamico che insanguina l'Europa, non teme di dire la verità. Alcuni Vescovi non temono di sollevare dubbi riguardo il "mito dell'islam religione di pace", che tanti buonisti vogliono far passare.
...
Il Giornale fa i nomi di Negri (Ferrara), D'Ercole (Ascoli Piceno), Ghirelli (Imola)
http://www.campariedemaistre.com/2016/07/jungeriana-ii-hanno-beccato-uno-dei.html
RispondiElimina...Assistiamo ad una generazione di uomini al tempo stesso intelligente, colta a modo suo, ma sradicata, disposta a vendere le proprie capacità al miglior offerente (prostituzione intellettuale), non importa se ciò porterà solo ad una diversa distribuzione dell’ingiustizia. I silenziosi assassini delle democrazie nazionali ci stanno “freddando” uno ad uno, e sembra che sul planetario dei nostri cervelli non si accenda nessuna spia, nessuna lampadina squillante. “Capo: hanno freddato il nostro diritto di voto”. “Capo: un corvo sta beccando la nostra libertà di parola”. “Peccato!”.
...
Intanto… “Per quelli che non si lasciano abbindolare dai venditori di fumo, è giunta l’ora di prendere la via del bosco”. Il bosco è ovunque.
Cosa rimane dunque a noi, piccoli Davide isolati? Quali e quanti sono i nostri strumenti di lotta? Sono essenzialmente 3: la fede nell’unico vero Dio, che genera speranza; la filosofia, quella vera (grosso modo fino alla scolastica) che ammette la Verità per sé, che garantisce lucidità; e guarda un po’, la poesia, che in senso banalmente allargato è: scrivere. Perché “la parola è lo strumento supremo del potere”, per questo siamo disposti a spaccare il capello in quattro, con tutta la logica ferrea di cui saremo capaci, ma anche con quel tanto di poesia che, sbeffeggiandoci autoironicamente, chestertonianamente, impedirà ad essa di spaccarci la testa. Coraggio.
[Oltre alla guerra agli occidentali visti indiscriminatamente come "crociati"] ...è in corso nel mondo musulmano una grande “guerra civile” tra sunniti e sciiti che, dalla Siria alla Turchia e all’Iraq (ma non solo), in questi ultimi anni ha causato migliaia di vittime innocenti. E’ un conflitto che gli Stati Uniti, e quindi obiettivamente anche i loro stabili alleati, Italia compresa, non hanno esitato a sfruttare sin da quando nel 1980 l’Iraq a dominazione sunnita di Saddam Hussein, a tale scopo armato da Washington, venne spinto allo scontro contro l’Iran, principale paese sciita.
RispondiEliminaVenne così aperto un vaso di Pandora che ancora oggi non si riesce a chiudere. Solo chi ha avuto la forza di aprirlo, ossia l’Occidente, ha anche la forza di chiuderlo, eppure non ci riesce. Quali sono le cause di questo smarrimento che lo rendono così debole malgrado la sua assoluta superiorità tecnica, economica e militare? Uno smarrimento generale, che inizia a Washington, ma al quale nel suo piccolo il nostro governo dà il suo contributo, per esempio con le sue banali reazioni alla strage di Dacca? Sarebbe bene cominciare a domandarselo. La risposta è complessa, perciò non può essere rapida. E’ evidente tuttavia la pista lungo cui procedere per ricercarla: è quella della riemersione di ciò che da troppo tempo si è cercato di soffocare, ossia quella grande eredità occidentale di esperienze, di pensiero e di valori vissuti che inevitabilmente rimanda alle radici cristiane, anche se non soltanto. Senza una rinascita del genere non si esce dalla crisi epocale che stiamo vivendo; e nemmeno si aiuta l’islam a venirne fuori, per il bene sia suo che del resto del mondo.
http://www.lanuovabq.it/it/articoli-la-paralisi-occidentale-di-fronte-ai-massacri-16674.htm
Siccome solo i dementi o gli ignoranti possono predicare l'Islam come religione pacifica, e dal momento che molti che lo fanno non sono tali, se ne deduce che questi lo fanno esclusivamente per i loro sporchi e criminali interessi.
RispondiEliminaAggiungerei che gli intellettuali occidentali soffrono sì di complessi di colpa, ma spesso e volentieri si lasciano comprare senza sofferenza alcuna. Segnalo dal sito disinformazione.it :
RispondiElimina"Udo Ulfkotte, giornalista tedesco ed ex editore del quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung, si è riconciliato con se stesso confessando in un libro bomba - naturalmente inedito in Italia - come la CIA corrompa e soggioghi i media americani ed europei affinché eseguano ordini del giorno propagandistici pro USA ed UE.
"Udo Ulfkotte confessa di essere stato per 17 anni nient'altro che una marionetta nelle mani degli USA, di essere stato manipolato dalla CIA. Racconta di aver ottenuto servigi su servigi, piaceri, abbondanti ricompense e premi per aver deciso di scrivere a favore degli Stati Uniti. Sono 321 i nomi di tedeschi che portano avanti una propaganda filo statunitense. Ovviamente anche giornalisti di altri Paesi Europei sono coinvolti in questo scandalo, soprattutto inglesi e italiani. Ulfkotte paragona il sistema, marcio e corrotto, a una tela di ragno. Mette in tavola cifre: UN GIORNALISTA ITALIANO PUÒ RICEVERE ANCHE 20000 DOLLARI PER SCHIERARSI DALLA LORO PARTE" (sottolineatura mia).
Non dubito che ci siano in Italia intellettuali atlantisti-neocon-teocon di tal sorta.
@ L'Isis e alleati stanno perdendo sul campo, incrementano percio' il terrorismo. La lotta e' ancora aperta. Bisogna impegnarsi di piu'.
RispondiEliminaa. Sul piano strettamente militare, a quanto risulta dai Media (vedi p.e. la Reuters), l'Isis sta perdendo sensibilmente terreno, anche se in modo sempre graduale. Il c.d. "Stato islamico" si sta restringendo tra Siria ed Iraq, anche se mantiene ancora posizioni molto forti (p.e. Mosul) ed e' in grado di infliggere colpi di coda.
b. Cio' contribuisce ad accentuare l'azione terroristica, che si svolge su due piani: gli attacchi omicidi e suicidi + la propaganda. Quest'ultima e' parte integrante di ogni guerra e in particolare di quella basata sul terrorismo. Data la natura pavida e molle dell'Occidente attuale, la propaganda ha lo scopo di terrorizzare, proclamando sempre piu' vicina l'inevitabile vittoria dell'islam ed anzi affermando che e' gia' avvenuta. Le cose stanno andando anche troppo bene per loro qui in Occidente pero' e' del tutto falso che abbiano gia' vinto o che stiano per vincere. Bisogna mantenere i nervi saldi: loro vogliono farci credere che la loro vittoria e' ineluttabile e che anzi hanno gia' vinto. Si tratta di un falso, come ognun puo' vedere.
Il voto inglese di uscita dal carrozzone dell'EU e' anche un voto antimussulmano. La reazione alla politica filoislam dei dirigenti europei e della Gerarchia cattolica e'ancora sparsa. Bisogna che si organizzi nel dovuto modo, non solo a livello elettorale ma anche nell'ambito della societa' civile. La resistenza contro l'invasione musulmana deve andare di pari passo con la resistenza alla legislazione contronatura che ci viene imposta, essa codifica la rivoluzione sessuale, principale causa della denatalita' che ci affligge.
c. Collateralmente, bisogna cominciare a premere sui presuli e prelati che hanno osato sollevare qualche critica all'andazzo imposto dal presente Pontefice. Le loro critiche andavano bene come critiche preliminari. Ma adesso bisogna andare piu' a fondo ed estenderle. Estenderle all'ecumenismo e all'irresponsabile politica di accoglienza indiscriminata, patrocinata con calore dal VdR. Non e' piu' possibile far finta che il VdR sia sempre al di sopra della mischia e non c'entri per nulla con gli errori che vengono insegnati al posto della vera dottrina e pastorale cattoliche. Basti pensare allo scandalo della "Dichiarazione comune sulla giustificazione" con i luterani eretici e alla riabilitazione di Lutero, che prevede, per l'ottobre del 1917, una vera e propria forma di apostasia pubblica da parte del Papa, con il progettato viaggio a Lund, nel cuore della Svezia protestante e neopagana, visceralmente anticattolica e antiromana.
Alle domande rispettose di chiarimento sugli errori che traspaiono da documenti da lui emanati, l'attuale Pontefice non risponde o risponde indirettamente chiamando "eretici" e duri di cuore quelli che vogliono riaffermare i principi immutabili della vera dottrina cattolica.
Allora? Quo usque tandem...? PP
Non so come spiegarmi: essere coscienti della propria identità si può solo con la riscoperta della civiltà cristiana (cattolicesimo, pensiero greco-romano). Sul giudeo posto col trattino prima di cristiano (giudeo-cristiano) avrei qualche dubbio fondato. Direi piuttosto: greco-romano-cristiano!
RispondiElimina@Graziano
RispondiEliminaabbiamo ricordato molte volte che il cristianesimo ha ereditato il giudaismo (sul quale è innestato e nella cui storia di salvezza è venuto il Signore). Si tratta tuttavia del giudaismo "puro" non di quello "spurio" rabbinico sviluppatosi dopo la caduta di Gerusalemme e l'Assemblea di Yavne.
Sono d'accordo anonimo delle 11,42 .Ho sempre cercato di giustificare l'atteggiamento dei buoni ecclesiastici , che non si macchiavano di apostasia , ribadendo sempre la dottrina perenne . E come non farlo . vedendoli come oasi nel deserto ? Ma ora penso che anche loro debbano procedere oltre , denunciuando l'errore e chi lo diffonde , non escluso il supremo mandante . Vi prego , abbiamo bisogno di più coraggio , il gregge è in quasi totale sbando , e moltissimi non hanno neppure gli strumenti culturali (in questo momento di decadenza enorme non solo della Fede , ma anche della rettitudine intellettuale , della capacità di pensare )alla Fonte perenne .
RispondiEliminaQuesti giovani spesso lunghi coltelli dei padri stessi. Usati dai padri per le loro vendette che servono fredde ai loro fantasmi. Questi giovani corrotti dai cattivi maestri o da cattivi compagni dalle spalle coperte.Questi giovani dardi che nessuno sa quale bersaglio colpiranno. Nutriti del succo d'odio di una generazione che dell'odio e del disprezzo ha fatto la sua ragion d'essere. Cosa hanno fatto di tanto gentile a quelli che non hanno martirizzato? Hanno dato loro da mangiare. Non sanno di quel Galileo che , tentato dal diavolo di trasformar le pietre in pane,rispose che l'uomo non vive di solo pane ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio. E, rispettando la loro ignoranza, li si lascia crescere schiavi della presunzione che ignora, perchè non la vede,la Vera umanità. Tutto questo gli assassini forse lo ignoravano, forse anche i loro padri, forse lo ignorano tutti gli islamici. Sono certa che non lo ignora nessuno dei cristiani, anche quelli ultima generazione e penultima generazione, allineati dietro la libertà altrui che plaude tacita la propria bocca chiusa o mielosa con tutti e le proprie braccia conserte.A scanso equivoci compromettenti.Questo constato ogni ora,ogni giorno, ogni mese, di ogni anno, da molti anni.
RispondiEliminaCondivido. L'unico neo è che se non ben compreso il pensiero di Del Valle può alimentare qualche troglodita squilibrato a forme di razzismo nazionalista.
RispondiElimina@Dario
RispondiEliminaIo credo che Del Valle proponga soluzioni ragionevoli dalle quali mi pare difficile possa scaturire qualche reazione di razzismo nazionalista. Piuttosto c'è da temere che insorgano troglodite squilibrate reazioni ingovernabili, se i problemi reali continuano ad essere ignorati o banalizzati o strumentalizzati e si arrivi ad uno squilibrio tale da provocare situazioni ingestibili...
RispondiElimina@ Il "politicamente corretto" non ci ha insegnato solo "il disprezzo di se'", ci ha anche imposto la presente corruzione dei costumi. Osservazione sul termine "giudeo-cristiano".
1. La colpevolizzazione dell'Occidente, per chi e' meno giovane, e' cominciata sin dagli anni Cinquanta dello scorso secolo. Erano le sinistre a metterla in opera, specialmente i comunisti: il crimine dell'Occidente era soprattutto il colonialismo, lo sfruttamento dei popoli di colore, poveri e oppressi etc. (dei neri, delle donne). Durante le guerre della Francia in Vietnam e in INdocina, gli intellettuali comunisti, con Sartre e la sua duda Simone di Beauvoir alla testa (due individui che godevano di tutti gli agi e le raffinate possibilita' di corruzione della societa' del loro tempo), stavano sempre dalla parte del nemico, guarda caso ideologicamente comunista o vicino al comunismo (i vari Fronti di Liberazione nazionale).
La colpevolizzazione si e' poi estesa: la cultura dell'Occidente e' stata vista come un sopruso nei confronti degli altri popoli e razze, bisognava far posto alla "cultura" africana e alla c.d. "cultura" delle donne, cioe' al femminismo in cattedra. Adesso bisogna far posto alla riscrittura "gay" della storia e della cultura. Sembra che in Inghilterra non si possa esaltare Shakespeare come grande poeta (nazionale e universale) per non esser accusati di "suprematismo bianco" e di "razzismo".
2. Il "disprezzo di se'" e i complessi di inferiorita' si nutrono del disprezzo per la propria cultura e religione e della corruzione dei costumi, cose che concorrono potentemente alla presente decadenza spirituale. In questo lavoro di distruzione si e' distinto il partito comunista con il suo perverso lavoro di inquadramento e indottrinamento culturale, basato quasi sempre sulla menzogna (le grandi conquiste dell'URSS, la superiorita' del sistema sovietico etc.). Svanito l'ideale rivoluzionario, distrutto dalla realta' storica delle stragi, degli stermini e poi del collasso economico dello Stato comunista, il partito comunista, mutato nomine, e' ritornato alla sua componente illuministica, individualistico-libertina, soffocata in passato dall'ufficiale "morale comunista", quella del militante tutto partito e famiglia. Componente, questa "libertina", eversiva di ogni morale ma dal lato del Marchese De Sade, per cosi' dire. E difatti non sono sempre i c.d. post-comunisti a promuovere tutte le infami aperture alla Rivoluzione Sessuale, che ben conosciamo? Un motivo ci sara' pure. L'ideologia postcomunista e' la stessa del defunto Pannella e della Bonino, ovvero il piu' lercio decadentismo borghese (come si chiamava una volta). A questo si e' ridotta la visione rivoluzionaria di Marx, errata e megalomane, ma non priva di una sua sanguinaria e tremenda grandezza.(Non bisognerebbe approfondire questo punto? cioe' l'autodissoluzine del marxismo nel libertinismo decadente, traccia gia' individuata da Del Noce? E in questa decadenza il marxismo ha trascinato anche il Cattolicesimo).
2. Mic ha spiegato piu' volte in che senso intende "giudeo-cristiano". Tuttavia, mi trovo in disaccordo. Non perche' non si debba ricordare l'origine ebraica del Cristianesimo ma perche' nell'involuzione attuale del pensiero occidentale c'e' stato anche un apporto negativo consistente dell'ebraismo di taglio liberale, ateo e miscredente. Quanti rabbini oggi non appoggiano i "diritti" fasulli della Riv. Sessuale? Per tal motivo il termine "giudeo-cristiano", riferito ai valori fondanti nostri, puo' far insorgere secondo me una qualche confusione. PP
L'unico riflesso qui è quello pavloviano di chi appena sente parlar di amor per la propria identità reagisce con l'altolà razzisti!
RispondiEliminaPer tal motivo il termine "giudeo-cristiano", riferito ai valori fondanti nostri, puo' far insorgere secondo me una qualche confusione.
RispondiEliminaSono d'accordo se viene usato da solo. Per questo aggiungo sempre alle radici giudeo-cristiane, quelle greco-romane dell'Europa.
Del Valle usa giudeo-cristiane in una definizione generale, ma nella trattazione, riferendosi all'Europa, parla più completamente di " « L'Occidente identitario », fatto di nazioni che appartengono alla civiltà euro-giudeo-cristiana, basata sull'antichità greco-latina, l'apporto biblico e l'importanza data alla persona umana e alla Ragione ".
Manca il riferimento esplicito alla Tradizione cattolica nella quale l'apporto biblico è ben presente tra le due fonti della Rivelazione (Scrittura e Tradizione). Mentre, se preso a sé, sembrerebbe appartenere più al protestantesimo (sola Scriptura), che peraltro è stato una delle cause del liberalismo antropocentrico.
Ma, come noto nella introduzione, si tratta di un approccio geo-politico e scientifico (psico-sociologico), non teologico né confessionale...
Sul fare rischiando tutto, attenzione, perchè a questo sono preparati. Ricordate tempo fa un'intervista del capo della polizia e/o dell'esercito svizzero che diceva che i tempi erano tali da aspettarsi gravi disordini in quasi tutta Europa? Svizzero!? Quindi vuol dire che sono allertati, non andranno tanto per il sottile nel caso di "disordini". E se si alza un polverone i soliti squali prevarranno e le acciughe come al solito fritte in padella. No. Bisogna imparare dal nemico che è maestro nella presa per i fondelli.Prima di occuparsi della manodopera che va comunque scelta, occorre selezionare gli intellettuali inossidabili, i quadri sostitutivi capaci e di fede certa, contestualmente coloro che oltre ad avere ampie disponibilità economiche rinnovantesi, hanno coraggio da vendere e Fede provata da generazioni, senza tante pecore nere in mezzo. Questo come approccio iniziale di massima. Chi può cerchi di individuare, ad ogni livello, i migliori. Buttarsi in piazza al tanto peggio, tanto meglio. No. Già visto sulla pelle della massa di manovra.
RispondiEliminaBlondet: Brexit reso impossibile da Junker: comma 22
RispondiEliminaL'importanza, a tutti i livelli di tutti gli ambiti degli affari correnti cioè le "gabbie per legge", di avvocati profondamente esperti e sinceramente dedicati.
Il linro del giornalista Utkoffe non e neanche trdotto in Inglese. Quando un libro di gran successo non e trdotto in Inglese vuol dire che cio che vi e scritto nuove seriamnte agki interessi dei pdrono dell'editoria angloamericana.
RispondiEliminaTra le influenze nefaste, ricorderei, a parte Gramsci con la sua lunga marcia nelle istituzioni, anche e soprattutto la Scuola di Francoforte, terrificante connubio di marxismo, freudismo e talmudismo ( a proposito delle tanto decantate radici, sulle quali mi sono già in passato espressa), condito da sessualismo ed omosessaulismo spinti.
Queste sone le "cause nobili" a cui si aggiungono quelle meno "nobili" costituite dall' " americanismo" hollywoodiano, che di Americano non ha quasi niente. Se infatti è vero che gli USA nascono protestanti e puritani, da ormai tre decenni almeno, per non dire quattro, non sono più i Puritani discendenti del Mayflower a dominare il discorso, la "narrative" ideologico-politica-culturale. E naturalmente dagli USA essa viene diffusa a tutto l'Impero.
Come tanti esempi , come Madre Teresa di Calcutta : insegnare ed imparare ad amare :
RispondiEliminahttp://www.tempi.it/stato-islamico-i-nostri-politici-e-intellettuali-imparino-dal-patriarca-sako#.V3tgsZOLR3k
I nuovi scenari:
RispondiEliminahttp://www.maurizioblondet.it/tranquilli-brexit-irreversibile-lo-dice-barone-richmond/
Parole di una "musulmana moderata" in cui c'è del vero ma non è tutto. E dunque: o applica la taqqiyya oppure cade nella stessa trappola del nostro politicamente corretto ...
RispondiElimina"...Il nodo è geopolitico, non religioso. Un nodo aggrovigliato che va dalla Siria al Libano, dall’Arabia Saudita allo Yemen, passando per l’Iraq e l’Iran fino ad arrivare in Bangladesh e in India. Un nodo fatto di vendite di armi, traffici illeciti, interessi economici, finanziamenti poco chiari. E se proprio dobbiamo schierarci, allora facciamolo tutti per la pace...."
http://www.internazionale.it/opinione/igiaba-scego/2016/07/04/terrorismo-musulmani-dhaka
A parte il solito refrain del nodo geopolitico che ci sta tutto ma non esaurisce l'intero Occidente e non tiene conto delle aggressive teocrazie dell'altro campo (il Qatar e i Sauditi, ad esempio...), la vera Pace non è un'astrazione e nemmeno può essere frutto del volontarismo: prima o poi qualunque buona intenzione degenera se manca la Presenza di una Persona...
Ora, questo concetto e realtà di Pace non può essere imposta a tutti; ma se intanto la vivessimo e la predicassimo noi, per lo meno ci sarebbe un argine maggiore a tanto odio e tanta barbara violenza.
E la vera integrazione di quelli che forse sono davvero musulmani moderati passerebbe dalla conversione. Se il tessuto sociale portante fosse ancora cristiano avrebbero meno presa le fatwe che oggi come oggi lo rendono impossibile. O per lo meno sarebbe possibile davvero una civile convivenza; ma non certo al prezzo del "meticciato" o della nostra "sostituzione". Perché di questo passo è questa la strada su cui ci stanno scaraventando...
Mi colpisce, con una punta di cinismo che sicuramente fa schifo ma coglie la realtà, che siano morti degli imprenditori italiani che dice credevano nel Bangladesh e in un mondo migliore, ma di fatto sono andati lì a "delocalizzare" le loro imprese togliendo futuro al loro Paese, che sarà anche vero che strozza gli imprenditori, ma alla fine erano invischiati anche loro nell'ottica dell'Occidente sfruttatore, così com'è diventato in seguito alla secolarizzazione e al liberismo selvaggio... Forse a disarmare gli sgozzatori, potrebbe servire un po' più di "umanità" autentica, i cui "valori condivisi" non siano confusi con desideri e diritti posti solo su un piano orizzontale, eliminando la metafisica, che non è un'invenzione mia...
RispondiEliminaMic,
RispondiEliminase invece di avere invitato in Europa migliaia di immigrati musulmani ( in Inghilterra, in Germania, in Francia prima che in altri Stati)!, questi fossero stati selezionati, facendone entrare pochi e "buoni", cioè apparentemente "moderati", e loro avessero trovato Nazioni ancora cristiane, in particolare cattoliche, sarebbe stato molto più facile per loro,convertirsi. Non tutti l'avrebbero fatto, ma una buona parte verosimilmente si.
Invece, da un lato l'eccessivo numero, dall'altro e la secolarizzazione e l'ideologia marxista- francofortiana di cui sopra, considerando tutte le culture e civiltà di pari valore, ha reso pressoché impossibile una conversione. Se non di massa, comunque " ad ampio spettro".
E questi sono i risultati.
E naturalmente non va dimenticato l'abbandono da parte della Chiesa conciliare della misssione evangelizzatrice rivolta a questi"infedeli", abbandono che ora culmina con la proibizione al" proselitismo" di Bergoglio.
Verrebbe da pensare ad un "combinato disposto", ad un'alleanza tra ideologi, industriali in cerca di mano d'opera a basso costo, politici di bassa lega, intellettuali prezzolati ed ecclesiastici eresiarchi e corrotti. Ma forse sono solo una complottista...
Allora siamo in 2, poca cosa, ma intanto.......erano là e aprivano fabbriche con lavoratori ultrasottopagati e per il cotone che costa un niente in Pakistan est ed ovest, se vuoi, Rosa ti dico anche il nome della catena di abbigliamento per giovani a prezzo contenuto, Terranova collegata con Zara ed altre multinazionali, anche in Giappone, con sede legale e fiscale a Londra......a pensare male ci si azzecca sempre, quanto al peccato ora ne siamo stati sdoganati dalla misericordia un peso argie al kilo, quindi.......passate voce, qualcosa comincia a galleggiare......la news proviene da una amica di famiglia, alto dirigente di marketing della stessa, quindi molto più che attendibile, passa parola. Anonymous.
RispondiEliminaAnonymous,
RispondiEliminati ricordo che ho una figlia, che veste anche Zara e Terranova, oltre al fatto che abito a Milano, quindi del tessile so più o meno tutto:)). Terranova ha un negozio a100m da casa mia, in C.so B. Aires, a proposito. Guarda com'e' piccolo il mondo e come tutto torni.
Comunque, se è vero quel che hanno scritto sui giornali, hanno fatto una pessima fine, e swnza n pret che li confessasse- un colpo alla tempia e via non piace a certa gente. E non posso non pensare che 5 erano donne ed una incinta. È vero che già ai tempi di Omero le donne degli sconfitti non se la passavano bene, ma tendenzialmente non le uccidevano, non subito almeno. Quindi continuo a ritenerli barbari, e non nel senso etimologico del termine.
Non posso poi non credere che i ragazzotti non fossero anche imbottiti di qualche droga, tipo hashish, coca, o qualcuna di quelle sintetiche che sec. Blondet e le sue fonti danno ai miliziani ed ai combattenti al fronte.
E poi qualcuno ha anche avanzato l'ipotesi che, in un certo senso simil Maro', siano stati sacrificati alla "Ragion di Stato", o meglio alla ragione dei loschi affari che ormai ad ogni livello i nostri politici intrattengono con tutto il mondo, in particolare il Terzo e Quarto, dove la corruzione e l'assenza di un vero Stato di Diritto la fanno da padroni. Prima era l'Africa, ora è l'Asia.
Giulietto Chiesa: "Lezione agli asini"
RispondiEliminaPer anni la stampa ha raccontato che lo scudo missilistico che veniva costruito ai confini della Russia avesse una funzione difensiva nei confronti dell'Iran. Oggi è evidente che questa fosse una gigantesca panzana. Lo scorso 21 giugno Vladimir Putin ne ha chiesto conto ad un gruppo di giornalisti occidentali.
https://gloria.tv/video/hEDggESRPf6u4rFHsHULcAB2a
La colpa non e' la loro , gli e' mancata la figura del padre ..
RispondiEliminahttp://www.ilgiornale.it/news/cronache/non-conosco-vangelo-cos-sinistra-scorda-i-morti-dacca-1280106.html
Una cosa è certa: che cosa valgono sia l’Europa sia la Gran Bretagna senza Dio? Costruire senza di Lui significa costruire invano, dice il Salmista. Eppure, chi è che in tutto il dibattito sul Brexit ha mai anche solo menzionato il Suo nome? Se il Brexit deve produrre qualcosa di veramente positivo, avrà bisogno di un capo che abbia una sua visione. Ma senza Dio, da dove può venire?
RispondiEliminaKyrie eleison.